venerdì 29 Marzo 2024

Ti presento…l’American Pit bull terrier

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

PREMESSA:  non posso fare “il vero Standard” dell’American Pit bull terrier, perché l’APBT  non ha uno Standard.
ALT! Maligni, a cuccia!
Non è che non abbia uno Standard “perché non è una razza riconosciuta”, “perché è un meticcione” e per tutte le cugginate che si sentono in giro.
Il pit bull non ha uno Standard perché ne ha DUE: quello UKC (United Kennel Club) e quello ADBA (American pit bull association), che sono le due associazioni americane che riconoscono la razza.
La terza associazione americana è l’AKC (American Kennel Club), che invece non riconosce la razza (e di conseguenza non la riconoscono l’FCI e quindi l’ENCI, perché l’FCI è politicamente legato all’AKC) per un motivo molto semplice e – almeno a mio avviso – molto cretino: quando in America vennero vietati i combattimenti tra cani, l’AKC decise che “non era carino” mantenere il termine “pit” nel nome di una razza, perché il pit è proprio  il recinto in cui si svolgono i combattimenti.
Quindi, solo per motivi di immagine, pensò bene di cambiare il nome del pit bull in “Staffordshire terrier” (che poi sarebbe diventato “American Staffordshire terrier” per non confonderlo con lo Staffordshire Bull terrier).

A quel punto alcuni allevatori – soprattutto quelli che ci tenevano ad andare in expo –  dissero “Vabbe’, chissenefrega, chiamiamoli un po’ come vi pare”, e iscrissero i loro cani all’AKC; altri, invece, rifiutarono di tradire le origini, la storia e tutto il lavoro che gli allevatori avevano fatto fino a quel momento.  E si fecero un club per conto loro, mantenendo il nome originario ed infischiandosene dello show, ma trasformando i loro ex cani da combattimento in cani da lavoro, da adibire alle più svariate discipline (qualcuno, ovviamente, continuò pure a farli combattere, in clandestinità: ma questi lasciamoli perdere perché non ci interessano).
L’UKC (United Kennel Club) scelse invece la mediazione: per loro andava bene tutto, sia “American pit bull terrier” che “Staffordshire terrier”. Pur di raccattare iscrizioni  (tutto il mondo è paese, eh!) avrebbero accettato anche che la razza si chiamasse Topo gigio.

Accettarono quindi i cani già iscritti all’AKC, mentre l’AKC non accettava quelli iscritti all’UKC se si chiamavano “pit bull”, ma li acccettava se venivano iscritti come “Staffordshire terrier”.
Bel casino, vero? Ma è  semplice cinopolitica, purtroppo in balia della razza più pericolosa e più scema del mondo: quella umana.
Comunque: chi sostiene, oggi, che l’APBT “non sia una razza” (invece  l’Amstaff sì, come no, altroché! La riconosce l’ENCI, vuoi mettere?) dimostra di non conoscere la storia.
Infatti i  primi cani iscritti come Amstaff erano Pit bull fatti e finiti, a cui venne semplicemente cambiato il nome!

La storia moderna ha poi visto prendere due strade diverse ai due Club che avevano deciso di riconoscere il pit bull come tale: l’UKC privilegiò un tipo di morfologia “da show”, più appariscente e “palestrata” (e quasi sempre con le orecchie tagliate, perché venivano considerate esteticamente più “belle”), mentre l’ADBA mantenne uno Standard che descriveva un cane da lavoro (e non “da combattimento”, come sostengono i maligni: il fatto è che la struttura ideale di un cane da combattimento è anche quella che permette le più grandi performance sportive e utilitaristiche). Anche l’ADBA, ovviamente, ha sempre fatto le sue esposizioni di bellezza (intesa però SOLO come bellezza funzionale):  anche in questo caso, ad avere (talvolta) le orecchie tagliate sono stati i cani da show e non quelli da combattimento, a cui sono sempre state lasciate integre.

NOTA: se sento dire a qualcuno che un cane con due standard diversi “non può essere considerato una razza” lo spernacchio sonoramente. Il Collie è una razza o no? Eppure lo Standard americano è completamente diverso da quello FCI.
Il Setter è una razza? Anche il suo standard AKC si prende a pugni con quello FCI.
E potrei andare avanti a lungo, ma mi fermo qui perché spero che il concetto si sia capito.

ORIGINI E STORIA
La storia dell’APBT è lunghissima e complicatissima, anche perché si sviluppa contemporaneamente, ma in modi diversi, in tre diverse nazioni: Irlanda, Inghilterra e Scozia.
Ma l’America, allora, che c’entra? C’entra perché,  tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, ci fu una fortissima immigrazione  in America partendo dalla Gran Bretagna: gli inglesi portando con sè i propri cani e – purtroppo – anche il loro “sport nazionale”, ovvero il combattimento tra cani, retaggio dell’antico “bull fighting” (combattimento di cani contro i tori) che era stato proibito dopo essere stato particolarmente amato per secoli (lo utilizzavano addirittura come metodo di macellazione, perché pare che la carne del toro ucciso in combattimento, carica di adrenalina, avesse un sapore più intenso!).
Il termine “bull” (toro, in inglese) che si trova nei nomi di tante razze (bulldog, pit bull, bull terrier ecc.) e che identifica un’intera sezione del gruppo terrier (terrier di tipo bull) deriva proprio da questa pratica, e non è certo legato, come molte Sciuremarie credono, all’aspetto fisico di un cane “che sembra proprio un torello”.

L’iconografia storica dimostra che i campioni del passato (intesi come campioni di combattimento…) erano tutt’altro che taurini: si guardi la foto a destra, che ritrae un grande protagonista dell’epoca, per farsi un’idea.
Per creare cani particolarmente adatti al fighting dog erano stati incrociati terrier (diversi a seconda delle regioni geografiche) con molossoidi (anch’essi diversi, ma riferibili più o meno tutti all’antico bulldog inglese): da qui l’iniziale definizione di “half ‘nd half” (mezzo e mezzo: mezzo terrier e mezzo molosso), poi divenuta “bull ‘nd terrier” e infine “terrier di tipo bull”. C’erano cani di tipo decisamente più terrier ed altri di tipo più “bull”, ma non c’erano cagnoni immani, perché per combattere era indispensabile una grandissima agilità: quindi fisici leggeri e asciutti.

Blue Paul

Dicevamo che, quando il bull  fighting venne proibito in Gran Bretagna, inglesi, irlandesi e scozzesi videro bene di far combattere i cani tra loro. Che ideona, eh?
Però bisogna anche capire un attimino l’ambiente in cui si diffuse questa pratica, che era quello dei minatori, dei contadini, perfino dei pirati (la linea scozzese deriva dal “Blue Paul terrier”, una razza allevata in purezza in Scozia ed arrivato in America al seguito di un pirata di nome Paul Jones).
Gente che nasceva e cresceva nel culto e nella “cultura” (se così possiamo definirla…) della violenza e della legge del più forte.
Non è che facessero combattere solo i cani: si scannavano regolarmente anche tra di loro senza porsi il minimo problema etico. C’è però da dire che una certa etica, nei confronti dei cani, la utilizzavano eccome.
Infatti selezionavano i cani in base alla loro attitudine al combattimento, oltre che alle doti fisiche, alla tempra, alla soglia del dolore (che doveva essere altissima) e così via.
Nessun pit bull dell’epoca veniva “costretto” a combattere e tantomeno veniva maltrattato affinché combattesse: lo faceva perché gli piaceva. Perché non vedeva l’ora. Perché – esattamente come gli umani dell’epoca, quando si menavano tra di loro – ci godeva come un riccio.
Inoltre c’erano regole severissime sui pesi e sulle taglie, che dovevano essere rigorosamente uguali per i due contendenti: mettere, che so, un pit bull contro un rottweiler, come succede nei combattimenti clandestini di oggi, sarebbe stato un vero sacrilegio.
Per capire un po’ la mentalità dell’epoca può essere utile questa frase di Louis Colby, figlio del celeberrimo John (entrambi grandissimi allevatori di pit bull), in merito al fatto che qualcuno avesse fatto combattere i suoi cani contro i maiali: “E’ spregevole e disumano mettere un pit contro un maiale, perché il maiale non partecipa per sua scelta!”.

Invece mettere un cane contro un altro cane lo trovavano normalissimo… e questo suona sicuramente assurdo per il nostro modo moderno di vedere il cane: però bisogna riuscire a capire che, pur usando e sicuramente sfruttando gli animali per i loro scopi, i pit men di quei tempi , a modo loro, li rispettavano. Intanto gli stessi cani che combattevano alla sera passavano la giornata in famiglia, tra qualche allenamento e molte coccole: vivevano in casa con i bambini, stavano nei campi con i loro umani (quant’è carino il pit bull “pioniere” col cappellone in testa?); ma soprattutto, anche quando si passava alle vie di fatto, i pit men avevano un certo senso della lealtà e dell’etica “sportiva” (per quanto sia raccapricciante pensare ad uno “sport” in cui due cani si sbranano reciprocamente) che invece è andato completamente perduto in chi fa combattere i cani oggi.
Quella moderna (che vede cani buttati allo sbaraglio contro avversari di peso e taglia diversa, senza preparazione atletica ma a volte con maltrattamenti assurdi) è barbarie allo stato puro – anche  considerando quanto la civiltà e il senso morale siano cambiati nel frattempo –  se paragonata a quella di allora, che vedeva i contendenti partecipare non solo per libera per scelta, ma anche con il massimo entusiasmo.
Certo, si può trovare MOLTO da ridire su una selezione tesa a creare cani che non vedevano l’ora di scannarsi: però, se vogliamo chiudere un attimo gli occhi sul passato e guardare solo ai risultati, bisogna ammettere che questa selezione ha avuto risultati veramente eclatanti.
Grazie a quella selezione oggi abbiamo a disposizione un vero “superdog” capace di performance sportive e  utilitaristiche inarrivabili. L’importante è capirlo e saper sfruttare queste doti in modo civile e rispettoso dei cani, scondandosi questo passato increscioso e guardando solo ad un futuro che, se la razza riuscisse a liberarsi dai pregiudizi, potrebbe essere davvero grandioso.

MORFOLOGIA:  ci sono due diversi Standard, l’abbiamo detto: ora aggiungiamo che nessuno dei due descrive il pit bull che hanno in mente la Sciuramaria (perdonabile), i giornalisti e i politici (NON perdonabili, visto che chi deve legiferare e chi deve fare informazione ha il preciso dovere di informarsi a sua volta).
Il pit bull, infatti, è un terrier di tipo bull e non certo “un bull di tipo Hulk”.
Lo Standard UKC prescrive un peso non superiore ai 27,2 kg per i maschi. Quello ADBA non cita  il peso, ma la media va dai 16 ai 18 kg, con diversi soggetti assai più piccoli e leggeri (12-13 kg).
E i “pit bull alti così, che pesano 80 kg?”
Molto semplice: non sono american pit bull terrier.
Sono – quasi immacabilmente – paciughi canini sfornati dai cagnari truzzi per la loro ancor più truzza clientela, che vuole il cane “grande, grosso e tosto”.
Purtroppo, a volte, hanno anche un pedigree (di solito UKC): ma sono ipertipici e quindi, se pit bull sono, devono essere considerati pit bull brutti, che stanno a un cane da lavoro come un culturista sta ad un ginnasta.
Nella stragrande maggioranza dei casi, comunque, il pedigree questi cani non ce l’hanno affatto:  e soprattutto non hanno alle spalle alcuna selezione, né morfologica né caratteriale.
Questi sì, possono essere davvero “cani pericolosi”, che mordono anche le persone (infatti sono  incrociati con altri cani da presa e molossi vari che non hanno la stessa inibizione del pit bull nei confronti degli umani): il termine giusto per definirli sarebbe quello di “ban-dogs”, nome con il quale vengono effettivamente chiamati in America i meticcioni  usati dalle bande di strada.
Ma i giornalisti (e i politici) nostrani non sanno cosa sia un ban-dog, perché si sono ben guardati dall’informarsi: e se qualcuno di questi paciughi a quattro zampe (abbastanza diffusi, soprattutto al Sud) fa qualche danno, lo chiamano immancabilmente “pit bull” (facendo incazzare come iene – e giustamente – gli allevatori seri di questa razza).

Tipico esempio di giornalismo italiano: quanti erano ‘sti alani?

NOTA: Il fatto che il pit bull non sia riconosciuto in Italia, ovviamente, aiuta la confusione: ma il giornalismo nostrano, quando si tratta di cani, non ha scusanti, perché intanto fa casino anche con le razze riconosciute.
I cronisti in cerca di sensazionalismo hanno imparato i nomi di due o tre razze (pit bull, rottweiler e ultimamente anche dogo argentino) e li attribuiscono, random, a tutti i cani che mordono. A volte, subdolamente, corredano anche l’articolo con una foto della razza (quella vera): poi magari capita di vedere in TV il vero protagonista dell’episodio di cronaca, e perfino la Sciuramaria si accorge che ad un pit bull, un rott o un dogo somiglia quanto io somiglio alla Canalis. Ma ormai l’articolo è uscito, il nome “da kanekattivo” ha fatto vendere qualche copia in più e il giornalista è contento. Di aver contribuito a sputtanare una razza non gliene può fregar di meno.
La foto a destra mi sembra piuttosto esplicativa dell’attendibilità dei nostri cronisti, quando si tratta di episodi di aggressioni canine.

CARATTERE ED ATTITUDINI: l’American pit bull terrier sa fare e può fare TUTTO.
E ci si potrebbe pure fermare qui.
Io, quando penso a lui, me lo vedo immancabilmente con la tuta e il mantello e la S di “Superdog”, proprio perché gli ho visto fare cose che voi umani non potreste mai immaginare.
Scherzi a parte…il pit bull è un cane di 20 chili che batte quelli da 50 nel weight pulling, gare di traino di pesi esorbitanti, molto diffuse negli Stati Uniti: e non lasciatevi impressionare dalla foto, non è un maltrattamento. Mi rendo conto che potrà sembrare strano, ma ai cani piace! (ricordiamo che i pesi devono essere spostati per una lunghezza minima, un metro o due: i fans dello “show dei record” ricorderanno di aver visto umani che fanno la stessa cosa…ed evidentemente piace pure a loro, visto che nessuno li obbliga a farlo. Il fatto è che non siamo tutti uguali! L’importante, nei cani come negli umani, è che si tratti di libera scelta e non di coercizione).

Il pit bull è un cane che sa arrampicarsi sugli alberi.
E’ un cane che può cercare una persona scomparsa per 20 ore di fila, quando tutti gli altri cominciano a dire ai conduttori “ma cercatevelo un po’ voi, ‘sto qua, che io sono stanco”.
E’ un cane che può fare ricerca in superficie al mattino e esercizi di difesa alla sera (visto fare: dallo stesso cane, eh… non da cani diversi della stessa razza), quando tutti gli istruttori del mondo si sgolano a dire “noooo!!! Se fai protezione civile non puoi fare altro

E’ perfetto come cane da pet therapy, è affidabilissimo con i bambini.
In famiglia è uno dei cani più teneri, dolci e coccoloni che si possano immaginare: e non è colpa sua se “lo disegnano così” e se ha la faccia da bullo.
Il cuore è un’altra cosa.

Ma in tutto questo…l’unica cosa che pensano le Sciuremarie è che il pit bull sia un kattivissimo kane da kombattimento, di cui avere una gran paura (anche quando NON si tratta di pit bull: le Sciuremarie scappavano come lepri anche di fronte al mio staffordshire bull terrier, cane da compagnia, che mi guadava col fumetto che diceva:  “Perché se ne va? Io voglio baciarla, voglio farle tante feste, voglio darle una leccatona in bocca… perché scappa? Richiamala!”. Tu vagli a spiegare che aveva la faccia simile a quella del pit bull, e che i giornalisti cretini avevano messo paura alle Sciuremarie trasformando questa razza in una sorta di spauracchio a quattro zampe).

Gioco tra cuccioloni: il gioco del pit bull è sempre molto fisico, simile a quello del boxer

Il pit bull è aggressivo con gli altri cani?
Sì, spesso lo è.
Così come spessissimo lo sono pastori tedeschi, bassotti e yorkshire. Ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che i cani NON sono animali fatti per andare d’amore e d’accordo con altri cani dello stesso sesso, almeno da adulti (da cuccioli e cuccioloni giocano tutti, pit bull compresi): ci si può arrivare con la socializzazione, con l’abitudine a frequentare campi e parchetti, con il controllo da parte degli umani. Però, in linea di massima, i cani adulti, tra loro, litigano assai più spesso di quanto non facciano amicizia.
Certo, il pit bull è un cane selezionato per combattere con gli altri cani (ma non “in laboratorio”! Mi piacerebbe proprio sapere quanti laoratori di biogenetica c’erano nel ‘700…il pit bull è stato selezionato in base a caratteristiche che esistono in ogni cane!), quindi con lui è un pochino più difficile ottenere che diventi “amico di tutti”: però può benissimo diventare amico di “qualcuno”, per esempio dei cani che vivono con lui, ed è abbastanza agevole ottenere che non sia un attaccabrighe… anche perché un pit bull  ben selezionato NON è un “cane da rissa”.
Il cane da combattimento è una cosa totalmente diversa: senza voler parlare ancora di qualcosa che non approvo e non accetto,  ribadisco comunque che i combattimenti, così come erano concepiti dagli allevatori e dai “pit men” americani, erano qualcosa che si avvicinava molto più al pugilato (inteso come “nobile sport”, anche se io non concepisco neanche quello) che alla rissa di strada.

Ma questo fa parte del passato, fermo restando che qualche delinquente che fa combattere i cani esiste ancora (così come c’è ancora gente che si accoltella e si ammazza per un parcheggio: ma per fortuna NON è la norma).
Però non basta dire “pit bull” per pensare a un cane pronto a sbranare qualsiasi avversario che gli passi nei dintorni: anzi, un pit bull ben selezionato (e ovviamente anche socializzato) non cercherà la rissa, a meno che non venga sfidato (esattamente come un pugile, che non è che passi la vita a prendersi a pugni con tutti).
Purtroppo è un dato di fatto che molti cani, oggigiorno, non vengano socializzati in modo corretto (specie se sono di piccola taglia): quindi può succedere che lo yorkie della Sciuramaria, magari senza guinzaglio (“tanto è piccolo…”) e senza controllo (“Educarlo? Ma va’…è così piccolo…”)  vada effettivamente a sfidare il pit bull, con risultati facilmente immaginabili. In questo caso la colpa non è certo dei cani (nessuno dei due): ma saperlo non rende più gradevole l’immagine del cagnetto diviso a metà.
Buon senso vuole, dunque, che il pit bull adulto NON sia il miglior “cane da parchetto” possibile: vista l’alta percentuale di delinquentelli a quattro zampe che frequentano questi posti, personalmente li sconsiglio vivamente ai possessori di terrier di tipo bull e di qualsiasi altra razza tosta.

Eh, ma poverino, allora non potrà mai giocare con gli altri, correre, divertirsi, fare una vita “da cane”?
Non è così: un pit bull può tranquillamente vivere, giocare, correre e divertirsi con altri cani conosciuti (meglio se conviventi) e gestiti in modo corretto.
Che al parchetto non si trova, ma spesso al campo di educazione/addestramento sì.
Io che sono cresciuta (in senso cinofilo) a pane e pastori tedeschi, ho sempre in mente la Germania in cui i “parchetti” non esistono proprio: anche le Sciuremarie, con i loro cani, vanno “al campo”. In posti dove c’è modo di gestire le situazioni, di selezionare i cani che possono giocare tra loro e quelli che invece è meglio di no, di insegnare a tutti i cani le basi dell’educazione e dell’obbedienza e di farli lavorare – divertendosi come matti – sempre sotto controllo. Ho scoperto più di recente che in Lituania, per esempio (Paese considerato molto meno “sviluppato” del nostro) c’è un campo da agility ogni chilometro, con personale qualificato che assiste cani e proprietari.
Nei Paesi evoluti in senso cinofilo il “parchetto” fuori controllo, in cui i cani vengono buttati allo sbaraglio, non esiste proprio. Impariamo anche noi…e la vita diventerà più facile anche per chi possiede cani “tosti”.

Vi ricordate Pete, il cane di “Simpatiche canaglie”? Era un pit bull purissimo.

Il pit bull è aggressivo con gli umani?
No, no e poi NO!
E più si parla di “cani da combattimento” con una lunga selezione alle spalle, meno probabilità ci sono che attacchino l’uomo: perché la selezione del pit bull era particolarmente mirata alla NON-aggressività verso gli umani (pensiamo solo che il pit men, in caso di necessità,  doveva infilarsi in mezzo a due cani che stavano sbranandosi…e non intendeva certo rischiare di lasciarci una mano!). La selezione in tal senso era MOLTO spiccia: mi ringhi, o cerchi di mordermi? E io ti sopprimo, ciao ciao.
Un APBT ben selezionato è il cane MENO aggressivo del mondo nei confronti dell’uomo: anche se lo si addestra alla difesa bisogna lavorare esclusivamente sul predatorio, perché lui l’aggressività non la concepisce proprio.
Ovviamente, se il suo umano ci si mette d’impegno ad insegnargli a mordere la gente, il pit bull lo farà (fa qualsiasi cosa gli si chieda): ma in questo caso quello da sopprimere è l’umano.
Purtroppo sia la verità che le leggende sul pit bull – tipo quelle secondo cui ha una presa “da tot chili” (nessuno al mondo l’ha mai misurata!), o peggio, quelle secondo cui “se chiude la bocca poi bisogna riaprirgliela col cric”, e altre belinate del genere) hanno fatto sì che alla razza si avvicinasse un gran numero di deficienti. Di quelli che si possono condensare in una frase poco elegante, ma molto significativa: “Siccome ce l’ho piccolo, le gratificazioni alla mia virilità le cerco nel cane”.

Non è che pit bull, rottweiler, dogo eccetera siano “cani truzzi” (e tantomeno cani killer): ma purtroppo è indiscutibilmente vero che “attirano” i truzzi come mosche sul miele.
Un barboncino allevato dal punkabbestia o dal tamarro di turno diventerebbe un cane ringhioso e magari pericoloso come un pit bull…ma il fatto è che il punkabbestia NON sceglie il barboncino: e così le limitazioni mentali degli umani vengono scaricate sui cani. Ma bisognerebbe imparare a fare la considerazione contraria: non “quel cane ce l’hanno i tamarri, QUINDI è cattivo”, “quel cane ha la fama di cattivo perché ce l’hanno i tamarri”.
Se però cambiamo registro e andiamo a conoscere chi lavora con i pit bull per passione e per amore, e non per compensare i propri limiti… allora scopriamo un mondo completamente diverso.
E scopriamo anche un cane  dalle doti talmente elevate da averne quasi paura, sì: ma paura di non essere all’altezza!
Avete presente la classica mappa caratteriale dei cani, quella che comprende tempra, temperamento, docilità, sociabilità eccetera eccetera?
Bene: il pit bull va praticamente “fuori scala” in tutto… escluso forse il temperamento (inteso in senso tecnico, ovvero come rapidità di reazione agli stimoli), perché spesso ci pensa un attimo prima di reagire: ci ragiona sopra, difficilmente è “solo” istintivo.
In compenso, quando lo è, è un fulmine di guerra. Vi ricordate i cani di UP? Ecco, nel tempo in cui “voi” pensate SCOIATTOLO!, il pit bull è già lì con un sorrisone beato e  la coda dello scoiattolo che gli spunta dalle fauci. Però, ripeto, è difficile che agisca d’impulso, specie se ha un buon rapporto con il suo umano: di solito prima ci pensa e controlla anche cosa ne pensi lui.

“Vabbe’, abbiamo capito, questa è innamorata persa dei pit bull, non gli trova neanche il minimo difetto”… vero che lo state pensando?
Ma non è così, dai: cioè, è verissimo che sono innamorata dei pit bull (e un po’ di tutti i terrier di tipo bull…ma è indubbio che lui è “il” terrier di tipo bull per eccellenza): però i suoi difettini li ha pure lui.
Per esempio, è profondamente convinto di essere un bulldozer.
Se pensate di punirlo per qualche marachella chiudendolo fuori dalla porta, è altamente probabile che la porta la sfondi (ci sono altri cani che ci “provano”: la differenza sta nel fatto che lui, in molti casi, ci riesce).
Lo mettete in gabbia?  Si mangia la rete di acciaio, e buona che è.
Lo lasciate chiuso in macchina e lui invece vorrebbe venire con voi? Potrebbe decidere di demolire sistematicamente la macchina, lamiere comprese  (e anche qui, a volte, riesce nell’intento) per poi raggiungervi tutto felice e festante. E così via.
Però, con una buona educazione, tutto questo NON succede. Lui è un cane forte e potente, certo: ma è anche un cane estremamente desideroso di compiacervi. Se gli dite che una cosa non si fa, non la fa.

Un altro difettino, se così vogliamo chiamarlo, sta nel fatto che è un cane impunibile: nel senso che, se lo sgridi, lui ti fa la faccia da poker.
Magari ha capito perfettamente e recepito benissimo il concetto, ma non ti darà MAI la soddisfazione di un gesto di sottomissione.
Al massimo qualche calming signal, ma proprio impercettibile, eh… UNA singola leccata di naso, UN rapido socchiudersi delle palpebre: e se hai capito, bene. Se continui a insistere e a sgridarlo, si offende. E quando si offende, si chiude a riccio.
Diventa un cane autistico. Puoi coccolarlo, urlarli addosso o riempirlo di sberle, lui avrà la stessa reattività di una statua di sale.
Idem se provi ad alzare le mani, sbraitare, a fare piazzate: statua a tutti gli effetti.
Sguardo fisso nel vuoto (oppure occhi chiusi: per la serie “puoi uccidermi, se vuoi, ma non mi piegherai” e reazioni ZERO.
Ha una tempra talmente alta che lo potresti fare davvero a pezzi senza avere la minima reazione: cosa, che presa per il verso giusto, lo rende particolarmente indicato per qualsiasi attività sportiva e anche per la pet therapy, disciplina di cui si cantano immense lodi dimenticando, talvolta, che è una delle attività più stressanti a cui si può sottoporre un cane.
Per questo gli operatori bravi – che lo sanno – stanno attentissimi a dosare gli interventi, a non permettere mai che il cane si stanchi, a metterlo a riposo al primo segnale di stress o di nervosisimo.

Se però hai un pit bull, potresti – teoricamente –  piazzarlo al mattino in mezzo a un gruppo di bambini urlanti, tiratori di code e di orecchie, dispensatori di pacche selvagge e così via, e andarlo a riprendere alla sera senza che lui mostri il minimo segno di stress. Ma non è che “non mostri” i segni perché li maschera: no, è proprio che non si stressa!  Almeno, non per così poco.
Un cane capace di continuare a combattere dopo che l’avversario gli ha staccato via mezza testa (e purtroppo succedeva, a volte), secondo voi si turba per un umano che dà un po’ in escandescenze?
Per questo il pit bull è l’unica razza al mondo abilitata per le terapie assistite nei manicomi criminali americani, dove può capitare, purtroppo, che i pazienti manifestino improvvisa aggressività o abbiano crisi di violenza.
Il pit bull, in questi casi, è il cane più affidabile in assoluto, perché semplicemente non fa una piega, mentre altre razze potrebbero diventare aggressive per autodifesa e/o choccarsi e chiudere per sempre la loro carriera di cani da AATT.
Qualcuno, quando ho parlato di questo argomento,  ha risposto: “AHHH!!! Ma che diciiiiii??? Poveri cani, li mandano in balia di mostri umani che potrebbero far loro del male?!? Ma non si faaaaa!”
Questo significa non aver capito nulla dell’APBT.
Sia chiaro: in realtà non si lasciano i cani in balia di nessuno.
Le attività assistite sono sempre iper-controllate, i pet-partner umani sono sempre presenti e si fa in modo che nessun cane debba ricevere maltrattamenti gratuiti… ma nel caso di attività svolte in ambienti particolari, PUO’ capitare che un paziente perda il controllo.
La differenza sta nel fatto che un cane “normale”, se subisce (per pochi secondi, ovvio, perché l’intervento umano è immediato) un’aggressione, può essere rovinato per sempre e dover cambiare mestiere: un pit bull no.
La sua tempra è talmente alta che lui prende la cosa come un piccolissimo ed insignificante incidente di percorso: qualcosa che può capitare, pazienza, amen. Il dolore fisico, per lui, è sempre e solo “una cosa che può capitare” e a cui non dà il minimo peso.

Si diceva, dunque, che il pit bull è un cane “impunibile”: ma allora, come lo si educa?
COME SI DOVREBBE FARE CON QUALSIASI ALTRO CANE:
con fermezza, coerenza, gentilezza, costruendo un rapporto di collaborazione e di fiducia reciproca (che lui è prontissimo a darci, perché è un cane estremamente collaborativo).
Non è e non sarà mai un cane docilissimo: intelligente, dignitoso e conscio delle sue possibilità, ha troppa autostima per abbassarsi ad obbedire “perché sì”.
Però, se gli facciamo capire l’utilità di ciò che gli chiediamo, obbedirà non solo prontamente, ma con vero entusiasmo: anche perché è un cane felice di vivere, e soprattutto di “fare cose” con noi.

Abramo Calini fa l'”uomo aggressivo e pericoloso” davanti al murale dipinto sulla facciata del Pit bull museum, a Marano Ticino

Concludendo: il pit è un supercane e sarebbe veramente auspicabile che finisse in mano, se non proprio a “super-umani”, almeno a persone in grado di metterne in evidenza le doti, anziché alimentare i pregiudizi.
Purtroppo le leggi del mercato sono quelle che sono, quindi capita che personaggi senza troppi scrupoli allevno questa razza per destinarla proprio agli umani che NON dovrebbero mai possederla: truzzi, tamarri & Co.
Fortunatamente, in Italia, c’è almeno un allevatore, Abramo Calini (quello che fa lo scemo nella foto a sinistra) che ha preso a cuore – sul serio – il VERO benessere e l’immagine giusta della razza. A prima vista è un bel po’ grezzo pure lui  (tanto è un amico e glielo posso dire, anzi già lo sa: la prima volta che l’ho incontrato sono stata tentata di scappare sollevando la polvere come nei fumetti…), ma conoscendolo meglio rivela una cultura, una sensibilità e una passione per la razza che posso solo definire “di primissima qualità”.
Calini ha creato un’associazione, che si chiama Working pit bull club Italia e che prepara soprattutto cani da protezione civile e da pet therapy (pur non tralasciando però il settore sportivo).

Quanto al suo allevamento, non solo è gestito in modo super-professionale, ma ha un’attenzione addirittura morbosa alla selezione dei clienti (che vengono addirittura “schedati”, ovviamente con la loro autorizzazione, e fotografati insieme al cane che acquistano).
Il lavoro di questa persona, con la quale litigo in continuazione (siamo di opposte vedute politiche…) ma che stimo davvero molto, ha già fatto fare passi da gigante all’immagine del pit bull in Italia: ma c’è ancora moltissimo da fare e servirebbe davvero la collaborazione di tutti i cinofili per smontare i pregiudizi e per allargare un po’ la mente di certe persone.

Purtroppo resta sempre l’ostacolo della mancanza di riconoscimento da parte dell’FCI, che spesso fa pensare “Eh, il pit bull mi piacerebbe…ma che ci faccio con un cane senza pedigree?”
Premesso che bisogna sempre specificare “senza pedigree ITALIANO”, perché il cani iscritti all’UKC o all’ADBA non solo hanno un regolarissimo pedigree, ma anche un pedigree decisamente più ricco di informazioni di quelli ENCI (c’è la foto del cane, per esempio: e la genealogia è riportata fino alla NONA generazione, mentre i pedigree ENCI si fermano a tre…), ormai con un pit bull, anche nel nostro Paese, si può fare praticamente tutto.

Oltre ad esserci prove di lavoro riservate alla razza, oltre ad esserci ormai (e grazie al cielo) moltissime discipline sportive in cui non è indispensabile avere il pedigree (per esempio Agility e Disc Dog: e della Dog Dance – vedi foto a sinistra – ne vogliamo parlare?), esistono anche associazioni e Club italiani che organizzano mostre di bellezza: quindi è possibilissimo avere ed allevare anche “pit bull da show”, oltre a poter competere in vari sport e – ovviamente – ad utilizzare il cane per fini assistenziali e sociali, che è sempre un gran bel modo di vivere con il proprio cane.
In più – last but assolutamente not least! – ci si può godere il pit bull come il simpaticissimo, dolcissimo, tenerissimo cane da compagnia che sa essere in famiglia:  perché – provare per credere –  perfino in questo campo lui riesce ad avere una marcia in più!

PIT BULL FAQ

1) Come si distingue un pit bull da un Amstaff?
Non si distingue, se il pit bull è in Standard UKC, perché la razza è la stessa e gli Standard sono praticamente identici. L’unica differenza sta nel fatto che non esistono amstaff color cioccolato e col naso color fegato (i cosiddetti “red nose”).

2) Se il pit bull è così “buono”, come mai ci sono tanti episodi di cronaca nera che lo vedono protagonista?
In realtà non sono poi “tanti”, gli episodi: hanno grandissima rilevanza mediatica, ma “tanti” non si possono proprio definire. Se poi pensiamo che 9 volte su 10 i cani interessati NON sono veri pit bull, l’incidenza si abbassa ancora. Però è vero che anche qualche APBT, di tanto in tanto, morde: in questi casi la colpa è sempre e solo degli umani che lo scelgono apposta per farne un killer. E lui fa quello che i suoi umani gli chiedono.

3) E’ un buon cane da guardia?
No, per niente. “Non” è un cane da guardia nel senso più stretto della parola, perché è poco territoriale. Invece “può” essere un cane da difesa personale, addestrandolo (altrimenti farebbe le feste a tutti). Questo gli si addice molto di più, in quanto è un cane che ha un bisogno vitale di contatto umano (è la sua parte “bulla” che lo rende appiccichino). Alcuni soggetti fanno la guardia se vivono in coppia o in gruppo: ma è probabile che tendano a difendere il loro gruppo o il loro compagno, più che il territorio in se stesso.

4) Sono solo i maschi, ad essere aggressivi con gli altri cani?
No. Ci sono state campionesse femmine di combattimento. In generale, tra tutti  i terrier di tipo bull, quelle più “peperine” sono proprio le femmine.

5) E’ vero che il l’american pit bull terrier ha la mascella a scatto che una volta chiusa non si riapre?
Ma per favore. Se così fosse, tutti i cani che afferrano saldamente un pallone per gioco, poi morirebbero di fame! Il pit bull ha una presa forte e salda, su questo non ci piove: ma la bocca la riapre quando e come vuole.

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217 Commenti

  1. Caro Claudio con il tuo ultimo commento penso di aver capito il tipo di personaggio che tu sei…ho capito tu giochi con le parole e pensi di confondere le persone…ti permetti di fare l’esperto senza neanche domandarti con ti stai confrontando …sai perchè…a te dei cani non te ne può fregare niente…assolutamente niente…nel mio lavoro ho a che fare spesso con persone come te…e facile buttare merda sul lavoro degli altri…e per cortesia non rispondermi non è quello che hai scritto perchè saper giocare con le parole non lo sai fare solo tu…invece di informarti e chiedere il perchè di alcune risposte forti e magari anche non sempre da condividere, ma domandati il perchè qualcuno ti risponde così…haaa scusa a te non te ne frega niente…ma penso che non ti freghi niente di nulla quello che ti importa è solo sfoggiare il tuo lessico forbito…tanto non ti frega niente giusto…tanto tu hai le tue esperienze e le tue idee ovviamente sicuramente giuste….spero di incontrarti un giorno ma da quello che ho capito sei uno di quelli che fanno i grandi solo dietro la tastiera…hooo scusa Claudio mi dimentico sempre che ha te non ti frega niente di niente…

  2. Claudio dammi retta fermati e rifletti….se continui sono bastonate a livello di cultura cinofila…poi fai come vuoi

    • Ahahah! Sai quanto me ne frega? Ognuno ha le sue esperienze e conoscenze, io mi tengo strette le mie, insieme a tutte le mie opinioni, giuste o sbagliate che siano, sino a quando qualcuno non mi dimostrerà concretamente il contrario.
      Se leggendo i miei commenti, qualcuno pensa che sono quasi, o del tutto, privo di “cultura cinofila”, faccia pure. Infondo, non siete miei colleghi di lavoro, non pranzo con voi ogni giorno, non ho a che fare con voi se non all’interno di questa discussione, dunque, i vostri pensieri nemmeno mi sfiorano, anzi, quasi mi diverto a leggere i vostri interventi contro di me (scritto in tutta sincerità), un po’ meno divertenti trovo quelli scritti da presunti ragazzini, maleducati e incapaci di esprimersi civilmente.
      Vi ho già esposto praticamente tutto ciò che avevo intenzione di esporvi, ovvero, quello che è il mio parere e qualche mia piccola ma significante esperienza.

      Fortunatamente, il mondo non è composto esclusivamente dalla “cultura cinofila”, caro Davide…

  3. Ahhh !
    no no tranquillo, il pannolino me lo sono messo io, ovviamente!
    Mi piscio adosso dalle risate quando ti leggo, poveretto che sei!
    Ma ti sei riletto i tuoi post?
    Offendi gratuitamente, vedi il buco del cu….ecc.ecc. io HO SOLO scrtitto da che parte sei uscito e basta!
    Denigri cani che neanche lontanamente conosci, e pure il lavoro degli altri, non sai un benemerito nulla, il che non sarebbe grave, se non facessi tanto il buffone, e poi scrivi anche …..ho smesso di discutere seriamente di cani….?????????????
    Io di dicussioni serie da parte tue non ho letto propio nulla, gli altri non so cosa pensino di tutte le baggianate che hai scritto vedi la minchiata dei cani dell’esercito, ecc.ecc!
    Quindi ADESSO vai in giardino e per punizione raccogli la cacca del tuo cane, e veloce!
    Abramo.

    • Certo che raccolgo gli escrementi del mio cane, mica lascio questo compito a mammina 😉 Dovresti imparare anche tu a farlo… oppure, non hai un cane? (non hai ancora risposto a questa domanda, ma non è importante)

      Ti ricordo che mi hai definito “cinofilo ritardato”, quindi, almeno evita di far del vittimismo, perché risulti più patetico di quel che già hai dato prova di essere. Prima lanci il sasso e poi nascondi la mano. Non so tra me e te chi stia realmente facendo la figura dell’ignorante. Io posso non intendermene tanto di cani, ma stai pur certo che non mi permetto di rivolgermi a chi non conosco (e nemmeno a chi conosco e con cui ho una determinata confidenza) come hai fatto tu con me, ovvero, da gran maleducato, mentalmente limitato e immaturo quale sei.
      Ripeto: spero tu sia un ragazzino di MASSIMO 20 anni, perché, in caso contrario, saresti un “personaggio” a dir poco imbarazzante.
      Il tuo primo intervento è stato completamente fuori tema, ci sono vari modi per rivolgersi a una persona, tu hai optato per uno sbagliato.

    • Fortunatamente, dispongo di un giardino, nel quale, il mio cane, può urinare tranquillamente.
      Al tuo cane, gli hai messo il pannolino, vero? Così è più simile al padrone 😀 Oppure, non hai nemmeno un cane?

  4. Allora…vogliamo informarci invece di sparare cazzate a raffica, Claudio non conosci la razza, conosci la genetica? non penso quindi evita di parlare di scienza…. Prima di esporre le tue teorie lette su topolino informarti seriamente…perchè ci sono persone che hanno investito la loro vita per questa razza….

    • Nel caso non l’avessi notato, ho smesso di discutere, seriamente, di cani, qualche commento fa. Non perdo più tempo al riguardo. Mi limito a rispondere a qualche vostro commento.

      Conosco poco la “razza” e la genetica, tu, invece? Immagino sia un grande esperto, al quale valga la pena lustrare le scarpe gratuitamente, tanto per guadagnarci in fatto di soddisfazioni.

  5. Ahhhh !
    Stai dando il meglio di te, ovviamente!
    Scrivi un oceano di cazzate, per non dire peggio, sei prevenuto, non hai nessun dato oggettivo, sei ignorante, peggio di una capra (direbbe Sgarbi), non rispetti e non ami i cani,e questo si evidenzia leggendo ciò che scrivi, offendi chi in cinofilia si impegna,………e fai anchè l’offeso?
    A me i cani piacciono tutti, meticci e pastori tedeschi compresi, anzi sarebbe meglio dire ciò che resta di questa meravigliosa razza, perchè obbiettivamente cè rimasto ben poco.
    E adesso vai a vedere SUBITO…..rin tin tin!
    Saluti piccolo puffo!
    Abramo.

    • Orsetto, abbiamo capito che hai anche tu voce in capitolo, non occorre persistere.
      Spero per te che non abbia più di 20 anni, altrimenti, saresti seriamente un personaggio imbarazzante (anche solo prendendo come esempio il modo infantile che hai di dialogare con chi ha opinioni differenti dalle tue).

  6. Buonasera, arrivo in ritardo, per leggere le risposte del ritardato cinofilo……
    Ma stò claudio da dove è uscito fuori?
    Saluti!

    • Potevi anche non “arrivare”, se il tuo unico scopo è mostrare la tua immaturità e ignoranza abissale, dando del “ritardato cinofilo” a una persona che non conosci minimamente, solo per aver espresso un parere discordante da quello della maggioranza.
      Il tuo intervento è completamente fuori argomento, questa non è una discussione basata sugli insulti, nel caso non l’avessi notato.

      Se proprio ci tieni a saperlo, sono uscito fuori dall’orifizio che sta poco più avanti di quello dal quale escono gli elementi come te.

      • PS: io stesso ho scritto che questa non è una discussione basata sugli insulti, infatti, per non far la figura dell’incoerente, mi vedo costretto a precisare che la mia ultima frase scritta nel commento precedente, non è un insulto in risposta a quello di Orsetto, ma un dato di fatto fisiologicamente testato 😀

  7. Sig.Claudio mi scusi non capisco perchè se la prende così, sembra che stia facendo una guerra, si stava discutendo è per quanto mi riguarda è una discussione molto interessante, le ho chiesto quali qualifiche ha lei in tema cinofilo per capire da che ottica guarda ed affronta la discussione, non mi sembra di essere stato offensivo.

  8. Dimenticavo:
    da uno degli ultimi commenti, ho “appreso” anche che l’elevata capacità, la rapidità di comprensione (e apprendimento di un nuovo ordine) di un comando impartitogli, non è per niente inerente all’intelligenza di un cane.
    Un cane che, al primo tentativo, svolge “perfettamente” uno o più compiti che gli vengono assegnati, anche per più volte di seguito (ordini differenti ogni volta): le sue azioni non hanno nulla a che vedere con l’intelligenza.

    Gente che millanta cultura cinofila…

    • Addestrabilità non è sinonimo di intelligenza, non per niente spesso sono considerati intelligenti dei cani che sono invece dei gran zucconi (e più volte si è discusso infatti sulle “classifiche” di presunta intelligenza, del resto non ne trovi due uguali di ‘ste classifiche…)
      O forse tu consideri intelligente una persona solo perché se gli dici di fare una cosa (magari in 20 modi diversi) la esegue senza problemi, ma poi magari non sa risolvere un problema da solo ?

      Gente che millanta di aver capito tutto nella vita…

      • concordo, in più aggiungerei che un breve tempo di reazione ad un comando non equivale necessariamente ad un breve tempo di comprensione: puoi avere due cani che capiscono il comando alla stessa velocità ma uno risponde subito senza porsi alcuna domanda, l’altro ci pensa e DECIDE di ubbidire. Chi è il più intelligente fra i due?

  9. Va bé, vista la piega che sta prendendo il discorso, credo che concluderò qui i miei interventi.
    Dallo scambio di opinioni con voi, ho appreso che:
    – le Forze Armate di tutto il mondo sono incompetenti, menefreghisti e un po’ imbecilli
    – i cinofili sono dei ciarlatani
    – l’American Pit Bull Terrier è il cane perfetto, e con un buon addestramento riuscirebbe anche a volare e sputare fuoco
    – il Pastore Tedesco non è più il cane per eccellenza, è stato superato dal tipico “Made in USA” (meno male che non si tratta di “Made in China”)
    – io sono sempre nel torto più assoluto
    – tutti i fatti “negativi” che si raccontano sul Pit Bull sono falsi e quelli “positivi” tutti veri
    – l’autrice di questo articolo non ha nessuna prova di ciò che afferma
    – l’autrice di questo articolo è educatrice, addestratrice, allevatrice, amante del Pit Bull, ma non ne ha mai posseduto uno
    – la maggior parte degli amanti, o proprietari del Pit Bull, sono esaltati più o meno quanto la maggior parte dei praticanti di Wing Chun Kung fu.

    Tutto ciò, scritto sintetizzando.

    Insomma, ho appreso tante cose molto costruttive. Potessi, regalerei il Tapiro D’Oro ad ognuno di voi.

    Buon proseguimento.

    • Fa sempre un bell’effetto comico vedere qualcuno che non ha fornito un minimo di prova di quanto dice se non qualche opinione basata su quanto gli è capitato di vedere e poi dice agli altri che “non portano prove di quanto affermano”.

      • Gran parte di ciò che ho affermato, sono cose risapute.
        Non ho prove concrete (niente foto e video) riguardo ciò a cui ho assistito alle “prove cinofile”, questo è vero.

        • Ma cose risapute de che, da chi e per cosa ? 😀
          Guarda che a farne una “battaglia” tra Pit bull e Pastore Tedesco negli ultimi commenti sei stato tu, non mi sembra che nessuno abbia scritto “il pastore tedesco si può cacciare nella spazzatura, moh c’è er pizzbull”, semplicemente ci sono cose in cui il pit bull sarebbe più adatto del pastore tedesco, come è normale che sia in qualsiasi ambito.
          Del resto se per anni si sono selezionate razze diverse ognuna con le sue attitudini ci sarà un motivo, o no? Invece a sentire te è il pastore tedesco che potrebbe volare e sputare fuoco, insomma quello di cui “accusi” l’articolo lo stai facendo nei commenti incensando il pastore tedesco, tirandoti pure un po’ la zappa sui piedi dato che Valeria ha allevato e addestrato pastori tedeschi per anni 😀

          Nell’articolo (ed è stato ribadito nei commenti) c’è semplicemente scritto che con il pitbull “si può fare tutto”, lo dimostrano i fatti: ci sono pit che fanno ricerca disperi, pit che fanno pet therapy, pit che fanno dog dance…ma non c’è mica scritto “si può fare tutto meglio che con qualsiasi altro cane”, eh. Semplicemente si pone l’accento su come sia un cane che unendo molte qualità (resistenza, tempra, fisico) è molto versatile. Dato che parli di fatti, dovrebbe bastarti guardare le foto dell’articolo che vedono pit bull impegnati in diverse attività per notare come il fatto che “ci si possa fare tutto” (e non “eccellere in tutto”, è ben diverso!) non sia un’ipotesi campata per aria.

          • Tutto ciò che si può fare col Pit Bull, si può fare anche col Pastore Tedesco, ma non viceversa.
            Ad esempio: ancora non ho visto (sentito, o letto articoli al riguardo) Pit Bull fare il cane guida per ciechi, almeno, non in Italia (ciò non significa che da qualche parte nel mondo non avvenga, però, non credo).

            Non sto disprezzando il Pit Bull, che a me piace abbastanza come cane, ma chi esalta qualità che in realtà hanno anche altri cani, solo che il Pit Bull, diventato il cane moda dell’ultimo decennio, è più in evidenza.

        • @Claudio:
          allora uno può dirti che “è risaputo che”:
          – i pitbull quando vanno in presa bloccano la mascella e non la aprono mai + (e allora muoiono come le api che pungono? è una cazzata ma è risaputo x molti in TUTTO IL MONDO..)..
          – il doberman impazzisce a 7 anni perchè il cervrello gli cresce e si schiaccia nel cranio (che sia una cosa natomicamente idiota vabbè…è risaputo comunque quindoi è vero x forza).
          – se faccio fare UNA cucciolata alla femmina le tolgo il desiderio di maternità e non si ammala + di tumore o piometra (è una cosa smnentita dai fatti ma x i + è comuqnue risaluto da decenni..).
          – se il cane ha una macchia blu sulla lingua è perchè è di razza pura (vabbè..lascoiamo stare..)..
          – se il cane fa UD o altre dispipline da morso poi diventa cattivo e pericoloso.
          – i pitbull sono stati creati in laboratorio (da qualche scienziato pazzzo sicuramente..)..
          – ecc ecc..

          Poi ad es sino a pochi decenni fa “era risaputo” che:
          – a masturbarsi sidiventa cechi e pazzi (nei prini del 900 soprattutto le donne se beccate si beccavano o il manicomio o l’asportazione del clitoride e a consigliarlo erano i medici + dotti dell’epoca).
          – le sanguisughe aiutano a curare pazienti con pressione bassa (e poi il paziente moriva);
          – lavarsi le mani prima di operare è inutile (e poi il paziente andava in setticemia idem x le partorienti);
          – i cani usati dall’esercito vanno abbattuti dopo l’uso perchè diventati cattivi (nella seconda guerra mondiale era la prassi, solo un battaglione si oppose e recuperò senza alcuna competenza cinofila il 90 e passa % dei cani, soprattutto doby PT meticci vari e qualche pitbull).
          – i cani da combattimento vanno sempre abbattuti perchè irrecuperabili (lo dice la maggior parte delle associazioni animaliste USA, anche se ciò è falsissimo).
          – i neri sono sottosviluppati come cervello (era opinione medica risaputa sino agli anni 60).
          – gli ebrei sono tutti infidi e sono una razza cattiva (era opinione comune non solo nella germania nazista ma nel mondo occidentale prima della seconda guera mondiale, poco importa che l’ebraismno sia una RELIGIONE diffusa fra + etnie e non una razza di umani e che esistano etnie e non razze umane).
          – le femmine umane sono + stupide dei maschi e sono inadatte a lavori di responsabilità o alla scienza (opinione comune e scientifica praticamente finbo alla metà di questo secolo).
          – i musulmani sono tutti terroristi (altra cavolata immane, ma era risaputa sino a qualche anno fa e pure adesso molti ci credono..)..
          – ecc ecc..

          Ho esagerato volutamente ma tutte queste sono cose considerate “risapute” x la maggior parte della gente anche se sono cavolate immani!

          Prova ad informarti VERAMENTE e da fonti attendibili sui pitbull, le loro caratteristiuche (i VERI PITBULL, non i similpitbull o i pitbull dei giornali, e x veri pitbull intendo gli Amerucan Pitbull Terruier meglio se ADBA visto che sono gli unici uguali a come erano i pitbull in origine e sono i + funzionali da lavoro sia x fisico che x carattere), sulle discipline x cui vengono usati (compreso il tirare pesi immagi o l’appendrsi a copertoni sospesi x aria) e su COME vengono addestrati ad esse da gente COMPETENTE, sulla vera storia del pitbull ecc e DOPO ripensa a ciò che hai scritto e ai tuoi pregiudizi.

          Forse PT e pastore belga sono + adatti a polizia ed esercito perchè non avendo l’alta inibizione a mordere gli umani che hanno i pitbull possono essere lavorati anche in aggressività e con metodi “datati” mentre x addestrare un pitbull x l’esercito bisognerebbe cambiare la testa agli addestratori…poi molte svcelte spono anche frutto dell’abitudine: ad es sino a 20 anni fa il “cane da cechi” era un PT femmina mentre ora è quasi sempre un labrador di ambo i sessi…ma ciuò mica vuol dire che i PT femmina non siano + adatti rispetto a 20 anni fa o che 20 anni fa i labrador fossero inadatti al compito, semplivcemente 20 anni fa era la prassi usare PT femmina x quel compito e allora si addestravano quasi solo quelli, mentre ora si addestrano quasi solo labrador, idem come cani antidroga negli aereoporti, oppure siuno a 20 anni fa gli eserciti usavano quasi sempre il PT mentre ora è molti usato il malinois ma mica pwerchè il PT sia diventato inadatto o il malinois migliorato di botto…chissdà magari fra 15 anni si cominceranno a vedere pitbull come cani poliziotto o alla dogana (e il kanekattivo magari sarà il malinois o il Pastore del Caucaso o chissà che altro esattamente come 20 anni fa il kanekattino era il doby mentre nell’ordinanza sirchia, quella definitiva non la prima che conprendeva quasi ogni cane + alto di 30cm, il doby non era nemmeno incluso nonostante mica è così cambiato come cane..)..

          • Mi sa tanto che hai confuso i “dati di fatto” con i “luoghi comuni”.
            Comunque siamo nell’anno 2013, la scienza, tecnologia (e tanto altro) sono progrediti non poco, rispetto al secolo scorso.

            Va bé, può darsi che tu abbia ragione, forse tra alcuni anni si vedranno Pit Bull facendo lavori come cane poliziotto, guida per ciechi, etc… Si vedrà.

          • Alice, che ci siano cani che chiudono ed hanno difficoltà “mentali” a lasciare (perché il morso è appagante e/o non gli si sono insegnati i controlli da cuccioli/oni) è pieno il mondo cinofilo

  10. @ McZook e Valeria: io non credo che i pt e i malinois siano più utilizzati di altre razze per questioni “politiche” (anche perché dovrebbero essere questioni politiche di livello mondiale, dato che queste due razze sono le più usate al mondo da polizia ed eserciti, il che mi sembra un’ipotesi un po’ surreale 🙂 ).
    Io credo che al pit manchi proprio quella aggressività interspecifica fondamentale per essere utilizzato nelle forze dell’ordine e negli eserciti, cosa che i pastori tedeschi e i malinois hanno. No?

    • Secondo me ci sono più motivazioni: il PT (parliamo di cani ben selezionati) è ancora il cane oiù versatile … meno nervi, meno temperamento del malinois, quindi più lento, ma più capace di natura ad utilizzare l’olfatto e con più tempra (quindi più capace a sopportare lavorazioni, come si può dire, … non proprio ortodosse).
      Bisognerebbe capire come si inserisce l’APBT … e soprattutto cosa e come si seleziona

      • Epperò il malinois sta soppiantando il pt in molti Paesi (parlo sempre di forze dell’ordine)…
        Per me le motivazioni restano soprattutto cinopolitiche.

        • Beh, 10 – 15 Kg da portarti in meno attaccato ad un imbrago può iniziare ad essere una buona ragione … :oP

      • Il problema principale con il pit bull, sai qual è? Che è difficile fargli mordere l’uomo. Puoi lavorarlo solo in predatorio, mentre le forze dell’ordine (che sono tutto, meno che all’avanguardia nei metodi addestrativi, ahimé…) lavorano quasi tutti i cani in aggressività. E il pit bull, se provi a lavorarlo così, o si chiude o ti scappa di mano (e lì so’cavoli amari).
        Siccome alle forze dell’ordine servono (anche) cani da attacco, e siccome non sono preparati a lavorare sul predatorio (se è per questo, non sono preparati neanche a lavorare con i cuccioli: la maggior parte dei cani gli arriva adulta), ecco che con i pit bull fanno più fatica.

        • Un’informazione: per “lavorare in aggressività” si intende principalmente il lavoro sul tavolo?
          In pratica il cane utilizzato dalle forse dell’ordine (specie in antisommossa) dovrebbe essere addestrato a mordere “dove gli capita”, e non ad afferrare il braccio come avviene in un normale addestramento fatto in predatorio come avviene nell’UD, giusto?

          • @McZook: Grazie 🙂
            Quindi questo tipo di addestramento ha senso solo per compiti specifici e “delicati”, non ha senso per una attività sportiva, giusto?
            Insomma, in questo caso il cane aggredirà “sul serio”, ovvero per difendere se stesso o il conduttore, non per gioco come nell’UD.

    • Ma guarda che la cinopolitica si fa a forza di numeri…e il pastore tedesco è la razza più rappresentata in quasi tutto il mondo, quindi con Club più forti degli altri e con conseguente maggior potere.

      • Sì, ma la loro bassa aggressività interspecifica? E’ questo che mi rende scettico su un possibile utilizzo del pit bull nelle forze dell’ordine e negli eserciti.

  11. articolo stupendo, una domanda all’Autrice, dove posso trovare il Suo libro riguardante gli APBT??? mi sono innamorato di questa razza circa 5 anni fa col mio Morfeo e vorrei potermi istruire nel caso, destino voglia, avrò altri APBT!

    • Purtroppo il mio libro sull’APBT è diventato introvabile, perché la casa editrice è fallita 🙁
      E la cosa che mi fa incavolare più di tutte è che neanch’io ne ho più neppure una copia! Sigh!

      • è un vero peccato! ho voglia e desiderio di approfondire le conoscenze su questa razza! si sentono tutte leggende e storielle varie. mi piacerebbe scoprire la storia dei due standard! hai strade da consigliarmi per attingere info a riguardo??? scusami per il ” TU “

      • Io ho il tuo libro e ben tenuto (lo comprai quando decisi di prendermi la mia pitbulla): se non ne hai + una copia se vuoi con calma potrei scannerizzare le pagine e farne un documento scannerizzato che potresti (se non ci sono problemi di cipyright) mettere da scaricare gratis su questo blog).

        Non potrei invece farne un PDF perchè il programma che traduce le scritte scannerizate è un incubo, ma potrebbero farlo altri.

        fammi sapere.

        PS: ho visto comunque che nell’articolo hai usato molte foto e frasi del libro.

  12. Scusa claudio la discussione è molto interessante, penso realmente che quando ci si confronta scambiandosi opinioni ed idee ci sia sempre da imparare, vorrei sapere solo che tipo di cultura cinofila e quanto realmente conosci questa razza, al di là di qualche filmato visto in internet, attenzione che la domanda non retorica ma molto seria….

  13. I levrieri sono cani che amano correre, non corrono con 50 kg. sulla schiena per km. e km. senza sosta etc etc… corrono quasi sempre di loro spontanea volontà.
    Invece, ci sono Pit Bull costretti a trascinare automobili in salita, sbavandosi addosso. Il proprietario davanti ad esso, incitandolo (probabile che se non lavora come vorrebbe il padrone, prenda anche qualche bastonata).
    Oppure, Pit Bull lasciati a digiuno che per nutrirsi devono compiere grandi balzi sino ad arrivare a strappare una fettina cruda appesa ad una corda legata a un ramo di un albero. Ci credo che diventano “Superdog” (definiti con tale termine dall’autrice dell’articolo), per forza di cose. Più è duro il “Kung fu” che si sta apprendendo, più l’allievo si rafforza nello “spirito”, nella mente, nel fisico e nella tecnica. Non so se ho reso l’idea…

    • @Claudio:

      da questa tua affermazione si capiosce perfettamente tutto ciò che hai detto fino ad adesso..
      Il problema è che magfari conosci benissimo i PT ma conosci veramente poco i pitbulli e distingui ancor meno fra chi li sa far lavorare (e quanto a loro piaccia anche fare cose apparentemente folli come tirare x pochi m un peso gigante o rimanere attaccati a mezz’aria ad uno pneumatico ecc: ti assicuro che la mia ste cose le fa da sola giocando, se trova in campagna un ramo da 100kg cerca di tirarlo fino a casa non x 3m ma x 500 fino a che non le dico di smnetterla che tantyo non entrerà mai in macchina…e adora acchiappare il salamotto messo a 2m d’altezza saltando come adorta appendersi ad uno pneumatico fissato in alto tramite corda ecc.. io non le ho insegnato ste cose con in un campo di agility senza che le dicessi nulla nei momenti di pausa si metteva a fare ostacoli e palizzata e passerella messe alte da sola!) e quanche idiota che di sicuro ci sarà che magari li picchia sperando che lavorino di + (e lo stesso idiota se avesse un PT gli insegnerebbe magari perfino il seduto usando il collare elettrico, ma da ciò capiresti che i PT soppffrono ad eseguire i comandi di base?).

      Sono cani che se quando giocano si feriscono continuano a giocare fino a che non li costringi a fermarsi (la mia si ferì sotto la zampa mentre giocava con la pallina e me ne accorsi x le macchie di sangue che lasciavapvisto che non zoppicava), idem quando lavorano (se li bhai lavorati in modo da fargli pensare che sia un gioco divertente, non se li costringi a bastonate, cosa che li farebbe diventare autistici e svogliati), e non importa che stiano combattendo o cercando un disperso o tirando un carico pesantissimo x 2m o che siano appesi ad uno pneumatico x 5minuti o che stiano facendo agility o UD (ma x la loro inibizione a mordere l’umano le discipline da morso si possono insegnarte praticamente solo in predatorio facendogli capire che la manica è un salamotto + grosso e divertente) ecc ecc..

      …al mio cane piacerebbe dover saltare x acchiappare un pezzo di carne (sono cani che saltano come niente fino a 2m o + da fermi)….quindi non vedo il maltrattamento a meno che quello non sia il suo unico cibo..

      Poi sono cani con un’alta soglia del dolore oltre che con forte inibizione a mordere gli umani, x questo un veri pitbull anche se si esagerasse con il lavoro dubito che morderebbe il proprietario..un PT non so, non conosco abbastanza la razza x sapperlo, ma mi sa che sarebbe + facile che lo facesse un PT di un pitbull..

      x capire che nei fatti di cronaca dei giornali non si parla quasi mai di veri pitbull basta spesso guardare le foto dei cani, o leggere diversi articoli e vedere che magari il pitbull era un cane nordico che ha pizzicato il bambino di casa inciampato nella ciotola (caso successo anni fa e in molti TG il cane era diventato un pitbull), oppure basta sapere come i vet e i canili danno nei documenti la definizione pitbulla cani che spesso non gli somigliano manco vagamente (se ha orecchie semierette e pesa fra i 7 e i 70kg e ha pelo + corto di 5cm è uin pitbull…non importa il resto, conosco dei cani di cui potrei mandarti foto e documento con suscritto pitbull x dimostrartelo..)..è chiaro che se x te il pitbull è quello allora si parla di cani talmente diversi (meticci dalla media alla grande taglia che hanno in comune solo orecchie semierette e pelo non lungo) che il carattere varierà tantissimo e quasi nessuno di loro avrà le doti fisiche e caratteriali di un VERO PITBULL esattamente come il CaneLupo non ha le doti di un PT da lavoro (e i meticci lupoidi x carattere e fisico sono assai + simili dei tanti cani chiamati spesso pitbull solo x via delle orecchie semierette)!

  14. Vorrei precisare che ADBA oggi è selezionato come atleta, è come dire che i levrieri sono infelici quando corrono….poi si può discutere sui metodi per allenarli , ma dire che mordono per questo è parecchio sbagliato, prima di tutto l’aggressività è una dote genetica che l’ADBA selezionato seriamente non deve avere ovviamente se prendo i cani da chi che sia, dai delle informazioni poco corrette spero non ti offenderai, da tutti si può imparare, ma ripeto sempre dando informazioni corrette.

  15. Perchè li chiami esaltati….scusa se lo fa un pastore tedesco sono dei grandi…se invece lo fa un apbt sono esaltati…questa me la devi spiegare

    • Non fraintendermi, che venga fatto ad un Pastore Tedesco, Pit Bull, Barbonicino, etc… per me rimangono esaltati. Solitamente, sono gli statunitensi che esagerano sempre su tutto, se non sono i numeri uno in ogni cosa, sembra che smettano di esistere (non li ho in simpatia).
      Tempo fa, vidi alcuni video, su come trattano i Pit Bull e cosa gli fanno fare (soprattutto esercizi per sviluppare la muscolatura), non sembrava che il cane fosse felice, anzi…
      Poi si stupiscono se questi poveri cani, stressati, arrivano al punto di aggredire perfino il padrone. Forse, certi padroni, se lo meritano.

      • @Claudio:

        è molto + facile x un proprietario riuscire a farsi mordere dal proprio PT che dal proprio pitbull (a patto che SIA un pitbull e non un similpitbull che magari pesa 45 kg, come se parliamo di Pastore Tedesco deve essere un PT e NON un meticcio Lupoide volgarmente detto “cane lupo”)…
        i veri pitbull hanno una fortissima inibizione al morso verso l’uomo selezionata soprattutto quando erano ancora allevati legalmente x i combattimenti e dovevano poter essere separati anche da un giudice durante uno scontro (gli scontri finivano se uno dei 2 cani era a terra o arretrava o si sottometteva o non riusciva a combattere o criccava…ma bastava che arrestrasse o finisse bloccato a terra dall’avversario), e la suddetta persona magari non proprio conosciuta ai 2 cani non ci teneva ad essere sgagnato manco x sbaglio…
        Dimmi te in quante altre razze se metti le mani in una vera rissa (o anche sono in una barufa fra cani) non rischi di beccarti un morso anche dal tuo cane (magari non lo fa apposta o redirige l’aggressività, ma il rischio che ti sgagni è alto)..

  16. Solo per cultura cinofila senza voler far polemica vorrei ricordare che l’unico cane che ha 18 brevetti di lavoro …è proprio un American Pit Bull Terrier ADBA….

    • Non oso immaginare che salti mortali debbano avergli fatto fare, per conquistarsi quel brevetto. I soliti esaltati.
      Scommetto che l’esemplare in questione è proprio americano.

    • Scusa Claudio chi sono questi esperti che definiscono il pastore tedesco come il cane con le doti più complete…forse tanti ma tanti anni fa…oggi non penso proprio… l’APBT da sempre è una delle razze che ottiene risultati eccellenti in tutte le discipline cinofile….Attenzione non lo dico io ma la storia…Quindi non è un parere di parte.

      • Non poi così tanti… il Pit Bull esisteva già, anche se era meno conosciuto (almeno in Europa, negli USA non saprei).
        E’ anche un fatto risaputo. Il Pastore Tedesco ben addestrato eccelle in tutto, anche se magari è meno possente di un Pit Bull.
        Il Pastore Tedesco possiede un istinto molto più elevato rispetto al Pit Bull.

  17. Ancora non ho letto tutto l’articolo (troppo lungo e dispongo di poco tempo), ma solo la prima parte e quella in cui fai riferimento ai cosiddetti “difetti” dell’American Pit Bull Terrier.
    Innanzitutto, quelli che tu hai definito “difetti”, li hai descritti quasi come fossero pregi: il Pit Bull è fortissimo – il Pit Bull spacca tutto – il Pit Bull può – col Pit Bull è inutile comportarsi in tale modo – etc etc… (scritto in breve), inoltre, è palese che sei di parte. Possedessi un Rottweiler, un Dogo Argentino, o un Bull Terrier, scriveresti più o meno le stesse cose. In un Pastore Tedesco: giustamente, vanteresti la sua intelligenza (sono pronto a scommettere che è superiore a quella del Pit Bull, essendo considerata dagli esperti la terza razza canina più intelligente), tenacia, ubbidienza, addestrabilità, affidabilità, utilità e carattere in generale.
    Insomma, hai tirato acqua al tuo mulino, come fanno in molti. Secondo me, il Pit Bull è un bel cane (soprattutto il tipo ADBA), ma bisogna tener conto che è uno di quei cani che va di moda ed è anche per questo motivo che se ne parla e si “apprezza” (o si finge di apprezzarlo) tanto.
    Spero accetti la mia “critica” (se così si può definire), senza rancore.

      • Ciò non toglie che sei di parte, o sbaglio?
        Insomma, ti piace assai questo cane.
        A me piace, ma non lo vanto come “cane perfetto” (come non farei con nessun’altra razza canina). Io avrei potuto averlo, però, poi, ho optato per il Pastore Tedesco, per alcuni motivi.
        Prendiamo come esempio l’Epagneul Breton: questa razza canina è considerata una delle migliori per quel che concerne la caccia, eppure, non mi azzarderei a descriverlo come “il cane da caccia perfetto” (anche se, sotto certi punti di vista, potrebbe esserlo), perché, magari, ci sono tanti esemplari di altre razze canine da caccia, che eccellono più di tanti Epagneul Breton, svolgendo tale mansione.
        Comunque, l’American Pit Bull Terrier ADBA mi piace parecchio, non ho nulla contro di lui (nemmeno contro l’UKC, solo che esteticamente mi piace meno), ma con chi lo esalta esageratamente (probabilmente, è anche per questo motivo che gente poco raccomandabile acquista questo cane).

        • Scusate se mi intrometto ma realmente l’American Pit Pull Terrier risulta uno dei migliori cani in circolazione

          • Migliori in cosa? Specifica, per favore.
            Da quel che so, l’American Pit Bull Terrier è sì, un buon cane da lavoro, ma non il migliore in tutto, ad esempio: è poco adatto a svolgere mansioni di guardia del territorio, del bestiame, nella caccia se la cava se ben addestrato, ma esistono tante altre razze canine ben superiori ad esso, in questo “settore”.
            Non è neanche vero che possiede il morso più potente tra le razze canine, infatti, è stato provato che è il Rottweiler il cane che esercita più potenza nel morso (che sia attendibile o no quel test, ovviamente, non possiamo saperlo con certezza), non è vero che il Pit Bull è il cane più agile di tutti, ce ne sono di più agili e soprattutto, più veloci nella corsa.
            Per quanto riguarda il famigerati combattimenti fra cani, scommetterei, senza troppe esitazioni, che facendo combattere un Pit Bull ben tenuto, inferocito e abituato a combattere, contro un Rottweiler, Dogo Argentino, Mastiff, o Mastino Spagnolo, altrettanto ben tenuti, inferociti e abituati a combattere, il primo sopracitato perderebbe contro uno di questi cani (ovviamente, si parla di probabilità, generalizzando, anche perché si tratta di un fattore soggettivo, non tutti gli esemplari sono uguali, pur appartenenti alla stessa razza). E’ la mia impressione, una convinzione, non una certezza (qualche dubbio, comunque, mi rimane).
            Tengo a precisare che sono assolutamente contrario ai combattimenti tra cani, il mio vuol essere solo un esempio.

          • Allora, provo a riformulare: ovviamente ci sono cani col morso più potente (ma quella mica è una dote…vabbe’), ci sono cani più agili, ci sono cani migliori nella caccia (ma il pit bull non è un cane da caccia…). Però, se prendiamo la media di tutte le possibili doti psicofisiche messe assieme, il pit bull risulta superiore a qualsiasi altra razza. Ovvero, è quello che ha il miglior “cumulo” di doti psicofisiche, anche se prendendole una per una puoi trovare qualcuno che lo surclassa.
            Così si capisce meglio?
            Per quanto riguarda i combattimenti, il discorso non mi piace e non vorrei neanche affrontarlo: ma non se ne può fare una questione di chili, quanto di tecnica. Un pit bull da combattimento ben selezionato geneticamente (non c’entra nulla la “ferocia”) ha la capacità di puntare dritto ai punti vitali, cosa che nessun altro cane sa fare perché non ha lo stesso tipo di selezione: quindi sì, può far fuori un dogo o un rottweiler…e non parliamo di cani pesantissimi e quindi “fermi” come mastiff o mastino spagnolo, che neppure hanno una vaga idea di come si combatte. Per fortuna, almeno in USA quando i combattimenti erano legali, nessuno si sarebbe mai sognato di far combattere cani di peso diverso e quindi queste stupide sfide non si sarebbero mai verificate. Purtroppo se ne sono viste, invece, in Italia (dove prendiamo sempre il peggio da tutti, riuscendo pure a farlo male), e purtroppo molti dogo e rottweiler ci hanno rimesso la pelle. Ma non è certo questo che rende il pit bull così “speciale”: la sua abilità nel combattimento è l’unica dote di cui possiamo tranquillamente fare a meno. Quello che lo rende superiore agli altri è la combinazione tra forza fisica, agilità, potenza, tempra e soprattutto determinazione (quella che tra i pit men veniva chiamata “gameness”): che è ciò che lo rende instancabile, capace di darci dentro finché gli resta un briciolo di forza. Dote creata proprio per i combattimenti, ma che oggi lo rende prezioso, per esempio, in protezione civile: se devi cercare un disperso, un cane che è capace di continuare una ricerca per un tempo triplo rispetto agli altri è decisamente un valore aggiunto.

          • @ Claudio
            No, i pastori Valeria oltre ad averli allevati li ha anche addestrati.
            Inoltre, da fanatico pastorista, sono convinto che queste classifiche sul “più intelligente” sono fumo negli occhi (mi ricordano quelle classifiche sul “miglior chitarrista della storia”… ma come si fa a a stabilirlo???).
            In che senso il più intelligente? Forse si intende la docilità, che consente al Pastore tedesco di imparare prima di altri cani alcuni comandi. Ma se la guardiamo da questo punto di vista, non credo che sia molto più docile di altri cani, a parità di trattamento.

        • “Di parte” perché mi piace? Allora lo sono ogni volta che parlo di un cane, perché mi piacciono tutti. Mi dispiace, ma sei fuori strada. Io amo le razze che ho allevato (pastore tedesco e siberian husky) più dell’APBT. Amo anche il cane che ho adesso (staffordshire bull terrier) più del pit bull (altrimenti mi sarei presa un pitbull, mi sembra evidente). Ma siccome ho gli occhi per vedere e il cervello per ragionare, devo ammettere che in questa razza le doti psicosifiche (parlo di quelle che si cercano in un cane da lavoro) sono davvero più elevate che in qualsiasi altra: è un dato di fatto. Poi a me può anche piacere il cane patatoso che sta a pancia all’aria tutto il giorno… ma se parliamo di doti, allora un pit bull bene allevato è superiore (nell’insieme) a qualsiasi altra razza. FATTO, non opinione personale.

          • però, se così è, come mai i PT da lavoro ed i malinois sono i oiù utilizzati in mansioni dove dovrebbe eccellere l’APBT?

          • Perché i conduttori sono dei pirla? 🙂
            In realtà il motivo è evidente: le stronzate mediatiche e politiche hanno rovinato l’immagine della razza. Se poi vuoi metterci anche che nel pit bull bisogna riuscire a gestire bene la possibile aggressività intraspecifica… ma non è che pastori tedeschi e malinois siano poi così teneri verso gli altri cani dello stesso sesso. No, direi proprio che la colpa è dei media: oltre, ovviamente, ai vari truzzi & tamarri che si son presi il cane con la cattiva fama sperando di sembrare più “machi”, peggiorandone ulteriormente l’immagine.
            Sta di fatto che oggi si fa fatica a portare un pit bull a fare pet therapy, per esempio: perché quando dici il nome della razza ti fanno due occhi così O_______________________O e ti chiedono se sei matto (quelli che invece accettano, poi scrivono papirazzi entusiastici…ma sono ancora pochi).
            In protezione civile qualcuno teme che il disperso, vedendosi arrivare un pit bull scappi invece di farsi salvare…e così via.
            Solo questione di immagine, appunto.

          • Va bene, allora, forse ho frainteso.
            Comunque, la risposta che ho dato a Davide, risponde, in parte, a ciò che affermi.

          • Devo farti presente che tutti i cani, in uno scontro, mirano alla gola (solo se hanno intenzione di uccidere), che è un punto vitale. I cani di taglia più piccola, mirano molto anche agli arti, in uno scontro con cani di taglia maggiore della loro. Un punto vitale, sarebbe il cuore, ebbene: nessun cane è in grado di mirare volontariamente al cuore di un altro cane, sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.
            Ma dai, un cane non può sapere cosa sia un punto vitale. Mettiamo che, sotto addestramento intenso (inerente ai combattimenti), il Pit Bull venga realmente abituato a mirare ai punti vitali(mi viene in mente “Ken Il Guerriero”), a questo punto, con lo stesso addestramento, potrebbero riuscirci anche cani di razze differenti.
            Insomma, di cosa stiamo discutendo?
            Poi, affermi che è il cane con le doti più complete (scritto in breve), ma non è assolutamente vero. Il Pastore Tedesco, a detta degli esperti, si rispecchia nella tua affermazione più dell’American Pit Bull Terrier.

            PS: noto che c’è chi clicca il tasto col pollice in su ai commenti di chi difende a spada tratta la presunta e dubbiosa “perfezione” di questo cane (non so se lo clicchi anche tu stessa, ai tuoi commenti) e cliccano anche il pollice in giù a chi la pensa differentemente da loro; è evidente che sono capitato in un covo di amanti della “razza”. Invece, vi faccio notare, che io non ho cliccato il pollice in giù (e non ho intenzione di farlo) ai commenti discordanti dai miei, perché rispetto e accetto anche pareri diversi.
            Ovviamente, siete liberissimi di continuare a sostenervi a suon di pollici.

          • Io non clicco mai sui pollici (con rarissime eccezioni, e sempre e solo su quelli verdi), perché quello che ho da dire di solito lo scrivo per esteso: il pollice “concordo/non concordo” si scontra con la mia nota grafomania e prolissità 🙂
            Il punto vitale a cui mirano alcuni pit bull è l’arteria femorale: non dico che vadano a mordere lì perché “sanno” che è vitale, ma dico (o meglio, lo dice la storia della razza) che una linea di sangue è stata selezionata proprio perché mirava lì, e cani di quella linea di sangue erano micidiali proprio per quel motivo. Poi ognuno è un po’ libero di pensare quello che vuole delle razze che vuole: il pastore tedesco io l’ho allevato, lo adoro e guai a chi me lo tocca… però, quanto a performance sportive/utilitaristiche, il pit bull se lo mangia in insalata.
            E mi dispiace pure dirlo. Ma è la verità…e te lo posso garantire dopo aver allenato e addestrato pastori tedeschi per tanti anni…e avere poi visto i pit bull al lavoro (non ne ho mai posseduto uno, finora: ma sono amica di una persona che li alleva). Non c’è paragone, credimi.

          • Valeria, saranno pirla tutte le polizie e forze armate europee?
            Non è che manca ancora qualcosa dal punto di vista selettivo all’APBT per diventare il cane che dici tu?

          • Mczook, le forze armate hanno convenzioni inciuciatissime con allevatori, produttori e perfino importatori. Prova a parlarci,con i cinofili delle forze dell’ordine, e ti cadranno le pal…braccia.

          • Concordo con mczook.
            Non credo che quelli delle Forze Armate siano degli incompetenti, perfino le Forze Armate statunitensi utilizzano ancora il Pastore Tedesco. Come te lo spieghi? Secondo me, anche se dici di aver allevato P.T., non gli hai addestrati. Probabilmente hai avuto a che fare con P.T. poco, o niente, addestrati e gli hai paragonati a Pit Bull addestrati ed allenati a dovere.
            Ripeto: il P.T. è il 3° cane più intelligente tra le razze canine e il 1° tra i cani da utilità. Per un addestramento completo, conta più l’intelligenza o più la forza fisica? La risposta mi sembra ovvia, tra l’altro, anche il P.T. ha una forza e agilità non indifferente.
            I P.T. sono anche i migliori, o comunque, tra i migliori, cani anti-droga. Il Pit Bull no, e ha l’olfatto meno sviluppato rispetto a quello del P.T.

            Ora, guardiamo in faccia la realtà: l’American Pit Bull Terrier è un cane che va molto di moda, già da qualche tempo, attira soprattutto quel tipo di persone che in un cane cercano un’arma, o semplicemente un mezzo per mettersi in mostra quando escono. In un Pit Bull, cercano la forza, inutile negarlo (sto un po’ generalizzando).
            Non dico che questo cane sia proprio un’americanata, però, è l’ennesima trovata americana (anche se facendo qualche ricerca, si scopre che le origini sono più inglesi che americane) per la quale gli “italioti” sbavano.

            Affermi che la maggior parte degli attacchi portati da Pit Bull all’essere umano (padroni compresi), siano falsi, perché in realtà si tratta di incroci e non di Pit Bull puri. Non fatico a crederlo, ma per maggior garanzie, ti chiedo le prove di ciò che affermi.

            Bene o male conosco entrambe le razze: P.T. e Pit Bull, quindi, posso affermare con assoluta certezza che, in fatto di addestramento, il P.T. arriva a capire i comandi che gli vengono impartiti e ciò che deve svolgere, milioni di anni luce prima, rispetto al Pit Bull (non mi riferisco ad un unico caso). Nella località nella quale abito, non sono pochi i possessori di Pit Bull (quasi tutti ADBA).
            Ho assistito a prove di obbedienza base (svolte da professionisti) anche tra cuccioli di pochi mesi delle seguenti razze (tutti esemplari con un’alta genealogia): Pastore Tedesco, Siberian Husky, American Pit Bull Terrier, Boxer e Cane Corso; guarda caso i P.T. sono quelli che nella stragrande maggioranza dei casi se la sono cavata meglio, dimostrando una capacità di apprendimento superiore agli esemplari delle altre razze precitate.
            Io mi riferisco a fatti reali, visti con i miei occhi, non al “sentito dire”, o a prove incerte fate con i vicini di casa.

          • Claudio…ti sei fatto il film? Guardatelo e goditelo.
            Ma non pretendere che tutti abbiano la stessa visione tua.

          • Non credo che la capacità di eseguire un comando possa essere in qualche modo correlata all’intelligenza. So che è sbagliato fare paragoni con gli umani, ma in questo caso affermeresti lo stesso?

          • Io continuo a sostenere che non essendoci prove selettive, è difficile codificare le attitudini e cosa trasmettono stalloni e fattrici.
            Il fatto anche di non essere una razza FCI (non lo è ancora, no?) penso lo escluda di fatto dall’essere incluso in un qualsiasi programma da parte di un ente statale

  18. hò una femmina di pitbull di 9.anni posso dirvi che non hò mai avuto grane di nessun tipo.ma chi vuol informarsi realmente sui pitbull consiglio il libro di valeria.rossi.il pitbull terrier

  19. scusate se non siete troppo occupati a litigare e avete un pochino di tempo mi sapreste dare il nome di qualche sito dove posso trovare una guida sulle tecniche di addestramento per il mio amico pit bull???? grazie

    • @tommaso:

      guide x insegnare i comandi di base ad un pitbull non ne conosco, e presumo che intendessi insegnare i comandoi di base al cane (ma il libro di Valeria Rossi sui pitbull da una buona panoramica della razza con nozioni di educazione di base salute ecc); io x inseghnare i comandi di base alla mia pitbulla ho usato vari libri, forse il + semplice e ben fatto e dotato di ampie foto esplicative, utile anche x chi è al primo cane (e utile x i cani in generale non x una o l’altra razza) è “Guina pratica all’educazione gentile del cane” di A. Capra e D. Robotti. (ho ottenuto buoni risultati in poco tempo e con quel metodo anche se si fa qualche piccolo errore è difficile fare danni al cane).

      Quando presi la mia (8 anni fa) ero molto affascinata dal gentilismo (da qui la scelta dei libri), mentre adesso ho posizioni un po’ + equilibrate, ma se si è al primo cane e gli si vogliono insehgnare da soli i comandi di base penso che sia d’obbligo usare il metodo gentile anche prooprio x evitare possibili casini (e pensare che comunque un bel corso di base in un centro cinofilo se fatto da personale esperto è sempre meglio del fai da te, ma trovare personale esperto è difficile soprattutto se si ha un pitbull e poi i corsi purtroppo costano quindi ben vengano i libro che sono meglio di niente e già permettono di impostare il VIENI la condotta al guinzaglio e i comandi di base anche bene a seconda della persona e del cane in questione).

      spero di esere stata utile.

      PS: non sono un’estimatrice della Capra e di Robotti non so nulla, ma il libro comuqnue è ben fatto e molto chiaro e compatto (lo comprai da feltrinelli).

  20. Bell’articolo,grazie.
    Da sempre avuto cani in famiglia , da 12 anni solo labrador, poi facendo il volontario in canile e aiutando un associazione animalista nel tempo libero ho conosciuto una pitbullina che mi ha conquistato , prima il cuore ed adesso la ragione, quindi l’ho adottata e mi sono iscritto ad un corso base di addestramento, ogni giorno che passa scopro nuove cose.

  21. Ciao a tutti volevo chiedere qual’è il margine di peso di un adba di 3 mesi! grazie in anticipo!

    • Non è possibile dirlo: è come chiedere “qual è il margine di peso per un bambino di due anni”. La risposta prevederebbe un margine talmente ampio che, in pratica, non darebbe alcuna indicazione utile. I cuccioli sono esattamente come i bambini: c’è chi si sviluppa prima e chi dopo, chi è più precoce e chi meno. Un cucciolo è in forma quando è magro ma già abbastanza muscoloso (compatiblmente con l’età), quando non gli si contano le costole ma non ha neppure il “pancione”, quando ha la pelle elastica (per capirlo basta sollevarne un pezzettino e vedere quanto impiega a tornare aderente) e non presenta segni di rachitismo o patologie scheletriche. Il resto lo si può valutare solo a sviluppo completato.

  22. Articolo bellissimo, hai scritto cosi’ tante verita’. E’ proprio cosi’ sono cani incredibilmente speciali e con le tue parole hai saputo spigare magnificamente la loro essenza, solo chi ne ha avuto uno sa veramente di cosa stiamo parlando.

  23. davvero un bell’articolo, spero possa contribuire a sfatare le varie leggende sulla “pericolosità” degli apbt, anche se purtroppo per convincere le varie sciuremaria (ahah ho riso per dieci minuti quando ho letto il termine) servirebbe che anche giornali e televisioni cominciassero a dire queste cose.. L’unica cosa che non condivido è quando dite che “in Italia, c’è almeno un allevatore che ha preso a cuore – sul serio – il vero benessere e l’immagine giusta della razza;” così sembra che Calini (che è sicuramente un ottimo allevatore) sia l’unico ad allevare in maniera seria, professionale e con il giusto amore e conoscenza per la razza; in realtà credo che anche altri allevatori abbiano queste caratteristiche.

    • Davide, apposta ho scritto “almeno un” allevatore: perché Calini lo conosco molto bene e quindi posso parla’…ma magari ce ne sono altri mille altrettanto bravi, che invece non conosco. Non posso conoscere tutti gli allevatori d’Italia (anche se mi piacerebbe assai!), nè pretendo di poter giudicare solo guardando siti e video su youtube. Il senso delle mie parole vuole essere solo questo: “almeno” uno c’è perché lo conosco (e perché non si limita ad allevare, ma ha fatto davvero tantissimo per la razza, ha creato il Working pit bull, insomma si è sbattuto e si sbatte da sempre). Senza nulla voler togliere ad altri che possono essere anche più bravi di lui…però non conoscendoli non posso parlare: e forse, se non li conosco, è anche perché si sono sbattuti un po’ meno per l’immagine della razza.
      Per carità, non è che si sia obbligati, eh…si può allevare bene anche standosene nel proprio orticello. Però in certi casi sarei stata felice di scorprire chi erano,’sti allevatori: e ribatto sempre su un punto che mi ha toccato particolarmente. Quando abbiamo fatto (pagandolo di tasca nostra, dopo aver atteso invano che l’ENCI si muovesse) il ricorso contro l’ordinanza Sirchia – che non ce l’aveva solo con i pit bull, ma con DUECENTO razze!!! – gli altri dove stavano?

      • no guarda scusa, non volevo assolutamente mettere in dubbio il vostro impegno e quello di Calini e del working pitbull per la tutela dell’apbt, anzi se ce ne fosse di più di gente come voi sicuramente la situazione sarebbe diversa in positivo… quello che intendevo con il commento iniziale è che in un articolo che descrive la razza su un sito per cinofili, parlare di un allevamento specifico descrivendolo in quei termini mi era sembrato una specie di pubblicità.. comunque non voglio assolutamente essere polemico, so benissimo di essere un bel rompipalle…
        a parte tutto complimenti per l’articolo, che per il resto condivido in toto, tra l’altro ho letto anche il libro di Valeria Rossi sull’American Pit Bull Terrier, libro che consiglio a tutti, e quindi tanti complimenti anche per quello!!!

        • Se intendi una pubblicità “pagata”…no, non lo era. Se intendi un pubblicità nel senso che ho nominato un allevamento che stimo…allora sì, lo è. E non è neanche la prima volta che lo faccio (anche in altre razze) anche perché non credo ci sia nulla di male nel dire che conosco un allevatore e che lo ritengo capace e competente.
          Lo so che in questo mondo nessuno crede che queste cose si dicano perché si “sentono”: siamo abituati male (io per prima).
          Forse dovrei evitarlo, proprio per questo: ma uffa, io SO che lo dico perché lo penso e basta! Quindi la coscienza ce l’ho a posto… e i malpensanti malpensino un po’ quanto je pare! 🙂
          Non mi riferisco a te, sia chiaro!
          E poi malpenso anch’io, te l’ho detto: è questo mondo infame che ci porta ad essere sempre più cinici.
          Ma se non cominciamo a provare a cambiare un po’ le cose noi che ci riteniamo cinofili onesti… come possiamo aspettarci che le cambino gli altri?.

  24. Ma onestamente, non capisco io che discorso è!
    Cosa centra la parola allevatore, mestiere o cose simili?
    Perchè Valeria Rossi fa l’allevatrice?
    Perchè se fanno del male ad un bambino, non lo difento solo perchè non lo conosco, o faccio il puericoltore?
    Il fatto a mio avviso va letto in altro modo, a me piacciono i Pit Bull, ma mi icazzo anche se trattano male in qualsiasi modo anche l’ultimo meticcio che cè in un canile!
    E che a me da un pò fastidio, che quelli che dicono di amare la razza, non hanno fatto barriera, in modo appropriato, e credimi costava molto poco.
    Il resto poi uno lo decifri come vuole……….

    • Orse’…ebbastaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
      Abbiamo capito il concetto: ma non è che tutti quelli a cui piace il pit bull potessero essere in prima linea quando ci sono state le battaglie contro Sirchia & C.
      Magari qualcuno dei lettori, otto anni fa, era ancora un ragazzino. O magari non conosceva neanche ancora la razza.
      Non è che solo i veterani e i guerrieri con le cicatrici (io ne ho una proprio di traverso sulla schiena…fatta dal TAR :-), animale pericolissimo) possano parlare di pit bull!
      Datte na calmataaaaaaaaaa!!! Questa è una rivista online per cinofili, non necessariamente per allevatori/esperti/puristi/guru della razza X o Y.
      Chiunque può esprimere la sua opinione, chiunque può sollevare critiche, non è il caso di piantar su un casino ogni volta! Se ami la razza come dici, dovresti essere ben felice di trovare altri che la amano, anche se magari in modo diverso dal tuo. E se un giorno o l’altro i cani di Zeudi litigheranno, vorrà dire che cambierà modo di gestirli. Ma saranno un po’ cavolacci suoi?!?

  25. è che non capisco di che guerrieri state parlando.. cioè. a me piace il Pit come mi piacciono da matti altre due o tre razze.. poi io nella mia vita faccio altro, non sono addestratrice nè allevatrice, non è che passo il mio tempo a pensare ai cani eh… il mio lavoro è altro.. e sembra che non mi possa piacere la razza perché non sono una professionista.. che discorso è???

  26. quello che penso che per questa razza c’è chi si è fatto il mazzo veramente, subendo la forte discriminazione che c’era è che c’è ancora,tutti parlano….a parole….i fatti dove sono….quando volevano elininare la razza tutti questi guerrieri dove erano…e vero che lontano dalle pallottole si diventa vecchi guerrieri.Questo non vuol dire che uno che ama questa razza deve lottare per loro…ma se si fà un giro su internet i nomi di chi veramente è sempre rimasto dalla parte dei pit si legge benissimo.Le parole sono importanti ma sono i fatti che danno loro peso….E vorrei aggiungere che tutti parlano da esperti….ma vi assicuro che gli esperti e intendo quelli veri potrebbero anche offendersi leggendo certe cose…scusatemi il disturbo

  27. Buongiorno….giudizi?
    Fatti da chi?
    Bhè, mi piace la vostra carica…..di emozioni.
    Bhè di gente come voi ( chi ha da capire capisce sicuramente) cè ne bisogno, certamente!
    Però tutto stò amore, focalizzatelo sulle iniziative a favore della razza, finchè ognuno sta nel proprio orticello a menarsela da solo non penso che ci siano dei risultati tangibili per la razza!
    Valeria per la razza ha fatto molto, mi sembra,spendendo tempo, e anche soldini……vedi T.A.R. del Lazio ecc.ecc.
    Vedremo se al prossimo problema che si presenterà, avrà un gruppo coeso,di fedeli estimatori, che ci metteranno del loro insieme a lei.
    Questo è quanto penso !
    Salutini a tutti.

  28. certo che se i signori amanti dei Pit sono tutti così truzzi e anti “borghesi” mamma mia… so anch’io che poi li prendono solo i punkabbestia, se una persona normale che li ama deve sentirsi insultata perché ha una casa.. no ma ditemi voi!!!!!
    avete mai visto dei proprietari di altre razze che si scannano in questo modo???? io così tanto no, mai. e non mi pare che faccia bene a questa razza meravigliosa!!!! magari è anche questa truzzaggine estrema che ha portato i brutti pregiudizi che ci sono!!!!

  29. Ueh..principessa del coglione imbecille ed altro tienitelo per te e per chi ti sta vicino!
    Il collare con le punte cè l’ha e basta!
    Poi puoi dire ciò che vuoi, giustificarti come vuoi tu!
    Io.. io… io.. sono io faccio, e che hai fatto, che critichi, che rileggiti i tuoi post che è meglio,che critichi cosa, io i collari con le punte non li ho mai usati ne di dritto ne di rovescio, tantomeno i collari con le punte esterne sui cuccioletti che fanno sempre una bella figura..vero?
    Ma non che tu con le tue parolacce gratuite sia un problema…questo no di sicuro, però la gente come te..in prima fila non l’ho mai vista,in nessun modo!
    Girati il mondo, stai bassa se vuoi imparare qualcosa e tirati il culo lustro, non solo per i tuoi beniamini, ma per la razza!
    Se ti va è così , senza ceiticare le catene, senza sparare a zero , io tengo perchè amo, cosa ami i tuoi cani, giusto giutissimo lodevole, e per la razza, che fai?
    Fa come ti pare ma non criticare tante persone e non dare giudizi inopportuni, se ti interessava un confronto di esperienze chiedevi il perchè…non criticare a vanvera!
    Ciao principessa dei 700 mq.

  30. ho letto un pò di commenti e nn trv giusto questa cattiveria contro ZEudi. Alla fine si è limitata a dire le sue cose. E’ stata offesa così per nulla, e è stata fim troppo gentile. Io avrei aggiunto di peggio. Una soloa cosa: ma l’autrice non ha nulla da dire? Comunque brava Zeudi vai avanti così!!! E fregatene di questo, probabilmente non sa nemmeno di cosa parla.

    • L’autrice ha già risposto a Orsetto e non crede di avere altro da aggiungere… ora però chiede anche a te, per favore, di evitare di rispondere con la frasetta sarcastica ad ogni intervento di Orsetto. Altrimenti non la finiamo più. Senza contare che frasi come “statte zitto” o “vatte a nasconde” non è che siano di tutto ‘sto interesse cinofilo.
      Mi dispiace che la discussione abbia preso questa piega, ma adesso diamoci un taglio, please, altrimenti la chiudo e buonanotte.

      • ero solo curioso. non avevo letto la tua risposta. hai ragione non sono d’interesse i commenti che ho scritto per rispondere, ma nemmeno quelòli di orsetto ( che poi che razza di nick) se è solo per questo. una domanda hai scritto altri art sullì apbt?

        • No, cioè, non io. C’è un articolo sui pit bull famosi, ma non è mio. Io ho scritto un libro sull’apbt (chiedo perdono per l’autospammata, ma a domanda rispondo! 🙂 )

    • ciao Emanuel, infatti non intendo più rispondergli, che pensi quello che vuole, di certo per reagire così alle mie opinioni, non deve essere né una gran persona né un gran appassionato della razza come vorrebbe far intendere, ed in entrambi i casi la sua opinione per me conta meno di zero. Detto questo non risp più alle sue provocazioni, non ci vedo nessun interesse. Chiedo scusa alla redazione e ad eventualmente ai lettori per i termini utilizzati, ma quando ci vuole ci vuole però :-). Spero solo di aver espresso in modo chiaro quello che penso, in modo che possa esser utile a chi voglia avvicinarsi a questa razza meravigliosa.

  31. Sig.a Zeudi volevo aggiungere che se tratta tutti gli appassionati come ha fatto con me…questa razza dovrebbe unire…fin dai tempi antichi ha fatto proprio questo unire le persone…Mi dispiace molto per le sue insuazioni e ancora di più per gli altri appassionati della razza perchè invece di trovare un ambiente sereno ed soprattuto unito, troveranno solo insinuazioni gratuite e senza senso…Se lei è in disaccordo con Orsetto non vedo per quale motivo se la deve prendere con me…Volevo solo parlare del Pit….mi dispiace veramente non mi sarei mai aspettato un comportamento del genere

    • Non le ho mica detto nulla di male, ho solo ipotizzato potesse trattarsi della stessa persona, tutto qui. A meno che lei non crede sia un’offesa dire questo,( tutto sommato visto quello che scrive potrebbe anche esserlo :-)). Mi ha lasciato un pò interdetta il suo m’illumini… io nn illumino nessuno, magari potessi!!! Cmq non credo di esser la persona migliore per rispondere alla sua domanda pperché ho sempre e solo avuto dei pit e quindi non ho elementi di paragone a tal riguardo. Provi con l’autrice di sicuro lei le darà una risposta migliore avendo un’esperienza più ampia e con più razze. Mi scusi per lo scambio di persone ma scrivere commenti con altri nomi non è difficile e visto dove si sta spingendo con la fantasia, non si sa mai.

  32. Ahhh !
    Bella questa, bella davvero dalle tue parti?
    Il minimo?
    Strano pensavo altro, sto trattando una villetta anch’io mi hai convinto però con giardino di ben 800 mq.
    Brava brava, spiega hai tuoi amici animalisti perchè appari su facebook con un collare con le punte attorno al collare del tuo cane?
    Vietato per LEGGE, e dal buonsenso, o dall’amore verso gli animali!
    Scrivi pure una risposta ora!
    Dalle TUE PARTI si dimostra l’amore con il collare con le punte??????
    Ciao Principessa del BDSM!

    • A parte il fatto che io non ho mai parlato di villetta, ho comperato una casa con tanti sacrifici con il mio compagno, solo ed unicamente per permettermi di tenere più cani, poi scusami a te cosa te ne frega, se hai complessi d’inferiorità sono solo affari tuoi. Il collare con le punte che menzioni, è un collare che ho comperato per Sato, un cane di 12 anni, se tu osservi l’ho preso molto largo e se tu noti, è messo con le punte all’infuori. E ti spiego subito il perché, avevo preso 2 anni fa una giovane pit femmina, quando l’ho integrata dopo un mese mi sono resa conto che riempiva di buchi il mio maschio sul collo, infastidita dall’annusare di lui. Per evitare che lei lo continuasse a pizzicare sul collo gli ho messo il collare con le punte montate all’incontrario per circa 4 giorni e non l’ha più fatto. Anche perchè il rischio era quello che lui reagisse arrivati ad un certo punto e di certo non volevo si arrivasse a tanto. Beh alla fine ce l’abbiamo fatta e non è più successo. Per cui a questo punto smettila di parlare di cose che non sai, imbecille che non sei altro, non sai nulla di cani e non sai nulla nemmeno di me, per cui taci e fai un piacere a te stesso, almeno eviti di apparire così coglione. E poi tra l’altro, non è vietato per legge informarti imbecille che non sei altro. Io spero vivamente tu sia seguito da un tutore perché ne hai bisogno, minorato mentale che non sei altro. Dalle tue parti invece il problema principale è l’assenza di cervello?
      Ignorante e perfino codardo, un bel connubio…

  33. Mi scusi Sig.a,io non so cosa ci sia fra lei ed Orsetto e non mi interessa….Però dire che siamo la stessa persona…o solo letto la vostra discussione volevo semplicemente intervenire essendo anche io amante di questa razza…pensavo di trovare amici con cui condividere questa passione…mi sembra di essere in tribunale

  34. orsetto il cretino dalle mie parti si usa come sinonimo di”non fare lo stupidino”… Non è un’offesa, almeno non l’avevo concepita così. Poi dopo tutto quello che hai scritto sui miei cani e me, questo è il minimo.

  35. mi spieghi quali sono i tuoi problemi? se sei davvero un appasionato di questa razza parla, parla della tua esperienza, di quello che fai e smettila di fare il cretino. Era simpatico risponderti, però mi sono un pò stufata a questo punto 🙁 o non capisci o bon vuoi capire ed a questo punto: chi se ne frega. p.s. alle 6 e 30 sono ancora a correre… più che altro tra un pò dovrò mettere i ramponi. Una curiosità come fai a giudicare i miei pit se nemmeno li hai visti?

  36. Salve, alla redazione
    Credo, che Valeria Rossi non si ricordi di me, io però mi ricordo bene di lei.
    L’articolo di Valeria che mi è piaciuto di più è stato L’American Pit Bull un cane molto mitizzato ma poco conosciuto.
    E se non ricordo male, è stata forse l’unica a fare una opposizione al T.A.R. del Lazio in favore dei Pit Bull.
    Senza tanti, io io, io, io io, ecc.ecc.
    Ho frequentato per passione, in modo alterno il mondo del Pit
    e di gente ne ho conosciuta molta, ognuna di essa cantava la propria canzone, quando il mondo del pit stava per essere eliminato (vedi Francia, Inghilterra,Germania, Romania ecc.ecc)non ho sentito nessun coro!
    Quando leggo scusa…Io, io, io, io, io ecc. ecc.
    Mi viene da piangere dal ridere!
    Perchè?
    I giudizi vengono sempre da chi ha pancia piena!
    Sarò stato magari ironico in maniera poco ortodossa, ma onestamente non sono riuscito a fare diversamente.
    E poi sentire che i Pit Bull fanno branco…..fate voi!
    In una cosa sola mi sono espresso male nel parlare di professionalità!
    Non intendevo Professionalità, nel senso commerciale, ma come punto di vista!
    Per il resto mi scuso se mi sono espresso in modo troppo ironico con Valeria, e saluto sempre La principessa della villetta.

    • orsetto mi puoi solo spiegare cosa intendi per :
      I giudizi vengono sempre da chi ha pancia piena!?
      Davvero credi che i pit non possano vivere come un branco con la giusta educazione. Per favore vai a leggerti i miei commenti , non li hai letti bene. Io non sono una di quelle che parla io io io io, sono solo una persona entusiasta di quello che fa per loro, tutto qui, come ho già detto tu hai frainteso tutto, se rileggi con attenzione te ne accorgerai da solo. Detto questo se non vuoi capire non so cosa farci. Ciao Ciao orsetto rompib..e 🙂

  37. Buongiorno Principessa, ecco così vai meglio, e le risposte…?
    Ecco continua così…hai tutta la mia ammirazione.
    Offese, io ti avrei fatto delle offese….e quali Principessa salvatrice della razza pseudo?
    Ah, un consiglio ora che fa freddo e buio, la doccia falla alle 6.30.
    Una cosa giusta però l’hai detta…che tu non vendi cani, i Pit sono un altra cosa sicuramente!
    Salutini Principessa della villetta!

  38. Sig.A Zeudi vedo con piacere che Lei è un’esperta della razza American Pit Bull Terrier,bene perchè avrei molte domande da farle…questa razza per sentito dire e una tra quelle più complicate che esistano….mi illumini Lei.

    Grazie

    • passerotto, chiedi ad orsetto, è lui che in questo momento si occupa di illuminarci tutti d’immenso e di perle di saggezza.:-)
      ti risponderei non fossi più che certa che siate la stessa persona 🙂

  39. Si è interrotto il post.
    senza professionalità, o conoscenza con il confronto, fa solo danni.

    • I tuoi commenti cadono in ogni caso sul ridicolo… e continui ad offendere, cosa che io non ho fatto. Credo che le tue risposte si giudichino da sole. Ma sei straniero per caso? Io credo di esser stata chiara. boh???!!!
      RIPETO: IO NON HO GIUDICATO NESSUNO HO DATO LA MIA OPINIONE E LA MIA ESPERIENZA, TUTTO QUI. CHI GIUDICA SEI TU. Principessa? villetta con giardino? non vedo come puoi permetterti di dire queste cose solo perché non riesci a supportare un’argomentazione con un filo di logica.
      2 delucidazioni, anche se mi sembrano parole al vento, io parlo sempre di Noi facendo riferimento al mio “branco che male c’è?
      In seguito “branco”, intendo la mia famiglia, cani compresi. Poi ti posso assicurare che ognuno di loro ha un ruolo ben definito gerarchicamente e non potrebbe essere diversamente altrimenti si attaccherebbero tutto il giorno… ma non so nemmeno fino a che punto parlarti di questo visto i tuoi deludenti commenti. Io non ho parlato di professionalità, io NON VENDO CANI, CHIARO? Loro sono i miei compagni di vita da sempre E BASTA. non ho mai detto di allevare, quindi parlare di professionalità non ha senso.
      Poi, puoi dire e pensare quello che credi, le tue affermazioni non mi toccano più di tanto, mi toccherebbero solo se riflessioni costruttive volte al miglioramento… ma così sono del tutto inutili. Per cui se vuoi vai avanti con le tue affermazioni, credi davvero che possano in qualche modo toccarmi? Boh, convinto te.

  40. Buongiorno..Principessa
    Rileggiti bene i TUOI post, e i tuoi giudizi catene comprese, io penso che il futuro dell’A.B.B.T sia in buone mani, se esisti Tu.
    A parte qualche lacuna, tipo il branco…..e da quando i Pit fanno branco?
    Me lo spiega Lei?
    Le catene…NOI MAI ?
    Noi chi?
    Chi sei?
    Villettina con giardino?
    Stammi bene che se continuo ci fai solo figure.
    Vola basso prima di giudicare, e lavori di più non solo per i tuoi pseudo, ma per la razza che dici di amare.
    Saluti Principessa della villetta.
    Amore, per chi?
    Per te..forse?
    Passione magari, ma la passione senza professinalità

    • Orsetto (ma che nome dolce, per uno che poi si rivela tanto acido!), mi pare che tu stia esagerando con il sarcasmo… tanto che forse (forse, eh…) ho capito chi sei. Sicuramente i tuoi post si accorderebbero al personaggio che ho in mente, ma magari sbaglio.
      In ogni caso, chiunque tu sia…se hai cose sensate da ribattere a favore del modo in cui vengono tenuti i cani a catena, perché non lo spieghi a Zeudi invece di continuare a prenderla in giro e a trattarla come una povera scema?
      “Passione senza professionalità”, dici. E chiedi “noi chi? Chi sei?”… però non dici chi sei TU. Ekkekazzo. Allora verrebbe da risponderti: “E tu chimminchia sei?” (cit).
      Se hai (come credo, se sei chi penso io) i titoli per parlare di professionalità, allora parla professionalmente e spiega a Zeudi i motivi per cui la catena può andare bene, senza mangiarle la faccia ad ogni post. Il mondo non sta mica qua con fucile puntato addosso a te, eh… si può anche discutere civilmente.
      Insomma, non fare il truzzo, che fai fare una brutta figura pure ai pit bull. E rispondi con un po’ di cortesia, che non fa mica male alla salute.
      A me girano TROPPO le palle quando persone che mi sembrano unite dalla stessa passione finiscono per scornarsi/scannarsi, anziché aiutarsi a vicenda. Scusate se ho messo becco, ma non riuscivo più a star zitta.

      • non devi scusarti di nulla, ognuno può dire ciò che pensa quando e come vuole. Tu pensi che orsetto sia un’ allevatore che hai menzionato? Spero di cuore di no, perché se così fosse o ha frainteso il mio pensiero o è una persona limitatissima che non è in grado di prendere in considerazione idee che non combacino con le sue. E poi, tra l’altro, io non mi sono detta contro alle catene a priori, io ho solo detto che non le utilizzerò mai per i miei cani finché avrò la possibilità di non farlo. Sono io che mi esprimo male o la gente che legge senza capire? Boh.
        Cmq ribadisco mi è piaciuto tanto il tuo articolo, sono felice che questi animali abbiano ogni tanto fama in senso positivo. 🙂

  41. Buongiorno,
    Se io, ripeto se io avessi 2000 mq. di giardino, la mia situazione sarebbe più ottimale della sua sicuramente, ma sarebbe meno ottimale di chi ne avesse 4000 mq. e via dicendo non le pare?
    Ma non è questo il punto più importante a mio avviso, e che Lei , per ora tiene i suoi 5 Pit Bull ? o presunti tali il completa libertà e uniti, il che è possibile, per il semplice motivo che per ora vanno d’accordo, ma se vanno sotto stress per qualsiasi motivo, ne vedrà delle belle, purtroppo!
    E questo non solo per la razza Pit, ma per tutte le razze che hanno un certo temperamento.
    Dico questo perchè i forum, vengono letti da tante persone, più o meno esperte, e non mi sembra corretto non replicare quando vedo scritte cose inesatte.
    Poi scrivi…….avendo già un buon numero di cani ed essendo vissuta a loro contatto per anni, sarei partita in ogni caso con un buon vantaggio. poi ho realizzato che non avrei mai potuto farlo, perché non avrei mai potuto tenerli come tengo i miei 5 in questo momento e me ne sarei fatta una colpa……
    Se come scrivi sei innamorata pazza della razza…spero che Lei si sia attivata nei tempi bui in cui la razza è stata fortemente discriminata….io da innamorato altrimenti mi sentirei davvero in colpa, e non a chiacchere.
    Per ora saluti.
    Saluti.

    • Ri buongiorno :-).
      Vorrei mettere in chiaro un paio di cose, evito di darti del Lei, sperando che esprimendomi in modo più semplice io riesca a farmi comprendere più chiaramente, anche se secondo me basterebbe leggere con attenzione i miei commenti per capire ma va beh…
      Prima di tutto io ho comprato casa per avere la possibilità di allevare i miei cani nel modo che credo e penso più giusto per il loro equilibrio psicofisico. Il giardino che ho mi consente di tenerne 5 in modo favoloso, uno in più non solo rischerebbe di mettere a rischio l’equilibrio del mio branco, ma non avrei nemmeno il tempo materiale da dedicargli. Preferisco avere 5 cani e tenerli da dio, piuttosto che 15 legati ad una catena o per il 90 % in un box. Poi come ho già detto ognuno agisce secondo coscienza, la mia questo mi impone. Per quanto riguarda il discorso ” ne vedrai delle belle”, beh le ho già viste in passato e ho lavorato duro per portare il mio gruppo di cani a questo livello, il pit è un cane super energico, va fatto sfogare in relazione alle sue necessità. Mi sveglio alle 6 di mattina per portarli a correre all’aria aperta una doccia e poi al lavoro, quando ritorno a casa a seconda del loro stato fisico una camminata sul tapis… e sono solo esempi :dedico a loro molto più tempo di quanto non dedichi a me stessa. Questo è AMORE,amore per questa razza che mi regala ogni giorno tante soddisfazioni. Quindi il tuo “per ora vanno d’accordo” te lo puoi egregiamente tenere a casa tua, senza necessariamente venire a giudicare chi, come me, esprime le proprie idee per esperienze. E proprio perché il forum è letto da altre persone credo sia giusto e doveroso portare alla luce diverse esperienze, tu non hai la verità assoluta in tasca, come forse non ce l’ho io, ma la differenza è che io da persona intelligente non ti ho giudicato ed in ogni caso sono sempre aperta al dialogo. Per quanto riguarda il periodo buio del pit ecc ecc credo e ne sono più che mai convinta, che questo periodo non sia ancora superato anzi, e che l’unica maniera per lasciarcelo alle spalle sia quella di puntare sull’equilibrio del cane, lavorandoci ogni giorno costantemente per far capire alle persone tutte le splendide qualità di questa razza. Io combatto ogni giorno la discriminazione dei miei cani, proprio portandoli in giro e facendo vedere alle persone chi sono davvero, lavorando con loro. Ma tanto c’è ancora da fare, ho 27 anni e di progetti ne ho molti. Si vedrà…
      Per ciò che riguarda “i presunti tali”, non ti rispondo come vorrei, perché non mi sembra davvero il caso, ma aldilà di questo io non mi sono nascosta dietro ad un nome fittizio, questo, per quanto può apparir strano, è il mio vero nome per cui, prima di parlare vai su facebook e guardami in faccia, guarda in faccia i miei cani e poi allora FORSE potrai parlare.
      Se dovessi rispondere dammi pure del tu, nel commento prima sei partito col tu ed hai finito col Lei, deciditi. 🙂 Spero di esser stata cristallina.

  42. come ho già detto io parlo per mia esperienza, se qualcun altro ne ha di diverse che si esprima, non parto necessariamente prevenuta.

  43. Re Zeudi Zoso Catene
    Ma mi scusi, lei è contraria alle catene rotanti?
    E perchè?
    Su quali fatti si basa la sua conclusione?
    Che esperienza ha in proposito?
    Ha paragoni od esempi scientifici per dire ciò?
    Grazie della risposta.

    • la mia premessa del commento di prima era poi seguita da un “dipende dalle situazioni”. Io amo alla follia questa razza, tanto che ad un momento della mia vita mi son trovata a chiedermi se l’allevarla e selezionarla potesse essere un possibilità, avendo già un buon numero di cani ed essendo vissuta a loro contatto per anni, sarei partita in ogni caso con un buon vantaggio. poi ho realizzato che non avrei mai potuto farlo, perché non avrei mai potuto tenerli come tengo i miei 5 in questo momento e me ne sarei fatta una colpa… i miei cani hanno 700 mq di giardino tutto loro e sono perennemente liberi. 3 maschi e 2 femmine, tutti pit. Divido solo le femmine per il calore e le metto in un’altra zona del giardino, un box di 100 mq, in modo da evitare baruffe inutili. tornando alle catene girevoli, le ho provate su due dei miei cani quando mi ero appena trasferita nella nuova casa in quanto non avevamo ancora la recinzione e non volevo fuoriuscissero dalla mia proprietà. Aldilà dei problemi che ho avuto, lividi sulle zampe, zone di corpo senza peli… probabilmente non abituati si attorcigliavano le zampe ed il busto… No non fanno per me, non fanno per noi, finché ne avrò la possibilità le catene non faranno parte della nostra vita. Poi se devo essere sincera pensare i miei cani legati tutto il giorno non mi piace per nulla ed in ogni caso non fa bene al loro equilibrio. Ho trovato che in quei giorni erano molto più agitati ed irrequieti di come lo sono ora. Per quanto mi riguarda la scienza può dire ciò che vuole, io cerco di farli vivere meglio che posso e dalle mie dirette esperienze il meglio non prevede catene. Poi comprendo la necessità degli allevamenti ecc ecc ognuno agisce secondo coscienza propria. Come ha affermato Lei nel suo precedente commento ” Non so quanti proprietari di cani (tutte le razze comprese) sono di antica selezione”. Poi ribadisco, tutto si può utilizzare ma con intelligenza…
      Grazie a Lei della domanda…

  44. Buongiorno a tutti, l’American Pit Bull Terrier, è un gran cane,di antica selezione, equilibrato ecc.ecc
    Non so quanti proprietari di cani (tutte le razze comprese) sono di antica selezione.
    Saluti

  45. Razza impressionante, super cane!

    Ne ho conosciuti diversi, son tutti cani di forte carattere, con le persone son indistintamente dei pezzi di pane… con gli altri cani, beh… parliamone 🙂

    Sicuramente non sono cani da lasciare liberi al parchetto con cuor leggero, a parte che al parchetto non ci porterei nessun cane, li evito come la peste!! Tornando al Pit, son cani che se educati bene possono passeggiare con il loro compagno fregandosene bellamente di tutti gli altri cani, non sono mica dei killer, certo è che se sfidati lo diventano delle macchine da guerra.

    Il problema di cani in mano agli imbecilli esiste per tutti i cani, e per razze come questa è un problema al quadrato! Ne sa qualcosa il mio piccoletto, che è già stato aggredito 2 volte dalla Pit dei vicini di casa dei miei genitori, fortuna senza gravi conseguenze.

    • sicuramente concordo che siano cani da non lasciare liberi in mezzo ad altri adulti a cuor leggero…ma come giustamente detto il 90% lo fa nnoil proprietario e la socializzazione ricevuta. Il mio cane (Labrador…e come vuole la razza molto socevole e tollerante) si e’ preso con un Amstaff per via di una competizione per una femmina…alla fine e’ bastato un fischio da parte mia e del proprietaro dell’amstaff per far si che entrambi smettessero la rissa senza neanche un graffio…ora quando si vedono si ringhiano un po’ ma li teniamo lontani e nessuno deimdue va a cercare l’altro…e’ anche stato inseguito da un APBT in predatorio ma stando fermo schivando il primo attacco ha calmato anche il Pit…
      A far passare il messaggio che i PitBull siano delle macchine da guerra guando decidono di litigare si rischia di spaventare proprio quelli che sarebbero i proprietari ideali!

    • @EC:

      brutta situazione, ma posso dirti x eserienza che spesso il pitbull se ci comunichi ha + buon sensi dei oropreietari!

      se serve posso suggereire qualche strategia con cui abbiamo totalmente risolto il medesimo problema (con proproetari che non collaboravano assolutamente) con il pit degli ormai ex vicini dei miei xche attaccava la scottuish obesa e anziana di mia mma a ognoi uscita…

      Siamo passati da un attacco alla gola ad ogni uscita (di cui uno ha trascinato cane e mia madre x 20 metri e passa) a nessun attacco e pitbull che stava seduto fermo in giardino quando si passava e il tutto in poco tempo: sono cani che VOGLIONO COMPIACERE GLI UMANI e Non solo i proprietari)…

      l’amore x i pitbulli (e il coraggio x aprirgli la bocca a mano se afferravano qualcosa anche se non erano miei, e mi è sempre andata bene anche se NON LO CONSIGLIO e non lo avtrei mai fatto cona altri cani, come non avrei mai acchiappato x la collottola un altro cane in presa durante una lotta: RIPETO, NON FATELO ANCHE SE I PITBULL NON TENDONO A RIGIRARSI) forse mi è venuto allora nonotante quella cagna sino a 3 giorni prima cercasse di ammazzare il cane della mia infazia ma non lo faceva con cattiveria e a me quel cane piaceva molto nonostante fosse veramente bruttino come pitbull…

  46. Bellissimo articolo, se posso permettermi hai colto l’essenza del pit in ogni sua forma. Ho 27 anni, sono cresciuta con 2 american staff ed ora da adulta ho 4 pit che vivono tutti in casa con me. Sono il mio branco il mio mondo, il mio tutto, nel pit bull ho trovato la mia anima gemella canina… ma nonostante questo, ogni giorno devo combattere con l’ignoranza e stupidità della gente che mi vive attorno, famigliari compresi… l’ultimo commento è stato su un’ipotetica gravidanza, la gente arriva addirittura a consigliarmi di farli sparire perché a parer loro pericolosissimi con i bambini!!!! Se questo fosse vero io sarei morta o sfigurata da tempo eppure avendone avuti 7 nemmeno una contusione… Non ci sono risposte per l’ignoranza, ma io non rinuncerò mai a loro e non verrò mai meno della promessa fattagli quando ho deciso di prenderli con me nella mia vita. Ovviamente, credo anche che come tutti vadano educati a stare accanto a dei bimbi, sopratutto se molto piccoli, ma non certo perché aggressivi. Cmq grazie per questo articolo, grazie per aver raccontato la verità di questa razza meravigliosa troppo spesso vittima della crudeltà dell’uomo, che sia in un’arena o su un foglio di giornale scritto con l’unico intento di vendere…

    • @ZEudi Zoso:

      un pitbullo abituato ai bambini, soprattutto se fin da cucciolo, può essere uno dei cani + a prova di bomba con i bambini che esistano: non solo li protegge ci gioca (stando attentissimo a dosare la propria forza), ma resiste stoicanente a qualsiasi dispetto anche doloroso senza reagire 100 volte + di altri cani con menoresistenza a dolore e stress… x questo venivano chiamati “nanny ddog”, ovvero i “cani baby-sitter”, e x questo in USa vengono usato come cani x la pet-therapy x soggetti autidtici o in manicomi criminali dove i soggetti in cura possono di botto colpire il cane anche violentemente e qualsiasi altra razza reagirebbe o mordendo o traumatizzandosi e nonb potendo + essere usata nella pet therapy, ma i pitbuylli no, loro passano stoicamrente sopra l’incidente e se ne dimenticano in breve tempo.

      La mamma del mio cane è un cane a prova di bomba con i bambini sia conosciuti che sconosciuti, è un cane con cui qualsiasi bambino può giocare av rincorrersi senza problemi perchè se rallenta il ane rallenta e non lo fa inciampare ed è sempre dolcissima ed entusiasta con qualsiasi bambino anche se il bambino sconosciuto le mette un dito in un occhio o simili!

      Altra storia può essere un pitbull che o non ha mai visto bambini o è stato molestato da bambini: in quel caso l’istonto predatorio può essre perucoloso e portare anche a tragedie (come in gran parte dei cani di taglia almeno media e con istinto predatorio), ma penso che anche in questi casi se si deve avere un figlio se ci si fa aiutare da una persona REALMENTE ESPERTA (e non che da farmaci al cane o fa un paio di cavolate apprese in un corso x educatori di 4 giorni) e pensandoci al + presto si possa fare in modo che anche cani (e quindi pitbull) anche non socializzati con i bambini o che hanno avuto brutte esperienze con bambini possano tranquillamente arrivare a conviverci in sicurezza…l’importante è nel dubbio pensarci x tempo x avere il tempo di trovare chi possa dirci coisa fare e anche di trovare una seconda persona se chi abbiamo trovato non ci sembra all’altezza (troppi cani vengono dati via quando si hanno figli solo perchè non sono abituarti ai bambini e magari si contattano educatori non all’altezza che danno consigli errati o perfino consigliano a priori di dare vi ail cane soprattutto se di certe razze magari sulla base di test come “se rompe il pannolino del bambino portato a casa sporco è perchè sarà aggressivo con il bambino”, il che è una cazzata stratosferica che è costata la famiglia al fratello della mia pitbulla)…

      Come x tutti i cani x il pitbull il problema con i bambini (non insolubile, nemmeno se si hanno cani adulti o di una certa età) si può avere in cani non abituati ai bambini e che magari non li amano x esperienze apprese, ma altrimenti sono cani favolosi con i bambini, che anzi tendono a sopportare fin troppo ogni loro angheria e adorano giocare x ore con i bambini o accoccolarsi attorno a loro facendosi pacioccare come pupazzoni viventi o fungendo da cuscino x il pargolo di turno (e cosa c’è meglio di un pitbullo x scacciare gli incubi notturni? è abbastanza grosso, caldo morbido peloso amorevole e si lascia abbracciare e pacioccare a volontà..e ha un’aria abbastanza tosta da far pensare al bambino che lo proteggerà da ogni mostro che potrebbe venir fuori dall’armadio…)!

      • PS:
        anche io al mio cane ho fatto una promessa, le ho promesso che sarebbe stata sempre con me (salvo se mi cade in testa un pianoforte e mi spiaccica o roba simile…ma in quel caso la prenderebbe mia madre che la adora, ma la vizierebbe in modo pazzesco e non so quanto si farebbe ubbidire: x Genova la riesce a portare fuori, ma lasciata a lei temo che degenererebbe come compotramento ma non troppo essendo un cane profondamente buono e ubbidiente nonostante alcun istinti poco controllabili, però mia madre coerenza ed educazione ZERO: è riuscita a rovinarmi il riporto in poche volte che l’ha portata fuori a giocare, quindi mi immaginio che non tornerebbe + a comando il cane con lei o almeno non se ha di meglio da fare…)..e chiaramente da quando l’ho presa regolo la mia vita su di lei, ad es rinunciando a vacanze o uscite fuori città in cui non potrei portarla ne affidarla a nessuno di realmente di fiducia (quindi nessuno in pratica: ho standard molto restrittivi..e quando x un’operazione al cuore che dovevo fare è stata con i miei non vedendomi x 3 giorni nonostante li adori x lo stress si è fatta venire una mega-otite e ha rifiutato da quel giorno le gocce x le orecchie se non dopo lotte quando prima se le faceva dare docilmente, e x lotte intendo lotte incriuente, non è un cane che osa ringhiare verso di me, si nasconde il muso e fa resistenza passiva..), e amche nella swcelta del lavoro bisogna scegliere qualcosa che mi permetta di gestirla senza l’aiuto di parenti ecc e che mi lasci abbastanza energia x portarla a sasso prima edopo il lavoro ecc…

        Insomma: quando ho preso la mia pitbulla ho fatto un patto con lei dicendole che la mia vita x i successivi 15 anni circa sarebbe stata dedicata a lei, e turtte le mie scelte sarebbero state fatte pensando anche a lei e non solo alle mie voglie o possobilità: se avevo deciso di prendere un cane dovevo prendermene carico al 100% anche nei momenti in cui magari avrei voluto andare a fare capodamnnpo a bologna o a lavorare in un’altro stato ecc…e ne sono felice: non importa se impedisce di fare qualche spostamento non programmato o lavoro lontano, un cane ti da molta felicità in + e prefeerirei vivere come una punkabbestia che rinunciare al mio cane anche solo x un mese!

        Ogni persona quando prende un cane dovrebbe fare un “contratto di fiducia” con lui, in cui si impegna a occuparsene x TUTTA la durata della sua vita (pensando che un camne vive fra i 12 e i 16 anni circa, quindi se non si sa cosa si farà fra 10 anni meglio prendere un cane di 10 anni e non un cucciolo o un giovane: ci sono dozzine di cani di mezza età o anziani che cercano casa perchè l’anziano che li teneva è morto, e molti possono passare ancorea qualche anno o + in buona salute senza richiedere troppo tempo in passeggiata ne tempo x educarli e sono in genere docili con cani e persone x vai dell’età), anche se le condizini della persona muteranno in modo poco favorevoli al cane!

        Se si ha il dubbio fra 7 anni di non poter tenere un cane o non lo si prende o si prende in canile un cane moltro anziano (cosa anche nobile visto che i cani anziani soffrono molto in canile soprttutto il freddo) che sicuramente non ci sarà + fra 7 anni!

        Prebdere un cane è un “contratto non verbale” far noi e lui, e se lo diamo via veniamo meno a tale contratto!

  47. Pero’, permettimi valeria, ora sei tu q fare cinofilosofia: perche’ quello che scrivi e’ al 100% (95 secondo me, ma soprassediamo) corretto.
    Ma il mondo va in un’altra direzione
    Qual’e’ la percentuale di persone che -ad esempio- lavora con i cani quanto me (che non faccio gare, oltretutto) ? l’1 per 1000 ad essere ottimisti? e quanti dei restanti 999 sono cani “difficili”?
    Io mi scontro quasi quotidianamente con questa realta’, quanti Pit vedi in centro citta’ a passeggiare?
    te lo dico io, da noi nessuno. In compenso li vedo tutti dopo le 9 di sera. Delle persone che ho conosciuto con un cucciolo di pit, ne ho rivosto solo un paio dopo l’eta’ prepubere e praticamente nessuno dopo l’anno e mezzo di eta’ … tutti felici del loro cane, ma costretti ad una vita da 41bis.
    Sara’ colpa dei media o del fatto che non sono stati in grado di gestire questo tipo di cani?

    • ..ma solo nella mia città vanno in giro tutti tranquilli e non sono mai successi incidenti??? mi sembra moooolto strano….

      • @ Chhiara A:

        anche a Genova se ne vede un discreto numero (5 anni fa erano di + x via della moda, ma erano di + anche i labrador x via della moda..), e parlo di Genova Centro Città (intendo proprio che io con la pitbulla vado sempre a passeggio x via Venti e vie limitrofe che sono le vie dove “si fanno le vasche”, quelle + affollate)..e quindi io i cani li vedo passeggiare li…al parchetto invece ereo l’unica con la pitbulla e x l’ostracismo generale pure se la mia non aveva fatto nulla alla fine non ci sono + andata…

        Certo se porto la mia fuori di sera o di domenica mattina diventa un soldatino e la posso lasciare con 3m di guinzaglio risalssandomi mentre nelle normali passeggiate uso un guinzaglio di lungheza norale e sto attenta che non sbuchino fuori di botto cani isterici o bambini dispettosi o gente che cerca di fare pat pat sulla testa del cane senza preavviso (ma la mia se capita non è che li sbrana: non le piace, però le ho insegnato a NON REAGIRE NEMMENO SE VIENE MORSA).
        Non vado sul lungomare di sabato pomeriggio perchè veramente troppo incasinato e affollato x far star tranquilo il cane (se si eccita x i troppi rumori e il caos tiracchia un po’ al guinzaglio e non ama monopattini e pattini a rotelle), però voglio vedere quanti cani di razze non iper-tranquille trovino rilassante fare una passeggiata in tali posti (certo se l’avessi portata tutti i sabvati li a partire dai 2 mrsi ci andrebbe tranquilla, ma preferiia abituarla al centro città normale ai bus e agli altri trasporti pubblici visto che manco a me piace andare li)!

        Io peso 50kg scarsi sono alta 1,50m e questo è il mio primo cane a cui ho insegnato tutto io (seguendo dei libri e “Ti Presento Il cane” quando era ancora un giornale)..quindi non mi sembra che siano cani così impossibili (credo sia + difficile gestire come primo cane un pastore belga o un PT da lavoro o peggio un maremmano ecc…)..

        …certo è vero che ho saputo che vari fratelli della mia sono stati dati via dai proprieytari perchè “troppo impegnativi”, ma era gente senza alcuna cognizione cinofila (anche quelli non al primo cane), se soprattutto senza alcuna voglia di imparare minimamente a gestire un cane infatti li hanno dati via x problemi idiori tpo “tira al guinzaglio e abbaia aglia ltri cani” (cavolo è un pitbull! ci credo che se non gli insegni ad ignorare i cani gli abbaia e omunque non sarà Mr Socevolezza con ogni peloso in vista!)..

        Gente che da via un cane perchè “tira al guinzaglio” o perchè “l’ho preso che andavo al liceo e ora lavoro e non ho tempo e mia madre non voleva un cane” (al liceo pensdare che il cane vibve 12-16 anni no è?) non è che NON dovrebbe prendesi un pitbull, non dovrebbe prendersi proprio un cane, e nemmeno un pesce rosso o un cactus!

        Gente così non è che da via o non gestisce il pitbull: da via il labrador perchè è “troppo agitato”, da via il boxer perchè “è troppo agitato e sbava”, da via il PT perchè “abbaia agli altri cani rompe x uscire e ringhia al fidanzato”, da via il Jack Russel perchè “non sta mai fermo abbaia e se lo libero al parchetto cerca di azzannare gli altri cani e ha morso mia suocera” (omettendo di dire ciò che stava facendo la suicera probabilmente), da via il CLC perchè “è una bestia selvatica che non si affeziona a nessuno e ha paura di tutto”, e magari da via pure il maltese perchè “non si fa pettinare e poi si annoda e il toelettatore si rifiuta di tosarlo senza anestesia perchè morde” ecc ecc…

    • McZook, io posso solo parlare della cinofilia in cui credo e che spero di vedere. Che poi il mondo vada in un’altra direzione è un dato di fatto… ma se va nella direzione sbagliata, io non riesco a dire “ok, accodiamoci”: continuerò a predicare quello che credo possa riportare le cose nel verso giusto.
      I pit bull possono essere cani normalissimi, anche in mano a persone normalissime. Ne conosco decine. Però conosco quasi tutti cani che arrivano appunto dal Calini, che è uno spaccamaroni di prima qualità con i clienti e che – guarda caso – pur avendo anche qualche cliente truzzissimo (come lui, d’altronde! 🙂 ) non ha MAI avuto episodi di aggressioni a cani o persone da parte dei suoi cani. Allora, è un caso, oppure “si può fare”? Secondo me “si può fare” e si DEVE fare, come peraltro si fa in America, dove moltissimi pit bull sono cani da famiglia e da lavoro e da pet therapy (vedi quelli della Jessup). E a forza di vedere pit bull che fanno lavori sociali, sono diminuiti i deficienti che si prendono il pit bull come cane “da gang” (ora sono più interessati a rottweiler e presa canario, mi dicono) perché questi ormai hanno la fama “più cattiva” dei pit bull.
      A Savona io vedo in giro un solo pit bull (era anche alla passeggiata canina l’ho pure fotografato), adulto, dolcissimo con le persone…e un po’ timoroso verso i cani!

      • Non li vedi ma ci sono … io ne conosco una decina 🙂
        ps: nota bene, non ce l’ho con la razza a priori, ma con l’insieme delle caratteristiche dei cani, di chi li alleva, di chi li detiene e del contesto sociale urbano … ed ho smesso di essere ottimista da un pezzo

        • @Mc Zook:

          ok, ma con questa filosofia bisognerebbe allora eliminare dalla faccia della terra TUTTE LE RAZZE DA LAVOROO, e pure di cani da lavoro docili come il labrador eliminare tutte le linee non solo da show e da quelle selezionare labrador molto meno attivi (non importa se poi hanno lo stesso appetito delle linee da lavoro e quindi diventano dirigibili che a 7 anni non camminano quasi +: io di ste povere bestie ne ho viste tanrte a Genova e dopo i 5-6 anni di età non venivano + portate fuori perchèp ogni 10 passi si svaccavano a terra a zampe larghe con l’affanno da tanto che erano grassi, e fare una passeggiata con un cane così è 100 volte peggio che farla con un cane che odia i cani che almeno dopo le 10 di sera lo puoi portare tranquillo..ed è peggio che portare un cane che tira..)…
          Eliminazione pure x tutti i piccoli terrier e gli altri cani piccoli ma con un po’ di carattere e x sicurezza eliminazione di tutte le razze grandi anche se placide (non si sa mai chi le prenda in mano)

          Alla fine rimarrebbero solo una manciata di cani piccoli da compagnia e qualche cane ex da lavoro snaturato dalla selezione x renderlo adatto anche ad un’idiota e inadatto a qualsiasi scopo utilitaristico a parte FORSE la pet therapy…magari così si ridurrebbe qualche problema di gestione di cani, e i misura marginale il numero di abbandoni (ma gli idioti rendono skizzato qualsiasi cane: mia zia ha sempre avuto solo piccoli cani da comagnia e li ha resi tutti mordacissimi e con gravussimi problemi caratteriali multipli che li rendevano ingestibili, e NON é LA SOLA…e poi molti che abbamndonano il cane lo fanno perchè lo prendono x motivi stupidi e NOn pensando che un cane non vine 1 o 2 anni ma anche 15)…ma siamo sicuri che ne varrebbe la pena? e soprattutto siamo suicuri che eliminando ti cani difficiloi da gestire la convivenza canbina in città migliorerebbe realmente (quasi sempre i cani che hanno attaccato la mia pitbulla da liberi mentre era al guinzaglio erano piccoli cagnetti da compagnia malgestiti e la mia non ha mai reagito anche se poteva farli a fette in un lampo)?

          Io credo che la strada sia cercare di far capire alle persone che prendere qualsiasi cane è una scelta consapoevole che coindizionerà i prossimi 12-16 anni, e popoi fargli capire che se vuole un cane di razza deve informarsi sul carattere della razza ed esignenze x vedere se sono adatte al suo stile di vita (io con un border impazzirei e con cani non tipo “carattere francobollo” non mi sembrerebbe di avere un vero cane) e se ha problemi farsi aiutare (farsi aiutare a priori sarebbe meglio ma in Italia è forse utopico).

          Anche riguardo alle razze meno adatte ai neofiti il vero problema sono le MODE + che le razze stesse…

    • mi permetto di commentare le tue affermazioni, io ho attualmente 5 pit bull, 2 femmine e 3 maschi. Cammino tranquillamente in centro città, quando e come mi aggrada, a volte anche con due di loro a guinzaglio e sono una ragazza di 27 anni normalissima. prima di questi 5 ne ho avuti altri 2, non ho mai avuto un problema, MAI. E sistematicamente incontro altri per le strade con pit a passeggiare… Non so tu dove vivi… perché i casi sono due o dalle tue parti c’è un’alta concentrazione di cani con problemi psichici o , cosa che credo più veritiera, una concentrazione di persone imbecilli che non sanno nemmeno gestire loro stessi, figurati un cane.

      • Sono sfigato: vivo in due posti differenti (purtroppo) ed in entrambi i casi vedo piu’ o meno le stesse cose: sulle cause non mi esprimo

        • porca miseria 🙂 mi spiace tu sia circondato da imbecilli… poveri pit però… perché magari tu riesci ad evitarli… loro no 🙂 sono i loro padroni.

    • mi permetto di risponderti in quanto posseggo attualmente 5 pit bull, allevati cresciuti, educati da me. E prima di loro ne ho avuti altri due.
      Assolutamente io cammino per la strada senza nessun problema e, a volte, anche con due di loro al guinzaglio e sono una ragazza di 27 anni normalissima.
      Nelle nostre passeggiate, diurne (non come dici tu dopo le 9 si sera), ci capita spesso d’incontrare altri pit a passeggio e non ci ho mai trovato nulla di atipico in questo. Premetto che i miei cani non hanno fatto nessun corso di comportamento né altro di questo genere e se devo dirla tutta frequento ogni tanto dei parchi come li chiami tu, addirittura una volta un cane meticcio di piccola taglia ha aggredito uno dei miei maschi, tra l’altro un maschio beta per cui propenso alla difesa, è bastata una mia parola per immobilizzare il mio pit che si è fatto letteralmente bucare un orecchio senza dire A. Le eventuali soluzioni possono essere solo 2, o dalle tue parti c’è un’alta concentrazione di cani con problemi mentali o, cosa che trovo più probabile, c’è un alto tasso di imbecilli, che non sanno nemmeno amministrare sé stessi, figurati un cane.

      • @Zeudi Zoso:

        pure la mia putbulla è stata attaccata da cani piccoli (ma non UNA volta: almeno 8 volte,da cani piccoli anche in gruppo + un paio di volte da cani grandi e mai da terrier di tipo bull…l’attacco + grave è stato da una setter femmina) liberi quando lei era al guinzaglio e nella maggior parte dei casi non li aveva manco notati…e tutte le volte al mio segnale si è immobilizzxata lasciandosi mordere a sangue come ha fatto il tuo (ma essendo i cani + numerosi varie volte l’hanno coperta di piccoli morsetti sanguinanti con conseguiente somministraìzone di antibiotico..e mai che il proprietario si sia degnato di PROPORRE di pagare le spese veterinarie, va già bene se si scusava mentre se la mia fa bau o saltella vicino ad un cane mi minacciano di denuncia o perfino di “farmi sequestrare il cane” anche se non tocca nessuno! Il risultato è che anche se non è cattiva ne disubbidiente la libero solo dove so x certo che è impossibile che spaventi qualcuno con la siua sola presenza saltellante)…

        Alla fine credo che quasi solo pitbull e terrier di tupo bull e forse solo pochi altri cani possano accettare di farsi mordere a sangue se attaccati da altri cani senza reagire, solo x compiacere il proprietario…e qualsiasi cane medio/grosso se reagisce all’attacco di un cane piccolo o a una sua sfida può ferirlo gravemente anche senza avere l’intenzione di ucciderlo…

        …poi non so se sia un caso particolare ma alla mia è stato molto facile insegnare (e l’ho fatto pure io da sola) il LASCIA facendolo eseguire prontamente anche in casi di energenza dove non so quanti alri cani non addestrati professionalmente avrebbero mollato la presa all’istante con il rischio di beccarsi morsi (se un cane grosso la attacca lascio che si difenda, ma le faccio mollare la presa se lo atterra, ovvero un secondo dopo l’inizio rissa..)…

        A me sembra che la loro stoicità e dedizione verso l’umano di riferimento tiesca a mitigare molti dei tratti che possono dare problemi nel nostro mondo odierno (istinto predatorio, rissosità verso cani sfidanti), chiaramente se anche da soli ci si prende la briga di insegnate almeno i comandi di base al cane e di stabilire un rapporto di fiducia con lui..
        (poi sono così coccolosi e tenerelli che come si fa a non istaurare un rapporto con loro!)

  48. McZook, “quei” cani magari no, perché i cani sempre vissuti in allevamento (se non adibiti a compiti precisi) sono “nature”: non sono educati, socializzati, addestrati ecc. ecc. e quindi tirano fuori quello che hanno nel DNA e basta. I loro figli, però, possono andare tranquillamente in famiglia: purché non sia una famiglia di cretini, ovvio. Ma spetta all’allevatore selezionare i clienti nel modo giusto e dargli le giuste informazioni per crescere il cane nel modo più corretto. La genetica, sul carattere di un cane, incide per un 10%: tutto il resto lo fa il rapporto con gli umani.

    • che la genetica faccia il 10% non mi trova d’accordo, nel senso che se il cane e’ stato selezionato “per qualcosa”, questo “qualcosa” non potra’ mai essere soppresso del tutto: il caso tipico e’ quello del border collie o del cane da sangue.
      Quello che ne segue e’ ovvio … 😉

  49. …la Pit di cui mi sono perdutamente innamorata io era in mano a una signora. una signora esile, magrolina, una persona normale..

    però il suo Pit era semplicemente.. meraviglioso.. e lei mi ha spiegato che per fare in modo che non attacchi briga con cani che lo irritano la cosa fondamentale è il rapporto con lei, la fiducia totale con l’umano, il fatto che il cane si “appoggi” al suo leader.
    cioè voglio dire… non mi sembra che ci sia bisogno di super man per gestirne uno!!

    alla peggio non lo molli in un parchetto con altri venti cani sconosciuti senza badarci, ma credo sia una prescrizione valida per tutti i cani!

  50. grazie del bellissimo articolo e della “bella pubblicita'” fatta ad una delle mie razze e varieta’ preferite, il pitbull in standard ADBA 🙂

    Io sono un po’ meno ottimista…nel senso che questo cane – a cui purtroppo l’uomo ha fatto cosi’ tanto male come a essun altro o quasi – ha anche tanti bei difettoni. O meglio caratteristiche che nel mondo civile di oggi non sono certo pregi.

    Predatorio sconfinato, aggressivita’ che di solito tende ad andare in escalation, soglia di stress emotivo piuttosto bassa. Perche’ se e’ vero che la tempra del cane e’ alta si tratta quasi sempre di una capacita’ di resistere a stress fisici…ma pitbull che sclerano e distruggono tutto se lasciati soli o autolesionisti per mancanze di rispetto da parte del proprietario ne ho visti purtroppo un po’.

    Per fortuna in italia abbiamo diversi buoni allevamenti di pitbull sia in standard UKC che ADBA (uno quello citato nell’articolo). Avendome visitati alcuni per passione verso la razza e non per acquistare un cucciolo pero’ – nonostante abbia sempre parlato con persone espertissime ed innamoratissime della razza – sono sempre rimasto deluso dal modo in cui soprattutto negli allevamenti di standard ADBA i cani sono tenuti…alla catena con ceppo piantato nel terreno.
    Capisco che questo sia il modo tradizionale di tenere il pitbull negli allevamenti negli stati uniti e capsico la necessita’ di mantenerne la rusticita’ nello standard ADBA ma non penso che questo tipomdi custodia vada a costruire iliano di esperienza prossimale ideale per un cane che deve vivere nella societa’ di oggi.

    Ciao! :))

    • No, AB, la tradizione non c’entra un tubo e tantomeno la rusticità: è che il pit bull – sempre quello “vero”, iperselezionato – ha bisogno, per sentirsi in perfetta armonia, di tenere sotto controllo tutto lo spazio circostante, senza impedimenti. E questo lo si può ottenere solo con la catena “circolare”, cioè piantata nel terreno al centro e col cane che può girare liberamente in tondo. Gli stessi cani, messi in box, darebbero i numeri e passerebbero la giornata a cercare di distruggere la rete: perché a loro non dà alcun fastidio l’idea di essere legati, mentre gliene dà moltissimo quella di essere “chiusi” (anche in spazi ampi e comodissimi). Tant’è che proprio Calini ha una certificazione di non mi ricordo quale università che lo autorizza a tenere alcuni cani in quel modo, proprio perché è stato verificato che il loro benessere “aumenta”, e non diminuisce. Ovviamente, essendo i cani praticamente liberi, quando li tieni così, si rendono necessarie “catenone” e “moschettononi” che danno un po’ fastidio alla vista: ma ovviamente non si può rischiare che qualche cane si liberi e che improvvisino un bel game in mezzo all’allevamento (cosa che probabilmente farebbero) … 🙂
      Quindi, è vero: non sono belli da vedere. Però sono molto più rilassati e tranquilli così.
      Calini sta abituando i nuovi cuccioli al box fin da piccolissimi: però ogni tanto qualche cane che non sopporta proprio il box gli esce fuori lo stesso…e prima che si distrugga i denti, lo mette alla catena circolare. E lui si calma.
      Ovviamente per i cani che vivono in famiglia il problema non si pone: loro stanno liberi e va bene così. Ma in allevamento è una scelta quasi obbligata, almeno per alcuni soggetti.

      • Ottima risposta! Interessante… ma come mai un cane praticamente 0 territoriale deve avere questa sensazione di controllo sull’ambiente circostante? In effetti di pit che devastano il kennel ne ho visti parecchi…

        • Perché il problema non è quello di difendere il territorio (nun gliene po’ frega’ de meno), ma quello di accertarsi che non arrivi qualche altro cane ad aggredirlo alle spalle!

          • scusatemi mi trovo in totale disaccordo con queste affermazioni. Premetto che sono contro alle catene ed eventualmente anche ai box, dipende dalle situazioni.
            Allora io parto dal presupposto che ogni soggetto ha un grado di energia tutto suo perciò la sua detenzione deve essere misurata con questo livello costantemente. Gli allevamenti come i privati non avrebbero nessun bisogno di legare i cani alle catene perché distruggono le reti dei box se gli facessero fare l’attività necessaria ai loro fabbisogni. Molto spesso però danno loro solo pochi attimi di libertà e per questo motivo, secondo me, i cani si sfogano con ciò che possono. Non credo nemmeno tanto nella non territorialità dei pit, certo ci sono cani più territoriali probabilmente ma dalla mia esperienza ne deduco che sono ottimi anche per la guardia… E scusate ma il commento del pit che ama la catena perché può guardarsi alle spalle da un altro cane, mi giunge un pò ridicolo, sempre secondo il mio punto di vista.

  51. Io volevo chiedere una cosa.
    In pet-therapy ci van i cani più selezionati del mondo (non selezionati come genealogia, ma come attidudini particolari del singolo, ovvio) alche mi chiedo una cosa.
    I cani per PT devon anche aiutare allo stimolo di deambulare o comunque muoversi, da qui il mio quesito.
    Ho sempre saputo che son molto usati in PT e come cani assistenziali, ma nell’articolo leggo “Il pit bull è aggressivo con gli altri cani?
    Sì, spesso lo è.”, quindi com’è che le cose convivono?
    Cioè, uno colpito da ictus che si muove malamente, come stimolo a camminare può passeggiare col cane.. Ma se appare un altro cane che succede? Butta il malato in terra e lo trascina? O vi son linee di sangue più socievoli?

    • Ovviamente un pit bull ben socializzato e abituato al contatto con altri cani sin dalla più tenera età, non butterà a terra nessun malato per inseguire un altro cane.

        • Giampi, se fai giocare un pit di due mesi con altri cani di uguale taglia, età e di qualsiasi razza cosa vuoi che succeda?

          • se è fatto tutto come si deve immagino che imparino tutti, ma i pit bull (ma tantissimo anche i PT) comprati dai neofiti e messi allo sbaraglio negli sgambamenti possono essere fonte di disturbo e creare danni caratteriali agli altri cani

      • quindi ben socializzato ed educato rimane un po’ aggressivo nei modi o si ammorbidisce? Adoro questi bei giocherelloni, quel che mi frena dal vederli in allevamento è proprio la paura che anche socializzati, portati al campo e fatto percorsi educativi insieme, resti un cane piuttosto particolarmente impegnativo da gestire verso gli altri cani.

        • Come e’ scritto sull’articolo, e’ un cane da combattimento e non da rissa quindi non va a cercarsele… Certo se provocato, anche con la migliore educazione, reagirà (ma qui un buon rapporto col cane può aiutare un sacco, se riuscite a comprendervi bene facendo delle attività assieme, poi sara’ piu’ facile capire quando si sta innervosendo!). Percio’ appunto piu’ che altro devi stare attento ai cagnetti isterici. Certo non e’ un golden che diventa il cucciolone di tutti: pero’ qui dipende da te e il tipo di cane che vuoi: in ogni caso prima di prendere un certa razza (o un certo soggetto coi meticci) devi assicurarti di potere e volere accettarne tutti i pro e i contro!

          • @ Alice:

            concordo, e come pitbullmunita (tipica pitbulla da strada priveniente da accoppiamento casalingo fra un vero UKC e una pseiudopitbulla di buon carattere: quindi ha tutti i lati negativi del pitbull + alcuni altri e non tutti i lati positivi, ma x me è la pelosa + dolce e desiderabile e bella del mondo, però se fosse un VERO American Pitbull Terrier ADBA ben selezionato alcune cose forse sarebbero state forse + facili) che con un minimo di educazione (e io sono al primo cane e le ho insegnato tutto x conto mio seguendo vari libri di educazione e addestramento gentile, con ottimi risultati; ho fatto anche un corso gentilista di 10 lezioni in un buon campo, che però non è servito a nulla o quasi se non a peggiorare il suo richiamo x merito dell’agnello dei vicini del campo cinofilo in questione) si insegna perfino al cane a IGNORARE I CAGNETTI CHE LO ATTACCANO E LO STANNO MORDENDO A SANGUE, cosa IMPOSSIBILE o quasi se si ha un cane diverso e con animo meno stoico!

            Inoltre è stato quasi troppo semplice insegnarle un ottimo LASCIA che funziona a distanza ravvicinata anche in casi di estrema emergenza (ad es se un cane grosso la attacca lascio che si difenda e devo darle il LASCIA appena lei lo atterra, oppure quando x colpa di un recinto rotto ha deciso di poretare a gcasa uina gigantesca capra x cena ancora viva ew x fortuna in buone condizioni..).

            Al parchetto l’ho portata sino all’anno di età e ho smesso non perchè abbia fatto qualche disastro ma x l’imtolleranza dovuta al pegiudizio di varie persone e dell’onnipresente dogsitter che mi rendeva la vita impossibile (non potevo manco + giocare con il mio cane dentro l’area cani x colpa sua, quindoi ho smesso di andarci).
            Dopo i 3 anni pportarla dentro un area cani non è + una grande idea se non si conoscono bene i cani che la frequentano, ma comuqnue pur non picendole i suoi simili non è un’attaccabrighe e tende ad ignorare gli altri cani o ad abbaiare un po’ al guinzaglio a quelli che abirtano vicino a casa.

            @Giampi:

            Quindi non sono i giovani pitbull a creare problemi agli altri cani nelle aree cani: spesso sono io cagnetti isterici della sciuramaria di turno o il labrador ipersociale che non calpisce che se un cane gli mostra i denti NON HA VOGLA DI ESSERE ZAMPATO e simili!
            Il problema semmai + della razza dei cani è come li gestisce il loro umano: io con la mia stavo attenta (come avrei fatto con qualsiasi cane), e anche se non sono mai capitate risse avrei potuto prevenirle o intervenire immediatamente e se libero il cane ho sempre dietro premietti palline e salamotto + fischietto x poterne attirare l’attenzione e non mi metto mai a farmi i cavoli miei con il cane libero nemmeno se mi trovvassi nel deserto (metti che ci sia un serpente in giro..), come anche quando la porto fuori non chiacchero al cellulare e mi guardo attorno in modo da non essere preda di sopresa se arriva un’altro cane libero o un bambino che cerca di tirarle la coda e guardo x terra x farle evitare vetri o schifezze nonostante le puti a comando.

            Invece mni è capitato spessissimo perfino camminando in centro genova con il cane al guinzaglio che piccoli cani liberi o labrador liberi mi dessero non pochi problemi, i primi molte volte attaccandola senza alcun preavviso (spesso uscendo in coppia o in trio da negozi x far rispettare il terrirtorio ma passando direttamente all’attacco senza darci modo di allontanarci)…
            La mia è stata morsa a sangue almeno una dozzina di vote di cui 10 da cani piccoli e liberi spesso in coppia o in gruppo….

            non mi è invece mai capitato che pitbull liberi angustiassero la mia, e al parchetto non ne vedevo (ci credo: anche se hai un cane ubbidiente con l’ostracismo che ti fanno gli altri del paschetto finisce che non ci vai +: su 20 persone solo 3-4 chiaccheravano con me e permettevano ai loro cani di interagire con la mia e almeno 7-8 poersone erano dichiaratamenbte ostili, e la mia non aveva mai fatto una rissa, che poi un’eventuale baruffa senza conseguenze non è certo indice di malvagità o asocialità in un cane!)…

            Quindi chi sono i cani che “causano danni carattereiali agli altri cani”?!?!
            Io potrei dire che cani piccoli e labrador hanno causato gravi danni caratteriali alla mia allora….
            Mettiamo tutti i cani sotti i 7kg e i labrador in una lista “cani pericolosi o snervanti o scassacazzi/scassacani” e impediamone la libera circolazione?
            In realtà qualsiasi cane in mano ad inetti o idioti è una mina vagante, anche un dolcissimo labrador o un cosetto da 5kg scarsi!

    • Be’, sii pit bull sono tendenzialmente aggressivi verso i conspecifici perche’ sono stati selezionati con questa caratteristica, ma possono tranquillamente imparare a controllarsi e concentrarsi sul lavoro di assistenza quando sono coi malati. In fondo anche con le razze da pastore, non rischi che trascinino il malato appena vedono qualcosa che si muove per andare a radunarlo, perché gli insegni che quando sono coi malati non devono distrarsi.

      • Beh Alice, questo credo dipenda da quanti generazioni (e quindi decenni) il cane non svolge più il lavoro per cui fu selezionato: non credo che se il mio pastore tedesco -non dico adesso che ha 5 mesi, ma magari tra un annetto- vedesse un gregge di pecore si metterebbe a radunarle! Appunto perchè non fa più il pastore da decenni. Credo che per il pit bull sia più o meno la stessa cosa.

        • Be’ il pastore tedesco non e’ proprio un cane da pastore quindi… Ma prendi un border collie, o un shetland sheepdog, appena vedono qualcosa che si muove tendono a radunarlo (non perfettamente e’ ovvio… Ci girano attorno). E’ questo anche con le linee selezionate solo (sigh!) per agility, obedience bellezza e non solo quelle da sheepdog. Il pit bull anche se non combatte da decenni resta piu’ aggressivo coi conspecifici rispetto a altre razze.

        • Mi attacco qui per rispondere un po’ a tutti:
          Primo: SI, il pit bull tendenzialmente è aggressivo verso i cani che LO SFIDANO. Non verso qualsiasi cane che passi di lì.
          Secondo: le tendenze (di ogni genere: quella a litigare, quella a scappare, quella a saltare addosso per baciarti in bocca ecc.ecc.) si tengono sotto controllo con l’educazione e l’addestramento. E questo vale per tutti i cani del mondo, pit bull compresi.
          Terzo: Paolo, ma tu che idea hai della pet therapy? 🙂 Non è che si prenda un cane a caso e lo si sbatta in mano a un malato (a parte che non “si sbatte in mano” mai niente a nessuno: c’è sempre un pet-operator umano a strettissimo contatto con cane e paziente. Ovviamente i cani da AATT sono cani non solo selezionati, ma anche addestrati (a lungo) per il compito che devono svolgere. Un pit bull che partisse a testa bassa per attaccare un altro cane NON potrebbe essere un cane da AATT (e comunque non è che i malati si portino al parchetto, eh… normalmente queste attività, anche quelle di riabilitazione, si svolgono in ambienti altamente controllati, dove di altri cani non ce ne sono proprio).

          Giampi, a te non so che dire. Se tu avessi un bambino un po’ “truzzone” e aggressivo con gli altri bambini (mio figlio per un periodo della sua infanzia lo è stato proprio!) che faresti? Cercheresti di educarlo e di aiutarlo ad inserirsi meglio, intervenendo anche – tu o i suoi insegnanti – per evitare che faccia danni, oppure lo chiuderesti in una gabbia perché gli altri bambini, porelli, si possono turbare?
          Grazie al cielo mio figlio non è stato chiuso in gabbia, ma ha continuato ad andare a scuola e piano piano ha imparato a gestire la sua aggressività (causata, nel suo caso, non dalla selezione per i combattimenti, ma dalla timidezza). In prima elementare era odioso, in seconda era amico di tutti (o quasi, vabbe’: con uno più truzzo di lui ci ha messo altri due anni per fare pace :-)).
          Se non si lavora sulla socializzazione e sulla “civilizzazione” di giovani cani e umani, per forza poi si hanno degli adulti aggressivi. Però ci vuole anche un po’ di civiltà da parte degli altri…specie quando si tratta di “lotte selvagge” tra cuccioli di due mesi (o tra umanini di sei anni) che, diciamolo, proprio cruente non possono essere! Non mi risulta che nessun cane sia mai finito all’ospedale per le tragiche ferite inferte da un altro cane con i denti da latte!

          Dario: non contarci troppo. Una selezione fatta bene,che ha fissato determinati caratteri, non la elimini solo “non facendogli fare quel lavoro lì”. La funzione non sviluppa l’organo (e viceversa) e tantomeno il carattere!
          L’unico modo per rendere il pit bull non aggressivo, o il pastore tedesco più “pecoraro”, sarebbe quello di immettere sangue non aggressivo nell’uno e sangue “pecoraro” nell’altro.
          Solo che, quando vai a paciugare con la genetica, rischi di perderti anche tutte le altre qualità, che mai e poi mai vorresti perderti! Quindi, visto che l’aggressività si controlla, è molto meglio lasciare le cose come stanno… basta che i pit bull siano dati in mano alle persone giuste!

          • A tal proposito vorrei porre una domanda, sperando di non finire troppo in OT: tempo fa in un forum un tizio lamentava il fatto che il il suo pastore tedesco di due anni andava d’accordo con tutti i cani ad eccezione del cecoslovacco. Al campo, stando al racconto dell’utente, il suo cane socializzava con chiunque, ma appena vedeva un cane lupo cecoslovacco andava fuori di zucca. Molti hanno spiegato il fenomeno tirando fuori l’istinto atavico del pastore tedesco di scacciare i lupi. Alla luce di ciò si è detto, questa potrebbe essere una spiegazione plausibile o trattasi di cugginata clamorosa?

          • Io una cosa so: che i pastori tedeschi sono disgustamente razzisti! Tu prova ad entrare ad un raduno SAS (uno qualunque) con un cane di razza diversa al guinzaglio. Millemilacani che si facevano TUTTI i cazzi loro, appena arriva l’intruso…baubaubaubauuuuuu!!!! Un concerto che non finisce più 🙂
            A parte questo, un cane socializzato di solito comunica con tutti: se quel cane ce l’ha con i CLC forse è perché ha avuto qualche esperienza precedente sgradita con un CLC. Che gli “sembri un lupo” non lo credo, perché – colore a parte – allora anche i pastori tedeschi non è che sembrino esattamente barboncini, eh… son fatti più o meno uguali pure loro, tant’è che li chiamavano “cani lupo!”. Ancor meno credo che abbiano un odore particolare, perché conosco diversi CLC che frequentano cani di altre razze senza alcun problema: e se “odorassero di lupo” credo che non sarebbero solo i pastori tedeschi ad accorgersene.

          • due mesi o 4 o 6… poi o cambiano (alle spese degli altri) o non si vedono più nei parchetti.
            Si, basta darli in mano a gente competente, allora certi cani vanno dati appunto a gente competente, non a ragazzine che li vedono solamente giocare mentre invece il cane inseguito se la sta passando male.
            Un cane non è un bambino anche perché una razza la si sceglie, la si seleziona.
            Mi hai quasi fatto innamorare anche a me mò dei pit bull, perché pescando nella memoria ne ho visti di bravi, ma in genere no, non lo sono, già da cuccioli, sono predisposti per rompere le palle e certi cani più piccoli possono traumatizzarsi.
            E’ un cane selezionato per combattimento, poverino diamogli il tempo di socializzare e calmarsi? ma stiamo scherzando? O lo diamo a gente competente o non li alleviamo, amen.

          • Magari le ragazzine che li vedono solamente giocare sono più competenti di chi ci vede un game, eh…
            Certo, due mesi, quattro o sei, poi nei parchetti il pit bull non deve andarci più. L’ho detto anche nell’articolo. Il pit bull NON è un cane da parchetto, e non è manco il solo: io un pastore tedesco adulto al parchetto, per esempio, non ce lo porterei MAI, a meno che non fossi sicura che ci sono solo cani socializzati e gestiti da umani che capiscono qualcosa di cani.
            Ma quando mai…
            Però andare al parchetto non è d’obbligo. Io non ci ho MAI messo piede in vita mia, con i miei cani (neanche con quelli buonissimi): ci vado senza cane, con i pop corn, a guardare lo spettacolo. Però a volte mi faccio delle panciate di nervoso che metà basta.
            Io i cani li mollo in campagna, in montagna, dove caspita capita, con me e con gli altri umani della famiglia (e non mi pare che non si divertano)… oppure al campo, con altri cani che conosco gestiti da persone che conosco. Altrimenti nisba. Per dirla tutta, ODIO sinceramente i parchetti.

          • Già, non credo che l’odore sia la causa, dato che, stando ad alcuni documentari, i lupi hanno un odore particolarmente pungente da renderlo distinguibile rispetto ad un altro canide persino da un essere umano. Cosa che non si avverte nei CLC. Questa notizia mi ha sconvolto: va bene che il PT era il cane prediletto di Hitler, ma che fosse nazista di suo lo ignoravo hahhaahhahaah

          • hmmm…non riesco a capire cosa intendiate voi per parchetto…il recinto dei cani?
            io in varie zone verdi che frequento, non necessariamente recintate in realta’ di amstaff e pitbull adulti che sanno stare in mezzo agli altri cani ne vedo diversi…ovviamente non tutti, ovviamente sotto l’occhio attento dei proprietari…sicuramente ogni tanto succede qualche tafferuglio ma un esemplare ben socializzato sa’ stare in mezzo ai cani senza eccessivi problemi.

            Certo se per parchettp si intende il recinto di 50 mq tra i palazzi con 10 cani dentro e gli yorkini fuorinche abbaiano alloramforse no… 😀

          • Io se non porto il mio al parchetto (inteso sia area sgambatura che parchetti normali) non gli farei vedere praticamente mai altri cani. Conosciamo e ci incontriamo anche con amici e cani bravi, ma sempre al parchetto dove quindi passa di ogni. E la maggioranza degli incontri sono cani che sarebbe meglio non incontrare. Ho vecchi amici che si sono fatti dei cani, alcuni li vedo meno di prima perché non piacciono al mio (come dargli torto). Preferisco fare dei giri di Km (e incontrarne di sfuggita 100 di cui almeno 80 sarebbero da evitare) Vivo in città, che devo farci? la maggior parte dei cani non sta bene, qualsiasi razza o meticcio. Magari stanno bene con gli umani ma con gli altri cani no. Magari nel gruppo del parchetto si sopportano tra loro, ma a danno di alcuni. Qualcuno concorda? L’altro giorno un caso classico: Io e Buck sbuchiamo dai pressi del fiume in un parchetto dove ci sono dei cani liberi che si conoscono, un meticcetto si vuole montare con insistenza il mio (monta sessuale) ma non ha tempo (il mio, di dargli uno stop) perché un PT comincia a rincorrerlo, il mio più veloce e scartante ogni tanto accumula metri e si ferma e si gira come a dire “ok basta” ma si vede il PT arrivare come una freccia e sguardo da predatore, dico al mio di fermarsi ma niente, va avanti per minuti la cosa e nel mentre dico alla padrona del PT che sorride perché ha trovato un compagno di giochi che il mio tra un po potrebbe incazzarsi un po, lei mi sorride (fanno tutti così, boh?) poco dopo il mio si ferma e gli dà uno stop, una piccola scagnata. la padrona ci rimane male, richiama il suo PT, e noi andiamo via… io che mi tengo stretto tra i denti: lo fermi proprio ora che sta imparando qualcosa e non prima che rompeva le palle?
            E se pure tanti golden retreiver … “sono dominanti” devono stare tirati al guinzaglio quando vedono altri cani…
            La maggior parte delle persone non sa gestire i cani! Cani che non stanno bene! I cani che non stanno bene, che non sanno socializzare ne hanno competenze sociali sono la maggior parte!
            Quindi, perché promuovere pit bull, che “nascono da recuperare” e hanno corporatura che possono far male? stesso discorso con i PT perchè 9 su 10 hanno un carattere dimmerda, rompono le palle a tutti gli altri.
            Perchè vendere cani da combattimento per farli finire in un parchetto in mano a o semplici incompetenti o bulli?

          • Io nella PT che ho visto non vedevo sbatacchiare i cani (e ci mancherebbe), ma ad esempio ho visto i cani aiutare (tra le altre cose) malati e seguiirli nella deambulazione.
            ES: Avevo sentito un amico colpito da un caso di ictus. il paziente inizia a camminare su macchine speciali (lokomat e simili), quindi passa poi a tapis roulant e ci cammina sopra col cane. Quindi ha iniziato a deambulare con una secie di elettrostimolatore (nn so cosa sia, ma camminando stimolava dove nn passava il segnale naturalmente) e camminava col cane. Da qui allungare i giri all’esterno. Avevo anche avuto modo di sapere di esempi di ragazzi colpiti da malattie varie che alla depressione che portava la malattia il cane li stimolava ad uscire per la passeggiata e/o insegnarli man mano ad usare con la pratica carrozine o altre protesi (questo me lo diceva un terapista, so solo che lo facevano in USA). E quindi non essendo sempre tra 4 mura o in assenza di cani la domanda mi sorge spontanea: I pit eran in grado di fare questa parte della PT (anche la PT ovviamente ha molti tipi d’intervento e nessuno fa tutto)? Nel caso le faccia, è una cosa a “fortuna” non aver un pit aggressivo o ci son linee di sangue più adatte di altre? Non per motivi strani, ma perchè non tutti i centri son così isolati dal mondo esterno ed un cane abbaione lo si può incrociare..

          • I pit bull da pet therapy sono assolutamente sotto controllo, come tutti i cani da pet therapy. Sì, sono in grado di far questo così come sono in grado di fare ricerca in superficie (dove è normale che si possano incontrare altri cani) o di lavorare in un campo e di fare un seduto collettivo a due centimetri l’uno dall’altro.
            L’aggressività intraspecifica è una “tendenza”, così come quella del siberian husky ad esplorare raggi di centinaia di chilometri, o quella del beagle ad andare a caccia: però ci sono beagle e husky (e millemila altri cani che “tendenzialmente” farebbero altro) che fanno pet therapy, agility, obedience e qualsiasi altra disciplina. Le “tendenze” si correggono con l’educazione e l’addestramento, e poi si tengono comunque sotto controllo…con il controllo! Senza controllo nessun cane potrà mai fare un lavoro socialmente utile: con il controllo il pit bull fa qualsiasi cosa …solo che, in molti casi, la fa meglio: perché ha più tempra, più resistenza, più “gameness” di tutte le altre razze.

          • @ Giampi: non condivido, se non in parte, ciò che hai scritto perchè equivarrebbe a far passare il messaggio che a possedere cani debba essere solo il professionista, o quantomeno il “vero” intenditore. E sappiamo bene che il concetto è ingiusto e iniquo, oltre che irrealizzabile. Sarebbe auspicabile invece che l’allevatore si assicuri che un acquirente abbia quantomeno si sia informato sulle peculiarità della razza a cui ambisce, e non ci vuole mica molto per verificarlo. Il problema è che alla maggior parte degli allevatori interessa solo che il privato arrivi in allevamento col libretto degli assegni in tasca.

          • @Dario a ben vedere qui, nonostante “il vero standard di” siano forse le più vere descrizioni delle razze, sono cose da casta.
            Perché quegli standard corrispondono al cane solamente se
            -è stato pagato una fortuna
            -hai trovato l’allevatore serio che incrocia buone linee, gestisce correttamente i due mesi, fa tutto quello che deve fare
            -il compratore è uno che ne sa, mette il cane nelle condizioni migliori e si sbatte per lui

            Quanti cani escono così? l’1%?
            Basta che venga a mancare uno solo di queste cose che il cane dello standard non ci assomiglia più quanto a carattere

            Tutti gli altri:
            -sono più o meno di razza con o senza pedigree ma se per 99 persone normali quel cane è di razza bisogna alla fin fine crederci
            -sono pessime non-selezioni
            -passano un infanzia del terrore
            -finiscono in mano a incompetenti che fanno il contrario cui bisognerebbe fare per tirare su un cane

            Allora, ci sono i cani di razza per gli intenditori e che se lo possono permettere che vengono su come sono descritti qui. Ma il 99% no.
            Lo si può constatare praticamente mettendo il naso fuori di casa.
            Solo che credo che parte di quel 99% legga su questo sito e da altre parti gli standard di razza.
            Che risultano… non veritieri.
            Com’è il detto: se lo fa uno è illegale, se lo fanno una decina chiudono un occhio, se lo fa la maggior parte diventa una legge? nel senso che il vero standard non è neanche più “il vero standard” presentato qui, se non per veri intenditori che fanno tutto come si deve: comprano salato (un 70% di potenziali aquirenti cambia già strada) da allevatore buono (se ne vanno altri perché prendono fregature, siamo già all’85% di persone che non avrà un cane come descrive lo standard) che ci pensa lui a selezionare e svezzare… etc

          • niente, quindi, meglio dire: attenti coi bull dog.
            I PT sono rompiballe
            I barboncini sono nati per trombare, etc… sono questi i veri standard 🙂

          • sì sì, so che son sotto controllo (so per certo che son i più controllati al mondo, quindi non potrebbe essere fuori controllo). la mia domanda era appunto quando ho visto quello che riguardava l’aggressività. so che i pit in USA son molto usati,il dubbio quindi mio erano sul tipo di pit usati 🙂
            Certamente non li vedevo come cani fuori posto o senza controllo! E’ che nell’articolo non si dava molta apertura a questa aggressività verso gli altri cani e così ho chiesto 🙂

  52. Che tristezza deve essere per un allevatore di pit bull essere consapevole del tipo di clientela che attira questo cane…
    Però credo che paradossalmente è proprio questo tipo di clientela che può far dormire sonni tranquilli all’allevatore preoccupato per il futuro dei suoi cuccioli una volta ceduti ai privati: il tamarro o l’avanzo di galera non spenderebbero mai 1000 euro per un cane, tanto sanno che possono averlo anche a 100 (non sono pit bull, ma loro non lo sanno!). E forse non sanno nemmeno cos’è un allevamento. Chi compra un pit bull in allevamento in teoria non dovrebbe poi rivelarsi un aizzatore di cani ringhianti.

  53. ….però ai giardinetti, anche cuccioli, sono dei gran rompicoglioni predatori, e non mi faccio certo influenzare, per dire considero i rott molto tranquilli e pacifici, ma dei pit bull di ragazze normali eh.. Mi stanno proprio sulle balle. Forse non sono campioni di razza, forse uscendo da uno standard impeccabile svalvolano, forse é una strana mia coincidenza quella di vedere la maggior parte cosí..

  54. ….le buone maniere?!?!? Mah!!! Non hai mai chiesto cosa intendono con questa frase? A tre mesi nei miei corsi i cuccioli sono lasciati liberi di giocare tra di loro, così imparano davvero le “buone maniere” canine! E se becco un allievo ad impiccare il cane si prende una bella strigliata (a parte che in Svizzera il collare a strozzo è vietato per legge).

    • io ci provo sempre…ma capita la situazione ho preferito sorvolare..vuoi sapere come si è conclusa la scenetta??!
      lui”senti ma la tua la tieni in giardino?” io”no, in casa con me o in giardino con me e con l’altro cane e i due gatti”..”cavolo..il mio distrugge tutto e non sò come gestirlo!beh..se puoi darmi il tuo numero magari se non ce la faccio ti chiamo!”(scherzava..spero!)
      non mi ci fate ripensare..

  55. nessun articolo al mondo racchiude in se così tante verità..ho una piccola Pit salvata dal canile(del pedegree me ne infischio da sempre)convive con gatti e cani,ogni giorno mi da dimostrazione di quale sia la sua personalità: forte, determinata, inarrestabile e fedele.
    il grosso problema, come dicevi tu, è che vedo a mio malincuore che iniziano ne iniziano a girare troppi..non me ne vogliate ma avrei preferito continuassero a metterli in cattiva luce, magari tanti avrebbero cambiato tipo di cane, invece così si finisce per vedere cani di 3 mesi letteralmente impiccati con collare a strozzo che alla mia richiesta;” lascialo pure se ti va così gioca con la mia!” mi hanno risposto :”NO!prima deve imparare le buone maniere..”…..va beh..

  56. ADBA (American Dog Breeders Association)e non (American Pit Bull Association), per la precisione, come diceva quello… 🙂

    • Ale, ho trovato entrambe le definizioni in documenti ufficiali: però secondo me è giusta la tua, perché in realtà l’ADBA mica tutela solo i pit bull. Io avevo dedotto che la “sezione” pit bull dell’ADBA si chiamasse pi bull association, e il kennel club in generale dog breedes association… ma è stata una deduzione mia, eh 🙂 ; potrebbe essere anche campata in aria.

      • Ah scusami, io pensavo ad una svista invece (probabilmente) esiste davvero quella definizione….sorry!

  57. Si ma allora questo non e’ piu’ “ti presento il pit bull” ma “ti faccio innamorare del pit bull”! 😀 😀
    Tra parentesi: perche’ si dice che se fai protezione civile non puoi fare altro??

    • Alice, se te lo presentano ti innamori: non si scappa 🙂
      Chi sostiene che i cani da protezione civile non possano fare UD (di questo si parla, solitamente: non credo ci siano controindicazioni per discipline che non prevedono il morso) temono probabilmente che il cane possa “confondersi” e magari tirare una dentata al disperso e abbaiare alla manica anziché morderla 🙂
      No, vabbe’, magari non proprio così… però molti inorridiscono al pensiero che si possa far mordere un cane da ricerca.

      • in realtà ricordo di aver incontrato cani da valanga (pastori tedeschi in questo caso) in esercitazione in val d’aosta, e il conduttore spiegava a noi spettatrici che uno dei migliori cani della loro squadra aveva la deprecabile abitudine di addentare i malcapitati sopravvissuti che trovava (pensare al poveretto: prima la valanga, poi la sgagnata del pastorone tedesco!)…

      • Rischio grosso allora 🙂 gia’ ho tre razze preferite piu’ un paio che mi interessano parecchio… Aggiungicene anche un’altra! Comunque un cane non dovrebbe essere in grado di distinguere UD da protezione civile? Anche se il malcapitato ha su una tuta da sci non penso che un cane si possa confondere con la manica da UD… Perché sono situazioni e ambientazioni ben diverse, trovare una persona sotto la neve in alta montagna, e fare esercizi di attacco ben noti in un campo, no? Non e’ che puoi insegnare al cane solo UN singolo atteggiamento/comportamento! E’ come quelli che dicono: “se faccio fare agility al cane impara a correre veloce e saltare e non starà tranquillo mentre sei al bar” ma insomma, puoi anche insegnargli entrambe le cose, corri in agility e stai fermo al bar!

        • Che cavolata!! Una mia amica fa agility e il suo cane al bar non si è mai messo a saltare via sedie e tavolini o a far slalom tra le gambe degli altri clienti….lei lo mette seduto e il cane sta lì bello fermo, capisce esattamente la differenza tra un bar e un campo di agility… mica è scemo!!

  58. Bel pezzo! Fa venire voglia di imparare a confrontarsi con queste razze (personalmente non mi ritengo affatto in grado al momento). Altra cosa che mi affascina è la passione smaccata e incrociata dell’autrice per due razze agli antipodi della classificazione neotenica…

  59. Non sono completamente d’accordo su questo punto:
    “Però è vero che anche qualche APBT, di tanto in tanto, morde: in questi casi la colpa è sempre e solo degli umani che lo scelgono apposta per farne un killer. ”
    Non sempre i pitbull(ma anche altri cani) che mordono lo fanno perchè gliel’hanno chiesto i padroni,i quali l’hanno preso apposta x avere un cane pitbull. Succede,ma altrettanto spesso,come ci dimostra qualche episodio di conacra,succede che mordano per un comportamento sbagliato assunto dall’oggetto del morso,oppure da un’educazione sbagliata o pressocchè assente da parte di coloro poco esperti e poco adatti per un pitbull(purtroppo bisognerebbe considerare molto piu le caratteristiche di un cane prima di prenderlo,per commisurarle con le proprie capacità). Ad es.non di rado si sente parlare del pitbull che morde al figlio del padrone,all’amico di famiglia o al padrone stesso : non credo proprio che in questi casi il cane sia stato addestrato apposta per mordere,ma come ho detto prima ci possono essere altri motivi. Ovviamente però,a meno che non si è nel rarissimo caso di un cane con dei problemi psichici dovuti a malattie,la colpa è sempre dell’uomo,che lui sia cosciente o no di essere il fautore del comportamento aggressivo del cane.

    • Silvia, è vero, tutti i cani del mondo hanno varie motivazioni per poter mordere: ma ti assicuro che farsi mordere da un pit bull è DAVVERO difficile, perché lui sceglie altre vie (se ne va, ti ignora, si chiude eccetera). Ovvio che se sbagli tutto fin dall’inizio dell’educazione…allora tutto può succedere.
      Però i casi di cronaca, nove volte su dieci, NON riguardano pit bull puri, ma incroci fatti a casaccio: e su quelli, ovviamente, tutta la selezione fatta per l’inibizione al morso sull’uomo non ha alcun effetto.

      • non bisognerebbe esagerare nè nell’accusarlo nè nel difenderlo; io credo più semplicemente che tutti i cani possano mordere in alcuni casi, solo che quando lo fa un pitbull è facile che la vittima riporti gravi danni e la notizia finisca sui giornali. io ho avuto un bastardino preso dal canile che quando gli rompevi le palle a volte provava a morderti e una volta mi ha dato un morsetto, solo era piccolo e non mi ha fatto quasi nulla, se lo fa un pit bull ti manda al pronto soccorso ma non perchè è peggio del bastardino, sono cani, purtrooppo a volte mordono così come noi umani a volte picchiamo

    • ” …Non di rado si sente parlare del pitbull che morde al figlio del padrone,all’amico di famiglia o al padrone stesso …”
      Avrei da obiettare sul “Non di rado”.
      Come si legge anche nell’articolo, spesso si fa del sensazionalismo e si parla di pit bull anche quando in verità è stato un altro tipo di cane 🙁

      • avete tristemente ragione. vengon spesso tirati in ballo perchè guai a dire che non è un pitbull a mordere! Sembra che rischino il posto di lavoro se non rincaran la dose e non sdicono che è un pit..

  60. Punto 5 delle FAQ: ho dovuto lottare con una mia allieva che non voleva far giocare il cane con il salamotto “perchè se no non lo molla più…”. Ci ho giocato io e quando ho dato il “lascia” mettendo sotto il naso del cane un bocconcino… vabbe’, indovinate cosa ha scelto!!! Dopo 2 lezioni il ferocissimo pittbull lasciava il gioco senza più l’ausilio del bocconcino…

  61. Articolo stupendo, ma avendo letto il tuo libro sui terrier di tipo bull non poteva essere che così, a volte vorrei che venissero letti anche da certi giornalisti di testate nazionali, ma credo che a loro non interessi scrivere la verità su questi cani a meno che non abbiano fatto qualcosa(indotta dall’uomo) da consentirgli di scrivere un articolo di cronaca nera(molte volte condito da falsità).

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