domenica 26 Gennaio 2025

Allarme dall’ENPA: possibili snack per cani tossici provenienti dalla Cina

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Leggiamo sulla pagina FB dell’ENPA, e riportiamo per dare la massima diffusione possibile a questa notizia che arriva dagli Stati Uniti e che merita sicuramente attenzione:

“Gli snack di pollo essiccato importati dalla Cina potrebbero contenere sostanze estremamente pericolose per la salute dei cani. A lanciare l’allarme è l’Ente Nazionale Protezione Animali che riprende un analogo “warning” emesso dalla Food and Drug Administration statunitense (FDA), l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.
Secondo quanto reso noto dall’autorità americana, negli Stati Uniti numerosi cani ai quali erano stati somministrati questi alimenti hanno manifestato patologie gravissime, dovute alla tossicità del prodotto che ha compromesso le funzioni epatiche e renali degli animali, e che in alcuni casi si sono rivelate mortali.
«I sintomi legati al consumo degli snack tossici sono vomito, diarrea (spesso con presenza di sangue), apatia, frequente stimolo a bere e ad urinare, diminuzione dell’appetito. Nel caso in cui, in seguito al consumo, dovesse verificarsi una di queste patologie, smettere immediatamente di somministrare gli snack, e contattare il proprio veterinario di fiducia», spiega l’Ente Nazionale Protezione Animali che, nel timore che tali prodotti siano commercializzati anche nel nostro Paese, invita i consumatori a verificare attentamente il luogo di provenienza degli alimenti.
«Purtroppo questo non è un episodio isolato – prosegue l’Enpa – La frequenza con cui si verificano episodi di questo tipo, basta ricordare il caso dei mangimi alla melamina, sta ad indicare che gli alimenti per animali importati dalla Cina devono essere sottoposti a un regime di sorveglianza speciale. Per questo abbiamo chiesto al Ministero della Salute di fare intervenire i Carabinieri del Nas e di intensificare i controlli, non solo alle dogane ma anche presso i punti vendita per animali. Naturalmente auspichiamo che, ove vengano rinvenuti prodotti non conformi, essi siano immediatamente ritirati dal mercato».

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4 Commenti

  1. Comunque hanno fatto varie e ripetute analisi sugli snack incriminati e non hanno trovato nulla, e visto che gli americani sono molto attenti a queste cose, c’è da pensare che l’allarme sia stato lanciato ma poi non c’è riscontro nei prodotti di sostanze tossiche o simili.
    Come dice Gianni purtroppo non è facile boicottare i prodotti made in Cina, sia perchè come dice lui spesso sono le materie prime made in China e poi lavorate in Italia si può scrivere Made in Italy. OVviamente ci sono case che producono tutto in Italia, anche la materia prima, ma sono poche e spesso quindi più costose. E soprattutto nel settore del pet trovare giochi, snack, guinzagli, cucce, etc non made in China è difficile, la scelta sarebbe talmente ridotta che credo un negozio “normale” in un posto “normale” non so se riuscirebbe a stare in piedi..:(

    • anch’io penso che boicottare TUTTI i prodotti MADE IN CHINA sia doveroso per: 1) la violazione dei diritti umani e dei lavoratori cinesi; 2) la frequentissima violazione delle più elementari norme di igiene; 3) la violazione dei diritti degli animali. E’ grazie a questi “accorgimenti” che i prodotti cinesi riescono ad avere un prezzo stracciato e concorrenziale nei confronti di chi invece le norme le segue. Naturalmente ci sarà qualche fabbricante che non si comporta così, ma finchè le autorità (cinesi) non vigileranno, garantendo così una qualità MEDIA accettabile, credo che stare alla larga dai prodotti cinesi sia il minimo.

      • mica facile boicottare i prodotti cinesi…anche un prodotto made in EU può contenere materie prime cinesi. Molti mangimi sono degli “assemblati”: carne di pollo europea e glutini cinesi, per esempio…oppure integrazioni vitaminiche con occhi a mandorla. Non a caso ci sono stati problemi seri tempo fa, e non su mangimi provenienti dalla Cina.
        Per questo l’unico che uso è quello di un’azienda che produce il mangime nello stabilimento di proprietà, senza lavorazioni di terzisti, con materie prime locali. Azienda che ha anche risposto a domande ben precise sulla presenza di materie prime cinesi (domande che si possono leggere anche nelle FAQ del sito)…con un’azienda trasparente si rischia molto meno.

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