martedì 22 Aprile 2025

Leishmaniosi: il nuovo vaccino serve davvero? (ed è davvero affidabile?)

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di VALERIA ROSSI e MARIA CHIARA PRESSANTO – E’ un po’ di tempo che volevamo affrontare l’argomento del nuovo vaccino contro la Leishmaniosi,  malattia tanto diffusa quanto, purtroppo, grave che ormai si è diffusa in tutto il nostro Paese (un tempo era endemica solo in alcune zone del Sud, in Toscana e sulla riviera ligure).
Purtroppo le informazioni in nostro possesso, finora, sono state talmente vaghe e superficiali che diventava veramente difficile parlare con cognizione di causa. Dopo annunci con grandi squilli di tromba, e dopo la conferenza di presentazione svoltasi a Milano, ci era stato inviato il materiale destinato alla stampa, che potete scaricare cliccando qui: purtroppo questo materiale è così scarno e privo di approfondimenti che avevamo chiesto all’ufficio stampa come si potessero avere maggiori informazioni.
Ci venne risposto che sarebbe stato possibile fare un’intervista ad uno dei ricercatori… dopodiché tutti sparirono nel nulla e non se ne fece mai niente.
Da allora molte voci contrastanti, molti dubbi, poche certezze, qualche allarmismo (su Facebook era comparsa la foto di un Podengo spagnolo con una reazione cutanea veramente impressionante): poi di nuovo molto silenzio.
Ora, fortunatamente, è arrivata una voce informata e decisamente attendibile: quella della dottoressa Laura Hellen Kramer,  docente di parassitologia alla facoltà di Medicina Veterinaria frequentata da Maria Chiara Pressanto. Gran parte di ciò che leggerete sotto, a proposito del vaccino, è tratto da un breefing per la clinica medica tenuto in università dalla dott. Kramer.
Le conclusioni che abbiamo potuto trarre fin qui, anche dopo questo breefing, lasciano ancora molto spazio ai dubbi e alle incertezze. Noi vi diremo tutto quello che sappiamo allo stato attuale, premettendo che non intendiamo influenzare nessuno e che ognuno dovrà fare le proprie scelte consultandosi con il proprio veterinario.

Che cos’è la leishmaniosi

Un articolo molto approfondito sul tema (del dottor Raffaele Petragli, che è anche il creatore del sito www.leishmania.it, il più completo sito italiano sull’argomento) lo trovate cliccando qui.
Qui vi forniamo comunque qualche  informazione di base:

Leishmania infantum è un protozoo parassita dei canidi (volpi e cani) e anche dei gatti.
Nel cane la forma matura, che prende il nome di Amastigote,  è costituita da parassiti intracellulari obbligati (non posso vivere al di fuori della cellula). Il loro ospite è il macrofago (cellula della difesa localizzata in tutti i tessuto del corpo, soprattutto derma della cute, milza, fegato, intestino, tutti i visceri, midollo osseo, linfonodi e per un 2% nel sangue): quindi il parassita non è liberamente circolante nel sangue, ma localizzato nei tessuti del cane infetto.
E’ un parassita a ciclo biologico indiretto, necessita cioè di un ospite intermedio che nel nostro caso prende il nome di vettore, per potersi sviluppare fino alla sua forma infettante.  Il vettore in questo caso è il flebotomo ematofago  (che NON è una zanzara: somiglia di più ad un moscerino) detto anche pappatacio, il quale inocula il suo apparato pungitore nel derma,  dove sono localizzati i capillari superficiali. Mentre fa il suo pasto di sangue risucchia anche i macrofagi con dentro gli amastigoti.
Nell’intestino del flebotomo l’Amastigote si trasforma e si allunga, facendosi spuntare la coda diventando promastigote: dopodiché comincia a replicarsi per scissione binaria (si divide in due) e  matura diventando Promastigote metaciclico (prende questo nome in quanto ha sviluppato delle molecole che espone al suo esterno e che lo proteggono dall’immunità innata). Una volta maturato esso migra, grazie alla sua codina, dall’intestino fino alle ghiandole salivari del pappatacio e qui si ferma aspettando di essere inoculato al nuovo pasto di sangue (tutto questo processo  richiede 2-3 settimane).
Quando il flebotomo punge un nuovo cane inocula nel derma superficiale della cute il promastigote metaciclico, il quale – grazie alle sue molecole di membrana – è protetto dai meccanismi innati dell’immunità (che altrimenti  lo eliminerebbero). Le stesse molecole di membrana gli
permettono di essere riconosciuto solamente dal macrofago che lo fagocita (lo mangia) specificamente.
Immaginatevi la scena. C’è il promastigote tutto mascherato, fino a quando arriva un macrofago che gli dice: ‘’Ma tu sei un promastigote di Leishmania infantum?”
E l’altro: ‘’Si, certo!’’
E il macrofago “Allora  mo’ te magno…GNAM!’’
E così il macrofago si infetta.
All’interno del macrofago, il promastigote perde la sua codina e comincia a replicare, causando lisi del macrofago e infettandone sempre di nuovi (sempre grazie a un meccanismo recettoriale specifico),  viaggiando per le vie linfatiche e infettando man a mano tutti gli organi/tessuti fino a portarsi al midollo osseo dove i monociti (precursori dei macrofagi) vengono prodotti.

Oltre alla via di trasmissione classica ci sono altre presunte vie di trasmissione:

1-  tramite zecche che prendono il posto del flebotomo (questa ipotesi non è stata ancora dimostrata al 100%);
2 – tramite trasfusione di sangue;
3 – trasplacentare: la cagna malata di leishmaniosi trasmette il parassita ai  cuccioli, quindi va tolta dalla riproduzione.

Il flebotomo (pappatacio)
Come abbiamo già detto, non è una zanzara e il suo comportamento biologico è completamente diverso. E’ un insetto molto piccolo (2-3 mm), dal volo silenzioso, di color giallo ocra pallido, ed è attivo nelle ore notturne, dalle 20,00 alle 6,00 circa.
Depone le uova nel terreno umidiccio (non nelle pozze di acqua), nei muri delle case vecchie abbandonate, dove c’è materiale organico in decomposizione (foglie, lombrichi, altri insetti) e una volta adulto si allontana dal luogo in cui è nato di soli 6-10 km.
Lo svilupparsi  di focolai dipende quindi dall’habitat favorevole al flebotomo e alla presenza in loco di cani infetti, del cui sangue il flebotomo possa nutrirsi. Necessitano inoltre di  temperture elevate e non sono domestici né peridomestici (entrano difficilmente in casa).

Per questo il maggior fattore di rischio per un cane è dormire fuori casa.

Il cane infettato

Può reagire (sviluppo di immunità) in due modi differenti, e l’istaurarsi di una delle due situazioni  determinerà o meno, l’insorgenza della malattia.
1-  cani resistenti –  in seguito all’infezione non si ammalano  (non avranno mai sintomi clinici…anche se il “mai” è  relativo, infatti anche questi cani in seguito a  situazioni immunodepressive dettate dai più svariati fattori possono ammalarsi);
Non si ammalano perché nel loro caso si istaura un processo immunitario che è in grado di riconoscere e eliminare il parassita.
Come funziona questo processo?
Quando il flebotomo arriva e inocula i promastigoti nel derma, lì sono localizzati sia i macrofagi che le cellule dendritiche. Queste due tipologie cellulari sono una sorta di ‘’maggiordomi’’ che fanno la guardia all’ingresso della cute.  Nel caso entri qualcosa che loro non riconoscono come propria dell’organismo lo prendono, lo disassemblano e lo mostrano sulla loro superficie insieme a una loro molecola specifica:  in questo modo lo presentano al sistema immunitario vero e proprio.
Per farla comica : ‘’My Lord  sistema immunitario, questa è Leishmania!”
Questa “presentazione” è associata alla produzione di una sostanza chimica specifica  (prodotta sempre da macrofagi e cellule dendritiche) che è diversa a seconda del caso di resistenza o recettività.
I cani resistenti producono  INTERLEUCHINA 12 (IL-12), che insieme alle molecole antigeniche presentate dai ‘’maggiordomi’’ agisce su un Linfocita T vergine (non specializzato) dicendogli di diventare un Linfocita T Helper 1, specifico per leishmania.
A sua volta il T Helper 1 produce un’altra sostanza chimica: l’INTERFERONE GAMMA, che è un po’ la… Red Bull della risposta cellulo-madiata (niente anticorpi!), mediata in questo caso dai macrofagi che si iperattivano e –  tramite la produzione massiva di radicali liberi dell’ossigeno e fagocitosi – eliminano i promastigoti. Inoltre i T helper 1 rimangono come memoria utile a un eventuale e successivo incontro.

2- cani recettivi –  al posto dell’interleuchina 12 essi producono INTERLUCHINA 4 (IL-4) la quale dirige una risposta immunitaria anticorpale.
Il linfocita T Helper vergine viene attivato a T Helper 2 specifico per leishamniosi, il quale non produce più la Red-Bull che permette di ai macrofagi di iperattivarsi, ma il fattore stimolante Linfociti B.
In questo caso i linfociti secernono anticorpi, che però non sono efficaci verso gli amastigoti all’interno dei macrofagi.
Anzi, continuando a persistere, questi stimolano continuamente la risposta e portano infine all’ iperproduzione di anticorpi sia specifici che aspecifici.
Questi finiscono per depositarsi, per eccesso, a livello dei capillari renali compromettendo la funzionalità del rene stesso.
In più si ha una situazione infiammatoria cronica, perché il patogeno non riesce a essere eliminato e quindi persiste.
L’instaurarsi di questo tipo di risposta immunitaria porta inevitabilmente allo sviluppo di sintomi clinici i quali sono, in ordine decrescente di prevalenza:

Linfoadenomegalia (ingrandimento patologico dei linfonodi)
Splenomegalia (ingrandimento patologico della milza)
Dermatite desquamativa (soprattutto su muso, zampe e arti)
Ulcere nella zona peri-oculare (“cane con occhiali”),
Onicogrifosi (crescita abnorme delle unghie)
Anemia
Uveite (infiammazione della tunica media dell’occhio)
Epistassi (sangue dal naso)
Poliartrite e sinovite Insufficienza renale

PROFILASSI

I metodi fino ad oggi usati per prevenire la leishamaniosi sono stati i seguenti:

1 – Far dormire il cane in casa
2 – Uso di zanzariere e di repellenti
3 – Evitare di portare il cane in zone endemiche (purtroppo ormai quasi inutile, data la diffusione quasi globale della malattia)
4 – Uso di antiparassitari specifici (in particolare Scalibor e Advantix, gli unici due testati sul campo per i flebotomi)

A questo punto è arrivato il (presunto) VACCINO… che ha aperto grandi speranze nel cuore dei cinofili. Ma… purtroppo ci sono molti “ma”.
Prima di cosiderare tutti pro e i contro, bisogna però fare un piccolo excursus sui…

Metodi diagnostici

Nel caso della Leishmania la diagnosi può essere fatta tramite:

1 – agoaspirato linfonodolale, o a livello di midollo o a livello cutaneo viene analizzato istologicamente.
2 – agoaspirato, da cui si ricava materiale cellulare che viene utilizzato per cercare materiale molecolare del parassita (dna) tramite la tecnica della PCR. Il risultato mi dice che c’è il DNA e questo può significare due  cose: a) il parassita è entrato ed è stato distrutto e ne è rimasto qualche frammento genico non ancora degradato; b)il parassita è entrato, è vivo e sta replicando.
3 –  tecnica IFAT (immunofluorescenza con anticorpi):  permette di dire se c’è e quanta ce n’è  (analisi sia qualitativa che quantitativa): è una diagnosi sierologica per la quale serve il siero (ricavato dal prelievo di sangue) del cane.
La diagnosi in questo caso è valida anche per cani asintomatici. Il meccanismo è il seguente:
prendo un vetrino su cui ho messo dei promastigoti morti e ci metto sopra il siero del mio cane, all’interno del quale, se ci sono anticorpi (dovuti al fatto che il mio cane è infetto e risponde con risposta anticorpale, quindi sarà recettivo), questi andranno a legarsi ai promastigoti presenti. A questo punto aggiungo anticorpi  flurescenti  (presi in laboratorio) che si vanno a legare specificatamente agli anticorpi che il cane ha prodotto per leishmania ( i quali sono a loro volta legati ai promastigoti).
Valutando il tutto sotto il microscopio a fluorescenza, il  risultato dell’analisi mi fornirà un titolo anticorpale il cui range dice che:
–   se è inferiore a 1:40 il mio cane è negativo (non è infetto)
– se è compreso fra 1:40 e 1:160 il cane è dubbio ed è bene ripetere le analisi dopo 6 mesi
– se è maggiore di 1:160 il mio cane è sicuramente positivo ( se l’animale risulta positivo fino a valori di 1:1280 significa che l’infezione è massiva e imponente)

IL VACCINO

Eccoci finalmente arrivati al dunque (ma vedrete ben presto che, senza questa lunga premessa, alcune parti sarebbero risultate meno comprensibili).
Arrivato sul mercato il 10 aprile di quest’anno e presentato appunto come “vaccino”, in realtà… non lo è, tecnicamente parlando.
Il suo obiettivo non  è infatti finalizzato alla produzione di anticorpi (anche perché, come abbiamo visto, questa nel caso della leishmania non funziona), ma è quello di stimolare l’innesco di una risposta cellulo-mediata.

Da che cosa è costituito?
Il vaccino CANILeish è costituito da un liofilizzato di proteine escrete e secrete che sono state purificate + coadiuvante QS21 + PSA (antigene di superfice del promastigote).
Analizziamo meglio ogni componente:
1- proteine: sono state ottenute prendendo dei promastigoti e mettendoli in un brodo di coltura: essendo esseri viventi, essi hanno utilizzato le sostanze nutritive contenute nel brodo per sopravvivere e replicarsi, rilasciando di conseguenza metaboliti (ovvero: hanno fatto la cacca) e secrete altre sostanze (ovvero: hanno sputacchiato).
Queste sostanze, una volta tolti i promastigoti, sono state prese, purificate e liofilizzate, diventando parte del nostro antigene vaccinale.
E qui sorge il primo dubbio, perché le proteine all’interno del mio cane non si comportano come il promastigote (il quale dice al macrofago: ‘’ehi tu, guarda sono qui, mangiami!”);  quindi il meccanismo di presentazione (il macrofago che fa il maggiordomo per il sistema immunitario attivandolo) è poco chiaro.
2- PSA: questo non rende  più funzionale il test IFAT, perché  il cane risulterebbe sempre positivo.
Però (stranamente!) la Virbac, azienda farmaceutica produttrice del vaccino, ha brevettato anche un kit test (SPEED LEISHK) che riesce a distinguere se un cane è positivo per la sierologia, in quanto vaccinato, oppure se è positivo per infezione in corso;
3 – coadiuvante QS21: il coadiuvante all’interno dei vaccini è essenziale in quanto svolge di un ruolo di trasportatore della nostra proteina antigenica, aumentandone il potere immunogeno (la capacità di sviluppare un immunità adeguata). Praticamente tiene la proteina nel sito di inoculo per un lungo periodo rilasciandola piano piano e causando una voluta infiammazione con richiamo nel sito delle cellule immunitarie. Per quanto riguarda questo adiuvante, chiamato anche saponina  (derivato vegetale dell’albero Quinoa Saponina),  fa in modo che i maggiordomi (cellule dendritiche) insieme alla presentazione producano l’IL-12 (mediatore dell’infiammazione) indirizzando una risposta cellulo-mediata specifica con attivazione macrofagica e instaurazione di una memoria immunologica.
Peccato che gli effetti collaterali locali e sistemici (vedi sotto) siano dovuti proprio all’adiuvante, che non ha mai superato i test di tolleranza per essere usato in campo umano, mentre in campo veterinario l’unico vaccino che lo usa  è quello per la leucemia felina (dove bisogna stare attenti all’insorgenza di fibrosarcomi).

Protocollo vaccinale

Non possono essere vaccinati i cuccioli inferiori ai 6 mesi di età,  per l’insorgenza di reazioni avverse;
Il cane deve essere sano: la Virbac non ha specificato cosa intenda per sano, pertanto si dovrebbe intendere un cane che non assume nessun farmaco e non presenta nessuna patologia. Non ci sono stati studi sulle interazioni tra vaccino e altri farmaci (antinfiammatori, antibiotici, antiparassitari ecc..)
– Il cane per procedere al protocollo deve essere sieronegativo per la leish, quindi bisogna fare il test sierologico;
– La prima inoculazione deve essere fatta ad almeno due settimane di distanza da altri vaccini, perché non sono state studiate le possibili interazioni con altri vaccini;
– la copertura vaccinale è attiva dopo 10 settimane dalla prima iniezione;
– la Virbac consiglia nei suoi volantini commerciali e ai rappresentanti di continuare a usare l’antiparassitario abituale: questa indicazione non è presente nel manuale di presentazione ufficiale del prodotto;
– Non possono essere vaccinate le femmine gravide o in allattamento, perché non sono stati fatti studi in merito.

STUDIO DEL VACCINO

La conclusione dell’azienda farmaceutica è la seguente: ‘’La probabilità che un cane si ammali (ovvero che  manifesti sintomi, non che NON SI INFETTI) in un cane vaccinato è  4 volte inferiore rispetto a uno non trattato“.

Contestualizziamo la frase all’interno dei 2 esperimenti condotti:

1 – nel primo esperimento che è stato condotto in laboratorio sono stati utilizzati 20 cani beagle, di cui 10 sono stati vaccinati e 10 no. Dopodichè gli sono stati sparati in vena dei promastigoti vitali e verificati i risultati con la PCR.
E’ risultato che il 70-80% dei non vaccinati avevano alta carica parassitaria ed erano positivi a Pcr.
Il 30-50% dei vaccinati avevano bassa carica parassitaria ed erano positivi a Pcr.
Su questo esperimento non dicono altro.

2 – è seguita la vera e propria prova in campo  (non è stato tenuto conto dell’eventuale influenza di fattori ambientali – l’esperimento non è avvenuto in condizioni sperimentali). Stavolta hanno preso 80 beagle, li hanno divisi in due gruppi e mandati in due canili in zone iperendemiche: 40 cani a barcellona ( 20 vaccinati (casi) + 20 no (controlli)) e a Napoli (20 vaccinati + 20 no)  senza uso di repellente (il che cozza abbastanza col fatto che dicono di metterlo). I cani vaccinati sono stati sottoposti ai richiami. Dopo due anni è emerso che:

– si è avuta INFEZIONE ATTIVA nel 33% (cioè 13 soggetti) dei cani non vaccinati e nel 12% (5 soggetti) dei cani vaccinati. Tra questi c’è stata comparsa di sintomi – e quindi malattia – nei seguenti casi: dei 13 cani non vaccinati il 23% ha sviluppato sintomi e dei 5 cani vaccinati solo il 7,5% si è ammalato.
In pratica si sta lavorando su delle percentuali di ricerca a dir poco risibili…e come se non bastasse, il cane vaccinato può infettarsi ugualmente.

– si è avuta INFEZIONE NON ATTIVA (il cane risulta avere il dna del parassita in Pcr – quindi il parassita è entrato e c’è una risposta che mi sta distruggendo – il parassita non cresce in coltura) nel 67% cani non vaccinati e nell’ 88% dei cani vaccinati.

Quindi il vaccino NON protegge in modo statisticamente significativo: c’è poca differenza tra casi e controlli.

Oltre a questo ci sono da considerare le reazioni avverse qui elencate in ordine decrescente, con le percentuali di comparsa:

REAZIONI SISTEMICHE
– Ipertermia: dal 3% alla prima puntura fino al 10% nella terza con durata da qualche ora a qualche giorno à quindi aumenta
– Apatia: dal 12% prima puntura fino al 14% con durata fino a una settimana
– Inappetenza: dall’8%  fino al 11%
– Diarrea e Vomito: dal 13% al 3%

REAZIONI LOCALI (nel punto di inoculo)
– gonfiore inferiore a 5 cm di diametro: dal 16% al 22% e regredisce in due giorni
– gonfiore superiore a 5 cm di diametro: dall’ 1% al 3%
– dolore al punto di inoculo: dal 17% al 25%  (perdura fino a 2 settimane)

ALTRE REAZIONI SEGNALATE DA VETERINARI: convulsioni, tremori, bava alla bocca, occhi indietro.

NOTA IMPORTANTE: La Virbac ha presentato il farmaco alla Agenzia delle registrazioni come vaccino mainer target (bersaglio minore), cioè per l’utilizzo solo in alcune zone, per l’appunto quelle mediterranee, e ovviamente i controlli richiesti sono minori, tanto che la stessa agenzia ha appuntato che:
1 – I risultati condotti non dimostrano una reale efficienza del farmaco
2 – Nonostante vaccinazione una percentuale è comunque infetta e di questi molti presentano segni clinici
3 – I benefici pesati sull’efficacia e le reazioni avverse non sono per nulla significativi nelle aree non endemiche

Riportiamo  infine il pensiero di due esperti:

Prof.L.Madeira De Carvalho (Facoltà di Medicina Veterinaria di Lisbona/Portogallo): ‘’Non potendo garantire ne efficacia, ne sicurezza, lo sconsiglio’’

Dott. Saverio Paltrenieri (membro del work in progress sulla leishmania gruppo SCIVAC –  sono gli esperti che dettano le linee guida da seguire per terapia e prevenzione): “Il gruppo di studio SCIVAC ritiene necessaria la pubblicazione su riviste internazionali scientifiche peer-rewied (cioè sostenute da 3 esperti internazionali) di studi prima di poter valutare il vaccino’’.

CONCLUDENDO:

Una cosa è assolutamente certa: saranno i nostri  cani vaccinati a testare in campo questo vaccino.
Il gioco può valere la candela in caso di permanenza per lungo periodo in una zona iperendemica, se il cane dorme fuori e quindi è molto esposto al contatto con il flebotomo.
Ricordiamo comunque che il cane vaccinato si può ammalare ugualmente: in quel caso il richiamo annuale del vaccino non dà nessun tipo di miglioramento.

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125 Commenti

  1. Allora, escludendo il gruppo di Barcellona (molto poco endemico) e facendo i conti solo su quello di Napoli (altamente endemico), di 20 cani non vaccinati se ne sono ammalati ben 9 (il 45%) e dei 20 vaccinati solo 3 (il 15%), il “vaccino” quindi riduce il rischio di ammalarsi con sintomi esattamente di 3 volte (dal 45% al 15%). Mi ha impressionato invece l’alta percentuale di ammalarsi una volta che si è infetti (70% nei non vaccinati e 60% nei vaccinati). In realtà però è un test fatto su pochissimi cani e tutti della stessa razza quindi queste percentuali hanno poco senso. Ho letto però che avevano fatto un test molto più grande su cani di 50 razze diverse…

    • Scommetto che tu non vaccini né curi il tuo cane se sta male! Immagino (e spero) di no, quindi ne sei complice. Questi cani salveranno milioni di cani, non altre specie, nè testeranno cosmetici e nicotina

  2. Volevo vaccinare le mie due cagnoline perchè sto adottando una terza malata ma asintomatica. Una mia amica mi aveva messo una pulce nell’orecchio e mi sono informata anche se il vetrinario mi aveva consigliato la vaccinazione. Ora penso che se fosse veramente efficace sarebbe obbligatoria!

  3. Io ho vaccinato il mio cane con canileish…ora mi ritrovo a lottare contro una poliradicoloneurite che ha paralizzato le zampe prima posteriori e poi le 2 anteriori.Cercando di capire le cause sono arrivata ad una tremenda conclusione: la causa scatenante, molto probabilmente, è stata la vaccinazione!Non ne ho le prove ma il mio cane ha avuto immediatamente una reazione allergica con vomito e quando è comparsa questa atroce neurite…non ho avuto dubbi!Maledetta speculazione delle farmaceutiche..ragazzi non fidate,il vaccino non protegge e soprattutto provoca malattie autoimmuni,i veterinari onesti lo dicono più o meno esplicitamente!Il neurologo che ha visitato il mio cane ha fatto mille analisi per comprendere la causa ma le ha immediatamente sospese quando gli ho detto di aver fatto il vaccino …perciò loro sanno e come!Sto vivendo un incubo,farei una mattanza tra veterinari e case farmaceutiche!!!

  4. Io abito in zona endemica e quindi non ho esitato a vaccinare il mio cane non appena mi è stato possibile.
    Mi sono informato presso il mio vet e in rete per essere sicuro di fare la scelta giusta e ora non ho dubbi, soprattutto vedendo il mio cane in piena salute.
    Inoltre, voglio dire, il vaccino è stato approvato dall’EMA, quindi non vedo percgè non fidarsi. Il comitato per i medicinali veterinari avrà fatto le sue valutazioni in base a quelli che sono i benefici e i rischi… se ha rolasciato l’autorizzazione è perchè è sicuro ed efficace no?
    Così mi ha rassicurato il veterinario, e io ho piena fiducia in quello che dice…

  5. Appoggio in pieno chi ha fatto la scelta di vaccinare: davanti alla leish non si scherza; ci vuole una protezione il più completa possibile. Prima c’erano solo gli antiparassitari, che sono un buon aiuto, ma sono comunque insufficienti. Adesso che ci viene finalmente incontro un vaccino, perchè non affidarsi? Io ho fatto vaccino e richiamo, in modo da intergrare la protezione del collare, e questa estate sono molto meno preoccupata che il mio cane si possa ammalare…

  6. Io ho aspettato qualche mese dopo la commercializzazione in Italia, in modo da informarmi, poi non ho avuto dubbi: a ottobre ho vaccianto Pongo.
    Trovo che una prevenzione che protegga il cane dall’interno, abbinata con quella dei repellenti, sia una grande arma contro la leishmaniosi! Io mi sono trovata bene, il mio cane non ha avuto alcun disturbo!
    Dopo l’estate faremo il richiamo.
    Questo vaccino inoltre sta dando risultati molto incoraggianti in Italia, dopo tanti anni di studi e ricerche per metterlo a punto… Sono convinta di aver fatto la scelta migliore a vaccinare Pongo: se si fosse ammalato senza nemmeno aver provato a proteggerlo con questa prevenzione, non me lo sarei mai perdonato!

  7. Ciao a tutti,
    trovo questa discussione molto utile, il contributo di ognuno è sempre prezioso, perchè ci aiuta a orientarci in un argomento tanto delicato come questo. D’altronde è normale, quando si parla di salute…
    Io sono tra i favorevoli al vaccino: appena ho poututo ho fatto vaccinare la mia cucciola e a maggio si è concluso il ciclo primario: nessun effetto indesiderato! 🙂 Milly sta bene e io sono più tranquilla, anche se continuo a proteggerla con gli antiparassitari!
    Sono d’accordo con chi dice che il rapporto tra i costi per curare la malattia e quelli per prevenire sono decisamente sbilanciati a favore di questi ultimi! (A parte che per la salute del mio cane non avrei badato a spese…) Ho speso in tutto 150 euro, mi sembra una cifra onesta per la prevenzione di una malattia così terribile!

  8. Ciao Cosimina, anche i miei cani dormono a letto con me e da quest’anno abbiamo optato per tutto nature…. ossia niente più prodotti chimici contro zecche, pulci e zanzare ma solo prodotti all’olio di Neem come collarini, spot on e spray e ti dirò che ci stiamo trovando davvero bene! Fai te! Il Frontline è cancerogeno e cmq non difende contro i pappataci della leishmania, semmai l’Advantix ma sono micidiali. I veterinari naturalmente non lo diranno mai! Documentati e poi valuta.

    • Il mio cane ha avuto una brutta reazione in seguito alla somministrazione dell’ advantix. Ha praticamente manifestato quelli che sul bugiardino vengono definiti ” rari effetti collaterali”. Ho intenzione di provare l’olio di neem……

  9. Salve a tutti… Devo dire che il mio scetticismo verso questa forma di vaccino e’ aumentata… Ho già rimandato un paio di volte la prima dose alla mia piccola pelosa perché questo pseudo vaccino mi fa un po’ paura…. Il mio cane non è’ che dorme in casa… Dorme nel mio letto ormai diventato suo… Ahahahah… Mah…. Sono davvero combattuta se farlo o no!! Inoltre mi date qualche info di questa pericolosità del frontline?????!!!!

  10. Ieri ho riparlato del vaccino col mio vet, e gli ho riconfermato la mia perplessità, anche se mi ha detto che in 1 anno non ha mai riscontrato problemi sui cani vaccinati.
    Mi ha però parlato del Leisguard che non dovrebbe avere effetti collaterali e sarebbe da somministrare da giugno.
    Qualcuno ne sa qualcosa in più? ( Ho già letto i due commenti sopra)

  11. No no Antonella non voglio assolutamente avvelenare i miei cani !! li amo da morire e’ x questo che ho deciso di vaccinarli .. Mi sono fidata del mio vet e lui mi ha fatto leggere sull’ opuscolo che questo ipotetico “vaccino” non ha effetti collaterali.. Cmq mi documentero’ meglio !! Non sapevo dell’olio di neem! Ho visto
    che fa anche i collari.. Ok Andro’ a cercarlo.. Grazie del consiglio.. Ma funziona anche contro le zanzare e i pappataci!?..

    • Ciao Sabrina, si è anche repellente contro zanzare e pappataci. Io oltre il collare uso gli spot on sempre all’olio di neem ogni tre settimane e non una volta al mese tanto sono naturali e non nocivi. Per qlc cosa… nn problema, è bello potersi consultare e ascoltare i consigli di tutti. Purtroppo però, riguardo gli effetti collaterali del vaccino, esistono ed io ne sono a conoscenza perchè riferito da chi l’ha provato sui propri…. Vabbè dai… Ognuno deve fare come meglio crede. A presto e fammi sapere!

      • Eccomi antonella ciaooo , ieri sono andata a cercare i collari all’olio di neem nel negozio x cani ben fornito dove vado sempre ma li avevano solo x i gatti, quindi ho provato in erboristeria ed ho acquistato 1 boccetta di olio di neem ma non sapendo poi bene come utilizzarlo mi sono documentata su internet e deve ringraziarti x che’ mi si e’ aperto 1 mondo!!! Quest’olio si e’ vero ha 1 odore forte ma non proprio sgradevole e funziona anche su di noi x tantissime cose.. Lo utilezzero’ anche come antiparassitario x le piante !! X ora ne ho messe alcune gocce sul pelo di nevi e wicky e poi come mi suggeriva l’erborista ho messo delle gocce all’interno dei loro collari… Ma tu dove li hai trovati i “collarini”? Su internet!?.. Fammi sapere .. Grazie a presto .. ciao sabrina

        • Oh Sabrina! Sono felice che hai trovato utile il mio consiglio. L’olio di neem é davvero efficace per tante cose! Cmq i collari li ho trovati nel negozio per animali Arcaplanet a Comacchio ma li trovi anche su internet. Sono della Beaphar e ti dirò che sto cercando lo spray da dare ai cani all’olio di neem che ho intenzione di dargli soprattutto quando incomincia il forte caldo e si esce la sera quando le zanzare infette e non fanno la loro uscita! Me lo ha consigliato una vetrinaria che abita vicino casa mia e che porta i suoi tre cani allo stesso parco nostro. Mi ha detto di spruzzarglielo sul pelo prima di uscire e fargli un bel massaggio su tutto il corpo. Non confonderti con lo spray per la casa perchè esiste anche quello all’olio di neem .Bene, dai! Teniamoci informate! Un caro saluto e a presto! Antonella

  12. Caro Matteo,
    se leggi il mio commento l’estate scorsa vedrai che ho fatto due vaccini al mio cane ed al secondo ha avuto una terribile reazione…ho fatto le mie “ricerche” parlando con proprietari che hanno vaccinato il proprio cane e controindicazioni non solo nel tempo ma istantanee ce ne sono e anche un po’ spaventose. Ho contattato numerosi veterinari ma ovviamente c’e’ il “silenzio stampa” e questo gia’ dice qualcosa.
    Anche per me il vaccino non aveva problemi di costo, rinuncio a cose per me ma per i miei cani , per la loro salute non mi spaventa nulla pero’ dopo la mia esperienza saro’ moooolto attenta quando propongono un vaccino nuovo.

  13. Buongiorno a tutti e grazie a Valeria per l’articolo. Il mio cane passerà tre mesi e forse più in Calabria; a questo punto lo farò dormire in casa, ma sto meditando di farlo comunque “vaccinare”: il nuovo medicinale asssociato alle precauzioni riportate nell’articolo non dovrebbero ridurre ulteriormente e sensibilmente la possibilità di infezione? Francamente il problema economico non me lo pongo minimamente (quando ho preso il cane ho tenuto conto del fatto che fosse anche una “spesa” oltre che un’ immensa gioia); piuttosto il mio grande dubbio, essendo questo medicinale una novità e quindi non testato per un periodo di tempo cospicuo, è se possa negli anni causare danni di altro genere alla mia belva. In via del tutto teorica, tenuto conto di come è fatto il medicinale, sono ipotizzabili problemi futuri o è tutto un grosso punto interrogativo? Potrà sembrare una domanda banale e retorica; me ne scuso, ma è ciò che più mi dà pensiero. Un caro saluto a tutti.

    • Ciao Matteo. Ti dico la mia in proposito… Ho due cani, un meticcio Uilson e una bigolina Camhilla di Geenhill. Bene, ti dico solo questo, io vivo in toscana e i cani li dividiamo io e il mio fidanzato che vive in Emilia, a seconda degli impegni di lavoro di lui fino a quando non avrò il trasferimento. Sono in una zona ad alto rischio Lesmania e con tutto ciò non ci penso proprio a fare questo pseudonimo di vaccino… in effetti non lo è e dá tanti di quei problemi che naturalmente nessun veterinario dice… Alcuni che ho consultato mi hanno confermato, a loro discapito, essendo il vaccino molto costoso dei problemi che comporta, e molti di loro non li fanno neanche ai propri cani! A te la scelta! Anche il famoso frontline sapevi che è cancerogeno? Ma nessuno lo dice…. Io ho adottato da quest’anno i collarini all’olio di neem abbinato allo spot on, le pipette…. Visiona pure su internet e valuta! Un saluto.
      Antonella

      • Non sono d’accordo con quanto affermi. Naturalmente ognuno é libero di fare ciò che vuole ma non si può affermare cose non vere. Informati e non certo su internet!

        • Carissima, mi sono informata non solo su internet ma da una clinica molto all’avanguardia in Toscana e anche da diversi veterinari sull’argomento sicchè ho tratto le mie conclusioni sul da farsi sui miei cani, lungi da me dire agli altri cosa fare sui propri. Ho semplicemente detto la mia come te la tua senza accusare nessuno di male informazione. Questo non è un vaccino, punto! Poi fai bene come vuoi tu!

        • Sarai mica un veterinario? E quanti cani hai, dato che non ne hai menzionato neanche uno a cui hai fatto questo pseudonimo di vaccino? Chissà perché si parla sempre degli effetti positivi e mai delle controindicazioni di questi prodotti…. Meditate gente , meditate e…. peccato che i vaccini li fanno i veterinari ai nostri cani altrimenti se li facessimo noi di sicuro, avendo la possibilità di leggere i foglietti informativi….. tanti veterinari farebbero la fame!

  14. Buongiorno, chiedo una cortesia, ho un cane con la lesmaniosi da tre anni, il mio Red ha 9 anni.E da tre anni che ho fatto la cura con milteforan e allupirolo, e tutto sembra sia andato bene , i sistomi sono scomparsi, l’allupirolo non l’ho mai smesso, dò al mio Red una pastiglia di allupirolo 300mg. al di, il cane è in perfetta forma corre gioca e mangia da leone, ” faccio le corna”. Ora vorrei provare a dargli il nuovo farmaco che mi ha consigliato il veterinario ” Leisguard ” socondo Voi dovrei smettere di dare l’allupirolo ” una past.300mg.al di ” per paura che i due farmaci entrino in contrasto?
    Oppure sono due farmaci che convivone bene tra di loro, il Veterinario a detto di smettere con l’allupirolo.
    Ringrazio anticipatamente.

    • Claudia, qua non siamo veterinari e quindi ogni risposta sarebbe una risposta ad capocchiam 🙁
      Spero che tra i lettori ci sia qualche vet che possa parlare con cognizione di causa.

  15. Oggi, leggendo il numero settimanale di Professione veterinaria, trovo un articolo intitolato “Leishmaniosi canina-Esteve Veterinaria ha effettuato in Spagna il lancio di Leisguard®“.
    Secondo l’articolo la casa farmaceutica Esteve, dopo 10 anni di ricerche, ha realizzato un farmaco efficace, indipendentemente dall’età e dalla razza del cane, ed in grado di esplicare 2 azioni contemporaneamente, ovvero la profilassi preventiva dei soggetti sani e la terapia di quelli malati.
    Gli studi clinici sono stati effettuati su cani oltre 700 cani appartenenti a 20 razze diverse; secondo quanto dichiarato dalla casa farmaceutica Leisguard® riduce di 7,2 volte il rischio di sviluppare la malattia agendo direttamente sul sistema immunitario potenziando l’immunità cellulo-mediata.
    Il principio attivo del farmaco è il domperidone, un derivato benzimidazolico antagonista della dopamina che blocca in modo selettivo i recettori dopaminergici D2 a livello periferico esplicando così azione antiemetica e procinetica senza avere però effetti extrapiramidali; la forma farmaceutica è una sospensione orale che va somministrata al dosaggio di 1ml ogni 10Kg di peso direttamente in bocca o miscelata con il cibo per 4 settimane consecutive.
    Gli studi clinici hanno evidenziato che il farmaco è efficace sia a livello preventivo che ai fini del trattamento nelle prime fasi della patologia; inoltre non interferisce nè con le prove diagnostiche (permettendo così di poter rilevare i soggetti positivi nella fase iniziale), nè con altre eventuali terapie.
    La stimolazione dell’immunità cellulo-mediata fa sì che i cani sieronegativi (ovvero sani) che vivono o si spostano nelle aree endemiche, e che sono esposti al contagio, vedano di molto ridotto il rischio di sviluppare un’infezione attiva causata da Leishmania e quindi la patologia clinica.
    L’efficacia preventiva del prodotto poi, se combinata all’azione di un collare repellente a base di deltametrina, arriva al 98%.
    Nei cani sieropositivi, ovvero già infetti, Leisguard® permette di controllare la progressione della malattia.

    Leggi tutto: http://vegamami.altervista.org/chiedi-al-veterinario/leishmaniosi-canina-dalla-spagna-un-nuovo-farmaco-con-duplice-azione/#ixzz2K2mtzBMl
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  16. E uscito un nuovo vaccino il 18/05/2012, si chiama Leisguard, è stato testato in Spagna per 10 anni e sembre che dia buoni risultati, al costo do €.16/00.
    Che ne dite, è a base di Donperidone, la cura è:
    A Aprile per 30gg. e a Settembre per altri 30 gg due ml. il tutto per via orale.
    Se una vuole risparmiare ancora in vece del vaccino gli da una pasticca da 10mg. per trenta giorni di domperidone ” La confezione non la ricordo come si chiama” ad un cane di kg.20, come sopra a Aprile e a Settembre, al costo di €.4/50 per trenta pastiglie.
    Che ne dite gente.

    • Ehm, il domperidone è un antiacido registrato x bambini (motilium) e l’azienda produttrice spagnola non ha fatto altro che metterlo in commercio sotto altro nome. Agisce come immunostimolante quindi assolutamente non specifico. Un vaccino é un’altra cosa…
      Contro la leishmania é più utile come terapia (non da solo) che come profilassi!

  17. Buongiorno, ho un carlino che tra pochi giorni compie 4 mesi e il veterinario ci ha consigliato tra un mese di iniziare il ciclo delle “vaccinazioni” per la Leishmaniosi: leggendo articolo e commenti sono rimasta perplessa sia perchè lui a metà febbraio non avrà ancora 6 mesi: non sarebbe meglio attendere ancora qualche mese in modo che abbia anche una corporatura più forte? Abitiamo nel centro della Toscana e il cane vive in casa. Il veterinario è un amico ma per il bene del nostro cane, avrei piacere di sentire anche altri pareri; grazie

  18. Salve, io non so quanto serve questo vaccino, peró so solo che il mio cane alla prima puntura ha reagito bene alla seconda e alla terza ha avuto una reazione allergica ed é gonfiata tutta. Non sapete che spavento perché il veterinario la prima volta mi ha detto che sicuramente l’aveva morsa un’ape, invece abbiamo capito che é stata una reazione allergica. Io il vaccino gliel ho fatto fare per sicurezza e per prevenzione perché una volta che c’è un animale dentro casa o lo tieni bene o non lo tieni per niente.

  19. Dario ti ringrazzio sei gentilissimo mercoledi avro in mano gli esami e allora avro ancora piu certezze comunaue vada che sia costosa ho meno non mi interessa il mio cane e la mia gioia di vita , il suo stsr bene e il mio star bene ! Comunque il mio tsto e un levriero spagnolo un galgo di 3 anni fatti la setimana scorsa .grazie ancora x le info ne terro conto mi sono stampsto tutto !

    • @ Fabio
      E’ verissimo quanto affermaa Dario p. Ho visto cani ridotti ad una larva a causa della malattia ma rifiorire letteralmente con la cura. Cani anche anziani che sembravano ringiovaniti, credimi. Tanti auguri per il tuo cane.

  20. @ Fabio.
    Ti hanno raccontato un mucchio di balle.
    1) Un cane con la leishmaniosi, dopo la terapia, può condurre un’esistenza normalissima (il mio ha la leishmaniosi da un anno: se la malattia è monitorata e tenuta sotto controllo, non inciderà sulla qualità della vita del cane).
    2) I reni li distrugge la malattia se non presa in tempo, non la terapia. Se il cane è giovane può subire un’intossicazione col medicinale (infatti si inizia a dosi minime), ma è davvero raro che accada.
    3) Sì, è costosa la terapia, ma non si tratta di cifre esorbitanti e considera che questi soldi li spenderai nell’arco di due-tre mesi, non tutti in una volta.

  21. ciao ragazzi oggi ho saputo che il mio cane e amalaticcio di ismania ….mi anno amazato quando mi anno spiegato cose …non so cosa fare come comportarmi iniziero’ la cura costi quel che costi ma mi anno pure dettoche non vivra’ a lungo , e la verita’? voi che ne sapete piu di me . dicono che la cura gli distrugga i reni e potra morire x insuficenza renale . e vero .grazie fabio

  22. Ciao Nadine,

    come già detto da alcuni, non essendo veterinaria, posso solo consigliarti come mamma di cane!
    Io ho fatto le 3 iniezioni e non ci sono state reazioni (mai), nostante l’epilessia del mio cane.
    Non fare la terza iniezione, perché anche se la reazione non fosse dovuta proprio al vaccino, ma ad altri fattori (allergie, paura, stress ecc.), è sempre meglio non sottoporre il cane a qualcosa che potrebbe mettere in pericolo la sua vita.

    Quando sarà il caso, segui tutte le indicazioni, metti un collare apposito, tieni il cane in casa di notte.
    Vedrai, andrà tutto bene.

    ciao!

  23. Cerco DISPERATAMENTE un consiglio e delucidazione abito nella regione Marche dove questa malattia si diffonde a vista
    d’occhio per questo vedendo nel vaccino un “appiglio ” in piu’ ho fatto
    vaccinare il mio barbone nano. Primo vaccino tutto bene mentre al secondo
    vaccino appena inoculato si e’ creato un gonfiore grande come una palla da golf
    e quando abbiamo poggiato a terra il cane ha cominciato a barcollare fino a
    cadere, non ha perso completamente i sensi ma e’ rimasto accasciato fino a riprendersi ma per quasi mezzora e’ voluto stare sdraiato sembrava affaticato,
    abbattuto, il veterinario ha detto che il battito cardiaco era rallentato che a
    lui sembrava un “riflesso catatonico”(non so che vuol dire ma lo ripeto aVoi
    per darvi piu’ info possibile).Il mio piccolo e’ rimasto abbacchiato tutto il
    giorno ,il gonfiore e’ sparito quasi subito.Il mio veterinario e’ in difficolta’ su
    cosa consigliarmi perche’ ovviamente adesso sono terrorizzata…Insomma sono
    veramente spaventata all’idea di fare l’ultimo richiamo insomma se rischio di
    far star male o chissa’ che cosa il mio cucciolone preferisco stoppare qui il
    tutto. Avete un consiglio o un idea di cosa rischierei se provo l’ultimo
    vaccino? e se non lo faccio ci saranno problemi per il mio peloso? Vi prego di
    essere cosi’ cortesi di rispondermi. Ho cercato info su internet ma c’e’ tanta confusione a riguardo a quanto pare :
    a me non importa di aver speso soldi per i precedenti vaccini per me e’ importante non rischiare nulla di grave sul mio cane e’ questo il mio punto e poiche’ credo di non essere l’unica con questi dubbi mi auguro che qualche luminare di veterinaria sappia rispondere.
    GRAZIE

    • Nadine, qui non ci sono veterinari (cioè, tra i lettori qualcuno sì, ma non in redazione), quindi è davvero difficile darti una risposta che assolutamente non ci compete e che non abbiamo alcun titolo per darti.
      Io posso darti un parere che vale come quello di una qualsiasi Sciuramaria: se il tuo cane ha avuto una reazione di questo tipo, me ne guarderei bene dal fargli un ulteriore richiamo e segnalerei immediatamente la cose alla ditta produttrice del vaccino.
      Per il resto… il vaccino non dà una vera copertura contro la leish, è solo un'”arma in più”: se nella tua regione il problema è molto serio, ti consiglio di utilizzare tutti i metodi preventivi conosciuti, dallo Scalibor alle lozioni insettifughe, ma soprattutto di tenere il cane in casa di notte, visto che i flebotomi non gradiscono le case umane.

      • Non gradiscono le case umane??!!! Infatti il primo ritrovamento in Italia di flebotomo infetto (anni 80 credo) é stata proprio una casa sullA Appia a Roma!!!

    • Fossi in te manderei un email al professore Gaetano Oliva ( Napoli) si è occupato della sperimentazione in Italia del vaccino , meglio ancora se lo fa il tuo veterinario. Cmq ora che siamo in piena estate e considerando i tempi per l’efficacia del vaccino,tre settimane dopo il completamento del ciclo primario di vaccinazione, penso sia inutile fare il vaccino. Penso che il periodo ideale sia Gennaio-Feb.

    • Mi introduco anch’io nella discussione in quanto ho fatto fare il vaccino al mio amatissimo Otto ,un p.t. di tre anni. E’ stata una decisione molto sofferta. La mia paura più grande era quella di provocare l’insorgenza della malattia con questo “vaccino” ma… io gestisco una pensione per cani, mi trovo in Puglia, il mio Otto è giovane e sano ma sta sempre all’aperto e a contatto con altri cani. Ho dovuto prendere la decisione di fargli il vaccino. Non avevo altra scelta, anche una piccola percentuale di protezione per noi in Puglia è importante.. La malattia, vi assicuro, è in rapidissima diffusione e sta facendo strage di cani.
      E’ quasi normale, per noi, che un cane contragga la leishmania. Il discorso che ho fatto a me stessa è stato questo..oggi Otto ha tre anni, è giovane, è in perfetta salute.Però è ad alto rischio di ammalarsi. Cosa posso fare per aiutarlo a star bene pur vivendo in un contesto molto critico? Oltre agli antiparassitari che applico puntualmente ogni 15.20 giorni, ho voluto provare. Ne ho parlato con il mio veterinario. Gli ho esposto i miei dubbi. Mi ha confermato che la protezione del “vaccino” era molto bassa e che comunque avrei dovuto lo stesso applicare l’antiparassitario così ho preso la decisione. Otto ha ormai da qualche mese concluso i richiami ma per quanto riguarda gli effetti collaterali ,il mio cane non ne ha avuti neanche uno. La sua vivacità neanche è venuta meno, nè il suo appetito, niente di niente, come se nulla fosse.
      Avete mai visto un povero cane ammalarsi di leishmaniosi? E’ qualcosa di atroce. Non è sufficiente da noi neanche più tenere il cane al chiuso la notte. La situazione è veramente tragica, cretetemi. A rendere ancora più drammatica la situazione è anche l’ignoranza dei proprietari che, dalle parti nostre, ancora si ostinano ad applicare al cane il semplice Frontline, per risparmiare un pò di soldi! Ho ritenuto giusto, doveroso, offrire al mio cane una chance in più. Perchè prevedo che quando lui sarà vecchio (e mi auguro che arrivi alla vecchiaia, in buona salute) i cani sani, dalle mie parti, saranno veramente molto pochi. Non avrei fatto questo vaccino solo se il mio cane, ad esempio, fosse stato anziano e quindi fosse ormai “passato” indenne attraverso l’uragano. Ma…il mio Otto, si trova nel mezzo, nell’occhio del ciclone e ho ritenuto opportuno offrirgli questa ulteriore possibilità.

    • Te li vuoi davvero avvelenare i tuoi cani! Informati bene e non dai veterinari! Questi sono prodotti nocivi e non danno alcuna garanzia totale sull’efficacia! Ti dicono solo gli effetti positivi e mai i negativi! Sapevi che il Frontline é cancerogeno? Nessuno di loro te lo dirá mai! E dell’advantix? Non ne parliamo! ma ribadisco… fate sempre quello che ritenete più giusto!

  24. Salve a tutti,
    io ho fatto il vaccino al mio setter. Una femmina di quasi 6 anni epilettica.
    l’ho adottata da 4 mesi e ho scoperto io questa forma di epilessia. Vivo a Milano, ma dovendo andare a napoli (c’è la mia famiglia lì) sistematicamente, ho scelto di fare il vaccino.

    Ho visto troppi cani morire tra atroci sofferenze, lì quella malattia è una cosa ormai normale.
    La mia cagnolina non ha avuto alcuna reazione, ha tollerato molto bene le 3 iniezioni.
    Spero che a questo punto il vaccino riesca a dare davvero un aiuto concreto.
    Io ho dovuto provarci…se non dovessi tornare a napoli, allora avrei preferito aspettare almeno un anno.

  25. il mio labrador è epilettico e ho notato che dopo la somministrazione della prima dose di vaccino contro la leishmaniosi le crisi epilettiche sono aumentate notevolmene …. anche tre episodi al girno quando invece le crisi erano rare… circa sette o otto all’anno !

    • Sinceramente è stato un po’ uno sprovveduto il veterinario, l’azienda farmaceutica stessa dice che non essendo stato testato su cani con patologie, andrebbe di conseguenza somministrato ad animali sani e io per sani intendo che non hanno proprio nessun problema 🙂 mi dispiace molto per il tuo cagnone.. Io rimango Dell idea che fare vaccinare per ora solamente cani ad alto rischio cioè quelli che dormono fuori in zone endemiche e iperendemiche

  26. Ciao Laura, io sono Arianna Raddato, felice proprietaria di due pelosi.Il mio intervento è rivolto solo a non fare passare messaggi di disinformazione…non è mio interesse convincere le persone a vaccinare i pelosi… Ogni persona decide secondo la propria testa… Faccio parte di un gruppo Facebook su alani…. Alanisti… e ho scoperto il documento proprio perchè è stato postato nel gruppo… e poi ho scoperto che sta facendo il giro della rete… Poi se in questo forum ci sarà una discussione sostanziale sul vaccino … mi piacerebbe intervenire…

  27. La Leismaniosi è trasmessa da un “vettore biologico” cioè da un essere vivente invertebrato indispensabile per la sua trasmissione da animale malato ad animale sano, uomo compreso.
    Infatti affinchè possa infestare un nuovo ospite la Leishmania deve subire all’interno dell’insetto vettore una trasformazione biologica che la renda infestante, cioè puntuta e con un flagello ovvero un codino, che le permette di muoversi. Senza insetto non c’è trasformazione e dunque non c’è trasmissione, senza insetto la Leishmaniosi non si trasmette. L’insetto in causa è : il Flebotomus Papatasi, volgarmente detto pappataci.
    in realtà le prime cellule dell’organismo che entrano in contatto con il parassita sono i granulociti neutrofili, migrati nel sito d’infezione, i quali fagocitano il microrganismo senza ucciderlo, inoltre la loro apoptosi fisiologica risulta ritardata fino a richiedere 2 giorni. I neutrofili infetti producono una citochina che attrae i macrofagi i quali a loro volta li fagocitano e quindi Leishmania, internalizzata tramite questa via indiretta, riesce a sopravvivere ed a moltiplicarsi nei macrofagi; quindi il parassita utilizza i neutrofili come una sorta di cavallo di Troia per penetrare nelle cellule ospiti finali in modo silente e senza essere riconosciuto
    Una volta fagocitata dai macrofagi ,cioè le cellule sentinelle in grado di fagocitare, inglobare o ingurgitare (che dir si voglia), qualunque cosa estranea capiti loro a tiro, per loro sfortuna la leishmania all’interno di queste cellule spazzini si trova molto bene tanto che si trasforma nella sua forma vegetativa, cicciotta e tondeggiante e lì si moltiplica fino a far esplodere il povero macrofago e colonizzare altri macrofagi. Questo fatto di vivere e riprodursi all’interno delle cellule di difese dell’organismo la rende quasi inattaccabile, permettendole di parassitare l’organismo ospite. Queste cellule, nella loro opera di pattugliamento sono in grado di migrare da un dipartimento all’altro assicurando un ottimo sistema di difesa ma favorendo nel caso della leishmania la sua diffusione a tutto l’organismo. I Macrofagi non solo non funzionano (o funzionano poco e/o male) ma finiscono per comportarsi da veri e propri “cavalli di Troia”. Infatti le leishmanie, all’interno di queste cellule, producendo particolari sostanze e/o “in virtù” delle loro strutture di superficie, riescono a sopravvivere ai potenti meccanismi “killer” macrofagici e, addirittura, ne ritardano od impediscono la normale degenerazione (i Greci restano nel cavallo così i Troiani non li possono vedere).
    L’esito dell’infezione è strettamente connesso al tipo di risposta immune che viene innescata.
    In sintesi se il sistema immunitario del cane rispondesse con un tipo di risposta immunitaria( Th1) di tipo cellulo mediata( ovvero inducendo la morte di quei macrofagi infetti dai protozoi tramite Linfociti T che distruggono i macrofagi infetti) la malattia regredirebbe sino ad eliminare completamente l’infezione. Purtroppo senza il vaccino il sistema immunitario nella maggior parte dei casi attiva un tipo di risposta diversa ( di tipo th2) ovvero produce anticorpi che per le motivazioni sopra dette non riescono a sviluppare un’azione lesmanicida con il risultato che l’infezione prolifera e gli anticorpi continuando a crescere attacando gli organi stessi del cane .
    Il vaccino non fa altro che ‘’insegnare ‘’ al sistema immunitario ad attivare il tipo di risposta con carattere lesmanicida ( th1).
    Il vaccino nduce una maggiore protezione contro l’infezione (nel dettaglio il rischio di contrarre la malattia si riduce di 3,6 volte. cio’ significa che, se ad esempio ci troviamo in una area endemica ed abbiamo, per esempio, un rischio per i cani non vaccinati del 50% di contrarre la malattia, questa percentuale si riduce al 50/3,6= 13,89% se si fa il vaccino) ed in quei cani che comunque contraggono la malattia, aumenta di molto (le percentuali sono sempre nel documento) le possibilita’ che il cane riesca a limitarne gli effetti . Tutte le % che trovate in rete che parlano di una protezione pari a 60% 70% o ancora 90 % sarei curiosa di capire come l’hanno ricavata i veterinari considerando che questi dati non sono espressi nel mondo scientifico e trattatasi quindi di disonestà intellettuale.

  28. Vado direttamente alla critica al vaccino.
    1)Per quanto concerne il punto che non trattasi di vaccino. La vaccinazione consiste nell’inoculazione di materiali antigeni (vaccini) in modo da indurre un’immunizzazione attiva, cioè la produzione o di un immunità umorale tramite Linfociti B (attiva verso agenti extracellulari, quindi non va bene per la Leishmaniosi,)o una risposta immunitaria cellulo-mediata,mediata dai Linfociti T( attiva verso agenti intracellulari ,come nel caso della Leishmaniosi,alcuni virus e batteri) che conferisce protezione nei confronti di una determinata infezione. La fase effettrice dell’immunità cellulo mediata prevede la distruzione della cellula bersaglio ad esempio macrofagi e cellule dentritiche da parte dei Linfociti T .Entrambe le linee della risposta immunitaria possono produrre linfociti della memoria.
    Quindi non capisco la storia che si mette in discussione il concetto di vaccino.
    Non è mia intenzione ne ho interesse a cambiare opinioni in tema di immunologia, ma per chi voglia studiare il sistema immunitario e quindi capire come funzionano i vari tipi di vaccini invito a studiare le lezioni audio di alcune università e manuali disponibili in rete.

    2)le proteine all’interno del mio cane non si comportano come il promastigote (il quale dice al macrofago: ‘’ehi tu, guarda sono qui, mangiami!”); quindi il meccanismo di presentazione (il macrofago che fa il maggiordomo per il sistema immunitario attivandolo) è poco chiaro.

    Non è vero . Qui di come funziona l’infezione chi ha scritto il documento ha capito poco. Parte dei cani esposti al parassita non svilupperà leishmaniosi perché sono in grado di eleminare completamente il parassita. Cioè ci sono cani che attivano da soli una risposta immunitaria del tipo Th1. Le proteine di cui si parla nel documento sono proteine escrete ( ESC) prodotte da protozoi. Studi sulla specifica proliferazione anti-Leishmania dei linfociti di topo hanno portato alla conclusione che le Esp di L infantum sono i migliori fattori stimolanti della proliferazione dei linfociti T .

    3)questo non rende più funzionale il test IFAT, perché il cane risulterebbe sempre positivo.
    Però (stranamente!) la Virbac, azienda farmaceutica produttrice del vaccino, ha brevettato anche un kit test (SPEED LEISHK) che riesce a distinguere se un cane è positivo per la sierologia, in quanto vaccinato, oppure se è positivo per infezione in corso;

    Cosa dire se un cane è positivo a test IFAT non viene mica trattato,prima si vede come il cane risponde.La BVT è un’azienda interamente di proprietà Virbac. I primi test prodotti da BVT sono stati Leishmatest ( un test di agglutinazione rapido) e Fluoleish( un IFAT, il metodo di laboratorio di riferimento). Ben venga lo Speed Leishk.

    4– Si legge nel documento: Per quanto riguarda questo adiuvante, chiamato anche saponina (derivato vegetale dell’albero Quinoa Saponina), fa in modo che i maggiordomi (cellule dendritiche) insieme alla presentazione producano l’IL-12 (mediatore dell’infiammazione) indirizzando una risposta cellulo-mediata specifica con attivazione macrofagica e instaurazione di una memoria immunologica.
    Peccato che gli effetti collaterali locali e sistemici (vedi sotto) siano dovuti proprio all’adiuvante, che non ha mai superato i test di tolleranza per essere usato in campo umano, mentre in campo veterinario l’unico vaccino che lo usa è quello per la leucemia felina (dove bisogna stare attenti all’insorgenza di fibrosarcomi

    il QA-21 utilizzato nel vaccino è un componente purificato dalla saponina. Esso è contenuto nel vaccino per la malaria( campo umano), attualmente in sperimentazione di fase III(la pubblicazione dei risultati preliminari dello studio di fase III del vaccino RTS,S sul New England Journal of Medicine, i dati, che si riferiscono a 6mila bambini fra i 5 e i 17 mesi di età, immunizzati nell’arco di un anno, indicano una riduzione del 56% dei casi di malaria e del 47% di quelli di forma grave). È anche utilizzato da molti anni nel vaccino Leucogen per la Felv nei gatti. La scelta di tale adiuvante si giustifica nel fatto che ha indotto un livello più elevato di produzione di IFN-y nei cani vaccinati rispetto agli altri adiuvanti testati. E

    5) STUDIO DEL VACCINO (qui si arriva al ridicolo)
    – Si legge nel documento che nel primo esperimento che è stato condotto in laboratorio sono stati utilizzati 20 cani beagle, di cui 10 sono stati vaccinati e 10 no. Dopodichè gli sono stati sparati in vena dei promastigoti vitali e verificati i risultati con la PCR.
    E’ risultato che il 70-80% dei non vaccinati avevano alta carica parassitaria ed erano positivi a Pcr.
    Il 30-50% dei vaccinati avevano bassa carica parassitaria ed erano positivi a Pcr.
    Su questo esperimento non dicono altro.
    Come non dicono altro? ( Mi piacerebbe sapere come tali % sono state recuperate… fanno ridere…)
    Un anno dopo il completamento dello schema di vaccinazione iniziale, quando dovrebbe essere fatto il richiamo, tutti i cani sono stati esposti mediante iniezione endovenosa di promastigoti. Questi promastigoti erano stati preparati a partire da amastigoti prelevati dalla milza di un cane infetto per garantire la capacità infettante. Il numero molto elevato di parassiti inoculato rappresentano condizioni di infezione artificiale estreme intese a produrre un’infezione attiva nel massimo numero possibile di cani. Durante l’anno successivo è stato monitorato lo stato clinico di ciascun cane; è stato esaminato il loro midollo osseo mediante PCR quantitativa(qPCR) per verificare la presenza di DNA del parassita, ed anche mediante prove colturali per verificare la presenza di parassiti vivi.
    Nel gruppo di controllo non vaccinato
    -7 cani sono divenuti positivi sia alla PCR che alla coltura e tali sono rimasti per tutto il resto dello studio( il loro sistema immunitario non ha reagito con una risposta del tipo TH1)
    -2 cani sono risultati positivi alla PCR ma sono risultati negativi alla coltura ( il loro sistema immunitario ha reagito con una risposta di tipo TH1 e hanno vinto l’infezione)
    – Un cane è divenuto positivo alla Pcr tardivamente nel corso dello studio, ma è rimasto negativo alla coltura( Forse ce la farà a vincere l’infezione ma ancora non si sa)
    – Nessun cane ha bloccato l’infezione prima che essa di diffondesse al midollo osseo
    – Con le % indicate nel documento non mi trovo. Tutti i cani erano positivi a Pcr ( 100 %). La Pcr è in grado di rilevare frammenti di parassiti rimasti nel midollo osseo per un certo periodo di tempo dopo la loro uccisione.
    Quindi la suddivisione finale al termine dello studio è stata la seguente: 7 cani presentavano un’infezione attiva ( malati quindi) un cane era positivo al DNA(non si sa se riesce a combattere la malattia) 2 erano liberi da Leishmania( il loro sistema immunitario li ha salvati).
    Nel gruppo vaccinato:
    – 5 cani sono risultati positivi sia alla PCR che alla coltura; tre hanno mantenuto tale positività per tutto il resto dello studio( quindi malati), mentre due sono riusciti a controllare l’infezione e ad essere negativi sia al PCR che alla coltura entro il termine dello studio( il loro sistema immunitario ha fatto si che vincessero l’infezione)
    – 2 cani sono risultati positivi alla Pcr ma sono rimasti negativi alla coltura ed entrambi sono risultati negativi alla PCR entro la settimana 23( il loro sistema immunitario ha fatto si che vincessero l’infezione)
    – 3 cani sono rimasti negativi a tutti i test per tutta la durata dello studio
    La suddivisione finale è risultata la seguente: tre cani presentavano un infezione attiva asintomatica ( quindi malati) mentre sette erano liberi da leishmania( il loro sistema immunitario ha vinto l’infezione).
    In questo studio, in cui è stata applicata una massiccia infezione per via endovenosa un anno dopo il completamento del vaccino primario, le differenti risposte all’infezione nei gruppi hanno dimostrato un chiaro beneficio della vaccinazione . Questo beneficio è evidente anche se l’infezione è stata indotta un anno dopo le vaccinazioni e non è stato somministrato alcun richiamo, confermando che la durata dell’immunità è di almeno un anno.
    Tale beneficio può anche essere apprezzato quando viene espressa la carica parassitaria a livello midollare, determinata mediante qPCR. Nei cani di controllo (non vaccinati) si osserva un aumento costante della carica parassitaria nel tempo. Nei cani vaccinati invece si osserva una riduzione nel tempo della carica parassitaria.

    Forse non vale la pena continuare a perdere tempo per criticare questo documento di critica al vaccino… perchè dovrei continuare a scrive per ore… Non è mia intenzione convincere le persone a vaccinare…
    Se posso esprimere un mio parere non e’ il caso di prendere a riferimento l’esperienza di un veterinario piuttosto che un altro in quanto il vaccino e’ entrato da poco sul mercato ed e’ poco conosciuto da tutti. Secondo me gli unici riferimenti certi sul prodotto vengono dati dalla sperimentazione effettuata dal CVMP (Comitato per i prodotti medicinali veterinari) dell’ EMA ( Agenzia europea dei medicinali).

      • Ciao Laura …non so se è un peccato essere curiosi e amare studiare… cmq non lavoro per la virbac… ho solo precisato fatti raccontati male nel documento…

        • Sinceramente per quanto conosca da esperienze di anni di ambulatorio i vari prodotti virbac e le vicende di ricerca eccetera, presentate puntualmente dai vari informatori che si sono avvicendati negli anni, effettivamente non ho cotanta memoria. Semplicemente ne sono rimasta stupita. Inoltre visto che ti piace studiare ti esorto a leggere attentamente i cartacei che ci hanno consegnato e vedrai che qualche perplessità nascerà anche a te. A meno che tu non ti ritenga molto più preparata o perspicace della maggior parte dei veterinari italiani. Le riflessioni finora lette in questo forum non mi sono sembrate così campate in aria. Anzi la redazione ha scritto un ottimo articolo.

          • tutto ciò che ho sritto è facilmente consultabile sulla Monografia del prodotto…quindi consultabile da tutti… e proprio perchè l ho letto non mi trovo con i fatti raccontati nell’articolo… anzi…Dell’articolo condivido solo una cosa cioè che maggiori risultati sull’efficacia del vaccino si avranno solo con il tempo… ma questo vale per tutti i nuovi farmaci messi in commercio…

    • ci sono o meno cani in grado di sviluppare un autodifesa contro la lesmaniosi? se ci sono..
      1 vanno a confondere i risultati dei test?
      2 perchè non selezionarli in barba allo step così o colà? la salute prima di tutto

      • Ci sono cani che attivano da soli una risposta del tipo th1 e quindi riescono a liberarsi da soli del parassita. Si, vaccinando il cane ,facendo Ifat avrai un titolo anche se basso. Ma nei cani non vaccinati in presenza di quel titolo così basso cosa si fa? si monitorizza il cane. Cioè ogni tot mesi si ripete il titolo. Sino a quando il quadro proteico sarà nella norma non si va a caccia del parassita.

  29. Gherardo, oltre a rendere pubblica la tua esperienza, che mi sembra piuttosto rilevante, ti suggerirei di comunicarla anche alla ditta che produce il (sedicente) vaccino. Visto che abbiamo assodato che in realtà lo stanno sperimentando sui nostri cani, a me piacerebbe anche che questi “esperimenti” avessero un valore, e che gli effetti collaterali indesiderati venissero portati a conoscenza dei produttori. Così, magari, avranno anche l’opportunità di lavorarci sopra e di migliorare il farmaco.

  30. Ho iniziato a fare il vaccino al mio Guappo, ma per ben 2 volte dopo la somministrazione delle dosi ha avuto 2 crisi convulsive.
    Ho deciso di non somministrare la terza dose……….
    Userò per il momento altri ausili……

  31. Io la Leishmania l’ ho ” vista in faccia”…ci siamo sfidate per 6 mesi…solo 6 mesi…ed ho perso.Ho perso il mio amore, nato da una cagna malata e comprato da me per non vederlo sparato il testa da una ” brava” persona…Abbiamo fatto la guerra insieme, abbiamo lottato fianco a fianco per un po…poi sono rimasta da sola a guardare negli occhi il mio cane che non aveva più le forze per respirare, per vivere, per farmi un “sorriso”.Lottavo da sola a testa bassa e denti stretti, non guardavo più niente, ne la famiglia, ne il lavoro…niente.6 mesi sono volati ed io non volevo mollare, ne vedere la realtà….lui mi è scivolato dalle mani 4 anni fa e mi sono trovata da sola senza un motivo per andare più avanti!Avevo letto in 6 mesi TUTTO sulla Leishmania, TUTTO….ma questo non mi ha aiutato a salvare il mio cane!Mi ritrovo 4 anni dopo a sentire un brivido lungo la schiena quando sento il nome di questa malattia.Ho i cani che puzzano di repellente come dei alberelli per le macchine…Ma lui era speciale e l’ho perso! Non ferrei il vaccino ai miei cani, non un vaccino da testare sui miei cani! Quando Ho comprato 4 anni fa una medicina nuova per la Leishmania, la medicina che prometteva miracoli, il mio cane è andato “sotto un treno”…invece di aiutare ha peggiorato….Mi manca tanto il mio Shadow, mi manca tutto di lui e mi chiedo sempre se c’ era qualcosa che potevo fare di più…qualcosa che non ho fatto.Mi sento in colpa, non l’ ho salvato….sono riuscita a “regalare” a questo cane 2 anni di vita con me…ma non la vita.Questa è stata la guerra della mia vita.Scusate il mio sfogo, ma Shadow meritava 2 paroline qui…lui è stato un eroe….il mio eroe…ma gli eroi non tornano mai a casa….

    • come ti capisco!!!!!! è successo anche a me con un gatto solo 2 mesi fa’ aveva un eczema e un veterinario che non menziono ……. mi ha dato la ciclosporina che serve per chi ha subito un trapianto quindi riduce a zero le difese immunitarie. quindi ha incominciato a non mangiare e nel giro di 2 mesi è morto con l’acqua nei polmoni e stato sotto ossigeno tutta una settimana con cure varie per il cuore. anche io mi sento in colpa perche potevo godermelo ancora un po anche con l’eczema.

  32. Il mio vet, che, vi assicuro, è bravissimo, era un po’ perplesso a proposito e non mi ha certo consigliato di farlo fondamentalmente per: i) la casistica quasi nulla (anche se ha detto che la casa farmaceutica è cmq molto seria), ii) il fatto che comunque non esime dall’usare le protezioni, iii) l’efficacia è solo al 70%, e iv) il costo (che a me non interessa, spenderei anche di più se ne valesse la pena). Mi ha comunque detto di aver già “vaccinato” circa una decina di cani da aprile a oggi. Poi ha aggiunto che la scelta del “vaccino” dipende dall’apprensività del padrone…
    Io per ora NON farò “vaccinare” la mia bimba. Vedremo semmai più avanti…
    Ne approfitto però per fare una domanda: si possono usare Scalibor e Advantix insieme? E per quanto tempo sono veramente efficaci i due sistemi?

  33. WOW!

    Gia’ tra due vet che ho sentito, uno è favorevole (quello che ha un ambulatorio privato..), uno è contrario (quello che lavora in una struttura pubblica…)….

    Grazie Mille come sempre, Valeria & co. 🙂

    NON vaccinero’ i miei due cani.

  34. Io ho fatto vaccinare il mio cane. Ho due gatte conviventi e non posso usare permetrine. In genere sono molto diffidente verso qualsiasi tipo di vaccinazione, anche umana, ma in questo caso ho voluto dare una chance in più alla prevenzione visto che le alternative per me sono veramente poche. Posso dire che ho già fatto il secondo richiamo e non abbiamo avuto effetti collaterali di sorta.
    Non sono completamente tranquilla ma nel mio caso credo che il gioco valga la candela.

    Vi terrò aggiornati.

    • Ciao serena, ti ricordo che nonostante il vaccino DEVI usare anche l’antiparassitario è la stessa azienda che produce il vaccino a dirlo 🙂

    • Ciao Serena, come ti sei trovata alla fine con il vaccino?
      Hai fatto già il richiamo annuale? Sei meno dubbiosa a riguardo..?

  35. Testate ogni anno, se il cane dirme fuori o siete in una zona impestata, ogni sei mesi.
    Negativizzare un cane con marcatori bassi non è impossibile

  36. Ed infatti la veterinaria dei miei due cagnastri (Ambra è positiva alla Leishmaniosi, ma ha un titolo anticorpale di 1/50) mi ha sconsigliato di usare il vaccino.
    Grazie dell’articolo!

  37. mmm… perdonami, non è né per polemica né per far pubblicità ad altro, ma visto che hai fatto te un elenco di antiparassitari specifici dicendo che Scalibor e Advantix sono gli unici due testati sul campo per i flebotomi, mentre a me è stato indicato dal veterinario di usare EXSPOT (e che comunque almeno a parole anche loro dicono di proteggere dai flebotomi: http://www.exspot.it/parassiti.asp?par=2), come sta la cosa? Davvero, non ho a cuore un antiparassitario piuttosto che un altro, voglio solo sapere se usando EXSPOT sto proteggendo la mia testona adeguatamente!

    • Certo che è protetto con Exspot,è un antiparassitario molto efficace che contiene un piretroide ad alta attività residuale,per cui ha un’azione che dura circa un mese,a meno di bagni.

    • L’expot è dato come anti-flebotomo e presumo sia vero: non ho notizie di test sul campo, ma impiegando lo stesso principio attivo di altri antiparassitari già testati si presume che debba funzionare anche lui!

    • sono gli unici due farmaci di cui è stata testata sperimentalmente l’efficacia… per expot no, ma essendo ache esso un piretroide di sintesi.. (stesso principio di advantix e scalibor) l’efficacia dovrebbe essere la medesima

      • Vi devo correggere,per Exspot esistono studi di efficacia,effettuati trattando i cani e liberando flebotomi in ambiente controllato. Mi pare che su Leishmania.org sia riportato uno studio dell’Università di Madrid

          • Grazie G.i.a.n.n.i per il tuo fervore nel rispondere al mio quesito, ma ormai credo che abbiamo capito… magari siamo sciuremarie per quanto riguarda la cinofilia, ma non tonti a tutto tondo. 🙂

          • misteri degli smartphone! non mi segnalava l’invio corretto…o forse lo smartphone è davvero Smart e sa quando è necessario ripetere…deve aver scaricato da solo l’app “scanner cerebro del cinofilo medio”, quello che si fa infinocchiare dalla pubblicità a tamburo battente di certi prodotti che poi, alla prova dei fatti, risultano molto meno efficaci; ma tant’è, come dice Jannacci: “La televisiun la g’ha na forsa de leun, la televisiun la g’ha paura de nisun, la televisiun la t’endormenta cume un cuiun”

  38. Il mio veterinario mi ha spiegato più o meno quello che ho letto nell’articolo (gli articoli di Valeria per me sono oro per come e per quello che scrive), ma mi ha anche detto che è uscito quest’anno in Italia ma che in Portogallo e Spagna è già presente da almeno 2 anni….

  39. Grazie per le informazioni, come al solito precise, ma sempre piacevolissime da leggere.
    Il mio veterinario, non solo non mi ha mandato una mail per far vaccinare i cani (sono tre, mica male), ma alla mia richiesta mi ha sconsigliato il vaccino in attesa di vederci chiaro.
    Lo stesso veterinario dieci anni fa mi sconsigliò il vaccino parenterale per la filaria per problemi nel punto di iniezione, consigliandomi di continuare ad usare il vaccino orale, in alcuni paesi il vaccino in fiale è stato ritirato perchè può far insorgere tumori in sede di inoculazione.

    • Non esistono “vaccini” contro la Filariosi, nè parenterali nè orali.
      Quelli che fai sono solo trattamenti antiparassitari…

      • Ciao, Laura non parlava di un vaccino, bensì di una puntura annuale che sostituisce il cardoteck.. Esiste e si chiama guardian, praticamente dentro c’e lo stesso principio attivo del cardoteck (ivermectina) con un adiuvanti che ne consente un graduale rilascio per circa 7/8 mesi…. Io non lo faccio perché non mi convince anche una questo caso l’adivante…ma è un valido prodotto per chi è un po’ sbadato e non si ricorda della tavoletta tutti i mesi

        • Mery, se stai rispondendo a me, rileggiti il post di Laura, è lei che parla di “vaccino per la filariosi”.
          Il Guardian poi non ha ASSOLUTAMENTE lo stesso principio attivo del Cardotek!!
          Sarebbe opportuno evitare di scrivere cose false ed approssimative…

          • Ciao raffa, diciamo che sto rispondendo a entrambe, esiste si una puntura preventiva(che i veterinari impropriamente chiamano vaccino per rendere l’idea del farmaco ai proprietari). Studio medicina veterinaria e il principio del guardian è la moxidectina che fa parte della famiglia dei lattoni macrociclici come l’ivermectina (non avevo specificato per rendere piú semplice l’utilizzo del prodotto che come dici giustamente tu non è un vaccino), e quindi la modalità di azione è la stessa… Con la diffiferenza che alcune razze sono ivermectina sensible: collie e derivati (border, australian, shetland..) e può dare se questi cani sono predisposti geneticamente problemi neurologici… In queste razze è utilizzato con successo la moxidectina che svolge il medesimo ruolo del cardoteck cioè uccidendo le filarie in circolo in stadio L3…
            Sperando di essere stata meno falsa e approssimativa… A presto!!

          • Ciao Mery, non so quali veterinari frequenti tu, ma ti posso garantire che, nell’ambulatorio di cui sono il Direttore Sanitario, chiamiamo le cose con il loro nome e mai abbiamo detto ai proprietari, neanche per semplificare il discorso, che il trattamento preventivo per la filaria è un vaccino!!
            Tu stessa hai scritto parte delle differenze che passano tra le due molecole, quindi confermi che il principio attivo dei due farmaci è diverso.
            saluti

    • scusate se metto i puntini sulle i, ma ho lo stesso nome di questa ragazza, solo che io sono veterinaria, e ovviamente mi dissocio un attimino dalla sua affermazione. La prevenzione per la filaria iniettiva ovviamente non è un vaccino, non credo che dei colleghi l’abbiano mai appellata tale, e tanto meno vedo la possibilità che inizialmente ci siano state le stesse reticenze che si trovano su questo prodotto. Il fatto che in altri paesi sia ancora in commercio, da due anni a questa parte non significa nulla, farmaci che sono stati tolti dal commercio perchè dannosi e sono stati in vendita per molti anni ce ne sono a bizzeffe. Il fatto è che il veterinario non è un dispensatore di farmaci (o almeno non è solo quello). E’ un medico e agisce secondo scienza e coscienza, pertanto se come medico non sono convinta della validità di un prodotto sono assolutamente libera di non adoperarlo e come medico sono libera di esprimere le mie opinioni a coloro che affidano la salute e il benessere dei loro animali alla mia preparazione.

  40. grazie per l’articolo,anche se continuo ad avere il dubbio visto che abito in una zona altamente a rischio,dove una buona parte dei cani dorme fuori(tranne i miei) e probabilmente e’ gia’ contagiata…. il mio veterinario me lo consiglia…..il cane che avevamo prima era gia’ malato ma per fortuna riuscivamo a tenerla a bada!!!
    …..sinceramente spenderei questi soldi volentieri,che non sono pochi per due cani, anche se il vaccino non protegge al 100%,penso che oltre alle precauzioni che gia’ prendo,con quello saremmo gia’ ad una protezione molto alta….la cosa che mi ferma sono le controindicazioni….insomma parlo anche nel lungo termine…e questa cosa di vaccinare solo i cani sani….mmmm

      • Sì, ovviamente il cane tenuto in casa ha meno possibilità di essere punto. Ma in zone come le mie ti garantisco che non è una rarità: il cane del mio veterinario (sembra una di quelle storie “qual è il colmo per un veterinario?”, ma purtroppo è tutto vero) ha preso il morso in salotto, mentre cenavano! L’indomani il mio veterinario se n’è accorto (lasciano un’evidente bolla nella zona interessata), ma era ormai troppo tardi.
        Anche lui consiglia di farlo il vaccino (ovviamente non a me, dato che il mio cane è già malato), perchè è fermamente convinto della sua utilità, e ti garantisco che non è un infinocchiatore: mi ha dimostrato parecchie volte di non essere il tipo che prescrive medicinali ad minchiam, analisi, visite inutili o altri stratagemmi per arrotondare.
        Poi ovviamente altri veterinari diranno l’esatto opposto: in “dottrina” e sempre così, in tutte le scienze. Io onestamente, dopo quello che ho passato col mio sacco di pulci, al prossimo cucciolo il vaccino voglio farlo (anche perchè, come ho scritto sopra, chi ha curato un cane con la leishmaniosi sa bene che il costo delle vaccinazioni è assolutamente irrisorio rispetto alla cura). Ovviamente nella speranza che io non sia di nuovo così sfigato da farmi pungere il cane prima dei sei mesi (età minima per vaccinare, a quanto pare): il mio vet non aveva mai visto un soggetto così giovane malato di leishmaniosi 🙁

        • già,il fatto che dormano in casa,potrà ridurre il rischio,ma il mio cane si è ammalato e ha sempre dormito dentro…..e le cure in effetti non erano poi così economiche!anche se per fortuna e’ riuscito a vivere 11 anni senza grandi problemi(purtroppo ci ha lasciati per una torsione dello stomaco).

  41. innanzitutto mi congratulo per la completezza e la competenza nell’esposizione di ciò che sta avvenendo attorno alla immissione in commercio di questo vaccino. Sono un veterinario e come tutti stavo attendendo con ansia l’uscita di questo “miracoloso” vaccino. In realtà al momento della presentazione la delusione è stata tanta. Innanzitutto gli studi effettuati sono insufficienti, ci sono una serie di controindicazioni non facilissime da gestire, e la sicurezza viene elevata con l’uso dei repellenti. Aggiungiamo poi che la stampa ha pubblicato articoli (“pubblicitari” a mio avviso) prima dell’uscita del prodotto, e ciò ha generato richieste da parte della clientela, anche pressanti, che non avendo avuto da noi veterinari la presentazione del prodotto hanno pensato che non fossimo adeguatamente preparati, quindi ci hanno messo in difficoltà. Inoltre visti gli studi effettuati e le conclusioni cui siete anche voi venuti, ossia che la vera prova sarà sul campo, noi veterinari saremo coloro che subiranno le carenze della casa farmaceutica. Ossia: se il cane X vaccinato ha reazione avversa o si ammala, il cliente non si rivolge alla casa farmaceutica, ma al veterinario che l’ha inoculato, e se il Veterinaio si rivolge alla casa farmaceutica dovrà anche provare di non aver commesso errori nell’eseguire la vaccinazione. Le attenzioni da tenere sono molte, quindi alla fine anche se dovesse riuscire a provare di non aver commesso errori, chi ci rimette veramente? Una grande casa farmaceutica o un piccolissimo libero professionista che vive del proprio lavoro e che ogni giornata persa in carte e scartoffie, moduli, sentenze eccetera perde in entrate ma anche in spese, clienti reputazione eccetera? Mi sembra che l’immissione in commercio di questo vaccino sia stata forse un pò frettolosa, o almeno questa è la mia impressione. La speranza è invece che si tratti alla fine di un prodotto valido che anche se non efficace al 100% ridurrà di molto la diffusione della malattia.

    • Salve Dottore! Le dico la mia: le case farmaceutiche vivono di queste cose e secondo me non ci si può premettere di far passare un vaccino una cosa che non è un vaccino! La prova evidente è che molti di voi non lo consigliano affatto! E poi…. diciamo la veritá…. Vi preoccupate davvero tanto della salute dei nostri cani? In effetti sono solo cani…come quelli di Greenhill che le case farmaceutiche per prime usano come loro cavie!!! E ora si preoccupano di proteggere i nostri…. Io una di loro per fortuna l’ho salvata! E non gli permetterò ancora di continuare a fargli da cavia! Nulla contro di Lei…. ho espresso semplicemente il mio pensiero!

  42. ben scritto,chiaro e oggettivo…ci voleva un pò di informazione non di parte…sto vaccino è l’ennesimo modo x spillare soldi(dopo quel che costano glucantime e compagnia…) ai proprietari di cani che come me,sono traumatizzati dall’esperienza di un cane malato di leishmania…

  43. fatto sta che tanti vet. stanno bombardando di email i loro clienti per sottoporre i cani al vaccino…penso che molti abbiano ricevuto, come me e tanti altri conoscenti, una mail che annuncia la grande novità. Pensando che tra prima iniezione e richiami il costo si aggira sui 200,00 euro, ecco che parlare e scrivere di “vaccini” contro la leishmaniosi, facendo leva sulle paure dei proprietari, rappresenta una bella previsione di incassi.
    Confesso che aver ricevuto la mail mi ha dato molto fastidio. Si vorrebbe spingere il vaccino con metodi da venditori porta a porta, fiutando il business (perché in questo caso di business si tratta).

    • Per un veterinario buttarsi a comprare un costosissimo pacco di vaccini è un rischio. Il mio ha prima informato noi clienti con pro e contro (corretti a quanto vedo) del vaccino, per quanto ne so non li prenderà o rischia di rimetterci

  44. Grazie Valeria per questo articolo..
    se poi uno fa due conti di quanto costa vaccinare (+ a questo punto il test diagnostico specifico della stessa ditta!) si comprendono molte altre cose..

    • Io mi sono fatto i conti su quanto costa CURARE un cane malato di leishmaniosi… e la cifra è tale che il prezzo dei vaccini mi fa quasi sorridere: un caffè e un cornetto a paragone. Senza calcolare la sofferenza del cane malato e la mia frustrazione nel vedere il mio adorato dimagrire ogni giorno di più, tra zoppie improvvise e perdite di pelo.
      Adesso per fortuna sta bene e il peggio è passato, ma francamente dopo aver passato tutto questo, e soprattutto considerando il fatto che dalle mie parti è endemica, al prossimo cucciolo il vaccino lo faccio.
      Ps. Sicuramente c’era molto scetticismo anche quando furono brevettati i vaccini contro il cimurro, quello contro la parvovirosi e leptospirosi: ti immagini un allevatore che ti dice “il cucciolo che sto per venderle non ha fatto il primo ciclo di vaccini perchè sono scettico!”

      • E’ stato esattamente ciò che ho pensato leggendo frasi come “costa troppo”. 1) c’è un prezzo per la salute dei nostri tesori? 2) Non hanno idea del costo delle cure (e analisi di controllo annesse!)
        E’ una malattia insidiosa e imprevedibile (allo stesso protocollo di farmaci un cane reagisce bene e un altro no) e vedi il tuo cane perdere completamente la vitalità… se questo vaccino porta semplicemente ad una diminuzione della probabilità di contagio credo davvero che ne valga la pena.

          • e secondo te è poco?? a me non importa tanto se è positivo o negativo ma che non si ammali ovvero che il protozoo non arrivi a danneggiare i reni o altro!!!!

      • Non è assolutamente possibile paragonare un vaccino contro la parvovirosi o il cimurro con questo “vaccino” leish,perché i primi fanno produrre anticorpi e il cane,se il titolo anticorpale è adeguato, è altamente protetto e non si ammala. Invece con quello leish il cane avrebbe meno probabilità di sviluppare la forma clinica pur essendo infettato. Ma questa minore probabilità non appare granché diversa da quella che hanno i cani ai quali non venga somministrato il “vaccino” leish, e considera che son tutti dati forniti dalla casa farmaceutica produttrice.Per quanto riguarda i costi, guarda la faccenda dal punto di vista di chi vorrebbe vaccinare a tappeto con questo prodotto:€ 200,00 x n cani = una bella sommetta. E io non sono certo uno contrario ai vaccini…

      • Ciao Dario. Capisco la tua situazione ma, sinceramente il mio pensiero è quello che questo non è un vaccino anche se viene spacciato come tale! Possono ugualmente ammalarsi e te spenderesti ugualmente anche se, alcuni veterinari fanno notare questa cosa… chissá perchè! Io vivo a Siena, una zona ad altissimo rischio e pur avendo due cani non ci penso proprio a fargli del male e credimi che per loro sarebbe un male! Un cagnolino che l’ha fatto qui da me è stato malissimo le prime tre dosi e ieri che ha fatto il richiamo…. ancora peggio! È come per noi umani… se ci viene un tumore è destino e se si guarisce è perchè non è ancora arrivata l’ora! Purtroppo non mi fido di tanti veterinari che pensano solo ai propri interessi, come quelli che fanno gli esperimenti sugli animali! Tanto che se ne fregano…. sono solo dei cani! Rispetto il tuo pensiero ma ho semplicemente fatto presente il mio! In bocca al lupo!

        • amo da morire il mio cane,mi sono fatta convincere a fare il vaccino per la lesmania,ho un meticcio incrociato con un lagotto di 8 anni,sano come un corallo e energico come un cucciolo,abbiamo fatto le prime 2 punture,sono seguiti antidolorifici,non riusciva neanche a scendere dalla cuccia per dolori muscolari diffusi in tutto il corpo,non transitori come avevano detto,tutto cio’ e’ durato per una settimana intera tra una puntura e l’altra,ranitidina per conati di vomito continui,per fargli sopportare la terza puntura dovrei prepararlo con ranitidina e gli dovrebbe fare il veterinario un forte antidolorifico insieme alla terza puntura,140 euro e 300 euro per analisi per questi episodi,non faro’ assolutamente la terza puntura,non dovrebbero scrivere transitori,oggi l’ho rivisto correre nei campi,non ha senso farlo stare cosi male advantis e collare ceresto forever!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

          • salve mi chiamo alessandro vorei chiedeti altre informazioni se possosile per telefono per il vaccino Leishmaniosi, fami sapere che si puo per telefono ti chiamo io grazie

          • Ciao! Secondo me fai bene a non fare il vaccino perchè un vaccino non è! Io ho due cani e da quest’anno non voglio usare neanche tutti i prodotti chimici in commercio tipo il Frontline o advantix. Uso prodotti naturali all’olio di neem e ti dirò che mi sto trovando molto bene. Non permetterò a nessuno di usare i miei cani come cavie perchè purtroppo la realtá è questa! Ho contattato diversi veterinari e ti posso assicurare che per fortuna tanti non lo fanno…. Chissá perchè! Sono secondo me molto più professionali e non attaccati ai soldi come la maggior parte! Questo è semplicemente il mio pensiero e non critico certo chi la pensa diversamente da me! Siamo liberi di decidere come meglio crediamo e non voglio creare polemiche in proposito, sicchè tranquilli…. rispetto e voglio essere rispettata!

          • Ciao marina , io anche ho 2 cani 1 boxer di 4 anni e 1 meticcia di 11 , ho deciso di fare il vaccino xche’ abito in 1 zona a rischio , lunedi hanno fatto anche il secondo richiamo tutto ok !! non hanno mai avuto nessun malessere!! Tu cmq fai bene ad interromperlo evidentemente il tuo cane non lo tollera.. Il mio vet mi ha spiegato che e’ vero che non puo’ definirsi 1 vaccino xche’ non viene iniettato l’antigene ma e’ piu che altro 1 profilassi.. Lui ne ha gia fatti 1 centinaio da l’anno scorso e non ha riscontrato nessun malessere.. Speriamo bene tra 15giorni ho appuntamento x il 3 ed ultimo richiamo!! Ciaooo

          • ciao sono Annamaria, anche il mio pelosetto di 13 ha gli stessi problemi, ma possiamo non fare la terza oppure si rincorre a problemi + gravi? alla femmina di due anni neanche si è accorta di niente, ma lui veramente ci fa stare in pensiero, anche io mi sono fidata del veterinario e combattendo contro il cancro da 15 anni mi faccio intimorire facilmente, grazie a chi mi risponderà

      • .. Io i miei 2 cani li sto vaccinando hanno gia’ fatto la 1 dose ( tutto ok) tra 15 giorni la 2 poi infine la 3 e x quest’anno sono apposto , costa 50€ a dose , poi x gli anni successivi bastera’ 1 solo richiamo.. Io penso che sia meglio prevenire che curare dato il rischio!

  45. Allora ci ho visto giusto… Nella mia ignoranza e senza aver letto nulla di quanto segnalato in questo articolo, a me dava molto da pensare il fatto di fargli subito un vaccino appena uscito. Continuerò ad usare i soliti antiparassitari e aumenterò la citronella, per la gioia dei miei cani… che fanno di quei cinema per un po’ di spruzzo profumato…! Grazie comunque per queste informazioni, purtroppo temo che alcuni, non tutti, ma alcuni veterinari seguono le novità (vaccini vari, nuove medicine) senza informarsi seriamente…

    • Altra domanda che sorge spontanea. Tra 1/2/3….etc. anni chi mi dice che questo pseudo “rimedio” non provochi al nostro amato amico a quattro zampe reazioni avverse molto gravi che ancora oggi non sono nemmeno state prese in considerazione???

    • Saranno anche testati, ma non sono ovviamente una garanzia! Infatti il mio cane si è ammalato. Idem il precedente cane. Tra alti e bassi si va avanti da ormai 7 anni!Chi ha un cane malato di leishmaniosi sa esattamente cosa intendo per alti e bassi: un giorno corre felice e il giorno dopo non riesce a muoversi dai dolori. Ma, tutto sommato, visto che la malattia è stata presa in tempo,grazie alla mia fissa di fare periodiche analisi di controllo (scottata dal precedente cane) e soprattutto grazie al mio veterinario
      Che fa con passione il suo lavoro, non mi posso lamentare.Il mio cane è ancora qui con me e sta per compiere nove anni!
      Però sentir parlare di pseudo vaccini mi fa male…come illudere la gente! Perché so che costa un sacco e non è in realtà un vaccino!

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