Questo racconto è la continuazione della storia iniziata con “Il “mio” primo parto”.
di DONATELLA TINARI – La trasformazione fisica di Tabata è evidente a tutti, ma il miracolo che viviamo quotidianamente mi sta strabiliando. E’ la prima volta che un cucciolo nasce in casa nostra e ci siamo resi conto di quanti “pezzi” ci siamo persi dei nostri cani…
Il fatto che Tabata fosse l’unica cucciola nata inizialmente mi aveva da un lato immalinconito (poverina…non ha fratellini con cui giocare, come imparerà la relazione tra pari? Si, ok, ci sono le puppy class, ma si possono frequentare solo con i cicli di vaccinazioni completati…e fino ad allora?), dall’altro mi aveva parecchio rasserenato: non mi sarei separata da nessun cucciolo.
E come ho imparato da Wallace, il mio leonberger di 7 anni, quello che chiamo il “miracolo vivente” vista la carrellata di handicap che si ritrova, si può trasformare ogni difficoltà in risorsa.
Lui c’è riuscito ed è il cane più amato, più benvoluto, perché è l’essenza della gioia e dell’accoglienza, nonostante le sue gravi difficoltà.
Così mi sono detta: ok, piccolina, sei sola, ma ci prenderemo cura di te e in qualche modo riusciremo a compensare il fatto che sei l’unica nata! Inoltre, per te questa è la tua realtà, non potrai mai fare confronti e non sai “come avrebbe potuto essere se…”
Ho iniziato già al 23° giorno ad esercitarla a sporcare nel posto giusto, cioè fuori, in giardino. Ovviamente spettava a noi umani rispettare le sue tempistiche: portarla fuori dopo ogni pasto, e dopo ogni nanna… il risultato è che DA SUBITO si è abituata a sporcare nel posto giusto, ed essendo diventata un’abitudine ora lo fa a comando!
L’unico problema era mio, quello di controllare il mio entusiasmo nel salutarla…altrimenti per l’emozione, nei primissimi giorni, faceva pipì!
E’ proprio vero quando si dice che siamo noi a dover imparare e che qualsiasi loro errore dipende esclusivamente da noi.
Nessuno mi credeva, quando dicevo che Tabata era proprio brava e che non sporcava in casa… al limite le persone si limitavano a considerare la faccenda come attribuzione della grandezza del mio lato B.
Forse sono stata fortunata e mi è capitata l’unica cana-genia dell’universo.
Io preferisco pensare che in realtà abbia influito molto l’opportunità di potermi dedicare totalmente a lei (vorrei vedere chi si ritrova 12 cuccioli, prenderli tutti al volo e portarli fuori prima che succeda il “fattaccio”…).
Alcune persone si sono infastidite del fatto che dopo pochi giorni dalla nascita le abbiamo cambiato il nome.
Quando è nata, pur essendo piccina, aveva dei tratti molto dolci, la testina bella tonda, il musetto non troppo rugoso… Abbiamo cercato un nome che fosse assonante con quello del suo papà (Ben Bastien) e “Belle” ci era sembrato un nome confacente, sia per il ricordo di “Belle e seBastien” sia per il fatto che “Belle” e “Ben” erano molto assonanti.
Dopo circa una settimana nessuno riusciva a chiamarla con questo nome. La chiamavamo “piccolina”, “bambina”, “bambolina”: “Belle” risultava una vera e propria forzatura. Ci impegnavamo, eh, non era da dire che non ci sforzassimo ma a un certo punto abbiamo pensato: forse è meglio aspettare, e “battezzarla” quando capiamo chi è, com’è il suo temperamento…
In effetti, quando ha incominciato ad aprire gli occhi (15°-16° giorno) ha manifestato maggiormente la sua personalità. Molto dolce ma anche molto determinata. Quando vuole qualcosa, si dà da fare per ottenerla, in funzione delle sue possibilità motorie attuali.
Siccome in concomitanza con la gravidanza di Sally sono accaduti dei fatti molto belli, che hanno allietato e alleggerito le preoccupazioni della sottoscritta, abbiamo deciso di dare alla piccola il nome di una “streghetta” buona, Tabata, che con il movimento del suo nasino faceva accadere piccole e grandi magie intorno. Molti di voi ricorderanno il telefilm degli anni ’70 “Vita da strega”. La protagonista era una strega buona, Samantha, che aveva come figlia una streghetta, che si chiamava appunto Tabata.
Secondo noi il nome ha una certa importanza, nello sviluppo del carattere dell’individuo. Un po’ come una profezia che si autodetermina… O forse è successo proprio a noi, perché ci crediamo e quindi più ci crediamo più accade.
Tabata è secondo noi un nome dolce ma ha un ritmo… proprio come questa cagnolina! E’ dolcemente pepata…
Io ho trascorso la prima settimana dormendo nella cassa parto insieme a loro. Non è stato troppo difficile, visto che la mia altezza supera di poco il metro…
Ho imparato a conoscerla, a vedere i suoi ritmi di sonno-pappa-sonno. Mi commuoveva vedere questa robina minuscola, che quando sentiva la mia voce (nonostante quello che dicono i libri, lei a una settimana “sentiva”!!) si muoveva vero di me. Al 10° giorno abbozzava quello che è lo scodinzolamento. Quando al 15° giorno ha aperto gli occhi, si reggeva un po’ sulle gambe e azzardava dei passi rotolanti…
Anche per quanto riguarda i sensi… mah. I libri affermano che alla nascita esiste solo il rooting reflex, quel riflesso che fa sì che il cucciolo cerchi il corpo caldo della mamma e per raggiungerlo striscia verso la fonte di calore. Io ho notato che dal secondo giorno lei usava il nasino… si sentiva proprio la forzatura dell’ispirazione accelerata, quando sentiva Sally nella cassa parto…
Uno dei motivi per cui ADORO vivere con i cani è proprio questo: la possibilità di vedere, di osservare e di notare tutte le loro interazioni. Imparo tantissimo, osservando il loro comportamento.
Una cosa che mi ha colpito è che Sally sapeva quando intervenire e quando invece i lamenti di Tabata erano dovuti al bisogno di dormire. Anche i bambini, quando sono stanchi spesso “rognano” finchè non riescono FINALMENTE ad addormentarsi. Tabata ha a tutt’oggi questa caratteristica.
C’è stata una circostanza invece, in cui Tabata aveva probabilmente mal di pancia, si lamentava e Sally è intervenuta facendo un massaggio sulla pancia con la lingua, fintantochè i dolori sono passati.
Durante la prima settimana di vita avevo l’impressione che Sally non producesse abbastanza latte: Tabata si attaccava ai capezzoli con voracità, e con rabbia passava da un capezzolo all’altro, e alla fine gridava… Ho sentito il nostro amico Cesare, l’alimentarista, il quale mi ha consigliato di aggiungere nella porzione del cibo di Sally anche brodo con frullato di pollo… Effettivamente ha funzionato: il latte è aumentato e Tabata non gridava più. La natura sa regolarsi molto bene. Quando avevo saputo che sarebbe stato un cucciolo solo temevo l’insorgenza della mastite. Invece Sally ha avuto una produzione di latte direttamente proporzionale alla richiesta (anzi, inizialmente pure un po’ meno, rispetto alla richiesta!!).
Tutto è filato comunque molto bene: Tabata è cresciuta in modo armonico e io sto monitorando il suo peso sempre tre volte al giorno.
Sempre in merito al nutrimento, al 23° giorno ho iniziato lo svezzamento, lasciando che comunque Sally la allattasse spontaneamente. Si è messa sempre a disposizione, non l’ho mai forzata, e anche attualmente che i dentini sono belli aguzzi non c’è una volta che Sally scappi o si dia alla macchia! E’ sempre ammirevolmente dedita alla piccolina…
Il primo dentino l’ho sentito al 19° giorno, e poi puf, il giorno dopo tutti i dentini erano ben visibili!
Non ha avuto alcuna difficoltà ad adattarsi alla ciotola e si è gustata da subito la nuova pappa…
L’unico particolare che mi è pesato, durante la prima settimana, è stata la separazione dei cani maschi da Sally e Tabata. Chiaramente ho privilegiato la tranquillità della neomamma, la quale, già nei giorni precedenti il parto manifestava una certa irritazione nei confronti del branco. Quando è nata la piccolina facevo in modo che i maschi la annusassero solo quando Sally era fuori in giardino…
Io ero quasi sempre con Sally e Tabata, tranne quando chiedevo il cambio per andare a farmi una doccia, per portare fuori gli altri cani o per dar loro da mangiare (in modo che capissero che non ero “sparita” ma solo temporaneamente assente giustificata…).
Eppure Wallace ne soffriva, più degli altri… ed io, per questo motivo, non vedevo l’ora di riprendere ad aprire tutte le porte. Così, dopo una settimana, ho deciso di fare transitare i maschi in veranda in modo da riprendere piano piano le vecchie abitudini.
Io mi sono messa tra la cassa parto e il punto di passaggio per accedere alla porta, in modo che Sally alle mie spalle non si sentisse minacciata. Tacitamente le stavo dicendo: “Ci penso io, fidati!” E lei si è fidata.
I maschi hanno timidamente guardato cosa ci fosse di così profumoso nella cassa, ma hanno subito distolto lo sguardo. Mi faceva morir dal ridere Wallace, che ha in sé “l’arte di non creare conflitto”.
Lui addirittura non solo non sbirciava; lui guardava la stufa, sia entrando che uscendo…
Dopo pochi minuti la situazione era questa:
(Notare sulla parete in fondo la stufa che Wallace si ostinava a guardare per non irritare la neomamma)
Con lo svezzamento, come dicevo, ho iniziato anche con le prime uscite in giardino. Per me vederli interagire, ognuno con la propria personalità, è affascinante…
Ed è incredibile come Tabata adatti il suo comportamento in base al cane che si trova di fronte…
Nel giorno del suo primo complemese, il 7 di giugno, ho visto che si mette seduta, dietro di me, aspettando che le prepari la sua ciotola. Guardarla seduta, con lo sguardo su di me, in attesa del cibo me l’ha fatta sembrare già “grande”…
Per Tabata ogni giorno è una scoperta, uno stimolo nuovo, una nuova esperienza. E noi con lei scopriamo un nuovo modo di rapportarsi.
Ho iniziato ad ascoltare insieme a Tabata, soprattutto nei momenti di gioco o di relax, il cd dei rumori, per abituarla anche a rumori che in questa casa non si sentono, tipo gli aerei, i treni, i camion pesanti.
L’unica ad essere infastidita sono io. Nessuno dei miei cani fa una piega. Nemmeno una pieghina.
Stamattina, passando l’aspirapolvere le sono andata proprio a fianco (ho i quattro adulti in muta ed è una battaglia persa: nuvolette di pelo sono costantemente presenti, anche subito dopo aver passato l’aspirapolvere…): lei è rimasta tranquillissima a guardare questo tubo che le mangiava via quelle divertenti nuvolette da rincorrere…
Ieri l’ho fatta assistere, in braccio a mia figlia alla “soffiatura” dei cani adulti. Non ha avuto né sobbalzi né ha messo in atto tentativi di fuga. Osservava con calma quello che facevo…
Sono davvero grata per questa incredibile esperienza, perché, come lei scopre il mondo, io scopro lei!
Posso venire a vivere con voi?
sono rimasta almeno 3 minuti ferma a fissare la foto dei 3 giganti pelosi col muso dentro la sala parto! Meraviglia!
Idem 🙂
Vi ringrazio tutti per i complimenti e per il sostegno… A dir la verità avevo un po’ di scrupoli a scrivere i fatti miei anche perché mi chiedevo: a chi mai vuoi che interessi sapere il ritmo di crescita o i progressi di un mio cane? Però, se prima di avere questa cucciola avessi avuto la possibilità di leggere qualcosa di simile l’avrei fatto molto volentieri, per avere dei termini di paragone, per essere sicura che fosse tutto a posto, nella norma… Ho cercato di fare tutto per bene, dalla scelta del maschio alle attenzioni durante la gravidanza ma Sally correva e saltava come una pazzerella fino all’ultimo giorno… Mi chiedevo: “Sarà normale? E i cuccioli? Saranno in eterna centrifuga?”
Essendo la mia prima esperienza bramavo notizie. Valeria ha scritto una serie di articoli sulla gravidanza che ho letto e riletto, quasi imparandoli a memoria, per non tralasciare nessun consiglio… Le avevo chiesto se ci fosse qualche libro che parlasse della gravidanza e della neonatalità ma purtroppo le uniche pubblicazioni erano di patologia ed essendo già sufficientemente ansiosa non mi sembrava proprio il caso di andare ad impelagarmi in paure inutili…
Mi piacerebbe tanto se gli allevatori scrivessero le loro esperienze… Mi piacerebbe tantissimissimo leggere i diari scritti da Valeria ma purtroppo sono stati distrutti da un allagamento… Che perdita incommensurabile…
Oddio la foto della cassa parto con loro affacciati è meravigliosa XDXD rotolo!
Non avevo mai commentato nulla prima di ora, ma sarà perchè tra una decina di giorni arriverà il mio primo Leo (anzi prima Lea!!), le tue parole mi hanno emozionata moltissimo, dev’essere un’esperienza incredibile vederli venir sù dai primi attimi. Wow…complimenti alla mamma e a te, perchè la cucciola è stupenda davvero. In bocca al Leo…e viva il Leo!!
i “grandi” sembrano i tre re magi davanti alla mangiatoia 🙂
Splendido!
Ti confesso una cosa…su Wallace che guarda la stufa le mie lascime sono scese…da subito appena iniziato a leggere sono veute fuori e con molto sforzo ho cercato di non scoppiare ma immaginare quel gigante che non guarda Tabata per paura di disturbare lei e Sally mi ha troppo intenerita e lì ho dovuto prendere un fazzoletto anzi fozzolotto …
Cara Vera, se ti può consolare le lacrime di commozione per Wallace sono all’ordine del giorno. Ogni cane è unico, ma lui è più unico! Ha tantissimi problemi ma è sempre felice e ogni giorno vissuto insieme è una grande gioia. Wallace, non garantendo la sua sopravvivenza è stato straviziato. Potrebbe essere un gigante arrogante e prepotente, per come lo abbiamo viziato, invece è proprio buono di suo, è buono e rispettoso nonostante tutti gli errori consapevolmente commessi. E’ stato ed è continuamente fonte di notevoli preoccupazioni di salute ma tornando indietro lo sceglierei ancora mille volte, per gli insegnamenti che ci ha dato, inconsapevolmente in questi 7 anni…
Lui è stato l’animatore di Sally (la mamma di Tabata!) quando tre anni fa è arrivata qui a casa nostra. Non è stato un educatore, perché le concedeva tutto. Giocava al tiro alla fune e la faceva sempre vincere e lei si è sempre sentita “WOW!”
Wallace con Tabata si sta comportando nella stessa maniera: la intrattiene, la fa giocare, non le fa pesare minimamente la differenza di stazza… E pigola, per dichiarare platealmente “vengo da te in pace”… E Tabata, come sua mamma va da lui sfrontatissima, con una coda che arriva al terzo piano! Perché anche lei si sente già una “WOW!”
che belli……… complimenti 🙂 sarei curiosa di vedere dei leonberger(mai visto uno dal vero), di dove sei?
Abito vicino a Monza…
peccato 🙁
beh… io ho avuto lo stesso problema, solo 2 cucciole, ma i cuccioli dovevano essere 6, e… vabbè forse è per questo che comunque il latte era abbondante, ma era talmente abbondante che mangiavano troppo… una è triplicata in una settimana, nata 350 gr era un kilo dopoo un asettimana, decisament etroppo tanto tanti che ha avuto problemi per questo,praticamente era schiacciata dal suo steso peso, una megapanza con le zampette, sembrava una zecca… non un cucciolo. l’altra no solo perhcè ha faticato a nascere e la prima settimana non si attaccava benissimo, ma poi ha recuperato e a 2 settimane pesavano (troppo) uguale, ma forse perchè, 4 cuccioli sono morti durante il cesareo e inizialmente dovvano essere di più… fattostà che la mia borderina di latte ne aveva fin troppo…
per il sentire o aprire gli occhi, sono tempi medi ma in effetti, a me in una cucciolata se di solito gli occhi si aprono a 14-15gg si aprirono gli occhi a 9… mentre è evidente che fino a circa 3 settimane sono sordi, se fai rumori non si girano nemmeno… dopo le 3 settimane se batti le mani ti guardano. ma appunto i tempi non sono fissati. forse essendo sola è avvantaggiata…
comunque sono buffissimi quando gli altri dek branco allungano il collo in cassa parto per curiosare…
Ecco… adesso mi è venuta voglia di avere anche un leonberger 🙂
Una bellissima cronaca. Mi ha allietato il cuore. E anche le foto: splendide. Una cucciolina davvero stupenda e intelligente.
Che pace deve essere la famiglia di Tabata!Seduta in silenzio ad aspettare la pappa. Proprio uguale a casa mia, dove anche due polpettine di 500grammi urlano come le sirene dell’Italsider.Grazie.
bellissimissimo leggere in parole qualcosa che vivo e che mai avrei pensato così interessante .. grazie !
Io stamani non so che ho, ma non fo che piangere. Prima su Fb mi sono rivista il video dell’arrivo di Ciliegia, la lupetta ucraina a cui hanno sparato mentre allattava i suoi piccoli e che è diventata un po’ l’emblema di questa mostruosità compiuta in nome del calcio… Poi ho letto l’articolo di Sciuramaria, lì ho riso ma anche pianto davanti alla lapide di Bike. Adesso Tabata… che mi ha commossa e fatto sorridere, anche lei.
Ora, mi vado a fare il secondo caffeino della giornata, ho pianto sì, ma chissà perché ho il cuore lieto… ;D
I tuoi cani sono splendidi e Tabatas è… è un incanto.
Raccontaci ancora di come cresce, mi raccomando!