venerdì 9 Maggio 2025

Le avventure della Sciuracinofila – terza puntata

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Puntatina ad aneddoti, giusto per informarvi che:

a) io mi depilo col rasoio. Secoli or sono, quando andavo spesso al mare e quando avevo ancora la vaga parvenza di una donna e non quella di una mongolfiera mezza sgonfia, andavo dall’estetista a inizio estate, facevo la ceretta e per tutta la stagione ero a posto.
Ora che mi vergogno di portare al mare le quintalate di cellulite in bellavista, e che normalmente giro in calzoni per lo stesso motivo, i dolori inenarrabili della ceretta mi sembrano superflui. Quindi, quando proprio vedo che sulle gambe c’ho un grande prato verde dove nascono speranze,  frego il rasoio del figlio e ci dò dentro col piglio di un allegro giardiniere.
Sì, vabbe’  – penserete voi – ma a noi checceneimpippa, e soprattutto cosa c’entra il cane?
C’entra.
C’entra nel momento in cui, non contenta di venire a piantarmi il musone sulle ginocchia mentre sto seduta sul cesso (cosa terribilmente stiticizzante, oltre che imbarazzante), la Bisturi ha visto bene di venire a darmi una delle sue clamorose musate da sotto in su mentre me stavo a decespuglia’ la gamba sinistra.
Risultato? Ha rischiato di essere depilata lei al posto della gamba, se non direttamente affettata.
Io comincio a pensare che la storia del nome Bisturi sia una gran balla, e che ‘sta cagna in realtà abbia invaso anche da cucciola lo spazio depilatorio di qualcuno, che poi si è vergognato di raccontare la verità e ha inventato la leggenda dai due taglietti inferti dal veterinario durante il cesareo.

b) senza contare quelli non miei che ho avuto per casa (e che son stati parecchi, quando facevo recuperi comportamentali), la Bisturi è all’incirca il mio cinquantesimo cane.
Tra questi cinquanta cani c’è stato anche un altro staffordshire bull terrier, quindi di versi da staffy dormiente ne ho già sentiti a bizzeffe.
Nonostante questo, non ho mai – e dico MAI – avuto un cane che, mentre dorme, fa le bolle.
Tra gli innumerevoli gorgoglii, mugugni, lamenti (talora disperatissimi) che tutti i cani emettono – ma gli staffy DI PIU’ e MEGLIO – mi mancava proprio, giuro,  il “blub blub blub glugluglu blub blub”.
Non è che sia proprio facilissimo metterlo per iscritto… però il suono è all’incirca quello. E mentre fa quel verso lì gonfia anche un po’ le labbra, proprio come se stesse nuotando sott’acqua o facendo le bolle di sapone. Anzi, sembra direttamente che faccia le bolle di sapone sott’acqua. In più, ovviamente, nuota con le zampe.
Quando l’ho sentita, ieri sera, non sapevo se prendere la telecamera o il telefono (per chiamare il veterinario): ho optato per la prima, ma siccome la telecamera sta in un cassetto e i suoi premietti pure, appena il cassetto ha fatto skreeek la Bisturi si è presentata sveglissima con la coda a mille e le orecchie a tettuccio: “Sono stata bravissima e intendi premiarmi cn un biscottino, verooooo?”.
Fanculo.  Però, se lo rifà, giuro che mi faccio trovare pronta: ho lasciato la telecamera fuori dal cassetto.

c) questa l’ho già raccontata su FB, ma la riciclo anche qua: vado in farmacia, c’è la porta scorrevole. Si apre, faccio un passo avanti e invece mi ritrovo proiettata indietro, perché la Bisturi è partita in retromarcia a tremila all’ora, con lo sguardo terrorizzato.
Finito il guinzaglio, tira ancora all’indietro con una forza tale che, nonostante il capoccione misura extralarge, rischia di sfilarsi il collare e di finire in mezzo alla strada: al panico suo subentra quindi il panico mio. Mi tuffo a pesce, la prendo in braccio, recupero un minimo di stabilità coronarica e poi supero la porta scorrevole, pensando che sia stata quella a spaventarla a morte (strano, però: perché c’è anche alle Poste, ci siamo state ieri e non ha fatto una piega).
Ovviamente la farmacia è piena così di clienti che mi guardano con l’espressione vacua: il tentativo di suicidio è stato troppo rapido perché qualcuno potesse notarlo, quindi si chiedono solo per quale misterioso motivo io stia entrando in farmacia tenendo in braccio quindici chili di terrier di tipo bull come se fosse un chihuahua.
Oltrepassata la porta metto giù il cane, convinta di aver superato il problema…e la Bisturi riparte in retromarcia, puntando i piedi, scrollando la testa e andando – stavolta – a schiantarsi di culo contro la vetrina.
Ma cos’accidenti ha?!? Cos’è che le fa tutta ‘sta paura?
Seguo la direzione del suo sguardo (allucinato) e finalmente LA VEDO!
E’ una tartaruga. O meglio, un palloncino gonfiabile a forma di tartaruga, forse dimenticato lì da qualche bambino, incastrato in un angolo. E’ grosso più o meno come un pallone da football, ed essendo leggerissimo (perché è un palloncino, appunto) sballonzola un po’ tra muro e scaffale. Mi avvicino, lo prendo in mano, lo annuso, lo poso a terra davanti a me e ci gioco ostentando grande divertimento (nulla in confronto a quello dei clienti della farmacia, che ormai stanno sghignazzando tutti senza ritegno).

Allora la Bisturi, più o meno con la faccia della foto a sinistra (ovviamente NON ho foto relative agli aneddoti: non giro portandomi dietro il fotografo personale…anche se forse dovrei), comincia ad avvicinarsi con moooolta prudenza, soffiando dal naso come un cavallo: anzi, più “come un dinosauro”, a giudicare dall’entità delle sniffate. La scenetta aumenta ancora l’ilarità dei presenti (vi venisse un accid…anzi, no: visto che se siete in farmacia, forse vi è GIA’ venuto, e ben vi sta).
Ci vuole circa un minuto perché il ferocissimo cane da combattimento decida che “ah, era solo un palloncino? Vabbe’, passiamo ad altro”.
Il suo “altro” è, ovviamente, puntare l’anziana signora che attende il suo turno da seduta, e zomparle in braccio: cioè, vorrebbe zomparle in braccio, ma viene intercettata dalla sottoscritta che si mette in mezzo (ormai sono diventata di un’abilità mostruosa in questa manovra). Quindi alla Bisturi non resta che saltare addosso a tutti gli altri clienti, quelli in piedi, scodinzolando a millemila e spiegando a tutti che ha appena affrontato e sconfitto la temibile tartaruga Ninja acquattata dietro la scaffale e che quindi sarebbe sicuramente il caso di premiarla con biscottini & affini.

d) la creatività delle Sciuremarie non ha limite.
Ieri mattina, lunga passeggiatona con caldo della Madonna: n incrociamo Sciura con meticcetto al guinzaglio, i cani si sniffano con scarso entusiasmo (hanno caldo anche loro), la Sciura osserva la Bisturi dapprima con l’aria preoccupata (ce l’hanno sempre tutte, al primo impatto, temendo che il kanekiller si mangi il loro tesorodimamma), poi con l’occhio che si fa tenero (si fa sempre tenero, quando vedono che la Bisturi fa la scema con la coda a tremila e dà nasatine amichevoli al tesorodimamma). Poi guarda me: e questo è il momento in cui, normalmente, accendono lo sparacazzate e ne sparano una sulla razza. Quindi mi preparo spiritualmente… ma stavolta no. Niente pizzbull nano, niente cucciolo di rottweiler nè di altro.
La Sciuramaria indica il collo della Bisturi e chiede, interessata: “Questi sono quei collari per non farli abbaiare?”
EH?!?
Guardo anch’io il collo della Bisturi, come se potesse esserle spuntato magicamente dal nulla un collare elettrico, o al massimo a spruzzo di qualcosa: vedo solo il suo consueto collarino di tessuto e lo Scalibor.
Faccio quindi la Domanda Intelligente: “Scusi, quale?”
“Quello lì bianco…” risponde la Sciura.
SDENG (questo è il rumore della mia mandibola che cade per terra).
“No, signora, quello è un collare antiparassitario…”
“AHHH! Un collare antipulci!”
“Sì, signora”.
Mettersi a disquisire di leishmaniosi con ‘sto caldo sarebbe stata impresa superiore alle mie forze.

(continua…)

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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27 Commenti

  1. Quanto ci piace la Bisturilla e anche la sua sciuracinofilissima!!! Ma una foto delle famose cicatrici da bisturi?? Un episodio a settimana sarebbe troppo l ideale!!! La mia non abbaia quasi mai e ama il mondo intero, ma non sopporta gli zingari e come li vede fa per morderli! Sospetto che nella sua vita di strada qualcuno di loro la possa aver picchiata, altrimenti non si spiega!

  2. Ma come Valeria non eri tu quella che diceva che con lo strozzo se il cane fa marcia indietro puoi star sicuro che non si sfila?? 😛 Ahahah 😉
    PS: non so se la Bisturi aveva lo strozzo. Ma la battutina ormai l’ho fatta cmq 😀

  3. ma quanto mi piace questo cane?!!!!

    una sciuramaria di intensità media, con tanta buona volontà ma piuttosto cinoignorante è in grado di gestire un cane di questa razza?
    Ovvero, bisogna “riconfermarsi” capo tutti i giorni, stare attentissimi a non cannare mai nessun comportamento, essere rigorosissimi e fermare per tempo chi sta per approcciarsi in maniera scorretta, (cosa che a te da esperta viene in automatico, ma che nel mio caso sarebbe frutto di studi e appunti mentali continui)per evitare che faccia male a qualcuno?

    • Ma nooooooooo!!! Lo staffy è un cane da compagnia, selezionato come tale ormai da secoli: non è per niente un cane difficile. Con gli umani, problemi ZERO (a meno che non si ritenga un problema l’assalto a suon di slappate). Con gli altri cani, i maschi tendono a fare i furbetti, ma con una buona socializzazione e un buon controllo si gestiscono facilmente anche loro. Le femmine, poi, di solito sono giocherellone pure con i cani.

      • oh porca paletta…non me l’aspettavo!

        ma lo sai che da noi ci vuole l’autorizzazione? devi dimostrare di sapertene occupare, di avere conoscenze adeguate e un sacco di altre cose…che per certi versi non è male, ma pensavo che fosse un cane difficile!

        So che la faccenda delle liste ti manda in bestia, ma giusto per dovere di informazione…

        http://www4.ti.ch/dss/dsp/uvc/animali/cani/introduzione/

        • Ahhhh… stai in Svizzera 🙁
          Purtroppo la Svizzera in alcune cose è decisamente avanti (vedi i corsi obbligatori per neoproprietari di cani), ma in altre è al medioevo: le liste nere sono assolutamente da medioevo cinofilo, specie quando sono fatte sensa cugnisiun, infilandoci dentro razze ad capocchiam. Ne ho viste di peggio della vostra, per carità… ma tanto per dirne una, perché il pastore tedesco sì e il pastore svizzero bianco no? E’ lo stesso cane! Sarà mica perché uno è svizzero? 😀
          Però il cane corso e il pastore maremmano abruzzese so’ italiani tutti e due…e qualsiasi statistica evidenzia come siano molto più numerosi gli episodi di mordacità legati al maremmano. Invece hanno messo in lista il cane corso: sarà perché ha la faccia più “molossosa”? Oppure i cani bianchi son proprio esclusi di default? Ma no, perché il dogo argentino c’è…
          Queste liste sono una scemata assurda. Fine.

  4. Sempre fantastica!! Scambiare uno Scalibor per un collare anti-abbaio poi… Anche se un po’ mi dispiace che la Sciura nn avesse lo spara cazzata settato sulla razza. La fantasia umana quando si tratta di razze nn conosce rivali.. Possedendo un flat coated retriever credo di averle davvero sentite tutte! Dalle grandi classiche “godendo nero”, “labrador a pelo lungo” “i bastardini sono sempre i più belli” … eh già.. Alle più fantasiose come “levriero afgano nero” .. oh yes.. Alla mia preferita in assoluto “cocker gigante” !! No Signora guardi è un flat coated retriever.. Ahahahah un Flacco retriever, proprio bello!!
    0_o

  5. Ho assaggiato i biscottini per cani senza coloranti al sapore di mela e di vaniglia. Annuso tutto ciò che gli propino e gli piace da morire ed anche quello che non gradiscono e che puntualmente viene cestinato. Non accettano cani nella farmacia vicino casa mia ma siccome conoscono i miei puntualmente escono a fargli le feste e loro rimangono fermi come le guardie di buckingam palace con mio grande orgoglio. A rovinare il tutto basta un indiano in bicicletta con il turbante… il resto lo lascio alla vostra immaginazione, ma non so se basta.

  6. Ma come hai fatto a metterti ad annusare e giocare con una tartaruga di plastica??? So che è utile quando il cane ha paura di qualcosa, l’ho già fatto anch’io ma MAI davanti a tutti!! 😀 😀 davvero, già mi guardano tutti male perché “hai un giardino e porti anche fuori i cani?” (detto con tono da “ma sei stupida?” che normalmente si usa con uno che lava la macchina mentre piove o che si porta l’ombrello andando in viaggio nel deserto), se faccio una cosa simile chiamano la polizia… 😀 complimenti per il coraggio 😉 cmq a me è capitata una scena simile al mercatino natalizio di bolzano: il cane passa davanti a un peluche di un pupazzo di neve, solo che era uno di quelli che canta e balla quando ti avvicini… Ha fatto un saltl indietro e poi si è accucciata guardando il peluche con una faccia tipo “cos’è questa cosa immonda??” 😀

    • Alice, io per analogo motivo ho abbracciato un enorme spaventapasseri dicendogli paroline dolci e ridendo insieme a lui… e sono costretta ad abbracciare tutti i nostri ospiti non abituali (che è molto più imbarazzante)

  7. Credo che la signora l’abbia scambiato per un collare ai feromoni, non per un collare elettrico. Mi sembra improbabile scambiare un collare bianco e sottile con uno strumento di tortura (o almeno spero che sia così).

  8. Ahahahahahahaha… lo sapevo che non dovevo leggerlo dopo aver pranzato…. Ho riso così tanto che lo stomaco è andato sottosopra e adesso fo ruttini al sapor di panzanella… ;D

  9. Anche io chiamo lo Scalibor “collare antipulci”, anche se so benissimo che non protegge solo dalle pulci… però il nome mi piace di più che “antiparassitario”… Ahahah che strana la mente umana!!!

  10. muashahahaha !!!! mi mancano le bolle però—–> ancora non l’hai vista/sentita russare con gli occhi aperti e che GUARDANO mentre in realtà sta dormendo? … 😀

  11. Oddio mai mi è successo che qualcuno scambiasse il collare Scalibor per quello anti abbaio… La razza umana riesce a stupirti sempre 😀

  12. Ahahahah sono degli aneddoti molto divertenti! Certo che la vita insieme ai nostri amici pelosi è qualcosa di speciale 🙂
    Quella della tartaruga mi ha fatto morire! 😀 Brava Bisturi!!
    Per il collare, no comment.. anche se purtroppo c’è ancora chi non lo conosce!

  13. Bisturi vs tartaruga ninja! 🙂

    P.s. Sul collare Scalibor: abito vicino a Torino, fino a qualche anno fa NESSUNO in giro conosceva il collare bianco e tutti mi chiedevano “che cos’e`?” “ma perche` non gli metti le fialette?” per poi aggiungere “ma il collare fa venire il vomito!” “ma il collare rovina il pelo”….
    e di leishmaniosi nessuno sapeva nulla..
    grazie al cielo adesso se ne vedono in giro tantissimi di cani con lo Scalibor! (la leishmaniosi e` endemica anche nei dintorni di Torino!)

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