mercoledì 17 Aprile 2024

Obbligo di soccorso stradale per gli animali: le FAQ

Dello stesso autore...

investitoE’ entrato in vigore il 27 dicembre il decreto ministeriale numero 217 del 0 ottobre 2012, che rende finalmente effettiva la norma del 2010 nella quale il Codice della strada aveva decretato l’obbligo di fermarsi in caso di incidente stradale che avesse coinvolto un animale. Sul decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 289 del 12 dicembre scorso, sono sorte diverse domande: cercando risposte corrette ci siamo imbattuti in un eccellente articolo di Leonardo.it che scioglie praticamente tutti i dubbi in merito e che quindi copincolliamo integralmente qui sotto. Le risposte sono state fornite dalla LAV e dall’ANMVI.

1) La norma vale per qualsiasi animale?

LAV: “Sì. Il nuovo articolo 189 del Decreto Legislativo 285 del 1992 specifica che ‘l’obbligo di fermarsi e porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso è riferito agli animali d’affezione, da reddito o protetti’. In base alle leggi speciali ‘d’affezione’ sono cani e gatti, ‘da reddito’ sono gli animali tenuti a scopo di lucro e sostanzialmente animali d’allevamento, ‘protetti’ sono le specie di fauna omeoterma. Ma la volontà del Legislatore di circoscrivere l’area di applicazione della norma è caduta con l’utilizzazione del termine ‘protetti’ poiché tutti gli animali in base al titolo IX-bis del Codice penale sono protetti dai maltrattamenti e la mancata somministrazione di cure ad un animale è stato identificato da sentenze della Corte di Cassazione come un vero e proprio maltrattamento. Quindi, oltre che per dovere civico e buon senso, l’obbligo di fermarsi a chiamare aiuto valgono per tutti gli animali. Anche perché difficilmente nell’impatto si sarà capita l’esatta specie dell’animale e anche dopo essersi fermati – a meno di preparazioni zoologiche e giuridiche specifiche – per alcuni ambiti si potrà continuare a non essere certi della categoria d’appartenenza”.

ANMVI: “Sì, dal 2010 il Codice della strada è stato modificato (Art. 31 della legge 29 luglio 2010, n. 120) disponendo per l’utente della strada, ‘in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti’, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”.

2) Sono obbligato a fermarmi e chiamare soccorso o a fermarmi e portare l’animale da un veterinario? E se l’animale è troppo grande/pesante da spostare, chi devo chiamare? Esiste un sito o elenco dove trovare questi numeri?

LAV: “L’obbligo è di fermarsi e chiamare soccorso ovvero un veterinario o una Forza di Polizia così come si fa per incidenti con umani. A prescindere dalla mole dell’animale, se non sono io stesso un veterinario, non devo muovere l’animale ma attendere i soccorsi. Potrò chiamare il Corpo Forestale dello Stato (1515), i Carabinieri (112), la Polizia di Stato (113), la Guardia di Finanza (117), le Polizie Municipali-Locali-Provinciali – Centralini Comuni e Province, i Servizi Veterinari Aziende USL, i Centri di recupero fauna selvatica e lo studio medico veterinario più vicino www.struttureveterinarie.it, anche con App da telefonino”.

ANMVI: “Sì, da gennaio di quest’anno è attiva la piattaforma www.struttureveterinarie.it, realizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani (FNOVI) in collaborazione con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). Si tratta della georeferenziazione delle strutture veterinarie autorizzate, un servizio di pubblica utilità, gratuito e  scaricabile anche su smartphone, tablet e navigatori satellitari. Consente di rintracciare la struttura veterinaria più vicina: di ciascuna è presente una scheda dei servizi, la pronta reperibilità e naturalmente i recapiti”.

3) E se l’animale è morto nell’impatto come mi devo comportare?

LAV: “Come sopra ma chiamando esclusivamente una Forza di Polizia. Andrà certificata la morte da un medico veterinario e per i casi più delicati l’esame autoptico deve essere fatto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della provincia nella quale è avvenuto l’incidente”.

ANMVI: “In tal caso decadono le esigenze di soccorso; si dovranno informare le autorità competenti, polizia stradale e azienda sanitaria locale”.

4) Le spese veterinarie sono a mio carico?

LAV: “Saranno gli accertamenti sulle responsabilità dell’accaduto a certificare chi deve pagare i danni comprese le spese veterinarie”.

ANMVI: “Sì, non è prevista nessuna forma di partecipazione alla spesa da parte del Servizio Sanitario Nazionale, fatte salve le situazioni in cui la struttura veterinaria pubblica o privata disponga diversamente. L’onere è, in via generale, a carico del soccorritore (o meglio ‘utente della strada’), causa o coinvolto nell’incidente stradale”.

5) Se si riesce a rintracciare il padrone dell’animale le spese procurate al mio mezzo e/o alla mia persona sono a suo carico? E se i padroni degli animali non sono assicurati e non mi possono pagare?

LAV: “Se la responsabilità dell’accaduto è del proprietario e/o del detentore dell’animale, le spese sono a loro carico ai sensi dell’articolo 2052 del Codice Civile. A prescindere se siano assicurati per danni diretti o indiretti causati dal loro animale”.

ANMVI: “Per i danni causati dall’animale- se di proprietà- l’automobilista danneggiato potrà rivalersi per omessa custodia dell’animale qualora ricorrano gli estremi. Si tratta però di una evenienza diversa dal campo di applicazione dall’articolo 31 della legge 29 luglio 2010, n. 120 e diversa dal regolamento del ministero dei trasporti che ha disciplinato in questi giorni i mezzi di trasporto per il soccorso di animali in stato di necessità”.

6) Esiste una norma che punisca i padroni che non custodiscono gli animali con la dovuta attenzione mettendo a rischio gli automobilisti/motociclisti?

LAV: “Sì, l’articolo 672 del Codice penale, depenalizzato ma sempre valido, prevede una sanzione pecuniaria per l’omessa custodia”.

ANMVI: “Sia il proprietario che Comune e Asl possono essere chiamati a rispondere per omessa custodia di animali proprietari (nel primo caso) e di animali vaganti/randagi (nel secondo). Anche in questo caso siamo in una altro ambito normativo”.

7) Il Decreto fa distinzione fra animali domestici (appartenenti a qualcuno) e animali selvatici liberi?

LAV: “Tutti gli animali hanno un proprietario. Se non si tratta di una persona fisica, questo è il Sindaco – in base al Codice Civile – per gli animali domestici. E’ invece la Provincia, su delega della Regione, per gli animali selvatici”.

ANMVI: “No, il decreto regolamentare del Ministero dei Trasporti, ha come finalità il rispetto del benessere degli animali, ma anche di garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza stradale; pertanto viene disciplinato anche il trasporto di animali da recuperare ‘la cui presenza possa costituire un pericolo per la circolazione stradale’ (quindi non solo se feriti o incidentati)”.

8) Stabilisce chi deve pagare le spese di soccorso e di eventuali interventi chirurgici e fa distinzione in funzione del tipo e delle dimensioni dell’animale?

LAV: “No. Ma la domanda ha già una risposta alla 4) e alla 5)”.

ANMVI: “Né il Codice della strada né il Regolamento ministeriale contengono disposizioni di natura economica; le spese relative ai mezzi di soccorso e al loro utilizzo sono a carico dei titolari (pubblici o privati) dei mezzi stessi, mentre le spese per il recupero, il trasporto e le cure dell’animale sono a carico del soccorritore”.

9) Un riccio di 20 cm schiacciato da un’auto è equiparabile ad un cinghiale, a un cervo, un capriolo investito di notte mentre attraversa una strada di campagna?

LAV: “Sì”.

ANMVI: “La norma non fa distinzioni di specie; scartato l’ambito di applicazione per la tutela dell’animale,  subentra quello del  recupero di animali ‘la cui presenza possa costituire un pericolo per la circolazione stradale'”.

10) C’è un 118 veterinario?

LAV: “Sì, attraverso la reperibilità anche notturna e festiva dei Servizi Veterinari delle Asl, in maniera diretta o attraverso convenzioni. La realtà varia da zona a zona e in alcune realtà come Verona, Rimini, Sanremo, ad esempio, sono in rete i diversi soggetti deputati al soccorso (Forze di Polizia, Servizio veterinario pubblico, ambulatori veterinari privati anche attraverso l’Ordine provinciale dei medici veterinari, Comune, Provincia) con l’aiuto anche delle associazioni di volontariato. In Veneto il numero 118 fornisce risposte mentre in altre Regioni no. Queste norma del Codice della Strada ha anche il merito di aver portato alla luce questa tematica, di interesse pubblico per gli aspetti sanitari, morali, di sicurezza e incolumità pubblica e, quindi, ci battiamo per la creazione di un ‘118 veterinario’ efficace in tutta Italia. Tutte le associazioni animaliste già svolgono questa attività di informazione e orientamento e senza alcun riconoscimento economico”.

ANMVI: “Numeri di emergenza possono essere istituiti a livello territoriale e alcune Regioni hanno affrontato la questione del servizio telefonico, ma non esiste un numero pubblico di emergenza nazionale come quello ipotizzato. Per questo FNOVI e ANMVI hanno realizzato www.struttureveterinarie.it , un servizio a costo zero per cittadini e Pubbliche amministrazioni che ci auguriamo possa essere adottato dalle forze dell’ordine e da tutti coloro che a vario titolo si confrontano con il Codice della strada”.

11) Qual è la sanzione per chi non presta soccorso?

LAV: “Da 80 a 318 euro per il Codice della strada. In più, possono essere accertate responsabilità sotto il profilo penale: il riferimento è l’articolo 544-ter del Codice penale”.

ANMVI: “L’obbligo di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso non riguarda solo l’automobilista, ma anche le persone coinvolte in un incidente con danno ad animali. Chiunque non ottempera all’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 80 a euro 318”.

12) Oggi se si chiama qualsiasi soccorso è sempre gratis per l’uomo, qui siamo di fronte all’obbligo di chiamare i soccorsi ma senza che si sappia chi deve pagare. Un po’ assurdo…

LAV: “Se una persona che ha causato o è stata coinvolta in un incidente con danno a uno o più animali non si ferma e chiama soccorso rischia la sanzione che può essere più altra della spesa veterinaria. Per il merito si rimanda alla risposta sulla proprietà giuridica dell’animale. Per approfondimenti su veterinari contattare la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari www.fnovi.it che riunisce i veterinari pubblici e privati”.

ANMVI: “I medici veterinari hanno reso tramite www.struttureveterinarie.it un servizio di pronta rintracciabilità. La prestazione veterinaria d’urgenza o in emergenza è a pagamento, non essendo una prestazione rimborsata dal SSN. Il Legislatore nel riformare il Codice della strada non si è posto il problema dell’obbligo ‘oneroso’ (neanche per l’uomo tuttavia è propriamente gratis – il SSN è finanziato dai contribuenti italiani). In questo caso l’atteggiamento della norma va più nella direzione di ‘chi sbaglia paga’: o si pagano le conseguenze dell’incidente o la multa. È pleonastico evidenziare che l’ANMVI ha fatto notare le incongruenze fra buoni propositi della Legge e la  distrazione sugli oneri economici del suo assolvimento. Così come il fatto che si è lasciata una lacuna incolmata: disciplinando solo il trasporto, si è trascurato di considerare il medico veterinario che con proprio mezzo (quindi ad auto senza animale) raggiunga la sede dell’emergenza: è passibile di multa in caso di superamento del limite di velocità o di utilizzo di dispositivi acustici. Multe comminate per questo sono state quasi sempre annullate dal Giudice di pace, ma il Legislatore non ne ha tenuto conto”.

Nella stessa categoria...

7 Commenti

  1. Ho avuto un’emergenza a pasquetta e ho dovuto portare un gatto ferito in clinica veterinaria aperta 24/7.

    La parcella è stata di 540 euro. Il gatto era il mio e ovviamente lo rivolevo indietro tutto intero. Visto che le banconote da 500 non crescono sugli alberi, non so quanto li potrei avere per curare un randagio 🙁 è ridicolo che mettano un obbligo di soccorso e poi però devi pagarti tu le spese, ma con la crisi che c’è chi li spende questi soldi per un animale che non hai mai visto prima? Anche ci ha la sindrome della crocerossina non ha a casa l’albero delle banconote…

  2. No beh, che se un animale mi si pianta in mezzo alla strada e io proprio non posso evitare l’impatto debba anche pagare, la vedo dura! C’è della gente che deve fare i conti per arrivare a fine mese…se proprio proprio proprio lo rintracciano, paga meno a pagare la multa che le varie spese che dovrebbe sostenere!!
    Con sta legge, io se investo un animale tiro dritto! D:

  3. Mi pare di capire che questa norma, formalmente vale per tutti gli animali, ma concretamente solo per quelli di proprietà. Se uno mette sotto un gatto randagio, e non ha intenzione fermarsi e pagare il soccorso di tasca sua, può benissimo darsi alla fuga, tanto della morte di un randagio non se ne accorgerà mai nessuno, e nessuno sporgerà denuncia, o reclamerà la scomparsa dell’animale. Idem per i piccoli animali selvatici, come ricci o rane.
    In sostanza chi ha una certa sensibilità per gli animali o per la conservazione della fauna naturale, è disposto a soccorrere e cercare di rimediare ai danni dell’incidente a spese proprie, indipendentemente dalle leggi, mentre chi questa sensibilità non ce l’ha, preferirà fregarsene e cercare di farla franca(e mal che vada pagare una multa), piuttosto che pagare parcelle veterinarie, che potrebbero essere anche molto più salate della multa!

    Insomma, sta legge PREMIA CHI FUGGE!

  4. Non è chiaro un punto però: se il soccorritore NON E’ l’investitore e si limita a prestare, appunto, soccorso ,non è giusto gli venga imposto il balzello delle cure veterinarie e di soccorso! Se a soccorrere l’animale è un cittadino responsabile e pietoso , ma in bolletta, come si può pretendere che paghi cure e/o interventi veterinari spesso molto costosi se magari fatica a dar da mangiare ai figli???? Siamo sempre alle solite, si fanno le leggi, ma “a spanne” senza tenere conto che sì, il SSN è pagato dai contribuenti, ma proprio per questo non si devono esborsare cifre stratoferiche come invece si deve per un animale! Ah consideriamo anche che per esperienza di conoscenti, se il cane/ animale lo muovi e lo trasporti tu perchè la situazione non consente l’attesa , una volta dal veterinario ti senti dire che ” dal momento che lo avete preso voi, il (cane) è automaticamente vostro e quindi a vostro carico”.. il che significa che o lo lasci dov’è e se muore chissenefrega o se hai un biciolo di coscenza lo paghi con la fregatura!

    • Concordo totalmente, con sta legge fatta a cavolo, conviene fuggire con una piccola probabilità di dover pagare una multa da 4 soldi (80 euro non spaventano nessuno) piuttosto che pagare di sicuro la parcella veterinaria, che mediamente è più cara della multa stessa!

      Funzionerà solo con le persone sensibili e rispettose degli animali, quelle che soccorrerebbero anche senza obbligo di legge, ma con gli altri, con quelli che pensano “è solo un animale”, sarà probabilmente inefficace

  5. Anche in Liguria o almeno a Genova il 118 da se chiamato da il numero da chiamare x il Soccorso Animali (che può essere chiamato anche solo se si vede un piccione ferito x strada e va assolutamente chiamato non solo se si investe un animale ma anche se si avvista un cane/gatto vagante (non intendo un cane di un negozio che fa un giretto ma un cane che si è perso; e riguardo al gatto se si vede un gatto in difficoltà che non sembra girare abitualmente in zona o essere uno dei pochi gatti randagi rimasti in zone poco trafficate).
    Anche se si trovano uccelli feriti o pulcino caduti dal nodo si può o chiamare il soccorso veterinario x farli prendere o farsi dire dove sta il + vicino vet LUPU (mi pare che sia lo stesso ambulatotrio vet 24 ore a fare da soccorso LIPU quindi è SEMPRE aperto) x portare i pulcino (MAI credere che “voleranno via” o che la madre li riporterà al nido: se sono a terra vanno soccorsi SUBITO sennò muoiono orribilmente spesso di freddo o mangiati vivi da formiche o x schiacciamento o x via di cani o gatti di passaggio: anni fa mia zia si trovò nel giartdino un nidiaceo di tortora e sperando che volasse via aspettò 6 ore, poi io venni a saperlo ma mia madre mi fece aspettare altre 3 ore dicendo che il vet LUPU non poteva esserci a pranzo: quando finalmente porti l’uccello dal vet era appena morto, e mi sento ancora in colpa x questo perchè magari se si fisse intervenuti SUBITO poteva essere salvato…).

    A Genova il Soccorso Animali ha pochissime ambulanze quindi l’intervento può anche arrivare dopo oltre un ora (l’ambulanza porta anche il cane di proprietà da una clinica 24 ore se il proprietario non ha macchina, il costo anni fa era sui 10 euro ma l’attesa era di almeno un’ ora): quindi il buon senso dice che se l’animale ferito non è riverso sulla strada ma si muove da solo anche non stimolato (se è riverso sulla strada meglio non muoverlo x evitare doi aggravare eventuali trauimi spinali, ma va fatta se possibile pressione sui eventuali ferite aperte e se è un cane meglio mettergli una museruola anche fatat con un laccio percfhè se feriti x il dolore possono mordere anche se cerchiamo di aiutarli, anche il cane di proprietà se ferito e dolorante pòuò mordere il proprietario x via del forte dolore) E se sta perdendo molto sangue, io personalmente credo che chiedere indicazioni x portarlo al pronto soccorso 24 ore + vicino (presente a Genova, non ricordo se in centro sono uno o 2) x dargli cure + rapide qualora l’ambulanza fosse troppo lontana…mentre cercare di caricare nel bagagliaio un cinghiale ferito è invece una pessima idea (usare BUON SENSO!!! anche nel caso di cani e gatti feriti: animali feriti e terrorizzati e doloranti possono essere anche molto aggressivi, comunque basta un laccio x creare una museruola x cani passandola attornoi al muso 2 o 3 volte e poi legandola attorno al collo del cane).

    In Liguria, almeno ad Albenga il soccorso veterinario arriva abbastanza tempestivamente anche x prendere cani dispersi e contattare il proprietario se hanno tatuaggio o chip (se hanno medaglietta con il numero di telefono meglio telefonare direttamente al proprietario mentre intrattenete l’animale x non farlo fuggire).
    Secondo me anche se il vostro animale è chippato il collare con il numero di telefono è da mettere SEMPRE addosso perchè agevola il ritrovamento e evita che l’animale dato x abbandonato venga magari tenuto dai “buoni samaritani” che lo ritrovano e che magari non pensano di fargli controllare il chip o credendolo abbandonato pensano di salvarlo (ho saputo personalmente dai diretti interessati di + di un cane meticcio chippato o tatuato che una volta perso è sparito probabilmente adottato da buoni samaritani che lo credevano abbandonato, e si trattava di meticcetti di mezz’età privi di ogni valore commerciale di sorta, quindi non credo siano stati tenuti x lucro…)..

    Quindi se avete investito un qualsiasi animale o avvistate un animale ferito (o avvistato un cane/gatto o altro animale anche da reddito vagante che si è perso o SEMBRA essersi perso) o avete un animale da portare d’urgenza dal vet e non avete un auto, potete (almeno a Genova ma credo che anche altrove vi passino il numero corretto) chiamare il 118 e chiedere del Soccorso Animali dicendo di che si tratta, e sapendo che è attivo 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno (non fate come alcuni che fanno morire il cane aspettando che il loro veterinario apra, poi ormai i vet hanno spesso il cellulare, ma se il proprio non è raggiungibile e il cane è grave meglio portarlo immediatamente al presidio 24 ore)….

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico