giovedì 8 Maggio 2025

Il vademecum della Sciuramaria – parte prima: capire a cosa si va incontro

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Sfida lanciata, sfida accettata.
L’articolo “cambio whisperer” ha fatto fare un bell’esamino di coscienza anche alla sottoscritta, che per quanto si sforzi costantemente di passare informazioni utili a quelli che io chiamo affettuosamente “sciuremarie” e “sciurmari” (e cioè ai neofiti), un vero e proprio “manuale di istruzioni generali per l’uso del cane” non l’ha mai prodotto.
Adesso ci provo: e dopo che ci ho provato, come mi è stato suggerito, lo invierò anche ad altri professionisti della cinofilia di ogni forma e colore, di ogni pensiero e filosofia, per scoprire se hanno voglia di condividerlo (e se non ce l’avranno… pazienza. Almeno qui, il vademecum lo troverete).
Ovviamente inserirò in questo “manualetto” soltanto le linee guida che ritengo siano comuni a tutti i veri cinofili di questo mondo. Ovviamente non ci sarà “tutto” quello che si dovrebbe sapere sul cane (ci vorrebbe un’enciclopedia, anzi magari due o tre… mila). Si tratta proprio solo dell’ABC, delle linee guida di base: però, visto che molte persone ne lamentano la mancanza, partiamo pure da queste e vediamo se sarà possibile diffondere almeno queste a tappeto.
Pronti? Via con la prima puntata.

specchioCHE COS’E’ UN CANE

• Il cane è un animale senziente, sensibile, intelligente, capace di formulare pensieri e di provare sensazioni ed emozioni.

• “Il cane non è un giocattolo“. E questo forse l’abbiamo capito, perché è una frase che leggiamo continuamente… ma poi, molto spesso, lo trattiamo come un oggetto da arredamento o come uno strumento utile, come un bambino peloso o come un accessorio di moda.
Il cane non solo “non è un giocattolo”, ma non è un sacco di altre cose.

• Prima di pensare di prendere un cane, bisogna capire bene che cos’è: e la cosa più importante in assoluto, da tenere sempre presente, è che il cane è un animale sociale e cooperativo. Che deve vivere assolutamente a stretto contatto con i suoi umani e che non può essere gestito solo dandogli da mangiare due volte al giorno e giocandoci o coccolandolo per cinque minuti. Il cane richiede un impegno costante, non solo per soddisfare i suoi bisogni primari (esigenze fisiche) ma anche per dargli una vita piena, soddisfacente e gratificante. Il cane ha un bisogno vitale di sentirsi utile al suo gruppo di riferimento (che poi vogliamo chiamarlo “branco”, “gruppo sociale”, “famiglia interspecifica”, poco cambia).
Chi pensa che “tenere bene un cane” significhi dargli da mangiare regolarmente, fargli due coccole e portarlo a fare pipì tre volte al giorno ha un concetto ormai superatissimo ed estremamente lacunoso della cinofilia: perché questo NON basta a rendere un cane gratificato e soddisfatto della propria vita (se non nelle vecchie poesie traboccanti di retorica).

• Il cane vuole e deve sapere: a) chi sono i membri del suo gruppo; b) come può cooperare con gli altri membri del gruppo; c) qual è il suo ruolo specifico all’interno del gruppo. Tutto questo si chiama “socioreferenza” ed è evidente che non può essere limitata all’essere regolarmente sfamati e all’avere un tetto sulla testa: è molto più di questo e noi umani siamo tenuti a soddisfare questi bisogni per intero, se vogliamo avere un cane felice.

• Non ci ha ordinato il dottore di prendere un cane. E tra le molte cose che un cane “non è”, sicuramente non è uno status symbol. Il cane fiero, nobile e forte non servirà a dimostrare (né ad aumentare) la nostra virilità, il cane da borsetta non ci farà diventare Paris Hilton.  Un cane non è neppure un antidepressivo, né un surrogato di affetti.
Certo, si può prendere un cane anche per sentirsi ammirati, appagati, consolati, per avere compagnia e sentirsi meno soli, per soddisfare il nostro bisogno di dare e di ricevere affetto… ma questo NON BASTA. Perché c’è anche lui.
Ci sono i suoi bisogni e le sue esigenze. Se non siamo del tutto sicuri di poter soddisfare anche questi, e non soltanto i nostri, prendiamoci qualcosa di alternativo. Un peluche.  Un  cannolo alla crema. Un fidanzato.
Ma non un cane.

cani_variNON TUTTI I CANI SONO UGUALI, NON TUTTI I CANI SONO “PER TUTTI”

• E’ diffusissima, purtroppo, l’abitudine di scegliere il cane in base al suo aspetto fisico: sia che si tratti dell’acquisto di un cane di razza (che spesso viene scelto guardando foto su libri, riviste o Internet), sia che si tratti dell’adozione di un trovatello al canile (“ho preso lui perchè era così cccariiino!”).
Questo costume è altrettanto diffuso quando si tratta di scegliere un marito/una moglie: e la percentuale di separazioni e divorzi tra coppie di “bellissimi” (vedi star del cinema, cantanti, calciatori & C.) dovrebbe far capire quanto sia funzionale.
C’è una sostanziale differenza tra cani e umani: negli umani la bellezza sfiorisce presto, nel cane no. Un bel cane rimane bello fino alla fine dei suoi giorni… ma se questa bellezza è accompagnata da un brutto carattere, ben presto l’aspetto fisico passerà in secondo piano e quelli che vedremo (e con cui dovremo fare i conti)  saranno solo i problemi, non più il pelo fluente o l’andatura elegante.

• Non esistono “cani cattivi” (il cane non ha un senso morale) e tantomeno “cani che fanno dispetti” (non sono neppure in grado di concepire questo concetto). Però i  cani NON hanno tutti lo stesso carattere e NON è sempre “colpa dell’uomo” se succede di entrare in conflitto: o meglio, non è necessariamente colpa di un’educazione sbagliata. A volte è stata semplicemente sbagliata la scelta.

• Quello che è un “brutto carattere” per il signor X può essere il massimo della perfezione per il signor Y: ma se il signor X si porta a casa il cane adatto al signor Y e viceversa, probabilmente nessuno dei due (anzi, dei quattro) sarà contento.
Quando si pensa di prendere un cane bisogna innanzitutto chiedersi: a) cosa mi aspetto da lui? … e subito dopo: b) sono in grado di dargli quello che lui si aspetta da me?
E poi regolarsi di conseguenza.

• Non è certamente vietato orientarsi verso il cane che più ci attira fisicamente: però, prima di portarlo effettivamente a casa, è assolutamente indispensabile cercare di saperne il più possibile sulle caratteristiche della razza (se parliamo di cani di razza) o del singolo soggetto, se parliamo di un meticcio.
Oggi l’ignoranza non è più ammessa: se non si conosce bene un tipo di cane, Internet è pieno zeppo di siti che potranno aiutarci a capirne di più. Soprattutto i forum specializzati in una certa razza possono essere una fonte preziosa di informazioni, perché lì si possono trovare sia gli allevatori e gli esperti (che spesso – o perché cercano di tirar l’acqua al proprio mulino, o perché sono effettivamente innamorati persi della propria razza e quindi ne vedono solo i pregi –  ne daranno un’immagine idilliaca e non proprio “completa” a 360°), sia i normali proprietari, che invece potranno aprirci gli occhi anche su “the dark side of the dog”.

• Se siamo interessati ad un meticcio, sarà molto meno facile prevederne il carattere e le esigenze. Ma non è che si debba per forza andare allo sbaraglio. Qualora si tratti di un cucciolo nato in una casa privata, qualche indicazione utile potremo averla conoscendone i genitori (specialmente la mamma, che passa le proprie esperienze e competenze alla sua cucciolata… nel bene e nel male. E’ assai probabile che una cagna allegra e socievole  abbia figli con lo stessa carattere solare, così come una cagna timorosa dell’uomo probabilmente avrà cuccioli altrettanto timidi).
Se si tratta di un cane adulto preso in canile, i volontari potranno darci indicazioni importanti: ma siccome non sempre i volontari sono persone competenti dal punto di vista cinotecnico, è meglio non prendere per oro colato indicazioni generiche tipo “è buonissimo”, “è dolcissimo” e così via. Teniamo anche presente che in alcuni casi (fortunatamente non tutti) i volontari, pur di “piazzare” un cane, sono disposti ad indorare parecchio la pillola.
Il cane da canile è sempre bene testarlo sia all’interno della struttura che all’esterno, meglio se con l’aiuto di un esperto che potrebbe cogliere segnali invisibili per il neofita.

border_pecore• Sempre per via del fatto che dovremo soddisfare le esigenze del cane e non soltanto le nostre, se scegliamo un cane di razza pura ricordiamo che ogni razza deriva da secoli (a volte millenni) di selezione, e che questa selezione avrà “fissato” (così si dice in termine tecnico)  caratteristiche particolari e, appunto, esigenze particolari.
Un cane da ferma non dovrà necessariamente appartenere a un cacciatore, ma dovrà assolutamente frequentare campi e prati.
Un retriever non dovrà riportare per forza selvaggina abbattuta, ma dovrà poter giocare con gli appositi riportelli.
Chi si prende un border collie non sarà obbligato a comprarsi anche un gregge di pecore, ma sarà assolutamente tenuto a garantire al suo cane l’esercizio fisico adatto ad un animale nato per fare centinaia di chilometri al giorno.
E ancora: pretendere un richiamo impeccabile da un cane da difesa (che “appiccica” stile francobollo) è molto più facile che ottenerlo da un beagle, che invece è un segugio. Per lui la massima aspirazione è piantare il naso su una traccia e seguirla fino all’infinito…e neppure si capacita del perché invece il suo proprietario lo richiami, visto che vorrebbe essere seguito da lui fino alla cattura della preda che ha fiutato.
Ad ogni tipo di cane si possono offrire alternative valide al lavoro per cui è stato selezionato: ma non lo si può snaturare completamente, perché questo sarebbe un vero e proprio maltrattamento.

• “Piccolo” non è sinonimo di “adatto a vivere in appartamento”.
Segugi, terrier e altri cani da tana o da topi sono piccoli, ma hanno uno sfrenato quantitativo di energie da sfogare: stare tutto il giorno chiusi tra quattro mura li rende nevrotici. Meglio orientarsi sui cani selezionati proprio per fare i cani da compagnia e quindi per preferire divani e coccole alle corse sfrenate sui prati.

• “Grande” non è sinonimo di “cane che deve correre a perdifiato otto ore al giorno”: anzi, è l’esatto contrario. Più cresce la taglia, più diminuisce il bisogno di esercizio fisico. I migliori cani da appartamento (purché non si tratti proprio di un monolocale…) sono i grandi molossoidi, ai quali una passeggiata tranquilla al giorno basta e avanza: per il resto sono felicissimi di vivere sdraiati in poltrona o davanti al caminetto.
Le stesse indicazioni sulla taglia valgono normalmente per i meticci: più piccoli sono e più sono vivaci ed energici (e spesso anche abbaioni), più grandi sono e più tenderanno ad essere tranquilli e capaci di vivere serenamente anche con persone sedentarie.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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49 Commenti

  1. Ultimamente bazzico spesso su Yahoo Answers nel tempo libero. Ebbene, da quando leggo tpic, non faccio altro che linkare articoli (ovviamente non un link buttato lì…cerco sempre di spiegare)! Ma se finora erano “mirati” a quello che chiedevano gli utenti, ora penso che potrei direttamente fare io una domanda, piazzarci tuuuuutti i link del caso (questo in particolare!!!), e darla in pasto agli answerini, perchè in quel posto veramente la cuggineria dilaga, e articoli come questo sarebbero un miracolo!!

  2. Quale ruolo può assumere il cane all’interno della famiglia? Dipende dalle sue doti? Dipende da quello che gli si fa fare?
    É una cosa che proprio non riesco a capire né ad attuare -.-

    • Dipende da quello che gli si fa fare, e che deve essere rapportato alle sue doti. Che so: è un buon guardiano? Gli si dà il compito di fare la guardia. E’ un retriever? Gli si fanno riportare le ciabatte, il giornale, le sigarette…qualsiasi cosa! E’ un cane da pastore? Gli si fanno “raggruppare” i figli…e così via. Ma l’importante non è tanto quello che si chiede di fare al cane, quanto la gratificazione sociale che gli si dà.
      Per esempio, se il cane abbaia quando arriva qualcuno, ma nessuno se lo fila (o peggio, viene sgridato!), lui non penserà mai che quello sia il suo ruolo nel gruppo: se invece al suo abbaio gli umani vanno a vedere, controllano bene chi c’è, poi gli dicono “bravo, bravissimo, è tutto ok e non c’è nessun pericolo, ora puoi rilassarti”, e gli fanno due coccole, si complimentano in modo evidente…allora lui penserà “Ahhh! Il mio compito è quello di fare la guardia!” e si sentirà realizzato.

  3. quando mia madre ha accettato di prendermi il mio primo cane (quello attuale) voleva solo che fosse piccolo ma non troppo in modo da poter stare in giardino e soprattutto perchè la cosa più importante per lei era: cane piccolo, cacche piccole! più sciuramaria di così…

  4. Grazie! Che bell`inizio non vedo l`ora di leggere tutto il resto! Volevo chiedere una precisazione che magari poi spiegherai piu` tardi: ho capito che un molossoide non pedala e non fa pedalare te come un border collie ma, di media, quanto tempo sarebbe adeguato dedicare alle passeggiate? Un`oretta al mattino e un paio di altre orette divise in tre volte bastano vero? Perche` d`estate viene da stare fuori di piu` ma d`inverno si gela troppo per fare passeggiate lunghe, specie alla sera, inoltre se piove io ho due cani che vorrebbero fare dietro-front dopo la prima pisciatina ^o^

    • Ciao Ermanna, mi permetto di risponderti, non sono un’esperta ma ho un bernese 🙂
      Lei si fa 5 uscite al giorno e la loro durata varia sopratutto in base al suo umore. Ci sono volte che starebbe fuori due ore e le volte che fa pipì e non ne vuol più sapere.
      In media ora che fa freddo sono mattina 20 minuti giro+bisogni+esercizi, pranzo 5 secondi per la pipì, metà pomeriggio quanto vuole lei e si gioca, a cena altri 20 minuti con esercizi e alle 23 una pipì veloce.
      In generale se fa troppo caldo o troppo freddo o piove non piace nemmeno a lei stare in giro quindi ci regoliamo molto bene, se non vuole stare in giro non vedo perchè costringerla 🙂
      Se fa freddo ma lei ha voglia di fare invece che farle fare un lungo giro la porto in area cani o nel campo con la palla o coi frisbee. Infatti non è “quanto stai fuori” che conta, ma quanto si sfoga il cane a star fuori. 15 minuti di pallina o dischi stancano più di un’ora di calma passeggiata ^_*
      E se fa freddo a giocare col cane ti scaldi anche tu ^_*

      • Grazie! ho sempre paura di non fare abbastanza…Purtroppo dalle parti di casa non ci sono aree cani (sto nel nord del Giappone in Hokkaido a Sapporo)e lasciarli liberi al parco e` un problema perche` ci sono le volpi (e in certi parchi pure gli orsi). Se Maro, che e` uno shiba, si mette sulla traccia non ubbidisce piu` al richiamo e io ho un po` paura che vada a ficcarsi nei guai. Quando possimo portarli al campo tutto bene(nei due giorni di vacanza alla settimana) si sfogano li`, non hanno problemi con gli altri cani se non sono al guinzaglio ma di solito liberi stanno solo nel giardinetto di casa. Io cammino e cammino e giocano anche con alcuni cani amici che incontrano…ma soprattutto giocano fra di loro come due cuccioli anche se non sono piu` cosi` giovani (intorno ai 9 anni Maro e intorno agli 11 Yukita). Speriamo che basti a farli contenti!

  5. ” Il cane è un animale senziente, sensibile, intelligente, capace di formulare pensieri e di provare sensazioni ed emozioni.”

    Verissimo, ma non ti rendi conto di QUANTO finchè il cane non ce l’hai 🙂

    Aspetto di leggere il seguito, ma aggiungerei anche, a riguardo della scelta, che un cane di razza non è per forza un cane malato e un meticcio non è per forza un cane sano.
    No perchè oggi l’ho letto ancora… prenderò un meticcio perchè tutti i cani di razza son predisposti per le malattie -_-
    Mi pare avessi scritto anche un articolo dedicato alla questione, ma sai, meglio ripetere ^_*

    • anch’io ultimamente ho sentito da qualche parte una persona dire che il cane di razza incrociato col meticcio ha il sangue più forte

      • Bea questa una cosa che si dice da sempre. Una base di verità c’è in fondo. I cuccioli meticci in genere non aiuta nessuno a sopravvivere, per qui se non sono particolarmente forti, muoiono prima di diventare adulti.L’altro fattore è che difficile trovare dei meticci con caratteristiche morfologiche spinte all’eccesso, il che tra le razze pure una cosa molto frequente, e spesso la causa scatenante delle varie patologie. Ciò nonostante dal veterinario si vedono anche parecchi bastardini con vari problemi.

        • Scusa Bea, mi correggo, si sente da sempre che i meticci sono più sani. Mentre la tua frase detta così : ” il cane di razza incrociato col meticcio ha il sangue più forte “, per fortuna non avevo mai sentito…

          • Temo di aver involontariamente contribuito a questa diceria ^o^ ho avutoun cane, Bilbo, che quando l`ho trovato per strada con una gamba rotta e i calcoli all`urestra e me lo sono preso il vet mi ha detto “vedi di non affezionarti troppo a questo cane perche`ha di sicuro piu` di 10 anni,forse 12 o 13, e` un cane gia` vecchiotto, non potra` vivere molto” infatti e` stato con me piu` di 11 anni! Pero` davvero era venuto vecchissimo, non vedeva, non sentiva, bisognava portarlo in braccio sulle scale perche` non ce la faceva, gli interessava solo piu` mangiare e ..giocare! Veniva vicino, ti dava una testata e voleva essere spinto un po` a destra e un po` a sinistra, mooooltooo dolcemente e allora scodinzolava come un matto. E con un mugolio specialissimo chiedeva di essere issato sul letto o sul divano per stare vicini vicini Era un incrocio segugio bassotto e immancabilmente sentivo queta frase “e` proprio vero che gli incroci vivono piu` a lungo!”
            Immagino sia stato un caso. Bilbo era una pellaccia ^o^

          • Che aveva l’istinto per la caccia non metto in dubbio, ma la somiglianza con le razze “pure” non significa molto. Questo te lo dico per esperienza. Ho visto dei veri incroci, alcuni non avevano la minima assomiglianza con i loro genitori, altri avresti potuto scambiare per una razza “pura”. Io per esempio avuto 2 fratelli ( un maschio e una femmina), la mamma era una Terranova, il babbo ignoto ( anche se io una mezza idea in merito ce l’avrei, ma solo un ipotesi ovviamente)…i 3 fratelli maschi erano uguali identici, la l’unica femmina non aveva niente che fare con nessuno di loro, mamma compresa. Eppure nemmeno su uno di loro avresti potuto indovinare come era la mamma e che era una femmina di razza. Il maschio è morto circa a 6 anni. La femmina ancora sta con noi. Questa primavera avrà 14 anni.Lei anche molto più piccola degli altri, comunque anche dei fratelli erano una taglia decisamente inferiore di un terranova.
            Gli alani non sono longevi è vero, come nessuna altra razza taglia grande simile a loro. Il mio più “vecchio” alano arrivata a 12 anni, e non avevo sentito di nessun alano che avrebbe superato i 15. Mentre uno dei cani più vecchi del mondo arrivato a quasi 30 anni, almeno fino a qualche anno fa, era se non dovessi sbagliare un pastore australiano. Ho trovato una lista dove quel cane solo secondo su “podio” della longevità : http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_cani_pi%C3%B9_longevi
            Non so quanto veritiero, io ne conoscevo solo la storia di Bluey. Comunque quanto vedi, ce ne sono diversi razze pure anche lì, la grande maggioranza di taglia piccola o medio piccola però, con alcuni eccezioni di taglia media.

        • Vero ma la credenza che il meticcio sia per forza sano è sbagliata. Anche il meticcio può soffrire delle stesse tare di un cane di razza. Solo che appunto il meticcio magari nato per strada schiatta presto, il cane di razza con la stessa cosa viene curato, rimane vivo e fa numero e se vuoi “notizia”.
          E’ un po’ il concetto dell’albero che cade, che non fa rumore se nessuno è li a sentirlo. ^_*

          • Ermanna se tu hai trovato il cane, non puoi saperlo quale razze appartenessero i genitori. Al massimo puoi dire che aveva caratteristiche che ricordavano quelle due razze, ma questo non significa che fosse un incrocio diretto di loro. Per qui quando tu dici “incrocio” significa “cane fantasia”, dei quali abbiamo già parlato per quale motivi potrebbero vivere più a lungo. 😉

          • VEro, mi scuso ho detto scorrettamente “incrocio” perche` non ci sono stata a pensare, era un vero tabui in realta` con l`aspetto di segugio e la faccia da bassotto ^o^, lo usavano da caccia forse, aveva la coda spelacchiata e faceva la ferma. Aveva anche una smodata passione per seguire le tracce sia nei boschi che nelle tane. Comunque secondo me a parita` di attenzioni hanno la stessa probabilita` di vivere a lungo, fanasia e cani che discendono da generazioni di campioni, razza permettendo nel senso che si sa che ci sono razze che anno forse il ciclo vitale un po` piu` breve, per loro propria natura (spero che questa non sia una cugginata ma mi pare di aver capito che gli alani difficilmente arrivano a tarda eta`, cioe` per loro e` tarda eta` e sono vecchi ma diciamo che raggiungono la vecchiaia piu` velocemente di altre razze, belle eccezioni escluse. Se e` una cugginata questa degli alani cazziatemi pure che almeno imparo qulcosa). Prendi proprio Bilbo, e` venuto vecchio come matusalemme ma e` stato operato di calcoli all`uretra e per tutta la vita faceva i clcli di Fiuggi, Lo abbiam trovato con una gamba rotta, se non andava dal veterinario non so gia` solo per quello che fine faceva senza antibiotici e gesso… intendo malanni come tutti li ha avuti pure lui ma li abbiamo curati, e fortunatamente non erano gravi patologia. Io credo che dipeda sostanzialmente da come il cane e` curato non solo quando e` ammalato ma sempre. Poi ci sono cagnolini di salute piu` forte o piu` ebole cne le persone infine alla sfiga non c`e` mai fine e il cane piu` seguito del mondo che fa sempre i controlli etc…puo` morire giovane purtroppo.Quando la Parca taglia…taglia!

  6. Il mio Rott di 10 mesi sa spiegarti molto bene quando è il momento di schiodarsi dal divano;-)Ci sono giorni che non gli bastano nemmeno 4/5 ore al campo a lavorare..altri che esegue dei “terra” stratosferici…nel senso che proprio non si alza mai!!!
    Articolo bellissimo, ovviamente da non generalizzare!!!

  7. no, stavo pensando al mio dobermann che ha più di 50 kg e a un maremmano che avevo da piccola che ne pesava almeno 60 ma che sono sempre stati moooolto energetici… poi c’è cane e cane anche nella stessa razza, conosco dobermann che più dormono più sono contenti… cmq nulla da dire sull’articolo, ovviamente in linea generale dice grandi verità! Valeria sa che per me quello che lei dice è la bibbia 🙂 e non volevo fare le pulci, è che se poi una sciura più sciura di me lo legge e si prende un alano pensando che possa stare tranquillamente sul divano tutto il dì magari poi ci resta male (ci sono anche alani moooolto vivaci)…

    • …in questo caso se prendiamo in considerazione anche il carattere del cane come individuo… può sempre capitare che ci siano grosse eccezioni anche alle più grandi regole… e quindi diventa difficile anche fare delle categorie. Penso che quest’articolo sia un’introduzione all’introduzione, proprio per i neo-neofiti… tutto ciò che ne consegue è esperienza. 🙂

    • …poi scusa la precisazione Vale, non voglio dar fastidio, ma nè il dobermann nè il maremmano rientrano nei grandi molossi 🙂

      • e ma allora le pulci le fai tu 🙂 mi riferivo all’affermazione fatta su “cane grande=cane che ha poco bisogno di esercizio fisico”, credo che aver citato i molossoidi fosse solo un esempio, ma che la categoria ricomprendesse tutti i cani sopra i 50 kg… peraltro conosco rottweiler (che non si può dire siano di taglia media) tutt’altro che paciosi… 🙂

        • Vale, a parte il fatto che si parla appunto in generale…e che un dobermann di 50 kg è fuori standard di 5…è comunque meno dinamico un dobermann di un jack russell :-).

          • Valeria, il mio è fuori standard anche per dinamicità oltre che per garrese se è per questo… 😉 in generale, ribadisco, hai ragione!!!!!!
            Floyd dopo la sua oretta e mezza di corsa, pallina e manicotto ti saluta e aspetta una sfida con un jack russell ;)Ciauuuu

  8. mmmmm… sul fatto che i cani di taglia grande siano quelli più sedentari non generalizzerei così tanto… bisogna anche vedere che linea di sangue c’è in cani della stessa razza (medio-grande), almeno credo (se da lavoro non credo che gli basti una passeggiatina…)…

    • Intendevo grande nel senso di graaaaaaaaaaaaaaaaaande 🙂
      Per capirci: per me (come per lo Standard, peraltro) il pastore tedesco è un cane di media taglia.
      Quando dico “grosso” io intendo dai 50 kg in su…e quelli, in linea di massima, sono cani che hanno bisogno di poco esercizio fisico e che stanno benissimo in appartamento. Poi nessun cane può fare solo du’ metri al giorno per pisciare…ma di questo si parlerà nelle prossime puntate! 🙂

      • Dovrei stampare tutti i tuoi articoli e appiccicarli per tutta la recinzione dell’area cani! Ho conosciuto fin troppe pazze (e pazzi) con cani trattati come figli (una addirittura ha chiamato il cane col nome della figlia morta, fai un pò te), che non hanno assolutamente idea di cosa abbia davvero bisogno un cane. Pazzi che non si sognano nemmeno di scrivere il nome della razza in loro possesso (a volte non sanno neanche quale sia di preciso) su google e di informarsi un’anticchia! Peccato che sia l’unica area cani nella mia zona ma sto davvero pensando di non frequentarla più, visto che passo la maggior parte del tempo a litigare con gente che chiama il cane schizoide “amore di mamma” (senza scherzare, ovviamente)…

    • …ma non fate le pulci cinotecniche ad un articolo introduttivo che cerca di spiegare a grandi linee cos’è un cane alla Paris Hilton o al tamarro di turno… è chiaro che i cani da lavoro hanno bisogno di esercizio fisico, ma c’è cane da lavoro e cane da lavoro, come c’è grande molossoide e grande molossoide.

      Valeria sta facendo un discorso generale, e in termini generalisti è corretto dire che un grande molossoide necessita di meno movimento di un caccia o un collie… poi se stai pensando ai terrier di tipo bull (come credo che sia, visto che parli di taglia medio grande) quelli non sono grandi molossoidi… e ti sei risposta da sola a questo punto 😉

    • Valeflo le razze di taglia veramente grande, non sono mai da lavoro, e appunto il medio-grande non vuol dire grande 😉 I miei pastori ( tedesco e belgi), hanno sempre avuto una necessità di movimento imparagonabile ai miei alani. Il belga ovviamente di più ancora, e il border collie ne hanno ancora di più ( infatti per me un border sarebbe già troppo, hahahahaha ). Un rottweiler per esempio ne ha molto di meno. E tutto questo non dipende della linea di sangue principalmente, semmai ci possono essere delle differenze tra un soggetto e l’altro. In ogni caso, un mastino inglese, oppure un mastino napoletano, neanche bastonando potrai farlo muovere tanto quanto un jack russel terrier 😉

      • Non generalizziamo. Ci sono cani di taglia veramente grande – definita infatti “gigante” – come ad es. il terranova o il san bernardo che sono ottimi cani da lavoro, il primo per l’acqua e il secondo per la neve. In realtà la differenza è un’altra, e cioè che questi cani necessitano di attività fisica più “dolce” come ad es. il nuoto. La camminata a lunga distanza o ancora peggio la corsa nuociono alle loro articolazioni, in quanto – essendo animali pesanti – la sollecitazione deve appunto essere “dolce”. Scusate, non volevo fare la saccentona ma non vorrei che passasse il messaggio che il cane gigante sta bene sul divano dalla mattina alla sera perché non è affatto vero!

        • Hai ragione è vero ci sono alcuni eccezioni, anche se di San Bernardo da molto non ho sentito di fare il suo lavoro, di Terranova ancora ci sono. In ogni caso non è questa la norma, e proprio per la loro taglia e peso che spesso vengono sostituiti con altre razze meno delicati.

        • Lisa, NESSUN cane può stare sul divano dal mattino alla sera! Ma nessuno ha mai detto questo. Dire che un gigante ha MENO bisogno di esercizio fisico di un nanerottolo non significa che debba stare 24h/24 sul divano. Altrimenti si chiamerebbe “peluche” (o “statua di marmo”, se sta per terra) 🙂
          Forse dovevo partire specificando che un cane è un essere vivente? E caspita, almeno questo lo davo per scontato… 🙁

          • “Forse dovevo partire specificando che un cane è un essere vivente? E caspita, almeno questo lo davo per scontato… ”

            Più vedo come vengono trattati molti cani attorno a me e più penso che questa sia forse la cosa meno scontata di tutte 🙁

          • No Valeria, non mi riferivo a quello che hai scritto te, mi riferivo a Brixal che nel commento sopra ha scritto che “i cani di taglia veramente grande non sono mai cani da lavoro”. Siccome questa cosa la pensano in molti, mi è sembrato doveroso sottolineare che, anche se effettivamente i cani giganti hanno articolazioni delicate, si deve comunque tenerli allenati con altri sport più “dolci” come ad es. il nuoto. Perché questa delle articolazioni è una scusa che sento spesso per tenerli in casa a giornate intere!

    • Poi un altra cosa, ragazzi/e non cerchiamo il pelo sull’uovo. Ovvio che si può parlare soltanto in generale, gli eccezioni ci sono sempre in ogni cosa,(non solo nella cinofilia ), ma appunto sono eccezioni e non la norma.

  9. 🙂 aver letto questo articolo sette anni fà !Forse non avrei preso un jeck russel perchè piccolo e secondo noi adatto a stare in appartamento :-).Non frainterdermi io adoro la mia cagnolina e grazie a lei io e mio marito siamo super informa tra camminate in montagna e pause pranzo passate a correre per i prati della mia cittadina ( che per fortuna ancora ci sono) ma che fatica 🙂 e poi mi chiedo sempre :Sarà abbastanza ?

  10. Complimentiiii!! Ora sai cosa faccio? Ne stampo qualche copia da lasciare nella saletta d’attesa della mia vet. Ho già visto troppi Golden trattati come cani da divano (o, peggio, da balcone) e infelici, con i proprietari che si stupiscono quando li informi che si tratta di cani DA CACCIA!
    E’ ora che la gente si svegli…

  11. Ooooooh, bravissima Valeria, come sempre, non solo a dare informazioni in maniera chiara e comprensibile a noi Sciure… ma anche a cogliere sempre quelle che più ci possano essere utili! Gracias!

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