giovedì 18 Aprile 2024

Il cane che ringhia…sta male?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

ringhia4di VALERIA ROSSI – La frase è apparsa in una discussione su Facebook (dico sempre che non voglio più seguire gli scanni sui vari gruppi, ma ogni tanto finisco ancora per farmici invischiare): “un cane che ringhia sta male”. Intendendosi, ovviamente, che “sta male” dal punto di vista psichico, non fisico: ovvero che si sente – bene che vada – a disagio.
La singola frase, decontestualizzata, dice poco: quindi spiego il contesto generale.
Si parlava di un malinois che ha ringhiato a una commessa  evidentemente avvezza (anche perché l’ha proprio detto) a “buttarsi a pesce” su tutti i cani che entrano nel suo negozio con il classico approccio alla “vado cercandomi un morso”: e cioè urlacchiando “ciaoooo tesorinoooooo!” e spiaccicandogli  le mani in testa o sul corpo. Ovviamente il cane non apprezza MAI questo tipo di “aggressioni” (perché lui le vede così) da parte di una persona sconosciuta: però c’è chi subisce (di solito col fumetto sulla testa che dice “c’holapazienzadiggiobbe”), c’è chi si scansa con la faccia schifata,  c’è chi avvisa con un ringhio che significa “nun ce prova’” (o quantomeno “non mi piace quello che stai facendo”)…e c’è chi morde direttamente. O magari non proprio direttamente, ma avendo prima mandato segnali di fastidio/avvertimento che l’umano in questione non ha ovviamente recepito. Un esempio drammatico è stato quello della conduttrice televisiva che si è fatta mordere dal dogo argentino (ne abbiamo parlato in questo articolo , che non a caso, si intitolava: “Dogo killer? No, umani ignoranti”).
Assumere certi atteggiamenti verso un cane sconosciuto, infatti, è sintomo di totale ignoranza non solo del linguaggio canino, ma anche delle più semplici regolette di buon senso: problema tipico dei tempi moderni, perché la mia (mannaggia) veneranda età mi consente di ricordare che, fino a ventina d’anni fa, le smanacciate in faccia al malinois o i baci in bocca al rottweiler mai visto prima non si sarebbe sognato di darle proprio nessuno.
E infatti i cani che mordevano erano rarissimi, chissà come mai.

ringhia3Per assurdo, è stato proprio il buonismo dilagante a fare i peggiori guai: perché a forza di sentir ripetere immani puttanate come “i cani sono tutti uguali” e “i cani sono tutti buoni”, la gente comune ha cominciato a credere non solo che un dobermann fosse identico a un chihuahua, ma anche (anzi, soprattutto) che “buono” fosse sinonimo di “cretino”.
No, perchè è vero, verissimo che “tutti i cani sono buoni“: nessun cane si diverte a far del male a qualcuno (gli umani invece sì), nessun cane uccide per il gusto di uccidere (gli umani sì), nessun cane è capace di dispetti, ripicche, malignità (gli umani sì, e alla grande).
Però a tutto c’è un limite.
Prendiamo, che ne so… una ragazza “buona”. La tipica persona che sorride sempre a tutti, sempre disponibile al dialogo, una che non farebbe mai non solo una cattiveria gratuita, ma neppure un dispettino. Una che, ogni volta che può, aiuta gli amici. Una specie di santa, insomma.
Ecco: secondo voi, a una ragazza così siete autorizzati a palpare il culo ogni volta che la incontrate?
O pensate che – forse – anche una ragazza così possa stamparvi cinque dita nel muso?
Ecco, guardate che per il cane è la stessa identica cosa. Uno sconosciuto che gli pianta le mani in faccia, per lui, equivale in tutto e per tutto al tipo che fa la mano morta alla ragazza sull’autobus.
Avrà il sacrosanto diritto di reagire con l’equivalente di un sberlone, che per lui è ovviamente un morso, visto che le mani non le ha?
NO. Noi, questo diritto, non glielo vogliamo concedere: solo perché lo smanacciatore è un ignorante in buona fede, e non un porco allupato, a perdere il diritto di reagire dev’essere il cane. E fin qui siamo tutti costretti ad accettarlo, perché un morso fa più male di una sberla (ma non è colpa del cane, eh…), perché in fondo il cretino di turno era animato da buone intenzioni (e neanche questa è colpa del cane), ma soprattutto perché il cretino di turno potrebbe essere anche un bambino e non è umanamente pensabile che un bambino possa essere educato a comportarsi bene con i cani a forza di morsi in faccia.
Okay, ci sta.
Ma un bel ringhio di avvertimento… almeno quello, al povero cane, glielo vogliamo concedere?!? Se non l’equivalente della sberla, almeno l’equivalente di un “Giù le mani, stronzo!” glielo vorremo lasciare?!?

ringhia2A quanto pare, non va bene neppure questo.  E infatti, nella discussione di cui sopra (ma non solo in questa: è un argomento che è già stato toccato più volte, in diverse occasioni) qualcuno sosteneva che il cane deve essere abituato a sopportare senza reagire qualsiasi approccio, anche il più cafone. E qualcun altro (non faccio il nome, dico solo che trattasi di famosissima educatrice cinofila) se n’è saltato fuori con la frase storica e lapidaria: “Un cane che ringhia sta male”.
Il mio commento è stato altrettanto lapidario. Ho scritto infatti, che mi dispiaceva di aver già consegnato all’editrice lo stupidario cinofilo, ma che questa l’avrei tenuta buona per la prossima edizione.
L’ho pensato e lo penso ancora, sia chiaro: detta così è una clamorosa cavolata, visto che il ringhio è una delle espressioni naturali del cane. Fa parte del suo etogramma, è una delle espressioni vocali che utilizza proprio per evitare di passare alle vie di fatto: quindi, in un certo senso, è quasi più un segnale di pace che non di guerra (anche se io lo inserisco sempre tra questi ultimi perché, se viene ignorato, fa scattare l’attacco. “Se” viene ignorato, però! Perché in caso contrario, fa proprio in modo che l’attacco non avvenga!).

tira_mollaOltre al ringhio “di guerra”, poi, c’è il ringhio di eccitazione che il cane esprime soprattutto durante il gioco: chi non ha mai avuto o visto un cucciolo che ringhia “ferocissimo” agli amichetti, o allo straccio che sta “uccidendo”, scagli la prima pietra.
Sono cani che stanno male, questi?
Mapperpiacere. Sono cani che si stanno divertendo un mondo!
E non lo fanno solo i cuccioli, ma anche i cuccioloni anche molti adulti, quando giocano tra loro o con gli umani.
In realtà – come  è stato fatto notare anche nella stessa discussione – nelle discipline sportive che prevedono attacchi sulla manica (o sul costume) il ringhio durante l’attacco viene penalizzato, in quanto viene ritenuto sinonimo di insicurezza: il che farebbe propendere per la versione “il cane non si sente a suo agio”.
Per quanto ho potuto sperimentare sulla pellaccia mia  – o meglio, dei cani miei – questo è vero in alcuni casi, mentre non è affatto vero in altri. Ho avuto/visto cani effettivamente insicuri che ringhiavano sulla manica (ma di solito manifestavano anche altri sintomi collaterali, come piloerezione e/o coda bassa), ma ho anche avuto una cagna (proprio mia-mia, che quindi mi illudo di aver conosciuto bene) che pur non avendo paura di niente e di nessuno, e pur essendo uno dei cani più sicuri di sé che abbia mai avuto per le mani, sulla manica borbottava un bel po’.
Il fatto è che borbottava perché si stava divertendo un mondo: e questo l’ho attribuito – e lo attribuisco tuttora – al fatto che i miei cani siano sempre e solo stati addestrati a mordere per predatorio, ovvero giocando.  Tant’è che il ringhio che faceva Uta sulla manica era preciso identico a quello che faceva quando si giocava al tira-e-molla da cucciola, e completamente diverso dal ringhio di aggressività che riservava, invece, ai rumori contro la porta di casa quando entrava in “modalità cane da guardia”.
Ritengo che se avessi cambiato metodo, e fossi passata ad addestrare la cagna in aggressività, Uta avrebbe smesso di ringhiare sulla manica, perché avrebbe smesso di divertirsi e avrebbe preso la cosa sul serio. Siccome non mi piace quel tipo di addestramento, ho preferito non portare la cagna in gara, e finita lì: ma sono convinta ancora oggi che penalizzare “qualsiasi” tipo di ringhio durante gli attacchi sia un errore, perché non è poi così scontato che il cane ringhi per insicurezza/paura (anche se a volte sì). Ovviamente sarebbe un bel problema insegnare a tutti i giudici di UD a distinguere i vari tipi di ringhio, anche perché ogni cane ha il suo e quindi la cosa diventerebbe improponibile… quindi mi rendo conto che sia più facile penalizzare e ciao.
Però… a mio avviso l’argomento non è così semplice e meriterebbe maggiori approfondimenti non tanto da parte di chi giudica (perché lì, ripeto, è quasi impossibile fare distinzioni corrette), ma da parte di chi alleva e deve decidere se un cane merita o no di entrare in riproduzione.

ringhia1Detto questo: il cane che ringhia, sta male?
In linea generale e come assioma assoluto, ovviamente NO.
C’è chi ringhia per gioco, c’è chi ringhia per eccitazione: la Bisturi, quando rientriamo dalla passeggiata mattutina, appena mette piede in casa, sa che sta per arrivare la pappa e quindi, sentendosi su di giri, ringhia a chiunque incontri – solitamente i gatti, ma a volte anche il marito o il figlio. In realtà ringhia da sola, perché poi non li degna di uno sguardo, tira dritta fino alla ciotola e lì rimane in attesa di sapere cosa sto per chiederle… e mannaggia a me quando le ho chiesto l’abbaio (due volte DUE!), perché per settimane, poi, ha anticipato l’ordine piantando su un casino infinito (non bastano quarant’anni di cinofilia per evitare gli errori, sappiatelo!). Probabilmente il ringhio di entrata, per lei, preludeva proprio all’abbaio: adesso che le chiedo un seduto, o un resta… ringhia lo stesso per prepararsi all’evento, probabilmente sperando ancora che le chieda l’abbaio (COL CAVOLO!) perché è una cosa che le piace molto e che fa con grande entusiasmo (notare che poi, per tutto il resto della giornata, è praticamente un cane muto).
In alcuni casi,  però, il cane può effettivamente sentirsi a disagio, aver paura, sentirsi intimorito e reagire ringhiando.
Sta di fatto che questo NON è stato il caso della cagna oggetto della discussione, che ha ringhiato semplicemente per avvisare la commessa che stava rompendole le palle e che, continuando, avrebbe potuto prendersi un morso. Sì, forse in un certo senso un disagio lo provava… ma non stava certo “male”. Stava benissimo, finché la tipa non ha esagerato.
E meno male, comunque, che l’ha solo avvisata.
Avviso prezioso, specialmente visto che proveniva da un cane nevrile e reattivo come il malinois: tant’è che ha permesso alla signorina di tirarsi indietro e di evitare guai, perché il ringhio lo capiscono anche i deficienti totali.
Se la cagna non avesse ringhiato, invece… cosa sarebbe successo, visto che si considerava – e a pieno titolo –  “una ragazza a cui qualcuno stava palpando il culo”?

Insomma: sì ai cani socievoli, socializzati, sociabili e chi più ne ha più ne metta. Ma “no” ai cani robotizzati.
Non solo perché saremmo al limite del maltrattamento psicologico, ma anche perché “veri” robottini non diventeranno mai.
Sono esseri senzienti, sensibili e pensanti, lo ripetiamo millemila volte al giorno! E allora, perché voler negare loro il diritto di farsi girare le palle quando qualcuno li approccia in modo scorretto e – dal loro punto di vista – offensivo?
Qualsiasi animale senziente sente anche il fastidio!
Se pensiamo sempre e solo ad inibire qualsiasi forma di comunicazione diversa da leccatine e coccoline, prima o poi al cane capiterà la giornata storta in cui si scorda le buone maniere… e non sapendo più ringhiare, addenterà direttamente.
A voi piace l’idea? A me no.

ringhioConcludendo: la cultura cinofila non consiste nell’azzerare le doti caratteriali del cane (tra le quali, ricordiamolo sempre, è compresa l’aggressività). Non consiste  in un lavoro continuo di annullamento, inibizione, schiacciamento.
Non lo accetto neppure per i cani da pet therapy, figuriamoci per i cani “normali”.
Consiste, invece, nel continuare ad allevare ed educare cani civili e socievoli, ma anche nel ricordare che esistono razze più o meno “pacioccose” e più o meno disponibili al rapporto con gli estranei, più o meno nevrili e più o meno reattive…e nel DIRLE, queste cose, al grande pubblico, così come si dicevano vent’anni fa.
Allo stesso grande pubblico bisogna far capire che il galateo canino ha regole diverse da quello umano: che abbracci, baci e coccole dagli estranei NON sono quasi mai graditi, da nessun cane.
Se li gradisce, è lui che viene a cercarli: se vengono rifilati a tradimento… perfino la Bisturi, che ha la coccolite acuta, reagisce sottraendosi. Poi le appare il fumetto con la scritta: “Ah! Vuole coccolarmi!!!” e riparte alla volta dell’estraneo saltandogli addosso (o addirittura in braccio): ma essere spacioccata a tradimento non piace neppure a lei, il che è tutto dire.
Quindi, per favore, smettiamola con questa storia dei cani “tutti buoni”: o almeno, distinguiamo tra “cani buoni” e “cani disposti a sopportare un approccio infame”.
E fino a quel momento, VIVA I CANI CHE SANNO ANCORA RINGHIARE.
Perché, se non altro, evitano di arrivare al morso: caso nel quale, naturalmente, verrebbero sempre e solo criminalizzati loro.

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170 Commenti

  1. il mio cane mi ringhia quando li do da mangiare.mi ha anche morso..mi ringhia quando lo accarezzo..non so piu che fare.ha gia morso me e mia madre

    • A me il cane mi si e presentato da solo, ringhiando e abbaiando e saltandomi in torno. Ho avuto paura e sono rimasto bloccato ad aspettare i comodi della padrona che se l’e presa molto comoda tanto che e intervenuta un’ altra donna con dei canini per aiutarmi. Vi ricordo che il guinzaglio e la museruola li dovete mettere sia voi che i vostri cani perche nonli sapete tenere

  2. Come e pre Valeria concordo con te alla lettera, la maggior parte dei morsi sono responsabilità dell’ignoranza umana. Maleducazione nel vero senso della parola, ignoranza, e spesso complesso di superiorità umana. Io buono tu cane, zitto e subisci. Forse perché siamo coetanei, forse perché abbiamo calcato campi di addestramento diversi. Oggi vedo una diffusione incredibile di cazzate oltre le sciure marie, ma anche di educatori cinofili, laureati in veterinaria. I comportamentisti spesso non hanno mai visto cani diversi. Vuoi mettere un Labrador è un Malinois, uno Yorky e un Lupo Cecoslovacco? Ma ancora una volta ritengo che la Dura legge del mercato induca allevatori, selezionatori, istruttori, a dire che i cani siano tutti stupidamente docili!

  3. Brixal, la polemica è quanto mai finta visto che il messaggio che cerco di dare è proprio di tolleranza: per i bambini, per i cani, per chi ci rivolge la parola per strada, per tutti, criminali esclusi.
    Il paragone macchina-cane è stato fatto mettendo entrambi sullo stesso piano e per me sullo stesso piano non sono. Ho fatto notare che non toccherei una macchina senza permesso del proprietario, ma nel caso del cane “chiedo” (osservando) prima al diretto interessato: il cane (non è detto che il suo parere coincida con quello del “padrone”, anche se poi, per non litigare, chiedo pure a lui).
    Sul comportamento di eventuali bambini antipatici in negozi/ristoranti non parlo in questa sede: qui si parla di cani (oltretutto l’argomento è genericissimo, quindi impossibile dire cose sensate senza parlare di un caso particolare).
    Liberissimo chi ha fretta di dire “scusi ma ho fretta”, non vedo perché una risposta del genere non dovrebbe essere accettata; però non dovrebbe essere considerato maleducato uno che si avvicina e dice: “che bel cane? di che razza è?” Anche se lo fa con sciurmariesco entusiasmo: magari è pure una persona disposta ad imparare qualcosa!
    Riporto: “A me non da affatto fastidio se uno si fa spupazzare il proprio cane,o il figlio, o il marito o quello che sia. (Dico io: e ci mancherebbe pure!) Ma se fai con il mio di cane, o figlio, o marito senza chiedere, me lo prendo sì.” Dico io: spero che il marito sia sempre d’accordo… perché a decidere con chi interagire (di spupazzamenti non parlerei in questo caso) spero possa essere lui! Ecco: mio marito decide con quali amici accompagnarsi e quali persone trovare simpatiche. Da solo. Mio figlio gioca con i bambini che preferisce, anche se, essendo un minore, ovviamente sorveglio sulle sue scelte (ma non le oriento da prima). I cani me li son scelti socievoli io perché la socievolezza mi piace, ma pure loro hanno libertà di scelta. Se io attacco a parlare con una persona ma vedo che il mio cane si tira indietro lo lascio indietreggiare, se va a far le feste a qualcuno sono io a chiedere a quel qualcuno se gradisce le avances del mio cane. Insomma pure i cani hanno un margine di scelta, proprio perché sono esseri animati e dotati di volontà.

    • Cristina, il parere non è detto che coincida con quello del padrone? Pretendi davvero di conoscere meglio tu un cane estraneo di quanto possa fare il suo proprietario? Sai ci sono anche cani che non apprezzano il contatto dagli estranei o ne hanno paura e schivano o indietreggiano se allunghi la mano, ma che possono avvicinarsi scondinzolando basso per annusare e conoscerti, o per dimostrare che sono inoffensivi come strategia per non essere disturbati magari spanciandoti davanti o accucciandosi, ma questo non significa che vogliano coccole. Io non capisco questa fissa di doversi fare “amici” tutti i cani che si vedono, sarebbe buona abitudine smettere di pretendere di toccare i cani altrui, loro hanno il senso di confidenza esattamente come noi (gli adulti soprattutto, i cuccioli hanno un atteggiamento più socievole, ma è una strategia di sopravvivenza… non hanno molta scelta per superare situazioni potenzialmente difficili come potrebbe essere lo scontro con un estraneo, oltre andare lì e mostrare di essere carini e voler fare amicizia chiedendo e dimostrando pace) e soprattutto non sono peluche… se avete tanta voglia di accarezzare il pelo di qualche animale, fatelo con il vostro cane o compratevi un tappeto di pelle di orso o che so io, ma non andate in giro a smanacciare estranei.

  4. E vabbè, su richiesta un po’ di polemica la faccio, riagganciandomi ad interventi precedenti però. “La tua libertà finisce dove comincia la mia” OK, solo che alcuni pensano di dover avere un’area di libertà di un ettaro intorno. Invece per altri è proprio un piacere scoprire che la gente si interessa ai propri figli, cani ecc, o persino che abbia voglia di fare quattro chiacchiere, il che ad alcuni sembra folle, e non mi spiego perché. (Se uno ha la giornata storta se ne può stare a casa o andare a passeggiare in aperta campagna.)
    Altra cosa… toccare il cane di uno è come infilarsi nella sua auto. Ma scherziamo? Il cane è un’essere senziente, ha una sua volontà e l’auto no. Ragion per cui io prima di toccare un cane guardo l’atteggiamento del cane, POI quello del padrone. E siccome un pochino ho imparato a capirli, i cani, tante volte, quando sembrano disponibili all’approccio, mi verrebbe spontaneo accarezzarli. Poi mi ricordo che i padroni si incavolano, e allora chiedo, ma non per paura di essere morsa dal quadrupede, per paura di essere redargluita dal bipede! (Certe volte chiedo e l’umano mi risponde con l’aria proprio scazzata di chi pensa, “purtroppo non ti morderà, ma che palle”). Ebbbene sì, ho imparato a coccolarmi solo i miei cani, e quelli di amici che non sofforno di ‘ste gelosie.
    Bambini al parco. (Dato per scontato che nessuna morsicatura avverrà al ristorante o in chiesa, dove è già una gran cosa se il cane te lo lasciano portare). Bene: se i bambini non gridano, corrono, giocano, al parco dove lo dovrebbero fare? In appartamento? In classe? Al ristorante? Ecco, no, appunto. Quindi al parco è proprio il posto dove i bambini dovrebbero potersi sfogare liberamente. E io sostengo pure che al parco dovrebbe essere lecito portare i cani. (Non è scontato, a Treviso, dove abito, c’è un bellissimo e grandissimo parco interdetto ai cani). Però… Se uno ha un cane che proprio non ama gli schiamazzi dei bambini o che parte col predatorio appena vede qualcuno che corre, o lo educa per bene al controllo o lo porta da un’altra parte.
    Siccome i miei cani non hanno problemi di sorta e gradiscono gli approcci di estranei, anche bimbi, non sono infastiditi o aizzati da urla e corse, li porto regolarmente nei parchi pubblici. Ho notato che: 1 di solito la gente chiede educatamente se si può accarezzare. 2 Se non chiede si avvicina lenta e guardinga, dandomi tutto il tempo di avvisare che il cane, o io, potremmo non gradire (e anche in questo caso mi va bene). 3 Non sono gelosa del cane e so che non morde, a questo punto se qualcuno vuole toccarlo e lui non gradisce sarà lui a tirarsi indietro, e io rispetterò la sua volontà. 4 Se una persona non capisce niente di cani e dice una boiata spiego quello che so, se l’altro insiste può restare tranquillamente nella sua ignoranza, dormirò lo stesso. 5 Ho un pointer e tutti mi chiedono di che razza è: non lo ritengo un oltraggio; quelli che conoscono la razza dicono “Oh, che bel puenter”, pronuncia che mi risulta obbrobbriosa ma ugualmente, non mi toglie il sonno. Riassumendo, io tutti ‘sti maleducati non li trovo. Vero è invece che la mano viene posta immancabilmente sopra la testa del cane. Però se il cane è ben disposto lascia ugualmente fare (a dirla tutta la mia setterina accetta con grande scodinzolio qualsiasi tipo di coccola, mentre il pointer se ne frega altamente e, se un gesto non gli piace si scosta appena, ma in genere non si accorge nemmeno che lo stanno toccando: è tropppo impegnato a guardare i piccioni). Gente che si prodiga in abbracci, baci e scene plateali non ne ho mai incontrata. Sarà fortuna?
    In compenso ho trovato cinofobi in preda al panico per la presenza di un cane. Se hanno solo un po’ di paura mi limito a dire “stia tranquillo/a, non morde”, altrimenti cerco di svicolare. E vabbè, ci sono pure quelli così.

    • Ma magari le cose fossero come dici tu. Dimmi dove devo firmare. Sarei felicissimo se i bambini potessero gridare, correre, saltare, giocare, ecc… liberamente nei parchi; e infatti uno dei miei ricordi di infanzia piu belli e’ relativo a quando andavo in campagna dal nonno, 8 ettari di terreno dove potermi sfogare liberamente. Pero’ purtroppo non sempre e’ possibile… In molte citta i parchi sono pochi e piccoli (oltre che tenuti male) e bisogna condividerli tra tutti. Bisogna coesistere tra canemuniti che passeggiano, bambini che giocano (alcuni con mamma cinofoba al seguito), anziani che si rilassano (o almeno ci provano), coppiette in cerca di privacy (o qualcosa che le somigli lontanamente), adolescenti che vorrebbero poter giocare pure loro (magari pallacanestro o calcetto), e ci si potrebbe aggiungere un gruppetto di pattinatori, gli sportivi che corrono intorno al parco, i venditori di fiori o dolciumi, qualche ciclista (dove fanno la pista ciclabile intorno al parco) e chissa chi altro. Ebbene, anche se sarebbe fantastico che i bambini potessero giocare e correre liberamente, purtroppo non lo possono fare; e questo perche le nostre citta non offrono abbastanza spazi per tutti, obbligandoci a questa coesistenza forzata. E se un bambino vuole correre e gridare sarebbe il caso che non lo facesse in faccia ad un cane o ad un signore anziano che legge il giornale su una panchina (per educazione, visto che i parchi non sono per uso esclusivo dei bambini).
      Poi sinceramente, quanti sono veramente in grado di capire se il cane gradirebbe o no essere toccato? E quelli che sono abbastanza preparati da capirlo sono anche quelli piu educati e che chiedono prima di farlo (come tu stessa fai), oltre al fatto che se uno sa capire se il cane vuole essere toccato o no e’ anche in grado di toccarlo nel modo corretto e senza dargli fastidio. Il problema sono quelli che non capiscono se il cane voglia essere toccato, che sono abbastanza cafoni e superbi da non porsi il problema di chiedere (a me insegnarono che nel dubbio era sempre meglio chiedere) e che ovviamente non sanno neanche come si dovrebbe toccare un cane.
      Poi esiste anche il momento in cui sono con il cane e ho fretta; mettiamo che mi chiami mia moglie al cellulare e mi chieda di sbrigarmi a tornare a casa, e’ mio diritto farlo o devo comunque fermarmi ogni dieci metri per far accarezzare il cane? Anche perche se dicessi “scusi ho fretta” rischierei pure di essere preso io per maleducato o antisociale.
      E per fortuna nessuno ha mai cercato di abbracciare Balrog; non so come reagirebbe, ma probabilmente capirebbe che la persona in questione vuole giocare alla lotta con lui e la rovescerebbe di schiena salendole sopra.
      Forse sono influenzato dal fatto che vivo in una citta di 25 milioni di abitanti e che non ho l’ automobile, dovendo quindi dimenticare campagna e boschi, ma vedo la situazione non esattamente allegra.
      Poi tu stessa hai gia detto che sono un po esagerato (cosa che ti ho confermato per iscritto)

    • Poi sul “Dato per scontato che nessuna morsicatura avverrà al ristorante” non mi sento di sottoscriverlo. Ci sono ristoranti dove fanno entrare i cani, ma anche persone che lasciano correre liberamente i propri figli tra i tavolini. E una volta vicino roma (una dozzina di anni fa) sono stato testimone di un “quasi morso al ristorante”. Cane sdraiato tranquillamente ai piedi del proprietario (il quale cenava tranquillamente) e orda di ragazzini correndo tra i tavolini (anche i cafoni hanno figli), quando uno nella sua corsa calpesta il cane che per fortuna non fa in tempo a morderlo perche il piccolo vandalo era gia abbastanza lontano quando il cane si e’ voltato. Ovviamente non aggiungo le simpatiche definizioni che il proprietario del cane ha utilizzato per definire la madre del piccolo vandalo cafone (che ovviamente non si e’ nemmeno scusato)

    • Io non so tu cosa hai letto, ma infatti si capisce bene che vuoi fare la polemica, altrimenti non avresti scritto cose insensate, visto che:
      1- nessuno aveva detto che una macchina ha una sua volontà e neppure che il cane non è un essere senziente( e appunto con più ragione non si dovrebbe rompere senza chiederlo), era un semplice esempio di cosa vuol dire essere maleducati.
      2- nessuno aveva detto che i bambini non possano giocare e corre nel parco, infatti dovrebbero fare lì e non nei negozi e nei ristoranti.I cani non c’entrano proprio, centra di nuovo solo l’educazione o meglio l’assenza di essa.
      3- io personalmente non avevo neppure detto che quando mi chiedono in modo civile qualcosa, rifiuto di rispondere.Ma prima si chiede di qualunque cosa si tratti. Del resto se non ho voglia di socializzarmi, lasciami per piacere la possibilità di fare tranquillamente cavoli miei, e senza decidere a posto mio dove devo o non devo andare. Stai pure sicura che non andrò nel parco giochi dei bambini, come i bambini non vengono giocare nel recinto dei cani.

      A me non da affatto fastidio se uno si fa spupazzare il proprio cane,o il figlio, o il marito o quello che sia. Ma se fai con il mio di cane, o figlio, o marito senza chiedere, me lo prendo sì. E stai pure sicura che il meno che prendi sara una ringhiata. Mi spiace ma sono fatta così, i cafoni non li sopporto.

  5. Orsù Luc, così mi fai arrossire. Poi con i complimenti, i chiarimenti e l’arrivare ad una posizione comune, i lettori – o forse di più i detrattori – del sito non si divertono, vogliono lo scanno! 😉
    Ed io che stavo per confessarvi che ho scelto il Caucaso per fare Pet Therapy… 😉

  6. Aci sfondi una porta aperta, non posso non condividere in toto le tue affermazioni, diciamo che sottolineiamo aspetti diversi dello stesso identico problema, l’inserimento del cane in un ambiente ed in contesti che finiscono per essere sempre meno adatti a lui… e forse anche inadatti agli umani a ben guardare ahinoi 🙁
    Io mi limito a sottolineare la necessità di intervenire ( con educazione e socializzazione) sul cane, ed anche a rendersi conto con lucidità ed eggettività di quale sono i limiti di quel singolo cane, per non chiedergli più di quanto possa dare e di quanto sia giusto chiedergli, mi limito a sottolineare di scegliere un certo tipo di cane dopo essere strasicuri di potergli far vivere una vita degna e mi limito ad enfatizzare e stressare il concetto di responsabilità verso il proprio cane e del proprio cane.
    Mi permetto di complimentarmi con te per l’equilibrio che mostri

  7. Luc, non preoccuparti, non mi offendo, sono io per prima che ho raccontato un episodio accadutomi personalmente.
    Personalmente penso che decidere di vivere con un cane da guardia, tra l’altro di grosse dimensioni, sia una una scelta fantastica ma che comporti appunto un pizzico di responsabilità ed attenzione in più. Attenzione, che come giustamente ricorda più sotto (o più sopra) anche Michela, va data in primis anche alla socializzazione. Come dicevo nel mio commento, il mio cane é giovane, ha da poco compiuto un anno. Da quando aveva pochi mesi é stato un impegno ed una soddisfazione portarlo con me a scoprire luoghi, situazioni, cani e persone differenti in modo che si potesse trasformare in quel bellissimo adulto equilibrato e sicuro di sé che in talune situazioni riesco già a intravedere. Un cagnone che può raggiungere i 70-80kg, con un patrimonio genetico che lo porta ad avere elevate reattività, indipendenza e territorialità, che si rivelasse pauroso temo si trasformerebbe invece da un lato in un cane da guardia inefficace, dall’altra in un cane pericoloso e potenzialmente ingestibile.
    Per quanto riguarda invece la predisposizione di razza a farsi piacere più o meno il contatto umano o i bagni di folla, esistono differenze tra cane e cane e tra umano ed umano. Il mio cucciolone, come dicevo prima forse perché ancora molto giovane e non é ancora avvenuto il temutissimo cambio di carattere, da taluni estranei gradisce molto ricevere attenzioni e coccole, da altri si scansa e quindi lo faccio allontanare io per prima; mentre ama alla follia i bambini o meglio ama leccarli dalla testa ai piedi. Chiaramente fa parte della responsabilità del proprietario conoscere posture e reazioni del proprio cane, saper cogliere i suoi messaggi e saper scegliere le circostanze più consone a lui. Nel qual caso il mio cane non dovesse più dimostrare di gradire in nessun caso il contatto fisico ravvicinato o a distanza con altri umani, sicuramente le nostre passeggiate diminuirebbero di frequenza e avrebbero come meta solo luoghi poco frequentati. Ma non si fermerebbero del tutto: la socializzazione va continuata anche da adulti, appunto affinché in situazioni che spesso, volenti o nolenti, possono sfuggire al nostro controllo – persino all’interno di una isolata masseria – , un cane possa imparare a distinguere, come dicevi anche tu prima, che c’é differenza tra un approccio maleducato ed un calcio nel sedere, o tra una persona che indossa un vistoso cappello ed un malintenzionato; infine che c’é differenza tra voltare la testa, scansarsi, ringhiare e mordere e che il suo proprietario la conosce e conosce i suoi limiti.
    Tuttavia credo che le considerazioni e precauzioni che ho riportato qui sopra dovrebbero valere per un qualsiasi cane, anche per un labrador. A guidare il responsabile di un cane dovrebbe essere sempre e cmq il buonsenso. Ma ciò non comporta automaticamente che, solo per il fatto di tenere un cane al guinzaglio in un luogo pubblico, tutti si sentano in diritto di spaciugarlo a più non posso fino addirittura poi ad infilargli le mani in bocca! I cani non sono oggetti appunto, hanno diverse predisposizioni e pulsioni, sarebbe bello che questo a volte venisse riconosciuto anche in qualche aula di tribunale. Se io adotto tutte le precauzioni del caso per renderlo “inoffensivo”, dal guinzaglio lungo 1m al massimo, dal girare alla larga dalle persone, al mio avvertimento verbale di non toccarlo, ai suoi ringhi di avvertimento (senza tirare in ballo i segnali calmanti che purtroppo non conosce nessuno), e tu (tu generico naturalmente) continui a infischiartene allegramente… allora oltre ad essere un incosciente o un autolesionista, hai veramente bisogno di essere rieducato e risocializzato, non il cane! Anche al chihuahua in quel caso girano! 😉 😉

  8. Potremmo chiedere come socializzare sti caucasi a qualche pecoraro ( umano) caucasico, che sono sicuro lo portavano al parchetto in caucasia e se lagnavano che i regazzini caucasi glielo toccavano, parcheggiavano un attimo le pecore in seconda fila fuori il parchetto, socializzavano il cane ( ah in caucasia ce tengono a ste cose) e poi tornavano a fare le loro cose.
    E dai fattela na risata …

  9. Guarda Aci ti racconto una, comunque piacevolissima, mia scampagnata alle cascate di Marmore, nei bei sentieri che costeggiano il parco creato intorno al corso d’acqua.
    Dunque, prima un tizio mi fa ” eh ma allora sono buoni sti pist ball ( credo intendesse pit bull)” per chi non lo sapesse il mio cane è un labrador, razza identica al pit bull quindi è facile confondersi.
    Poi una sosta al bar con cane immobile seduto al fianco ( con almeno un paio di bottoni della camicia che sono saltati tanto si è gonfiato di orgoglio padronale il petto 🙂 ) mi ha consentito di assistere al miracolo della trasformazione del cane in ….. acquasantiera, che come i fedeli entrando in chiesa inzuppano le dita nell’acqua benedetta, cosi ogni avventore del locale si sentiva in dovere di “inzuppare” le mani sul capoccione di Sancho.
    Una ragazzetta punkettona piena di pircing ha pensato bene di baciarlo direttamente con tanto di abbraccio.
    Quindi figurati se non ti capisco.
    Il punto però mi pare, posto che il mondo è pieno di gente cretina che non sa approcciarsi ai cani, posto che in un posto affollato ne trovi quanti ne vuoi, abbiamo o non abbiamo la responsabilità di scegliere luoghi e situazioni adatti, alla razza ed al singolo individuo ?
    Che non vuol dire : tu c’hai il cane il cane cattivo e te lo devi tenere chiuso in casa, significa tu hai la responsablità di non mettere il tuo cane ( te stesso ed il resto del mondo) in difficoltà da quali magari non ha le competenze per uscire.
    Io non lo vedo tanto diverso dal prendere un border e tenerlo su di un divano a poltrire, oppure scegliere un bulldog inglese e portarlo a correre dietro la bici due volte al giorno.
    Ora capisco tutto e non mi permetto di giudicare le scelte di ognuno, ma parlando in linea teorica un Caucaso ( bellissimo e nobilissimo cane ) a mio modestissimo avviso se ne sta benissimo in una solitaria masseria a badare alle pecore o alla proprietà, poi possimo socializzarlo ed educarlo e trasformarlo in un cane “urbano” ma ( sempre secondo me) non gli stiamo facendo un gran favore, capisco che entriamo nello spinosissimo campo in cui ci si permette di dare giudizi sulle scelte altrui, però alcune cose occorre che vengano dette.
    Che il cane non ha scelta, non ha la possiblità di dire : caro padrone ti voglio tanto tanto bene, ma sta vita non fa per me, salutiamoci cosi con grande affetto, io me ne torno in Caucaso dalle pecore.
    Mi scuso ancora di aver parlato del tuo caso personale.

    • Scusa, ma il Caucaso che deve stare in una solitaria masseria, come lo socializzi (cosa assolutamente necessaria per un cane da guardia) se non portandolo tra la gente?

    • “Il punto però mi pare, posto che il mondo è pieno di gente cretina che non sa approcciarsi ai cani, posto che in un posto affollato ne trovi quanti ne vuoi, abbiamo o non abbiamo la responsabilità di scegliere luoghi e situazioni adatti, alla razza ed al singolo individuo ?”

      Non si tratta di approcciarsi con i cani, ma con la propria specie, cioè con l’essere umano. Semplice maleducazione non rivolgersi prima alla persona, e solo dopo l’eventuale risposta positiva continuare interagire.
      Parlando di cani invece, non essendo randagi ma animali “custoditi” ( cioè di proprietà per quanto possa suonare male questa definizione), nessuno chi ha un minimo di buon senso dovrebbe andare infastidirli senza prima aver chiesto permesso.

      Per questo non serve che uno capisca qualcosa di cani o di etologia, chi capisce davvero non lo farebbe mai, ma di semplice educazione e rispetto verso un altro individuo.

      Ps: Non so tu, ma io non ho mai aperto il cofano di una macchina, e neppure mi sono seduta dentro per vedere l’interno per quanto mi fosse piaciuta, senza essere invitato a farlo.

      • Io ho anche un “problema” di un altro tipo; Balrog se qualcuno lo accarezza si sente autorizzato a “ricoprirlo di bava”. E gia e’ toccato essere ricoperti di bava a alcuni “accarezzatori compulsivi” ai quali ho detto che la colpa era loro per aver accarezzato il cane senza prima chiedere. Un tempo era comune chiedere “il tuo cane morde?”, adesso per via del buonismo, dell’ antropomorfizzazione o di chissa che altro tantissime persone danno per scontato che i cani non mordano piu (perche gli e’ stato praticamente vietato farlo anche di fronte alle provocazioni piu evidenti); pero’ se mordere e’ stato vietato la legge permette di “ricoprire di bava” gli “accarezzatori compulsivi”. E vedere le loro facce, sopratutto se per uno smanacciamento dato senza chiedere il permesso si sono ritrovati pieni di bava di mastino proprio i vestiti buoni e’ una grande soddisfazione.
        Io ricordo che in situazioni in cui ci fosse parecchia gente da bambino dovevo camminare della mano con uno dei miei genitori (o nonni) e che di fronte ad un cane sconosciuto preferivano non rischiare di lasciarmi avvicinare. Anche perche ad un genitore sano di mente non interessa niente se il cane e’ assicurato, il fatto che se il cane morde poi il proprietario venga punito o tutte queste cose; a un genitore sano di mente la cosa che interessa di piu e’ che su figlio non si faccia male. E nessun genitore sano di mente rischierebbe la salute di suo figlio solo per fargli accarezzare un cane che non conosce. Io non ricordo aver mai sentito i miei genitori o i miei nonni fare commenti del tipo “canegrossacattivochetimangia” ne del tipo “accarezzalo, e’ tuo diritto farlo”. Semplicemente non mi avvicinavo ai cani che non conoscevo, senza ne smanacciarli ne offenderli
        E devo dire che il commento sulla macchina e’ ancora meglio di quello che ho fatto io sull’ aprire zaini altrui

  10. Luc innanzitutto mi scuso, il pollice verso é il mio, te l’ho dato per sbaglio, sto scrivendo dal cell e, con il mio ditone, ho sbagliato mira mancando il pulsante “rispondi”.

    Tuttavia non concordo appieno con le tue parole. Mi ritengo una persona molto socievole e scambio volentieri 2 parole con chi mi ferma quando sono a passeggio con il cane. Nella mia brevissima esperienza, ho notato però che non sembrino esistere vie di mezzo: ho trovato persone che si tengono alla larga, pochissime persone cordiali ed informate, e molte invece che in virtù del loro proclamato “amore per gli animali” si sentono in diritto di fiondarsi, senza nulla chiedere, sulla testa o sulla coda del cane in questione. Purtroppo, molto spesso, quelli che iniziano ad emettere versolini, ad avvicinare velocemente il proprio viso al muso del cane e a fargli pat pat sulla testa, sono proprio coloro che si dichiarano “proprietari di cani”.
    Io, ad esempio, ho la fortuna di vivere con un cucciolone di pastore del Caucaso che oserei – per ora – definire ipersocializzato, equilibrato e tollerante. E mi é già capitata la sfortuna che un “simpatico ed intelligente” signore, dopo avermi chiesto quale fosse la razza del cagnone ed aver dichiarato di conoscerla e di volerne uno, senza altro proferire, mettesse improvvisamente prima la mano della sua bimba (di 2-3 anni al massimo), e poi di seguito, dopo le mie rimostranze e prima che io potessi fare alcunché, infilasse direttamente la sua in bocca al mio cane. Il cagnone da parte sua non ha battuto ciglio, forse perché ancora molto giovane, forse perché sottosotto aspira alla santità,o forse perché in realtà mi hanno gabbata ed inizio a temere che si tratti non di un Caucaso ma di un Leonberger camuffato. Io avrei iniziato volentieri a ringhiare invece, ed il signore per tutta risposta, con tono provocatorio, si é limitato ad affermare: “a me non mi morde nessuno!”.
    Ecco spiegato come, dopo essere stati protagonisti di una serie di episodi come questo o di simile livello di inciviltà, le persone – responsabili – con cane al seguito, come immagino siano coloro che scrivono qui su tpc, inizino a diventare un filino prevenute…

      • é vero, riaggiornando la pagina il pollice é scomparso… misteri del browser del cellulare! 😉
        Scusate allora l’inutile chiarimento all’inizio del mio precedente commento.

  11. Un po’ per celia un po’ per non morire però mi chiedo, ma tutti sti cinofili misantropi da dove sono ricicciati fuori ?
    Che pare frequentando il web che il ragazzo e la ragazza generica media con cane ( con sembra maggiore frequenza nelle ragazze) sia uno/una che sta perennemente ingrugnato/a, guai a chi gli tocca il cane o osa solo chiedere, che si trattiene a stento da picchiare l’interlocutore se gli sbaglia il nome della razza, che se ne esce con qualche cugginata classica chiama i carabinieri e che ha delle forme di gelosia per il cane che ” è mio e me lo gestisco io” che neppure le femministe più arrabbiate degli anni ’70.
    Io le aree cani non le frequento molto, magari saranno pieni di lumaconi che infastidiscono le proprietarie canine carine e queste per reazione son tanto acide, però le rare volte che vado in ambienti simili mi pare frequentati da gente tranquilla ( poi i fessi sono ovunque.
    Deve essere un grosso stress però sto mondo popolato da figure ostili e moleste, io ero rimasto che oltre il cane pure l’uomo ( e la donna) erano animali sociali che avevavno piacere di stare con i loro simili, invece pare che la mera presenza di altri esseri umani sia na gran rottura di co…… scatole.
    Ma fusse che fusse che sto gran numero di cani che non amano il contatto dipendesse dai padroni e dal loro atteggiamento ?
    E’ un’ipotesi eh …

    • Posso rispondere seriamente alla celia? Sembra che in questi tempi di crisi, con la gente mediamente incazzata nera, si stia alzando di molto il livello di risse/litigi/pestaggi eccetera eccetera…ma perfino che i bambini delle elementari (non so più se ho visto un servizio in tv o se l’ho letto da qualche parte) stiano mostrando problemi caratteriali e si menino tra loro molto più di prima.
      Che tutto questo finisca per ripercuotersi pure sui cani? Secondo me, almeno in parte, sì. Non solo perché ci scanniamo noi cinofili umani, ma anche perché è probabile che loro, notoriamente empatici come sono, sentano troppe “vibrazioni negative” e si adeguino a loro volta.
      Che ne pensate?

      • Concordo.

        Si dice che i cani somiglino ai proprietari (di solito ci si rifesce a similitudini estetiche). Trovo, invece, che più spesso ci sia un fondo di verità, soprattutto per le similitudini comportamentali.

      • Ma chiedere di non essere disturbati da conosciuti mentre si è in giro col proprio cane è chiedere troppo?
        Vuol dire essere misantropi voler fare una passeggiata in tutta tranquillità col proprio cane senza che nessuno venga a chiedermi da dove viene, quanti anni a, che razza è etc?
        Pretendo troppo quando voglio che la gente chieda prima di toccare?

        Oh, ma io non vado a rompere i coglioni alla gente per strada così e gradirei non lo facessero neppure gli altri.

        Mettiamola così, se io fermassi ogni genitore con bambino che vedo per chiedere del figlio e per smanacciarlo, non sarebbe un pochino strano? E allora perché in moltissimi lo fanno quando vedono una persona col cane?

        • è comportamento scortese anche il tuo allora che tieni alla larga la gente.. 🙂

          io concordo in pieno con luc!!

          il mio cane si fa accarezzare da chiunque, anzi spesso se vede che qualcuno lo considera un po’ (non capita spessissimo perche un pt di 45 kg fa anche un po paura ad alcuni) lui prende confidenza e tenta anche di giocarci con gli estranei se vede che hanno un fare amichevole, perche glielo abbiamo insegnato noi e perche lui sente!! lo sente quando alla vista di qualcge soggetto sospetto (o che mi sta particolarmente sulle scatole) io mi irrigidisco e diventi nervosa. .anche lui diventa meno socievole. .
          ma in generale mi piace che sia amichevole con tutti..
          proprietario acido = cane acido
          proprietario ringhia = cane ringhia

          io sono contenta se qualcuno mostra interesse per il mio cane e se lo accarezza.. cosi come non mi dà fastidio se qualcuno mi fa domsmde su mia figlia..certo, se mi chiedesse di fargli fare un giro (al cane) o di prendere in braccio la figlia beh allora no!! ma non mi è mai capitato per fortuna!! a voi si?? 😀

          • Io sarei scortese perché non voglio che la gente mi importuni per strada? O.O

            Che poi, rispondo in maniere assolutamente educata (ci mancherebbe!) finché non tentano di toccare il cane senza prima chiedermelo.

            Boh, sarò strana io.

          • “è comportamento scortese anche il tuo allora che tieni alla larga la gente”

            Ma da quando mai diventato obbligatorio d’interagire con tutti quanti indistintamente? Scusami tanto ma mi DEVI lasciare la possibilità di poter scegliere con chi o voglia o meno. La scortesia è ben altro, mi sa che sei un po’ confusa per quanto riguarda l’interpretazione di alcuni definizioni. 😉

          • Ma vuole essere “scortese” con le persone.
            Voglio dire, non è che se mi toccano il cane -e come scrivevo, mi accade spesso..- mando la gente affanc**o.
            Dico solo che se anzichè passarmi a fianco e tirare una pacca in testa al mio cane, la gente magari me lo chiedesse, lo preferirei. Ed il cane pure, presumo.

            Per carità, anche io ho insegnato al mio cane che non si morde se non piano, sui suoi giocattoli e per gioco…Ma caspita, metti il caso che arriva uno/a e mi abbraccia il cane -come già ho scritto che mi è successo- senza chiedere, ed al cane girano i cinque minuti..Che succede se il mio cane morde uno/a o peggio, se gli mastica la faccia perchè questo/a si è avvicinato/a a lui all’improvviso e lo ha abbracciato?

            Non solo ci vado nei casini io che ho il “cane morsicatore” -vedi uno degli ultimi articoli pubblicati qui- e magari devo pure risarcire il pirla che ha fatto tutto da solo/a…
            Ma magari ci va nei casini pure il mio cane, reo solo di essersi “difeso” da un estraneo che è andato lì a farsi i fatti propri credendo di avere a che fare con un pupazzo..

            Di nuovo, a me è capitata una signora con bambino, che appena vede me ed il mio cane a passeggio per i fatti nostri, fa al figlio “Guarda *nomedelbambino* un lassie! Vai ad accarezzarlo!”. Ed il ragazzino, subito. Alle spalle oltretutto.

            Cioè, se il lassie ha per ipotesi i cinque minuti ed il ragazzino viene morso perchè io non sono abbastanza svelta nel fermarlo, che si fa?

            Cioè capisci cosa voglio dire?
            Non è questione di scortesia..Ripeto, ci mancherebbe.
            E’ questione comunque di avere un attimo di buon senso.
            Si parla pur sempre di un cane. Magari io l’ho educato a non mordere e tutto, ma non è detto che a lui stia bene che un estraneo lo tocchi all improvviso..

            Poi se uno me lo si chiede dico “Certo. E’ un po’ diffidente verso gli estranei. Ma tranquillo, che non morde. Al massimo si scosta.”
            Ma non è detto che non si faccia accarezzare. Anzi a volte, se l’estraneo/a gli sta particolarmente a genio, allora è lui ad avvicinarsi e si lascia accarezzare tranquillamente.
            Comunque sempre meglio di un tocco improvviso, no?

        • I “migliori” (o peggiori) sono quelli che toccano il cane mentre sto parlando al cellulare. Io ovviamente se mi arriva una chiamata mentre sono fuori con il cane ho l’ abitudine di rispondere, ma in quei momenti il mio livello di attenzione diminuisce (la mia natura umana comporta dei limiti), cosi come rallentano i miei riflessi. Se sono in una strada poco trafficata magari continuo a camminare mentre parlo, altrimenti do a Balrog l’ ordine “seduto” per poter parlare senza creare problemi a nessuno. Eppure ci sono persone che pur vedendo che sto parlando al cellulare si sentono in diritto di avvicinarsi (probabilmente perche le loro madri non gli hanno mai insegnato il concetto di privacy).
          E se ritengo normale scambiare due parole con i proprietari degli altri cani, mentre il mio e i loro si annusano a vicenda (anche perche lasciarli annusare in strada mentre li teniamo al guinzaglio e nel frattempo guardare in alto peggio che quando si va in ascensore sarebbe surreale); invece il fatto di avre un cane non mi rende automaticamente amico di tutti. E poi pure quando esco con il cane posso avere fretta, senza che nessuno si permetta di dire che sono maleducato.

      • Ognuno è fatto a modo proprio. Anche a me la misantropia di Michela fa storcere il naso, ma è il suo carattere ed è giusto rispettarlo. Io quando vado in giro col mio pastorello, spesso e volentieri vengo avvicinato da sconosciuti che mi chiedono di lui. Io parlo ed interagisco volentieri, perché io in realtà ho una voglia dannata di parlare di cani!
        Purtroppo nel mio paese la cinofilia non esiste. 🙁 Chiunque qui ha un cane, ma NESSUNO è cinofilo. Io non ne ho mai conosciuti: è più facile vedere un orso polare. Per questo io partecipo attivamente alle discussioni in ogni ogni articolo postato qui su TPIC (io sono l’utente più scassacazzi e logorroico di questo sito del 2012 secondo Wordpress!). Ho proprio una voglia matta di parlare di cani! Quindi quando qualcuno si avvicina a me e al mio cane, io appiccico peggio di Berlusconi con le olgettine. Poi nel 99% dei casi il tizio, dopo un inizio abbastanza promettente, si rivelerà un cuggino che “anch’io c’avevo un pastore tedesco (immancabilmente ex cane poliziotto che ha sgamato e tratto in arresto tutta la cupola mafiosa della Sicilia occidentale, sventato tre attacchi terroristici e salvato un bambino che stava annegando, non si sa se a mare o nella vasca da bagno), ma poi l’ho dato via perché non c’avevo il giardino”; oppure uno sciurmario che “al mio cane gli manca la parola: solo che quando lo chiamo non viene”.
        Ma io continuo a non perdere la speranza. 🙂
        Ps. i cani ci fotocopiano. Eccome se ci fotocopiano. Sono empatici al cubo! Spesso quando litigo con la mia ragazza, dopo facciamo pace solo per non fare un dispiacere al cane: si mette certe facce da cane ENPA quando ci vede litigare che spesso la smettiamo proprio per farlo ritornare allegro.

    • Guarda Luc che il problema sta da tutt’altra parte secondo me.Da una parte come dice anche la signora Valeria è de vero,come cambiata la gente sono cambiati anche i cani, e certamente non nel verso giusto. Non so se questa la diretta conseguenza oppure semplicemente questi tempi “moderni”, ma anche l’educazione e il rispetto viene spesso volentieri mancare, anche nelle situazioni più elementari. Per quanto riguarda i rapporti umani, io ormai da molti anni che ho perso sia la pazienza che la voglia di capire i perchè. Dal momento però che cerco sempre di fare i fatti miei con o senza cani, in modo di non recare disturbo o disagio agli altri, aspetto che anche gli altri facciano altro tanto. Tutto qui…

  12. Bhe, ma ringhio o meno..C’è da dire che certe persone -ALTAMENTE cafone, oserei anche aggiungere- sembra che si divertano a fare il gioco del “vediamo se quel cane mi mastica la faccia”.

    Io mi ricordo qualche mese fa…
    Mentre ero a passeggio in un campo con il mio cane, mi sono voltata a prendere il cellulare.
    Questione di un secondo, visto che ho solo dovuto voltarmi alla mia sinistra ed aprire la borsa che avevo con me.
    Quando mi sono voltata di nuovo, c’erano DUE tizi passanti, che non avevo mai visto, che avevano direttamente abbracciato mani al collo il mio cane e lo stavano baciando sul muso.
    Ma io dico…Porca di quella pu***na! Poi si lamentano se il cane li morde.
    …E non è la prima volta che mi capita.
    Dove vado io, spesso ci sono quelli che fanno jogging.
    Io non so chi siano. (E francamente nemmeno al mio cane non è che freghi molto..Lui gli estranei se può li evita. Se proprio ne è incuriosito E’ LUI che si avvicina a loro.)
    Ma oh, questi comunque si prendono la briga -sempre mentre corrono. Quindi immaginatevi la scena in movimento- di accarezzare il mio cane e corrersela via.
    Oppure ci sono i da me cosiddetti “tamarri cazzoni” che magari lo circondano in due o tre (perchè i tamarri cazzoni si muovono in branco) ed urlando -Ripeto, URLANDO- frasi come “LASSIE, LASSIE! TORNA A CASA LASSIE! CIAO LASSIE!” si mettono neanche ad accarezzarlo..Proprio a dargli pacche in testa.
    E a nulla valgono i miei “Occhio, che con gli estranei è diffidente..”.

    No sul serio..Se la cercano. Altro che ringhio, dopo..
    C’è di buono che il mio cane ha la pazienza di un santo e non ha ancora morso nessuno..

  13. Eros, mi sa che quel che dici è un po’ esagerato. Il mondo di umani che descrivi è assolutamente rigido e palloso per gli adulti, figuriamoci per i bambini. Una manifestazione d’entusiasmo ogni tanto, accidenti! E sì che i nostri cani ne hanno, eh. Perché i bambini non dovrebero correre liberi? In mezzo alla strda ovviamente no, ma… al parco magari, nemmeno?
    Poi non è detto che a tutti dia fastidio che si tocchino le loro cose, eh. Moltissime volte persone sconosciute si sono fermate a guardare e talvolta anche a fare una carezza a mio figlio, non essendo pedofili, ma solo persone che hanno simpatia per i bambini ho sempre gradito.
    Lo stesso accade se qualcuno prova ad accarezzare i miei cani: mi fa piacere (ovviamente mi sono presa apposta dei cani a cui piace, o almeno non dà fastidio, essere accarezzati da estranei). Se ad avvicinarsi ai mie cani sono dei bambini poi mi fa doppiamente piacere, perché penso che non tutti hanno genitori che comprano loro un cane e così possono avere almeno un primo approccio. Il galateo umano non è univoco.
    Io poi da bambina ho sempre avuto la pessima abitudine di accarezzare i cani, anche quelli che stavano nei loro giardini. Eppure non sono mai stata morsa. Allora nessuno mi aveva insegnato cosa sono i segnali di calma e simili, ma evidentemente devo essere andata a naso ed ho imparato a riconoscere un po’ le razze e soprattutto gli atteggiamenti dei cani. (Una volta ho stupito un tipo che diceva di avere una gatta che non si lasciava toccare nemmeno dai padroni. Tempo un paio d’ore e si fece accarezzare da me, e sì che non sono un’appassionata di gatti.)
    Onestamente ho notato che molta gente è spinosa, poco socievole e non sopporta che gli altri si avvicinino, ma in quei casi è più un problema del padrone che del cane. Insomma a volte a ringhiare è il proprietario. Certamente rispetto pure quello, anche se non siamo tutti così.

    • Io sono poco socievole si, ma non mi sembra per nulla corretto avvicinarsi e toccare un cane senza chiederne il permesso al proprietario.

      Io poi sono particolarmente asociale con chi non conosco, se mi fermi per strada per fare due chiacchiere sul cane rispondo a monosillabi e intanto penso “ma chi sei? Ma che vuoi? Ma chi ti conosce?”, ma finché non toccano il cane sono tranquilla io ed e tranquillo il cane.Se chiedono, rispondo di abbassarsi e di aspettare che sia al cane ad andare da loro. Se non chiedono e toccano, mi arrabbio io e si arrabbia il cane (che riceve la solita manata sulla testa).

    • Cristina scusami ma una minima di educazione ci vuole. Proprio perchè non siamo tutti uguali. A me non piace quando toccano le mie cose , e neppure se toccano i miei cani. E non mi piacono neppure i bambini che urlano e urlano su e corrono in qualsiasi luogo, compreso ristoranti, negozi ecc. In breve non mi piace la gente maleducata di qualsiasi età. Fin’quando io ti rispetto e cerco di evitare di darti qualunque disturbo, aspetterei che tu faccia altro tanto. ( La frase di prima non è rivolto a te ma in generale ) Non penso che sia chiedere troppo 😉

      • “E non mi piacono neppure i bambini che urlano e urlano su e corrono in qualsiasi luogo…”

        Sorry, la frase corretta sarebbe così:

        E non mi piacono neppure i bambini che urlano e corrono su e giù in qualsiasi luogo…

        • come non si puo pretendere che i cani per quamto educati siano dei robot lo stessi vale per i bambini!!

          e come non sopporto i cinofobi estremi così non sopporto i cinofili-bambinofobi.. i bambini per quanto educati hanno voglia di correre su e giu tanto quanto i cuccioli..

          • Ma i bambini devono poter correre e giocare, pero’ devono imparare dove e quando poterlo fare. E un genitore coscenzioso fara’ in modo di dare ai propri figli dei momenti idonei per sfogarsi. Una cosa era quando mi portavano in campagna (nonni contadini maremmani) e un altra in chiesa. Se in campagnia dal nonno potevo correre liberamente, strillare… invece dovevo stare seduto tranquillo in chiesa; o al ristorante, o al cinema…
            E se in camera mia mi era permesso prendere in mano tutto quello che volevo, invece non mi era permesso fare la stessa cosa in case altrui o in un negozio. Se ero in campagna dal nonno potevo tranquillamente cogliere un frutto da uno qualsiasi degli alberi, pero’ non dovevo assolutamente toccare la frutta dei banchi del mercato. Ed ero un bambino normalissimo, solo che educato.
            Io per quanto possa amare i cani e volere che corrano liberi non mi sognerei mai di lanciare la pallina dentro ad un ristorante per farla rincorrere da Balrog, e la stessa educazione la chiedo a chi invece si sente in diritto di far correre i propri figli tra i tavoli.
            Facendo un altro esempio, se io mi fermo e faccio sedere Balrog per far passare una signora con un bambino e mentre loro passano il bambino lancia un urlaccio di fronte a Balrog, non posso far altro che commentare a voce alta li sul momento che la signora in questione e’ una cafona. Tutti siamo tenuti ad educare i nostri cani ed i nostri figli, e chi non lo fa non puo essere definito se non come “cafone”

    • Che ho la tendenza ad esagerare me lo dicono da sempre, pero’ e’ parte di me. Quindi non sei ne la prima ne sarai l’ ultima.
      Tornando ai bambini; per me va benissimo che i bambini corrano liberi al parco, ma con certi limiti. Per esempio, se io portassi mio figlio (ipotetico) al parco e lui un giorno volesse giocare da solo nessuno dovrebbe sentirsi in diritto di prendere i suoi giocattoli. Oppure se un signore anziano decidesse di andare al parco a leggere un libro ne dovrebbe avere il diritto, senza che nessun bambino inizi a giocare sulla panchina dove si trova lui, o a corrergli intorno strillando. Oppure se io stessi seduto con il mio cane nessuno dovrebbe sentirsi autorizzato a venirci a dare fastidio. Come io non mi permetto di togliere il pallone ad un bambino e poi mettermi a giocarci con il cane, cosi il bambino non si deve permettere di lanciare il pallone addosso a un cane che sta per i fatti suoi.
      Purtroppo avremmo bisogno di parchi 10 (o anche 100) volte piu grandi per poterli sfruttare tutti; invece abbiamo dei parchi piccolissimi dove dobbiamo coesistere i canemuniti che vanno a fare la passeggiata, le mamme che portano i loro figli a giocare, gli anziani che cercano un po di relax, le coppiette, gli adolescenti che fanno la partita di basket, gli sportivi che corrono intorno al parco stesso… e in un ambiente cosi ristretto si e’ obbligati a fare dei sacrifici per non disturbarsi gli uni agli altri.
      Io conosco una vecchia frase “la tua liberta finisce dove iniziz la mia” oppure “la mia liberta finisce dove inizia la tua” a seconda dei punti di vista. E tutti la dovrebbero rispettare. Se tu insegni a tuo figlio di non prendere le mie cose senza permesso, di non spintonare gli anziani, di non strillare in posti dove non si deve, di non toccare i giocattoli degli altri bambini senza permesso, di non correre al ristorante o nei negozi, di non essere volgare, di non fare capricci, non e’ una grande aggiunta quella di non molestare gli animali.
      E sulla gente spinosa… avro’ il diritto ad avere una giornata storta? In tal caso che devo fare? Punire il cane privandolo della sua uscita? Oppure poter uscire con lui con la tranquillita che nessuno si senta in diritto di venirsi a toccare?

  14. Parlo solo in parte di cani perché non sono un’educatrice cinofila e non posso vantare decennali esperienze con i cani.
    Dato per appurato che per “il cane sta male quando ringhia” non si intende dire che il cane ringhia perché ha mal di pancia (pure questo può succedere ma non è questo in questione). Bisogna definire se e quanto questo star male sia davvero negativo. Prendendo per buono che se il cane ringhia contento non è (e infatti per quel che ho capito la malinois di cui si parla voleva avvertire la commessa che smettesse di rivolgersi a lei perché non gradiva l’approccio), io mi chiedo: Esiste essere senziente che sperimenti nella sua vita solo e unicamente emozioni positive? Se parliamo di noi umani no, e non vedo perché per un cane debba essere sì!
    Da un lato non è corretto essere “iperprotettivi” evitando al cane qualsiasi sorta di emozione negativa: non è corretto farlo coi bambini, perché devono allenarsi alla vita che sempre positiva non è, quindi… nemmeno coi cani. Dire che un cane che ringhia sta male è come dire che un umano che si è incavolato ed ha risposto per le rime ad un altro è malato o psicologicamente instabile e deve andare dallo psicologo. (Sì, siamo in un’epoca in cui si tende a medicalizzare qualsiasi emozione negativa ma… non fino a questo punto!) Dall’altro non è corretto essere così infatuati dei presunti, quanto inesistenti, angeli a 4 zampe, da aspettarsi che il cane non sia mai scocciato o conti fino a 10 e non lo dia a vedere. Il cane prova disagio e ringhia. (In altri casi, si diceva ringhia per eccitazione, ma su questo non intervengo per ché non sono abbastanza praparata.)
    Faccenda ancora diversa quella degli approcci sbagliati al cane. Un umano si avvicina in modo scorretto, il cane ringhia, l’umano si spaventa, ci rimane male, ma non è successo niente. Un umano si avvicina scorrettamente, il cane ringhia e morde, o morde direttamente. Qui la faccenda è comunque spiacevole e, per quanto possibile il proprietario dovrebbe intervenire prima, dicendo agli umani in avvicinamento di non accarezzare il cane o fermando il cane, controllandolo. Il galateo cinofilo non lo conoscono tutti, si può cercare di diffonderlo ma non pretendere che tutti lo sappiano, quindi… attenzione e ben venga chi insegna al cane a ritirarsi senza mordere (non a non avvisare ringhiando, però).

    • Va bene che il galateo cinofilo non lo conoscano tutti, pero’ tutti avrebbero l’ obbligo di conoscere quello umano (per non comportarsi come assoluti cafoni). E il galateo umano prevede che non si tocchino le cose (inclusi cani, gatti e figli) altrui senza chiedere il permesso; il galateo umano prevede di non mettersi a urlare e fare scene assurde solo perche’ uno ha un cane che non ci piace, o perche’ non ci piace il suo modo di vesire. Il galateo umano prevede che si evitino le offese gratuite. Il galateo umano prevede la moderazione. Il galateo umano prevede che si educhino i propri figli a comportarsi in pubblico (non si corre, non si grida, non si toccano le cose altrui). E non toccare senza permesso, non gridare e controllare i propri figli basterebbe per evitare il 90% dei morsi. Il problema sono i cafoni che si credono al di sopra delle regole di convivenza civile dettate dal galateo umano e che toccano tutto a loro gusto; che gridano, gemono, saltano, in mezzo alla strada solo perche sta passando una persona che ha un cane o uno stile di vestire che non piace loro; che non educano i loro figli permettendogli di correre liberi e toccare tutto come se fosse loro.

  15. x Luc: non c’è il tasto “rispondi” dopo il tuo ultimo commento, quindi ripiglio da qui. La discussione io l’ho seguita solo in parte, a dire il vero solo fino al punto in cui la Capra (visto che ha fatto outing, si possono anche fare i nomi) ha scritto “un cane che ringhia sta male”. Poi non ho più letto niente. Qui parlavo di quello che ho scritto io (questo è uno spazio per i commenti agli articoli di TPIC, mica alle discussioni su FB!), non della discussione.
    Comunque, se qualcuno ha detto che “il cane che morde ha ragione”, probabilmente intendeva dire che dal punto di vista etologico-comportamentale non c’era niente di sbagliato in lui (per chiarire, magari, che non bisognava precipitarsi a riempirlo di psicofarmaci…): mi sembra ovvio, però, che ci sarebbe stato un grosso problema di educazione/socializzazione/controllo e tutto quel che segue.
    Siamo NOI che dobbiamo insegnare ai nostri cani che mordere la gente è tabù: non possiamo pretendere che ci arrivino da soli.
    Però il cane che morde non è automaticamente un cane con problemi suoi. Il problema siamo noi.

    • Allora mi accorgo che diciamo le stesse cose, mi era sembrato diversamente ma sarà sempre in relazione al fatto che sono un po’ stupido e capisco fischi per fiaschi.
      Proprio per essere precisi precisi precisi le prime affermazioni sul cane che ” avrebbe fatto bene a modere” sono precedenti o contemporanei all’intervento di Alexa Capra quindi dovresti averli letti, ma qualcosa può sfuggire e non stiamo qui a spaccare il capello in 4.
      Comunque leggendo spesso il tuo interessante blog non ho ancora capito bene bene ( sempre per la mia stupidità credo) il punto, che certe volte pare che l’inibizione del morso sia contronatura, una cosa brutta brutta, come da esempio più volte citato del terranova che non prendeva in bocca la cima e certe volte sembra che invece sia cosa buona e giusta.
      Io per non sapere ne leggere ne scrivere ( dal punto di vista cinofilo) ho sempre pensato che più che il concetto che ” mozzicare le persone è tabù” fosse comodo far passare al cane il messaggio che ” una manata in testa non è come un calcio nel culo non è ne un attacco ne un’onta da lavare nel sangue”, magari sarà etologicamente poco corretto ed il cane potrà giudicare maleducazione ma chiediamo tante cose strane ai cani, chiediamo di saltare nel cerchio de foco senza fare un plissè, di camminare su grate, scale e pioli o percorsi instabili ( ad esempio per i cani da ricerca su maceria) abbiamo sti cani di gran tempra e poi un pochino di maleducazione umana ( cosa brutta che tutti stigmatizziamo) gli provoca sto trauma che se uno non si avvicina di fianco, senza guardarlo, e non fa una serie di corrette correttissime manovre con il manuale dei segnali calmanti della Turid sotto gli occhi allora il cane ha tutto il buon diritto di sgagnarti.
      Credo che si chiami alla fine buon senso e prudenza, lo deve avere chi si approccia al cane, ma se lo ha pure chi lo conduce male non fa credo…
      Ma ho tanto da imparare e sono dispostissimo a cambiare idea, perchè però per un cane l’estraneo inoffensivo pure se si approccia non proprio di fianco e magari osa mettere una mano sulla testa ( cosa che credo ogni umano faccia da una decina di migliaia di anni quando si approccia ad un cane) mo è diventata un’onta, un segno di dominanza ed uno stress che una volta un cane ci è morto di paura confesso che non l’ho capito bene bene.
      Me pare che “i buoni vecchi tempi quando non ce se facevano tutte ste fisse” riciccino o cadano nell’oblio ed in disgrazia un pochino a convenienza.
      Con la mia testa sotto i vostri piedi che vi potete pure muovere.

  16. Balrog e’ un “cacciatore di coccole”, proprio aggi mentre tornavamo a casa siamo stati fermati da due persone (davanti ad un officina meccanica) che si sono complimentate per la bellezza di Balrog e che gli hanno fatto un po di coccole; ebbene prima di andare via balrog si e’ avvicinato ad una terza persona li presente che si era tenuto in disparte per chiedere le coccole anche a lui. Non so se dipenda dal fatto che ha solo 5 mesi e non ho idea se rimarra cosi anche da adulto, pero’ devo dire che da “cacciatore di coccole” che e’ farebbe felici tutte le sciure stile “tesorooooo”. Se non si facesser spaventare per il suo aspetto da “canegrandecattivo”

    • @eros:
      mettigli una bandana, magari rosa sopra il collare (o comunque di colori accattivanti e in contrasto con il pelo)..così il cane riceve + coccole e socializza di + finchè è cucciolone (non so se rimarrà così anche da adulto, ma comunque + socializzalo adesso al meglio x il futuro: sfrutta il tempo x abituarlo a tutte le tipologie di persone comprese quelle in divisa, ai vari trasporti pubblici tipo metropolitana, bus, metro, funicolare, ascensore, barca, auto, ecc)…

      una bandana colorata messa sopra il collare, un capottino vezzoso quando fa freddo, o un collarino di strass o simili possono rendere + simpatico un cane dall’aspetto “grosso tosto” ai passanti, evitando l’effetto “cagnone brutto grosso e cattivo”…con tutti i benefici nella socializzazione (non è bene che un cane impari fin da giovane che può far paura ai passanti, ma con certi cani evitarlo può essere difficile..).

      • Rosa e collarini di strass per un mastino maschio magari anche no. Pero’ l’ idea della bandana puo essere utile; pu che per la gente per i loro cani. Magari vedendo Balrog meno minaccioso sara’ piu facile che lo lascino giocare con i loro cani, evitandogli tante delusioni. E’ impossibile descrivere la faccia che fa quando si avvicina a un altro cane per giocare e i proprietari dell’ altro lo allontanano rapidamente perche spaventati dal suo aspetto

  17. I miei cuccioli di 40 giorni,si ringhiano di continuo,e risseggiano e si mordono anche…non per questo hanno problemi…spesso si ringhiano anche giocando x lo straccetto,le altre due cagne adulte ringhiano sempre quando giocano tra di loro,e la corsa quando gioca sul predatorio,sempre.

  18. A mio modesto parere la verità sta nel mezzo… nel senso che la proprietaria del cane da quanto riferito ha cercato di fare il possibile per evitare che il cane venisse infastidito (più che invitare la commessa a stare al suo posto non poteva fare), il cane da parte sua ha cercato di evitare il contatto non gradito esibendo un comportamento di “avvertimento” legittimo dal suo punto di vista… percui in tutta questa storia la colpevole principale e probabilmente l’unica è la commessa! Premesso che non conosco il cane in questione per cui ovviamente la mia è una opinione senza alcun fondamento… il ringhio in questa circostanza potrebbe anche derivare da un disagio, se il cane si sente minacciato e avverte la necessità di dare questa risposta probabilmente tranquillo non si sente… il ringhio in questa circostanza specifica potrebbe essere frutto di una situazione di malessere… il che non vuol dire per forza che debba essere un cane con problemi… bisognerebbe ovviamente vedere tutto il contesto della scena e degli altri segnali emessi dal cane per valutare meglio lo stato del cane… il ringhiare è una forma di comunicazione, come tante altre… per cui se la domanda è il cane che ringhia in questa situazione sta bene? La risposta potrebbe essere NO (quindi se non sta bene, si potrebbe dire che sta male)…così come se la domanda è un cane che ringhia deve per forza stare male o avere problemi… la risposta credo che sia NO!

  19. anche io ho un cucciolo di corso (cinque mesi) e quando andiamo in giro lo smanazza chiunque e dovunque…
    l’animale sembra contento (scodinzola, saltella e va incontro in maniera giocosa) ed io lascio fare a fini di maggior socializzazione possibile…
    ma faccio bene o faccio male?

      • questo è il mio modo di avere un cane,non dico che è giusto quello che commento!ogni cane “mio”è stato gestito solo dal branco-famiglia,nessuno estraneo è mai stato capace di allontanarsi piu’di dieci metri da me con il ca ne al guinzaglio,tutti cani da lavoro quindi socevoli,ma non cariole!sui cuccioli io sono sempre stato molto attento:gli estranei al branco potevano accarezzarlo,ma le mie carezze erano riservate solo durante gli allenamenti.questa è la mia esperienza.adesso mi sto mettendo in gioco con um amstaf ,ha 4 mesi,e ripeto tutto quello che ho fatto con il mio primo cane da 40 anni.saluti

      • @redazione: ma se faccio millemila commenti a caso, vinco un premio?
        perché allora mi arrabbio, se l’hai detto solo a giuseppe pranzitelli e giuseppe pranzitellipranzitelli, che immagino siano due utenti distinti … e non sai cosa ti fa aliceoltrelospecchio, la tua lettrice più concisa 😀

  20. Sono pienamente d’accordo su tutto ciò che scritto nell’articolo, e aggiungerei anche rispondendo a questa frase:

    ” Allo stesso grande pubblico bisogna far capire che il galateo canino ha regole diverse da quello umano: che abbracci, baci e coccole dagli estranei NON sono quasi mai graditi, da nessun cane.”

    Non sono graditi neanche da tutte le persone. Abbracci, baci e coccole per esempio io, accetto solo dalle persone MOLTO vicino a me, e sinceramente neppure da loro gradisco sempre.;)

    • @Brixal:

      concordo al 100%:
      come reagireste se un perfetto estraneo vi corresse di botto incontro gridando “CIAAAOO TESSOROOO!!!” e vi abbracciasse avvinghiandosi e cercando di ricoprirvi di baci?
      Probabilmente cerchereste di spingerlo via + o meno violentemente e gli direste incavolati di piantarla..e è quello che fa la maggior parte dei cani quando un perfetto sconosciuti sui comporta allo stesso modo, ovvero gli si butta addosso senza nemmeno presentarsi e li smanaccia ovunque come pelouches!

      ..però molto credono che ogni cane debba non solo sopportarlo, ma perfino esserne felice (in USA il test x determinare se sopprimere o no un cane randagio o maltrattato comprende anche questo e se non lo superano è Thanax, non importa se x il resto erano cani buonissimi e la loro razza e storia..)..e la cosa è assurda!

  21. Non nascondo di seguire e ammirare la professionista in questione. La frase e il dibattito relativo mi hanno fatto pensare e non posso che concludere di concordare con il suo principio. La prima domanda che mi sono fatto è “perché il cane ha ringhiato?” La persona ha solo scatenato la reazione del cane (legittima in quel contesto, nessuno lo nega) ma la domanda è “perché il cane si è sentito di dover ringhiare?”. Non ama il contatto di sconosciuti e allora perché si trovava lì? Perché il proprietario lo ha messo in quel contesto, perché non ha fermato la persona e ha lasciato che fosse il cane a doversene far carico? Se il cane non fosse stato turbato (a disagio, fosse stato male…la terminologia non cambia le cose) non si sarebbe dovuto sentire in dovere di avvertire! Un avvertimento si da quando qualche cosa ci preoccupa e ci troviamo obbligati a doverci tutelare. Un cane non a disagio e che gradisce o non patisce, è portato a ringhiare? Il focus non è sul cane che ringhia ma sul cosa lo porta a ringhiare e perché nessuno (proprietario) si preoccupa dello stato d’animo del cane che si vede costretto a ringhiare in quel contesto. Il fatto che un cane quando non rispettato e senza alternativa, abbia il diritto di ringhiare, mi sembra fin troppo ovvio per parlarne e far risultare, attraverso questo articolo, che la frase sottintendesse “il cane non doveva farlo” è francamente scorretto.
    Non sto difendendo la professionista, primo perché non sono nella posizione di potermelo permettere (manco lontanamente mi avvicino alle sue competenze) e secondo perché non ho letto la discussione scatenante. Mi fa riflettere che in ogni articolo (o quasi) si debba sempre partire da cosa ha detto o fatto qualcun altro. La cosa poteva essere chiarita in loco. Chiarita o chiusa rimanendo ciascuno della propria idea. Prendere spunto dalla discussione per confrontarsi con amici/colleghi reali e virtuali sviscerando l’argomento e aprendo scenari è un conto, scrivere un articolo (a mio parere non piacevole e rispettoso perché spinge più sulla ripicca personale che sull’argomento) rivolto a una platea che non sa nemmeno di cosa/chi si sta parlando lo trovo pretestuoso. Ma sono modi di vedere la cinofilia, credo.
    Le riflessioni su una affermazione possono portare a concordare o dissentire ma sempre con senso critico e onestà. Da questo a definire l’affermazione “meritevoli di entrare nello stupidario cinofilo”… Se lo stupidario riporta argomenti di questo spessore … potrebbe valer la pena acquistarlo 🙂

    • Luca, la malinois non si trovava mica in un centro massaggi per cani (in quel caso sarebbe lecito chiedersi cosa ci faccia un cane che odia il contatto fisico in un posto del genere)! Si trovava lì perché la sua umana gliel’ha portata, ma questo non significa che il dazio da pagare per un cane che entra in un negozio è una manata non gradita da parte del primo che passa di lì! E non è neanche colpa della padrona del cane, perché spesso (esperienza personale, ma credo di tutti, te compreso) il coccolatore di turno non fa nemmeno in tempo a farti capire cosa sta per combinare e già te lo trovi spiaccicato sul tuo cane a dare affettuose manate in testa! Il mio reagisce sempre con segnali di pacificazione quando ciò avviene (anche questo è “disagio”, “turbamento” e tutto quello che vuoi, esattamente come il ringhio!); altri cani più nevrili (e il malinois decisamente lo è) passano alle vie di fatto.

      • @dario p::

        concordo: spesso i pacioccatori compulsivi non solo non chiedono il permesso prima di smanacciare il cane (e non badano minimamente alle sue reazioni di disagio fino a che il cane non ringhia o sbatte i denti a vuoto o non morde, ignorano perfino quando il cane cerca di sottrarsi spostandosi e quando il proprietario gli dice di NON TOCCARE IL CANE PERCHè NON GRADISCE, ma lo fanno furtivamente senza lasciarti il tempo x intervenire oppure anche quando cerchi di dissuaderli continuano imperterriti, accampando varie scuse/spiegazioni fra cui la + in voga è “IO AMO I CANI/HO UN CANE”, spesso detto al cane stesso x convincerlo a farsi smanacciare, come se a lui fregasse qualcosa di tale frase, fino a provocare il cane o fino a che non scappi via o non riesci a bloccarli fisicamente mettendoti in mezzo (e in tal caso si lamentano della cattiva indole del cane o della tua maleducazione ecc e insistendo ad oltranza perchè la tua belva feroce abbia subito una museruola sul muso..o peggio chiamando i vigili x segnalare il “cane mordace”).

    • La proprietaria ha espressamente detto “per favore, non toccarla”.
      Quella s’è buttata lo stesso, ignorando i segnali di disagio che la cagna ha mandato prima del ringhio e l’avvertimento della proprietaria.

      A quel punto è partito il ringhio, e menomale che è partito quello, perché altrimenti partiva direttamente il morso.

      • Se io entrassi in un negozio con uno zaino nessuno si azzarderebbe a toccarlo perche e’ proprieta altrui. Se io camminassi in strada con le buste della spesa nessuno ci metterebbe le mani dentro perche sono mie. Se io avessi in mano il giornale nessuno si azzarderebbe a prendermerlo senza chiedere prima il permesso perche e’ mio. E di esempi ne potrei fare moltissimi altri. E cosi nessuno sano di mente si azzarderebbe a lamentersi se insultassi (o addirittura denunciassi per tentativo di furto) chi mettesse le mani nelle mie buste della spesa o nel mio zaino. E per la legge italiana anche il mio cane e’ mio; pure piu del mio zaino, visto che il cane ha un microchip registrato a mio nome. Eppure il cane lo toccano, perche? Perche sono degli ipocriti. Secondo loro il cane non e’ abbastanza mio quando lo vogliono toccare ma diventa assolutamente mio se li morde e vogliono i danni. Ipocrisia e falsita allo stato puro. Se qualcuno tocca una cosa mia senza il mio permesso e’ passibile di denuncia (magari per tentativo di furto), e se non lo considera abbastanza mio nel momento di toccarlo solo l’ ipocrisia gli puo suggerire il contrario al momento di un eventuale morso. Magari alla prossima sciura smanacciacane che incontriamo dovremmo metterle le mani nella borsa, in nome della par condicio, e per farle capire quanto sia cafona a mettere le mani dove non deve.

  22. Il cane che ringhia sta male non era una battua. Era una battuta che i miei cani non ringhiano e sono comunque felici, in risposta a chi scriveva che il proprio cane ringhia sempre e sta bene. Un cane che prima evita e poi ringhia, esprime un disagio, per me un forte disagio. Se quel cane è al guinzaglio, ed è stato messo in quella situazione, per me la responsabilità è del proprietario. Un cane che ringhia, sta male? Giro la domanda: un cane che sta bene in una situazione, ringhia? Io trovo semplicemente ovvio che il ringhio “serio” esprima un disagio, se poi qualcuno vuole credere che il proprio cane ringhia ed è forte, o si sta divertendo, amen. Sul gioco ci si ragiona, nella mia esperienza il ringhio compare in presenza di conflitti. Poi, ripeto, che ognuno ci veda quello che vuole vederci. E per me finisce qui, perché se mi interessa il confronto sulle idee, sui cani, il resto lo lascio volentieri a altri.

    • “Un cane che ringhia, sta male? Giro la domanda: un cane che sta bene in una situazione, ringhia?”
      Evidentemente alla malinois NON stava bene affatto che un’estranea le piantasse una mano in testa, quindi no: non stava bene IN QUELLA SITUAZIONE. Ciò non significa che la malinois sia fuori di zucca, stressata, ineducata e chi più ne ha più ne metta.
      Pure Gandi qualche volta in vita sua avrà mandato qualcuno affanculo qualcuno!

        • Mal di pancia? Ohibò, Pranzitelli, da dove trae l’idea del mal di pancia? Io ho letto con attenzione e perciò insisto, con lei e con chi dice (Luca) che “la terminologia non cambia le cose”: male e disagio (o turbamento) non sono sinonimi. Noi qui ci confrontiamo usando la parola scritta, quindi le parole sono importanti. Se non si usano i termini giusti, capirsi diventa impossibile.

    • Mi fa piacere che tu abbia espresso/chiarito il tuo pensiero, Alexa. Purtroppo la frase, nel contesto in cui è stata scritta, tutto sembrava tranne che una battuta. Ma prendo per buona la tua spiegazione. Resta il discorso del “conflitto”: ovvio che un cane che ringhia esprime un conflitto. Ma è altrettanto ovvio che se nessuno si prendesse la libertà di andare a smanacciare impunemente i cani altrui (che siano malinois o pechinesi…anche se con un malin forse corri qualche rischio in più), i conflitti non esisterebbero. Io conosco la cagna in questione ed è una cagna equilibratissima: e ripeto, fortuna che ringhia, quando viene aggredita in modo così poco urbano. Altri cani potrebbero passare direttamente alle vie di fatto.
      P.S.: io parlo di cani. Sempre. E se confronto ci può essere, mi pare che sia sempre e solo sui cani. Non mi pare di aver parlato di pinguini.

  23. Attenzio’ attenzio’! Mi informano dalla regia che sulla pagina (o gruppo, o sito, o non lo so, perché me l’hanno appunto riferito) della famosa educatrice è apparsa questa frase:
    “Attenzione… sto per fare coming out: i miei cani ringhiano, e come si vede dalla foto di Uruk-Arj di Daniele, esibiscono persino la piega agonistica e lo sguardo fisso, inoltre a volte ruttano e scoreggiano. La prossima volta che farò una battuta farò attenzione a mettere tra parentesi un avvertimento (battuta), così da non innescare futili discussioni sul fatto che i miei cani esibiscano o no comportamenti da cani. Fine del coming out.”
    Si scopre quindi che era una battuta (strano, però, non lo sembrava per niente. L’ha pure motivata per un tot di post…). Ergo, messaggio per Patri: che c’era di così importante da capire??? 🙂

  24. Ho una cucciola di pt di 3 mesi, che scopro ora essere malatissima. Quando vado a giocare con lei mi morde e mi strappa i panni, e nel mentre geme,ringhia e borbotta. Pensavo che fosse normale, che fosse una manifestazione di piacere intenso, anzi volevo tenerla perche mi pareva che ci fosse materiale per arrivare in classe lavoro. Ma ora che so che è malata la porto dal veterinario. Chissà che con uno psicofarmaco non si tramuti in pecora :-)))

  25. Tanti cretini non capiscono i ringhi, qui si sta parlando di cani grandi o medi, paradossalmente invece sono propro i piccoli, che si devono sorbire le attenzioni non richieste da parte di estranei.
    Il mio yorkie non li accettava da giovane, a maggior ragione adesso che e’ vecchiarello, ha sempre reagito girando la testa, se non bastava ringhiava, i commenti i soliti ah gli yorkie tutti abbaiatori e pestiferi, al che entravo io in fase giramento di p@@e e rispondevo per le rime.
    Il golden invece le carezze e le moine le cerca, forse perche’ spera che gli venga allungata qualche leccornia, questo in via generale, ma e’ capitato che anche che un ringhio l’abbia tirato fuori anche lui(un ragazzino cretino che gli ha tirato la coda)

  26. Ieri il cane ha ringhiato a mio marito, perchè?
    Vi spiego: ero seduta sul divano e il cane si è accoccolato dietro la mia schiena, è arrivato mio marito che in piedi, si è abbassato andando con il viso di fronte a quello del cane. Marito: -Mi ha ringhiato?!!!- Io mi giro e vedo che lui ora porge le dita al cane e il cane gliele lecca. Io: -Non l’ho sentito- Lui rimette il viso a portata di naso del cane e il cane ringhia senza far vedere i denti. Lui ritoglie il viso, ci mette la mano e il cane gliela lecca di nuovo.
    Perchè? Possibile che il cane lo interpreti come un atteggiamento di minaccia? Il cane adora me che sono la sua padrona, mio marito è solo l’altro che sta con la padrona. Come faccio a far sì che non succeda? E’ una questione di gerarchia?

    • Tendere il viso verso il cane è quasi sempre interpretato come un gesto di sfida. Nel video postato nell’articolo, è proprio questo il madornale errore commesso dalla conduttrice che si è beccata un clamoroso morso in faccia.
      Dì a tuo marito di non farlo più 🙂

    • E’ una questione di scarso rispetto del galateo canino. “Piantargli la faccia in faccia” è un gesto di sfida e il cane lo legge come tale!

    • @ElenaFi:

      oltre a dire a tuo marito di non sporgersi + verso il cane in quel modo, forse sarebbe meglio che tuo marito legasse di + con il cane in modo che il cane non si senta “solo tuo”: ad es x 2 mesi tuo marito potrebbe essere l’unico che prepara e da la pappa al cane dandogli un comando semplice come il SEDUTO (se il cane lo conosce, altrimenti prima insegnare il comando alò cane) prima di autorizzare il canea mangiare; potrebbe cercare di portare LUI il cane fuori almeno una volta al giorno e magari farlo giocare o fargli fare anche in casa semplici esercizi di ubbidienza con l’addestramento gentile (che ha di buono che può essere insegnato anche da un neofita senza rischiare di danneggiare il cane: basta seguire un libro passo passo x insegnare il SEDUTO, il TERRA, il RESTA, a seguir un TARGET ecc), o ancora meglio andare in un campo cinofilo a fare qualche attività con il cane (ad es educazione di base o se sa già fare queste cose fatevi consigliare dall’istruttore a seconda dell’indole del cane)…

      Insomma, far fare a tuo marito attività con il cane (anche portarlo a fare jogging un paio di volte alla settimana da solo o poetarlo al parchetto da solo o in spiaggia o nei boschi a seconda di cosa avete vicino e di cosa piace al cane) che ne rafforzino la leadership (eseguire semplici comandi x essere premiato: se non asi hanno velleità sportive è molto semplice e utile insegnare i comandi di base ad un cane seguendo un libro passo passo) e che facciano associare il marito al divertimento e al cibo (dare la pappa) e ai bisogni primari (portare fuori a sporcare)..in modo che fra il cane e il marito si cementi un legame + stretto (in una famiglia non esiste “il cane della moglie” ma il cane DI FAMIGLIA quindi non è giusto che il cane sia attaccato molto di + a solo uno dei 2 membri della famiglia)..

      Secondo me se il marito lavorerà bene con il cane non solo x 2 mesi (i primi uno o 2 mesi saranno + intensivi) ma sempre x mantenere un buon rapporto, si risolverà totalmente la cosa (che se non si lavora con il cane potrebbe peggiorare se il marito è visto come un’intruso che vuole fregare la compagna al cane, ma basta solo che il marito instauri un buon rapporto con il cane x risolvere, e si intende non solo coccole ma portare il cane a fare qualcosa, nutrirlo, fargli fare degli esercizi semplici anche in casa ecc, insomma, nulla di troppo complicato o spaventoso)..anche se comunque è meglio non imcombere così sul cane x non intimidirlo/scatenare reazioni difensive

      .

      • Purtroppo il marito non ha mai avuto un cane, non hai mai letto niente di educazione cinofila e non è neanche un buon osservatore di comportamento canino… (l’ho sposato per altre doti).
        Io non sono un esperta, questo è il mio secondo cane, ma è arrivato in casa adulto e molti dei suoi atteggiamenti e il suo carattere, a volte, mi spiazzano, perchè non riesco ad interpretarli (spesso sono atteggiamenti buoni, il cane mi chiede qualcosa, ma io tutt’oggi , 5 mesi che è con noi, io non capisco).
        Io tento d’insegnare qualcosa a mio marito, tipo, non lo sgridare chiamandolo per nome, che poi quando lo chiami non torna… non gli dare cibo dal tavolo soprattutto quando il cane ti graffia insistentemente per averlo… e ora non avvicinare la faccia alla sua in quel modo perchè lo stai minacciando.
        Ho intenzione d’iniziare a insegnare i comandi base al cane, per ora conosce solo “aspetta” (che non so se è un comando) e il resto mi metterò d’impegno. Dopo li farò fare anche a mio marito.
        Ho sposato uno sciurmario… speriamo sia recuperabile… 🙂

        • Sono passati mesi dai ringhi del cane a mio marito… e ora è tutto risolto!!!
          Lui ha iniziato a dargli da mangiare e a fargli le coccole come piace al cane e per un po’ di tempo non gli ha più messo il viso sul muso.
          Be’ ora vanno d’amore e d’accordo, anzi (con mio disgusto) ora si cercano muso-viso perché il cane ha capito (i cani capiscono meglio degli uomini) che quel gesto con lui significa “Vuole che gli lecco la faccia.. e poi lui mi riempie di grattini.”
          Io rimango la sua preferita, però anche l’altro non è poi così male…

  27. La mia cagnolina è una tipetta molto indipendente ,le coccole se le fa fare solo da me e mio marito e comunque sempre senza troppe smancerie, gli altri umani le interessano solo se hanno un panino in mano, appurato che l’umano di turno che fa la vocina scema non ha cibo in mano se ne va e si sottrae alle carezze con evidente sdegno…..Quando vedo umani troppo invadenti sono io la prima a bloccarli dicendo con un sorriso meglio se non la tocca …… mi fa sempre ridere con quanta velocità ritraggono la mano:-)lei non ringhia e tantomeno morde ma a me piace pensare di averle risparmiato un fastidio.

  28. Da poco una signora ha cercato di accarezzare il mio cane e lui, come è solito fare, si è spostato. La signora allora mi ha detto “peccato non può più correggerlo poiché il cane è grande di età”. La mia risposta è stata perché mai avrei dovuto correggerlo visto che come me non gradiva gli estranei invadenti! Ho imparato che il mio cane avvisa tre volte con un ringhio prima di mordere ( senza mai stringere e ferire) e nonostante anche il mio avvertimento chi alla fine si è preso il morso si è lamentato che non era normale

    • se è vero quello che dici del tuo approccio con gli estranei,il cane è stato condizionato dal tuo comportamento,avete sintonia!!!

    • @Brartbara:
      anche se il tuo cane ha ragione cerca di evitare che dia un pizzicotto perchè puoi trovare la persona incazzosa che chiama la polizia e fa schedare il cane come mordace (ANCHE SE HA DATO SOLO UN PIZZICOTTINO E A RAGIONE: la mia x una nasata ad una bambina è stata schedata come mordace e messa in canile una notte x “consiglio” della polizia ad esempio e la bambina portata in pronto soccorso con l’ambulanza x un minuscolo livido e io ho preso una multa perchè il cane non aveva la museruola anche se mordace visto che ha fatto il livido, anche se non ha morso e anche se avesse morso quella sarebbe stata la prima volta..ma comunque hanno tenuto il mio cane 16 ore in canile traumatizzandolo e mi hanno fatto la multa)…

      Quindi dopo il primo avviso tira via il cane e allontana la persona anche in malo modo (poi ho saputo che la polizia aveva fatto mettere in canile il mio cane illegalmente, avrei semplicemente dovuto portarlo la mattina seguente al canile x far vedere che non aveva la rabbia che è debellata da 50 anni in europa continentale, infatti quelli del canile erano incazzati con la polizia, ma intanto il mio cane ha fatto una notte in canile terrorizzandosi), e comunque anche far schedare il tuo cane come mordace e farti dare una multa non è una bella cosa..e la danno a te anche se la persona che si è fatta pizzicare avesse di botto abbracciato sollevato e baciati sulla bocca il cane gridando.

      So che è ingiusto., ma purtroppo siamo noi proprietari di cani a dover stare attenti agli “idioti-abbraccia-cani-altrui-a-tradimento”, sennò chi ci va di mezzo possono essere i nostri cani e non solo le nostre finanze (ad es se la mia anche a ragione dovesse mordere qualcuno essendo già stata segnalata, e purtroppo la segnalazione non fa distinzione fra una nasata e un vero morso a meno che non si tratti di morsicature con + di 10 giorni di prognosi, avrebbe una sanzione + pesante e non solo la sanzione economica x me…magari dovrebbe x legge girare sempre con la museruola che detesta e le spella il nasino)…

      Quindi, anche se hai ragione, stai + attenta x tutelare il tuo cane dagli idioti (gli idioti possono essere molto aggressivi se si incavolano, ad es se vengono pizzicati da un cane, secondo loro senza motivo..nonostante il cane avesse tutti i motivi del mondo!)!

  29. che tristezza mi fate, è evidente che non avete capito una sola parola di quanto espresso dalla “famosa educatrice”….o forse avete capito ciò che vi faceva comodo capire. E qui chiudo, non ne vale davvero la pena

    • Era meglio se ci spiegavi tutto, visto che siamo una manica di incapaci di comprendere… poi “una sola parola”: quale? Erano sei: il-cane-che-ringhia-sta-male.

  30. Ho una meticcia tipo cane lupo che quando gioca con altri cani… ringhia!!!
    Mea culpa perchè quando giocavamo a fare la lotta mi mettevo a 4 zampe posizione invito e le “ringhiavo”.
    Solitamente quando lo fà al parco con altri cani i padroni, saltano circa 1 m indietro e non credono alla mia spiegazione di gioco anche se la mia cagna lo fà in posizione di invito al gioco… di fatto è il suo modo di giocare, adesso quando giochiamo io e lei evito il ringhio… però quanto ci divertivamo!

    • anche io ringhio quando giochiamo ma lui non lo fa mai.. mah..

      una volta ero arrabbiata perche lui era esagitato saltava addosso mordendo per giocare ma faceva male e gli dicevo “stai giu!” e lui proprio se ne fregava.. alloea gli ho ringhiato.. ci era rimasto male poi mi ha abbaiato come fa ogni volta che lo sgrido, scodinzolando (sembra quasi che con la coda dica “stai calma non voglio farti niente” e però abbaia come se mi stesse rispondendo.. dopo 2 minuti di abbai suoi e ringhi miei ho vinto io.. 😀

    • In realtà non è che ringhia in senso stretto, emette un suono tipo ringhio-brontolio che serve a invitare alla “lotta”, inizia a farlo solo dopo che ha preso confidenza con l’altro cane e quando si diverte da pazzi.
      Sono i padroni degli altri cani a interpretarlo come ringhio, nonostante l’atteggiamento del cane, lo scodinzolio e l’invito al gioco.

      • @daniela:

        non è colpa tua se gli altri fraintendono, tu continua a fargli notare che il tuo cane vuole solo giocare e che i LORO CANI capiscono che vuole solo giocare!

        Anche io quando gioco con la mia al tiro alla fune le ringhio giocosamente e lei risponde con un ringhio giocoso e si diverte molto!
        Forse abitando a livello strada i passanti penseranno che sono matta o che alleno un pitbull al combattimento x i versi disumani che facciamo (e questa convinzione è suffragata dal fatto che quando viene sua sorella in visita giocano sonoramente alla lotta al suono di “picchia sorella”..ma sono pitbull, si divertono così e non si sono mai fatte nemmeno un graffio giocando alla lotta nonostante i capottamenti e le prese x il collo)…ma la mia si diverte così tanto se faccio i versi mentre giochiamo…
        Posso capire che sia un problema se gli altri tendono a richiamare i cani quando il tuo li invita al gioco (sino ai 3 anni la mia pitbulla voleva giocare con gli altri cani, ma capitava spesso che la gente la vedesse al guinzaglio prima che entrassi al parchetto e portasse via i cani con suo grande dispiacere..dopo i 3 anni il carattere pitbull ha prevalso e adesso non ama interagire con cani adulti sconosciuti, e io non la porto spesso fra altri cani perchè so che molti sono skizzati e potrebbero reagire in modo strano, magari x via dei proprietari, e in una lotta la mia avrebbe quasi sempre la meglio; x fortuna ha sua sorella con cui giocare)..però è un problema loro non tuo..non vale la pena di inibire il tuo cane x via di gente stupida!
        Se puoi cera una o 2 persone con cani che piacciono al tuo con cui farlo giocare e che capiscano che non ringhia x aggressività ma x gioco (quando andavo al parchetto avevo trovato un paio di proprietari + furbi con cani equilibrati con cui far interagire la mia..peccato che fossero cani abbastanza anziani con cui non poteva fare la matta).

    • Succede anche a me, con la mia cagna ho sempre giocato, fin da quando era cucciola, facendo un casino della malora ( di solito io comincio con qualche parola di eccitazione, tipo dai-dai-dai, poi lei attacca una serie di abbai, ringhi, ululati, io la incito ancora di più, ecc. ecc… ) perciò lei lo fa con gli altri cani… Anche quando ho preso la seconda cagna, lei era un po’ spaventata da tutto quel ringhiare all’inizio…

  31. il mio pt ha 9 mesi e l’ho sentito ringhiare (a denti coperti per giunta) solo due volte, una per il possesso di una pallina con una cucciola pt anche lei.. la pallina era della cucciola ma essendo per lui un’attrazione irresistibile gluel’ha rubata (Valeria, il gioco del tabù sua madre deve averglielo insegnato male).
    un’altra volta ha abbaiato e emesso un mezzo ringhio perche un cane gli abbaiava ringhiando..

    è un pacifista il mio cane..quando qualche cane gli ringhia lui gira al largo..
    e anche nel tira e molla non ringhia mai..

    • Per quanto ho avuto modo di osservare, la regola del “tabù” non vale tra pari, o quando non sono chiare le rispettive posizioni gerarchiche.

      • .. certamente con la cucciola di pt giocava a rubarle la pallina perche non era molto chiaro chi fosse il capo.. lui ha 9 mesi ma di testa è rimasto a 4.. lei ne ha 4..

        con noi o con i cani adulti ci prova comunque a rubare le cose di mano..magari se viene rimproverato ci pensa piu a lungo prims di riprovarci ma poi ci riprova..

        • @Laura:

          se ruba anche a voi magari sarebbe opportuno fargli fare uno o 2 minuti di esercizi ogni giorno sul concetto di “non rubare”: ad es alla mia ho insegnato con successo a non rubare il cibo (ora potrei lsciarle veramente un pollo arrosto x terra e uscire di casa x un ora sapendo che al mio ritorno il pollo sarebbe ancora li intonso ma con un cane che x un’ora ci ha sbavato a 1m di distanza aspettando che io tornassi e le dessi un pezzetto di pollo in premio) lasciando prima x pochi secondi e stando nella stanza un po’ di cibo (mettiamo che sia una confezione di pancetta a cubetti, appetitosa e facile da usare come premietti) e premiandola con un pezzetto del cibo in questione e complimenti se non cercava di prenderlo, poi gradualmente ho allungato i tempi e mi sono allontanata anche in un’altra stanza, sempre premiandola con lo stesso cibo bramato quando non cercava di prenderlo, e alla fine ho potuto lasciare perfino il cibo a portata di muso uscendo di casa, certa che il cane avrebbe pazientemente aspettato il mio ritorno perchè le dessi un pezzetto del cibo bramato e tante lusinghe (chiaramente l’intero processo dura minimo varie settimane a seconda dei progressi del cane). Il messaggio che davo al cane era: se non provi a rubare il cibo (da piccola rubava, infatti sua sorella e sua madre che non sono mie sono ladre incallite di cibo) io ti darò un pezzo del cibo che volevi e tante coccole/complimenti (l’importante è dare un pezzo del cibo che il cane voleva e non un croccantino insipido, basta anche un pezzetto molto piccolo).

          • ma funzionerà anche con lui? è ancora molto cucciolo (inside, perche fuori pesa 45 kg..) e tende a essere cosi esuberante..
            comunque ci proverò grazie!!
            lui ruba tutto, dalle mani facendoti anche male, e persino dal tavolo! se mi distraggo un attimo mi trovo il suo muso piantato nel piatto..

  32. Ma vogliamo parlare anche dell’addestratore “famoso” che per vedere come reagisce il mio cane, mentre se ne stà tranquillamente ad odorare in terra, gli tira una sedia a mezzo metro dal muso? E, non contento che il cane non abbia mostrato segni di aggressività mi dice di chiamarlo e mentre il cane viene da me correndo, lo stesso addestratore gli và a sua volta incontro e gli si piazza davanti con sguardo minaccioso?
    Giuro che ho sperato che il cane gli staccasse un braccio e mi è dispiaciuto che non sia accaduto.
    La sua filosofia cinofila: per poter vedere le reazioni di un cane bisogna fare queste cose e lui con i suoi clienti lo fà (cioè provoca il cane per farlo reagire malissimo così il padrone si rende conto di avere un cane aggressivo).
    Chiaramente il mio cane non lo vedrà più nemmeno da lontano, ma tanti altri sì, purtroppo!!!

    • nicoletta!hai un cane equilibrato,complimenti ,non ha reagito a stimoli negativi e improvvisi.qesto puo’ essere un test valido solo se si ragiona 😮 la và o la spacca!ma seda ciò il cane ne risente come uno sciok,compromette l’equilibrio di esso,quindi secondo me e’ meglio evitarli

  33. LA GENTE QUANDO CAPIRA’ CHE NON SI STA APPROCCIANDO A ”CALIMERO”..MA A UN CANE??
    TROPPI ANNI DI UTOPIE DISNEYRIANE ( COME LE CHIAMO IO) HANNO/ STANNO ROVINATO LA CULTURA CINOFILA!!! E COME SEMPRE CI RIMETTONO I CANI….

  34. Posso fare una domanda?
    Il cane che non ti conosce non ama molto che tu lo coccoli, accarezzi sulla testa, abbracci, eccetera.
    Il cane di famiglia, apprezza queste manifestazioni, o le sopporta perché ti ama?
    Ovvero…capisce che è il tuo modo di dimostare affetto, e diventa parte del suo linguaggio, oppure rimangono comunque cose che per lui non sono piacevoli, ma ti lascia fare?
    Se, ad esempio, accarezzo il mio cane sulla testa (un cane che mi conosce), per lui rimane un gesto di dominanza, o lo gradisce? Quali sono i gesti che un cane inequivocabilmente apprezza, e lo fanno sentire voluto bene?
    Spero che la domanda sia chiara.
    ^_^

    n.b. uno dei miei cani ringhiotta quando gli fai le coccole. Ma non sono chiaramente segni di avvertimento, sembrano più le fusa di un gatto…è una specie di borbottio ringhiante.

    • Secondo me, le sopporta, non arriva ad apprezzarle.

      La faccia del mio cane cambia notevolmente da una carezza in testa (“devi proprio?”) ad una grattata sul collo (“aaaah, continua che bello che bello che bello!”)

      • secondo me dipende.
        io posso dirti quello che vedo osservando il mio pt di 9 mesi.. quando mia figlia di 4 anni e mezzo va a fargli quelke che lei chiama coccole, il 90% delle volte ottiene che il cane di alza, si sposta, va proprio da un’altra parte, gira la testa dall’altra parte sperando che lei capisca che le sta dicendo di essere infastidito ma lei nel 90% delle volte non capisce e lui cerca di sopportare.. male che vada apre la bocca e le appoggia i denti addosso con la bocca aperta.. le fa male per il colpo ma non li chiude nemmeno i denti.. ,(e mia figlia se ne va arrabbiata dicendogli “allora io non ti faccio piu le coccole! ! ” segue pernacchia da offesa..
        quando vado io a fargli le coccole la maggior parte delle volte se le prende o al massimo si agita perche io mi sono abbassata e pensa di potermi saltare addossi per giocare (e quindi mi mordicchia)..
        altre volte viene lui a chiederle, mi pianta il muso addosso con le orecchie indietro e si fa accarezzare anche sulla testa o sul muso..

        • Io insegnerei a tua figlia, e anche molto in fretta, che il cane non si tocca a piacimento e se lui si alza e se ne va, lo si lascia stare, non gli si va dietro per insistere.

          Stabilisci un posto (cuscino, cuccia, quello che vuoi) e insegnale che se lui va lì, NON SI TOCCA.
          Così anche lui sa che lì può starsene in santa pace.

      • Fumetto del cane dopo il bacio ….
        “Ma che modo che avete di fare grooming voi umani! Possibile che dopo 3 anni non hai ancora imparato come si fa?? Adesso ti faccio vedere – di nuovo -per la milionesima volta! Guarda, metti i denti così… e poi fai sgnacsgnacsgnacsgnacsgnac.. Facile no? Prova….NO! Non Smack! Sgnac! … Non è che non mi piaccia eh? Però il grooming è un arte… Vabbè senti, mi metto in posizione, grattami che quello lo sai fare và….”

    • Il proprio cane è quasi sempre in grado di capire che certi atteggiamenti sono gesti d’affetto: anche perchè lui sa leggere “l’insieme” dei nostri comportamenti e non dissocia il gesto da tutto il resto (tono di voce, mimica corporea, mimica facciale eccetera), come spesso facciamo invece noi (esempio tipico: “scodinzola! Allora è contento!”, quando tutto il resto del cane proclama “mavaffanculo!” 🙂 ). Che li apprezzi o meno… dipende. Qualcuno li apprezza e li ama, qualcun altro li sopporta: e gli si vede chiaramente in faccia 🙂

      • mi dispiace però che mia figlia la sopporti.. a volte le fa le feste, come quando torna da scuola, ma spesso è un po’ infastidito..si scansa e se sta dormicchiando e sente lei che comincia a urlicchiare si mette in allerta. .sembra che gli venga l’ansia.. O_o
        poi giocano anche insieme e al tira e molla con lei è molto piu delicato.. a volte la difende anche, una volta il mio compagno giocando con nostra figlia le ha ringhiato per farle paura giocando e il cane ha abbaiato a lui..
        spesso però è geloso, stamattina le stavo mettendo il termometro e lui si metteva in mezzo cercando di spostare lei e cercando il contatto con me.. non vorrei che fosse geloso di lei..

    • Molta gente, soprattutto quelli pasciuti a buonismo fiabesco, ritiene di potersi prendere le stesse confidenze che il loro cane tollera, con qualunque cane. Ovviamente non è così.

      • @MCN:

        concordop al 100%.

        Infatti ho notato che sono proprio gli altri proprietari di cane quelli + difficili da controllare quando devono interagire con il mio cane ad es se devono venire a casa mia o se sono miei vicini: uno che non ha mai avuto cani se gli dici “nob guardare il cane negli occhi, non parlargli e non gesticolare, non toccarlo e fatti annusare ecc” di solito lo fa e le presentazioni vanno lisce e il cane diventa subito amichevole, mentre con chi ha o ha avuto cani si spiega come fare loro dicono di si ma poi cercano inevitabilmente di fare pat pat sulla testa del cane mentre si piegano verso il cane dicendo “CIAO BELLO!!!” e finiscono x beccarsi una nasata sulla mano, allora si spaventano e vogliono che metta il cane in camera chiuso a chiave ogni volta che tornano a casa mia (e allora si che dopo un paio di volte il cane gli abbaia quando li sente).

        Mi è anche capitato che l’unica persona che il mio cane ha pizzicato leggermente (e a ragione, comunque ha fatto solo un minuscolo livido sulla gamba con gli incisivi perchè esasperata) fosse il vicino di casa dei miei che aveva 2 doberman maleducatissimi (il maschio cercava sempre di intimidirmi anche se non gli avevo mai fatto nulla e stavo ferma senza guardarlo: ogni volta che tornavo dal liceo me lo trovavo davanti alla macchina che mi correva addosso a tutta velocità fermandosi all’ultimo momento e lui lo chiamava teneramente senza ottenere alcun risultato..) che non uscivano mai. Mortio i doberman x vecchiaia il vicinbo quando io ero in visita ai miei decise che doveva accarezzare il mio cane e nel vialetto lungo 10m si mise ad avanzare verso me e cane piegato in avanti dicendo cose tipo “IO AMO I CANI” e battendo le mani sulle cosce, quando io gli dicevo ripetutamente che il mio cane non voleva essere toccato e arretravo…io cercavo di mettermi fra lui e il cane e continuavo a ripetergli che il cane NON VOLEVA FARSI TOCCARE ma era inutile, lui diceva che aveva avuto cani e li amava e voleva toccare la mia..alla fine sono arrivata a fine vialetto arretrando e c’era una scalinata, allora il tipo ha allungato le mani x toccare il cane e il cane che era nascosto dietro di me gli ha dato un pizzicotto sulla coscia x farlo andare via riuscendo nell’impresa (a quel punto il vicino ha smesso di cercare di accarezzare il cane)…da quel momento x lui il mio cane è cattivissimo…quando gli ha fatto un minuscolo livido x esasperazione dopo che era stato avvertito da me + e + volte di NON TOCCARE IL CANE, e anche il cane si vedeva benissimo che non voleva essere toccato visto che era dietro di me e mostrava insofferenza.

        Posso capire che ai suoi cani piaceva se lui si piegava in avanti battendo le mani sulle ginocchia, ma questo non vuol dire che la cosa piaccia ad un cane sconosciuto che mostra di non voler interagire e da cui non ci si è fatti nemmeno annusare e il cui proprietario ti dice ripetutamente di pinantarla perchè il cane NON VUOLE essere avvicinato in quel modo (molti proprietari di cani fanno così, si comportano con cani altrui che non hanno mai visto e da cui non si sono fatti annusare,m come fanno con il loro cane di casa..scatenando reazioni di diffidenza e insofferenza a meno che non si tratti di cani ipersocevoli tipo la madre del mio cane x cui anche un dito in un occhio da parte di un passante è un gesto di affetto poichè da attenzione e l’attenzione di un umano è impagabile..ma lei è un cane particolare)!

        Per questo +è + facile far interagire chi non ha mai avuto cani con il mio cane, piuttosto che chi ha cani o “ama i cani” (e di solito chi dice che “ama i cani” non capisce NULLA di cani ne comprende la loro mimica + basilare, sennò capirebbero che se un cane arretra x sottrarsi forse NON vuole essere toccato e poco gli importa se al tipo piacciono tanto i cani o se ha 100 cani o se da piccolo aveva un cane uguale)..

    • @Noè:

      certi tipi di coccole sono generalmente + gradite di altre:
      i cani generalmente apprezzano molto le grattatine alla base della coda, le carezze sul petto, le carezze sul corpo, le carezze sulla pancia quando la mostrano ecc, ma gradiscono molto meno il “pat pat” sulla testa o gli abbracci “soffocanti” (anzi, molti cani li sopportano a stento con molto stress, e si vede dalla loro espressione durante queste effusioni)..poi dipende anche da cane a cane:
      ad esempio la mia pitbulla adora essere abbracciata da me e dalle persone che conosce bene (mentre non le piace assolutamente essere toccata da estranei che non conosce bene e non si sono adeguatamente presentati, al massimo lo sopporta facendo facce inequivocabili e rimanendo immobile e rigida..altro discorso è se un estraneo si è presentato correttamente o è diventato un conoscente perchè visto + volte: in tal caso si fa accarezzare volentieri ma non si farebbe mai abbracciare o sbaciucchiare come fa fare a persone che conosce, o se lo farebbe fare con aria stressata), mentre sua madre, che pur è un cane che adora qualsiasi contatto umano anche con sconosciuti che la toccano maldestramente senza presentarsi, non ama essere abbracciata nemmeno dalle persone che conosce, ma lo sopporta x “amore”..
      La mia ad esempio sopporta che alcune persone che conosce la salutino con il “pat pat” sulla testa, e si vede che sa che è una manifestazione di affetto umana, ma si vede anche che non è una cosa che le piace: la prende come una bizzarra manifestazione di affetto umana da sopportare x amore, mentre gli abbracci da persone fidate stranamente invece le piacciono (come le piace cercare di stare in braccio nonostante la sua mole: 25kg di cane..)…

      Quindi, anche se alcune coccole sono + gradite di altre e altre coccole spesso non piacciono molto ai cani in generale, però bisogna anche vedere da cane a cane osservando le sue reazioni ed espressioni x vedere se sta “sopportando” una coccola o se la apprezza (ad es se si lecca le labbra o sbatte ripetutamente le palpebre o evita o sguardo spostando il muso è facile che si senta a disagio).

  35. Mi trovo d’accordo con buona parte dell’articolo, specie con la frase “viva i cani che sanno ancora ringhiare”!
    mi piace un po meno la parte politica dell’articolo! non ho letto la discussione da cui si prende spunto per questo articolo, ma credo che in generale sia troppo facile prendere una frase di qualcun’altro e rigirarla in un’articolo dove non esiste una contro parte.. la trovo poco sportiva come cosa e molto poco costruttiva!
    detto questo, ripeto, non critico l’articolo in se perchè mi piace leggere opinioni diverse e penso sia un’opportunità che tutti dovrebbero avere!

    • Questo sito offre SEMPRE ampio diritto di replica a tutti. Quindi non vedo come la “parte politica” (politica?!?) possa infastidire/danneggiare qualcuno. La frase era quella, il contesto era quello, se chi l’ha scritta ha qualcosa da dire verrà ospitato con piacere, come chiunque altro.

      • Non volevo esprimere giudizi sulla gestione del forum, che anzi mi sembra ottima.. il termine politica era riferito più ad un aspetto del discorso che non ad una azione. Il senso del mio commento era che avrei trovato più costruttivo parlare delle proprie idee partendo da un proprio punto di vista, non da quello di qualcun’altro. il discorso del ringhio a me da l’idea di essere tremendamente interessante da analizzare ed approfondire. L’affermazione “il cane che ringhia sta male” mi ha dato molto da riflettere..
        La sensazione che mi ha dato l’articolo invece non è stata questa, sembra scritto solo per ridicolizzare il pensiero di qualcun’altro, a gratis! sia chiaro che non ho mai scritto un’articolo in vita mia e che quindi ho ben poco da insegnare in merito, scrivo tutto questo per condividere con voi le mie sensazioni, niente di più!
        A parte questo comunque, ripeto, troverei molto più interessante approfondire la valenza ed il significato del ringhio. Infatti vorrei porre un mio pensiero: perchè mai l’affermazione “il cane che ringhia sta male” dovrebbe essere un’antitesi di “L’ho pensato e lo penso ancora, sia chiaro: detta così è una clamorosa cavolata, visto che il ringhio è una delle espressioni naturali del cane. Fa parte del suo etogramma, è una delle espressioni vocali che utilizza proprio per evitare di passare alle vie di fatto: quindi, in un certo senso, è quasi più un segnale di pace che non di guerra”.
        A me non sembra proprio che le due afferazioni non possano coesistere. forse sarebbe da approfondire il significato del termine “sta male”, o perlomeno capire meglio cosa si intendeva con questo..
        In generale, credo si sia voluto dare poca importanza al significato della frase, e altrettanto poca importanza alla valenza che poteva avere un’opinione del genere in ottica di approfondimento della questione!

        • stare male significa alterazione dell’equilibrio mentale,eccitazione ,stress ecc.non febbre o raffreddore ….filosofo del ca..e!!!!!

          • Grazie per la precisa e profonda spiegazione.. fino a la c’ero arrivato pure io. ti davo l’idea di intendere stare male come febbre o raffreddore?davvero, non capisco come risponda al mio pensiero questo tuo chiarimento!

    • i cani non sono persone,non ragionano,ma,reagiscono agli stimoli corporali e ambientali.smettetela di fare paragoni con le persone.

      • @giuseppe pranzitelli:

        ..non è che non ragionino, ragionano in modo diverso da noi:
        hanno meno capacità di astrazione e non fanno “dispetti” in senso umano, ma possono comunque non solo reagire meccanicamente ad uno stimolo ma anche pianificare una strategia x trarne vantaggio (si pensi alle strategie di caccia di lupi e di cani in gruppo).

        Mi ricordo della madre del mio cane quando era giovane:
        al parchetto x stabilire la sua supremazia faceva appositamente rotolare con la bocca la propria pallina da tennis proprio fra le zampe di un’altro cane femmina adulto “non abbastanza remissivo”, e appena l’altro cane osava guardare la pallina anche solo x vedere cosa gli avesse scontrato le zampe lei partiva con una sceneggiata intimidatoria discreta ma efficacissima..solo con una piccola jack russel la pantomima non funzionò e la cagna si trovò con varie pizzicate sulle tette piazzate dalla jack russel incavolata…
        Il cane ragionava sul da farsi, non stava solo reagendo ad uno stimolo: sapeva che se avesse buttato la pallina sulle zampe di un’altro cane femmina, l’altro cane avrebbe guardato la pallina e questa era una buona scusa x intimidirlo x l’atto di “lesa maestà” (non era un vero cane attaccabrighe: non c’erano problemi a lasciarla libera al parchetto e le poche zuffe innocue che ha fatto con qualche altra femmina si interrompevano se io battevo le mani e le dicevo di smettere, e i 2 cani erano sempre totalmente illesi nonostante il gran casino fatto: la sua era tutta una “strategia di guerra psicologica” da cane prepotente quale è sempre stato con gli altri cani). Con le persone invece è sempre stato un cane meravigliosamente equilibrato ed affettuoso, docilissimo con ogni sconosciuto adulto o bambino.

        • se il dispetto è l’atto dell’infastidire e se l’infastidire è una strategia,allora rientra in quello che dicevo io riguardo il cane che pizzica alle orecchie dell’altro per farlo allontanare dal suo proprietario

        • ciao alice!prendo atto di quello che dici ed approvo ,anch’io sono stato testimone diverse volte,anzi molte volte di cio’ che hai descritto.non parlavo di strategie o quant’altro,facevo solo riferimento al non ragionamento umano del cane.hai mai visto un cane con il bastone in bocca che vuole passare attraverso una porta aperta con una larghezza inferiore a quella del bastone?bene,il cane riesce dopo alcuni tentativi,se ragionasse come noi riuscirebbe al primo tentativo!tutto qua,mie esperienze,non decalogo,no certezze!ho 63 anni sono in pensione da 2 mesi ed ho una cucciola AMSTAFF di 4 mesi,vorrei portarla all’ipo3 come ho fatto con tutti i miei cani che ho avuto durante la mia vita da cinofilo,speriamo bene!ti saluto!!!

  36. una domanda forse da sciuramaria riguardo i dispetto(azione che ha il solo fine di infastidire) :
    infastidire per trarre un vantaggio…ecco facciamo l’esempio del cane possessivo verso il suo proprietario
    Può succedere che mentre il proprietario rivolge l’attenzione verso l’altro cane di casa,il cane possessivo si avvicina strategicamente di fianco al cane vittima ,e con una sforbiciata di denti lo pizzica sulle orecchie .
    Come lo chiami questo comportamento?
    Riguardo il ringhio bisogna anche considerare la durata di questo.Io ho visto una volta due cani che nonostante
    erano a 10 metri di distanza e piu (uno era libero nell’area cani e l’altro era a guinzaglio),si ringhiavano per tanto tempo.Una quel punto si chiede se uno di loro ha problemi comportamentali,perché si cerca lo scontro e il ringhio non ha più il fine di lanciare un semplice segnale di minaccia

    • Lo chiamo, appunto, aggressività da possessività: come l’hai chiamato tu. Che c’entrano i dispetti?
      Per “dispetto” io intendo il classico “ti faccio questa cosa – possibilmente quando non mi vedi – perché so che ti darà fastidio”: un ragionamento che il cane non è proprio in grado di fare (per capirci: l’esempio più tipico è quello della sciuramaria che trova la pisciata in casa e dice “Eccoooo!!! Me l’ha fatto apposta, per farmi dispetto, perché non l’ho portato con me!”).
      Il ringhio è sempre un segnale di minaccia, indipendentemente dalla durata: due cani possono continuare a sfidarsi/minacciarsi anche per ore, se nessuno dei due trova il coraggio (o ha la possibilità) di passare alle vie di fatto, ma questo non significa che abbia per forza problemi comportamentali. Significa solo che l’altro cane non accetta di andarsene di fronte alla minaccia, ma neppure decide di attaccare.
      Certo che gli umani di quei due cani, magari, avrebbero anche potuto risolvere la situazione: specie quello col cane al guinzaglio. Si è divertito a restare lì ad assistere alla sceneggiata? MAH! Non lo capisco.

      • è un’aggressività da possessività!che può essere affrontata in vari modi dal cane.Avvisare con ringhio,oppure andare al sodo ,azzuffandosi ,oppure mettendo in atto comportamenti di azione che ha il solo fine di infastidire,come la pizzicatina alle orecchie ,Se non è dispetto questo ,come lo chiami la pizzicatina alle orecchie ?se vogliamo parlare in termini umani 🙂 cio che il proprietario non vede e il cane attua io la definirei una furbata…non parlo dello sporcare in casa..ma in generale il cane è furbo !

        • la pizzicata è l’avviso non il dispetto “se non smetti ti faccio male”. Per il ringio alle coccole beh ci sarebbe da vedere il contesto, per come la racconti tu o per come l’ho letta io sembra che gli sia stato approvato l’atteggiamento… Magari con sorrisi o continuando ad accarezzare mentre fai quel verso lì. Quindi ha imparato a farlo e ha fissato il comportamento perché tanto a voi non dispiace. (eh non è una critica nè! )

          • ma chi ci dice che è un avviso e non un azione atta ad infastidire ?
            perché dobbiamo pensare che il cane non è capace di infastidire o optare una strategia per trarre vantaggio?

          • Jack io sono convinta al 100% che alcuni cani sono in grado di pensare strategie per trarne vantaggio…io ho due femmine e quando voglio ne ho la prova…
            Ho una Cavalier king furbissima e dal palato fino e l’altra bonacciona…do a entrambe qualcosa da masticare…solo che alla cavalier do un semplice bastoncino di pelle, all’altra un’orecchio di manzo secco….la cavalier ci mette un secondo a capire il fattaccio e il suo bastoncino non lo mastica ma inizia a giocarci davanti all’altra in modo da attirarne l’attenzione…l’altra ci casca e la guarda…così la cavalier le lancia il bastoncino che lei tonta va a recuperare lasciando l’orecchio che la cavalier subito fa diventare di sua proprietà…dimmi se questa non è strategia……….

  37. E adesso, sul gruppo della famosissima educatrice cinofila, c’è gente che dice: “oddio, ma il mio cane ringhia quando gioca al tira e molla, ma quindi non è normale? E adesso cosa faccio?” 🙁

    • @Allen:

      o poveri cani tenuti da gente che non riesce ad interpretarne la mimica…

      Io quando gioco con la mia pitbulla al tiro alla fune con il salamotto o il gioco di corda (i salamotti li fa fuori troppo rapidamente, i giochi di corda durano di +) mi diverto a dirle ogni tanto “GRRRR!!”, e lei mi risponde immediatamente con “GRRR!!”, e si vede che non è affatto un ringhio aggressivo ma di gioco (sia dal “tono” del ringhio che dalla mimica facciale e corporea associata, ed essendo un cane a pelo raso con occhi e labbra cerchiate di scuro e orecchie semierette la sua mimica è molto evidente)! Poi mi “risponde”: io dico “GRR” e lei risponde “GRR” un secondo dopo! E si vede che si diverte tantissimo: il tiro alla fune è il suo gioco preferito; e nonostante l’eccitazione rimane sempre sotto controllo tanto che posso darle lo STOP o il LASCIA (e anche se gioca con sconosciuti se le danno i comandi corretti esegue l’ordine immediatamente) in ogni momento, e non credo che se fosse a disagio ubbidirebbe così celermente e dopo aver ubbidito mi guarderebbe in attesa che ricominci il gioco!

      Comunque non mi sorprende affatto che alcuni8 educatori cinofili/addestratorii condannino il ringhio come “sempre negativo”:
      ci sono perfino educatori cinofili/addestratori che dicono che non bisogna MAI E POI MAI giocare al tiro alla fune x non “sviluppare l’aggressività del cane”; il che è valido SOLO se il tiro alla fune viene fatto da un inetto che non ha alcun controllo del gioco e del cane: se si ha controllo del cane il tiro alla fune aiuta ad es a impostare un comando LASCIA che funzioni anche in caso di emergenza (ovvero quando il comando LASCIA serve davvero e urgentemente), cosa poco fattibile con altri metodi come lo scambio di palline (utilissimo x insegnare il LASCIA e il riporto, ma poco utile x insegnare il LASCIA in caso di emergenza).
      Altri educatori perfino condannano non solo il gioco del tiro alla fune, ma anche il ricorrere e riportare una pallina o un bastone o un riportello o un fresbee: dicono che non si può pretendere che un cane a cui abbiamo insegnato a inseguire una palla poi non rincorra bambini e animali, quindi NON insegnamoglielo e INIBIAMO ogni istinto all’inseguimento (e questo a prescindere dalla razza quindi anche in un Labrador o in un Golden che sono nati x il riporto e hanno una presa assai morbida dell’oggetto da riportare oltre ad avere solitamente una sequenza di caccia tronca)..e x far giocare il cane usiamo solo giochi di attivazione mentale (come quello dei 3 bicchieri in cui indovinare dove è nascosto il premietto in cibo) poichè il cane non deve MAI eccitarsi…

      Al limite estremo abbiamo cani talmente inibiti all’uso della bocca da non riuscire nemmeno è a prendere in bocca un bastoncino, e tutto ciò x “evitare che da adulti possano inseguire o mordere (anche A RAGIONE) persone idiote che hanno un approccio assolutamente scorretto verso il cane”…e x rendere i cani come “Trudini viventi” simili agli animali di un cartone Disney, o meglio “compatibili con il mondo moderno” (solitamente chi ha tale approccio spesso fa sopprimere senza remore tutti i cani che non si adattano al profilo, ma si professa UltraGentilista..tanto di cani ce ne sono fin troppi, infatti è una visione che impazza i USA e nel Nord Europa..).

      A me personalmente questo approccio sembra snaturante e crudele verso i cani e verso la selezione fatta da secoli x le razze e verso i cani in generale, oltre a aiutare una progressiva involuzione delle competenze cinofile umane medie (molti bambino adesso non sanno capire quando un cane ringhia e che se ringhia non vuole essere toccato: 20 anni fa ciò non accadeva se non raramente..e anzi oggi pure molti adulti non sanno + comprendere che se un cane ringhia vuol dire che NON VUOLE ESSERE TOCCATO, il che è surreale!)…

      • alice sono d’acc0rdo con la tua opinione;anche io ho sempre sfruttato il periodo di “imprinting”del cucciolo x iniziarlo all’addestramento agonistico,è in quel periodo che,secondo il mio modestissimo parere,la mente del cane è”vuota”cosi piu’ recettiva,come una scatola vuota che si puo’ riempire;come seguire una traccia oppure i revier ,si,senza figurante,l’importante è il gioco senza costrizione ,ma con il passare dei giorni aumentare la determinazione nel fare eseguire quellq forma di gioco!ciao!

  38. Purtroppo questi malintesi e queste assurde prese di posizione si verificano quando l’animalismo disneyano si mescola drammaticamente con la cinofilia, causando di fatto la negazione delle leggi più basilari dell’etologia.

    • @dario p.:

      concordo!
      oggi da un lato la gente ha una stramba visione Dysneiana dei cani secondo cui ogni cane di qualsiasi razza DEVE essere sempre giocoso e amichevole con TUTTI gli altri cani anche del medesimo sesso e adulti nel suo territorio (altrimenti è un “cane cattivo” o “disturbato” oppure “non è stato educato” e di solito l’ultima cosa la dice ila proprietaria del Labrador riguardo ad es ad un proprietario di un pitbull, non capendo che sono 2 razze selezionate in modo assai diverso rispetto alla socievolezza con cani sconosciuti adulti), e DEVE scodinzolare con gioia ad OGNI approccio umano x quanto scorretto (la cosa + triste è che chi fa gli approcci + scorretti e insistenti sono spesso persone che hanno cani da anni, e magari non sono nemmeno al primo cane!!!), altrimenti il cane è “cattivo” o “disturbato/malato” o “maleducato”.
      dall’altro lato x molti c’è ancora il tabù delle “razze pericolose” i cui esempari dovrebbero essere eliminati dalla faccia della terra o sterilizzati tutti poichè secondo i giornbali non si adattano alla visione Dysneiana del cane (pensare che ad es moltissimi pitbull sono amichevoli con qualsiasi sconosciuto anche se approcciati in modo molto scorretto…però tendenzialmente non sono amichevoli con altri cani dello stesso sesso adulti soprattutto se disposti a lottare…e questo cozza con la visione favolistica del cane e basta x decretare la messa morte di una razza…ma andando avanti così rimarranno solo poche razze di cani da compagnia, da riporto e da caccia e poco altro, adeguatamente deselezionati x renderli + placidi e inadatti al lavoro, ma + adatti alla vita nelle mani di umani inetti e fra umani inetti e ignoranti…questo è ORRIBILE)…

      La cinoFOLLIA Dysneiana sta distruggendo i cani e la selezione delle razze di cani!

      Se va avanti così fra 30 anni rischiamo di avere veramente (e purtroppo molti se lo augurano, anche in ambiente “cinofilo”) un Doberman con il carattere di un Cavalier e un Rott con il carattere di un Golden e un Labrador pigro e apatico, adatto alla vita in città e a 3 passeggiatine da 15 minuti al giorno + qualche lancio di pallina la domenica (e nessun pitbull, perchè questa è la prima razza che certi pseudo cinofili, o cinoFOLLI vorrebbero far sparire sulla base di assurdi discorsi..come se questo bastasse x eliminare i combattimenti fra cani, che ormai vengono fatti sempre + spesso fra cani meticci che hanno sempre meno a che fare con il vero American Pitbull terrier ADBA, e come se il pitbull non fosse in grado di fare molte altre cose oltre a essere un favoloso cane da compagnia che sa come farsi amare da tutta la famiglia e anche dai + scettici), e i Malinois potranno fare al massimo Agility poichè attaccare la manica ormai è politicamente scorretto visto che da alla gente l’idea che il cane sia un Predatore pieno di Denti e con potenzialità offensive ed omicide e utilizzabile come Arma, e non un tenero Trudino da coccolare da mattino a sera, ecc…

  39. Grazie Valeria grazie! A quella discussione ci pensavo ancora stanotte e stamattina…
    Davvero non riesco a capacitarmi di quello che è stato detto. Per fortuna, ora, c’è il tuo articolo…

  40. Il cane è un essere senziente però ha da sta’ zitto! Vedi che ci ha ragione una mia amica di parco che dà al cane il comando “gioca zitto!”, perché il piccoletto è un giocaiolo ringhiottatore incallito…
    A proposito, dialogo ascoltato ieri al parco:
    Sciura 1: Ma… ha ringhiato!
    Sciurissima 2: Strano, è un golden.

    • E’ tristemente notorio che, per le sciure, qualunque vocalizzo è indice di incipiente feroce aggessione, anche se si tratta palesemente di gioco. Idem per denti sfoderati nel medesimo contesto. C’è una sola eccezione: Se il loro micro topo decide che deve sfidare un’altrui cane è tutto a posto…

      • questo mi ricorda mio cognato che giocava alla lotta con il mio ferocizzimo san bernardo di 5 mesi… ” ma mi ha ringhiato!” (ringhio giocoso, ovviamente)
        ” MADDAI???? so due ore che fate il corpo a corpo, magari il cane è un tantino eccitato?”
        sob sob

  41. Mi sembLa di aver già letto sta discussione …..
    La storia mi ricorda quel famoso adagio delle mie parti che dice che ” chi ha ragione, dorme per le scale e paga la pigione”, ora premettendo che il cane che ringhia o morde ha STRARAGIONE dal punto di vista etologico, ed in attesa che una meritoria opera di sensibilizzazione ed educazione faccia il suo effetto, in attesa dicevo , visto e constatato che non è così come l’esperienza quotidiana ci insegna, nel concreto che facciamo ?
    Perchè non etologicamente ma legalmente al giudice che il cane che sgagna qualcuno ha le sue motivazioni meritorie e la selezione di razza e gli stupendi articoli della Rossi importa come a me del Festival di Sanremo ( ovvero zero) quindi io nel frattempo che faccio ?
    In un mondo ideale dovrei girare tranquillo la sera, lasciare la porta di casa aperta e nessuno dovrebbe permettersi di toccar nulla, ora premesso che i “cattivi” sono i ladri e non chi lascia la porta aperta, io continuo a chiudere, faccio male ?

    • Luc, insegni al tuo cane che la gente non si morde. Ma graziaddio, il reato di “ringhio al cretino” non è ancora contemplato dal codice penale!

      • Ah ecco mi basta…. INSEGNO AL CANE CHE LA GENTE NON SI MORDE… siamo d’accordo, mi son sempre regolato cosi e mi pareva di esser strano io.
        Mi sembrava di aver capito diversamente ma avrò letto frettolosamente e mi scuso per l’increscioso equivoco.

          • Mmmmmm non so se non riesco a farmi capire per mia incapacità espressiva ( probabile) o se non riusciamo ad intenderci per diciamo un “espediente dialettico” per non entrare nel merito della discussione.
            La seconda ipotesi caso sarebbe un pochino irritante ma non importa ….
            Se hai la bontà ed il tempo di continuare a leggere la discussione da cui questo tuo articolo ha preso spunto, credo potrai leggere che se il cane mordeva avrebbe fatto bene è stato scritto eccome, quindi oltre le provocazioni dell’educatrice che intuisco non ti sta simpatica ( e che io non conosco tanto per chiarire) sono state dette pure queste di cose.
            Tanto per completezza di informazione cosa che sono sicuro ti sta a cuore.
            Quindi oltre a chiarirlo a me l’equivoco ( e ti ringrazio della premura) sarà il caso che ti adoperi, magari attraverso questa bella rivista virtuale, a chiarire il concetto che A TORTO O A RAGIONE un cane che morde un umano si caccia in un grosso guaio e caccia in un grosso guaio il proprietario, quindi massima attenzione e se possibile , cane tosto o cane mollo, memoria e selezione di razza, in generale se il cane ci pensa due volte prima di mordere male non è, che i giudici non leggono TPiC, che l’idiozia dela persona che viene morsa non viene considerata e che ” se lo meritava il morso” non esiste, vale a stento per uno che ti voleva rapinare o violentare, figuriamoci per uno che ha fatto una carezza al cane.

  42. Pensa che la mia Corso quando non le piace qualcuno ed è al guinzaglio indietreggia…e il commento è sempre “Così grande ed hai paura?”
    Io annuisco e lascio perdere, visto che sono ORGOGLIOSO che la mia cana evita tutti i guai che può, anche con cani rompiscatole….certo se ne va 2..3 volte….poi un avviso lo dà…è pur sempre una Corso !!!
    Solo una volta una sciura al mercato insisteva ad avvicinarsi mentre lei si allontanava, ed al terzo “attacco” della sciura sono entrato io in modalità difesa (e sono molto peggio del mio cane!), dicendo alla sciura “Signò…fino ad oggi non ha morso nessun umano…se vuole essere lei la prima continui pure !”
    Vi assicuro che la sciura se ne andata via….

    • LUIGI!quando vai a passeggio con il cane e le persone che incontri evitano l’incontro allargando il tragitto,aumentano la distanza di sicurezza tra loro ed il cane ,quindi nessun problema di aggressivita’,nessun disagio x il cane.ma se ci si imbatte in un individuo che viene dritto verso il cane e,magari si incrociano anche gli sguardi(sfida)il cane indietreggia x tenere una normale distanza di sicurezza,quando questa si accorcia, c’è l’aggressione del cane timoroso;stai molto attento!in compenso hai un ottimo cane da guardia,se il suo territorio è minore della distanza di sicurezza,anche se la distanza la decide il cane.zio pranzi

      • giuseppe, ma sei sicuro che il cane indietreggi solo per disagio, aggressività o timore? anche io ho una corso, matura e paciosa, ma anche lei prima di dare confidenza valuta con calma, e nel frattempo ti “invita” con il suo atteggiamento a non prenderti troppe confidenze..sono così di carattere..
        c’ è da dire che io, come luigi, non la lascio in balia di passanti scriteriati: ormai mi metto automaticamente in mezzo proprio fisicamente..in pratica splitto..quindi le distanze le decido io. se non mi piace l’approccio dello sconosciuto, cerco di parlare gentilmente, per non aizzare la cana in mio aiuto, ma la proteggo, le dimostro che se lascia a me la soluzione, invece di mordere (giustamente) il cafone, tutto si sistema senza danni. e quando il tuo cane ha questa certezza non mi preoccupo se indietreggia, lo considero il suo modo di chiedere il mio intervento , una dimostrazione di affidabilità.

        • cara barbara,le mie parole non sono vangelo ma frutto di esperienza,al contrario della signora valeria,io provengo da una regione dove negli anni sessanta nelle masserie c’erano a guardia iCORSI,e nei paesi circolava qualche esemplare accanto ai commercianti di bestiame;cani imponenti e fieri di se stessi,quasi sempre ringhiosi ,l’equilibrio mentale sempre pronto a modificarsi ma questo era nel loro dna x la mansione che occupavano,non ne ho mai visto uno arretrare.poi la moda,gli allevamenti improvvisati x lucro,con accoppiamenti sballati hanno rovinato il carattere in senso generale;nessun cane della stessa razza è uguale all’altro.negli anni ottanta hanno rimesso insieme alcuni esemplari trovati in molise basilicata alta campania e puglia,x salvare la razza .ADINOLFI ha fatto un grosso lavoro di ricerca e accoppiamenti.ed io ho testato 3 soggetti in collaborazione del famoso allevamento DUCA DI MANTOVA.il comportamento dipende anche dall’esperienza del cane da cucciolo,ma il dna non lo modifica nè la signora valeria ,nè perla,nè millan e tanto meno io.ti posso solo dire di usare la tua voce verso di esso con normalità senza smancerie,tutti quei pussi pussi ,piccolino ecc.ecc. è sbagliatissimo!ti saluto…hass fidanken!!!!

          • Un momento…forse c’è stato un malinteso…non stiamo parlando di paura, ma di diffidenza !!!
            Ti assicuro che anch’io mi ero preoccupato del suo comportamento, ma parlando con l’allevatore (con il quale sono ancora in contatto a distanza di quasi 2 anni), ho capito che non ha paura !!!
            Evita i guai, si fida poco degli estranei (stiamo parlando di un cane da guardia, quindi la reputo una qualità!), ma mi ha già dimostrato più volte che se c’è “pericolo” non indietreggia, ma parte immediatamente in azione.
            Certo, quando indietreggia lo fa perchè è al guinzaglio, mai quando è libera…ma preferisco che la sua reazione sia indietreggiare, piuttosto che mordere !!!
            Se un cane piccolo la molesta cerca di evitare (magari al terzo attacco lo caccia in malo modo), mentre con un cane grande ci pensa meno (ha già meso in riga un paio di maschi grandi!!), ma mai con una violenza gratuita, ma solo quando è strettamente necessaria.
            Difesa del padrone neanche c’è bisogno che te lo dica, fa la guardia restando sul balcone per ore (non ora, ma d’Estate!), senza mai fare un verso…se non un raro abbaio di avviso quando qualcuno che non le piace transita troppo sotto casa o vicino all’auto !!!
            Un po’ di Corsi li ho visti da quando ho la mia, e vuoi la cattiva educazione, vuoi la cattiva selezione, molti sono isterici e abbaioni….ricordano i Boxer….ti dice niente?
            Un po’ l’ho studiato il Corso prima di prenderlo, così come ho studiato il lavoro fatto da Adinolfi per recuperare la razza…inoltre i miei genitori vengono da un paesello rurale della Basilicata, e, senza saperlo, ricordo i racconti di mio Padre sui Cani Mastini che c’erano nella masseria dove lui faceva il pastore….non si chiamava ancora Cane Corso…ma è ovvio che era lui !!!
            Fra l’altro, immaggino che sai come si faceva la selezione dei Cani Corso una volta (neanche troppi anni fa), se il cane ad una determinata età non reagiva ad un “figurante” che gli si avvicinava mentre era legato, non si sprecavano neanche a slegarlo, ma gli sparavano direttamente…non potevano mica mantenere un cane che non faceva la guardia !!!
            Ma un Corso che vive in città, se si comportasse così (e ce ne sono!), sarebbe un martirio per il padrone, oltre che un pericolo per gli altri !!!
            Ripeto, sono orgoglioso del mio cane, di come è educato, di come reagisce ai vari stimoli, e ho già visto che se c’è bisogno non le manca il coraggio !!!

          • giuseppe, conosco la storia ed il carattere del corso, è una delle mie razze preferite.
            io i primi cani da masseria li ho visti da bambina a casa di mia nonna a foggia e nelle campagne di mio zio che fa il vino da quelle parti, non sui libri ;), e ho sempre visto cani molto vigili e abbastanza diffidenti (non paurosi!) , ma molto equilibrati e mai inutilmente aggressivi, anche perchè quelli troppo ingestibili venivano fatti subito sparire: una masseria non è una villa recintata, ci sono animali da cortile, braccianti che vanno e vengono e un cane che morde tutti tranne il padrone non serve, serve piuttosto un cane che sorveglia e sa riconoscere comportamenti sospetti o situazioni di reale minaccia.
            persino la mia (che ahimè fa parte di quei poveri corsi moderni di cui parli, prognata e “boxerata”) la prima volta che sono andata a vederla in canile non mi ha fatto entrare nel box, e ti assicuro che non indietreggiava per niente..ma era lei da sola, a difendere 3mq di gabbia, senza sapere perchè e per chi. adesso invece fa la guardia, ma non parte se io non le dò il “permesso”, non per paura, ma per rispetto verso ciò che voglio io.
            il “parlare gentilmente” era riferito a come mi rivolgo al passante invadente, non a polpetta (la mia cana), a lei in quel momento non dico proprio niente, basta che mi metto in mezzo e lei mi lascia sbrigare la faccenda, o mi segue se mi allontano…al limite le dico hassss fidanken! 😀 😀

          • barbara,io sono di campobasso ed ho ancora nei ricordi questi autentici “soldati-sentinelle”venivano chiamati cani da presa,nel molise,u can’corz!!!ogni cane,sai bene,ha una storia di socializzazione propria e la sua caratteristica nel dna;dipende molto dal suo capo-branco,esempio:tu hai l’abitudine di passare x prima quando apri una porta oppurese attraversi in mezzo a due macchine parcheggiate,in poche parole,setu sei la prima a”fare”,automaticamente il cane aspetta il tuo comportamento e dà la sua risposta,dagli piu’ fiducia e prova a essere meno protettiva!questa è la mia esperienza,se vuoi arretrata ma prettamente personale,non ripeto le cose che scrivono sui libri,quelli che sussurrano ,quelli che fanno i “domatori”sono un umile appassionato e mi diverto appassionatamente a rapportarmi nel corso degli anni,passati e da venire con diverse razze UD .ORA,SONO DUE MESI CHE SONO IN PENSIONE,HO UN’AMICHETTA DI 4 MESI DI RAZZA AMSTAFF,speriamo bene!!!purtroppo il cane corso è cambiato sia nell’aspetto che nel temperamento.secondo la mia esperienza,la DIFFIDENZA rende il cane attento tipico dei cani da difesa,mentre la TERRITORIALITA’-POSSESSIVITA’è tipica del cane da guardia,queste 3 caratteristiche sono tutte confinanti fra di loro ma non fanno arretrare il cane.non prendere alla lettera quello che dico,è solo la mia esperienza che puo’ anche far riflettere!sai!tutto puo’ essere,L’IMPORTANTE E’ CHE VI CAPITE QUANDO “PARLATE” ti saluto!hass fidanken!!!!!!

          • scusa giuseppe, ma comincio a perdere il senso della discussione..io e luigi abbiamo raccontato la nostra esperienza (per niente traumatica) con passanti cafoni e i canicorsi, senza voler insegnare niente a nessuno, e tu ti sei inserito e sei riuscito a dare del cane insicuro alla bellissima cagnona di luigi (che conosco..e mi viene da ridere alla tua affermazione..) e della sciura iperprotettiva cuccicuccibaubau a me( e qui ridono quelli che mi conoscono..)
            .. non ti senti un pò a disagio a dare giudizi, consigli e lezioni a persone e cani che non conosci? specie poi se ti scappa un “speriamo bene” per una cucciola di amstaf di 4 mesi, non mi sembri uno tanto sicuro del fatto suo.
            io,nel mio piccolissimo,oltre all’ attività di pensione per cani “monelli” e a quella di operatore pet therapy in binomio con uno dei miei cani, mi porto quotidianamente a passeggio, a fare la spesa e al bar, oltre alla corso, un mix pt-belga maschio e una meticcia husky , (tutti e tre insieme, senza guinzaglio dove si può) e stò attenta che ciascuno di loro si comporti bene e si diverta, che non disturbi e non sia disturbato, ciascuno a seconda del suo carattere, e questo lo chiamo dar loro competenze per affrontare ogni tipo di situazione.
            i miei cani sono i miei amici,gregari e aiutanti, che grazie al lavoro che facciamo insieme e al rapporto di fiducia e collaborazione che abbiamo costruito, sono affidabili ed equilibrati.
            ..quindi..mi potresti spiegare per bene quali sono i problemi che hai riscontrato nel mio rapporto con polpetta, e soprattutto il COME hai fatto a riscontrarli, così che io possa capire il senso dei tuoi consigli? grazie

  43. mmm…ma solo io se mi trovassi davanti a un cane che mi ringhia perchè l’ho accarezzato chiederei scusa mille volte al padrone? e mi allontanerei molto velocemente sentendomi una cretina.
    Condivido pienamente il discorso!

    • Sì: l’umano medio, invece, chiederebbe con poca diplomazia al proprietario di cotanto cane perché si porti a spasso tale bestia ferocissima nonché pericolo pubblico -.-

      • @Antus:

        purtroppo hai ragione: l’umano mediuo che “ama i cani” prima li approccia a tradimento in modo scorrettissimo senza sognarsi nemmeno di chiedere il permesso al proprietario..e se il cane in questione non reagisce con scondinzolii feste e leccatine si mostra incazzato e indignato dicendoti di “mettere SUBITO la museruola a quel cane cattivo e PERICOLOSO, PRIMA CHE MORDA QUALCHE BAMBINO”, che magari gli ha solo tirato un’occhiataccia o un ringhio x far cessare “la molestia da parte dell’umano” (soprattutto quando il cane in questione è di una razza percepita dalla gente come pericolosa: pitbull, rott, doberman, dogo argentino, cane corso ecc)…

        Avendo una pitbulla affettuosissima con le persone che CONOSCE (anche da poco: basta che le veda 4-5 volte o che si approccino a lei in modo CORRETTO e diventano amici a cui fare tante feste: non è un cane asociale, anzi è tenera e amorevole e se in casa ci sono ospiti che conosce vuole essere al centro dell’attenzione, giocare con loro, prendere coccole, stare sul divano vicino a loro, essere salutata se vanno via ecc) ma a cui non piace essere paciugata da perfetti estranei a tradimento; questa cosa mi è capitata purtroppo moltissime volte, e noto che anche quando riesco a bloccare l’umano/a PRIMA che paciocchi il cane (bisogna vere occhi anche dietro alla testa..e non solo con i bambini), spiegargli perchè non deve farlo è un’impresa (alla fine l’unica è mettermi in mezzo fisicamente e poi allontanarmi rapidamente facendo la figura della stramba cafona che non vuole far toccare il cane..x di + il cane complica le cose perchè vuole ANNUSARE le persone e magari scondinzola, ma NON vuole farsi toccare maldestramente e se accade o le impongo di immobilizzarsi, il che è utile in caso di emergenza ma è stressante x il cane, o si sottrae o abbaia o perfino da testate o sbatte i denti a vuoto provocando il panico fra la gente):
        – se dico di “non toccare il cane perchè è timido/pauroso”, spesso se ne escono avvicinandosi al cane in modo ancora + incombente mentre dicono ad altissima voce “MA IO AAAAMOOO I CAANII!!” e cercando di toccarlo ugualmente di solito sulla testa, salvo poi si incazzarsi dicendomi di mettere la museruola se la mia mostra disappunto.
        – se dico di “non toccare perchè la mia è diffidente con gli estranei/non ama gli estranei”, stessa solfa di prima..ma prima di cercare di pacioccarla si presentano al cane, magari dicendo che anche loro hanno un cane o roba simile ..
        – ..ho perfino detto di non toccarla perchè aveva “una malattia della pelle molto contagiosa x gli umani”, e questo ha abbastanza funzionato, salvo alcuni che mi facevano il terzo grado su quale malattia fosse…
        – ho provato anche a dire di non toccare il cane perchè era in “rieducazione/riaddestramento/addestramento o altre varianti simili a seconda di chi avevo davanti x fargli capire un minimo”, ma in generale le persone tendevano a non capire cosa c’entrasse il “non toccare” e facevano di testa loro cercando di toccare ugualmente il cane; o magari pensavano “poverino allora non riceve mai carezze perchè i cattivi addestratori lo seviziano: lo accarezzo io povero cane” (molti credono che addestramento e perfino rieducazione/educazione o simili vogliano dire mollare il cane a un addestratore x insegnargli a suon di botte la guardia e la difesa o qualcosa di simile, e che quindi io non volessi far toccare il cane x renderlo aggressivo verso gli estranei); oppure capivano che “il cane era pericolosissimo e x questo era da rieducare” e mi dicevano che era da irresponsabili portarlo in giro senza museruola (e c’è gente che ti segue ripetendoti di mettere la museruola anche x 15 minuti buoni o +, fino a che non la metti x levarteli di torno..e alcuni sono perfino capaci di cercare di coinvolgere le forze dell’ordine anche se x quanto mi è capitato sono sempre stati ignorati dalle stesse).
        – alla fine l’UNICA frase che funziona SEMPRE x evitare che uno sconosciuto ti paciocchi maldestramente il cane è dire “è CATTIVO”…ma se lo dici è probabile che lo sconosciuto ti vessi x far mettere la museruola al cane in quanto pericoloso…

        Ho anche provato a SPIEGARE alle persone come approcciare il cane (non a persone x strada, li c’è poco tempo ed è ancora + difficile farsi ascoltare e capire, ma a ospiti che dovevano venire a casa mia), ma ho notato che la cosa paradossalmente funziona di + se la persona non ha mai avuto cani, poichè se ha avuto cani in passato o peggio ha un cane, tenderà inevitabilmente a approcciare il cane in modo completamente errato nonostante le mie spiegazioni, e alla reazione negativa del cane (un abbaio o un ringhio o una nasatina sulla mano a bocca chiusa: nulla di che quindi..ma gesti che mostrano disappunto x un’approccio scorretto) tali persone tendono a volere che il cane venga tenuto a distanza/chiuso in camera, ogni volta che vengono, senza capire (nemmeno se gli spiego nuovamente la cosa) che è stato il loro approccio a causare quella reazione e che il cane non cel’ha con loro e non vuole morderli.
        Invece chi non ha mai avuto cani in vita sua tende maggior,ente a seguire i consigli dati, e ottiene in tempi brevi la fiducia del cane (che allora x molto diventa fin troppo desideroso di coccole e vicinanza/affetto/gioco).

        è vero, corca 20 anni fa le cose erano molto diverse: 23 anni fa, quando avevo 6 anni, i miei decisero dio prendere uno Scottish Terrier, e mi ricordo che, nonostante i suoi 11kg, il suo aspetto un po’ buffo tipico della razza, il fatto che fosse uno dei 3-4 scottish di Savona, praticamente NESSUNO cercava di accarezzarlo a tradimento quando la portavamo fuori (e i pochi che ci fermavano x farci i complimenti o chiedere che cane era, non cercavano ti toccarla, se non raramente dopo aver chiesto il permesso), nemmeno i bambini quando mia madre la portava a prendermi a scuola e tutti noi ci fermavamo a giocare davanti alla scuola x mezz’ora!
        Insomma, 20 ani fa circa non passava x la testa a adulti e nemmeno ai bambini di toccare a tradimento e senza permesso un cane altrui, nemmeno se piccolo e dall’aria “buffa” e insolita come uno Scottish Terrier (alcuni bambini lo scambiavano perfino x un gatto perchè aveva le orecchie erette..anche se non capisco come potessero scambiarlo x un gatto, visto il muso lungo e la barba, il ciuffo dagli occhi e la coda dritta!)..e probabilmente se qualcuno la avesse toccata a tradimento beccandosi un ringhio (era un cane socievole ed abituato ai bambini, infatti giocava con me e i miei amichetti sia in casa che al parco giochi, veniva anche sui giochi del parco giochi con noi, e senza alcuna costrizione, ma non le piaceva farsi maneggiare da estranei) o perfino un morso (cosa assai improbabile visto il cane che era), no avrebbe incolpato il cane, ma e stesso e nel caso di un bambino avrebbe sgridato il bambino x la sua imprudenza…

        Invece adesso si vuole che i cani di OGNI RAZZA (compresi i cani da guardia e da difesa…che in tal modo vengono ancor + snaturati diventando probabilmente inadatti al loro lavoro) siano sempre amichevoli con ogni sconosciuto (e magari pure con ogni cane adulto dello stesso sesso che viola il lorpo territorio) e sopportino con gioia ogni approccio anche scorrettissimo e perfino fatto di sorpresa spaventando il cane! In alcuni stati (USA ad es) i cani trovati randagi o salvarti dai maltrattamenti vengono messi in adozione e non SOPPRESSI SOLO se mostrano di avere (qualunque sia la loro razza e la loro storia di abusi) appunto un carattere x cui fanno le feste ad ogni umano anche se approcciati scorrettamente o spaventati e ad ogni cane sconosciuto dello stesso sesso presentato scorrettamente al guinzaglio e anche se denutriti devono farsi sfilare da sotto la ciotola scodinzolando e farsi accarezzare maldestramente la testa con un bastone a forma di mano continuando a scodinzolare…se no li sopprimono come cani pericolosi e inadottabili x cui non è possibile alcuna riabilitazione (perchè aggressivi dominanti e diffidenti) ne alcuna vita in ambito umano!!
        A ME TUTTO QUESTO SEMBRA FOLLIA!!

    • in quel preciso istante che il cane ringhia sta”male”mentalmente perchè è in una situazione di disagio,c’è una variazione di equilibrio mentale;nel cucciolo che gioca,nel mangiare in presenza di qualcuno ,quando passa individuo davanti al suo territorio ecc.ecc.il ringhiare sta nell’avvertire la causa del suo squilibrio:o vai via o ti aggredisco!sulla manica è la stessa sinfonia:o vai via!o ti aggredisco!MA,LA MANICA E’LA PREDA QUINDI LO SQUILIBRIO ORMONALE PERSISTE NEL SENSO NEGATIVO PERCHE’ “PREDA E’SINONIMO DI SOPRAVVIVENZA ED IL TUO ISTINTO PREDATORIO NON PUO’ DRE L’OPPORTUNITA’ ALLA PREDA DI SCAPPARE;QUINDI E’ TIMORE,QUINDI SOGGETTO NON DA RIPRODUZIONE!!!!!ZIO PRANZI

      • Mi pare di un tirato per i capelli… primo, perché le prede scappano eccome, almeno nell’80% dei casi (altrimenti i lupi sarebbero tutti grassi come maialini): quindi la cosa è vissuta come assolutamente normale e naturale. Secondo, perché non c’è nessunissimo squilibrio nell’avvertire qualcuno che se non se ne va verrà attaccato. Terzo, perché un cane che prova disagio non si scapicolla apposta a provarlo nuovamente, mentre tutti i cuccioli (ma anche gli adulti) del mondo, vedendo il salsicciotto o lo straccio, ci si fiondano a coda altissima e con grandissima gioia. Dopodiché ringhiano.
        Ergo: la spiegazione che è stata data per moltissimi anni al ringhio=timore=soggetto da non riprodurre, continua a non convincermi per niente. Ripeto: dipende dal ringhio e dipende dall’atteggiamento di tutto il resto del cane. I cani sono individui completi, non pezzi di lego attaccati insieme: ma la cinotecnica classica li ha sempre visti così. E’ora di modernizzarla un po’, visto che l’etologia (e non la cinofilosofia…) moderna qualche passo avanti l’ha fatto.

        • signora rilegga quello che ho scritto e poi commenta,faccia meno la spocchiosa,dove non arriva si tiri indietro,non sta parlando con un pivello.

          • Neppure lei sta parlando con una pivella. Ma lo spocchioso qui mi sembra lei, non io. Io ho solo espresso la mia opinione, basata su quarant’anni di esperienza cinofila e sulla lettura di tutto quanto viene scoperto e reso noto nel mondo della cinofilia e dell’etologia. Anche se ho cominciato ad allevare e addestrare cani negli anni ’70, non rimango ancorata a ciò che si sapeva a quei tempi. Altrimenti dovrei pensare ancora che il boxer bianco è albino, che le orecchie si tagliano per non far venire l’otite e che il riporto si insegna solo col collare a punte…

    • Guarda io sono uguale, mi sono presa un bel morso da un bulldog inglese per un mio approccio totalmente sbagliato, ho rischiato la faccia quella volta, per fortuna l’ho scansato con la mano ed è stata quella a soffrirne, la padrona subito a scusarsi e io pure, continuavo a dirle di non preoccuparsi e che il torto marcio ce l’avevo io!!!!!

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