venerdì 24 Gennaio 2025

Hai un cane di razza? Sicuramente ti stai vergognando molto!

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

canirazza1di VALERIA ROSSI – Nuove frontiere per l’animalismo talebano.
Dopo le mille campagne (a mio avviso puramente folli) sul tema “i cani non si comprano”, adesso è arrivato il momento non solo di dire “vergogna, vergogna!!!” a chi acquista un cane di razza pura, ma addirittura di dedurre che questo umano, bieco possessore di soggetto con pedigree, si stia già vergognando di suo.
Sono già diverse volte, infatti, che leggo su FB frasi come “capisco che tu ti senta in colpa perché hai comprato il tuo cane“, o “si vede che ti vergogni di avere il cane griffato“… magari nel corso di discussioni che riguardano qualche cane sfigato da adottare, e rivolte a persone che in qualche modo stanno cercando di darsi da fare per trovargli una nuova famiglia.
Ovviamente i destinatari di frasi come queste non è che la prendano molto bene.
Non bastassero, quindi, gli scanni tra educatori e addestratori, tra allevatori e cagnari, tra buonisti e cattivisti… mo’ si deve litigare anche tra proprietari di meticci e proprietari di cani di razza.
Il prossimo scanno quale sarà? Tra proprietari di maschi e proprietari di femmine?  Tra agilisti e discdogghisti? Tra chi porta il cane al parchetto e chi va in campagna?
Quello che penso sulla storia del cane che “non si vende” e che “va assolutamente adottato” l’ho già scritto almeno mille volte (a questo link,  per esempio, c’è un articolo sul tema), quindi evito di ripetermi.
Mi fa piacere, invece, rispondere cortesemente a chi dà per scontato che gli umani che hanno scelto un cane di razza debbano vergognarsi, con un sobrio ed elegante:

MA ANCHE NO!

…in un bel verde tinta bile, perché queste esternazioni mi fanno girare un bel po’ le scatole.
E me le fanno girare perché ci si permette non solo di mettere in discussione le scelte altrui, ma anche di giudicare immorale e anti-etica la scelta più sensata che si possa fare in cinofilia, ovvero quella di procurarsi un cane allevato con amore, passione e soprattutto competenza.
Non è l'”unica” scelta sensata, certamente… ma tutte le altre sono maggiormente a rischio: io ricevo praticamente ogni giorno email di persone che hanno adottato il cane in canile e che si ritrovano alle prese con problemi più grandi di loro, solo perchè questi cani hanno quasi sempre un passato difficile e quindi necessiterebbero di persone esperte, mentre vengono affidati al primo che passa.
Per quanto riguarda invece la cucciolata “fatta in casa” accoppiando Bubi e Fufi… certo, spesso è gratis, ma solo perché gli accoppiatori della domenica non hanno speso un centesimo per allevarla. Partner accuratamente selezionato ai giardinetti in base alla “faccia simpatica”, parto raramente assistito (tanto “la cagna sa quello che deve fare”…), svezzamento con quel che capita, sverminazioni non pervenute (“ah sì? Bisognava farla? Ops, non lo sapevo…”), vaccinazioni solitamente rifilate al nuovo proprietario… e così via.
Ovviamente gli sfornacuccioli sono i veri antagonisti dei volontari di canile (perché i cani stanno nella stessa fascia di “prezzo zero”, ma in più sono cuccioli e quindi doppiamente appetibili), ma a questi non pensa mai nessuno e si preferisce prendersela con chi alleva seriamente. Il motivo mi è ignoto e del tutto incomprensibile.
Infine ci sono gli amatori del cucciolo sequestrato: quelli che in canile non si sono mai sognati di entrarci, ma appena appare la notizia di cuccioli di razza sequestrati a qualche cagnaro, o liberati dal Green Hill di turno, ecco che fanno la coda per accaparrarsene uno (e siccome non lo pagano, non si dovrebbero vergognare? A me sembra esattamente il contrario).

canirazza2Insomma, vogliamo farne davvero un discorso etico?
Allora ditemi un po’: mi devo vergognare se quando vado a far la spesa cerco di acquistare prodotti sani e controllati, anziché cercare solo quelli che costano meno (e pazienza se sono adulterati, scaduti o magari radioattivi?)
Mi devo vergognare se, quando ho mal di pancia, vado da un medico laureato anziché dalla vicina di casa che “segna i vermi”?
Mi devo sentire in colpa ogni volta che vado dalla parrucchiera anziché lavarmi i capelli in casa, col risultato di sembrare (come effettivamente sembro) Maga Magò?
Ci rendiamo conto, oppure no, che colpevolizzare chi sceglie un cane mettendo in moto il cervello significa giustificare, in qualche modo, i cucciolatori a vanvera e perfino gli abbandonatori di cani (perché senza di loro i cani da “adottare” non si troverebbero)?
Qualcuno che deve vergognarsi davvero, in effetti, c’è: ovvero chi, al solo scopo di spender meno (perché se davvero ingenuo e in buona fede, allora potrà sentirsi un po’ pirla, ma vergognarsi no) compra il cane da un cagnaro: ma chi si rivolge all’allevamento serio deve esserne assolutamente orgoglioso, altro che sentirsi in colpa. Perché avrà un cane sano, bello e felice, ma anche perché non avrà in alcun modo “dato corda” né agli stessi cagnari, né agli accoppiatori coatti, né a chi i cani li sbatte in canile.
Il razzismo al contrario è una delle cose più stupide, ridicole e dannose che mi vengano in mente.
Qualcosa di cui, a mio avviso, ci si dovrebbe proprio vergognare a sangue.
Davvero non riesco a capire chi se ne fa un vanto, né riesco ad immaginare quali contorti processi mentali possano portare queste persone a ritenere che invece debba sentirsi in fallo chi fa una scelta normale come quella di pagare un lavoro eseguito con professionalità (perché ovviamente è QUESTO che si paga, e non certo “la vita” di chicchessia).
Qualcuno è in grado di spiegarmelo?

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

    Visualizza tutti gli articoli

Nella stessa categoria...

377 Commenti

  1. ..già il fatto che l’articolaro, giornalaro, scribacchino

    Paragoni degli esseri viventi allo stracchino o alle banane che compra al supermarket…

    ..la dice lunga…..

    si chi si compra il cane di razza e poi lo esibisce tutto contento come la macchina nuova…

    deve solo che vergognarsi come non pochi

  2. Comprare un cane disdegnando a priori l’adozione è un atto egoista. PUNTO. poi pensatela come vi pare, io non credo che voi vi vergognate, credo semplicemente che voi non ci pensiate perchè non avete un livello di sensibilità evoluto, con questo non voglio dire che mi sento superiore, assolutamente, mi sento solo più evoluto, magari voi ci arriverete nella prossima vita. Siete liberi di fare ciò che volete, la vita è la vostra, purtroppo con le vostre scelte influenzate la vita di altri esseri viventi. Detto questo vorrei dire che un animale non si adotta perchè è gratis, si adotta per fare un gesto d’amore.

    • “non avete un livello di sensibilità evoluto”
      “con questo non voglio dire che mi sento superiore”
      “mi sento solo più evoluto”
      “magari voi ci arriverete nella prossima vita”

      Beh, direi che abbiamo un perfetto caso da manuale di personalità multipla.

      Detto ciò, il fatto che “un animale non si adotta perchè è gratis, si adotta per fare un gesto d’amore” vallo a spiegare a tutti quelli che sono pronti a farsi la coda e stare in lista d’attesa quando ci sono i sequestri di cuccioli dell’est o di cuccioli dei negozi (eeeh cane di razza gratis eccomi eccomi!!!) e poi però non sono altrettanto pronti e scattanti per andare ad adottare in canile.
      Queste persone qua in quale scala di “evoluzione” le mettiamo? 🙂

  3. Sono pienamente d’accordo nonostante il mio cane sia una meticciona del canile. E prima o poi avrò un Husky. Ma quando sarò pronta e in grado di gestirlo. Perché secondo me allo stesso modo in cui devono vergognarsi quelli che adottano il cane solo perché é gratis, devono vergognarsi anche quelli che spendono fior di quattrini su un cane di razza che anche se ben allevato, rovinano dal giorno 1 in cui gli arriva in casa, perché non sanno gestirlo. Se davvero (UTOPIA PURA) tutti quelli che vogliono un cane prima di prenderlo pensassero realmente alle caratteristiche che deve avere per vivere nella propria famiglia e non all’estetica o alla moda, allora sí che avrebbe più senso l’allevamento.
    Ma dopo aver visto gente incompetente prendere Maremmani, Akita, CLC eccetera, allora forse, ma dico forse, sarebbe stato meglio se avessero adottato meticci.

    Inoltre vorrei dire che (lo so che non é la regola), ma la mia bastardaccia tutta orecchie, alle lezioni pratiche del corso Enci che frequento, mi sta dando delle soddisfazioni incredibili. La usano come esempio in tutte le lezioni perché é un cane con una vigilanza, una soglia dell’attenzione e voglia di lavorare a cui gli altri cani del corso non si avvicinano neanche. E ci sono anche pastori tedeschi, flat coated, schnauzer e un paio di golden. Certo, se un cane irruento le corre incontro troppo bruscamente, lei fa CAIN preventivamente nonostante non le abbia fatto nulla, ma é l’unica cosa che forse le é stata causata dall’essere stata in canile.

  4. È esattamente come mi sento ora. Qualche mese fa mi è morto il mio adorato cane preso in canile già adulto… canile dove ho fatto la volontaria per tanti anni! Il mio sogno è sempre stato avere uno riesenschnauzer e non per moda o bellezza, ma per le caratteristiche caratteriali dello standard, perché è un cane da lavoro con cui poter approcciare all’ipo, per altri mille motivi… ho fatto un corso base di educazione cinofila di un anno per avere un minimo di competenze gestionali e poi, coinvolta la famiglia, presa la decisione.. a Gennaio arriverà in casa da un fidato allevamento monorazza, un batuffolo nero maschio. Non vedo l’ora ma… mi sento in colpa, ancora devo dirlo a molte delle mie amiche del canile perché so quello che mi verrà detto, come verrò giudicata e come verrà visto il mio futuro cane griffato…

  5. io ho 2 cani, due femmine una del canile e l’altra è una trovatella salvata dal randagismo. Lo ammetto i cani di razza sono stupendi, hanno delle caratteristiche meravigliose, ma sinceramente preferisco un cane meticcio. la cagna che ho preso dal canile ha creato parecchie volte discussioni “non è un volpino di razza” “perchè hai adottato questo sgorbio quando potevo regalarti un cucciolo di setter con tanto di pedigree?” il motivo è semplice. volevo salvarlo da una vita in gabbia, volevo salvare una vita che altri hanno condannato semplicemente perchè un bastardino. e quando mi vedono con la mia Winona la trovatella “è un misto fra mille” mi ripetono. E io ne vado ancora più fiera. io amo i cani razza o non. Io sto cercando di far adottare una bellissima randagina che ha messo al mondo 6 adorabili cuccioli sono stati tutti adottati. Perchè???? perchè i cuccioli erano bellissimi la madre no. e poi prima di parlare pensateci. se tu dovresti scegliere tra cane di razza e non cosa scegli? io amo tutti i cani. ah e per intenderci gli animalisti non sono pazzi. forse da voi lo sono ma da noi no, lavorano veramente e cercano di far adottare anche cani di razza abbandonati da gente irresponsabile. sono fiera di avere due “sgorbi” okay??? okay??? avete qualcosa in contrario???

    • No, niente in contrario. Ma infatti non credo di aver mai scritto né detto a nessuno “ahhhh!!! GUAI A TE se adotti un caneeeee!”
      Quindi, perché gli animalisti non possono avere la stessa tolleranza, evitando di rompere i coglioni a chi fa una scelta diversa dalla loro?

  6. Scusate, ma io sinceramente non trovo l’utilità di questo articolo. Se è vero che ci sono gli “animalisti” estremisti, è anche vero che ci sono persone che, con la puzza sotto al naso, considerano degno di interesse solo il proprio cane di razza. Se una persona compra un cane in allevamento e si vergogna per le critiche, probabilmente ha problemi con la sua coscienza o con la sua autostima. Perchè mai dovrebbe fregargli di quello che dice la gente? Anche io, da adottante di un cane meticcio preso in canile, spesso mi sento lanciare commenti alle spalle. Embè? Saranno problemi loro! Sinceramente io vedo l’articolo “di parte” e che va tutto a favore degli allevatori e a critica del resto. Bisognerebbe che ognuno facesse come sente meglio fare. IO personalmente non comprerò MAI un cane. Perchè? – perché, sempre secondo me, si tratta di una vita e non di un oggetto. – perché non mi interessa del suo aspetto fisico ma solo dell’amore incondizionato che proverà nei miei confronti. – perché, dato lo schifo che c’è in giro, è giusto che io, avendo una possibilità, la offra a chi è più sfortunato. E potrei andare avanti all’infinito. Intanto non mi interessa di criticare chi sceglie altre opzioni, seppur io continui a pensarla come ho detto.

  7. Salve a tutti, io posso dire solo in base alla mia esperienza personale che ci sono delle differenze enormi quando prendi un cane da una cucciolata fatta a babbo, nel 2000 dopo dieci lunghi anni di lotta con i miei genitori sono riuscita a prendermi il tanto desiderato cane ovviamente da una cucciolata di un mezzo tossico che minacciava di annegarli tutti così io ne presi uno e gli altri insieme ad una mia amica riuscimmo a regalarli a patto con il mezzo tossico che li lasciasse con la madre almeno per 40gg…Il mio beniamino è stato poi così da noi svezzato,amato,socializzato etc.. e visto che eravamo al primo cane mi ero documentata moltissimo…al compimento dell’anno ovviamente ha cominciato ad non andare più d’accordo con i cani maschi pure con quelli con cui aveva giocato il giorno prima e quello ok ci sta.. carattere con noi dolcissimo amorevole con estranei meno non ha mai morso nessuno per carità però faceva paura abbaiava molto ed era anche grosso…insomma per farla breve è cresciuto con me ho fatto tutto quello che potevo per fare di lui un cane socievole con le persone fuori…risultato 12 anni di vita da reclusi solo le 4 passeggiate al giorno attenti a non incontrare altri maschi corse a perdifiato nei prati…lo abbiamo amato da morire poi la malattia cardiomiopatia dilatativa…cure lasix.vetmedin fortekor e poi lo abbiamo fatto addormentare…quello che voglio dire è che è stato il mio primo cane lo chiamavo Fratellino lo amato da impazzire ma purtroppo ci ha fatto fare una vita difficile forse il suo incrocio non era il massimo mamma dalmata e papà pastore belga..ora come ora ho una trovatella di diosacherazza è, ha morsicato sul naso mio figlio di un anno niente danni gravi ma è una cagnolina che abbiamo preso dalla strada fobica con dei problemi comportamentali enormi..ora io dopo queste esperienze per il prossimo cane mi rivolgerò ovviamente ad un allevamento serio questo perché non ho più intenzione di trovarmi in difficoltà con il mio cane io intendo portarlo sempre con me in tutti i luoghi senza aver paura che morda persone o altri cani voglio vivere serenamente questa splendida esperienza avere un cane senza problemi caratteriali…..

  8. Tu sei infastidita io invece profondamente delusa (non sono di primo pelo) poichè tutto ciò che riguarda gli animali o nello specifico gravita attorno all’universo canino è enormemente caotico, confusionario, raggirabile, contraddittorio, contestabile, ecc.
    Ritengo sia un campo fertile, dove chi può e chi più può, possa manipolare a suo piacimento, interessi a volte nobili altre volte meno con fantasie, convinzioni, atteggiamenti, azioni, opportunismo, menefreghismo, ecc pur di trarne benefici economici e/o soddisfazioni personali.

  9. Non mi vergogno di avere cani di razza e neanche di averne di meticci, si dovrebbero stravergognare invece coloro che danno “silurate” con l’inganno per cani di razza e meticci.

    • C’è una signora che abita vicino a casa mia che ha avuto 4 cuccioli dalla sua cagnina meticcia ed ora cerca una sistemazione per i pargoletti.
      Il padre è ignoto, la femmina non è sterilizzata perché “non val la pena spender soldi per ‘ste robe lì”, né la sterilizzerà, 3 cucciolini sono sistemati, il quarto se non trova una famiglia finirà al canile.
      Li dà via a 40 giorni, non saranno sverminati, né vaccinati, né microchippati.
      Non ha dato mangime specifico alla mamma, non ho idea di come svezzerà i piccoli. “D’altronde i meticci non li vendi, e tutte queste cure costano”
      Non lì venderà, li regalerà. Ma davvero è giusto così? Sono quelli che comprano e vendono i cani a vergognarsi, non gente come lei?
      Io ho comprato una papillon, prima di chiamare l’allevamento mi sono informata sulle diverse razze, ed ho cercato non in base alla moda o all’estetica, ma alle esigenze delle varie razze, l’unico limite era che non assomigliasse minimamente alla cagnolina che avevo prima, una Pinscher nana di nome Bibi, ho scritto a Valeria per un consiglio sugli allevamenti, e di questo la ringrazio di nuovo, ho parlato con l’allevatrice, ho conosciuto i genitori di Eden, mi sono informata sui test effettuati loro, so quali premi hanno vinto, ho giocato con i cani, ho visto crescere la mia cucciolina, la quale è stata svezzata e nutrita con mangime di ottima qualità, vaccinata, sverminata, microchippata, e con pedigree, non mi sarebbe mai stata data a 40 giorni.
      La signora mi ha consegnato il kit del cucciolo con cibo, giochino, coperta con l’odore dei fratelli, DVD sui cuccioli ecc….
      Sono ancora in contatto con l’allevatrice che è ben felice di sapere come sta la piccola.
      La farò sterilizzare per evitare problemi di salute e gravidanze che non saprei gestire, se dovesse ammalarsi non le farò mancare nessuna cura, come con la mia Pinscherina che avevo comprato, e che è mancata. Ora mi chiedo, ma io di cosa mi devo vergognare? Cosa ho fatto di tanto indegno da essere messa all’indice?

      • Silvia tu non devi vergognarti di un bel niente.

        Ma anche quella signora della cucciolata sconsiderata non si vergognerà poiché l’ignoranza mentale è cieca.

        • Diciamo che sono infastidita, perché sembra che siano le persone che si rivolgono agli allevamenti le responsabili dei canili pieni.
          Mentre secondo me se le persone agissero con un po’ più di cervello, facendo sterilizzare/castrare e cercando di capire le diverse predisposizioni ed esigenze delle razze, non ci sarebbero abbandoni, o perlomeno sarebbero pochissimi.

      • Sivlia, non ti devi vergognare! Anch’io ho voluto una razza in particolare , e ne ho presi due, da due allevamenti diversi, uno in Italia, uno in Svizzera un paio d’anni dopo, due cani sani, che hanno ricevuto tutte le cure necessarie (loro e la loro mamma). Li ho pagati , certo, ma per avere questo i costi ci sono sicuramente stati. Non addito chi prende i cani in canile, fanno opera buona, certo. Ma i caganti sono gente orrenda, che vende pseudo razze, che importa cani come fossero borsette. Senza contare chi il cane lo prende come se fosse un giocattolo. E mi spiace, ma un giocattolo ricevuto a gratis rispetto ad uno pagato 2000 euro… non so, forse ci si pensa due volte prima di abbandonarlo in autostrada… o no?

  10. Mi sento spesso predicare perchè ho la passione per il Dobermann,mi stavo informando già da ora sugli allevamenti,pensando che se mai lo prenderò sarà tra una decina di anni,tutto questo perchè avendo ora un Pastore Tedesco con Pedigree mi sento dire: nonostante ci sono cani che muoiono in canile tu vuoi continuare imperterrita a comprare una vita, dandomi i migliori insulti,ma in fondo che ci posso fare io se questa razza mi appassiona? Il bello è che la maggior parte di costoro che lo dicono sono persone che hanno comprato il cane da un cagnaro che gli’è l’ha venduto come ipertipico senza documenti,senza niente ed ora si sentono rodere.

    • Ti capisco! Io ho un Border Collie e mi son sentita dire questo:” Ha, ha, ha, che fessa che sei, sei andata a comprare un cane da un allevatore!?…ma chi ti ha detto di andare lì? Non sai che chi ti consiglia di andare da un allevatore spezializzato (detto proprio come l’ho scritto), ha voluto prenderti per i fondelli? Ma lo sai che dicono così apposta per farti spendere soldi?”…”Riasposta mia:”Ma lo sai che sei cretina? Riesci a concepire questo? Farsi i cazzi propri, visto che non è stato chiesto il tuo parere da luminare, sarebbe una buona cosa?” So che avrei dovuto spiegare alla tipa con a fianco il tipo forse anche più scemo di lei, il perchè della mia scelta, il perchè mi sono rivolta a un allevatore serio ecc, ma come fai a spiegare a un sordo? Come puoi pretendere che una persona che collega la bocca al…..possa capire?

  11. Da qualche mese abbiamo deciso di prendere un secondo cane. Il primo l’abbiamo adottato in canile che aveva 2 anni e non ci hanno detto le cose come stavano (per fortuna non son tutti così, però..). Ora ha 9 anni, va meglio, ma ci ha fatto vedere i sorci verdi. Il cane precedente, preso in un canile pure lei, anziana (terranova di 10 anni e ci avevano detto che aveva 9 mesi:() è durata poco, e sono andata incontro a cure costosissime per garantirle una dignitosa ultima fase di vita..e quando è morta ho provato un lutto, uno strazio incredibili..Ora, ho contattato associazioni e canili ma: in un canile mi hanno messa in lista di attesa (vorremmo stavolta un cucciolo), avrebbero fatte visita domiciliare a tutti gli aspiranti che vogliono un cucciolo,e poi deciso a quale famiglia il cane sarebbe andato meglio..Ho lasciato perdere .Poi le telefonate: ma perché lo voglio piccolo o grande rosso verde, e perché proprio femmina e che casomai ci sarebbe non quella ma quell’altra..Il levriero no perché non ho recinti (vivo al limitare di un bosco a 1200m nelle dolomiti..)…Alla fine, amore a prima vista con il pastore bergamasco. Allevamento serio e mi sono rivolta a loro. Si a pagamento, per la prima volta in vita mia e mi sento in colpa o mi ci faranno sentire tutti..lo so. Ma che male c’è se per una volta nella vita scelgo un cane secondo come lo vorrei e l’ho desiderato? Con i miei genitori abbiamo raccolto 2 cani randagi, con la mia attuale famiglia, altre due adozioni..Sostengo associazioni che si occupano di randagi e sono vegetariana, e mi compro il cane..Insomma..C’è chi mi ha detto che o uno crede o non crede in certi principi, che i canili strabordano..Ma io al momento non me la sento più di andare incontro ad esperienze faticose e negative..Alla fine dirò che la mia bergamasca è una meticcia adottata, lo so..Sono felice di questa scelta ma contemporaneamente continuo a vedere quegli occhi tristi dietro le sbarre..Un gran casino di sentimenti e sensi di colpa.

    • Meravigliosa scelta il pastore bergamasco!!
      Per esperienza posso dirti che sì, troverai chi storcerà il naso e ti mal giudicherà. Ma pazienza.
      Un cane è un enorme impegno ed è giusto che si valutino tutti i fattori prima di prendere una decisione in merito. Il fatto che tu prenda un cane in allevamento oggi non significa voltare le spalle al problema del randagismo e non significa che non tornerai ad adottare dei cani in canile in futuro.
      Ma non c’è nulla di male nel decidere che in questo momento della tua vita non ti senti di rivolgerti ad un canile ma preferisci rivolgerti ad un allevamento SERIO ed avere un cucciolo che si presume sia stato trattato “nel migliore dei modi”, coi genitori testati e nessun trauma “di base”, con delle caratteristiche caratteriali e fisiche più o meno fissate.
      Fermo restando che la vita non è una scienza esatta e ci sono cani solarissimi e sanissimi in canile e cuccioli malaticci e problematici in allevamento.
      😀

      Che poi quei volontari che mentono sui cani per farli adottare non si rendono conto che alla lunga fanno solo male alla causa? Magari piazzano un cane in più sul momento però poi finiscono per creare un’aneddotica popolare fatta di: “mi hanno detto che avrebbe pesato 10 kg da adulto e ne pesa 30!!” “non mi hanno detto che fa pipì sui muri” “gli ho chiesto un cane sano mentre è epilettico e lo sapevano!” che è decisamente scoraggiante per chi il cane lo prenderebbe ben volentieri in canile ma teme di portarsi a casa una grana infinita.
      Per fortuna inizia a diffondersi una certa cultura cinofila e sempre più canili si rivolgono a specialisti per “profilare” i cani in modo da trovare “il cane giusto per la persona giusta”.

      • MOG, grazie! Prima di fare questa scelta avevo contattato anche la SAB (società amatoriale bergamasco) per vedere se c’era qualche cucciolo “rescue” e poi mi sono informata bene a chi rivolgermi e che tipo di cane sia. Al di là che ogni cane poi è a sé, ma vivendo in alta montagna e amando il trekking e le passeggiate mi è sembrata una buona scelta. Ho contattato anche l’educatore per partire col piede giusto. Certamente non ho assolutamente abbandonato l’idea di un’adozione in canile, più avanti e con più serenità. Di volontari eccezionali ce ne sono tanti e che ti consigliano bene.. ma al momento in me prevale la paura di non farcela con un cane che a causa dei suoi vissuti, manifesti problemi. 4 cani salvati dalla strada e dalle sbarre, mi sembra già un buon contributo..Auguri di Buon Anno, soprattutto alla si.ra Valeria e a questo portale così utile, che mi ha aiutata a crescere col mio cane, a non arrendermi, a fare dei passi oltre tanti luoghi comuni.

  12. Ho un mix pt/pb e un cane di razza e non mi vergogno neanche un po’. A breve arriverà in famiglia un altro cane di razza e ne sono felice.
    Amo i miei cani TUTTI a prescindere dalla loro razza o non razza di appartenenza.
    Un cane di razza? Assolutamente si se viene da allevamento serio.
    W il cane di Razza e anche tutti gli altri.

  13. poco fa ho trovato nella mia posta una mail di una persona, che non conosco e non mi riesco a ricordare in che contesto possiamo aver comunicato. mi ha scritto dicendomi che sta aspettando di adottare, un cane di piccola taglia, un meticcio…con dimensioni esigue e spera che glielo facciano adottare perche’ di cani di razza di piccola taglia senza pagare proprio non ne trova.
    io non mi riesco a ricordare in che contesto questa persona e’ venuta in contatto con me, quello che mi rattrista, se ho ben afferrato il concetto della sua mail.. e’ il fatto che abbia ripiegato….per non spendere.
    e io mi incazzerei anche.. ma ho lasciato correre. perche’ poi divento arrogante ignorante e tutte quelle cose che finiscono per “ante”

  14. Ciao a tutti. Vi racconto la mia esperienza…io ho preso una cucciola di 4 mesi ad un Rifugio Enpa, che si è perfettamente integrata con gli altri cani di casa…dopo qualche settimana mi sono iscritta a un centro cinofilo, perchè la cagnolina era iperattiva e le educatrici mi hanno consigliato di fare agility. Ora abbiamo un bellissimo rapporto, la cagnolina risponde perfettamente ai miei comandi, è educata e equilibrata. é con me da un anno, non la cambierei con nessuna razza.
    MA
    nello stesso periodo una mia amica ha preso un cane. Le ho consigliato il rifugio al quale mi ero rivolta io, dato che mi stavo trovando benissimo. Invece lei voleva la razza. E l’ha comprata in un negozio di animali: un pastore dei pirenei, per lei che pesa 50 kg e non ha mai avuto un cane. Il povero cucciolo è arrivato malato, terrorizzato e ora mentre io passeggio tranquillamente con la mia cagnolina bastarda lei si trova un gigante che non riesce a gestire, terrorizzato dalla sua ombra, che non risponde a nessun comando.
    In questo caso si VERGOGNA a te che hai voluto la razza solo perchè “sembra un grosso peluche bianco”, VERGOGNA a chi vende i cuccioli terrorizzati e malati VERGOGNA a chi li compra.
    Sia chiaro che la prima cosa che ho fatto alla mia cucciola meticcia è stata la sterilizzazione, non sono assolutamente per l’estinzione di tutte le razze, anzi!! Ma dato che la situazione reale è che ci sono tanti cani nei canili..mi sembra giusto cercare almeno di regalare una vita dignitosa a uno di loro!!

    • Chi vuole un cane di razza non deve andare in negozio. E’ come volere una borsa di Vitton e comprarla sulla spiaggia. Il tuo discorso va benissimo, ma il negozio col cane di razza non ha proprio NULLA a che vedere.

  15. Sono tante le persone che mi chiedono continuamente: “Perchè comprare un cane di razza quando il canile è pieno di bellissimi cagnolini bisognosi?”
    “Per lo stesso motivo per cui gli orfanotrofi sono pieni di bambini da adottare ma la gente continua a partorirne di propri”
    Finiamola con questo falso perbenismo il cane di razza fa gola a tutti, ci sono quelli che lo ammettono e fanno sacrifici per poter prenderne uno e crescerlo bene e ci sono quelli che invece non lo ammettono nascondendosi dietro la scusa che il canile è pieno di trovatelli bisognosi. Quando poi però, per qualsiasi motivo, vengono dati via gratuitamente cani di razza, tutti che corrono…
    Tempo fa alla tv la volontaria di un canile invogliò la gente ad adottare i loro cani e in generale i meticci dai canili perchè erano cani “per tutti, che tutti potevano gestire ed erano più facili da crescere rispetto i cani di razza” …ci rendiamo conto? Poi si lamentano che dopo qualche tempo molti cani ritornano nei canili…bhe date le premesse non mi stupisco minimamente!

  16. ciao , racconto la mia esperienza.
    Un paio di anni fa vado in un canile della mia zona,parlo con la responsabile , giustamente mi fa mille domande mi fa compilare un test , mi chiede le mie aspettative , mi chiede dove vivra’ il cane , come viviamo noi e cose cosi. Premetto che non avevo mai avuto cani in vita mia , quella sarebbe stata la mia prima esperienza.
    Alla fine scelgo una cucciolotta aveva circa 4 mesi , viveva nel box con il resto della cucciolata, praticamente avevano abbandonato la mamma gravida in canile e aveva partorito li. Io non essendo esperto mi sono fidato della responsabile.
    Ora la mia cucciola la amo da morire ma mi ritrovo a vivere in citta’ , in una zona molto trafficata con un cane ingestibile , questo cane non ha avuto nessun imprinting verso l’uomo, il periodo della socializzazione era bello che finito a 4 mesi . per fortuna con noi e’ un amore ma portarla fuori e’ un impresa ogni volta e alal fine deve restare solo molto tempo perche’ anche senoi vorremmo portarla con noi sempre e’ impossibile farlo.
    La mia intenzione era di condividere quasi tutto con il mio cane di portarlo ovunque ed invece non lo posso portare da nessuna parte

    • Ciao Mario. Come ho scritto nel mio commento sotto, ho avuto anch’io enormi problemi col mio cane preso in canile. Ma, nonostante vari fallimenti e proprio grazie a questo sito e a Valeria, ho ritentato con un altro educatore e stavolta abbiamo fatto passi in avanti..la situazione è decisamente cambiata..

  17. Ciao Giada, mi sei piaciuta!
    Sono d’accordo con te che se uno ha i soldi e se lo vuole comprare il cane di razza, faccia pure, l’importante è seguirlo e averne cura.
    Sono mille volte d’accordo con te quando dici che il canile non può essere la soluzione per i problemi personali degli altri e che l’unica soluzione è la sterilizzazione. Purtroppo è molto difficile cambiare la mentalità delle persone, e qui non c’entra nulla l’età anagrafica, per cui “è giusto che il cane faccia l’amore o che la femmina provi l’emozione dell’essere mamma” (questi sono sentimenti che provano gli umani, gli animali si accoppiano e solo per riprodursi!!), o “finchè trovo chi prende i cuccioli la mia femmina può essere sempre incinta” (e dopo?).
    Personalmente conosco diverse persone che hanno acquistato un cane “griffato” solo per mettersi in mostra oppure lo hanno adottato e poi non interagiscono con lui e si lamentano perchè il cane stesso diventa un anarchico (“ha distrutto il giardino!” ma farlo sfogare uscendo insieme no?) e/o fa i propri bisogni sempre in casa (ma se non lo porti mai fuori come pretendi che impari?).
    Un cane può vivere anche 15 anni, se non si ha il tempo e la voglia di stargli dietro è meglio comprarsi un peluche della Trudi! (un pò costosi ma proprio belli!!)
    Ciao Giada,buon lavoro!

    • Grazie Marcella!! Sono perfettamente d’accordo… Di episodi di gente che prende il cane randagio per fare l’opera buona purtroppo ne ho a bizzeffe, e spesso magari vengono riportati indietro o ceduti perchè scoprono che… il cane respira e ha esigenze!! INCREDIBILE!!

      Posso fare un altro esempio senza essere odiata? Giuro che è l’ultimo!!

      Tempo fa sono stata contattata dal padrone di un simil pastore belga (simil, un meticcione!),che il proprietario non voleva più perchè aveva sviluppato problemi comportamentali. Il ccciolo era stato trovato in un cassonetto, oro avevano deciso di salvarlo e tenerlo, ma dopo un paio di mesi si sono stufati del cucciolo che non veniva più portato fuori nè quindi fatto socializzare.
      Risultato? Bear mordeva CHIUNQUE entrasse in casa, odio profondo per gli altri cani (quando e se veniva ffatto uscire), dermatite da stress e tante altre cose. Ora è a nostro carico, abbiamo organizzato una raccolta fondi per pagare la pensione con educatore, ma il cane è nero e ha 15 mesi… Nessuna richiesta. (Anzi, se volete donare per la pensione..linko :P)
      Comunque, il succo è: va benissimo salvare un animale, ma se ci si rende conto che non vogliamo una tale responsabilità, che si stia lontani da canili e allevamenti. ‘è il Trudy, come dicevi tu! 😀

  18. Va bene, lo ammetto. Sono una volontaria (e sono pure le due di notte, quindi per favore, se mi scordo qualche lettera o leggete verbi strani,prendetevela con la mia insonnia.). Faccio parte di un associazione di volontariato, ma mi adopero per far adottare come “volontaria privata” altri randagi. Sono animalista. Ma non talebana, lo giuro. Anzi, quelli che “io il cane non te lo do anche se il preaffido è perfetto solo perchè hai anche COMPRATO un cane” li ammazzerei. (Troppo radicale? Ops.)

    Non ho nulla contro chi, innamorato di una specifica razza (io adoro i setter irlandesi, tanto per fare un esempio), decide di comprarla. Certo, è ovvio che preferirei prendesse un simil-qualcosa in canile, ma io NON posso permettermi di giudicare, i soldi sono suoi, il cervello anche, libero di scegliere. Vorrei però che in quel caso scegliessero con la testa. Un allevamento serio, dove i cani vengono amati, curati, le fattrici non vengono fatte disintegrare per le troppe gravidanze e i cuccioli siano in salute testati e curati. Se la persona amante di una specifica razza sceglie di spendere.. il giusto, in un allevamento serio,benissimo. Vuol dire che ama seriamente quella razza, che vuole ogni garanzia possibile che il cane sia stato correttamente socializzato e via discorrendo. Insomma, vuole amare il suo cane e non gli interessa risparmiare sul cane, perchè sta investendo in un lavoro serio da parte di un vero allevatore.

    Quello che mi fa incazzare, da volontaria e quant’altro, sono quelli che ti chiamano perchè hanno visto un cane di razza tra i nostri cani (ne abbiamo avuti, PURI, anche se pochi), magari tu gli dici che è già stato adottato, cerchi timidamente di proporre un altro cane molto simil (si fa quel che si può..) e ti senti rispondere: “No, no, io volevo proprio quello, hanno un cucciolo al negozio vicino casa mia solo che mi chiedono 500 euro, a sto punto me lo compro lì!” E via, spariscono. Quelli che mi fanno incazzare sono quelli che ti dicono che loro hanno preso un cane di razza (magari in negozio!) perchè i meticci sono stupidi/brutti/sporchi/debolucci. Ecco. Una persona che ragiona così mi fa incazzare. NON perchè abbia comprato un cane di razza (se hai i soldi, buon per te), ma per le motivazioni che l’hanno spinto a farlo.

    E’ vero,quando facciamo adottare un cane facciamo un sacco di domande e controlli: personalmente, il mio è un questionario telefonico (e cartaceo)in cui chiedo chi si occuperà del cane (E’ per mia figlia! Ha 2 anni, lo vuole tanto!), se vive in casa o esclusivamente in giardino (Ha la catena, ma la tengo lunga eh… E poi in casa non lo faccio entrare, porta germi), se sono d’accordo con l’obbligo di sterilizzazione (ma è contro natura povera bestia! Se vuole trovarsi una cagnetta…)(e fu così che ci ritrovammo con altri 6 cuccioli nati da un orgione megagalattico). Stop. Capita che faccia domande di tipo personale (sa, io non lavoro e mio marito lavora part-time, ma vorremmo tanto questo cucciolo, non ci interessa che abbia la leishmania!); mi va benissimo che tu voglia fare una buona azione, ma sei sicura che tu abbia la disponibilità economicaper le cure che necessita? Lo so che è brutto da chiedere, ma talvolta devo farlo.

    Ecco, mettiamola così. Mi incazzo con chi compra il cane di razza SOLO perchè fa figo ed è più bello del meticcio, e mi incazzo con quelli che adottano un cane dal canile/randagio per fare una buona azione, ma che non hanno la minima idea di come si curi il cane, del fatto che possa sporcare/fare danni (memorabile la telefonata in cui mi si chiedeva un cane che trattenesse la pipì, non sporcasse, non abbaiasse e non facesse danni), e che magari te lo riporta alla prima problematica perchè tanto “beh, lo riporto in canile meglio di buttarlo in strada,no?”

    E mi incazzo anche con gli animalisti/volontari talebani che portano ad odiare un’intera categoria perchè insultano chiunque abbia un cane di razza. Si, è vero, i canili sono pieni. Noi volontarie siamo sclerate per colpa di miriadi di cucciolate indesiderate da chi non sterilizza. Se potete, e volete, prendete un cane dal canile. Ma se volete e potete, prendete un cane di razza, se lo amerete davvero. (E magari sterilizzatelo :P)

    Sono stata abbastanza esaustiva e chiara,nonostante l’orario?

    • Giada, mi permetto di aggiungere una cosa. Chi sceglie il cane, o più cani, da un allevatore serio,
      magari fa un pensierino ad un meticcio del canile quando decide di prenderne un altro. Non avesse avuto
      prima cani di razza, non ci avrebbe neanche pensato.
      Trovo che sia fuorviante dire: se potete, prima fate un salto al canile. Qui non si tratta di farne una questione di precedenze. Anche perché potrebbe valere il discorso inverso: prendo il cane dal canile
      senza avere grande esperienza e poi mi rifiuto di prendere un meticcio per il resto della mia vita, perché
      magari non sono stato in grado di gestire bene il primo cane (converrai che, scegliendo la razza adatta, questi problemi sono minimizzati andando da un allevatore).

      • Gianni, non ne sto assolutamente facendo una questione di precedenze, figurati ma è ovvio che da volontaria vorrei si pensasse anche ai randagi (che non vuole assolutamente dire che se si prende un cane di razza si è bastardi senza cuore, per carità) . permettim però di dissentire su quello che hai detto sui problemi minimizzati sul cane di razza, perchè non sempre è così. Posso raccontare una cosa? Giuro, sarò breve! Un mesetto fa vengo contattata da una signora per aiutarla a trovare una nuova casa alla sua golden (pura, lo dico per la cronaca) di 15 mesi. La cagna mi viene descritta come un mostro che fa buche in giardino, un mostro di cui i suoi figli hanno paura, un cane mostro perchè troppo vogliosa di giocare e correre. Bene. Indagando, viene fuori che lei cercava un cane gestibile, ma che una volta cresciuta troppo era stata relegata in giardino perchè dentro casa poteva fare danni, nessuno che perdesse tempo con lei per farle sfogare tutta quella vivacità (assolutamente normale eh!). Alla mia domanda sul perchè avesse scelto un golden, la risposta è stata che aveva letto che andava d’accordo con i bambini, ed ea questo il motivo per cui l’aveva scelta. Ovviamente, non avedo saputo gestirla… Il cane ora vive in una nuova faiglia, splendida davvero.. 🙂

        • sono storie di tutti i giorni per noi, vero Giada? i piu’ gettonati sono i Jack Russell, Golden e Labrador. Sara’ che sono i cani del momento. Vorrei che l’investimento dell’acquisto di un cane di razza fosse preceduto da un investimento per informarsi un po’ e capire che tipo di cane si vuole/si puo’ gestire.

          • Assolutamente d’accordo Daniele… E come dice sempre Valeria, io sarei anche favorevolissima ad un qualche tipo di patentino! 😉 Volontario anche tu eh? 😀

          • Giada e Daniele, mi piacciono i vostri commenti, e’ questo il genere di confronto che dovrebbe esserci con chi lavora nei canili.

    • Va a cerca’ cosa succede in un Paese in cui i cani se li sono mangiati fino a poco fa… comunque l’articolo (o meglio, le due righe di commento a un’inutile sequenza fotografico) dice una cosa assolutamente inesatta: UN tibetan mastiff è stato pagato quella cifra, decisamente spropositata ma comunque giustificata (insomma…quasi!) dal livello strepitoso di quel singolo soggetto. Non è che mo’ in Cina pulluli di gente che paga 750.000 dollari per un cane. Comunque fino a pochi anni fa erano i giapponesi a dare la caccia ai campioni in giro per il mondo: a me è stata offerta, per un mio husky, una cifra che mi ha fatto uscire gli occhi dalla testa…tanto che credevo che fosse uno scherzo. Non lo era. Ovviamente mi sono tenuta il cane (in questo caso sì, che sostengo anch’io che i membri della propria famiglia non si vendono!)… però quella cifra me la sogno ancora di notte! Insomma, chi ha il grano (di volta in volta) e può permettersi di spendere e spandere, strapaga anche i cani. Non credo che sia una vergogna, è semplice consumismo: lo stesso in cui sguazziamo tutti ogni giorno 🙁

  19. Sottoscrivo con Maria Grazia, quando -anni luce più su- scrive: “E, per inciso, il mondo è pieno di cuggini che però hanno cani perfettamente gestiti e di Gran Maestri Cinofili (o presunti tali) che invece, nonostante possano elargire sapienza a piene mani, hanno un cane che non se li fila di pezza!” perché appartengo orgogliosamente alla prima categoria e ho conosciuto fulgidi esempi della seconda. Tipo, ad esempio, un mio vecchio maestro con un belga malinois che trascorreva 8 (dicansi otto) ore al giorno tra gabbia e trasportino perché sporcava in casa e “non andava d’accordo” con la moglie. Un cane fantastico, preso nel migliore allevamento, che all’età di due mesi sapeva già fare tutto, dai comandi di base a quelli avanzati, non gli riuscivano bene le zeppole perché sbagliava sempre il lievito, ma per il resto era un cane perfetto, tranne che non poteva stare in paddock con nessun altro maschio, non si lasciava toccare quasi da nessuno, non ci si poteva giocare altrimenti “si accendeva”, rubava il cibo, ciò che non poteva mangiare nè distruggere lo pisciava, etc. etc.
    Poi c’ero io, l’ultimo dei cuggini, la sciura maria in versione maschile, lì per imparare qualcosa con la mia meticciotta di canile sempre incollata a me, che nel paddock poteva stare con chiunque (tanto guardava sempre me) e che per un volgare “abbaiare a comando” è stata utilizzata per mezza giornata dal maestro e da tutti i suoi migliori allievi. Uno dei rari cani in quel posto che non ha avuto problemi nel rapportarsi pacificamente con uomini e bestie. La butto lì: sarà stata solo fortuna o può essere che la non-selezione dei veri meticci (non parlo di incroci fra razze, ma di bastardi purosangue) abbia affinato capacità di problemsolving che in cani più nobili, selezionati per somigliare alla foto sul libro delle razze canine si stanno perdendo?

    • Gavino Marras, le possibilità sono due: o sei meno ignorante e incompetente di quanto ti vanti di essere, o hai semplicemente avuto una gran botta di XXXX e hai trovato il cane giusto per te. Non esiste nessun assioma che dica che i cani di razza sono migliori dei meticci, o viceversa. Un cane sereno e controllato e’ il risultato di un buon carattere di base, una buona educazione e gestione da parte dell’uomo, e una scelta attenta e consapevole del cane che ci portiamo a casa. Se c’è una carenza in uno di questi 3 elementi sicuramente viene compensata dagli altri due. L’unica differenza fra cani di razza e meticci e’ nel primo elemento, perché il buon carattere nel cane di razza si ottiene con una selezione seria (e di nuovo si torna a parlare delle differenze fra allevatori seri e cagnari), mentre nei meticci si ottiene per caso. O meglio, siamo sinceri, anche fra i meticci ci sono cani problematici, solo che questi finiscono quasi tutti nei canili, dove non vengono fatti riprodurre, mentre i meticci che fanno cucciolate in casa sono in genere cani tranquilli, perché i meticci che vedi girare incustoditi nelle campagne sono lasciati liberi proprio perché non aggressivi, almeno con le persone. Difficilmente il contadino con il meticcione mordace lo lascia libero di girare per i campi. Quindi anche per i meticci c’è una selezione inconsapevole. I cani problematici o ingestibili diventano tali perché manca uno o più di questi 3 elementi, a volte tutti. Ogni persona può trovare il suo cane ideale in base a carattere, temeperamento e stile di vita, se scegli senza usare l testa, e’ in questo caso che ti ritrovi il cane problematico.

      • Bah, diciamo che sono un miscuglio di “botta di XXXX”, sciuramaria, mio cuggino e incompetenza decrescente (seguo corsi, mi documento, faccio l’educatore cinofilo di strada, etc.), per mille anni ho commesso degli errori madornali e/o grossolani stile “naso nella pipì” e simili, ma per fortuna tutti i miei cani -tutti rigorosamente meticci- sono stati comprensivi con me ed hanno sempre fatto quel poco che gli chiedevo, che si riduceva a: “Andiamo”, “Aspetta”, “Lascia”, “Su” e “Scendi dal letto bestiaccia maledetta”. Tutti ordini eseguiti assolutamente in stile libero, ma puntualmente eseguiti. Ma soprattutto tutti ordini insegnati senza punizione e senza premio. Mi basavo sul fatto (lo so, sbagliato) che la mia non-disapprovazione fosse il segno che le cose andavano per il verso giusto, mentre il vedermi arrabbiato significava “comportamento da abbandonare”. Più avanti, coi corsi, ho imparato che ci sono semplici tecniche (non coercitive e non violente) grazie alle quali riuscivo a insegnare praticamente ogni cosa alle mie càgnole. A quel punto ho deciso di non insegnar loro niente di più che “Andiamo”, “Aspetta”, “Lascia”, “Su” e “Scendi dal letto bestiaccia maledetta”, perché questo è quello che io mi aspetto da loro, perché non devo dimostrare niente a nessuno, perché ho imparato l’arte e -siccome mi ha schifato- l’ho messa da parte. Mi basta farmi un giro con Clementina (10 anni) e Giuditta (8 mesi), una presa al canile, l’altra trovata, e vedere cuggini e sciuremarie trainati dal Samoiedo o alla ricerca del Beagle perduto o a ricomprarsi i diciassette cuscini che gli ha mangiato il Golden o a non far avvicinare nessun essere vivente al loro cane con gran dispendio di tacchi puntati per tenere sempre alla massima tensione il guinzaglio.
        Non sono un talebano, anzi si, ma un talebano moderato. Io non dico a nessuno cosa deve fare o quale cane deve scegliere, io quando vedo certe scene dico solo che io ho vinto e loro hanno perso.

          • Mi associo alla domanda di mc.
            E chiedo anche: le semplici tecniche (non coercitive e non violente) grazie alle quali riesci a insegnare praticamente ogni cosa alle tue càgnole (cit.) sono sono sempre senza punizione e senza premio? Mi piacerebbe sapere qualcosa in più – anzi: mi piacerebbe sapere tutto!

          • Domanda da un milione di dollari, caro mc!
            Semplice curiosità, ti senti chiamato in causa con coda di paglia annessa o ti servono feedback? 😉

          • @ nico: Come si evincerà da una rilettura, i metodi (molto cuggineschi, è vero) coi quali tiravo su i miei cani fino ai miei primi corsi erano senza premio nè punizione. Non altrettanto si può dire, almeno nella fase iniziale, di metodi da me appresi successivamente come target training, clicker training, etc. che rimangono comunque non coercitivi.
            Ma come mai mi sento sotto esame? 😉

          • @Gavino: macché sotto esame! Non da parte mia, almeno. Io volevo solo carpire qualche segreto per metterlo a frutto con le mie bestiacce. 🙂

        • @gavino: intanto sono una donna. Poi: no, non mi sento affatto chiamatA in causa, non ho la coda di paglia (ma perchè?), non mi servono feedback (su cosa?), mi ha incuriosito capire cosa può averti schifato in un processo che, a mio avviso e nella mia esperienza, insegna a COMUNICARE col proprio cane, certamente a trasmettergli cosa vogliamo che lui/lei faccia per noi, ma anche e soprattutto quali sono le sue esigenze, quindi cosa noi dovremmo fare noi per lui/lei. Questo, per lo meno nella teoria, i buoni centri/educatori riescono a trasmetterlo, quindi se uno si è schifato mi chiedo: 1) se è andato da un cattivo educatore (seppure non coercitivo); 2) se intende il rapporto col cane un “io comando, tu obbedisci”; 3) se ha (o vuole avere) un’idea del cane e del rapporto col cane più semplice di quanto ce l’ho io; 4) tutte e precedenti.
          Il tutto, garantisco, senza un atomo di polemica: pura curiosità.

          • Chiedo venia. Avrò confuso con qualcun’altro.
            Come a tutti è capitato, ho incontrato -anche nei miei perCorsi cinofili- persone buone e persone meno buone. Per fortuna ho una mia idea di cosa prendere e di cosa lasciare, di cosa mi piace e di cosa no, di cosa voglio dai miei cani e di cosa i miei cani vogliono da me.
            Si, ho conosciuto anche della gentaglia che predicava bene e razzolava malissimo. Ora mi limito sostanzialmente a rovinare il mercato ai sedicanti educatori cinofili della mia zona, regalando a tutti le celebri 10 regole che loro qui vendono per 300-350€!

          • @gavino: non mi hai risposto sul perchè non insegni quasi niente ai tuoi cani e sul perchè ti sei schifato. Comincio a pensare che nei tuoi post le frasi siano più ad effetto che veritiere.

          • @Mc (cit.: “non mi hai risposto sul perchè non insegni quasi niente ai tuoi cani e sul perchè ti sei schifato. Comincio a pensare che nei tuoi post le frasi siano più ad effetto che veritiere.”).
            Cara, se hai una settimana di tempo ti racconto tutto quello che mi ha schifato di alcuni dei corsi che ho seguito, di chi li ha tenuti e di come reputo “vincenti” i miei cani rispetto ai cani dei sedicenti migliori educatori cinofili della mia zona, ma qui e ora sarebbe oltremodo lungo, noioso e probabilmente fuoritema.
            Non insegno quasi niente ai miei cani perché, per ragioni complicate da spiegare, tra le cose che non mi piacciono in cinofilia ci sono certe discipline che hanno come unico scopo fondamentale l’accrescimento dell’ego del proprietario di un cane. Mentre per come vedo io la MIA relazione con le mie due “ragazze”… beh… sanno già tutto ciò che devono sapere, in quanto cani. Certo, la vita in città implica che devono attendere le mie indicazioni per attraversare una strada (anche se c’è da inseguire un gatto) e roba simile, ma questo è per ragioni di sicurezza. Per il resto, siccome SO che sono cani abbastanza ben socializzati ed equilibrati, posso lasciare che si autogestiscano nel rapportarsi ad altri cani e/o persone, perché SO che non ci saranno problemi neanche senza guinzaglio.
            Se poi ti servono frasi ad effetto è meglio se leggi qualche sito di aforismi, più che uno di cinofilia! 😉

        • A parte il fatto che, quando incontri una persona con il samoiedo che tira o il beagle che è scappato, non puoi sapere a priori se hai di fronte una persona incompetente o meno, o se è in difficolta’ perché ha fatto delle scelte senza ragionare o perché magari quelle difficoltà gliele ha create qualcun altro. Premesso questo io per strada ho trovato sia cani di razza sia meticci bene educati, e sia cani di razza sia meticci maleducati. Anzi, abitando in campagna ho avuto sempre più problemi con i meticci delle case coloniche, lasciati liberi di girare per strada, piuttosto che con i cani di razza, che in genere ho sempre incontrato al guinzaglio. Forse quindi il problema non è il tipo di cane ma l’umano che c’è dietro. Dipende solo dal sapere cosa vuoi dal tuo cane, e quindi scegliere il tuo cane in base a quello. Il tuo cane ti segue senza tirare e ignora gli altri cani, il mio invece gli altri cani li punta. Gli ho insegnato a stare calmo e fermo finché passano, però non riesce a rimanere indifferente e comunque lo devo tenere lontano. E ho un pastore tedesco. Il problema e’ che tendenzialmente i pastori tedeschi non vanno d’accordo con i cani di altre razze, va bene, si può socializzare da cucciolo, però dalle mie parti e’ difficile trovare campi dove organizzano puppy class. Inoltre, ma guarda un po’, i campi li frequentano per lo più persone con cani di razze impegnative, quindi i cani di piccola taglia, quelli con i quali sarebbe più importante che prendesse confidenza, li incontra solo per strada, e scusa se non ho voglia di far socializzare un cucciolo di pt con un cane che non conosco. Anche se è di piccola taglia potrebbe comunque aggredire il cucciolo, magari causandogli un trauma che lo porterebbe a puntare poi tutti i cani piccoli. Io queste cose le sapevo è non le sapevo, ma sinceramente a me va bene che il mio cane non vada d’accordo con gli altri cani, non perché mi piaccia il cane rissoso, ma perché anch’io sono una solitaria, non mi interessa frequentare i parchetti, non mi interessa andare a vedere le vetrine con il cane, non mi interessa fare quelle cose per cui è meglio avere un cane socievole. E con il mio cane faccio comunque tante cose. Il punto e’ questo: tante persone, prima di scegliere il cane, non si chiedono nemmeno che cosa vogliono fare con il proprio cane, che tipo di vita vorrebbero condurre insieme a lui. Figurarsi se si chiedono che differenza c’è fra le varie razze di cane. La maggior parte di queste persone pensa che tutti i cani siano uguali e che le varie razze e non razze siano state create per soddisfare diversi gusti estetici. Sono quelle le persone che vedi con i cani di razza problematici, ma in quella categoria ce ne sono anche molti che hanno scelto il meticcio.

          • Per esperienza ti dico che è (quasi) SEMPRE il padrone che -magari in perfetta buona fede- commette degli errori che “rovinano” il cane ma, come tutte le regole, anche questa ha delle eccezioni, ovviamente!
            Non puoi prendere un beagle e pretendere un “piede” perfetto, perché quello è un cane che discende da una stirpe selezionata per stare a mezzo km da te,inseguendo volpi per le verdi campagne d’inghilterra.
            Non puoi prendere un bulldog francese e lasciarlo solo in casa (magari relegato in una stanza + terrazzino) per tredici ore al giorno, perché quello è un cane da compagnia.
            Puoi però imparare, e tu mi pare che lo faccia bene, a gestire il tuo cane nel modo migliore, andando incontro alle sue fisime e alle sue vocazioni mentre gli chiedi di venire incontro alle tue, con rispetto parlando.
            Insomma, per dirla con Frank Zappa: “A cow don’t make ham”, dalle mucche non si fanno prosciutti!

          • In cinofilia, se sei bravo, fai anche i prosciutti dalle mucche: conosco un eccellente beagle da protezione civile, e un altro che va benissimo in agility. Così come non conosco personalmente, ma ho visto in rete, un rottweiler che guida un gregge. E uno zwergpinscher che fa UD.
            Personalmente sono dell’idea che la memoria di razza e le doti caratteriali tipiche di una razza andrebbero sempre rispettate…però si può anche chiedere al cane di tirar fuori qualcosa “di diverso”, perché – come diceva lo Scanziani – “ogni cane è insieme da guardia, da caccia, da compagnia”. Ed è vero, perché ogni cane ha in sè la memoria di specie, che è diversa da quella di razza e che, se viene ben gestita, gli permette di andare oltre la selezione specifica.
            Anche lo Scanziani andava oltre, sostenendo che “chi stima un setter o un pastore bestia diversa da un molosso o da un pechinese non è un cinologo, né un cinofilo”. Qui non sono affatto d’accordo: un setter “è” diverso da un molosso o da un pechinese, ed è anche sostanzialmente diverso. Però è vero che sono tutti cani, e che la memoria di specie ce l’hanno tutti uguale. Quella di razza no, quella di specie sì: e “lì dentro” c’è davvero tutto, dalla caccia alla guardia alla pastorizia alla ricerca. Bisogna poi capire se sia giusto (eticamente e zootecnicamente) utilizzare la memoria di specie a discapito di quella di razza: ma questo sarebbe un discorso troppo lungo e complesso da fare in un commento (magari prima o poi ci scrivo un articolo).

          • @Valeria: più prima che poi questo articolo eh!
            Però non mi convince tanto quel “se sei bravo”, perché è chiaro che devi esserlo ma la tua bravura è condizionata dalle peculiarità del soggetto che hai di fronte. Ovvero lavori su quello che hai, sulle caratteristiche che il tuo occhio allenato ha colto in quel certo cane – e quindi, per citare Gavino, vai “incontro alle sue fisime e alle sue vocazioni”.

          • @Gavino Marras, ma certo, il punto di partenza dovrebbe essere sempre questo, quando scegli un cane di razza dovresti farlo consapevole di quello che può darti in base alla sua natura, e di conseguenza prenderlo con te se sei disposto ad accettare le responsabilità che questo comporta. Poi, come dice Valeria, se sei bravo puoi chiedergli anche qualcosa di più o di diverso, ma solo se sei disposto prima di tutto ad assecondare la sua natura. Io credo sia una questione di dare e chiedere, come in ogni relazione sociale. Per restare sull’esempio del beagle, puoi si ottenere un piede perfetto o fare protezione civile, ma solo se dai al tuo beagle la possibilità di esprimere la sua “beaglelitudine”, dedicandogli anche momenti in cui possa esplorare prati e boschi, o fare altre attivita’ da beagle (qualcuno mi corregga se ho detto una cavolata).

    • …….non gli riuscivano bene le zeppole perché sbagliava sempre il lievito…….
      ahahahahah Questa è da capottarsi!
      Secondo me comunque in taluni casi non è questione di razza o meticcio o bastardo; con il cane ci devi lavorare su a prescindere e dipende anche da cosa ci vuoi fare.
      Certo è che se tieni il cane – qualsiasi cane – 8 ore in kennel poi avrai un cane carico come una molla, che su un Border potrebbe significare il percorso di agility alla velocità della luce, su un malin o un rott che ti sgagna il primo che gli capita sotto bipede o quadrupede che sia.
      Se non riesci a gestire il TUO cane a casa TUA…. forse potrebbe essere un problema di testa…ma la tua.

  20. Gianni, da volontario ti dico una cosa. Io non provo alcuna pena alla vista dei “miei” cani di canile. Anzi, mi godo quelle ore che passo in canile dal primo all’ultimo minuto. Ma non perche’ faccio finta di non vedere le sbarre, ma perche’ quei cani mi danno tanto, in termini di soddisfazioni, quindi mentirei a me stesso e farei allo stesso tempo un torto a loro. Ci sono cani che rispondono al richiamo meglio della mia. Con uno la prima volta che gli ho infilato la pettorina sembrava un motoscafo e io dietro a fare sci nautico. La seconda volta abbiamo fatto una condotta piu’ che decente. Non c’e’ pena, ci sono cose da fare assieme per garantire loro la sistemazione ottimale.
    Questo deve passare come messaggio, non chi e’ piu’ fortunato, bello, sano tra un cane di razza e uno di canile.
    Chi riesce a provare solo pena e pensa solo a “salvarli” e’ meglio che se ne stia lontano dai canili.

    • Daniele, il mio commento si riferiva alla strumentalizzazione del cane in canile, per dare addosso ai proprietari di cani di razza… (oh! ma c’era scritto chiaro 🙂 )

        • Purtroppo ci sono dei volontari che per quello che fanno si reputano migliori degli altri. Quindi standing ovation a chi si fa il mazzo per rendere meno grama la vita dei cani soprattutto in certi canili ma il volontariato è una scelta che non può essere rinfacciata a chi non lo fa.

          • …e soprattutto il volontariato non può essere una patente che permetta di dare del nazista ad un allevatore. Che poi, a pensarci bene, nazisti mi sembrano proprio quelli che teorizzano l’eliminazione delle razze!
            C’è ancora chi si scandalizza per la selezione del “cane utile” (cit.Piero Scanziani)…eh già! selezionare e portare il cane da caccia a…caccia! pensa un po’! o mettere un Maremmano Abruzzese a guardia e difesa di un gregge! giammai! molto meglio perdere anni, se non secoli, di lavoro; molto meglio far figliare “ad minchiam”. Il cane con attitudini e morfologia funzionale ha qualcosa in più, non in meno: è un compagno di vita e un degno rappresentante della sua razza. Che poi ci siano allevatori che estremizzano certe caratteristiche, beh! questo è un altro discorso! (che però, ancora una volta, conferma il fatto che quando ci si allontana dalle selezione equilibrata, si commette sempre un errore…figuriamoci quando si distrugge!)

            p.s. ma avete fatto caso a quello che scrivono nelle schede dei cani da adottare? cane incrocio razza “X” per razza “Y” con contorno di “Z”! si lanciano in improbabili e ridicole ricostruzioni…e guarda caso fanno riferimento alle razze! ed è lì che capisci come è vero il detto “la mamma dei cretini è sempre incinta”…e i parti son sempre gemellari.

  21. @mc e MCN
    anche io trovo i commenti di @Aliceoltrelospecchio piuttosto lunghi e spesso li leggo trasversalmente.
    Ma (per)mettersi di parlare di patología mi sembra una gratuità del tutto fuori luogo, qui. Anche se entrambi foste due brillanti psichiatri.

    • LMAO!

      Tu sei liberissima di trovare quei post “piuttosto lunghi” ed io sono liberissimo di essere d’accordo con mc e di trovare quegli stessi post abominevolmente spropositati e di non leggerli “trasversalmente” ma di saltarli del tutto. Sono certo di non essere il solo.
      Non so per quanto riguarda mc, ma per me Alice-blablabla (ha anche il nik chilometrico), qui su TPIC è “la grafomane”. Non è, e non vuol’essere, una diagnosi. Ma è una rispettabilissima opinione, basata su dati di fatto. A te “sembra una gratuità del tutto fuori luogo” e a me rompe le palle DOVER saltare dei commenti. Mi piacerebbe sapere che c@##@ (diamine) scrive… Ma non ce la faccio.
      Sparami!

    • @anna: mi scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno, ma il mio commento era EVIDENTEMENTE ironico, paradossale, una provocazione. Non si capiva? Mi scuso per questo. Quanto al post che ha provocato il commento, certo, io sono libera di non leggerlo, se lo reputo troppo lungo, però trovo vagamente irrispettoso e a suo modo aggressivo scrivere post di quella lunghezza, con frasi subordinate di primo, secondo, terzo e quarto livello, in sostanza fregandosene di chi legge. È una sensazione mia, ovvio, ed è quella che mi ha cosí irritato, tanto da farmi scrivere quella replica. Pazienza, rinuncerò ai commenti di AOLS. E continuerò a considerarli rivolti a se stessa, non agli altri.

      • @mc e, soprattutto, @MCN:
        nel momento in cui si appongono etichette non sul pensiero ma sulla persona si esula dall’esprimere una idea e si rientra nel giudizio di valore.
        Quando poi si arriva a formulare o ipotizzare – desolè ma l’ironia non si era proprio percepita – diagnosi, legittime solo in ambiente consono e quando fatte da personale competente, ragazzi potenzialmente si arriva al penale.
        A latere ringrazio l’anima buona che mi ha dato un pollice verso. Io, a parti invertite, non ho sentito tale necessità 😉

        • @anna, l’ironia e il paradosso non li avevi percepiti TU, non generalizzare. Anche dare ad uno del “cretino” è formulare una diagnosi (cretinismo=deficit psichico causato da carenza di ormoni tiroidei), ma non credo che nessuno si sia mai beccato una denuncia penale per questo, nè, ed è ben peggio, una filippica come la tua. Ho spiegato perchè trovo gli interventi di Alice particolarmente irritanti: perchè sono soliloqui, non dialoghi. Non credo di avere bisogno di lezioni di vita nè di morale, nè tanto meno di etica professionale. Lascia perdere il penale, va’.

          • Filippica: discorso molto lungo. Non ci siamo 😉
            Cretino: fuori contesto medico è un insulto. “Vaffanculo” è stato sdoganato, cretino ancora no. In futuro chissà 🙂
            Però prova a dare ora del cretino a qualcuno e poi vedi cosa potrebbe succedere. Magari ti ignora, magari ti denuncia.
            Intento ironico e paradossale il tuo? Te lo passo. Ma essendo il web privo di paraverbale (mimica e tono per capirsi), i fischi per fiaschi si verificano spesso. Una faccina avrebbe potuto aiutare nella comprensione dello spirito della frase. Una frase più soft, imho, ancora di più, pur veicolando il medesimo messaggio.
            Lezioni gratis solitamente non ne do’. Era una osservazione la mia, perché, pur non essendo @Aliceoltrelospecchio, la tua frase mi ha suscitato disagio.
            Se posso permettermi un suggerimento: scrivi in modo più piano, così ti capiscono tutti.
            Saluti.

          • @MCN
            fa un po’ tu.
            il mio pensiero l’ho espresso.
            E le diatribe mi annoiano. Per me chiudo qui, è diventato uno sterile O.T.

        • anna, se la frase ti ha provocato disagio è un problema TUO, lo vuoi capire??? Dire che un atteggiamento (peraltro francamente sopra le righe) “comincia a diventare una patologia” NON è formulare una diagnosi, non è da denuncia penale, è chiaramente paradossale, si capisce anche senza faccini! se per te non è così, E’ un problema tuo, non farlo assurgere a regola generale, per Dio! In ogni caso, visto che al mondo c’è di tutto, pur stupita che qualcuno avesse frainteso, mi sono pure scusata. Non è che questo ti faccia aver ragione, però, eh! La mia frase (e il commento di MCN) rimane assolutamente paradossale e ironica.
          Inoltre, al contrario di quello che hai scritto, non ho affatto dato un giudizio di valore alla persona, ho proprio criticato l’atteggiamento. Quindi piantala, visto che “lezioni gratis non ne dai” (ma di cosa? di bon ton? di procedura penale?).
          Quanto al cretino, l’ho citato per farti capire che molti termini di uso comune sono mutuati dalla medicina, non è che citandoli si esprime una diagnosi fuori luogo. Tu però non hai capito nemmeno questo. Forse sono io che non mi spiego bene, forse sei tu che non leggi con attenzione, oppure che sei poco perspicace, o prevenuta.
          Ma ora davvero, basta. Anche troppo tempo dedicato ad affermazioni sbagliate da cima a fondo (posso usare la parola “farneticazioni” senza essere accusata di esprimere un’altra diagnosi? è meglio “min@@@ate”?).

          • @mc il mio “lezioni gratis non ne dò” era una risposta ironica al tuo “Non credo di avere bisogno di lezioni”. Pensavo fosse evidente a tutti. A quanto pare no.
            Da come scrivi inizio a comprendere che l’abitudine di usare espressioni “colorite” è una tua prerogativa, scevra da qualsivoglia intento offensivo.
            Hai ragione, ho frainteso su tutta la linea.
            Sarà certamente colpa del mio ambiente, in cui l’aggettivazione pesante in genere si dosa, e verrebbe da usarla quando ce n’è un fondato motivo.
            Non a fronte di lenzuolate.
            E, per quanto ci provi, certi termini non riesco a considerarli strong ma anche no, tranne in presenza di chi conosco davvero bene. Senza dubbio un mio difetto.
            Buona vita.

  22. diciamolo chiaramente: il “problema” dei meticci è sentito -e strumentalizzato- solo per i cani. Il motivo è facilmente intuibile: sbatti un animale sociale come il cane dietro le sbarre di un canile, e avrai la quadratura del cerchio. Vuoi mettere?! ti cerca con i suoi occhioni tristi…ti bacia la mano…ti chiama mentre guaisce…salta al tuo passaggio e scodinzola: quale potrebbe essere il soggetto migliore per scagliarsi contro il padrone di un cane di razza? D’altra parte, si sono mai viste discussioni simili per mucche e cavalli? neanche per sogno…si è mai saputo di un animalista che protestava per la compravendita di un equino purosangue? c’è mai stato qualcuno che si è scagliato contro il contadino mentre compra le galline al consorzio o il maiale alla fiera del bestiame? eppure, sempre di razze si parla, che siano equine, bovine, suine…sempre di soldi si tratta. Non si sente mai nessuno “teorizzare” la scomparsa di queste razze. Ma quando si arriva al cane…apriti cielo! si va dal decerebrato che, puntualmente, assimila l’allevamento ad una pratica nazista (peccato che lo scopo dell’allevatore sia quello di mantenere una diversità biologica e non creare un’unica super-razza! particolare mica da poco)per finire all’allevatore, spesso amatoriale, cui piace atteggiarsi a pentito delle expo e della selezione, vagheggiando un mondo giusto in cui la sua parola,che abitualmente ha lo stesso valore di una scoreggia nello spazio, sia invece la stella polare che ci possa guidare fuori dalle torbide acque dell’allevamento! (perché, si sa, i meticci campano tanto e i cani di razza no, anche se ben selezionati. Se invece i cani premiati fossero stati quelli del saggio allevatorino pentito, i meticci avrebbero avuto un sacco di problemi e i cani di razza sarebbero morti, come minimo, a 30 anni). Nel mezzo, una varia umanità di perditempo con una sub-cultura internettiana. Quelli che Elvis non è mai morto e l’11/9 non è mai accaduto. Ah! dimenticavo…e l’Uomo non è mai andato sulla Luna.

    • concordo in pieno. Quando racconto a qualcuno che io nel tempo libero allevo polli (razze italiane introvabili perchè vuoi mettere la resa degi polli industriali?!?) mi guardano con l’espressione che è unmisto tra “poveretta, è pazza” e chissenefrega. Invece quando si parla di razze di cani per loro diventi una specie di dott. mengele

  23. Esperienze di vita vissuta:
    – un’amica, appena diciottenne (quindi una ragazzina), va a vivere da sola, vuole un cane perché le faccia compagnia, si reca da un sedicente allevatore di un cane di una razza di moda, razza da lavoro quindi con esigenze particolari di gestione. Spiega che abita da sola, che lavora 8 e più ore al giorno, che vive in appartamento e che non ha ha la possibilità ne’ le capacità di seguire un cane impegnativo. Il sedicente allevatore le dice che la razza da lui allevata e’ adattissima al suo stile di vita. La realtà si rivela essere molto diversa, la mia amica non riesce a gestire il cane, cerca mille soluzioni, una peggiore dell’altra, e alla fine il cane muore.
    – nonna di un’altra amica, persona anziana, si reca in canile per adottare un trovatello. Specifica che è anziana (casomai non si vedesse) e che cerca un cane tranquillo e non impegnativo perché non ha ha né l’energia ne’ le competenze per accudire un cane problematico. I volontari le danno un cane evidentemente traumatizzato, timoroso nei confronti di tutte le persone, non mangia, non si lascia avvicinare, se ci si avvicina troppo va in autodifesa e morde. Riporta il cane in canile perché non riesce a prendere e cura, come aveva specificato chiaramente in caso di cane problematico, i volontari riprendono il cane e denunciano la nonna per abbandono di cane.
    – io, cresciuta con i pastori tedeschi di casa, in realtà nonostante tutti questi anni insieme ho una pessima cultura cinofila, prendo l’ultimo cane dal cagnaro di turno, e mi ritrovo un cane acciaccato e troppo nevrile. Poiché, nonostante la mia ignoranza, io amo il mio cane, mi rendo conto che c’è qualcosa da sistemare, comincio ad informarmi, a imparare, a frequentare il campo di addestramento (cattivissimo UD) . I malanni si curano (ma quanto mi costano!), gli altri problemi con il tempo e tanto lavoro si sistemano. Per ogni cosa nuova che imparo ce ne sono millemila che mi rendo conto di non sapere. Una cosa e’ certa, gli errori commessi con questo cane non li ripeterò in futuro. Niente più pastori tedeschi?!? Ma va la’!!! Casomai niente più cagnari!
    -cugina di 16 anni, vuole da sempre un cane e finalmente ottiene il nulla osta. Chiede a me consiglio e con gioia le do tutti i consigli che sarebbero serviti a me e che nessuno mi ha dato. Spiegato in base a cosa scegliere la razza di cane se vuole il cane di allevamento, illustrata la possibilità di scegliere un trovatello e obbligata ad andare con i suoi genitori a visitare uno, alla fine opta comunque per il cane di razza, aiutata a trovare la razza giusta, aiutata ad informarsi a fondo e spiegato come scegliere l’allenatore serio. Era partita dal bolognese o maltese, scelto per motivi estetici, parlando e studiando le varie razze ho intuito che il cane giusto era il jack russell. Impegnativo come primo cane? Forse, per lei e per la sua famiglia pero’ e’ quello giusto, visto il rapporto bellissimo che hanno instaurato e visto che il piccoletto sta crescendo equilibrato, sereno e tranquillo. Mi prendo un po’ anch’io il merito per averla massacrata bombardandola di informazioni, il merito però va prima di tutto all’allevatore cui si sono rivolti, amatoriale, serio, competente e che li segue ancora, ma soprattutto a mia cugina e alla sua famiglia, che hanno preso quest’impegno seriamente e con cognizione di causa, e che non si fanno problemi a fare domande ogni lotta che hanno anche un dubbio apparentemente stupido.
    -zia di un’amica, “ereditato” da un anziano parente che è venuto a mancare, per loro e’ il primo cane e, pensano, sicuramente anche l’ultimo. Quando il cane muore si rendono conto che ormai non possono più stare senza, per un po’ si trattengono ma poi cedono, vanno al canile, studiano i cani presenti, fanno domande, spiegano com’è il loro stile di vita, le loro possibilità e le loro esigenze. La volontaria li ascolta con attenzione e trova il cane giusto per loro, dolcissimo, tranquillissimo, un simpatico vecchietto che temevano non sarebbero riusciti a sistemare in famiglia. Non gliel’hanno rifilato, prima hanno presentato loro diversi cani giovani e sani. La famiglia ha proprio scelto il nonnetto, i volontari sono stati naturalmente contenti di affidarglielo, però hanno spiegato bene la storia del cane prima di finire in canile e tutte le sue esigenze.
    -amico, ha una meticcia, la fa accoppiare perché vuole dei cuccioli (?!? Non serve nemmeno chiedersi con quali criteri è stato selezionato il maschio), uno lo tiene, crescendo scoprono che è pieno di allergie, devono nutrirlo solo con apposite, costosissime crocchette (la dieta sportiva del mio pt mi costa la metà). Gli altri li regala, ma senza selezionare gli adottanti. Uno finisce alla catena e muore a causa dei maltrattamenti.
    Morale di tutte queste storie: non e’ felice chi sceglie il cane di razza, non è felice chi sceglie il meticcio, e’ felice chi sceglie mettendo in moto il cervello. Chi basa le proprie scelte sull’ignoranza, anche quando è in buona fede, ci rimette sempre, e spesso soffrendo anche tanto. A volte si può rimediare agli errori prima che sia troppo tardi, se si ha l’umilta’ e l’intelligenza di vedere i propri limiti, purtroppo non sempre ci si riesce. E in questi casi il prezzo più alto lo paga sempre il cane.

  24. Io gli animalisti non li capisco…. penso che il problema dei cani abbandonati nei canili non si risolva vietando la vendita dei cani di razza. Chi acquista un cane di razza da un allevamento spende una bella cifra e credo ci pensi 10 volte prima di farlo soprattutto in questo particolare periodo storico, ma di sicuro lo terrà e lo curerà al meglio; se per un motivo qualsiasi dovesse cercargli una nuova famiglia il proprietario se ne occupa personalmente e raramente lo lascia in canile (guardate gli annunci in internet). I meticci sono i cani dei contadini e/o di chi non ha una cultura cinofila. Per diminuirne il numero (attenzione: per diminuirli non eliminarli)bisogna inculcare nella testa di queste persone che i cani devono essere STERILIZZATI (NON SOLO LE FEMMINE MA ANCHE I MASCHI), non si può lasciare che si accoppino indiscriminatamente per poi gettare i cuccioli nel fosso o regalarli a destra e manca perchè “un cane regalato è un cane abbandonato” e ha una alta probabilità di finire al canile come ha giustamente scritto la Signora Valeria in un altro articolo.
    Detto questo io sono ben felice della mia personale pet-therapy: 3 cani di cui 2 dal canile e una bassethound da un allevamento, (tutti rigorosamente sterili of course).
    Ringrazio la Signora Valeria per il suo sito veramente molto interessante e per le discussioni che ogni suo articolo riesce a “provocare”, ognuno può dire la propria opinione ovviamnete nel rispetto reciproco

  25. leggendo certi commenti mi viene in mente un aforisma di uno molto piu’ importante di me che disse piu’ conosco gli uomini piu’ amo gli animali.
    Io amo i miei cani perche’ sono i miei amici le mie ombre, li amerei anche se fossero meticci e non di razza, li amo ad ogni loro sguardo, ad ogni loro gesto, loro si sono il vero amore con la A maiuscola e se ne fregano e non capiscono le nostre diatribe umane.

  26. Sono quasi cinquantenne (PUTROPPO) e nella mia vita ho avuto quasi tutti cani di razza regolarmente comprati e pagati più o meno cari. Ho avuto grosse soddisfazioni quasi sempre, dico quasi perchè non con tutti sono riuscito a legarmi fino in fondo, e mai grosse delusioni.

    Questo perchè chi prende con sè un cane di razza ben selezionato porta a casa oltre ad un animale anche un CARATTERE, delle ATTITUDINI e delle peculiarità scelte e pensate per avere a fianco un compagno adatto alle proprie esigenze. Di questo non potrò mai sentirmi in colpa.

    Mi mette a disagio il pensare come possa certa gente instillare un senso di colpa a chi i cani li ama con passione, invece di combattere contro chi li abbandona, contro le leggi e i regolamenti che ci rendono quasi impossiblie andare in spiaggia con i nostri amici, entrare nei locali pubblici o negli hotel.
    Io per primo ho sempre passato le vacanze in Corsica proprio per non incappare in mille divieti stupidi.

    Se si portasse avanti una seria battaglia per il rispetto degli animali, per la sterilizzazione di quelli non deputati alla riproduzione, per l’abolizione dell’idea del cane visto come regalino di Natale o di compleanno e tante altre storture, sarebbero molti meno i disgraziati che decidono di ripopolare continuamente i canili.

    Non è il pagare una persona che ha lavorato per darci un cucciolo sano e aderente ad uno standard che deve muovere a vergogna, si devono vergognare gli “integralisti” che demagogicamente attaccano l’unica categoria di persone che non aumenterà mai la loro mole di lavoro!!!!

  27. Io non mi vergogno affatto e mi sono ritrovata spesso a dover spiegare ad amici che mi guardano col sopracciglio alzato “perchè mai pagare 1.400 euro un cane con tutti quelli in canile che aspettano solo una famiglia?”.
    Per carità è assolutamente una domanda legittima ma preferirei fosse formulata con la voglia di capire e non con un’implicita condanna morale.
    E allora spiego che per mio marito era il primo cane e che volevo un cane il più possibile scevro da traumi pregressi, spiego che non ho scelto l’estetica ma mi sono messa a tavolino a studiare quale fosse il cane più adatto al tipo di vita che potevamo offrirgli (che ora per me è il cane più bello del mondo ma allora avrei preferito decisamente un altro tipo), spiego della mia traumatizzante esperienza passata con un cane preso “con tanto amore e nessuna cognizione” da quella sciuramaria che è mia mamma che si è rivelato essere traumatizzato e mordace, spiego che la nostra situazione richiede delle accortezze particolari e che non ci sentivamo ancora pronti a effettuare un cammino di “rieducazione” con un cane dal passato difficile o con un cucciolo non correttamente impregnato.
    Dico che ho scelto l’allevatore più costoso e lontano perchè è stato l’unico che mi ha chiarito papale papale che se non potevamo offrire le condizioni di gestione che si aspettava il cane non ce l’avrebbe proprio dato. Mi è sembrato un segno di serietà e di amore e mi ha convinto (e non siamo ricchi. Abbiamo risparmiato per prenderlo).
    Ora stiamo parlando di prendere un altro cane e pensiamo ad un maschio adulto e castrato in canile.
    Non lo faremo per “risparmiare” stavolta come non l’abbiamo fatto “per avere il cane griffato” la prima volta.

    Perchè mai dovrei vergognarmi?!

  28. Francamente faccio fatica a seguire e comprendere il tono che prendono ed hanno alcuni commenti…
    Al solito mi sembra che tutto si riduca al solito scontro italico tra Guelfi e Ghibellini, Montecchi e Capuleti, Terroni e Polentoni…
    Mi pare che nessuno tenga presente il ben più recente “50 sfumature di grigio”, ma anche di rosso, nero e perchè no, giallo, blu e verde… e se mischiamo ogni sfumatura con l’altra avremo una tavolozza infinita di variazioni… tutte vere…
    Come pure pare di cogliere verità in ognuno dei commenti…
    L’articolo partiva dall’osservazione se ci si debba vergognare se uno ha o meno un cane di razza…
    Concordo con Valeria: ma anche no…
    Come nessuno si dovrebbe vergognare se ha una Ferrari o un Cayenne, se usa la macchina e non la bicicletta… e via discorrendo.
    Non credo ci si debba vergognare di ciò che si ha, ma di come lo si è acquistato, su come “lo si usa” (parlando di un essere vivente con n zampe usare non è il verbo migliore ma, per favore, passatemelo…).
    Non credo si possa sempre ridurre tutto ad assolutismi, non è possibile… 50 sfumature, appunto, ma forse molte di più.
    Non si deve vergognare chi ha comprato un cane di razza, generalizzando, ma forse quella persona che abita nella villetta in fondo alla strada che ha comprato una bellissima Malamute (magari anche da un allevamento serio, non lo so…), ma che la tiene sempre nel cortile, non la porta mai fuori a correre e a giocare con gli altri cani, e ripeto FORSE quella persona un po’ di vergogna dovrebbe provarla…
    Come pure non si deve ergere a paladino dei 4 zampe il vicino che ha “salvato” si un cane dal canile, ma poi lo tiene sempre al guinzaglio e gli fa fare solo 3 pisciate giornaliere da 10 minuti l’una perchè…”…sa, l’ho preso al canile e non è proprio socievole…”, …FORSE anche lui dovrebbe un poco vergognarsi…
    Il dubbio mi viene…
    Come pure dubito spesso di me: ho un meticcio, salvato sulla via del canile (non c’è mai arrivato), a cui voglio un mare di bene ma che spesso assaggia la punta del mio stivale soprattutto quando mette in seria difficoltà la mia, la sua e quella di terzi incolumità…
    Mi vergogno?? No, spesso no. Sempre una delle 50 sfumature di grigio…
    Valeria difende gli allevamenti seri, e vivvaiddio, cosa dovrebbe fare?? Incoraggiare la compravendita non sempre legale dei cuccioli??
    E’ come se mi aspettassi che i falegnami facessero pubblicità all’Ikea… o, passatemi l’iperbole voluta, come se venisse colpevolizzato chi decide di mettere al mondo un figlio invece che adottarlo…
    Sempre e soltanto Guelfi o Ghibellini, Montecchi o Capuleti…

    • il tuo discorso è anche sensato, ma forse sì, un po’ ti dovresti vergognare. se non riesci a gestire il tuo cane, e la tua/sua/di altri incolumità è a rischio, non è con i calci che risolvi il problema. esistono per questo persone più competenti che possono aiutare. non è una colpa non saper gestire il proprio cane, ma E’ una colpa non porvi rimedio.

        • non è che citando un pessimo libro avrai un rapporto migliore con il tuo cane….più che consigliarti un buon educatore/addestratore non so che fare…ma i calci non hanno mai costruito un rapporto, e sicuramente non hanno mai educato qualcuno….nelle tue 50 sfumature aggiungi un po’ di buonsenso.

          • Ciao Margherita.
            Il senso della mia citazione voleva solo dire che a volte ciò che appare ha un risvolto che noi non sappiamo, e non sapendo non possiamo permetterci di dare giudizi, emettere sentenze…
            Ogni cosa ha le sue sfumature, e solamente mettendoci la voglia di sapere e capire possiamo dire.
            D’accodo con te che i calci non hanno costruito un rapporto, ma un calcio (purtroppo per un problema ad una spalla non posso usare la mano, mi farei male io) a volte può dare un segnale di fermo, può aiutare a bloccare una situazione, quando questa è potenzialmente pericolosa.
            Con il mio cane, un meticcio di 30 kg, le cose non vanno male, anzi.
            E sono ricorsa ad un educatore (anzi ri-educatore) dopo poco tempo che vivevamo insieme (il cane aveva già 18 mesi circa e aveva vissuto tutto sommato bene ma non in casa…) per un paio di episodi poco simpatici: tecnicamente mi ha morso due volte, nella realtà la mia mano e la mia gamba sono entrati nella sua bocca mentre abbaiava.
            Io mi sono spaventata, e tra lasciarlo e capire, ho scelto la seconda via. Sono bastati un paio di incontri, ho modificato un paio di cose e i problemi si sono ridotti…
            Ma…
            Ma alla bestia piace correre e giocare con tutto ciò che ha 4 zampe: la caccia alla marmotta è lo sport estivo preferito (ma non ne piglia una manco morto…), i conigli selvatici sono i suoi compagni giornalieri, le pecore… una passione che l’ha già portato agli arresti domiciliari e ad essere segnalo come “cane morsicatore” (di pecore… e il veterinario ASL di Milano se la sta ridendo ancora adesso…), e i gatti… beh, purtroppo per 3 di loro non ho potuto nulla, il 4 forse si è salvato ma gli ha lascito come ricordo nella zampa un pezzo di dente tanto che abbiamo dovuto operarlo…
            E se un gatto lo vedo, gestisco il cane senza problemi, ma se io il gatto non lo vedo, ma lui si, sono dolori, e mi sono già trovata lunga e distesa un paio di volte perchè lui fa il balzo…
            Come pure decide che non vuole obbedire mentre sto scendendo per un sentiero particolarmente complicato e tira in continuazione.. e NON posso lasciarlo libero perchè ci sono pecore al pascolo o c’è un alpeggio abitato…
            Ecco le 50 sfumature di lilla…
            e su questo discorso si darebbe la stura a millanta altri discorsi: i cani devono essere sempre e comunque al guinzaglio o sempre e comunque liberi, i gatti è giusto che girino liberi, ma se il mio cane gli corre dietro??? e in montagna cane libero o legato… e vai di Montecchi e Capuleti o assolutismi.
            Ed è questo che non mi piace.
            E giusto per chiudere nel 99% dei casi il cane libero rispetta gli ordini ed obbedisce, non crea zuffe gratis e non è un ammazza gatti… Ma c’è il giorno che…
            E il libro non l’ho letto, non ne avevo intenzione ma grazie per la dritta, se dici che è pessimo continuo a non leggerlo
            ;-))
            m.

          • a Mardo:
            peccato per l’accenno all’uso dello stivale, il tuo commento era bellissimo.
            siccome ho letto anche la successiva storia di marmotte gatti conigli e pecore … capisco che puoi aver problemi fisici, ma se ti rivolgessi ad uno VERAMENTE bravo, impareresti a gestire benissimo il tuo cagnolone senza bisogno di alcun guinzaglio, e potresti (rimanendo a norma di legge, e se il tuo è catalogato morsicatore, mi sa che ce lo siamo giocati) tranquillamente passeggiare senza tenerlo legato, senza farti trainare, senza paura che si mangi il gatto.
            i problemi andrebbero risolti, non ridotti, hai già fatto passi avanti con poche lezioni … suvvia, un piccolo sforzo aggiuntivo 😉

    • veramente qui si sta parlando proprio di chi, negando che esistano le diversità, vorrebbe che tutto il bene stesse da una parte, cioò nel gesto d’ammmmoooore di prendere un cane da un canile, e non riesce a vedere che è altrettanto amorevole, e a volte più responsabile, prendere il proprio cane in un buon allevamento che garantisca tipicità e salute. Questo senza alcuna critica nè opinione (nonostante le letture in malafede che ne sono state fatte da alcuni “ospiti”) su chi fa una scelta diversa, cioè di adottare un cane in canile, purchè questa scelta sia consapevole del margine di incertezza indubbiamente maggiore rispetto alla prima: rispetto al carattere, ai traumi precedenti, perfino alle dimensioni del cane, se è cucciolo.
      Quindi non Capuleti e Montecchi, mi pare che qui non si critichi affatto chi sceglie di prendere un cane al canile, e si faccia professione di tolleranza, esattamente come fai tu. A meno che, tra le sfumature di grigio accettabili, tu non ci metta pure le importazioni dall’Est, nel qual caso no, questa non è proprio un’opzione percorribile. Però, chissà perchè, gli animalisti si scagliano molto più contro gli allevatori seri e contro il mondo che ruota intorno (expo ecc) che contro l’universo delle puppy mills. Salvo quando si tratta di buttarsi su un carico di cuccioli sequestrati, naturalmente.

  29. la mia storia :prima di luglio 2012 non avevo mai avuto un cane mio!in famiglia abbiamo sempre avuto cani e gatti razza fantasia(tranne un pastore scozzese con pessimo carattere).Ho cominciato quasi un anno prima a documentarmi ,perchè si fa presto a dire cane..ma quale razza fa al caso mio ?e io per quale cane vado bene ?che taglia?e comincio a studiare..e scopro che ogni razza ha carattere e attitudini diverse,almeno sulla carta,che ci sono cani che non perdono pelo e non puzzano!cerco una razza sicura coi bambini,perchè ne ho una di 6 anni..e non troppo grande visto che ho una Panda e non mi va di cambiare macchina!Sono una persona attiva e vivo in città ma a due passi dalla montagna..mia figlia comincia a dire Border collie..bello si ma..è troppo per noi..troppo attivo,troppo pelo(io amo stare all’aria aperta ma se devo pulire casa tutti i giorni il tempo per le attività da fare insieme si riduce molto)..alla fine la rosa dei candidati si è notevolmente ristretta:Soft-Coated Wheaten Terrier ,stafforshire bull ,terrier tibetano e schnauzer nano..più leggevo di queste razze più il nanetto mi intrigava..è come me in fondo..attivo,diffidente con gli estranei,amante della famiglia e dei bambini,appiccicoso..e così ho preso una femmina di 11 mesi,e dopo sei mesi un maschio di 3 anni da un allevatore escluso dalla riproduzione e sono contentissima della mia scelta.Certo adottare un cane in canile è un bel gesto,ma non sai cosa c’è nel suo dna,e non solo lui magari non va bene per te,ma nemmeno tu per lui.Ci sarebbero meno cani in canile se ognuno si prendesse un cane su misura,perchè noi non siamo tutti uguali, e i cani non sono tutti uguali!Se avessi scelto solo per senso estetico o di impulso adesso avrei uno schnauzer gigante,e come primo cane mi sembra un pò azzardato..vedo però che molti per seguire la tendenza del momento si prende un bullo,senza esperienza,preparazione e senza farsi aiutare nell’educazione del cane..e infatti i canili sono pieni di derivati pit-staff..ecc..cani fantastici,ma non per tutti.

  30. Mah! Perchè in cinofilia si riduce sempre tutto ad uno scontro fra fazioni? ben vengano i volontari, bel vengano gli adottanti nei canili e rifugi, ben vengano gli acquirenti di cuccioli provenienti da allevatori, amatoriali o meno, che hanno speso soldi e tempo per mettere al mondo cuccioli sani ecc…
    Non ho mai sentito nessun allevatore dire che la gente non dovrebbe prendere un cane in canile, ma sentito più volte animalisti dire che non si dovrebbero pagare i cani.
    Mi viene in mente il nostro meticcione di p. belga, amatissimo sino all’ultimo, morto di mielopatia degenerativa ormai da diversi anni. I suoi ultimi mesi sono stati strazianti, e non auguro a nessuno un’esperienza simile. Allo stato attuale delle cose, usando come esempio questa malattia, si può proprio evitare di mettere al mondo cuccioli malati testando i genitori, come per altre malattie genetiche.
    Allora io chiedo agli animalisti di spiegarmi il loro punto di vista: i cani dovrebbero riprodursi o no?
    Se no, li facciamo estinguere? se sì, con quale criterio? e fra le cucciolate che magari approvate perchè i cuccioli vengono regalati e non venduti, quanti conoscete che hanno testato madre e padre per le malattie genetiche PRIMA di farli accoppiare?
    Grazie a chi mi risponderà.

  31. Ma il prezzo di un essere vivente chi lo decide?
    C’è un listino?
    Se c’è vorrei vederlo per sapere quanto valgo in euro!

    • ecco, questo di Gavox riesce a compendiare in sè l’essenza del luogo comune, della cazzata, dell’insulsaggine, dell’inutilità.
      Gli animali di allevamento costano da sempre. Costano le mucche, i pulcini, i cavalli (e quanto!). Quello che si paga è l’impegno profuso nell’allevarli, e ovviamente i soldi che riescono a farti guadagnare, nel caso di animali da reddito (con le monte, i cuccioli, il latte, le corse…). Lo sai che adottare un bambino costa un sacco? ben più che prendere un cane in allevamento? diresti che paghi un essere vivente?
      Quanto al tuo valore in euro, dipende dal mercato che hai. Vista l’inflazione dei luoghi comuni, per lo meno in questo thread, probabilmente poco. Se sai produrre qualcosa di più originale, il valore aumenta (come per i calciatori).

    • Quando non vuoi capire, sei un genio…
      Non ho idea di quanto tu valga, forse nulla, forse milioni di euro…

      Ma ad ogni modo, al di là della tua riuscita, qualcuno (la mutua e/o la tua famiglia di origine) ha pagato le visite dal ginecologo della tua mamma, la sua degenza in ospedale per partorire, le tue vaccinazioni, eccetera.

      Il tuo valore è tutto da definirsi, ma il tuo costo si potrebbe calcolare senza difficoltà.

    • puoi decidere… o puoi costare tanto alla nascita, oppure puoi far pagare un sacco di soldi a chi ti vuole bene per farti guarire da millemila patologie che ti verranno, dato che la tua mamma e il tuo papà le avevano e nessuno si è degnato di controllare prima…

    • Gavox è per l’appunto il cagnaro che ti vende “l’essere vivente” e null’altro.

      All’allevatore serio tu paghi, oltre alle spese vive delle vaccinazioni, del cibo, del veterinario ecc. tutto ciò che non si vede ad occhio nudo, ovvero tutto ciò che fa del cane uno splendido compagno di vita che non ti darà problemi di salute con una compilation di malattie ereditarie e porterà con sé tutte le premesse per non darti problemi con altri cani o con bambini e adulti. A meno che tu stesso ti ci metta d’impegno a mandare tutto in vacca perché non ti informi, non sai nulla di come ci si comporta con un cane e fai di testa tua, rovinando un cane che aveva tutte le premesse per diventare un magnifico elemento della famiglia.

      Il cane del canile? Esperienza bellissima, io l’ho fatta, purtroppo sono capitata in un canile-Disney della serie “la cagnolina è solo un po’timida ma vedrà nel giro di qualche giorno prenderà fiducia” e mi sono ritrovata con un cane traumatizzato che non faceva altro che nascondersi, ansimare, scappare, tirare al guinzaglio come un dannato per tornare a casa o, una volta uscito, per un rumore, una persona o diosacosa infilarsi da qualche parte (in genere sotto ad un’automobile..) e non volerne più uscire. Più di una volta mi sono ritrovata con 20 chili di cane da riportare a casa in braccio. E ogni volta che un essere umano entrava nel suo campo visivo abbaiava abbaiava abbaiava, fino allo sfinimento, suo e mio…
      Ho trascorso parecchi mesi con un’educatore, e ti posso assicurare che mi sarebbe costato meno un cane di razza, quindi chi va al canile unicamente per risparmiare è un illuso, oltre che un fetente.
      Il cane poi è diventato gestibile, anche se nessuno lo poteva toccare perché gli veniva il panico, e le mie passeggiate erano più o meno così: “eh sì signora- UAUAUAUAUAUA!- si rintana dietro di me e abbaia perché -UAUAUAUAAA!-l’ha guardato negli occhi, -UAUAUAUAUA-!!Sa per un cane è un gesto di sfida- UAUAUAUAUA!!- buona giornata- UAUAUAUAUAUA!!-”
      Tolto questo era un cane meraviglioso, con gli anni poi si è pure calmato, ed il nostro legame era fortissimo, di fiducia assoluta, obbediva solo guardandola e facendole piccolissimi gesti.

      E certamente in canile ci sono anche cani facilissimi e senza gravi problemi.

      Il punto unico e centrale è che quando “prendi” un cane lo devi fare con il cuore ma soprattutto con la testa, non importa dove lo prendi, perché il cane ti si “dà” completamente, mette tutta la sua anima nelle tue mani, per lui tu non hai prezzo.

      Quindi queste fazioni opposte non hanno alcun senso, le fazioni dovrebbero essere tra quelli ci mettono anche la testa e quelli che invece prendono il cane senza capire un bel niente di cani e con la presunzione di sapere tutto, che lo prendono e lo lasciano 10 ore da solo (“no ma il fine settimana facciamo un bel giro”), quelli che li picchiano perché deve capire, quelli che li prendono per confinarli da soli in giardino sempre, quelli che li deprivano perché così fa meglio la guardia, quelli che li prendono a 5 settimane perché così si affeziona di più, e così via.

  32. “Ospite”, ora che con i tuoi interventi ti sei tranquillamente garantita il Nobel per le cazzate, puoi piantarla di scrivere strunzate a raffica? Grazie 🙂

  33. Torno fresca da un girosu fb. Leggo, tanto per cambiare di enne segnalazioni di molossi – di razza – lasciati dai proprietari nei canili per i più svariati motivi, presentati come “dolcissimi, buonissimi, giocherelloni, affettuosi”. Spesso che hanno alle spalle un lungo passato di reclusione ( e l’isolamento, è notorio, è un’ottima medicina per qualsivoglia cane si desideri conduca una vita fatta anche di rapporti con i conspecifici…).
    Si specifica, a lettere maiuscole, che l’adottante non dovrà usarli per la guardia, tenerli nel box o a catena. Giustissimo. Poi in chiusura si aggiunge che non sono compatibili con gli altri cani o con cani del medesimo sesso.
    Ma quante persone sono in grado di gestire – recuperare caratterialmente sarebbe chiedere troppo – un molossoide aggressivo verso gli altri cani?
    Ci fosse una volta, una sola, in cui si aggiunge che l’adottante potrebbe essere messo in contatto con un professionista nel necessario percorso di “rieducazione” del cane. Per carità: amor vincit omnia!
    Chi scrive annunci del genere credo non si renda conto che spesso condanna il cane alla non adozione o lo manda allo sbaraglio al pari dell’adottante, spesso animato da ottime intenzioni. Che da sole, però, non servono a molto.

    • Credo che nessun annuncio su fb e simili porti la dicitura: “un educatore diplomato vi affiancherà per la gestione di questo amico bisognoso di famiglia” perchè si potrebbe pensare che offrano consulenza cinofila qualificata aggratis. Invece chi si prende la responsabilità di adottare un molosso che ha trascorso dieci anni in una gabbia dovrà forzatamente rivolgersi ad un aiuto professionale pagandolo di tasca propria 🙁

      • @Boule delle Nevi sono stata poco chiara. Per me che il consulente debba essere a pagamento, realmente serio e competente, non uno dei tanti sedicenti che ci sono in giro, era sottinteso.

  34. il punto è che il 99,9999% di quelli che comprano cani di razza li comprano esclusivamente per un fattore estetico. non conoscono nè la razza nè il carattere nè i bisogni che quindi ha quel cane. diciamolo chiaramente quasi tutti coloro che comprano un cane di razza sono ragazzini viziati che vogliono far vedere che bello il loro cane firmato in giro che non hanno la più pallida idea dell’animale con cui hanno a che fare e che se salvavano un cane da qualche parte era meglio.

    • Certo, certo, @Franco ecc.
      Nello 0,001% suppongo rientrino quelli che il cane di razza vanno a prenderlo all’estero. Perché chi vuol apparire figo inorridisce a qualsivoglia (suo) strapazzo.
      Sicuro di non condividere il pc con l’ineffabile @Ospite? Certe assonanze semantiche (cane firmato, Cartier della cinofilia…) lo farebbero pensare 😉
      Non c’avete proprio nulla da fare se insistete ossessivamente a postare in un sito per cinofili, indifferenti al fatto che nessuno ma proprio nessuno prende per buona anche una sola vostra – apodittica – affermazione 🙂

    • Già il fatto di definire un cane di razza “cane firmato” la dice lunga sulla tua (o vostra?) ignoranza. Allora i meticci cosa sarabbero nella tua geniale interpretazione? Scarti? E poi i razzisti siamo noi? Certo un pastore o un cacciatore hanno il cane firmato per esibirlo presumo. Comunque ribadisco il concetto: se ci sono tanti cani da salvare nei canili è perchè ci sono altrettanti coglioni che ce li scaricano! E colpa dei perfidi allevatori?!?

      • allora cane firmato lo ho scritto dopo aver visto che anche voi lo chiamavate così ironicamente 1 . e 2 ignorante se te michelina e 3 non potete certo dire che chi si compra un cane ri razza lo fa perchè conosce la razza le sue caratteristiche la sua utilità e i suoi bisogni altrimenti è inutile che continuiamo a discutere. il 90% delle persone comprano cani di razza così tanto per questo non significa che non ci siano persone che li comprino per motivi specifici ma quest’ultime sono pochissime. Magari noi che stiamo nel mondo della cinofilia le conosciamo ma guardate al di fuori, guardate la gente per strada con cani di razza e chiedetegli perchè un cane di questa razza? vi assicuro che vi risponderà mia figlia ( di 9 anni) li adora sono bellissimii

        • Gianni Franco, purtroppo devo darti ragione (non in questa percentuale, graziaddio… ma almeno nel 60% dei casi, sì): però è anche vero che c’è una percentuale altrettanto elevata di persone che adotta il cane in canile senza avere la minima cognizione di quello che sta facendo.
          Nel mare di email che mi sono ritrovata ieri sera, tornando da Torino, ho trovato un tizio che mi ha mandato la foto di un cucciolo di bulldog chiedendomi “di che razza fosse e dove potesse comprarne uno” (cioè, vuoi comprare un cane e non sai neppure COSA SIA?!?!? Io spero che mi prendesse per il c…), e subito dopo la storia strappalacrime di una sciura che ha preso un cane in canile, dove le hanno detto che era buono e tranquillo, e questo si è già magnato mezza famiglia (e per fortuna è di piccola taglia). Ieri,a Torino, ho conosciuto un aussie sordocieco, aggressivo per autodifesa (non vede niente, non sente niente, se lo sfiori lui morde, punto) che è stato affidato a 40 giorni a proprietarie che non avevano mai avuto un cane, senza neppure informarle del fatto che fosse sordo.
          Il vero problema è che la gente prende “i cani” (e non “i cani di razza”) senza cognizione di causa. Ma proprio visto che succede questo, è mille volte più intelligente andare da un allevatore SERIO (e ribadisco, SERIO) che almeno, se vede che sei proprio negato, il cane te lo sconsiglia. E comunque ti spiega cosa puoi aspettarti, e comunque ti mette in mano un cane che in linea di massima dovrebbe essere sano e di buon carattere (poi, per carità: le sfighe capitano. La genetica NON è una scienza esatta, o almeno…lei lo è, ma siamo noi che ne capiamo ancora pochino).
          I cani di canile andrebbero affidati da persone competenti (rarissime, tra i volontari) alle famiglie adatte a quel particolare cane: non succedendo quasi mai, purtroppo…meglio l’allevatore, a meno che tu non sia già di tuo un cinofilo competente.
          Per questo io, per esempio, faccio il possibile per cercare di fornire queste competenze alle persone che mi leggono, o che mi seguono a stage, seminari e affini: perché ci vuole più cultura, a tutti i livelli. Ma finché non ce sarà abbastanza, finché ci sarà gente che “il cane di razza perché piace alla bambina”, o “il cane di canile perché così faccio un’opera buona”… allora continuerò a dire “meno male che esistono gli allevatori seri”. Che NON sono la maggioranza, ahimé, ma ci sono. E se non altro, a loro, i cani non tornano quasi mai indietro. Nei canili sì, fin troppo spesso…sempre ammesso che i cani difficili non vengano nuovamente abbandonati.

          • ok detto così forse è meglio.. mi fa piacere che hai specificato che gli allevatori seri sono pochi.. poi comunque anche quelli seri per quanto possano darti un cucciolo selezionato nella giusta maniera e geneticamente equilibrato quello per come la vedo io varrà per il 40% poi per il 60% dipende dall’apprendimento che farà. può essere un cucciolo perfetto ma se non siamo perfetti noi tempo 1 settimana e lo saluti il cucciolo perfetto

          • Gianni Franco: dipende anche molto dalla razza. Se è un cane tosto hai ragione tu, ma se ti sei scelto un cane di indole dolce, magari diventerà un po’ rompiscatole, ma non succederà nulla di tremendo (pensa a un beagle, a un retriever, a un cavalier king, a un bulldog francese…)

          • no sicuramaria io non la penso così certo mooolto peggio se è un pitt o un’akita.
            anche i cani che hai elencato come tutti i cani possono diventare pericolosi impauriti o insicuri e come gli altri hanno bisogno del giusto apprendimento e della giusta educazione.. il beagle sopratutto

          • Certo… però io ho frequentato per due anni un beagle associato a un terrificante dis-educatore di cani (il mio compagno) che gli ha dato tutti i vizi possibili e immaginabili (alcuni anche inimmaginabili).
            Nonostante fosse un solenne rompiscatole non è mai diventato ingestibile e non ha mai morso nessuno (forse la sua unica dote)… ed era anche estremamente simpatico e “spiritoso”… possono essere spiritosi i cani? alcuni sì, a mio avviso…
            Se il mio attuale bastardone fosse stato viziato in questa maniera sono certa che non sarebbe assolutamente gestibile…

        • Ok. Mi scuso per lo sfogo ma ero talmente frustrata dalla “conversazione” a senso unico con ospite che al tuo commento mi sono detta “nooo, un altro!!”.Pardon.:)

    • un cofano di fesserie comunque grazie ragazzino a 58 anni ci metto la firma.
      Per la cronaca credo di poter disquisire un po’ su alcune razze in special modo i terrier visto che di cani e purtroppo per te tutti di razza ne ho avuti un bel po’.
      Per la cronaca anche adesso ne ho 2 e di razza naturalmente

  35. Siccome a leggere tutti (TUTTI!) i commenti si perde un po’ il filo, ho voluto fare un “esercizio di stile”: mi sono messa i panni di un’animalista dura e pura, di quelle intransigenti che non ammettono che il migliore amico si acquisti, ed ho riletto tutto l’articolo incriminato, per vedere che reazione mi causava.
    Primo: il tutto parte da un commento ad un annuncio tipo “Fuffi cerca casa, la sua storia è tristissima, ecc ecc” a cui uno deve aver risposto: “poverino, come mi dispiace, vorrei tanto aiutarlo, ma ho già il mio West Highland White Terrier superchampion che deve fare le expo e le monte programmate, e non voglio che si arruffi il ciuffetto bianchissimo, perciò non ho tempo e spazio da dedicare al povero trovatello” a cui qualche mia collega talebanimalista ha risposto: “si vede che ti vergogni di avere il cane griffato”. (Ovviamente è un’iperbole)
    Secondo: l’autrice, una nota allevatrice nazista che odia le razze miste, afferma che lei non si vergognerebbe affatto e, anzi, considererebbe di andarne orgogliosa e argomenta così: “Non è l’”unica” scelta sensata, certamente… ma tutte le altre sono maggiormente a rischio”, perchè secondo il suo parere (di parte) solo un allevatore mette la giusta competenza e passione e amore a creare cuccioli sani e di buon carattere che creeranno meno problemi possibili al futuro proprietario (ma scherziamo? e quelli che non vengono bene con lo stampino li buttiamo via?) mentre i canili straripano di cani nati da accoppiamenti fatti a caso a casa, errori di percorso, cani regalati in giro o venduti iperscontati a gente che li considera sorta di peluche e che come tali si prendono a risparmio, perchè col cavolo che spendo 1300 euro per un cucciolo quando posso spenderne 200 su internet o magari averlo gratis, magari senza pedigree ma tanto ci assomiglia! E infatti (ORRORE) paragona il cane di canile ai cibi avariati, addirittura radioattivi! E vuole fare un discorso etico: chiama “cagnari” quelle brave persone che danno a fuffi le gioie del sesso e a bubi le gioie della maternità, e mi dice che noi talebanimalisti dovremmo fare la guerra a questi poveri privati che fanno le cucciolate in casa, loro che non guadagnano nulla perchè i cuccioli li regalano a chi risponde agli annunci su internet? Ma come? Non capisce che chi compra il cane lo vuole fatto su misura come una camicia di sartoria, non vuole un amico da amare tutta la vita, vuole il campione di questo e quello, e se il cane non soddisfa le sue aspettative lo sopprime gettandolo nel pozzo, o lo abbandona in autostrada e i nostri canili si riempiono? Ma dove vive questa Valeria Rossi? Ora scopro anche che ha in casa un cane che è stato sfruttato all’inverosimile a sfornare cuccioli e che quando è diventata vecchia è stata mollata dal padrone perchè non serviva più! Ecco cosa fanno gli allevatori: sfruttano i cani e quando non hanno più l’età li gettano!

    ….
    Ok , è tutta un’iperbole!
    Insomma, non riesco proprio a capire chi non capisce Valeria Rossi. Per me è lapalissiana! Come si fa a confondere le acque e metterle in bocca frasi non solo mai dette, ma che nemmeno penserebbe mai? Altro che paraocchi, sta gente ha tutto il cervello spento!

    • non capisco l’intervento, boule delle nevi. Non capisco l’ironia da che parte sta, e non ci metto nemmeno tanto sforzo, sono evidentemente un po’ tarda e pazienza.
      Però una cosa la vorrei precisare: i cani di razza, che provengono da buoni allevamenti, e i cani del canile NON sono in competizione per quanto riguarda le adozioni. I target (i futuri adottanti) sono persone completamente diverse, solo a volte si sovrappongono e se questo avviene non è mai per caso ma frutto di una scelta precisa. Chi si rivolge ad un allevamento cerca un cane con caratteristiche precise, che, si spera, ma non è detto, possano ben integrarsi con il suo stile di vita. Che abbia una buona disponibilità economica, o che abbia risparmiato per un anno, questa persona non è disposta a prendere un cane al canile. Non vuole UN cane. Vuole QUEL cane. E, si spera, il fatto che lo ami e si dimostri responsabile nei confronti di quel cane non avrà NIENTE a che fare col fatto che sia di razza.
      A mio avviso le adozioni dal canile sono competitive con i cani dell’est e ovviamente le cucciolate accidentali. E’ contro di queste che gli animalisti dovrebbero scagliare i propri dardi, invece di perdere tempo ed energie verso gli allevatori seri. Da parte loro gli allevatori (e l’ENCI, che li rappresenta) dovrebbero condurre una lotta senza quartiere contro quell’ignominia che sono le puppy mills, cosa che invece fanno finta di ignorare, anche se ovviamente darebbero fuoco ai cagnari.

      Quanto alla Bisturi…be’, un po’ meno di luoghi comuni sulle fattrici sfruttate e poi gettate sarebbero graditi. Rileggi la sua storia e i commenti della Marchesa Maffei. Ma va be’, si sa che il luogo comune è così riposante, non si fa la fatica di attivare il neurone che è così incriccato dopo tanto che non lo si usa.

      • Va bene, a scanso di equivoci, sono seria e ti dico che l’ironia era a partire da quando mi metto nei panni di una animalista talebana, la prima e l’ultima frase sono il mio pensiero. 🙂 speravo si intuisse dall’invenzione del termine “talebanimalista” e dall’uso di luoghi comuni totalmente insensati, ma hai fatto bene a evidenziare che quando si scrive è difficile far capire a chi legge dove sta l’ironia.

      • Io non ho fatto la differenza tra cani di razza e cani di canile, la differenza l’ha fatta la persona che ha scritto l’articolo, attribuento tra l’altro alle due categorie dignità completamente diverse, tanto da accusare alcune persone di razzismo al “contrario” nei confronti dei cani di razza, come se quello nei confronti dei cani del canile o meticci in genere invece fosse quello giusto, e infatti li ha anche paragonati ai cibi avariati, scadenti e quant’altro… E in quanto ai cani dell’est questi non entrano in competizione con i canili ma con gli allevamenti, perché non arrivano in Italia per essere adottati ma per essere venduti, e infatti si trovano in vendita nei negozi, in alcuni grossi garden, e anche in alcuni “allevamenti” o presunti tali, e le assicuro che c’è gente che li paga anche lo stesso prezzo di quelli provenienti da allevamenti seri, incrementando tra l’altro un traffico di povere creature che nasconde solo sofferenza, malattie e morte. E l’articolo non credo sia stato scritto da un’animalista, semmai i cosiddetti “dardi” arrivano per reazione considerando le cose scritte, e sono del tutto meritati.

    • Se si riferisce a me per animalista dura e pura, non credo di aver messo niente in bocca a nessuno, forse è lei che ha portato esempi che ha fatto solo lei, non ho mai detto che le persone si dovrebbero mettere a far sfornare cuccioli così per poi cercare il primo che passa per gettarglieli dietro, e se il vicino volesse un cucciolo, beh, potrebbe reperirlo dovunque, i rifugi sono pieni, e gli allevatori poi sono lì ad aspettare a braccia aperte… Certo non sottoporrei mai un mio animale ad una gravidanza così tanto per fare (nè antomeno per guadagnarci), se faccio venire al mondo dei cuccioli è perchè so di poterli tenere e di poter provvedere alle loro necessità. Riguardo a quello che la persona dell’articolo (che ricordo, non ho scritto io, visto che sono arrivata dopo) non dice o non ha mai detto, su questo concordo, per quello che posso constatare effettivamente certe cose si è solo limitata a scriverle. E per quel che riguarda i canili, mi spiace darle una brutta notizia, ma straripano di tutti i tipi di cani, compresi quelli di razza, e i figli di incroci con cani di razza abbandonati.

      • per quel che riguarda i canili, mi spiace darle una brutta notizia, ma straripano di tutti i tipi di cani, compresi quelli di razza, e i figli di incroci con cani di razza abbandonati.
        La frase avrebbe, forse, un senso, se chi prende un cane da un allevatore lo facesse sempre, solo e comunque per ostentare qualcosa – difficile, dati i logici costi (perché l’animale sano ed equilibrato non lo si ottiene agitando la bacchetta magica ma facendosi il mazzo e spendendo tanti soldini).
        Già questo è indice di prevenzione.
        Non solo. Dicendo che i canili sono repleti di animali di razza – ma per quanto geneticamente puri, senza pedigree tecnicamente trattasi sempre di meticci – attira anche e soprattutto coloro che il cane lo considerano un oggetto e non un essere vivente. Il che, con l’ottica animalista, fa proprio a botte…
        Infine gli incroci fra cani di razza sono una incognita notevole, perché ogni cane diviene un caso a sé.
        Ho avuto due meticci, figli entrambi di una labrador e di un pastore tedesco. La simil pastora era un fenomeno nel riporto e faceva le feste a ogni vivente noto e scògnito, il simil labrador era specializzato nell’infilarsi sotto le coperte e starci possibilmente h 24.
        Se pensa che incrocio di razze = somma dei pregi di entrambe le razze ha idee davvero confuse.

        • Gentile Anna, la frase che ho scritto e che cita è semplicemente lo specchio della realtà, che cosa se ne possa dedurre, sia in significati che in presunte contraddizioni o qualunque cosa lei voglia dedurre da essa non cambia la realtà. Purtroppo ci sono tutti i tipi di cani. Mi perdoni se non sono d’accordo con lei sul fatto che un cane senza Pedigree debba per forza essere un meticcio, questa è una pura invenzione che ha ragione solo nel mondo dei Pedigree, gare, esposizioni e quant’altro, il meticcio in realtà è un incrocio di razze diverse e questa è l’unica definizione che ritengo veramente valida. Quello che dice mi porta a fare un’altra considerazione, anche i figli sono un’incognita, eppure questo fa parte della vita, l’unico animale che posso dire appartenente ad una razza che ho avuto è stato uno springer spaniel preso tanti anni fa in un rifugio del cane, ovviamente senza pedigree, naturalmente non l’ho scelto per la razza, anzi, devo dire che è stato lui che ha scelto me saltandomi sulla schiena all’improvviso rischiando di buttarmi per terra… ed è strano perchè prima di entrare avevo riflettuto molto sul criterio con cui avrei potuto scegliere un solo cane fra tutte quelle creature, e alla fine avevo deciso che avrei scelto il cane che mi sarebbe saltato adosso, e così è stato, e non so se si potesse definire un cane perfetto, con un carattere perfetto, o quant’altro per un allevatore o per chissà chi, so solo che l’ho accettato e amato per quello che era ed era il mio cane e per me era perfetto così, e devo dire che anche nessuno si è mai lamentato. Tutti gli altri animali che ho avuto sono stati tutti recuperi, o mi sono stati affidati dal veterinario perchè avevano problemi e necessitavano di tranquillità e spazio per la convalescenza o per la riabilitazione. Volatili vari, piccoli mammiferi incidentati, animali bisognosi di terapie e cure continue, quindi di persone pazienti che potessero provvedere, animali che tra l’altro ho sempre curato a mie spese e senza mai rinchiuderli in gabbia, e le posso dire che l’incognita è una cosa bellissima, avere a che fare con diverse specie arricchisce, basta sapere fino a che punto una persona è disposta a dare, gli animali non sono per chi non ha tempo, gli animali richiedono tempo e voglia di stare con loro, di conoscerli e di capirli, non sono valigette dal contenuto certo, nello stesso modo in cui non lo sono i bambini. Non so lei, ma a me non piacerebbe scegliere un figlio da catalogo.

          • Ci provo per l’ultima volta. Perchè non prova a fare un giro su questo sito per rendersi conto davvero di come viene considerato “il cane” in questo contesto (scritto tra virgolette perchè inteso come cane e non come di razza o meno)? Che so l’articolo sul convegno pro cani sordi, il recupero dei cani del canile di avola ecc.
            E comunque il termine cagnaro è riferito agli importatori dicani dell’est, ai negozianti che li vendono e a quelli che si professano allevatori ma producono cani in serie. Alla luce di queste informazioni spero finalmente che capisca il senso dell’articolo e dei nostri conseguenti commenti. Altrimenti la smetta di insultare. così è una perdita di tempo da entrambe le parti

          • Visto che se scrivo io insulto allora per una volta lascerò parlare l’articolo…

            “… magari nel corso di discussioni che riguardano qualche cane sfigato da adottare, e rivolte a persone che in qualche modo stanno cercando di darsi da fare per trovargli una nuova famiglia.”

            Iniziamo bene con questo “elegante” modo che trasuda “amore ed empatia” di definire una povera creatura abbandonata e bisognosa di aiuto: un “cane sfigato”.

            “Per quanto riguarda invece la cucciolata “fatta in casa” accoppiando Bubi e Fufi… certo, spesso è gratis, ma solo perché gli accoppiatori della domenica non hanno speso un centesimo per allevarla. Partner accuratamente selezionato ai giardinetti in base alla “faccia simpatica”, parto raramente assistito (tanto “la cagna sa quello che deve fare”…), svezzamento con quel che capita, sverminazioni non pervenute (“ah sì? Bisognava farla? Ops, non lo sapevo…”), vaccinazioni solitamente rifilate al nuovo proprietario… e così via.”

            Dunque per la scrivente chi tiene gli animali in casa non conosce veterinario, non è in grado di alimentare adeguatamente i suoi animali, non spende un cemtesimo per allevarla, e non sa scegliere con chi fare accoppiare il proprio animale. Ma correggetemi se ho inteso male…

            “Non è l’”unica” scelta sensata, certamente… ma tutte le altre sono maggiormente a rischio: io ricevo praticamente ogni giorno email di persone che hanno adottato il cane in canile e che si ritrovano alle prese con problemi più grandi di loro, solo perchè questi cani hanno quasi sempre un passato difficile e quindi necessiterebbero di persone esperte, mentre vengono affidati al primo che passa.”

            Come far passare l’idea che i cani del canile sono tutti fonte di una montagna di problemi per l’ignaro che si avventura ad adottarne uno, scoraggiandone appunto l’adozione… a meno che non si sia esperti educatori cinofili naturalmente. E come far passare l’idea che i canili o rifugi siano tutti posti dove si tirano dietro cani a chiunque passi…

            “Allora ditemi un po’: mi devo vergognare se quando vado a far la spesa cerco di acquistare prodotti sani e controllati, anziché cercare solo quelli che costano meno (e pazienza se sono adulterati, scaduti o magari radioattivi?)
            Mi devo vergognare se, quando ho mal di pancia, vado da un medico laureato anziché dalla vicina di casa che “segna i vermi”?
            Mi devo sentire in colpa ogni volta che vado dalla parrucchiera anziché lavarmi i capelli in casa, col risultato di sembrare (come effettivamente sembro) Maga Magò?”

            Questo paragone inserito nel contesto fornisce una chiara idea di come siano differenti i piani su cui la scrivente pone il cane di razza di allevamento e “tutto il resto”

            “ci rendiamo conto, oppure no, che colpevolizzare chi sceglie un cane mettendo in moto il cervello significa giustificare, in qualche modo, i cucciolatori a vanvera e perfino gli abbandonatori di cani (perché senza di loro i cani da “adottare” non si troverebbero)?”

            Qui addirittura pare che chi non sceglie il cane di razza e di allevamento sia qualcuno che non riesce a mettere “in moto” il cervello, e anzi, pare che chi prende un cane del canile sia grato a quelli che fanno fare i cuccioli senza essere “esperti allevatori” (ovviamente si parte dal presupposto che siano proprio e solo questi a finire per strada). Devo anche pensare che i frequenti abbandoni siano colpa di quelli che adottano incrementando così appunto gli abbandoni?

            “Qualcuno che deve vergognarsi davvero, in effetti, c’è: ovvero chi, al solo scopo di spender meno (perché se davvero ingenuo e in buona fede, allora potrà sentirsi un po’ pirla, ma vergognarsi no) compra il cane da un cagnaro: ma chi si rivolge all’allevamento serio deve esserne assolutamente orgoglioso, altro che sentirsi in colpa. Perché avrà un cane sano, bello e felice, ma anche perché non avrà in alcun modo “dato corda” né agli stessi cagnari, né agli accoppiatori coatti, né a chi i cani li sbatte in canile.”

            Dunque, qui si dice che chi compra un cane non da un allevatore o è uno che non vuole spendere o è un pirla, e specifichiamo che secondo quello che dice la frase se il cane non viene da un allevamento viene da un cagnaro, ovvero per logica, chi non è un allevatore è per forza cagnaro. O un “accoppiatore coatto”(??). Inoltre specifica che per avere un cane bello, sano e felice questo deve certo venire sempre dal suddetto allevamento. Per ultimo dice che chi compra in un allevamento non da corda a chi sbatte i cani in canile, ovvero per logica, chi li adotta in canile lo fa, ovvero viene palesata l’idea che chi adotta cani in canile ne incrementa l’abbandono.

            “l razzismo al contrario è una delle cose più stupide, ridicole e dannose che mi vengano in mente.”

            Questa frase la lascio da sola anche perchè parla da sola… Il razzismo “al contrario” è stupido, ridicolo e dannoso… quello invece “dritto” è intelligente, giusto e utile? Mah….

            e questo è quello che segue: “Davvero non riesco a capire chi se ne fa un vanto, né riesco ad immaginare quali contorti processi mentali possano portare queste persone a ritenere che invece debba sentirsi in fallo chi fa una scelta normale come quella di pagare un lavoro eseguito con professionalità (perché ovviamente è QUESTO che si paga, e non certo “la vita” di chicchessia).” Qui la questione si fa seria, si parla di denaro, la scelta “normale” dovrebbe essere quella di pagare qualcuno, certo non chiunque, ma sempre lo stesso, ovvero il più volte citato allevatore. Chi sceglie diversamente non è certo normale, e del resto lo si era capito negli insulti precedenti rivolti a tutti coloro che non si rivolgono, (sì lo so che sono ripetitiva ma non è colpa mia…) al solito allevatore.

            Una sola domada, sono davvero io quella che insulta?

          • C’è un proverbio che dice “L’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza”.

          • Errore uno: antropizza;
            errore due: tecnicamente, lo ripeto, un cane senza pedigree è un meticcio.
            Le linee di sangue permettono di conoscere la storia fisica e caratteriale degli antecedenti del cane.
            Errore tre: spostando il discorso sull’umano parla di incognite/figli scelti sul catalogo.
            Qui, mi perdoni, si cade sul grottesco. Se i figli sono naturali sul piano fisico si sa, con buona approssimazione e grazie anche agli esami prenatali, cosa ci si può aspettare. Alla formazione del carattere contribuisce soprattutto la famiglia.
            In caso di figli adottati si è rigirati come pedalini prima, per verificare se si possiedono tutti i necessari prerequisiti, e al contempo pienamente informati della situazione del bambini.
            Cosa che, riportando una adozione in ambito canino, accade solo in rari casi. Gli allevatori seri, invece, quelli che lo fanno innanzitutto per passione, ai possibili clienti li sottopongono al terzo grado, e se non sono soddisfatti si tengono il cane.
            Il suo parlare di incognite, per quanto poeticamente efficace, considerato anche che un cane è dotato di denti e di muscoli molto più potenti dei nostri e non comprende l’umanese, quindi ha bisogno di genitori esperti o che possano rivolgersi a veri esperti (educatori, istruttori, comportamentisti, ecc.), lascia il tempo che trova.

          • Evidentemente la Redazione aveva molte argomentazioni, ha pensato che fosse la puzza qualcuno potrebbe avercela sotto il naso? Per la signora Anna vorrei far notare che ci sono rifugi che le contano anche i peli prima di affidarle un animale, e poi vengono anche a controllare, e ci sono allevamenti che non fanno nulla di tutto ciò, conosco una persona molto danarosa che cambia cani (di razza con Pedigree, presi in ottimi allevamenti e lautamente pagati, perchè le piace spendere e avere il “meglio”) come cambia le borse. Prima li prende, poi dopo un po’ si stanca e vuole cambiare perchè magari ha visto l’amica che ha un’altra razza, o ne ha vista un’altra in televisione che l’ha incuriosita. Così “regala” il cane precedentemente acquistato al primo conoscente disposto a prenderlo e va in cerca della nuova razza sulla quale si è fissata. La stessa cosa fa con gli uomini, ma questa è un’altra storia, comunque che io sappia nessun allevatore di grido le ha ancora rifiutato un cane, allora i casi sono due, o non sanno valutare le persone, o il Dio soldo piace troppo, soprattutto con persone che quando vogliono qualcosa il prezzo non lo guardano nemmeno.
            E conosco i bambini, sono educatrice di scuola dell’Infanzia, abilitata anche per il nido, e posso dirle che i bambini non sono come la pecora Dolly, inoltre nella stessa famiglia possono crescere figli con caratteri e con idee completamente diverse, nonostante abbiano ricevuto la medesima educazione. Evidentemente a certe persone piace avere uno stretto controllo di tutto, che a parte per questioni di salute, per il resto non è cosa quasi mai positiva, la vita è libera e libero è lo sviluppo.
            Adesso vi saluto perchè mi avete fatto ben notare che chi non è d’accordo con voi è sgradito, evidentemente vi piace parlare come un bel gregge di pecore Dolly, tra di voi, belare in sintonia e darvi ragione a vicenda. Ogni voce diversa dal coro è per voi come il cane dal canile, non prevedibile e fuori controllo.

          • Ospite, la puzza sotto il naso ce l’hai solo tu. E siccome ho imparato da anni che ogni forma di dialogo con chi è schiavo di pregiudizi e preconcetti è impossibile, ho preferito liquidare il tutto con una battuta. Se preferisci ti dico che non hai capito una mazza del senso dell’articolo… ma soprattutto non hai capito niente di cosa sia un allevatore serio. Ti auguro di incontrarne uno, prima o poi, e di capire cosa significa. Fino ad allora, il dialogo è inutile: si parla con chi ci ascolta, non con chi ha i paraorecchie e le fette di prosciutto sugli occhi.
            P.S.: se le voci fuori dal coro non fossero gradite, ti avrei già bannato da un pezzo.

        • Sig. Ospite, scusi se la disturbo.
          Prima che vada via, vorrei che qualcuno rispondesse alle domande del mio post sotto, forse lei potrebbe farlo.
          Senza polemica, vorrei capire come intendete la riproduzione del cane, riformulo qui le domande che ho posto a chi pensa che un cane non si debba vendere:
          I cani dovrebbero riprodursi oppure no?
          Se no, li sterilizziamo tutti e li facciamo estinguere?
          Se sì, con quale criterio? Si devono accoppiare liberamente quando decidono loro oppure come?
          Approvate le cucciolate quando i cuccioli vengono regalati e non venduti? in questo caso, quanti conoscete che hanno testato madre e padre per le malattie genetiche PRIMA di farli accoppiare?

          • A mio parere, la riproduzione degli animali affidati all’uomo dovrebbe avvenire solo se si ha chiaro quale sarà il destino dei cuccioli. Ovvero i cuccioli devono aver garantita già una casa e un futuro sicuro, o presso chi ha pianificato la cucciolata o presso altre famiglie, ma con la garanzia di un trattamento e cure adeguate, naturalmente le cure le intendo garantite, prima, durante e dopo la nascita e per tutta la vita dell’animale. Per quel che riguarda il caso specifico è ovvio che le razze canine, come le specie animali, non vadano lasciate estinguere, ma in genere di questo non si occupa chi prende un animale semplicemente per condividere la sua vita con lui, ma se ne occupano alcuni allevatori, alcuni appassionati, anche privati, persino alcune associazioni e veterinari. Sicuramente sono contraria alla creazione di nuove razze che selezionino caratteristiche fisiche decisamente non salutari per l’animale, ma che siano volte solamente ad incontrare i gusti e i capricci dei possibili futuri acquirenti. per quel che riguarda i cani abbandonati, quindi randagi, allora si pone il problema, perché gli accoppiamenti non possono venire controllati, e si ha spesso la nascita di cucciolate dal futuro disgraziato al pari di quello delle povere madri abbandonate… L’unica arma spesso è la sterilizzazione, e purtroppo non basta, i rifugi e canili stessi, il lavoro delle associazioni, il lavoro di tanti perivati non bastano, senza contare che non tutti i rifugi e canili sono dei gran bei posti, purtroppo ci sono anche i canili lager e/o che lo fanno solo per i finaziamenti, e anche quelli che vorrebbero fare un buon lavoro ma i finanziamenti gli mancano…
            In quanto a testare madre e padre per le malattie genetiche intende in vista dell’accoppiamento tra cani di razza o prima di pianificare una cucciolata del proprio animale, anche non di razza? Conosco persone, compresa me stessa, che non si fanno problemi a far sottoporre i propri animali a tutti gli accertamenti utili alla prevenzione, diagnosi e alla cura di qualunque problema di salute abbia probabilità di colpire il proprio animale, vuoi per l’età, il sesso, la specie, le condizioni fisiche. Conosco anche appassionati di alcune specie che fanno quello ed altro… Però parlo di specie specifiche (e dovessi dire di conoscere qualcuno che ha fatto fare gli esami genetici ad un meticcio senza particolari problemi prima dell’accoppiamento questa sarebbe una bugia, quindi questo no, non lo posso dire). Ho visto inoltre privati appassionati (persone che non lo fanno per guadagno ma solo per passione e investendoci anche un mare di soldi) organizzare di quegli ambienti allestiti ad ospitare delle specie animali, da lasciare sbalorditi, e che non ho mai visto in nessun allevamento…
            In compenso posso anche constatare che agli umani stessi, a meno che nel caso di particolari situazioni, non vengono prescritti di routine gli esami genetici prima della gravisanza…

            E con questo ho proprio finito, anche perchè sono stanca di sentirmi dire, non da lei naturalmente, che non ho capito quello che ho letto, anche perchè se la persona che ha scritto intendeva dire altro allora doveva scrivere altro, e non certe cose che non sono meno che abominevoli.

          • La persona che ha scritto non ha mai pensato (e non ha neppure scritto) le cose che le hai voluto mettere in bocca (o nella tastiera, se preferisci): visto che l’unica a non aver capito il senso dell’articolo sembri essere stata tu, forse (FORSE, eh!) c’è stato un po’ di pregiudizio da parte tua. Perché qui i casi sono due: o sono tutti geni e tu sei particolarmente pirla (e non lo credo, visto che sai anche in grado di scrivere cose sensate, come hai fatto per esempio in questo commento), oppure l’hai presa di traverso perché hai dato un’interpretazione MOLTO personale al mio articolo… ma anche molto lontana dalla realtà.
            Sì, è vero, io difendo a spada tratta l’allevamento di qualità: per mille motivi, primo fra tutti quello che ritengo più importante, e cioè il fatto che l’allevamento di qualità sia l’unica vera risposta al randagismo e agli abbandoni.
            Però mai mi sono sognata di denigrare in qualche modo i meticci: semmai denigro – e con moltissima convinzione! – chi li mette al mondo con superficialità, chi li regala o li prende senza cognizione di causa, chi li abbandona e chi ci specula sopra.

          • In risposta a ospite
            Questo è esattamente quello di cui andiamo discutendo da 3 giorni! L’articolo di Valeria aveva indubbiamente un tono polemico e un po’ forte ma chi segue il suo lavoro sa cosa intendeva. Arriviamo alle stesse conclusioni anche se da due lati opposti. E la conclusione di questa snervante discussione è che non c’è nessun motivo per cui una persona che sceglie di pagare per un cucciolo sano figlio di genitori controllati e ben accuditi debba vergognarsi della sua scelta!!!

          • Eccoci al punto. Intanto grazie della risposta.
            Lei giustamente dice che chi fa una cucciolata dovrebbe prima di tutto sapere già dove andranno a finire i cuccioli e preoccuparsi del loro futuro.
            Preoccuparsi del loro futuro significa in primis fare il possibile affinché i cuccioli siano sani… il problema di fondo è proprio questo: se si vogliono escludere patologie ereditarie, visto che è possibile, si dovrebbero fare dei test genetici. Questi costano, ovviamente, e costa anche cercare il compagno che li abbia fatti e che sia compatibile.
            In alcuni casi il cane che si riproduce non è malato ma portatore, quindi non facendo il test specifico mai ci si accorgerebbe di questo. Basta che l’accoppiamento sia fatto con un altro portatore ed il rischio è che i cuccioli siano tutti malati, non semplicemente portatori. Non so se ha inteso il discorso…
            Per intenderci: se NON voglio essere complice della superficialità, che potrebbe portare (anche in buona fede) cuccioli con patologie ereditarie (e quindi soprattutto sofferenza per gli stessi), il cucciolo non lo prendo dalla vicina, e l’ho imparato sulla mia pelle… ora, se decido di prendere un cucciolo, voglio prima vedere PEDIGREE, LASTRE, TEST GENETICI, e non per fare la figa ma perché voglio che chi ha fatto la cucciolata non abbia lesinato in salute.
            Ovviamente tutto questo costa, e sono disposta a contribuire economicamente pagando il lavoro dell’allevatore.
            Se poi parliamo di umani, mi perdoni ma dovremmo anche noi effettuare certi test prima di procreare… nella mia famiglia, una cugina (figlia di 2 microcitemici) che ci ha lasciati dopo 27 anni di sofferenze ne è la prova provata.
            Mi spiace, la genetica è qualcosa che ha importanza FONDAMENTALE nella riproduzione, di qualunque specie si parli.
            Coi cani possiamo davvero tanto, e sostenere che un cucciolo non si compra perché non è merce significa solo ignorare cosa si potrebbe evitare, invece, comprandolo da una persona seria.

          • Gentile Alessandra,
            mi dispiace molto per sua cugina, sono d’accordo con lei che i test genetici vadano fatti (e non solo quelli), anche considerando che oltre alle malattie ereditarie siamo sempre più esposti ad agenti genotossici…
            Per quel che riguarda i cani però le faccio presente che statisticamente sono i cani di razza che rischiano molto di più di portare avanti tare genetiche, se prova a chiedere al suo veterinario le confermerà che i cagnolini cosiddetti “fantasia”, almeno dal punto di vista genetico sono più “sani” di quelli monorazza, ovviamente non è sempre così, ma statisticamente la tendenza è questa, ed è per questo che per il cane di razza sarebbero comunque necessari gli esami che lei giustamente cita, che le ricordo possono però essere effettuati benissimo anche da privati presso un bravo veterinario, anzi, personalmente mi fiderei di più di un veterinario esperto, e della possibilità di poterci parlare e valutare insieme i test e i risultati, che di un allevatore, senza voler offendere nessuno la competenza non potrà mai essere la stessa, a meno che l’allevatore non sia anche un bravo veterinario. Riguardo al comprare le porgo io una domanda, secondo lei, tra tutte le persone che acquistano un cane, o altro animale, quanti lo comprano da un bravo allevatore o privato competente e quanti invece dai negozi e garden vari? Se chiede ad un veterinario vedrà che ne avrà di storie da raccontare, infatti molti di quegli animali finiscono per morire ancora da cuccioli, sotto lo sguardo impotente di un veterinario che oramai non può più fare nulla, davanti a bimbi in lacrime e genitori disperati. Se legge le prime cose che ho scritto vedrà che ho scritto che dovrebbe essere vietata la vendita o permessa soltanto a dei bravi allevatori, non è d’accordo con me? Infine vorrei aggiungere una cosa, e cioè che non è vero che i cani e animali abbandonati siano solo quelli acquisiti gratuitamente tramite adozione, fantasia o meno che siano, la relatà è che vengono abbandonati anche cani di razza, perchè tante persone comprano il cane per moda, per un regalo ai bambini, o per motivi che non sono realmente frutto di una coscienziosa valutazione, e solo dopo si accorgono che il cane ogni giorno deve mangiare, fare pipì e cacca, che non lo si può lasciare solo tutto il santo giorno perchè ne soffre, e magari fa pasticci, che necessita controlli e prestazioni veterinarie periodiche, e che non scompare d’incanto quando si avvicina il periodo delle vacanze per poi tornare, sempre d’incanto, dalla metà di settembre in poi… E le assicuro che gli allevatori a queste persone il cane spesso lo danno.
            Ho visto con i miei occhi una famosa allevatrice, che per carità, ha dei cani bellissimi, sanissimi e indubbiamente stupendi, però l’ho vista riprendere indietro da una famiglia un cane ormai cresciuto e dar loro un nuovo cucciolo perchè ai bambini piaceva di più il cane cucciolo, e non era nemmeno la prima volta, lei darebbe un cane a delle persone del genere? Certo, magari il ragionamento potrebbe essere stato che finchè lo facevano con lei e le ridavano indietro il cane cresciuto, non sarebbe finito per strada, e lo posso comprendere benissimo, però lei non pensa che queste persone un cane non dovrebbero nemmeno averlo, nè da un allevatore, nè da nessun altro?
            Infine, se legge bene quello che ho scritto, vedrà che io non ho mai scritto che chi prende un cane di razza si debba vergognare, ho solo risposto a quello che ho visto scritto ad opera di una persona, che per essersi sentita dire questa cosa da qualcuno, che non conosco nemmeno, ha pensato bene di puntare il lanciafiamme sui poveri animali che sono in canile, sulle persone che cercano di aiutarli, sulle persone che li adottano, pirla di qua, cervello che non si mette in moto di là, sciuremarie a destra e sinistra. E pare che io non abbia capito (ah, come ha testualmente scritto la signora forse sono anche pirla), quando le cose che ho contestato le ha proprio “scritte” papali papali. Sarebbe come se per aver letto questo articolo io mi mettessi domani a sparare a zero su qualunque allevatore attribuendogli la paternità, o maternità, di quanto detto e scritto da questa signora. E che diamine, sono pirla, mica così intelligente…

      • Le rispondo semplicemente:
        non è che tutto il mondo ruoti intorno a lei.
        Buona vita, stia più serena, che non sempre quando si prende in giro qualcuno, o direttamente lo si offende, gli si da del cretino, dell’agitatore di paludi, eccetera eccetera, non sempre si sta parlando solo di lei. tanto per la cronaca, la mia fantomatica “animalista dura e pura” era un personaggio fittizio per nulla ispirato a qualcuno in particolare, ma che riassumeva tutti i luoghi comuni in testa a questi intransigenti esseri umani.

        • Sig. Ospite, non condivido quanto da lei scritto: il meticcio con cui sono cresciuta, preso da cucciolata fatta da conoscenti (p. belga x mix p. belga), come avevo scritto qualche messaggio più giù, a 9 anni ha iniziato a presentare i sintomi della mielopatia degenerativa, ed i suoi ultimi mesi le assicuro sino stati straziantissimi… sia sui cani che sugli umani ho avuto purtroppo queste belle esperienze relative alla genetica.
          Come vede non è vero che i meticci sono più sani: diciamo forse che ci sono delle razze particolari che sono più soggette a determinate patologie, ma parliamo appunto di alcune razze… oltre tutto molte patologie genetiche si sono diffuse in alcune razze proprio per via dei cagnari e delle cucciolate fatte in casa senza l’assistenza di chi “ne sa”.
          Comunque il fine della discussione è un altro: chi decide di prendere un cane RESPONSABILMENTE può 1.decidere per il canile, sapendo di non sapere cosa ne verrà fuori ma deciso ad affrontare qualunque cosa possa accadere (tanto di cappello); 2.decidere per una determinata razza, cercare un allevatore SERIO e pagare per un cucciolo sano e che sarà più o meno come lo standard recita.
          Lei poi è liberissimo di scegliere per se solo cani da adottare, e ripeto, tanto di cappello, l’importante è che non vada a dire in giro che “un cane non si compra”. Se la frase continua con “..nei negozi” o “..dai cagnari” ci sta tutta e gliela sottoscrivo, ma un “non si compra perchè un essere vivente non ha un prezzo” no, è una informazione errata e fuorviante.
          Saluti a tutti

          • gentile Alessandra,
            veramente ho detto che “statisticamente” il cane fantasia sarebbe dal punto di vista genetico più sano dei cani monorazza, non che un meticcio non possa avere gravi malattie o non possa portare anche lui delle tare genetiche, ovviamente tutto è possibile, e comunque le malattie possono dipendere da diversi fattori e non è nemmeno detto che una mutazione genetica fosse già esistente nel genitore… Purtroppo anche un qualunque cane di razza perfettamente selezionato può ammalarsi, se pensa che sono sempre più in aumento le malattie cosiddette idiopatiche, anche negli umani, capirà che non esiste selezione che possa darle la sicurezza che un animale non si possa mai ammalare e che morirà in perfetta salute. In quanto al cane che “non si compra”, non so più come dirlo, l’articolo in questione “non” è stato fatto su qualcosa che la sottoscritta avrebbe detto o scritto, io mi sono limitata a rispondere all’articolo perchè vi ho letto delle cose spaventose, fine. Ho poi detto che secondo me i cani non dovrebbero essere venduti in “negozi” e “garden” vari (e visto che le ho dimenticate aggiungo anche le fiere) perchè nella maggior parte dei casi quegli animali sono trattati proprio come merce, non si sa da dove provengono, come sono stati trattati, come sono stati trasportati e in che condizioni igieniche sono stati tenuti, e quanti ne moriranno una volta adottati a causa di tutto quello che ho appena detto. Ho aggiunto anche che dovrebbe essere permessa la vendita solo ad allevamenti seri e controllati. Non so più in che modo scriverlo… Le contestazioni che ho fatto sull’articolo le ho fatte frase per frase, ma tutti a dire che non avevo capito, ovvero non avevo colto il “pensiero”, adesso con la stessa filosofia del pensiero non si guarda quello che ho realmente scritto, ma al “pensiero” che qualcuno ha deciso di attribuirmi… Non so lei, ma in un sito web non mi aspettavo di dover fare comunicazione telepatica, comunque sia se quel che interessa è solo il pensiero, ebbene, per me non c’è alcuna differenza tra animale di razza e non, da allevamento e non, pagato o non pagato, sano o ferito o ammalato, per me sono tutte creature viventi e come tali le rispetto e se serve faccio quello che posso per aiutarli. Mi prendo cura di animali feriti o ammalati? Spesso questi animali sono quelli che non hanno una famiglia? Bene, ma non per questo mi permetterei o mi sono mai permessa di sputare su un animale per via della sua razza o perchè è in salute (anzi, se un animale sta bene faccio festa e ne sono più che felice) ma con lo stesso spirito non gradisco che qualcuno lo faccia con animali che sono in condizioni differenti. Questo è, era, e continuerà ad essere il mio pensiero. Se qualcuno è contrario al mio pensiero liberissimo, anche io resterò contraria al suo, invece per chi vuole solo contrariare qualcuno solo per seguire l’onda, o per seguire il “leader”, senza nemmeno leggere cosa la persona ha effettivamente scritto e cosa no, beh, allora diventerebbe un gioco inutile e anche stancante.

  36. chiedo scusa in anticipo se faccio riferimento ad un commento precedente ma, siccome ho la pessima abitudine di leggere tutto, ora non trovo più il posto preciso dove rispondere.

    parlavamo di cagnari: quando due privati con cane con pedigree li fanno incrociare, producono dei meticci privi di pedigree e in quanto tali privi di valore, quindi non dovrebbero richiedere pagamento e non possono essere definiti cani di razza (come la mia ‘rott’ in foto che appunto non ho pagato!) anche se geneticamente lo sono.
    sta il fatto che nel mio caso il cane viene da amici (idioti) che non hanno separato i cani e subito dopo lo svezzamento hanno sterilizzato la femmina, non da annunci trovati alla fermata del tram, sul giornale o su internet.

    visto che alla fine stiamo spendendo tempo a rispondere ad un anonimo troll che altro non fa che provocare, terrò i pop corn per un buon film e attenderò il prossimo articolo sperando che l’infestazione venga debellata.

    buon proseguimento a tutti

    • Speravo che fosse chiaro che intendevo due cani della medesima razza… dice che verrebbero dei meticci? Una cosa ho notato in questa pagina: la concezione del cane di razza stile borsa di Prada. Bene, fa onore direi, insieme a tutti quei bei termini che sono in uso da queste parti, tipo “sciuramaria”, col quale sembrate intendere una povera inetta non “professionista di altissimo livello” che ha avuto l’ardire di prendere un cane senza aver prima contattato la già citata “superprofessionista”… poi ci sono i “cagnari”, che sarebbero gli altri, così chiamati per distinguerli da i qui presenti già citati e ricitati professionisti di altissimo livello, e non parliamo poi del termine “ammmmmmore”. L’avete coniato con così tante m per sottolineare la “professionalità” di chi lo utilizza? Se li goda i suoi pop corn, intanto le regalo io un altro termine, che non ho inventato io ma che prendo semplicemenhte in prestito dalla natura e dalla lingua italiana: “i polli”, che sono quelli che si lasciano sedurre dal venditore di turno che promuove i propri servizi o “prodotti” con argomentazioni finalizzate solo a discreditare la vera o solo presunta concorrenza.

      • Valeria, bannala altrimenti ci perdiamo tutti del gran tempo, perché io non riesco a non risponderle…
        Ospite, sarai tu che hai la concezione del cane di razza come la borsa firmata.

        e implicitamente stai dando ragionissima a Valeria e al suo articolo.

        • ma certo, sono io che ho detto che quelli che ho detto che chi prende il cane in un canile lo fa per risparmiare, e sono sempre io che ho detto che ho detto che chi compra un cane in un canile è “invidioso” di quelli che li hanno di razza……. Eh sì certo bannatemi, la verità fa male lo so.

      • Si legga un po’ di articoli pubblicati sul sito prima di dare del “pradista”. Forse, ma non è detto, riuscirà a capire il significato di certe espressioni.
        Vero è che sputare sentenze e appiccicare etichette a vanvera è molto più semplice dell’informarsi prima di parlare…

      • Ospite, i pop corn me li sto godendo io, anche perchè mi sa che l’autrice dell’articolo, quella brutta nazista, è impegnata con i cani e i loro proprietari questo week end. quindi mentre sgranocchio ti invito caldamente ad accendere il cervello. Non credo che la redazione voglia promuovere i propri “prodotti”, visto che è da tempo che non “produce” più cani (ma cultura cinofila sì). fra l’altro se non erro, ha avuto più di un meticcio….ovviamente per torturarlo, ‘sta nazista. che i meticci li odia proprio, sissì.
        cordialmente, una sciuramaria.

  37. Sono completamente d’accordo con Valeria.
    Io ho un cane meticcio, abbandonato a 3 mesi ed “adottato” dai dipendenti di una ditta che l’hanno curato e cresciuto con amore… ma lasciato spesso solo…
    Ci siamo conosciuti, ci siamo piaciuti e quando la ditta ha chiuso (la crisi….) lui doveva andare al canile, perchè nessuno poteva tenerlo.
    Ci ho provato, ma all’inizio non è stato facilissimo.
    Ad un certo punto avevo deciso di rinunciare. Poi, supportata anche da una volontaria del canile di Monza sono andata da un esperto (che collabora anche con il canile…) e ora le cose vanno bene.
    Non c’è voluto molto, fortunatamente Wales ci ha messo MOOLTO del suo, ma senza quell’aiuto la nostra convivenza non sarebbe stata così facile… E con tutto che conoscevo bene dove aveva vissuto, le persone con cui era stato….
    Sono un educatore, e ho lavorato per anni in comunità con minori ed adolescenti (umani, s’intende) e sono convinta che con un cane sia concettualmente uguale.
    Se vuoi adottare ritengo sia spesso necessario l’aiuto di un esperto che accompagni l’incontro, che segua l’inserimento in casa che “sostenga” colui che adotta…
    Ma credo che “spendere” per questo sia poco remunerativo, quindi si glissa…
    Si preferisce “spendere” per recintare un’area cani piuttosto che investire per “educare” ed “educarsi” a vivere con un 4 zampe…
    Troppo spesso la demagogia vince sulla consapevolezza di ciò che si sta realmente dicendo….!

    • Vede, lei mi conferma che i canili non sono tutti spazzatura, l’hanno seguita e supportata perché il rapporto col suo amico a 4 zampe potesse decollare al meglio. E mi conferma anche il fatto che lei non sia un pezzente che il cane non l’ha “comprato” per risparmiare…

  38. Ieri parlavamo con mia moglie delle campagne del tipo “un amico non si compra”, “non comprare, adotta” e simili, visto che anche lei un paio di volte aveva condiviso su facebook le locandine di ste cose (che esistono anche in messico, non solo in italia).
    Quindi ho deciso di cercare di spiegarle perche se sparissero gli allevatori (o se proibissero la vendita dei cani) sarebbe un male per la cinofilia. E per fortuna ha capito che se non si potessero vendere i cuccioli, allora nessuno si preocuperebbe piu di fare studi per le malattie ereditarie a i cani (per decidere quali fa riprodurre e quali no), e nemmeno di fare ricerche sulle linee di sangue, ne di spostarsi dalla propria citta’ per cercare il partner piu adatto, ne di… tutto quello che fa un buon allevatore. E per fortuna ha capito la situazione, decidendo di non diffondere piu messaggi del genere.

    • Il vero problema è che i messaggi dovrebbero essere mirati e rivolti contro le fabbriche di cuccioli e tutto ciò che non rientra nell’allevamento professionale.
      L’allevatore da cui ho acquistato la mia bernese mi diceva che c’erano delle proposte per limitare anche l’allevamento amatoriale ma soprattutto ‘castrare’ i cagnari, ovvero rigida disciplinazione riguardo nursery e tutto il discorso igientico pre e post parto. Il discorso è stato fatto 3 anni fa e personalmente non l’ho approfondito perchè la mia cagnona è stata sterilizzata perchè non ho intenzione di farla riprodurre, ma sarebbe utile sentire cosa dicono a riguardo gli allevatori cioè se queste proposte si siano fermate alla mera teoria o siano andate avanti in qualche modo.

  39. Aridaje non si parla dei cani del canile da buttare via ma dice molto semplicemente che né chi prende cani di razza né chi prende trovatelli sono da sdegnare se in entrambe i casi la scelta viene fatta razionalmente mettendo in conto i propri limiti.
    Incomincio a pensare che la gente non capisce l italiano

    • Se fa come me la prima volta che non l’ho letto tutto, ma la seconda sì, vedrà che non è come sostiene, legga bene anche lei e poi mi dica, alcune delle cose che ha scritto danno veramente il voltastomaco. Forse tale è la professionalità e la bravura di questa signora che per risaltare e farsi “chiamare” deve sputare su tutto e tutti, soprattutto sugli animali più sfortunati e sulle persone, volontari e privati che li amano e cercano di aiutarli. Senza contare che spesso il problema di molti cani è la sofferenza di essere stati abbandonati e di non avere una vera casa e una famiglia che li ami e che se ne prenda cura. Altro che i canili te li tirano dietro, sono anni che quando si prende un cane al canile, o qualsiasi altro animale da un rifugio si viene stra controllati, e soprattutto dopo l’adozione, è quando l’animale si compra che poi non si viene controllati, altro che storie. E i veterinari? Sapete che esistono anche i veterinari? Stranamente quando ci vado con la mia coniglietta disabile, “volutamente” acquisita, “gratis”, e per la quale spendo più di quello che spenderei per mantenere un cavallo sano, c’è sempre la fila di persone che come me non si fanno certo pregare per far curare il