venerdì 6 Dicembre 2024

Confesso che ho allevato (…e che allevo)

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cucciolidi DANIELA MAFFEI –  Sì, confesso: vivo di cani. Non ho nessuno che mi porta a casa uno stipendio, vivo sola, barcamenandomi tra gli alti e bassi della vita da single. Nessuno appiana i miei debiti, nessuno mi assicura un’entrata fissa mensile indipendente dall’andamento dell’allevamento. Nessuna spalla con la quale condividere, anche solo metaforicamente.

Sì, confesso: se non vendo i cuccioli non posso pagare il mangime, i veterinari, l’acqua (che botta l’ultima bolletta! devo smettere di lavare i box con tanta cura!), il gas e tutte le altre spese che chiunque conosce.
I cuccioli, man mano che passano le settimane, non li posso mettere in congelatore nell’attesa che arrivi la persona adatta per loro. Continuano a mangiare, ad aver bisogno di cure, vanno educati e seguiti aspettando la persona giusta, che magari arriverà dopo 6 mesi, o 12, o anche non arriverà mai (e il cane resterà con me). Quando la persona giusta arriva, magari non ha tanti soldi da spendere ma è la persona giusta per quel cane.  Allora glielo cedo comunque, ad una cifra che – quando va di lusso – copre almeno le spese sostenute sino a quel momento. Ma va bene così.  Quello che conta è che il cane vada a stare bene.

Sì, confesso: ho affidato qualcuno dei miei cani. Alcuni giovanissimi, altri a fine carriera. Reputo migliore la vita da figlio unico, principino del divano, a quella che potrebbe fare qui, dove io sono una, le ore sono 24 e i cani, oggi, sono 14, ai quali si sommano i cuccioli, con tutti i loro indispensabili bisogni e, occasionalmente, qualche ospite a 4 zampe.

Sì, confesso: non mi ricordo la genealogia dei miei cani. Ho dei problemi di memoria su tutto, oramai: quanto ho speso per un oggetto comprato ieri, il nome  e spesso anche il volto – con pessime figure conseguenti – della persona con la quale ho appena trascorso una giornata in piacevole compagnia, con chi ho chattato ieri sera e la sera prima, gli appuntamenti dal dentista e quelli con i clienti (anche se li trascrivo diligentemente sull’agenda), i numeri di telefono, anche quello di mia mamma…
Fino a pochi anni fa ricordavo tutto. Ora non più. Così vado a rileggermi i pedigree, almeno son sicura … certo, non faccio una bella figura a dirlo, ma credo che ci siano figure ben peggiori di una memoria scadente.

coccoleSì confesso: accoppio alcune delle mie femmine con un maschio che ho allevato io. A volte scelgo uno dei miei cani titolati, altre volte un giovane maschio. Perché… sì, confesso: non sono ricca. Ho molti debiti con tutti i miei fornitori (il veterinario in primis, oramai ha raggiunto vette che nn so quando potrò rientrare) e non mi posso sempre permettere di andare a pagare una monta esterna. Però i miei cani sono controllati e testati, e qualche volta anche titolati. Da una monta esterna non sempre riesco ad ottenere meglio di quello che ottengo con i miei maschi.
Conosco il cane, i fratelli e le sorelle, i genitori, i nonni, i bisnonni, e anche i mezzi fratelli/sorelle. Sono nati a casa mia, so ‘tutto’ di loro. Non posso dire lo stesso dei cani esterni dai quali posso andare a fare una monta… e non sempre ho la possibilità di trovare un cane testato, controllato *e* titolato. Alcuni dei miei maschi lo sono.

Sì, confesso: ho avuto 6 cucciolate da una mia femmina. La prima fatta dal suo allevatore, le altre da me… e l’ultima è stata una cosa da totale sciuramaria. Fanciulla al 18mo giorno di calore spararanzata sul balcone al sole. maschio in giardino. Cancelli chiusi. Ma LEI ha deciso che aveva voglia ed è passata in un buchetto che non avevo mai visto (ho provveduto a tapparlo, ma troppo tardi). Risultato: Tempus Fugit si chiama la figliolina – unica per fortuna – a perenne memento.
La cagna è sempre stata seguita dal veterinario che ne ha accertato la salute prima, durante e dopo; mi avrebbe ‘massacrata’ se avessi fatto partorire una femmina non in ottima salute, sia pure (s)fortuitamente coperta, rifiutando qualsiasi prestazione medica che nn fosse l’interruzione di gravidanza.

Sì, confesso (e confesso pure in anteprima): ho intenzione di far partorire due volte di seguito una femmina, sempre se il primo parto avverrà e la cagna starà bene.  Quindi pessimo allevatore in anticipo…!  Ma così ci dice di fare il veterinario specializzato in riproduzione.
Poichè sono un pessimo allevatore a 360 gradi, ho una femmina sulla quale conto, anzi a questo punto forse è il caso di dire “contavo”, tantissimo per la selezione futura. Ovviamente è *lei* che ha le cisti ovariche: super titolata, quasi 4 anni, non ha ancora mai partorito e i rischi di una non gravidanza a causa delle cisti sono altissimi.
Per lei ho scelto da più di un anno un maschio estero, giusto a 2mila km di distanza, con un tasso di monta non esattamente popolare. Ecco, ovviamente non posso permettermi, da pessimo allevatore, un costo di questo tipo per questa cagna, visti i rischi: così sceglierò il miglior compromesso possibile.

Sì, confesso: ho cagne che hanno partorito una sola volta nella vita, e altre nessuna. Nel primo caso perchè quello che è nato non è stato assolutamente all’altezza della selezione pregressa, nell’altro caso perchè sono cagne così importanti da punto di vista caratteriale che dovrei poter contare solo ed esclusivamente su proprietari che siano già esperti e non ne ho esattamente la coda alla porta, come credo non ce l’abbia nessuno, per non condannare questi cuccioli ad una vita infelice e, con loro, i loro compagni umani.

apisSì, confesso: la stragrande maggioranza dei miei cuccioli va in famiglia, a volte famiglia al primo cane, non interessata a riproduzione, selezione, esposizioni. E si, confesso: offro loro una formazione pre-affido precisa e completa come a colui che mi chiede la cremè della cucciolata per andare in expo, magari già esperto di cani. E  lo stesso servizio post-affido.

Sì, confesso: ho un rapporto emotivo particolare, più profondo ed intenso, con gli ‘sfigatelli’ che mi sono nati in questi anni: sì, confesso, sono nati e non li ho soppressi. Confesso che hanno tutti una casa e sono amati dai loro proprietari e da me.

Sì, confesso: faccio volontariato per le associazioni rescue e con il canile di zona. Ospito a casa mia cani distrutti nel fisico e nell’animo, cerco di aiutarli a superare i traumi per farli tornare fiduciosi verso l’uomo, aiuto i volontari nella scelta della nuova famiglia, seguo la formazione degli adottanti.

Sì, confesso: nessuno mi ha ‘insegnato’ ad allevare. non ho mai avuto un allevatore più esperto che mi abbia presa sotto la sua ala facendomi vedere cosa succede quando una cagna partorisce, come fare se un cucciolo nasce poco vitale, come capire se è il caso di fare un cesareo oppure se aspettare e le millemila altre ‘cose’ che riguardano i cani. Così come nessuno mi ha condotta per mano alle prime expo. E anche in fatto di educazione canina prima, e di addestramento poi, ho imparato dai miei errori, sono stata ampiamente redarguita da fior di veri professionisti, ma soprattutto attraverso i miei errori ho imparato a ‘leggere’ i cani, miei e di terzi.

Sì, confesso: non sento bisogno di fare l’elenco dei titoli vinti dai miei cani: li hanno vinti loro, non io, anche se portano il mio affisso.

Sì, confesso: ho partecipato a millemila stage, master, fatto buona parte di un percorso universitario specifico, ho diplomi da educatore e rieducatore e operatore pet-terapy: mi sono serviti per imparare e per mettere quanto appreso al servizio dei cani, miei e di terzi. e continuo a frequentare corsi, stage e master. D’imparare non finirò mai.

Sì, confesso, sono giudice ENCI. La formazione è servita a me; quanto appreso è al servizio dei cani, non delle vanità umane.

Sì, confesso: partecipo alle expo, poco in ogni caso, prevalentemente in Italia, sempre e solo per questioni economiche (malefici soldi!).  Oltre alle spese intrinseche della gara: viaggio, soggiorno, iscrizione, devo aggiungere quelle della dog sitter che segua gli altri cani a casa ed è una grandissima responsabilità, tanto per me (scegliere la persona giusta che badi a loro), quanto per la persona alla quale do la mia fiducia: entra in casa mia, al mio posto a 360 gradi, ha la responsabilità della vita dei miei cani.

Sì, confesso: iscrivo i cani senza neppure guardare chi giudica, quale ‘tipo’ di cane il giudice ha preferito in altre expo, se alleva la razza che espongo o dove ha giudicato in precedenza. E neppure m’incuriosisce sapere quali altri cani vi parteciperanno.

Sì, confesso una mancanza di modestia: so giudicare anche da sola i miei cani. So come sono e quanto valgono. Però,  se vado da un collega a farglieli vedere, prendo quello che viene e non mi metto a discutere. Giudica lui, non io. Se non fossi disponibile ad accettare un’opinione diversa dalla mia non andrei in expo.

attaccSì, confesso: ho sempre preparato e portato personalmente i miei cani, e qualche cane di terzi, alle prove di lavoro e selezione. Non li ho fatti preparare e portare da altri per poi gloriarmi dei risultati.  E – confesso – quanto ho imparato!
In expo, confesso che ho – qualche volta – dato il cane in mano all’handler perchè mi costava meno che portarcelo personalmente; se posso, invece, preferisco andare io col cane, anche se il mio handling non è certamente a livelli professionali e neppure passo ore e ore a preparare i cani per le expo con tapis rulant, sedute di handling, addestramenti mirati a far risaltare un muscolo, un orecchio o un piede. E’ un momento ludico, non di lavoro.

Sì, confesso: ho dovuto imparare a riconoscere se i potenziali nuovi proprietari sono persone adatte, fidate e se seguiranno i miei suggerimenti per il cane e se saranno leali. Ecco, su quest’ultimo particolare ho ancora alcune lacune; ho ancora tempo davanti, imparerò ancora…

Quello che ho imparato lo devo solo ai cani: miei e di coloro che hanno scelto di farmi conoscere i loro.
Di mio ci ho messo la voglia: di approfondire, leggere, studiare, imparare, comprendere che ogni giorno è di accrescimento, se si vuole; ci ho messo la consapevolezza che non si arriverà mai, ogni accoppiamento sarà una sorpresa.
Qualche volta in bene (e si riuscirà a fare mantenere un risultato o fare un piccolissimo passo avanti), qualche volta… si tornerà indietro per ricominciare.
Sono partita nel ’89 (si , millenovecentoootantanove) da perfettissima sciuramaria ed oggi sono dove sono.
La strada percorsa, se mi giro indietro, è lunghissima. Immenso quanto appreso, tantissimo avrei voluto non doverlo apprendere per imparare cosa vuol dire ‘sbagliare’… ma si sa, la vita è l’insegnante più difficile: prima ti fa gli esami, e poi ti spiega.
Oggi sono qui. Guardo avanti e sono consapevole di quante siano decine di miGliooooooooni le cose che ancora non so.
Quello che so è che anche oggi imparerò qualcosa di nuovo. Mi basterà guardare i miei cani.

“Amore, pazienza… e fare un passo indietro (P. Villani)”

 

 

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33 Commenti

  1. confesso che dalle tue parole ho sentito tanto amore e l’umiltà di voler imparare dai tuoi cani

    solo per questo ti abbraccio, devi essere una persona speciale, grazie per quello che fai per i tuoi amici cani

    e buone feste

  2. Daniela Maffei, le sue confessioni non sono state in grado di scalfire minimamente la stima di chi già la conosceva ma sono state in grado di procurare ammirazione e rispetto a chi non la conosceva.

  3. Ciao Daniela…non posso che farti i complimenti per il tuo splendido articolo…e posso solo confermare a chi ti leggerà, sperando che abbia la pazienza di arrivare anche al mio commento, che tutto quello che hai detto è RIGOROSAMENTE vero. Lo so perchè abbiamo passato tre anni di convivenza. E ti ho visto non perdere MAI la pazienza con i tuoi cani….al massimo qualche sbuffo, una frase detta a voce più alta ma mai più di questo…e ti ho vista soffrire per decisioni difficili che dovevi,tuo malgrado, prendere…ed ho visto la tenerezza che hai con i cuccioli, anche dopo decine e decine di cucciolate…è stata veramente una fortuna conoscerti e conoscere il mondo SANO della cinofilia…un abbraccio forte!cristina

  4. ecco, appunto. Spero che questo bellissimo articolo chiuda la bocca alle cornacchie che berciavano ieri sul fatto di “dare via i cani dopo averli spremuti per la riproduzione”, riferito alla Bisturi. Ricordo bene i post di “pentimento” o perlomeno di nostalgia, in cui minacciavi scherzosamente di andartela a riprendere… Complimenti per la scelta coraggiosa di seguire la passione, da sola e nonostante tutto. Concordo con Micaela e Denis: se la cinofilia in generale (e l’Enci in particolare) fossero pieni di gente come te e come Valeria, saremmo un paese più civile, invece siamo un paese del terzo mondo, dove allevare cani è un hobby di lusso o una scelta eroica.

  5. semplicemente straordinario.non sono un allevatore ma un semplice uomo che si può fregiare della compagnia di un amico peloso straordinario,che spesso lo riconcilia con se stesso ed il mondo. quando possiamo aiutiamo qualche cane in difficoltà ( staffette o stallo in casa)ed ogni volta é un colpo al cuore guardare quegl’occhi e pensare quanta sofferenza abbiano dovuto vedere. ho conosciuto alcuni allevatori e come sempre generalizzare e la cosa più sbagliata al mondo, i bastardi ci sono

    ovunque.non è l’attività sbagliata è il modo in cui la
    si porta avanti.

  6. 😀 STANDING OVATION 😀 con Daniela siamo “FB friends” e frequentiamo entrambe alcuni gruppi on line ma purtroppo non ci conosciamo di persona (io ahimè vivo nel lontano Cile)… già prima mi sarebbe piaciuto conoscere Daniela… ora mi sento proprio in esilio… chissà quante altre cose avrebbe da ‘confessare’: LEI dice ‘confessare’, io direi ‘insegnare 😉 e allora mi rimane solo una possibilità: DAI DANIELA SCRIVI DI PIÙ!!!!

  7. Ciao Daniela,
    Proprio domenica sono stata a casa tua per conoscere te e gli staffy. Ho conosciuto cagnotti meravigliosi e una persona altrettanto bella, gentile, disponibile e professionale.
    Ho ancora nel cuore l’espressione di una staffina che si prendeva le mie coccole!!!! Confesso che me ne sono innamorata!

    Bravaaaaaaa!!!

  8. Carissima, non ci conosciamo personalmente anche se siamo AMMICHE su faccialibro, ed ho tentato di inviarti gli MP3 dei Negramaro via Skype ( ma nunjaavemofatta!!!!hahahaah);
    ho scelto io di esserti amica perche’ ti ho conosciuta e riconosciuta qui, su TPC, ogni tanto mi passavano in bacheca i tuoi link seri o spassosi, mi trovavo in linea coi tuoi ragionamenti e con la tua logica, e dove non capivo per ignoranza mia, mi arrivava l’illuminazione; nella mia testolina da inguaribile sognatrice ed ottimista un allevatore e’ uno che vive i suoi cani, che li ama sempre e che ama tutti i cani, quindi, mi piace che: se allevo, cio’ non esclude che aiuto anche i meno fortunati e non solo girando i link, non mi metto su di uno scalino, non me la tiro coi titoli ne’ faccio l’irraggiungibile; non sai tutto te e guai a contraddirti, anche se .. sei una donna “forte” e questo si legge ad sillaba!! .. ma la cosa che piu’ mi ha confermato che sei una bella persona a 360° e che questo non lo vedo solo io e’ stato un mio amico che un giorno mi ha chiesto se ti conoscevo dal vivo perche’ apprezzava tantissimo il tuo approccio allevatoriale,e mi ha detto: se prendero’ un secondo Rott,dopo questo, lo prendo da lei ( e lui ne caisce piu’ di me di comportamento animale e di Rott!!) !… non e’ una bugia Daniela, e mi sembra giusto.. dopo un km di io confesso dirtelo! 😉 BRAVA!

  9. Una lettura molto bella… però che tristezza che la cinofilia di qualità debba fondarsi sullo spirito di sacrificio e sul masochismo di chi ha il coraggio di riempirsi di debiti per i cani e vivere una vita da sguattero avendo competenze da manager. Mentre il sistema sembra premiare chi non ha scrupoli, chi non ha competenza, chi bada solo alle logiche di mercato.

  10. Serietà, sincerità, trasparenza, umiltà e…Amore (non quello melenso, quello vero!).
    Se possedessimo un po’ di tutto ciò il mondo sarebbe migliore. Siamo esseri umani, non possiamo far altro che tendervi strenuamente ogni giorno come fa lei signora Maffei. Leggere il suo articolo fa bene al cuore.

  11. Complimenti! Se la cinofilia italiana fosse un pò più come te e Valeria e un po’ meno come l’ENCI politicizzato e “interessato” (nel senso di $$) altro che paesi del nord europa!

  12. Dani, per quanto vale, mi sei sempre piaciuta, fin da subito. Pur non conoscendoci personalmente, ogni volta che si parla di allevatori con la A maiuscola penso a te, penso a quanto leggo nei resoconti delle tue giornate e alle foto dei tuoi cani. (Luca di Ligero)

  13. Quindi tu sei allevatrice di molossoidi e giudice enci… avrei centinaia di domande che mi piacerebbe farti. Visto che il mio cucciolo e’ appunto un molossoide (incrocio di mastino spagnolo e mastino napoletano). Mi dai il link del sito del tuo allevamento per favore? E come funziona il giudizio? Tu quali razze giudichi?

  14. Complimenti Daniela!
    La prima volta che ci siamo incontrate (al seminario Mangini-Rossi a Frossasco) non avevo idea di cosa fosse un allevatore serio!
    A dir la verità ho appena iniziato a scoprire il fantastico mondo della cinofilia e ho avuto la fortuna di iniziare con le persone giuste! Seguire Valeria su ti presento il cane e partecipare ai seminari con Claudio e Paolo Villani, andare al campo da Davide Cardia. Credo che come inizio sia tra i migliori!
    Ma come deve essere un vero allevatore l’ho capito dal tuo racconto di quel giorno! Cosa pretendi da un potenziale proprietario dei tuoi cuccioli, cosa fai per formarli, per aiutarli nel corso della crescita e della vita dei tuoi cani! Da lì ho capito cosa dovrò pretendere io da un allevatore quando andrò a comprare un cucciolo!
    Grande Daniela! 🙂

  15. cara Daniela, sei meravigliosa. C’e’ chi si riconosce in te, nelle tue esperienze, nella tua fede, nei tuoi cani. Tra gli Allevatori ci sono altri come te, non sei sola! Ecco perche’ ti scrivo, perche’ desidero dirti che sono con te, profondamente con te e le tue esperienze. Sei allevatrice e giudice ENCI, fai onore alle due categorie. Brava! Iris

  16. Ho letto questa “pubblica confessione” con interesse. Dicevo , leggendo, chissà cosa verrà fuori, chissà quali gravi irregolarità avrà commesso la signora Daniela per arrivare a dichiararsi pubblicamente colpevole.

    Alla fine di tutte le confessioni la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: “tutto qui!!!???”.

    Le cattive abitudini di riproduttori\commercianti di cani poco corretti ci hanno abituato a fatti tipo: denunciare cucciolate con genitori fasulli, dichiarare come propri cani nati magari nell’est europeo ed importati inscatolati come i pelati e via dicendo . . . insomma qualche cosa di veramente dirompente.

    Invece abbiamo una serie di ammissioni che in gran parte potrebbero addirittura essere interpretate come descrizioni di pregi piuttosto che mancanze!

    Io e lei Daniela ci siamo conosciuti un paio di anni orsono, in occasione di una manifestazione riguardante gli staffy. Ho avuto modo di ascoltare una sua “lezione” , se così può essere definita l’istruttiva e piacevole chiaccherata che ha intrattnuto con noi presenti. Ho apprezzato la sua competenza e fatto tesoro di alcune dritte che ci ha dato per imparare a vedere meglio, interpretandole correttamente, caratteristiche e peculiarità dei nostri cani.

    Certo dopo he ci ha descritto il suo difettuccio di memoria non pretendo che si ricordi di me, ma io di lei mi ricordo bene. Quello che ci ha raccontato nel suo scritto è un autoritratto che spero non abbia pubblicato come reazione a qualche immeritata critica.

    Per quanto mi riguarda le riconfermo la mia stima, spero che continui nella sua attività e che possa trarne ancora parecchie soddisfazioni.

    • Purtroppo una critica immeritata la ha ricevuta, e in parte anche per colpa mia. Si tratta dell’ articolo ‘Hai un cane di razza? Sicuramente ti stai vergognando molto!’; una troll ha definito Valeria come “il Cartier della cinofilia” e io non essendomi ancora reso conto che stavo rispondendo a un troll ho messo in mezzo la bisturi per “difendere Valeria”; con la conseguenza che il troll mi ha risposto dicendo che “”la “Bisturi” era di un’altra persona che l’ha “utilizzata” come riproduttrice e quando (la Bisturi) non è più stata in grado di continuare con quella funzione è stata data ad una altra persona?? è così che funziona nel mondo dei cani di razza?””… E quindi il mio intervento invece di servire ad appoggiare Valeria e’ servito solo a far cadere critiche pure su Daniela, con la quale mi scuso per averla tirata in mezzo.

  17. IO CONFESSO: leggo quasi esclusivamente gli articoli di Valeria.
    Ma questo è davvero particolare.
    Sei un’ottima Allevatrice e una gran brava persona !
    L’unico rammarico è che non allevi golden… 😉
    Fabio

  18. Ed io ti confesso: il sito internet del tuo allevamento lo guardo sempre, e i tuoi cani sono così belli che viene la pelle d’oca!
    Questo vuol dire che sei bravissima!
    Vai avanti così 🙂

  19. E brava Daniela . . . .
    Confesso (permettimelo)
    di essere ancora stupito di come è stata da te “formata” nel carattere la piccola Odessa (una delle tue creature, per “gli altri che non sanno”) e per quanto ogni volta che vado da lei a lavorarci la veda matura e presente (dall’alto dei suoi 7 mesi di età) pur con tutta la tipica esuberanza staffina.
    Inoltre . . .la canina giusta alle persone giuste.

    Complimenti perché se le altre cose le hai fatte la metà bene . . .. hai sempre fatto degli ottimi lavori !!

  20. Allevatori seri. Vedete che esistono? Sono pochi magari….ma esistono….e con la A maiuscola come la parola Amore.
    E’ stato un piacere leggerti.

  21. Aaaaaaaaaaaaaaaah ma sei tuuuuuuuuuuuuuu quella in cima nel banner!!! Sbaglio? Ero giusto sul sito dell’allevamento a dare un’occhiata O:)

  22. Standing ovation. In silenzio pieno di ammirazione.
    E poi dico che sono stracontenta di aver potuto leggere di te, di cosa fai e, di conseguenza e almeno un po’, di chi tu sia. Ho letto diverse volte tuoi commenti in qua e in là, condividendone spesso il contenuto e rallegrandomi dell’ironia che spesso vi ho trovato. So che la Bisturi, meravigliosa creatura…, viene da casa tua e anche questo è un valore aggiunto 😉
    Splendido questo “coming out”, a testa alta giustamente orgogliosa. 🙂

  23. Ciao Daniela 🙂

    mi è piaciuto molto il tuo “io confesso”

    mi ci ritrovo, non sono un’allevatrice di cani, la nostra Dotty ha fatto un’unica cucciolata ed anch’io prima di consegnare un cucciolo a chi me lo chiedeva spiegavo tutte le difficoltà che si incontravano ad avere un bobtail in casa, per cui spero di averli affidati in mani sicure

    anche io come te ho imparato moltissimo dai miei amici e spero di continuare ad imparare

    continua così, un abbraccio

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