di SERENA GIORGETTI – No, non sono una una ciclista… però ero una sciuramaria desiderosissima di avere un cane, ancor più di avere un dogo argentino.
E’ successo tutto per caso, in modo impulsivo: diversi anni orsono mi trovavo nello studio di un veterinario in attesa di entrare col mio gatto e, sfogliando una rivista cinofila, mi imbatto in un articolo che parlava, appunto, del dogo argentino.
Sono rimasta fulminata da quel cane bianco, fiero, possente ed ho iniziato a sognarlo, a desiderarlo. Ma non potevo.
Ho una madre terrorizzata dai cani e vivevo con lei, figuariamoci se avrei potuto portarle a casa proprio un dogo.
Questo sogno rimane nel cassetto per anni, finché non incontrai colui che adesso è mio marito.
Anche a lui piace il dogo, quindi gli propongo di prenderne uno, ma mi dice: “E’ un cane impegnativo, non possiamo prenderlo, abbiamo già un cane. Scordatelo”.
Ma io, testa dura quale sono, non demordo e gli rompo le scatole ogni giorno, guardo siti di allevamenti… il mio sogno è tornato fuori prepotente.
Finché un bel giorno quel sant’uomo mi prende, mi carica in macchina senza dirmi dove stavamo andando e dopo un’ora abbondante di viaggio mi ritrovo davanti ad un cancello con dieci dogo parati di fronte che ci abbaiavano minacciosi.
Sarò sincera, era la prima volta che ne vedevo uno dal vivo. Anzi… tanti dal vivo.
Ero senza parole, le gambe mi tremavano, frastornata come un bimbo al luna park.
Gli allevatori ci accolgono calorosamente, ma non ricordo nulla di quello che ci dissero (a posteriori credo che in quel momento pensassero di avere a che fare con una demente); ricordo solo che ad un certo punto ci siamo trovati davanti ad una cassa parto con una mamma e 7sette cuccioli di due giorni appena.
Mio marito mi dice: “Scegline uno, è il tuo regalo di nozze!”
Detto fatto, scelto il cucciolo, a 60 giorni precisi lo abbiamo portato a casa: così Desmo è entrato a pieno titolo nella mia vita e nel mio cuore.

Dal giorno successivo la mia vita è stravolta, è il mio primo vero cane e io, di cani, non ne capivo una beneamata…
All’inizio quello che per me era stato un grande sogno diventa un incubo. Il cucciolo faceva il cucciolo, ma io non lo capivo. Non capivo perché rompesse tutto ciò che era mio, perché tra le scarpe mie e di mio marito scegliesse sempre le prime da distruggere.
Non capivo perché non mi ascoltasse, non mi capisse, offuscata da quella terribile arroganza insita nell’essere umano per cui “da un cane tutto mi è dovuto”.
Il cucciolo cresce e crescono i danni, i pasticci e le incomprensioni. Non riesco a gestirlo in nessun modo.
Ci rivolgiamo ad un “educatore”, ma niente, nessun risultato. Poi ad un altro… e le cose, se possibile, peggiorano.
Io intanto inizio a leggere e a documentarmi per conto mio, qualche spiraglio lo vedo. Poi un giorno, girovagando per la rete, leggo che di lì a poco sarebbe iniziato un corso per diventare educatori cinofili. E’ abbastanza impegnativo, ma decido di farlo: devo risolvere i problemi col mio Desmo!
Inizio il corso e mi si apre un mondo, inizio a capire tanti comportamenti del mio – ormai – cucciolone. Mi metto in gioco, azzero tutto, riparto da capo, inizio a lavorare davvero con e per il mio cane, mi dedico a lui completamente: voglio quella Relazione perfetta.
Lui all’inizio non la prende mica tanto bene. Appena capisce che voglio cambiare le cose, che vorrei essere io a gestire lui e non sempre il contrario, Desmo ha un rifiuto totale nei miei confronti. Se prima qualche spiraglio lo avevo visto, torno nel buio più completo. Il mio Istruttore però mi dice di non mollare e di andare avanti perché le cose possono cambiare… ma naturalmente sono ancora io a dovermi mettere in gioco.
Con lui divento ferrea nelle regole, nel lavoro, nessuna concessione gratuita (e ripensando a questo, sinceramente, mi fa sorridere chi non crede alle gerarchie…) e finalmente le cose cambiano: mi ritrovo un cane collaborativo oltre le mie aspettative, una capa tosta che a volte mi ha fatto dire “chi diavolo me lo ha fatto fare???”… ma che poi mi dà delle soddisfazioni che mi ripagano di tutte le sudate, del nervoso che ti aggroviglia lo stomaco, delle lacrime versate.
Adesso Desmo ha quattro anni. Ancora oggi è un cane che, appena mollo un po’, mi mette in discussione. Nel suo sguardo esageratamente espressivo leggo: “Fattela tu questa cosa, che io non ho voglia”, oppure “Oggi le cose le gestisco io come mi pare e piace, tu fatti gli affaracci tuoi”.
Io, dal canto mio, ho imparato a ingoiare il rospo e a ricominciare tutto da capo il giorno successivo. Ma è così che abbiamo creato la nostra Relazione: che per qualcuno sarà piena di difetti, ma che per me è straordinaria.
Ciao..sn una ragazza di 24 anni e amo i cani… momentaneamente ho una labrador di 2 anni…k amo moltissimo… il mio ragazzo vuole farmi un regalo…e bene si un DOGO ARGENTINO… da smp amante delle razze possenti e forti come il Dogo…a breve credo di realizzare qst sogno pnel cassetto proprio km hai fatto tu… magari sbaglio ank non avendo mai avuto a che fare con cani del genere…ma io lo amo…e sarà presto mio… vorrei avere da te Serena qualche consiglio… su come e dove fare qualche corso per diventare
Educatrice cinofila…
Ciao Serena, complimenti per la tua storia! Se ci fosse più gente come te non ci sarebbero tanti abbandoni!!! 🙁 Dopo aver avuto 2 (stupendi) pastori tedeschi ora ho una femmina di Dogo Argentino di 3 anni, si chiama Eva….mi ha rubato il cuore!! 😀 Non ho fatto nessun corso ma devo dire che ho avuto dei problemi di dominanza da parte sua solo intorno agli 8 mesi! Li ho superati con determinazione( ma senza mai perdere la calma) e con tanta pazienza sotto gli occhi stupiti e a volte impauriti di mio marito e mia figlia. Ce l’ho fatta!! Ora ho un cane equilibrato, educato, affettuoso, dolce, coccoloso ……. chi più ne ha più ne metta!!! <3 Mi fa sentire viva perché riesco ad interagire perfettamente con lei senza nemmeno dover aprire bocca! Solo un punto è per me ancora un ostacolo insuperabile!! Premesso che è un cane che cammina in media 3 ore al giorno, se libera, però, tende a scappare e non c'è richiamo che tenga! Pensa, pochi giorni fa l'ho liberata in un giardino completamente chiuso ( o almeno io così credevo!!!) insieme al suo amichetto del cuore un Jack Russell. E' stata capace di trovare un buchino nascosto dietro una siepe e scappare! In realtà più che scappare lei correva felice ignara dei pericoli di una strada trafficata! Per fortuna si è fatta riprendere subito! Che spavento però!!! 🙁
Ancora tanti auguri per il tuo cucciolone e se avessi qualche consiglio per me sarebbe ben gradito! 🙂 🙂
Ciao, a cosa ti riferisci quando parli di problemi di dominanza? E quando dici di occhi impauriti di tuo marito e tua figlia? Sto valutando l’acquisto di un dogo, grazie.
…..ill.ma Serena, poiché dal tuo racconto lasci chiaramente intuire di quale e quanta maturità sentimentale emotiva e serietà tu sia dotata, ti chiedo di potermi indirizzare all’acquisto di alcuni testi o videocorsi che mi consentano di poter acquisire più informazioni possibili e preferibilmente fedeli alla realtà, così da meglio conoscere il profilo caratteriale e gestionale di un DAGO ARGENTINO, che, al par di te, nell’averlo visto per la prima volta, ha ingenerato in me una forte emozione e desiderio di adottarlo.
Quanto precede, semplicemente per essere già pronto e attrezzato il giorno in cui deciderò di far questo grande passo: ho acquistato anche un camper nell’idea di portarlo sempre con me anche in vacanza.
Sin d’ora ti ringrazio per la pazienza e la cortesia che riterrai opportuno riservarmi.
Nella segreta speranza di non risultare invadente, mi piacerebbe che tu mi trascrivessi come trascorre la giornata il tuo DESMO.
Gentilissimo Carletto,
innanzitutto grazie per i complimenti che mi hai fatto. I testi che posso consigliare, ma che sono di difficile reperibilità sono: “Il dogo argentino” di Serafino Bueti e lo stesso titolo di Paolo Vinanini. Un’altra cosa che posso consigliare è di selezionare qualche allevamento e chiedere ai titolari di poter trascorrere con loro qualche ora. La nostra giornata tipo si svolge così: al mattino ci facciamo un’oretta di passeggiata in campagna dove il cane può scorazzare libero e fare il cane, poi durante la giornata laddove sia possibile me lo porto sul lavoro, dove mi è di grande aiuto per insegnare ai cani dei miei allievi, oppure se ne rimane a casa da solo, eventualmente la sera si fa un’altra bella passeggiata in città e poi tutti a nanna (tutto questo lui lo condivide anche con gli altri miei due cani, una dobermann di quasi 10 anni e una Golden retriever di un anno). Possibilmente se riesco un paio di volte alla settimana lavoro sull’obbedienza o su nuovi esercizi per divertirci un po’. Sperando di essere stata esauriente, saluto caramente e rimango a disposizione!
Serena, è capitato anche a te che non abbia preso bene le misure della frenata schiantandotisi rovinosamente addosso? le mie ginocchia hanno resistito 7 anni delle sue corse, spero mi rimanga il FISICO per la passeggiata… ^^
Stamattina al campo,sessione di gioco/training con salsicciotti… ci si diverte, malauguratamente 2 leprotti han deciso di farsi un giro dalle nostre parti… nn c’è salsicciotto o rapporto consolidato che tenga. Blizen diventa Mr Hide ed entra in modalità caccia: zampetta tirata sù, coda in curva verso l’alto, orecchie tese, fronte accigliata… in quel caso hai un frammento di secondo x acchiapparlo x la pettorina e tenere più forte che puoi…evitando tutto il disastro successivo. ^^ Anche oggi abbiamo riportato le ossa a casa! 😀
Ma certo che è successo anche a me! Non so come faccio ad avere ancora le rotule intatte! 🙂
Effettivamente quando entrano in “modalità caccia” è dura fargli cambiare idea. Devo dire però che Desmo sono riuscita a fermarlo 2 volte nell’inseguimento di caprioli e 1 volta sulla lepre. Ho benedetto tutti i santi del Paradiso.
Grande Serena! Proprio ieri ho scritto a Valeria perchè con le mix abbiamo incontrato una tipa con un dogo, lei svitata mentre il cane, in fondo, no. Dopo un accenno di rissa con un husky, il dogo si è comportato benissimo, invece la sua umana svitata era molto delusa perchè “di solito mena tutti” ha detto. Ok, la sana aggressività ma da lì a pretendere che il cane picchi tutti, mi sembra da imbecilli.
Tu invece sei l’esatto contrario di quella svitata, hai un testone e ti stai facendo un …. così 🙂 la frase “abbiamo creato la nostra Relazione: che per qualcuno sarà piena di difetti, ma che per me è straordinaria” è tenerissima.
Quando ho iniziato seriamente ad informarmi sulle razze adatta a me, avevo escluso i dogo proprio perchè così impegnativi per carattere e stazza (sono forte come un ameba) dopo l’incontro di ieri, leggere il tuo articolo è come respirare aria fresca a luglio 🙂 grazie ^_^
Grazie Moni, che bei complimenti! Mi commuovo :’) purtroppo di svitati così e pieno il mondo. A volte penso che prima di prendere un cane bisognerebbe superare un test attitudinale XD anche perché poi succedono brutte cose…
prego 😉
Ciao, ho letto la tua storia e confermo che il dogo è una razza impegnativa… la “capa tosta” ed il “no questo nn lo faccio, di là non vado” lo leggo anch’io nel bisonte bianco con cui abito. Io alla fine me lo sono cresciuto da sola, non più in due e la mia vita è piena delle sue necessità più che delle mie. Ma so di aver avuto al mondo la più grande fortuna, un amore grosso come la sua testa, impegnativo come la sua corsa da CANERPILLAR e sereno come la sua voglia di tintarella… tanto nn si abbronza ma nn la capisce! 🙂 Vita sconvolta, amore esagerato, impegno gigantesco… Buon dogo anche a te!
La corsa da CANERPILLAR rende perfettamente l’idea! Mi hai fatto morire XD
Ad un certo punto hai scritto una cosa importantissima: TI SEI MESSA IN DISCUSSIONE.
Capisco in pieno il lavoro che stai facendo, la fatica, i giorni bui.. Io che come primo cane ho scelto un akita americano.
Dire che l’ho scelto è sbagliato però… Lui ha scelto me, ma questa è un’altra storia…
In bocca al lupo per tutto! 🙂 il tuo cane é bellissimo!
bellissima la tua storia, in molti punti ci ho visto la fotocopia della mia, agli esordi; era il 1989 !
quello che OGGI mi fa arrabbiare, leggendola, è che ancora nel 2009 (se ho fatto i conti giusti) ci siano allevatori che consegnano un cane senza offrire al proprietario una formazione per iniziare bene la vita col cucciolo e gli diano gli strumenti per capire il cane, lasciando alla mercè della sua (del proprietario) buona volontà l’educazione corretta del cucciolo.
E, a maggior ragione, questo mi fa tremendamente rabbia quando si tratta di razze impegnative.
Altri, il dogo (o il rottw, o l’asia, o , o , o ) lo hanno abbandonato perchè dava problemi. Problemi che NON ci sarebbero stati se il proprietario avesse ricevuto una formazione dall’allevatore.
Tu (e il tuo cane) avete fatto un percorso per continuare a vivere insieme. Bravi !!
Ciao Dani, dal racconto non traspare ma in realtà gli allevatori delle dritte me le avevano date ma i miei problemi erano più da educatori, e purtroppo i primi che ho incontrato erano degli incompetenti. Anz,i spezzo una lancia a favore degli allevatori che mi hanno dato un cane davvero equilibrato, e una volta trovata la chiave di lettura, con un ottimo carattere.
Si lascia un commento senza conoscere la storia…..per lo meno azzardato!!