di SCIURAMARIA – La mia educazione cinofila, nell’infanzia, è stata molto spartana e improntata soprattutto al “cave canem”, cioè al prudente rispetto per un animale portatore di denti forti e propenso a usarli in svariate circostanze, che andavano tutte evitate.
Per quanto riguarda la gestione e l’educazione del cane, l’unica nozione che mi è stata trasmessa riguardava l’importanza della coerenza e in particolar modo la necessità di proibire al cane sin da piccolo quello che non gli sarebbe stato poi permesso da adulto. Con mio grande disappunto, da bambina, non potevo portarmi a letto i cuccioli, immancabili a quel tempo in campagna dove passavo qualche mese estivo.
Di conseguenza l’unica cosa che mi era chiara, quando Oscar è entrato improvvisamente nella mia vita meno di due anni fa, era che non doveva essergli permesso di salire né sui letti né sui divani, visto che da adulto non ce lo avrei voluto, stante la mole (poi è diventato ancora più grande del previsto).
Non è stato molto difficile, anche perché Oscar ama dormire sul duro e ha disdegnato anche svariate cucce, preferendo il solo tappeto o direttamente il pavimento, se non fa freddo. Inoltre ha un limitato bisogno di contatto ravvicinato e per lui “stare vicini” corrisponde a una distanza di almeno un metro. Per finire, è abbastanza alto da non aver bisogno di salire ancora di più. Sono bastate, all’inizio, due o tre prese di posizione per farlo non solo scendere al momento, ma convincerlo che su letti e divani non si sale.
Al massimo ci salta sopra e subito scende quando sta giocando, per fare più scena, soprattutto se il gioco è con la piccola bulldog francese di mia figlia, che invece su letti e divani ha il permesso di stare.
In generale gli è permesso di salire a metà, purché tenga le zampe di dietro per terra, ed è la posizione che usa per farsi coccolare o per svegliarmi la mattina. Questo non l’ho mai scoraggiato perché preferisco iniziare la giornata con leccate e nasate piuttosto che con un suono sgradevole.
Come faccio con qualsiasi sveglia, io cerco di neutralizzarlo senza alzarmi, nel suo caso accarezzandolo. Lui gradisce, ma dopo un quarto d’ora di coccole mi richiama all’ordine finché non scendo dal letto.
Ottemperato al suo dovere, si sdraia tranquillo in ingresso e può aspettare anche un’ora prima di uscire: tutto sta andando secondo programma e per Oscar è questo che conta. Mi piace svegliarmi così. L’unico problema è che è difficile regolarlo con l’ora legale da un giorno all’altro, ma per fortuna la mia vita ha orari elastici.
Queste abitudini Oscar le ha sia in città sia in collina, nella casa dove abita il mio compagno e in cui passiamo tutti i week end. È una casa in mezzo a un bosco, ricco di divertimenti per cani, costituiti sia da altri cani con cui giocare, sia da animali selvatici da rincorrere, come caprioli, ghiri, tassi, lepri, fagiani, topini di campagna… e gatti, senza disdegnare mosche e soprattutto farfalle che Oscar insegue con grande gioia, riuscendo a volte persino a prenderle.
Decisamente in questo è un cane da caccia a vista, a meno che le farfalle non abbiano un odore specifico e attraente che non immaginiamo.
Il luogo è meno idilliaco di quanto si possa pensare da questa descrizione: è un bosco aspro e ripido, pieno di rovi e altre piante spinose, ma ai cani piace molto. Ce ne sono diversi, tutti liberi. Nessuno è randagio, e anche se molti non hanno mai visto un guinzaglio o un veterinario, ciascuno ha la sua famiglia e a me pare che facciano una bella vita.
Oscar è amico di tutti anche se è decisamente più grande di loro. In campagna si preferiscono cani piccoli perché mangiano meno. Non ci sono recinzioni di alcun tipo e quindi i cani si incontrano liberamente e liberamente si gestiscono le loro interazioni: non sarà un branco, ma è una bella compagnia.
Questa felice situazione di libertà e giochi con gli amici viene un giorno bruscamente interrotta da una new entry nella scarsa popolazione della collina, cioè una nuova vicina che ha paura dei cani e che Oscar ha subito fatto oggetto di abbaiate e ringhiate davanti alla sua casa che è a circa 200 metri dalla nostra.
Normalmente in campagna tutti sanno cosa fare con i cani, ma non lei, accidenti, che corre a nascondersi dietro alla macchina.
Oscar la insegue, ovviamente, e poi si siede.
Secondo la vicina la aspettava al varco per aggredirla più comodamente, secondo me avrebbe volentieri fatto amicizia, dato che sedersi è la sua postura tipica di quando desidera un approccio: “Visto come sono buono? Non avere paura e vieni a conoscermi”.
Non posso però saperlo con sicurezza perché non ho assistito alla scena, che mi è stata raccontata nel corso di una sofferta trattativa in cui ho ottenuto, non senza lottare, di poter liberare il cane da quando fa buio alle 9 di mattina, il venerdì e il sabato.
Questo improvviso cambio di abitudini mi ha decisamente sconfortato perché immaginavo che Oscar avrebbe sofferto di non poter più scorrazzare libero con i suoi amici, risparmiati dall’interdizione perché più piccoli e meno invadenti.
Ed effettivamente quando li sente fuori di casa, esprime il suo disappunto in modo sonoro e abbastanza chiaro. Delle due una: vuole o uscire, o che se ne vadano.
In questo stato d’animo umanamente depresso e caninamente nervoso, un giorno Oscar salta sul divano, un po’ per sfida, un po’ per attirare l’attenzione e convincerci a giocare. Il mio compagno, grande diseducatore di cani, decide che “poverino, se deve stare in casa, almeno che possa stare sul divano” e non vuole farlo scendere.
Oscar ci guarda molto perplesso, perché le cose non stanno andando come previsto. Sta un po’ in piedi aspettando l’ordine di venir giù. Riceve invece parole di approvazione e allora si sdraia, ma restando comunque all’erta. Per almeno una decina di volte, in diversi giorni, quando entro nella stanza salta giù: non è sicuro di avere il permesso di entrambi. Io lo rassicuro dicendogli “bravo” e dopo un po’ si convince.
Allora ci prova anche a casa, in città, ma gli intimo di scendere con voce scandalizzata e lui capisce benissimo; vuole solo verificare le nuove regole nei dettagli: Oscar ha bisogno di conoscerle bene, altrimenti si sente insicuro e si innervosisce.
Ormai sono tre mesi che ha conquistato il divano in collina. Non se lo ricorda ancora perfettamente: alle volte passa una mezza giornata prima che gli venga in mente di salirci e certi giorni preferisce comunque dormire per terra. Se io mi ci siedo, vicino a lui, rimane perplesso a guardarmi: non ha ancora capito se deve cedermelo o se è ammessa la coabitazione. Del resto anche con la sua pappa aspetta sempre il mio comando per mangiare, nel caso gradissi uno spuntino di crocche. È molto rispettoso.
Anche le nuove regole per le uscite libere sono state metabolizzate. Fa dei piccoli giri la sera, dorme, poi nel cuore della notte chiede di uscire e sta fuori fino a mattina, anche se piove. Io credo che pattugli il territorio.
Poi passa la giornata a dormire, a meno che non gli chieda di venire con me: accompagnarmi rientra in quelli che considera suoi precisi doveri.
Alla fine, questa libertà solo notturna non gli è pesata come credevo, e Oscar mi sembra sempre felice della vita che fa quando siamo nel bosco. Mi pare solo che sia diventato ancora più “da guardia” cioè più intollerante nei confronti di chi entra in casa e lui non conosce: ma sta per compiere due anni e può essere che abbia finalmente deciso cosa fare da grande…
Anche io vivo in campagna (anzi montagna) ed è vero che i cani solitamente sono liberi di gironzolare senza problemi..è una cosa nella norma, la gente non se ne fa un problema, anzi, guardano come un fatto strano che il mio cane venga in giro con me e non se ne vada da solo.
Ognuno deve essere libero di vivere tranquillo e senza paranoie però essere cinofobo e decidere di vivere in campagna non è proprio una scelta geniale, perchè potrai anche “litigare” con la vicina e impedirle di far passeggiare libero il suo peloso ma poi cosa fai? litighi con tutto il paese? passi le giornate dietro la tua macchina?
cmq Sciuramaria..Oscar è troppo bello!
🙂
Però questa cosa del bouledogue che dorme nel letto in barba all’abc dell’educazione cinofila …. dovrebbero inserirla nello standard di razza 😉
beh…. l’educazione di base dei bullini prevede che DEVANO dormire coi loro umani (credo che siano stati selezionati per quello e per farti ridere)… del resto lei è molto discreta e pulita (tenere molto pulito 8 kg di cane a pelo corto non è difficile)
Il problema dei bullini (o almeno di certi bullini) é che sono alquanto…petomani! Vengo continuamente asfissiata dal bullo francese di una mia amica…esperienza tremenda…ihihihih!!!!
Visto che questo è diventato il blog delle Saccenti Disperate 😀 mi permetto un consiglio per la tua amica: trova un mangime di qualità migliore, e le puzzette si ridurranno drasticamente!
All’inizio, quando mi lamentavo di tutti i “difettucci” della bulletta col veterinario lui mi rispondeva sempre “dermatite allergica”, credevo che fosse un disco rotto o che mi prendesse in giro, o che non conoscesse bene la razza e recitasse semplici statistiche. Invece una volta provato il mangime ad alta digeribilità sono scomparse quasi del tutto le mefitiche arie, ma anche la forfora, le secrezioni dagli occhi, i rossori tra le zampe, il pelo unto e puzzolente e una specie di emorroide che ha avuto tutta l’estate scorsa.
Infatti anch’io sono convinta che i suoi problemi di…pancia siano dovuti al mangime. Continuerò a fare pressioni affinché provi altre marche! Ne va del mio naso…e non solo del mio! ahahahah!!!
Se non è una tipa troppo antipatica, invita la vicina a cena o con qualche altra scusa, falla venire a casa tua, falle fare la conoscenza di oscar e fai conoscere oscar a lei. Magari poi imparano a conoscersi e nessuno più si spaventa o insegue!
Ho una casa in collina e due ettari di terreno. Idem i miei confinanti. Fino a 15 anni fa nessuno era recintato e chi aveva cani li lasciava andare ovunque, nonostante le diverse proprietà fossero comunque ben identificabili da siepi, file di alberi, ecc. Qualcuno brontolava, io all’epoca non avevo cani ma tenevo volentieri quelli dei vicini…poi un vicino, un tipo strano (che sguinzagliava, oltre ai cani, anche i cavalli e le capre, con conseguenti danni al terreno e alle piante del mio giardino) ha iniziato ad accusarci di richiamare noi i suoi animali! Morale della favola: siamo stati i primi a recintare e, dopo di noi, anche gli altri a poco a poco ci hanno imitati. Oggi ogni proprietà ha la sua rete e ognuno si tiene i propri cani, i propri cavalli, le proprie galline e va decisamente molto meglio!
Ahahaha,”ha iniziato ad accusarci di richiamare noi i suoi animali!” hai trovato proprio il matto della situazione… In ogni caso concordo con te, da me ormai anche immense aziende agricole sono recintate.
Il problema é che non é l’unico matto…ma quella é un’altra storia… 🙂
Sono in parte d’accordo ed infatti ho detto che è stata sfortunata e sicurmanete i vari cani da pastore e da caccia hanno il diritto di stare liberi, così come il classico maremmano che è in grado di capire perfettamente i confini della proprietà. Forse ho capito male io, però nel caso specifico di Oscar si parlava di un cane che a detta della propietaria “Oscar ha subito fatto oggetto di abbaiate e ringhiate” la vicina ed inoltre se prendiamo per buono che il suo compito si quello di fare la guardia non aveva proprio ben chiari i limiti in cui agire. Sempre da ciò che ho colto dalla lettura del racconto, la vicina non si era lamentata degli altri cani.
In sintesi secondo me è certo che i cani di utilità in un contesto rurale siano liberi, che le persone del posto debbano essere in grado di relazionare con in cani, ma anche che questi ultimi si sappiano comportare(detto proprio schietto se un cane di un contadino va nei pressi dell’abitazione di un’altro contadino ed inizia a ringhiare quet’ultimo gli tira una badilata in testa e il problema è risolto).
Come ho detto più su io ho dovuto recintare circa 6 ettari perchè i miei cani(rott) capiscono perfettamente i confini ma come è normale che sia non sono in grado di scacciare un incauto avventore con le doti di un maremmano, ma lo considerano un intruso da rendere inoffensivo.
Accio, la vicina ha in parte ragione (altrimenti non avrei fatto nessuna trattativa e avrei lasciato Oscar libero).
Lei si è lamentata di tutti i cani (mi ha detto che una volta, per farle passare la paura le hanno dato in braccio un cucciolino appena nato, senza denti, e lei lo ha fatto cadere dalla paura -disgraziato chi glielo ha dato, non si è fatto niente però).
Oscar però (che lei definisce un “molosso” a significarne contemporaneamente pericolosità e statura) le ha fatto paura e lei è corsa via strillando… da cui il fattaccio.
Gli altri cani li regge perché il più grande è un beagle, buonissimo tra l’altro, di cui pure ha paura, ma il beagle che è più furbo del mio non se la fila…
Comunque come si è adattato Oscar mi adatto anch’io… però la considero una sfortuna e se lei decidesse di cambiar casa stapperei lo champagne.
Quanto a recintare non c’è nemmeno da pensarci: è un ettaro di bosco, con confini molto irregolari, con piccoli dirupi e valloncini, e altre asperità, per cui sarebbe un costo esagerato
Effettivamente trovare una cosi in campagna è sfiga pura,anche perchè di solito i fobici sono i primi a recintare per “proteggersi”.Non so dove sia la casa ma per recinzione/trasloco della vicina puoi sempre sperare nei cinghiali o nei lupi(da me è pieno in particolare dei primi)se no puoi provare a travestire Oscar da pecora o ha paura anche di quelle?
Da noi non ci sono né cinghiali né lupi… solo qualche disneyano capriolo (che si mangia i boccioli delle mie rose, disgraziato, ma non fa paura a nessuno).
… senza contare che Oscar ha un sesto senso per chi ha paura dei cani (avranno un odore speciale?) e se fa il cretino con qualcuno (umano) è sempre uno che ha paura dei cani, accidenti 😀
Lol quello è un classico! Quando vado in passeggiata oggi tanto ci sono persone che iniziano ad irrigidirsi e fissare il cane negli occhi da 30 metri fino a che non ci incrociamo ed i miei cani fanno lo stesso di conseguenza.
Tra l’altro la cosa non è logica perchè se io vedo uno slavo ubriaco e con coltello in mano mica lo fisso e agli occhi di un fobico i miei rott sono probabilmente più pericolosi, ma ne sono terribilmente attratti..
Adesso faccio la saccente….
Probabilmente perchè paura, stati di eccitazione etc.. stimolano la produzione di adrenalina, i cani la sentono e reagiscono di conseguenza.
Io che abito vicino ad uno stadio, quando ci sono le partite cerco di incastrare le uscite del truzzotamarro con gli orari di queste ultime in modo da far la passeggiata quando son tutti dentro, ma credetemi.. il cane è carico come una molla! Esce dal portone già sbuffando e trottando a mille…
Ma solo io ho un cane che più casino c’é e più é contenta ed educata?
I cani non andrebbero lasciati liberi privi di controllo, questa storia mi fa venire i brividi cioè nella tua zona sono tollerati branchi di cani e cani vagabondi non è bello leggere che permetti al tuo cane di rincorrere caprioli e altri selvatici sai che in inverno vista la scarsità di cibo questo gioco del cane può portare la morte del selvatico per eccessivo consumo di energie, in questo periodo insegguendo una femmina gravida può causarne l’abborto o peggio riuscire a prenderla vista la dificoltà nei movimenti causata dalla pancia e nelle settimane prossime potrebbe trovare dei piccoli e sbranarli,cioè fammi capire lasciate liberi i cani per non doverli accompagnare nelle passeggiate cioè un calcio in culo e vai fuori casa che devo guardare la TV….mi spiace che su questo sito sono capitato per caso e probabilmente non ci capiterò più quindi non potrò leggere gli insulti che mi rivolgerete ma almeno meditate su quanto scritto sopra….
calma calma…
capisco da quello che scrivi che non conosci questo tipo di luoghi.
Nessuno dà calci a nessuno: semplicemente i cani stanno liberi perché sono abituati così. Non li “mandi fuori”, semplicemente “stanno fuori” mentre i loro umani accudiscono le vacche, arano il campo, potano le viti o gli ulivi. Anche gli umani in questione stanno fuori: se chiudessi i cani in casa lo considererebbero un vero sopruso (i cani). E il contadino che ara il campo coi cani al guinzaglio sarebbe indubbiamente uno spettacolo divertente, ma il sonoro andrebbe senz’altro censurato…
Quanto ai selvatici, credimi, sono molto più veloci e più abili dei nostri cani, che li tengono solo un po’ lontani dalle case. In quasi due anni di onorato servizio il mio cane ha preso solo una talpa e una rana… hanno ucciso più uccellini i gatti selvatici che noi ci limitiamo a nutrire… è la natura, del resto.
PS per chiarezza: io faccio da sempre passeggiate col cane e l’essere libero (solo di notte ora e quando voleva prima) non è un sostituto della passeggiate. Tutta la vita al guinzaglio non mi sembra il massimo…
Un conto è avere il cane libero”situazione comunque discutibile e probabilmente vietata” a qualche metro di giorno mentre stò svolgendo un attività “arare,potare…” sicuramente il selvatico non tutti ma il capriolo sarà ben lontano da me un conto è lasciarlo libero senza controllo specialmente la notte, quando affermi di capire che non conosco i luoghi… non so tu di che regione sei ma ti garantisco che conosco le situazioni e i territori,mentre quando affermi che i selvatici sono più veloci e abili dei vostri cani, di regola posso crederci ma non sempre e non ora che le femmine sono in cinta, che alcune hanno già partorito e i piccoli ancora non scappano,non in inverno quando hanno poco da mangiare e una corsa nella neve per fuggire da un cane può essere fatale,non se scappando sbattono su una recinzione e il cane è sufficentemente vicino.
il problema dei gatti è ben noto e ti garantisco che anche loro non si limitano agli uccellini
che sia natura che un domestico per passatempo uccida un selvatico non lo credo.
1. Da noi la neve quando viene dura molto poco e non c’è carenza di cibo
2. anche prima di avere il cane non ho mai visto né femmine gravide né cuccioli (hanno ettari di collina non abitata dove i cani non vanno in cui probabilmente stanno abitualmente)
3. ti assicuro, per averlo visto, che i caprioli che vengono vicino a casa (di solito adolescenti) seminano anche i cani più veloci in un minuto
4. Se fossi una capriola (o una ghira) avrei molta più paura delle volpi che dei cani…
Un domestico (o semi-domestico, tipo i gatti che girano lì e che noi ci limitiamo ad aiutare con cibo e ripari) che insegue una preda è quanto di più naturale esista. La natura è questa, non altro…. Avatar è un film…
Non pensi di essere un pò ottusa e di crederti un pò troppo sacente?
quello che tu pensi o le giustificazioni che provi a darti contrastano con relazioni di persone che hanno studiato anni i fenomeni dei cani vaganti non a caso è vietato lasciare cani liberi
1.sai cosa mangia il selvatico per dire che non cè carenza di cibo?
2.sei in grado di riconoscerle?tu sai di notte dove va il tuo cane?
3.secondo te l’adolescente è solo? conosci la gregarietà del capriolo nell’arco dell’anno? le dinamiche dell’insegguimento variano come ho già provato a spiegarti e il fatto che ne vedi vicino a casa ti domostra che il tuo “ettari di collina dove stanno abitualmente” non corrisponde con la realtà
4.conosci la densità di volpi per ettaro rispetto al cane domestico?
Un selvatico volpe preda per mangiare è conscio dello sforzo si alimenta principalmente di bacche o carcasse,un domestico cane o gatto preda per gioco inseggue allo sfinimento tanto torna a casa e nella ciotola recupera tutte le calorie sprecate.
Avatar è un film Balto un cartone animato
“Non pensi di essere un pò ottusa e di crederti un pò troppo sacente?”
… uno non si “crede saccente”… può essere considerato tale dagli altri, ma quasi mai si considera tale lui stesso.
e comunque… lol… 😀
Piccola nota prima di chiudere definitivamente: la densità di volpi credo sia abbastanza elevata tanto che anni fa la provincia dava un premio in denaro a chiunque portasse (in luoghi all’uopo preposti) una volpe abbattuta…
è sparito il tasto rispondi dal tuo ultimo post…
spero che non sia una nuova dimostrazione di arroganza.
comunque ti mostro per l’ennesima volta che di questi argomenti parli a vanvera
il pagamento della carcassa della volpe non avviene per questioni di sovrannumero ma per controllare la diffusione della rabbia.
comunque meglio chiudere qua spero solo che questi miei interventi facciano riflettere chi ha la pessima abitudine di lasciare libero il cane senza controllo a… spero anche che la forestale
vi faccia visita.
“è sparito il tasto rispondi dal tuo ultimo post…
spero che non sia una nuova dimostrazione di arroganza.”
ri-lol 😀
Dopo un tot di indentazioni non c’è più il tasto, bisogna usare quello immediatamente precedente: è il sistema di pubblicazione (word press) che lo fa.
E da noi la rabbia non è arrivata e tantomeno lo era qualche anno fa e l’ordinanza, che disgustò alcuni, era relativa al sovraffollamento…
Ti prego (non per me che non conto niente, ma per te) abbi dei dubbi, ogni tanto 😉
Adesso che mi hai spiegato il sistema di risposta word press mi spieghi anche cortesemente come non ricevere più mail quando arrivano risposte e cosa significa quel lol
per il resto non rispondo più….
quando si ha a che fare con la sciurasotuttoio è meglio alzare bandiera bianca
ribadisco solo il mio augurio che la forestale passi a farvi visita.
ah beh, certo, immagino che la forestale non abbia niente di meglio da fare in zona, che occuparsi di Oscar 😉
Per disattivare basta cliccare alla fine dell’articolo e seguire le istruzioni (il sito non è mio, io sono solo un ospite che ha inviato il racconto di un’esperienza che è stata pubblicata)
“mi spiace che su questo sito sono capitato per caso e probabilmente non ci capiterò più quindi non potrò leggere gli insulti che mi rivolgerete ma almeno meditate su quanto scritto sopra”..
E allora perchè fai commenti così sgradevoli e ti permetti di giudicare chi e cosa non conosci?
Prima di sputar sentenze, salvo poi defilarti indignato e offeso, informati.
Sarà che se mi toccano la Sciuramaria divento l’alter ego di Cujo al femminile (non fosse altro che per la stazza…)
Involontariamente ho attivato la funzione di avviso alle risposte cosi sono nuovamente a rompere.
uno non ho fatto commenti sgradevoli ne offeso nessuno “fino ad ora” non ho sputato sentenze ne giudicato ho solo reso noto le probabili conseguenze derivanti dalle dichiarazioni fatte dall’autrice del racconto. Mi rallegra vedere che ho ricevuto commenti negativi mi conferma che ho a che fare con persone ottuse interessate solo al loro orticello e giustamente al benessere del loro cane peccato che il tutto si limiti “al loro” fregandosene dei selvatici ma magari pronti a manifetare contro la caccia.
(disattivo la funzione dell’avviso cosi non disturbo più con scomode verità)
L’idea che la tua opinione sia un “scomoda verità” è abbastanza curiosa…
Anch’io ho una “scomoda verità” ed è che ci si deve preoccupare dei selvatici se sono a rischio estinzione, ma così non è. I caprioli sono molto belli e teneri, ma fanno anche danni. Se stanno lontano da casa preferisco.
Quanto alla caccia anche se io non la praticherei mai, devo dire che chi si uccide personalmente la cena invece che farla ammazzare da altri (come me) non mi fa particolarmente orrore, sempre che si limiti a questo. Ci sono cacciatori molto rispettabili (accanto ad alcuni assolutamente deprecabili).
sciuramaria, oltre ad essere d’accordo con te amo immensamente il tuo oscar e le sue avventure…quindi non ti curar di loro e sfornaci subbbito un nuovo capitolo!!!!! 🙂
Che ci si deva preoccupare dei soli selvatici in via d’estinzione non mi sembra corretto quando un selvatico arriva alla quasi estinzione è un pò tardi,tutti i selvatici vanno rispettati e gestiti,che facciano danni “sempre da valutare” ne sono cansapevole e per questo vanno gestiti ma non sicuramente lasciando cani liberi di predarli in tutto l’arco dell’anno azioni oltretutto inlegali e punite.
resta comunque il succo del problema cani vaganti sono causa di morte del selvatico.
“fammi capire lasciate liberi i cani per non doverli accompagnare nelle passeggiate cioè un calcio in culo e vai fuori casa che devo guardare la TV”
“mi spiace che su questo sito sono capitato per caso e probabilmente non ci capiterò più quindi non potrò leggere gli insulti che mi rivolgerete”
“Non pensi di essere un pò ottusa e di crederti un pò troppo sacente?”
“spero che non sia una nuova dimostrazione di arroganza”
“di questi argomenti parli a vanvera”
“spero anche che la forestale vi faccia visita”
“quando si ha a che fare con la sciurasotuttoio è meglio alzare bandiera bianca”
“ribadisco solo il mio augurio che la forestale passi a farvi visita”
Detti da uno che scrive “non ho fatto commenti sgradevoli ne offeso nessuno “fino ad ora”” come se fosse la persona piu gradevole e gentile del mondo (e i primi due commenti che ho riportato sono precedenti al “non ho fatto commenti sgradevoli”)… per non parlare del fatto che aggiungere “ho a che fare con persone ottuse” in un commento che inizia con “non ho fatto commenti sgradevoli ne offeso nessuno “fino ad ora””… viva la coerenza!
Accio, secondo me è vero che uno ha il diritto di essere lasciato in pace da un cane, ovvio, però penso che abbia ragione sciuramaria quando dice che in campagna, tutti i cani sono sciolti, sia perché tutti sanno come fare coi cani, sia perché spesso sono cani che fanno la guardia, cacciano o fanno i pastori, quindi non puoi certo tenerli al guinzaglio. E se uno è fobico dovrebbe escludere l’andare a vivere in campagna… In fondo scusa, tutti siamo d’accordo che sarebbe sciocco uno che ha la fobia dei serpenti e va ad abitare in india, quindi secondo me non è sbagliato considerare sciocco uno che ha paura dei cani, non sa come fare coi cani, e va ad abitare dove, per motivi di lavoro ( perché non puoi pascolare un gregge o cacciare col cane al guinzaglio… ) i cani vengono lasciati sempre sciolti
Accio, difatti la trattativa per la libertà almeno notturna di Oscar era incentrata su questi argomenti… però se una persona ha così tanta paura dei cani secondo me non va stare in aperta campagna (anzi collina) dove nessuno recinta e i cani sono tutti liberi… cosa farà nella stagione della caccia? Se non recinti, tutti hanno diritto di passare per la tua proprietà… Ci sono nei dintorni tante belle villette a schiera in mezzo al verde, col tuo spazio recintato…
Ma che ci volete fare… sfortuna… in campagna di solito tutti sanno come rapportarsi ai cani…
È che se uno è fobico non ci riesci a ragionare tanto…
Infatti di certo sei stata sfortunata ad incotrare questa persona, però ritengo che la legge sia dalla sua.
“se non recinti, tutti hanno diritto di passare per la tua proprietà…” io non sono esperto in materia legale, in ogni caso non credo che questa affermazione sia vera tranne nel caso in cui ci siano registrati in comune diritti di passaggio per mezzi agricoli ed in quel caso non si può nemmeno recintare la proprietà.
Detto questo io nella mia casa in campagna ho recintato 36 biolche per poter lasciare liberi i rott quindi ti capisco
Una cosa sono le servitù di passaggio che ti impediscono di recintare (e ce ne sono di due tipi: nei confronti di chiunque o nei confronti solo di chi ha un fondo limitrofo al tuo e non diversamente raggiungibile) e un’altra cosa è il diritto di chiunque di passare sul tuo fondo quando non sia recintato. Cioè: se non vuoi che passi nessuno devi recintare e puoi farlo se non ci sono servitù di passaggio.
Persino i cacciatori possono, per dire, non solo passare ma anche cacciare nel tuo fondo se non è recintato, purché non sparino a distanza inferiore a 100 metri dalla casa in linea d’aria… poi può darsi che alcune di queste regole siano regionali e cambino da luogo a luogo.
PS cos’è una “biolca”?
http://it.wikipedia.org/wiki/Biolca
Nel mio specifico: Parma = 3081,439 m2
Non voglio fare il bastian contrario, ma la vicina ha tutto il diritto di non incontrare un cane libero in una zona pubblica o a maggior ragione nella sua proprietà. Potrebbe vincere la sua paura e farsi conoscere da Oscar? Si certo, però sarebbe un favore personale, nulla di dovuto.
Certo nulla di dovuto.. ma la fobia dei cani, in un mondo che, anche in città, ne è oramai pieno, forse andrebbe curata..
Il buon senso dice che prima di trasferirsi in una nuova casa sarebbe il caso di conoscere il posto, sapere come vanno le cose da quelle parti, quali sono gli usi locali… E se una persona ha paura dei cani ma decide lo stesso di trasferirsi in un posto dove c’e’ l’ abitudine di tenere i cani liberi… dei dubbi sul suo equilibrio mentale me li fa venire. Un atteggiamento del genere (sono arrivato io quindi da oggi si cambiano le abitudini del paesino) sa veramente tanto di egocentrismo, megalomania, mania di protagonismo, menefreghismo…
Per legge ha pure ragione, ma umanamente si sta comportando veramente male.
che palle sta vicina (ne so qualcosa anch’io)! Basterebbe che un giorno restasse immobile e si facesse annusare, probabilmente poi Oscar se la dimenticherebbe e non sarebbe più oggetto della sua attenzione. Certa gente è davvero egocentrica, bisognerebbe spiegare loro che questa fissazione si perde intorno ai due anni di età.