di VALERIA ROSSI – Valeria Rossi che scrive un articolo sul lavoro in acqua? – penserà qualcuno – E cosa si è fumata ieri sera?
Niente, niente (cioè, i soliti millemila pacchetti quotidiani, ma niente di diverso!): tranquilli. Non mi permetterei mai di scrivere qualcosa di tecnico su una disciplina che non ho mai praticato.
Solo che… ho dei collaboratori troppo modesti, e allora mi tocca prendere l’iniziativa.
Spiegazione: la Francia è da sempre la patria del lavoro in acqua. Hanno una federazione, dei corsi per istruttori, dei corsi per figuranti, da marzo ad ottobre tutte le domeniche hanno una gara (in Italia ce ne sono tre all’anno)… insomma, per loro il lavoro in acqua è una cosa importante. E’ quasi lo sport cinofilo nazionale.
Ci sono anche moltissimi cani iscritti alla Federazione (lo scorso anno 1100 binomi…) provenienti da Italia, Francia, Lussemburgo, Belgio e Germania: in più, oltre ai brevetti classici (primo-secondo e terzo grado) hanno un quarto grado che differisce da quelli degli altri Paesi in quanto si può ottenere solo nell’oceano e prevede il nuoto dietro al gommone per 45 minuti, piu quattro esercizi a 50 metri di distanza dalla riva. In pratica, il cane sta in acqua circa un’ora e mezza: e per arrivare ad un livello simile ci vogliono almeno 4-5 anni di lavoro costante e preciso.
Non solo. Esistono due manifestazioni di altissimo livello, oltre ai brevetti, e sono “la coppa di Francia” e il top del top, ovvero il “campionato di Francia”, che è praticamente la più importante manifestazione europea per quanto riguarda questa disciplina.
Per partecipare alla prima occorre partecipare durante l’anno a delle specifiche gare che si chiamano “selettivi” e che possono essere disputati in fiumi e laghi: minimo tre punteggi, i migliori fanno la coppa (che viene disputata in un lago).
Il campionato invece, elegge il miglior cane di lavoro dell’anno (prima): quindi nel 2013 verrà eletto il miglior cane del 2012.
Qui i criteri selettivi sono molto piu stringenti… e non viene perdonato nulla.
O si partecipa ad un quarto grado disputato nell’ oceano e si ottiene la qualifica di eccellente, o si partecipa a minimo tre selettivi, di cui uno nell’oceano, o si è partecipato alla finale dell’anno prima e si è ottenuta la qualifica di Eccellente.
Fra tutti i cani che hanno questi requisiti vengono selezionati i migliori quindici… e indovinate un po’ chi è stato convocato al Campionato di Francia, piazzandosi al nono posto della classifica? Ebbene sì, proprio il “nostro” Claudio Cazzaniga, che tiene la rubrica sul lavoro in acqua su “Ti presento il cane”.
Ovviamente, appena l’ho saputo, gli ho puntato una pistola contro: “Scrivilo subito! Fammi un articolo sulla vostra convocazione, che vi inserisce a pieno titolo tra i migliori dieci binomi di Europa!”
Ma vi pareva che dicesse di sì? Figuriamoci.
“Ma no, ma dài, mi secca, non voglio autoincensarmi, non mi piace, non è il caso…”
Avrei dovuto veramente sparargli, per convincerlo: e allora bon, l’articolo l’ho scritto io.
Con grande orgoglio di “zia”, perché questa è davvero una soddisfazione enorme.
Il campionato francese, infatti, si disputa esclusivamente nell’oceano… e in quei giorni il mondo cinofilo francese letteralmente si ferma: alla gara c’è una cornice di pubblico pazzesca, inimmaginabile per uno sport cinofilo.
La qualifica per Cazzaniga è arrivata grazie al quarto grado affrontato nel 2012 nell’oceano da Batistuta, il suo labrador, che si è classificato secondo Eccellente (anzi, classificata, perché Batistuta è una signora): e per un binomio che si allena e lavora al lago, affrontare l’oceano non è stato certamente uno scherzo!
Comunque, il 13 ottobre vedremo Batistuta all’opera… sempre che il suo conduttore sopravviva all’emozione e all’agitazione che già lo stanno mandando fuori di testa.
Non è la prima volta, per Claudio: aveva già partecipato al campionato francese nel 2005 con il suo Terranova di allora, Ares… ma i criteri di selezione erano diversi, e anche la loro preparazione.
Se allora sono andati proprio “perché l’importante è partecipare”, stavolta… be’, non si dice per scaramanzia, ovviamente. Però diciamo che Batistuta è davvero arrivata ad un livello di eccellenza che le permetterà di battersi alla pari con i migliori cani d’Europa.
Le prove saranno: mezz’ora di nuoto, quattro esercizi a terra, due prove di salvataggio a 50 metri da riva (su cinque, a sorte) e due prove di apporto sempre a 50 metri (su 4 a sorte).
Claudio e Batistuta, in bocca al lupo… di mare!
E se c’è un caso in cui si può fregare un tormentone e utilizzarlo senza remore, è proprio questo: “comunque vada, sarà un successo”.
Ma in realtà il successo c’è già stato, perché questa convocazione è già una grandissima vittoria.
Un video??? si riesce a vedere qualcosa??
Comunque Bravi (Umano + Labrador)
G
La gara è a ottobre… speriamo che facciano anche un video! 🙂 Per ora sappiamo solo della convocazione!
Tu, da “gobba” non puoi capire… ma l’orgoglio di poter gridare: Vai… Bati-goal… Bati-batigoal… Bati-batigoal!!!
Vai Batistuta… sei una grande signora e grande Claudio! 😀
Claudio è viola… sigh. Nessuno è perfetto 🙁
Certo che è viola!! E sennò mica chiamava Batitustuta la sua labrador… 😉 Nessuno è perfetto… senti chi parla… gobbaccia… 😛 😛 😛