martedì 15 Aprile 2025

A proposito di serietà in allevamento… il caso di un Border affetto da BCC

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Si sta parlando molto, in questi giorni, di malattie genetiche e di responsabilità degli allevatori nel testare i propri soggetti (e nell’escludere dalla riproduzione quelli sicuramente portatori di problemi). Casca dunque a fagiolo questa testimonianza che mi è arrivata su FB, e dalla quale escluderò nomi e riferimenti troppo precisi, ma che per il resto copincollo integralmente:

Sono proprietaria di un meraviglioso Border Collie maschio di due anni e mezzo. Mi fu regalato dalla proprietaria del papà perchè, essendo nato senza coda, la proprietaria della femmina (che dice di essere allevatrice …) se ne voleva disfare in quanto non vendibile.
A parte gli ovvi problemi di socializzazione di un cucciolo di soli 42 giorni (e per di più senza coda per comunicare), il mio cane ha un altro grosso problema: ha la BCC (Border Collie Collapse) che deriva dalla EIC (Exercise Induced Collapse) che in America colpisce soprattutto i Labrador.
In parole povere, quando è sotto sforzo, sbarella come un ubriaco, caracolla a terra, si rialza a fatica ma ricade … insomma una scena terribile a vedersi.
Si sta ancora studiando questa malattia, in America stanno ancora alla diagnosi e quindi non c’è cura.
Vabbè, pazienza, ho imparato a riconoscerne i sintomi e lo fermo dopo poco che giochiamo. Ho letto che pare sia geneticamente trasmissibile: quindi, ovviamente, non farò mai riprodurre il mio cane.
Il problema però è la proprietaria del padre del mio cane, che vuole invece far riprodurre le due sorelle a cui ha avuto diritto per la monta.
Le ho chiesto di non farlo, ma mi ha risposto che se la sindrome non si può provare con test specifici (e non ne esistono ancora!!!) lei farà riprodurre le femmine.
Una delle due è già in terzo brevetto in agility, la seconda ci sta arrivando … dopodichè …. e vai coi cuccioli malati!
Non so proprio cosa si possa fare, scusa lo sfogo ma il mio cane ha collassato di nuovo qualche giorno fa … è uno strazio vedere un border pieno di vita ridursi in quello stato e soprattutto non potergli far fare nulla per più di 5 minuti. Sapere  che si sta per dare inizio a x generazioni di cani malati mi fa arrabbiare e inorridire.
Chissà quante altre aberrazioni avvengono,  solo per far soldi coi cuccioli … cambierei volentieri pianeta!!! 

Questo caso è particolarmente interessante dal punto di vista dell’etica allevatoriale, perché in realtà sulla BCC non si sa ancora nulla di preciso: né quale sia la causa, né se sia effettivamente una patologia ereditaria (anche se il sospetto è forte).
Si sa che la versione chiamata EIC colpisce soprattutto il Labrador Retriever, mentre la BCC può colpire Border Collie, Australian Shepherd, Australian Cattle dog, Australian Kelpie, Bearder Collie, Collie e Shetland. I sintomi sono quelli descritti dalla lettrice: improvvisamente il cane – apparentemente sanissimo fino a un attimo prima – barcolla, ansima, è vistosamente sofferente.
Metto qui sotto un video (abbassate il volume, perché c’è un forte rumore quando il cane gioca) molto, ma molto esplicativo:

Come si può vedere, non è piacevole avere un cane soggetto a crisi di questo genere. Senza voler quindi fare processi a nessuno, anche con il solo sospetto di una possibile trasmissione genetica, personalmente ci andrei molto cauta nel fra riprodurre i collaterali di un cane con BCC conclamata… a meno che non volessi dare un contributo alla ricerca: esiste infatti un progetto dell’Università del Minnesota che intende valutare, tra le  altre cose, l’ereditabilità della patologia: chi fosse interessato può informarsi a questo link (in inglese).
Resta il fatto che – parlo sempre a titolo personale – proverei un terribile rimorso di coscienza se per caso qualcuno dei miei cuccioli manifestasse la malattia: in più, se volessi essere davvero utile alla ricerca, dovrei ovviamente sbandierare ai quattro venti che ho prodotto cuccioli malati, con le ripercussioni di cui abbiamo parlato ampiamente in questo articolo.
Sarebbe, insomma, una scelta estremamente coraggiosa, sicuramente utile alla razza perchè potrebbe dare un ulteriore indizio (e non la certezza: magari bastasse così poco!) sulla possibile ereditarietà della patologia, ma il costo sarebbe alto sia per i cuccioli, sia per i loro proprietari, sia per l’allevatore stesso.

BCC_aperSinceramente, non conoscendo l’allevatrice in questione, non posso sapere se abbia intenzione di fare una scelta simile: se sì, le invidio il suo coraggio. Se invece intende far riprodurre le cagne “sperando in bene” (e magari insabbiare l’eventuale comparsa della malattia in qualcuno dei figli delle sue cagne, come purtroppo ho già visto accadere fin troppo spesso, un po’ in tutte le razze)… allora, ovviamente, non soltanto non avrebbe la mia stima, ma avrebbe anche causato un danno inutile alla razza.
Ripeto: questo articolo non vuole fare processi, ma solo invitare alla riflessione anche coloro che si ritrovano alle prese con patologie ancora poco conosciute, delle quali non è ben chiara l’eziologia, quando esiste anche il semplice dubbio di una trasmissione ereditaria.
La zootecnia non può progredire “alla spera in Dio”: o si partecipa a programmi sperimentali ben precisi – e allora ha un senso anche correre il rischio di usare in riproduzione cani malati… purché, però, si avvisino i futuri proprietari dei cuccioli, perché sarebbe molto scorretto venderli senza dir nulla – oppure credo sia consigliabile la massima prudenza: in altre parole, meglio fermare un cane piuttosto che rischiare di diffondere una patologia invalidante.
Perché, come mi faceva giustamente notare la lettrice in altra parte del suo messaggio: “se un Border viene comprato da un addestratore di agility, o da una persona che ci vuole cmq lavorare, e poi si ritrova un cane che non “serve a niente”… che fine gli fa fare?”
Certo, si spera sempre che facciano tutti come lei, che il suo cane se lo tiene ben stretto, lo ama come se fosse sano e ha semplicemente rinunciato a qualsiasi attività sportiva (perché è l’esercizio intenso a dar luogo ai sintomi, e questa sembra l’unica cosa effettivamente appurata finora sulla BCC): ma sappiamo benissimo tutti che la cinofilia non funziona sempre così.
E allora, forse, in certi casi sarebbe meglio rinunciare a una cucciolata, mettendo cuore e coscienza al di sopra dell’interesse economico.

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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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20 Commenti

  1. l’EIC colpisce anche i Whippet, e il mio infatti è portatore.
    E’ una sorta di collasso che colpisce il cane non tanto in seguito ad uno sforzo(e poi spiegherò il perchè) ma in seguito a un determinato movimento fisico che porta il cane A SOVRAEECITARSI.
    Ad esempio il problema si verifica nel lancio del bastone, gioco con la pallina, corsa sfrenata assieme un altro cane; tutte situazioni dove il cane si porta ad uno stato di eccitzione mentale e fisica, ed è più facile che si verifichi con clima molto caldo.
    Nelle normali passeggiate al guinzaglio, ed anche senza guinzaglio(dove il cane alternerà trotto, corsa, galoppo..) il problema non si verificherà mai semplicemente perchè il cane è tranquillo mentalmente, e può farsi anche Km in tranquillità.
    Credo che le cause siano anche nella psicologia del soggetto interessato, ma questa è solo una mia supposizione da non medico.
    Come affrontare la problematica? Evitare che il cane corra a perdifiato assieme ad altri cani; evitare giochi che stimolano una sovraeccitazione mentale.
    Per le passeggiate al guinzaglio o con il cane libero e che segue il padrone, il collasso non si verificherà mai.
    Cordiali saluti

  2. Momi, per quanto riguarda la “casella” io non mi riferivo solo alla BCC, ma anche ad altre patologie, tipo criptorchidismo, dispalsia rotulea, cadiopatie, che sono tutte diagnosticabili con degli esami! vedi il criptorchidismo, se in una cucciolata mi nascono 2 maschi e 2 femmine e un maschio è affetto da questa “patologia” io personalmente non farei accoppiare più i genitori e nemmeno i figli! Stessa cosa per la displasia dell’anca… permettere gl’ accoppiamenti fino al grado C, è una cosa assurda, perchè ormai è risaputo che è degenerativa e senza un operazione, tempo qualche anno e può benissimo diventare una D, però nel frattempo lo hai fatto accoppiare… Una grado C è un cane displasico punto! E lo dimostra il fatto che una bella fetta di Labrador/golden retriver sono displasici e quasto grazie a chi? se ci fossero stati più controlli e più responsabilità, tutte queste patologie non sarebbero presenti in molte razze…
    Già solo il fatto che facciano distinzione, in alcune razze, tra cani da lavoro e cani da bellezza, mi fà rabbrividire.. un cane da pastore è un cane da pastore… perchè cambiargli l’indole o la struttura ? questo si chiami rispetto per la razza? ah no vero, lo chiamano “miglioramento”!

  3. Giulia, il fatto che ci sia un sito che parli di una presunta patologia non vuol dire che questa esista come tale con diagnosi, prognosi e cause certe.In banca dati non c’è un solo lavoro pubblicato sui border, sono in corso degli studi ma non ancora i risultati.
    Basterebbe una sola casella per segnalare dei casi!!!mi fa solo ridere il pensiero: chi li valida (i casi)? i veterinari? ma se non è riconosciuta la patologia, si parla dell’aria fritta!! Se non si hanno certezze scientifiche e cliniche non si va da nessuna parte e naturalmente non si possono prendere provvedimenti a riguardo.
    Nel caso specifico del border menzionato , non lo metterei in produzione, per scrupolo, ma per le sorelle(che non mi sembra abbiano manifestato sintomi simili)non mi farei problemi.
    Ricordo che il master è stato fatto specialmente per approfondire le conoscenze degli allevatori; molti dei quali, ho visto, erano molto giovani e senza alcuna esperienza. Il fatto di divulgare loro informazioni in ambito anche veterinario è stato, comunque, un primo passo importante.

  4. Io proverei a valutare anche le linee laterali, perché bisognerebbe capire se il cane affetto è un caso isolato o no. Mi spiego: assumendo che si tratti di un problema trasmissibile, non è detto che nel caso specifico non si sia nato con il cane malato. Per esempio a me è stata venduta una cagna con malformazione cardiaca (della valvola polmonare), ma per quello che abbiamo potuto verificare né la linea paterna né la linea materna (includendo fratelli dei genitori etc) e nemmeno si sa di fratelli pieni o fratellastri che abbiano mai avuto problemi di questo tipo. La spiegazione che mi hanno dato i vet è che molto probabilmente il problema si è verificato per la prima volta con la mia cagna: lei NON va riprodotta, ma per i fratelli non dovrebbe esserci problema… purtroppo il condizionale con la genetica è sempre d’obbligo 🙁

  5. per rispondere a momi, qui di seguito trovi il link dove parla della BCC e dovi trovi altri video http://www.cvm.umn.edu/vbs/faculty/Mickelson/lab/EIC/bordercollieEIC/home.html
    che tra l’altro trovi anche nell’articolo.
    Per quanto riguarda l’enci invece di fare master e parlare di patologie ereditare o no, basterebbe mettere l’apposita casella dove segnala i cani con le varie patologie (tipo criptorchidismo,problemi cardiaci e quant’altro), sia sui genitori che sui figli, in questo modo si può anche capire quanta probabilità ci sia che la patologia sia trasmissibile, che probabilmente non sarà una certezza, ma che di sicuro aiuterebbe sia l’allevatore che la persona che acquista! Per mia esperienza personale posso dire che quando io e altri due proprietari di cani, comprati in allevamento e affetti da varie patologie, abbiamo segnalato il tutto all’enci (visto che l’allevamento aveva tanto di affisso) la stessa non ha fatto assolutamente nulla… vogliamo credere che 3 cuccioli su 5 sono affetti da patologie casulamente? bah.. io rimango dell’idea che il Dio denaro è sempre più forte della salute dei cani. Vedi la displasia dell’anca nei labradon o nei golden… che sia ereditaria ormai si sà… parliamo di quanti casi ci sono?? ormai si deve aver paura a comprarne uno… e la colpa di chi è? Allevatori? enci? per me di entrambi!

  6. Scusate, ma mi sembra qui si rasenti il ridicolo.
    Si parla di una presunta patologia che non ha ancora una diagnosi precisa e in nessun articolo americano è mai citata una ipotetica trasmissione genetica.L’affermazione “Una delle due è già in terzo brevetto in agility, la seconda ci sta arrivando … dopodichè …. e vai coi cuccioli malati!” è quanto meno “assurda”. la lettrice (grande scienziata??) sa già che i cuccioli che nasceranno saranno malati!!! E come dire” uno dei miei cani ha morso una persona, attenzione non fate riprodurre i fratellini perchè nasceranno cuccioli aggressivi”
    Dal punto di vista scientifico non ha senso.Sull’onda emotiva, si può dire di tutto ma fare le cazzate no!
    Il video mi sembra una stupidata da YouTube: è inqualificabile il comportamento del padrone, se si diverte in questo modo.
    Riguardo l’ENCI. ho da poco terminato i corsi di Master Allevatore ENCI durante i quali sono state trattate estesamente le varie patologie ereditarie e non, che sono presenti nelle razze. Come alcuni veterinari specialisti hanno sottolineato, per la maggior parte delle patologie non ci sono test attendibili e quindi è difficile arginare certe malattie; si auspicano che in futuro ci siano test usufruibili a tutti gli allevatori. Sono stari molti gli allevatori interessati a questo aspetto, alcuni stanno già facendo controlli in collaborazione con veterinari .
    Alcuni club esteri si sono già mossi in tal senso, ma in Italia i tempi sono biblici!

  7. Partendo dal presupposto che il video sopra è solo uno dei tanti, senza contare che al link sopraindicato c’è un sito dove parla della malattia, se poi vogliamo far finta di nulla e trovare delle scuse per nascondere la realtà di questa malattia, fai pure…
    Comunque, io sono proprietaria di 2 border collie e 1 pastore scozzere e faccio agility e sheepdog da parecchi anni e sinceramente non mi è mai capitato che i miei cani avessero nessun problema di barcollamento o quant’altro.. anche perchè stiamo parlando di cani da pastore, che lavorano anche 12 ore al giorno sotto il sole e sono predisposti a farlo, sono nati per farlo! barcollamento? colpi di calore?? ma stiamo scherzando?? mi sà tanto di barzeletta…

    • guarda …io non allevo bc.per cute la prendi con la persona sbagliata…erano proprio solo curiosita.
      comunque sia la mia border ha fatto una cucciolata non è venuta tanto bene quindi non ne fa più. sono in età bellezza non cani da lavoro… quindi 20 minuti di agility con caldo che c’è in luglio è normale che possano sfiancarli. il border si fa venire un infarto ma non si ferma. apparte avere più di 8 anni quindi non essere più una ragazzina… immagino che anche per corre tutto il giorno dietro le pecore ci si debba allenare gradatamente… linea bellezza o da lavoro che siano. non che un cane é abituato a stare al fresco in casa a non fare quasi niente tutto il giorno e poi lo sai correre mezz’ora sotto il sole… e allora magari gli viene un colpo di calore…ok?

  8. la mia border collie di 2 anni e mezzo è affetta da questa “fantamalattia”. è un cane molto nevrile, e sicuramente è di difficile gestione la sua malattia.
    Grazie Valeria per aver reso nota questa sindrome così poco conosciuta..

  9. qualche osservazione sul video…
    qualche kg in meno al cane no? è obeso…
    corre e salta sotto il sole per un casino di tempo… come si capisce che è una patologia e non un colpo di calore da borderite ? del resto solo un borderneurino può giocare e “condurre” un bidone dell’immondizia in modo ossessivo per mezzora… (o finchè non lo si ferma) parlo da padrona di 2 border eh…
    la mia l’altra sera ha fatto una cosa simile, ha un po barcollato dopo aver fatto agility, ma… ripeto secondo me è statpo un colpo di calore perhchè son cani che non si risparmiano e ha fatto un allenamento intenso alal fine del quale ha un po sbandato. ma non è che lo fa sempre… ha 8 anni e l’avrò vista una volta o due…
    ci sono altri segni da cui cpaire che non è eccessivo sforzo/colpo di calore=? voglio dire pure io se corro sotto il sole quando mi fermo fatico a camminare diritta e rischio il colpo di calore…

    • La ripetitività degli attacchi è la prima discriminante tra colpo di calore e BCC. Per il resto, se vai al link che ho messo nell’articolo, trovi più o meno tutto quello che c’è da sapere sulla patologia.

  10. Nel 2011 ho perso per una leucemia fulminante il mio amatissimo boxer, comprato in allevamento così come aveva fatto mio padre 12 anni prima con il primo maschio avuto. Dieci anni di calvario, allergie di tutti i tipi, epilessia che gli impediva di urinare e a causa della quale dovevo svuotargli io la vescica mettendogli il catettere e che mi ha costretta a sterilizzarlo all’età di otto anni e mezzo perchè i farmaci non facevano più effetto. I suoi fratelli di cucciolata non sono stati più fortunati: uno è morto a 5 anni per aneurisma, una femmina all’età del mio (10) per un morbo raro di cui non ricordo il nome. Una mia parente ha acquistato in un allevamento un boxer che, se lo vedeste, sembra tutto tranne un boxer! Sembra un incrocio tra un levriero e un alano… La schiena è così stretta da fare impressione, alto più del dovuto, talmente lungo che, più che poter inscrivere la sua figura in un quadrato, ci vorrebbe un rettangolo… allergico a tutto e con problemi digestivi notevoli…Ci vorrebbe una legge che imponesse agli allevatori di allevare secondo determinate regole etiche, e l’obbligo di una sorta di carta d’identità sanitaria per ogni cane, che attestasse quali patologie sono più o meno frequenti in quella determinata linea di sangue. Ma temo di essere una povera illusa…

  11. Le esperienze incidono sul parere delle persone: ho due cani, un meticcio ed un aussie. Sono entrambi molto giovani (2 anni e mezzo il meticcio e 1 anno e mezzo l’aussie), ma l’aussie è finora in buona salute, mentre il meticcio, che tra l’altro è diventato il doppio della mamma, ogni 3 mesi circa deve farr le analisi del sangue per un problema congenito. Il primissimo cane che ho avuto, un siberian husky, preso da una cucciolata “fatta in casa” è vissuto pochissimo ed è stato sempre male… La mia attuale esperienza mi dice che prenderò solo cani di razza e da allevatori, sperando che siano seri ed onesti!

  12. Non dico che i cani meticci siano più sani per carità, ma dopo le mie brutte esperienze ho preso si un meticcio.. che è sano come un pesce, mai avuto problemi di vermi, diessenteria o qant’altro cosa invece accaduta con entrambi i cani presi in allevamento, può correre tranquillamente senza problemi di dispalsia, BCC e quant’altro… Forse sono stata io la sfortunata ad incontrare allevatori cagnari, ma le pene e la sofferenza che ho dovuto affrontare io e i miei cani, non la voglio più vivere perchè spezza il cuore e ripeto, purtroppo un modo certo per sapere quale allevatore è serio è quale no, non esiste e mi dispiace veramente, che alla fine ci rimettano quelli seri ma per farli emergere forse si dovrebbe “solo” rifare l’enci e i vari kennel club, pensando al benessere delle razze e non solo al guadagno! Cosa fattibile?? A voi le risposte…

  13. Io ho avuto lo stesso problema con il mio cane, ma oltre ad essere affetto da BCC era affetto anche da dispalsia alle anche grado C e displasia rotulea e l’allevatore in tutto questo cos’ha detto? che il cane che mi ha consegnato era sano e non si è preso mezza responsabilità (e continua ad allevatore indisturbato). Stessa cosa accaduta con il mio primo cane sempre acquistato in allevamento e affetto da varie patologie ereditarie e anche in questo caso l’allevatore se nè lavato le mani. Due cani di razza diversa, comprati in allevamenti differenti, a distanza di 15 anni ed entrambi malati, sarò io la sfotunata?
    Credo che di allevatori seri e responsabili ce ne siano veramente pochi, senza contare l’enci che nonostante la mia segnalazione, non ha fatto assolutamente nulla! Alle fine, se la maggior parte dei cani di razza ha determinate patologie la colpa è sicuramente dell’uomo e nella selezione che fanno o meglio che non fanno, perchè alla fine gira sempre tutto e solo per il Dio denaro.
    Per quanto mi riguarda non prenderò mai più un cane in allevamento e mi dispiace per qui allevatori seri, che purtroppo vengono penalizzati, ma alla fine come si fà a riconoscerli? L’affisso enci vale ben poco, visto che entrami gli allevatori al quale mi ero rivolta lo avevano; primo impatto con l’allevatore? sono tutti dei gran oratori, quindi nel dubbio, preferisco andare al canile e prendere un meticcio…

    • Veronica, il punto è proprio questo: il meticcio NON è automaticamente un cane sano. Anzi…
      Purtroppo è vero che gli allevatori seri si contano sulle dita di una mano, così come è vero che l’ENCI non fa nulla per sanzionare chi serio non è. D’altro canto l’ENCI vive dei soldi delle iscrizioni di cucciolata: se invogliasse di più gli allevatori a produrre solo cucciolate controllate, nascerebbero meno cani= meno soldi. Questa è la politica ENCI da SEMPRE (non che gli altri Kennel club siano messi meglio)… ma la risposta non sta nell’incentivare le cucciolate fatte ad capocchiam. Salva pure un cane dal canile, per carità: farai sicuramente una cosa meritevole. Ma quel cane non sarà stato controllato, esattamente come non lo sono le cucciolate dei cagnari: e potrebbe avere duemila problemi, esattamente come i cani di razza. La risposta giusta è “cercare l’allevatore davvero serio”. Sono pochi? Lo so… ma se non li aiutiamo ad emergere, saranno sempre meno.

    • Uno dei problemi principali è che l’ENCI (analogamente a tantissimi enti, consorzi, ordini e simili in tutti i campi) è l’ente preposto ai controlli sugli allevatori, ma è gestito dagli allevatori stessi. Il controllato che controlla!
      Perché un medico si veda comminare anche solo un’ammonizione, per non parlare di una sospensione o addirittura la radiazione, da parte dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri deve averla combinata veramente grossa, ma molto grossa.
      Oppure: http://www.serviziopubblico.it/servizio_pubblico_piu/2013/06/20/news/una_vera_bufala.html.
      Chi controlla che cosa? Ed in base a quali criteri? E quali sono i conflitti di interessi? … questione tutta italica …

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