di VALERIA ROSSI – Stamattina non sapevo bene cosa scrivere: è estate, fa caldo, il neurone è appannato già di suo… ma per fortuna ci sono i lettori a darmi subito lo spunto per un articolo.
Ecco la storia che ho trovato nei commenti:
Conclusione: due educatori (non professionisti), una vet comportamentista che gli ha subito prescritto i farmaci ma anche alcune regole di comportamento che stiamo seguendo.
Devo dire che il cane si è calmato abbastanza ma non è scimunito, ora è docile ai comandi, gioca con gioia, cammina in modo più calmo, senza tirare, usiamo però il collare a strangolo (che potrei fare a non farlo tirare senza usarlo?), è sempre però ancora aggressivo con i cani.
In verità devo dire che evitiamo di farlo avvicinare agli altri cani, però così non socializza mai, ma ho paura che possa aggredirli. a volte in strada gli mettiamo la museruola.
Anche se ci crea tanti problemi lo amiamo molto e vorremmo che lui fosse un cane felice e potesse giocare come tanti altri cani. Sono molto dispiaciuta perchè penso che non riusciremo ad ottenere buoni risultati.
La vet ci ha raccomandato di insistere con la terapia comportamentale perchè poi gradatamente eliminerà i farmaci.
Il cane è attivo e più recettivo agli insegnamenti, anche se ci sarà tanto da lavorare. Ora un altro comportamento che non so gestire è che quando torniamo da una passeggiata e lo faccio risalire in macchina mi ringhia e non vorrebbe salire. Ho pensato che non vorrebbe ritornare a casa ma come posso fare?
Ecco l’ennesimo esempio di cane “tutto sbagliato”: cucciolo dell’Est comprato in negozio, con deprivazioni (di sicuro non ha socializzato: questi cuccioli vengono strappati alla mamma verso i 35 giorni, piazzati su furgoni che li portano in giro per il mondo e poi “smistati” tra i vari negozi… e questo, a quanto pare, ci è pure rimasto un bel po’ prima di trovare degli acquirenti), senza vaccinazioni (cosa che costringe i proprietari a tenerlo ulteriormente in casa, uscendo così definitivamente dal periodo corretto per la socializzazione)… eccetera, eccetera, eccetera.
Ovviamente questo cane non si doveva acquistare. Non si deve MAI acquistare nessunissimo cane in nessunissimo negozio, visto che si tratta sempre e solo di cuccioli dell’Est, con tutti i problemi che ne conseguono… ma quando il danno è ormai fatto, come ci si può comportare?
Trattandosi di un bull terrier, in questo specifico caso, non ci si può illudere che giochi con tutti i cani che incontra: queste NON sono razze “da parchetto” e bisognerebbe saperlo prima dell’acquisto, ma anche in questo caso il danno ormai è fatto, quindi bisogna solo rassegnarsi all’idea che potrà giocare, presumibilmente, solo con qualche cane, rigorosamente di sesso opposto al suo.
In un caso come questo, col cane che si avventa contro tutto ciò che si muove (cani, macchine, motorini), la prima cosa da fare (anzi, la seconda: la prima è buttar via i farmaci…) è sicuramente un tentativo con i cani tutor (quelli veri): questo cane deve scoprire di essere un cane, cosa che evidentemente ignora, ed è quasi impossibile che siano degli umani a spiegarglielo.
Devono farlo i suoi simili. I risultati, in questo modo, si ottengono (sempre nei limiti imposti dalla razza: non giocherà con tutti, specie se è un maschio adulto – questa informazione ci manca – ma intanto si può ottenere che non si avventi su qualsiasi cane vedendolo come un nemico giurato prima ancora di avergli dato un’annusatina): ma fosse solo questo, il problema…
Il cane, sotto fluoxetina, “si è calmato abbastanza”: sono lieta di sapere che “non è scimunito”, perché evidentemente il dosaggio è stato calibrato correttamente… ma un po’ meno lieta di apprendere che ha ancora comportamenti conflittuali in famiglia (ringhia perché non vuole salire in macchina: certo che lo fa perché non vuole terminare la passeggiata… ma non esiste proprio che lo faccia! Questo cane è indocile e non accetta la leadership dei suoi umani, fluoxetina o non fluoxetina).
La stessa veterinaria ha raccomandato “di insistere con la terapia comportamentale perchè poi gradatamente eliminerà i farmaci”: è già una cosa positiva, ma se non li dava fin dall’inizio era meglio, visto che il cane non ha alcuna patologia.
Personalmente suggerirei di sostituire lo psicofarmaco con l’esercizio fisico: tanto esercizio fisico, arrivando proprio a stancarlo, anche perché il moto fa aumentare il livello di serotonina (ne parleremo tra poco).
Non è facile con un bull terrier… ma ci si può arrivare con corse libere e sfrenate (solo in luoghi controllati, recintati e sicuri), tanto gioco, tanta bicicletta su strade sterrate (sempre e solo al trotto) e se possibile tanto nuoto.
Al posto della fluoxetina, poi, io introdurrei una dieta povera di proteine e ricca di carboidrati (pappa casalinga con tanta bella pasta o riso – se il cane lo digerisce – e poca carne… o mangime con caratteristiche equivalenti).
Perché?
Spiegazione rapida e più semplice possibile: la fluoxetina serve ad aumentare (o meglio, a non far diminuire) il livello di serotonina, un composto azotato che induce una sensazione di calma e di benessere.
La serotonina deriva dal Triptofano, amminoacido che quindi si trova nelle proteine: MA se si ingeriscono troppe proteine, aumentano anche altri amminoacidi (soprattutto tirosina e leucina) che in realtà sono competitori della serotonina, perché utilizzano gli stessi “carrier”( trasportatori) per attraversare la barriera emato-encefalica.
In parole più semplici: è come se ci fossero alcuni taxi in attesa degli amminoacidi, che devono trasportarli dal sangue al cervello. Sono tanti, ma non sono infiniti: e se tra i clienti in arrivo ci sono, che so, dieci signori Tirosina e un signor Triptofano, è altamente probabile che il signor Triptofano resti a piedi perché tutti i taxi sono già occupati. Così di serotonina al cervello ne arriva poca e il cane non prova la sensazione di benessere che ne dovrebbe derivare.
Se invece il cane assume anche carboidrati, questi stimolano la produzione di insulina (nel pancreas), che rimuove molti dei competitori del triptofano. In realtà proverebbe a rimuovere anche lui, ma lui si protegge legandosi all’albumina e quindi riesce a produrre tutta la serotonina necessaria.
Un altro coadiuvante alimentare nel trattamento dell’aggressività sono le proteine del latte (caseina: ne abbiamo parlato in questo articolo a proposito dello Zylkene), che possono essere aggiunte alla dieta, sempre che il cane non sia intollerante.
In questo modo si può ottenere lo stesso risultato della fluoxetina, che dagli ultimi studi – almeno nell’uomo: ma di studi sul cane non ne esistono, non illudetevi! – è stata ritenuta controindicata in presenza di una componente ansiosa elevata o ad aggressività, perché tende ad accentuare questi aspetti.
Ora… a me pare abbastanza evidente, anche dalla semplice descrizione dei sintomi, che in questo cane il problema principale possa essere proprio uno stato ansioso derivante dal fatto che, non avendo ricevuto una corretta socializzazione, non ha avuto modo di capire quali fossero gli stimoli “normali ed innocui” fra tutti quelli che fanno parte della società umana (macchine, motorini ecc.).
Ciò che non si conosce fa paura e quindi il cane vive in uno stato ansioso pressoché costante: essendo un terrier di tipo bull, quindi con doti caratteriali molto spiccate, anziché andarsi a chiudere in un angolino (come probabilmente farebbero cani meno coraggiosi ed intrepidi) lui “mette le zampe avanti” e pensa che “la miglior difesa stia nell’attacco”. Quindi si avventa contro tutto ciò che gli causa ansia.
Stancarlo fisicamente, correggere l’alimentazione e proseguire con gli esercizi che saranno stati sicuramente consigliati come terapia comportamentale potrà, a mio avviso, dare una grossa mano a questa famiglia alle prese con un cane che – lo ripeto – non avrebbe mai dovuto essere acquistato… ma che “ormai c’è” e quindi va aiutato a superare i propri problemi. Però l’aiuto lo si può dare senza bisogno di precipitarsi in farmacia a cercare la soluzione più rapida, che ha sempre – ma proprio sempre – effetti collaterali fortemente sgraditi, oltre a non risolvere il problema di base..
Ovviamente questo cane dovrà anche essere abituato gradualmente (il processo si chiama proprio “abituazione”) a sopportare gli stimoli stressanti: quindi dovrà vedere macchine, moto, cani eccetera in modo graduale, senza sottoporlo a una stimolazione eccessiva. Frequentare un campo cinofilo – un campo nel quale si sappia quello che si sta facendo, possibilmente… – può essere di grande aiuto in questi casi, perché è possibile organizzare gli incontri e lavorare sempre in assoluta sicurezza.
Infine, sempre allo stesso campo si potrà lavorare sulla condotta al guinzaglio in modo che il cane impari il significato dell’ordine relativo (“piede”, “fuss”, “piano”, quello che si vuole): impararlo in campo non significa automaticamente che “fuori” lui camminerà tranquillo… ma il fatto di tirare come un pazzo è probabilmente legato all’ansia causata dagli stimoli esterni, quindi lavorando sulla gestione di questi stimoli lui dovrebbe ragionare sempre di più su quello che fa e su quello che gli succede, e pian piano dovrebbe smettere di lanciarsi a capofitto nella (presumibile) speranza di fare piazza pulita di tutto ciò che gli si para davanti e che, se lui fa tabula rasa, non potrà più fargli del male.
Un cane “che tira come un dannato” ha normalmente due motivazioni: o un accumulo pazzesco di energie da sfogare (per questo serve l’esercizio fisico), o una forte insicurezza (che in questo caso è quasi certa, visto il suo passato e l’aggressività che dimostra).
Eliminando le cause si dovrebbe eliminare anche l’effetto… anche senza bisogno di ricorrere al collare a strangolo, o utilizzandolo come strumento di sicurezza ma senza alcun bisogno di “strangolare” davvero il cane.
Quindi, riassumendo, il mio consiglio è:
b) far fare al cane il massimo esercizio fisico possibile;
c) dargli regole precise agendo sempre con calma, coerenza e chiarezza: il cane deve capire perfettamente quello che può fare e quello che non gli è concesso;
d) abituarlo gradualmente e mai in modo troppo invasivo agli stimoli che scatenano reazioni aggressive;
e) frequentare un buon campo cinofilo;
f) lavorare con i cani tutor per superare i problemi di aggressività verso gli altri cani.
Considerazioni e pensieri Aquileschi del mattino ,quando si tratta di abbattere un cane anche uno dichiarato morditore feroce ed irrecuperabile mi vengono sempre tutti i dubbi possibili, mi dico che se un cane morde un motivo ci deve essere,e quando poi capita che viene abbattuto (legalmente voglio dire con il beneplacito del ASL)mi rimane sempre un senso di vuoto e di colpa, e mi ripeto forse lo si poteva salvare ,forse quel povero cane aveva si dei problemi , siamo stati noi umani a causarli? perche non lo abbiamo capito, o non lo abbiamo voluto capire, e per comodo siamo arrivati alla soluzione finale ,sono dubbi e sensi di colpa che mi rimangono dentro,e nonostante il passare del tempo, e anche se mi ripeto che era giusto farlo non ne rimango totalmente convinto,forse perche noi umani quando prendiamo decisioni e processiamo un animale ci dimentichiamo sempre di fornirlo di un avocato che lo difenda e il processo avviene in senso unico ciao a tutti Aquila della notte
Brutta la paura quando non si ha il coraggio delle proprie azioni, eh coraggiosone? E qui cesso di rispondere a te e ad altri accoliti, qualunque cosa tu dica. Però togliti quella coda dalle gambe, che è meglio.
Veramente mi pare di averti detto chiaro e tondo che ti sei reso ridicolo, non mi sembra di aver ritirato le mie azioni, paura di cosa ? Di uno che va a consigliare a gente che non conosce, senza saperne nulla, di sopprimere il proprio cane e fa la povera vittima dell'”uso delle parole” inventandosi fantasiose interpretazioni sui termini ? Beh, in effetti sì un po’ mi preoccupa che esista gente così squallida al mondo, ma quello che dovrebbe vergognarsi e andare in giro con la coda tra le gambe sei tu, ma nella tua grandissima intelligenza probabilmente non te ne rendi nemmeno conto.
Con questo chiudo la discussione, rispetto a parlare con un personaggio come te è più produttivo anche contare i granelli di sabbia sulla spiaggia durante un tornado, quindi ti saluto.
Capisco…infatti. Intelligenza e coraggio delle proprie affermazioni sono cose diverse. Va’ tranquillo e chiudiamola qui.
Infatti, ti sei già reso abbastanza ridicolo con la tua pantomima sui termini adoperati dalla Redazione e con l’analisi dell'”apparso”, entrambe degne dei migliori complottisti, non è proprio il caso di proseguire.
Redazione si è spiegata e va bene così. Non tutti la si pensa, fortunatamente, nello stesso modo.
Davide, vuoi sbilanciarti maggiormente e specificare cosa vuoi dirmi con l’instabilità mentale. Su, su…
Sei così intelligente che non penso ti servano ulteriori spiegazioni 🙂
Sì, Ivy, sono io.
Ivy, non voglio essere offensivo ma credo che debba fermarmi qui affinché non si perda tempo entrambi. E vale anche per gli altri. Non lo scrivo per essere sgarbato, capisco che lei è in buona fede. Le dico solo che ho avuto cani per 40 anni e ognuno è stato il mio migliore amico (umani inclusi), sempre con me. Io di mestiere scrivo e i miei cani mi sono sempre stati a fianco. E tutti sono morti serenamente di vecchiaia, e stanno tutti sepolti vicino a me, tranne un cane lupo italiano soppresso perchè divenuto pericoloso a causa della cosiddetta finta rabbia e che il veterinario si è affrettato a sopprimere (guarda caso senza chiedere nulla all’Asl)e un pastore del Caucaso soppresso due giorni fa (ancora, il veterinario non ha chiesto alcuna autorizzazione all’Asl ma mi ha rilasciato la documentazione di abbattimento, fosse stato irregolare non l’avrebbe rilasciata, no?) per evitargli terribili, spaventose agonie. Se si ama il propio cane bisogna anche arrivare a capire che in certi casi lo si deve fare, altrimenti si è solo dei vigliacchi (non mi riferisco a lei)che hanno paura di prendersi responsabilità che lo stesso nostro cane vorrebbe avvenissero.
Per il resto che devo dirle? “Buoni morsi!”.
Contento lei.
Gilas, o non capisce o fa finta di niente. Continui pure per la sua strada, l’evidenza che ho riportato è esauriente. O ci fa o ci è.
Redazione, colgo fra le righe insinuazioni puerili. Io non sono un pastore, né quelli sono “i suoi amati pastori”. Io non ritengo che il loro comportamento sia lecito e non l’ho mai scritto, l’ho solo riferito. Non so se lei l’ha mai fatto, ma se avesse fatto ricerche sul campo nel mondo della pastorizia (e relativa cinofilia) a livello nazionale, per lavoro, come le ho fatte io, questa consuetudine – per illecita che sia – non la stupirebbe, perchè avviene usualmente. Credo capisca la differenza. E le ribadisco che il punto è “senza necessità”. Se invece c’è necessità, nei modi opportuni, è legale.
So benissimo che è una cosa diffusa: non sono arrivata a valle stanotte con la piena!
Ma è anche una cosa illecita!
E’ come dire che siccome l’Italia è piena di evasori fiscali, allora è normalissimo non pagare le tasse. Ma si rende conto di quello che sta sostenendo?
Io non sto sostenendo nulla, non mi metta in bocca cose non scritte per la seconda volta (dopo “i miei amici pastori”, guardi che sono vecchio del mestiere e capisco)! Io ho solo riportato quel che accade, come facciamo noi giornalisti, lo capisce? Quello capita e io lo scrivo, lo riporto. O pensa che perchè scrivo che la Concordia è finita sugli scogli sono Schettino oppure d’accordo con lui? E se non è venuta giù con la piena, come del resto sono convinto, perchè si stupisce tanto di quello che già saprà o dovrebbe sapere? Potrà scandalizzarsi, essere contaria ecc., come me, ma ciò non toglie che queste cose avvengano diffusamente e che chi opera sul campo constata da sempre. Preferisce che le cose non si dicano e quindi non se ne parli? Non credo, altrimenti non avrebbe aperto questo sito.
Guardi, è la prima volta che leggo “può essere contraria, come me”. L’impressione che aveva dato era di essere perfettamente d’accordo con questi signori che fanno fuori i cani a fucilate… impressione forse avvalorata dal fatto che lei è apparso per suggerire la soppressione di un cane sano, di cui sappiamo soltanto che in sporadiche occasioni ha morso i proprietari (e non sappiamo né come, né quando, né soprattutto perché).
Lei ha detto che il cane “è pazzo” e quindi va eliminato: in base a quale valutazione, dio lo sa.
La follia è una instabilità mentale che può manifestarsi come violazione delle norme comportamentali (nel cane, uomo, cavallo ecc.)e comprende la possibilità di diventare un pericolo per se stessi e gli altri (i ripetuti attacchi e i morsi rientrano o no?). Un conto è l’attacco per reazione dopo una gamma di segnali di crescente intensità (che dopo il primo o secondo morso si dovrebbero percepire e imparare, a meno di non essere masochisti), altro è l’attacco (fra l’altro qui sporadico e quindi comunque ripetuto, visto che la lingua italiana intende quello) senza seguire il complesso istintivo rituale intimidatorio del cane, teso appunto a evitare inutili conflitti. Non dimentichi che un cane, che si suppone affezionato al padrone, tende comunque a non morderlo se sano di mente. E non a morderlo a prescindere. Mi pare talmente chiaro, non so… Il come, quando e perchè l’ha descritto Ivy, l’ha letto? Certo, se vuole essere presente sempre, prima di fare commenti, credo che possa scrivere poco nel sito non avendo suppongo il dono dell’ubiquità, e ancor meno emettere giudizi o pareri (legittimi, sia chiaro).
Quello che comincia a irritarmi di lei, detto con educazione sia chiaro, è il fatto di usare frasi mai dette o termini subdoli parecchio sibillini e che emotivamente cercano di dare al lettore (agli altri) un’immagine non corretta dell’altra persona, fuorviante. Vuole un esempio? Scrive che sono “apparso” qui, come fossi un folletto, un ectoplasma, un’entita vaga spuntata qui ora per caso. Invece sono “un interlocutore”, presente fra l’altro da tempo nel sito e con interventi. Forse potrà controllarlo lei stessa, non è il webmaster? Le ripeto, per mestiere conosco (oltre che un pochino i cani, come tanti) la scrittura e le tecniche anche non pulite per denigrare gli altri anche solo con termini apparentemente leciti. Pare che lei stia continuando a farlo, nonostante io l’abbia fatto notare puntualmente ogni volta. Possiamo avere idee diverse, ma usiamo regole pulite, ok? Saluti.
Sono il webmaster? Boh, non saprei: sono quella che utilizza wordpress per mettere online gli articoli. Le cose tecniche sono tutte di pertinenza del figlio, quindi veda lei se sono il webmaster o no.
Quello che so è di essere un po’ rincoglionita, sì, ma non del tutto smemorata (per ora): quindi so benissimo che lei è già “apparso” altre volte come commentatore. Insomma, mi ricordo di lei. E ricordo anche che lei, da qualche giorno, non commentava: quindi sì, dal mio punto di vista è proprio “apparso” (o se preferisce, “riapparso”) saltandosene fuori con l’idea – che ritengo decisamente balzana – che un cane che ha morso vada soppresso.
Il termine “apparso” voleva proprio sottolineare la mia sorpresa, visto che non credevo davvero che lei potesse pensarla in questo modo.
“Vuole un esempio? Scrive che sono “apparso” qui, come fossi un folletto, un ectoplasma, un’entita vaga spuntata qui ora per caso. Invece sono “un interlocutore”, presente fra l’altro da tempo nel sito e con interventi. Forse potrà controllarlo lei stessa, non è il webmaster? ”
Guarda che anche la mania di persecuzione è un’instabilità mentale.
Dunque, per me lei può pensarla come vuole, trovo però sbagliato che decida se il mio cane vada soppresso o meno.
La prima volta che ha morso ha correttamente avvisato (sono stata cretina io d’accordo) le successive non ha avvisato.
I motivi che mi sono venuti in mente sono tanti ma nessuno spiega tutti gli episodi, uno di questi è sembrato agressività da frustrazione rediretta (quando ho preso il terzo cane), un altro sembrava aggressività da dolore (displasia grave ad entrambe le anche, e qui è bello difficile che diano segnali), un altro aggressività da paura (l’avevamo preso da poco e anche qui i segnali possono essere saltati).
Certo, detto così è un cane complessato, un cane ‘di cristallo’ che va maneggiato con le pinze, ma va bene, invece che “spaciugarlo” a mio piacimento come faccio con gli altri cani lo coccolerò delicatamente come piace a lui.
Tanto ripeto, è un cane ubbidiente, non mi serve trascinarlo o imporgli le cose con la forza, basta al massimo un biscottino.
Certo, non sapendo il motivo reale per cui morde siamo sempre a “rischio”… ma sopprimerlo per questo no!
Piuttosto vada per gli psicofarmaci come ultima spiaggia… (ribadisco per non essere fraintesa che se trovo qualcuno che mi risolve il problema senza è meglio).
Oppure, non so, gli faccio limare i canini, (provocazione) qualsiasi cosa pur di non sopprimerlo.
Mi dispiace, ma la possobilità di dialogare qui è nulla. Uno dice che tocca ammazzare tutti i cani morsicatori(e c’è poco da commentare, mi dispiace per Lei e per i suoi cani passati, presenti e futuri), l’altro che i veterinari sono inutili, l’altro ancora che basta alimentare un carnivoro con tanta pasta che produce più serotonina. E mi dispiace perchè adoro gli articoli di ValeriaRossi, ma non è giusto che sia richiesto solo di ascoltare in silenzio. Io ho riportato il mio caso che dimostra che la fluoxetina per periodi di tempo limitati e associata a terapie comportamentali aggiuntive,in alcuni casi funziona. Però i miei commenti sono stati oscurati. Se parli bene degli educatori, ok. Se parli bene dei veterinari (oltre che degli educatori) allora non va più bene e via pollici versi. Detto ciò, volevo dire ad Ivy che se ha voglia d ascoltare la mia storia può contattare anche me visto che i nostri problemi cinofili si assomigliano.
Federica, i commenti “oscurati” sono oscurati dai lettori che danno giudizi di disapprovazione: non certo da noi. Anche disapprovare è una lecita forma di espressione (a meno che “dialogare” non ti piaccia solo con chi ti dà ragione… perché in tal caso, no, qui non funziona così!) tant’è che i commenti non vengono cancellati, ma semplicemente “nascosti” e che basta cliccarci sopra per leggerli, anche quando non appaiono a prima vista.
Non è assolutamente vero che “se parli bene dei veterinari, via pollici versi”. I veterinari “sotto accusa” sono gli spacciatori di pillole senza motivazione. Se nel tuo caso la motivazione c’era, e se ritieni di vedere dei risultati positivi, va benissimo così.
Grazie Federica, si potremmo confrontarci volentieri, la Federica Guattari che trovo su Facebook sei tu?
Ivy, contenta lei contenti tutti.Certo mi imbarazza quando scrive: “Non capisco perchè lei abbia deciso che il mio è un cane aggressivo, fino ad ora ha morso solo me ed il mio ragazzo”. E allora fatevi mordere senza motivo ma forse sarebbe bene non venirlo a scrivere qui, no? Comunque, liberissima.
Dico: “E gli episodi sono stati, seppure incomprensibili ai nostri occhi, sporadici”. Mah, sporadici o no sono avvenuti e avvengono. Che significa?
“Per il resto del tempo è un cane bravissimo di una dolcezza, sensibilità ed obbedienza rare”. Guardi che un cane con questo comportamento non è normale. “Per il resto del tempo”? Come dire, si va be, quella persona mi accoltella ma solo ogni tanto…
“Se la legge da una seconda possibilità ad un assassino, o uno stupratore, direi che anche il mio cane se la merita”. Guardi che l’assassino o uno stupratore finiscono in galera, una volta usciti hanno un’altra possibilità. Dopo.
In aggiunta, visto che mi piace documentare quel che scrivo, qui c’è un esempio recente, che dimostra che la soppressione pur in determinati casi di aggressività è legale:
Licata, soppressi i due cani corso che uccisero il pensionato
Sono stati abbattuti dal Servizio Veterinario dell’Asp di Agrigento i due cani di razza corsa che il pomeriggio del 21 aprile scorso hanno massacrato e ucciso un campobellese di 73 anni.
La vittima, Calogero Profeta, si trovava in campagna, in contrada Borginissimo, quando gli animali non gli hanno lasciato scampo.
Il sequestro sanitario disposto per 10 giorni ha rivelato il più alto grado di aggressività dei cani killer. Il cosiddetto “profilo morsicatore” è pari ad una “gravità 3” ovvero il massimo del punteggio.
Ai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale non è rimasto altro da fare che iniettare una sostanza letale ai cani corsi. Il commissario che amministra il Comune di Campobello di Licata ha poi emesso un’ordinanza che ha obbligato il proprietario degli animali alla loro sepoltura.
A questa estrema soluzione si erano opposte sin dall’inizio alcune associazioni animaliste che si erano rivolte al Ministero della Salute. Il dicastero aveva proposto un percorso di recupero con l’assistenza di esperti in psicologia animale.
Intanto proseguono le indagini dei carabinieri di Campobello di Licata che hanno sentito numerosi proprietari terrieri nelle vicinanze del luogo dove è accaduta la tragedia. Ed alcuni di essi hanno confermato l’aggressività dei cani che in vari casi avevano tentato di scagliarsi violentemente contro i loro cuccioli.
Nel registro delle notizie di reato, per omicidio colposo, sono stati iscritti 2 campobellesi, padre e figlio, rispettivamente di 51 e 27 anni; il primo proprietario del terreno dove erano allevati i cani, il secondo come colui che materialmente pensava ad accudirli
Ma appunto, la decisione di sopprimere i cani l’ha presa l’Asl, non i proprietari anzi nonostante i proprietari.
E’ il caso inverso.
E appunto, il cane aggressivo si può abbattere, anche se lei, non capendo ancora, si ostina a scrivere che
“No che non può. E’ reato (art. 544 bis del codice penale). E il veterinario (privato, ma anche dell’Asl) che operasse in tal modo commette lo stesso reato, perchè è un cane fisicamente sano.”. Quei due corsi fisicamente erano perfetti, ma la psiche ha il suo conto, non crede? Un pazzo può essere perfettamente in forma fisicamente, ma rimane pazzo.
E visto che cita la legge, eccola qui:
Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del Codice Penale ai sensi del quale: 1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.
Si applica se c’è crudeltà o senza necessità, altrimenti no.
Inoltre:
L’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-bis del Codice Penale ai sensi del quale: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.
Anche qui, Si applica se c’è crudeltà o senza necessità, altrimenti no.
Sulla storia Asl o veterinari privati, l’utente va dal veterinario e quello interviene. Se è giusto o no saprà bene il veterinario motivare il suo operato, visto che quello fa di mestiere, a differenza di lei.
Non solo continua a confermare quel che scrivo, ma pensa anche di scrivere il contrario.
Contento lei.
Bene, grazie per averci spiegato il suo punto di vista Todaro, se anche qualcuno, per titolato che sia, mi dicesse che devo far sopprimere il mio cane, io non lo farei, a costo di emigrare in Svizzera.
Non capisco perchè lei abbia deciso che il mio è un cane aggressivo, fino ad ora ha morso solo me ed il mio ragazzo.
E gli episodi sono stati, seppure incomprensibili ai nostri occhi, sporadici.
Per il resto del tempo è un cane bravissimo di una dolcezza, sensibilità ed obbedienza rare.
Se la legge da una seconda possibilità ad un assassino, o uno stupratore, direi che anche il mio cane se la merita.
Certo sono convinta che non sia normale un comportamento simile, sicuramente un problema c’è ma il fatto che non comprenda la mia frase:
“Per il resto del tempo è un cane bravissimo di una dolcezza, sensibilità ed obbedienza rare”.
Significa probabilmente che lei non ha mai trattato il suo cane come essere vivente e compagno di vita o non è mei stato a stretto contatto con lui.
Conosce invece i principi del condizionamento nel cane? Per quello che ne so io può scattare in lui un ricordo altamente spiacevole ogni volta che sente un determinato odore e decide di attaccare.
Ovviamente noi umani siamo sensorialmente limitati quindi potremmo non capire il motivo di tale comportamento (né può un comportamentista o comportamentalista evidentemente).
Riguardo a questa sua affermazione:
“Guardi che l’assassino o uno stupratore finiscono in galera, una volta usciti hanno un’altra possibilità. Dopo.”
forse non si rende conto che DOPO l’eutanasia non c’è proprio un DOPO. E siccome la legge non “Gioca a fare Dio” e decidere della vita o della morte altrui sicuramente nemmeno io (o il pastore/cacciatore di turno) ne ho il diritto.
Si ricordi che sono capaci tutti di uccidere (è la scelta più semplice), ma pochi sanno salvare una vita.
Ad ogni modo il cane è mio, mia ama e lo amo nonostante tutto, potete pure non essere d’accordo, posso essere masochista ma così è.
Voglio rispondere a Gilas, visto il tono supponente con cui mi scrive, dicendogli che l’imbecillità è cosa diffusa ma che come molte altre cose non bisogna abusarne e pure manifestarne la propria con tanto masochistico godimento, come fa appunto questo Gilas.
Sappia che io mi chiamo proprio Giovanni Todaro e difatti così mi firmo (si faccia un giro su Internet e magari saprà che esisto), a differenza di lei che si nasconde dietro uno pseudonimo di rettiliana definizione. L’unico autorizzato a far sopprimere un cane ritenuto pericoloso è il veterinario dell’Asl, e mi pare che questo cane sia già noto all’Asl che evidentemente non lo ritiene sopprimibile? Quindi se l’Asl non è d’accordo io non posso fare sopprimere il mio cane pericoloso? Dove l’ha letto? Io non posso maltrattare il mio cane, è giusto, ma farlo sopprimere sì se è pericoloso, sofferente, ecc. L’Asl non è d’accordo? Amen. Quel veterinario non è d’accordo? Amen, vado da un altro. Perchè io che sono l’amico e padrone di quel cane così ho deciso, e con motivo. Nel caso avesse ancora fesserie teoriche da dire sappia che giusto due giorni fa ho fatto sopprimere il mio amato cane, senza sentire come dice lei l’Asl e farmi autorizzare. L’ho portato dal veterinario e così è andata. Ora, visto il suo atteggiamento bellicoso, la sfido a intervenire, visto che dà tanto fiato alla bocca, pur scrivendo.
Le situazioni di cui parlo si verificavano almeno trent’anni fa? Ma vada in giro a documentarsi, avviene anche oggi ed è giusto così in tali casi. Lo saprebbe se non fosse lei così ignorante, nel senso di ignorare e quindi di imparare sul campo prima di scrivere fesserie. Si può recuperare qualsiasi cane? Chissà perchè invece la stessa legge ne dispone la soppressione, dopo i vari tentativi d’intervento se vani. Ci sono cani che non è possibile curare, anche per tare ereditarie.
ps Se vuole denunciarmi, visto il suo coraggio apparente pur nascosto dietro il suo pseudonimo, sono a disposizione.
Per Redazione: Meglio documentarsi prima di scrivere, la soppressione di un cane aggressivo è ammessa per legge. Certo, bisogna avvalersi di veterinari anche per la valutazione e chiunque che ami il proprio cane farà così. Ma se ritenuto necessario ed è convalidato lo si può fare e anzi a mio parere lo si deve assolutamente fare. Ovviamente, stia sicura che i pastori in montagna o i cacciatori lo fanno direttamente a mezzo fucilata, neppure pensano all’Asl. Pertanto, meglio non scrivere cose inesatte, altrimenti c’è chi ci crede.
“Quindi se l’Asl non è d’accordo io non posso fare sopprimere il mio cane pericoloso?”
No che non può. E’ reato (art. 544 bis del codice penale). E il veterinario (privato, ma anche dell’Asl) che operasse in tal modo commette lo stesso reato, perchè è un cane fisicamente sano.
Che poi lo ammette lei stesso (“la soppressione di un cane aggressivo è ammessa per legge. Certo, bisogna avvalersi di veterinari anche per la valutazione”), quindi non mi pare ci sia bisogno di mostrarsi indignati che nemmeno Berlusconi coi giudici comunisti 😉
Diverso è il caso degli animali (cani e non solo) ormai talmente malati oltre ogni possibilità di recupero o sopravvivenza.
Per sua fortuna, la lettrice di prima ha sensatamente deciso di non seguire il suo (medievale) ‘consiglio’.
Signor Todaro, il fatto che i suoi amati pastori vadano contro la legge non la autorizza a ritenere che sia cosa lecita. E’ vero che non ci sono regole precise (se non regionali) in fatto di eutanasia, ma è anche vero che esiste la legge 189/2004 a decretare che chiunque causi la morte di un animale senza necessità commette un reato penale. Visto e considerato che la “necessità” dev’essere valutata e confermata da personale specializzato, i suoi pastori sono passibili di arresto.
Spero per Giovanni Todaro che i suoi figli non leggano mai i suoi commenti a questo articolo, altrimenti il signore in questione dovrebbe iniziare a preparare le natiche per ricevere la punturina il giorno in cui diventera’ per loro un peso. Sempre che i suoi figli non siano ne pastori ne cacciatori, perche altrimenti potrebbero prendere in considerazione un altra técnica per liberarsi di lui.
Bell’ insegnamento che da questo “signore” ai suoi figli… complimenti.
La pastiglia NON risolve il problema, che tornerà se e quando deciderete di smettere gli psicofarmaci.
L’alternativa è avere un cane dipendente dagli psicofarmaci per il resto della sua vita.
Io vivo nel mondo reale, perchè ho visto decine di cani che hanno morso anche dentro casa e ciononostante sono stati recuperati con tanto lavoro del rieducatore ma soprattutto del padrone che deve essere il primo a volerlo fare.
Se il padrone, come in questo caso, vuole una (presunta) soluzione rapida ed indolore (per il padrone, perchè il cane è sotto psicofarmaci), chiaro che di lavoro duro e di pazienza non ne vuole proprio sapere.
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, appunto.
Siccome di terapie comportamentali e di rieducazione finora non ne ho letto nemmeno una virgola, quel che capisco è che tutto quel che è stato fatto per questo cane è di tenerlo sedato per il resto della sua vita.
Ovvero, Dexter.
Se qualcuno vuole in prestito il mio cane per tentare di curarlo come meglio crede mi contatti pure, sappia però che si prende carico di un cane morsicatore, lupoide con due canini da fare invidia ad un tricheco.
Ormai i medici del pronto soccorso e la veterinaria della asl mi conoscono per fama…
E pazienza finchè morde me e il mio ragazzo che non abbiamo nessuna intenzione di fargli del male, ma quel giorno che deciderà che la bambina del piano di sopra che corre e urla in giardino è un’ottima preda… allora tutti avrebbero pregato perchè gli avessi dato dei farmaci per calmarlo.
Chiaro che il farmaco non risolve il problema e che non glielo si da per tutta la vita! Penso che sui siamo tutti d’accordo.
Se però serve per far si che sia meno attriato dagli stimoli esterni e che si riesca a comunicare con lui e lui con noi in modo da impostare un rapporto tale per cui ci si fidi reciprocamente allora può essere un’alternativa.
Perchè il problema sta proprio nel rapposto e nella comunicazione, lui non riesce a comunicare come un cane normale e non si fida degli umani dai quali è stato tradito troppe volte.
Per spiegargli che di noi si può fidare e come si comunica deve essere concentrato su di noi non sulla sua ansia di avere sempre tutto sotto controllo.
Ivy, forse l’avevo già scritto ma mi ripeto, mandi una mail a Valeria a info@tipresentoilcane.com spiegando dove si trova, forse riesce a darle il nome di qualche rieducatore di fiducia nella zona, quantomeno per un consulto.
Si, ti ringrazio e lo farò sicuramente, non conosco tutte queste nuove figure che stanno nascendo come funghi (chiunque può improvvisarsi educatore cinofilo)…
Certamente se è possibile evitare i farmaci lo si fa, ma non trovando nessuno che mi dica “se fai così non ti morderà più” capisco che i farmaci possano essere un’alternativa.
Ivy, ti invito anch’io a scrivermi in pvt per vedere se posso consigliarti qualcuno di affidabile…ma il tuo commento precedente mi lascia leggermente perplessa: “se qualcuno vuole in prestito il mio cane, si accomodi”.
E’ come dire (senza voler fare paragoni tra un animale e una macchina, per carità): “Ho sbattuto la macchina, se qualcuno la vuole in prestito per aggiustarmela, mi faccia un fischio”.
Non è che funzioni esattamente così… dovresti essere TU a darti da fare per individuare un bravo ed affidabile meccanico e/o carozziere, che verrà pagato per il suo onesto lavoro (qualora porti dei risultati: se la macchina resta rotta, magari si può vedere se è il caso di pagarlo o meno…) e che ti ridarà la macchina sistemata: fermo restando, però, che tu dovrai imparare a guidarla, altrimenti andrai a spaccicarti contro un altro muro.
Non so se ho reso l’idea.
No no, assolutamente, era solo una provocazione, un modo per dire “provate voi a vedervela con un cane che vi attacca”.
In molti mi hanno detto: “io gli avrei dato un calcio e me lo scrollavo di dosso” oppure “il mio cane non si azzarderebbe mai a mordermi” o in questo caso “no risolvi niente a dargli farmaci”.
Io invece sono stata li a farmi mordere più o meno ovunque senza neanche reagire…
Era solo un modo per dire: “tutti capaci si parlare se non succede a loro”.
Ribadisco, io AMO il mio cane!
Ma lei vive nel mondo reale? Ha idea di cosa significhi avere un cane in casa che morde nonostante si sia cercato di crescerlo al meglio? E poi, ho per caso mai detto che volevo il mio cane in uno stato semivegetativo? Oppure ho detto che questo è stato il risultato ottenuto? O magari ho detto che il mio cane poteva anche fate una vita da impasticcato purché noi della famiglia stessimo tranquilli? Continui pure a parlareda solo e a fare il suo lavoro come crede. Fine
Epilessia, tumori e rabbia non sono patologie comportamentali, ma patologie oncologiche, infettive, bla bla bla con sintomi nervosi. Lei porterebbe un cane con la rabbia da un comportamentalista? ahahahahah. Comunque qui si sbatte contro un muro, non si discute. Io ho un cane con patologie comportamentali, mordeva e quindi non potevo aspettare mesi, avevo bisogno di risolvere. Sono andata da un buon educatore/rieducatore e non ho risolto. Ho fatto tanto moto col mio cane e non ho risolto. Ho tolto le proteine dalla dieta del cane e non ho risolto. Ho fatto tutte le cose insieme e non ho risolto. A tutte queste cose, poi, ho aggiunto la pillola ed ho risolto senza nessuna controindicazione (incluso il cambiamento di carattere che non è avvenuto). Nessuno ha mai detto che il veterinario mi ha ingozzato il cane di pillole e basta, nè che non abbia consigliato altre terapie, nè nulla di tutto quello che dice. Il punto è che ci sono cose che gli educatori cinofili non possono fare perchè non è il loro mestiere e dire che le medicine servono solo se il cane ha la rabbia (che esempio, poi) è propaganda per un mestiere piuttosto che per l’altro, nient’altro.
“e quindi non potevo aspettare mesi, avevo bisogno di risolvere”
Certo, se tutto quel che cercavi era ridurre il cane in due minuti in uno stato semivegetativo (guardati il video di Dexter, se lo trovi), il risultato l’hai ottenuto, ma tanto valeva prendersi un pupazzo di peluche.
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù….
Che non siano riconosciute in Italia lo dice Lei e fosse anche vero poco importa. Per me, che ho un problema con il mio cane e cerco un medico preparato, importa che l’abbia fatto ed in una delle scuole più importanti del mondo per quel che riguarda la medicina comportamentale.Il fatto che le patologie comportamentali canine siano meno studiate non vuol dire che non esistano, vuol dire che sono meno codificate ed incasellate nei canoni standard ed è qui che il bravo veterinario fa la differenza (sennò mi compro un libro di medicina comportamentale se ci trovo i sintomi del mio cane bene, per tutto il resto c’è il rieducatore?!?!) Detto ciò, le patologie psichiatrico/comportamentali SONO di natura biologica e fisiologica proprio perchè di natura biologica sono le molecole che le regolano. Infine, ribadisco, che è superficiale e denota,a mio avviso, una discutibile professionalità, il dire che le pillole sono sbagliate punto e basta, che i veterinari comportamentalisti sono sbagliati punto e basta e che un buon rieducatore fa miracoli IN TUTTI I CASI possibili e immaginabili sulla faccia della terra (a meno che non siano descritti sul libro con il nome “patologia X”).
“Per me, che ho un problema con il mio cane e cerco un medico preparato (…) le patologie psichiatrico/comportamentali SONO di natura biologica e fisiologica proprio perchè di natura biologica sono le molecole che le regolano”.
No. Se ne è discusso a lungo in altre pagine di questo sito per arrivare alla conclusione che NON è così.
Tant’è che avevo fatto la premessa “se non ci sono problemi di natura fisiologica/biologica”, e con questi intendevo problemi fisici quali – per fare un esempio un po’ brutale – epilessia, od un tumore al cervello o la classica ma ormai pressochè debellata rabbia.
In TUTTI gli ALTRI casi, ovvero le varie DAP, DOC, DAG e semplice ansia citate sopra, il cane PUO’ guarire SENZA veterinario e psicofarmaci.
E’ la premessa che è sbagliata: definire/considerare malattie ( = veterinario) quelle che malattie non sono, ma che sono situazioni di stress e di disagio (a volte molto profondi e radicati) ma risolvibili con lavoro e fatica del rieducatore e del padrone del cane.
Un veterinario che prescriva pillole e basta senza affiancare quantomeno un lavoro meditato e dettagliato in affiancamento ad un rieducatore professionale è solo un propinatore di zigulì.
Io ho due cani, uno più complesso dell’altro perchè provenienti da due contesti difficili. Il più grande, preso al canile alle’età di quasi 4 mesi, da “adolescente” presentava dei comportamenti molto simili a quelli del bull della lettera. Fin da appena preso è stato messo in contatto con altri cani, con tutte le tipologie di persone e, anche se 4 mesi è tardi, la sua socializzazione è andata a buon fine e non ha mai avuto grossi problemi con cani e/o persone. Ad 8 mesi è stato castrato per fatti non inerenti al suo comportamento. Ma a casa era tutt’altra storia. Fortunatamente è un lupoide e i suoi morsi erano, in realtà, pinzate, ma siamo approdati comunque anche noi da un comportamentalista. Prima di questo siamo stati da un bravissimo educatore, nel campo andava sempre tutto bene, facevamo un po’ di agility con scarsi risultati perchè dopo poco il cane si disinteressava. Educarlo era complicato perchè poco interessato (se non propio inizialmente) sia al cibo che ai giochi più variopinti. Dunque il comportamentalista non ha trovato una vera e propria patologia codificata, ma ha stabilito che la soglia di reattività del cane era troppo alta, come se il suo livello di stress di base fosse costantemente ad un livello di allerta e quindi, bastava un nonnulla perchè scattasse. Lo faceva anche con me. La terapia è stata anche in questo caso fluoxetina, con un dosaggio iniziale del 50% rispetto a quello ortodosso. E non è mai aumentato. Allora il cane mangiava un normale cibo industriale povero di proteine. I risultati si sono visti quasi subito, il cane ora sta diminuendo gradualmente il farmaco per provare a sospenderlo dopo un anno e più di terapia, ma è un cane diverso da quello che era prima della terapia. E’ sereno e collaborativo, è attivo, gioca (con noi e con l’altro cane di casa) e interagisce correttamente con tutti i componenti della famiglia. Oggi, il mio cane mangia un cibo iperproteico e grainfree. All’epoca mangiava una roba che era quasi tutta carboidrati. Questo per dire che, forse, a volte, anche se il cane non ha una precisa patologia comportamentale da manuale, la terapia farmacologica (ovvio,associata a tutto il resto) può essere risolutiva o almeno aiutare a risolvere situazioni al limite della gestibilità. Come si può dire “butti via la fluoxetina, gli faccia fare tanto moto e gli dia poche proteine “? E’ chiaro che spesso potrebbe essere evitato il farmaco, ma come si fa a valutare se non si è il medico curante il cane? Generalizzare è sempre pericoloso.
Sono d’accordo con te Federica, mi trovo in una situazione simile, solo che il cane l’ho preso che aveva già 8 anni.
E non pinza, ma morde proprio…
Non siamo riusciti a capire, nemmeno con 2 comportamentalisti il motivo per cui morde, quindi hanno proposto anche a me una terapia farmacologica (per altro non ancora iniziata perchè è convalescente) per proteggere noi più che altro.
Le sto provando tutte, semplicemente… se tutto il resto non funziona proviamo con la terapia…
Amo davvero il mio cane nonostante le varie puntate al pronto soccorso, e quindi non sono per niente contenta di dargli farmaci, ma non vedo altre alternative.
Se per comportamentalisti intendi veterinari lascia perdere, come han detto altri è come chiedere al medico di famiglia perchè il bambino ha problemi a scuola 😉
Cerca un educatore/rieducatore comportamentista (non comportamentalista, perchè per comportamentalista si intende un veterinario) nella tua zona, se scrivi a Valeria una mail penso sappia consigliarti qualcuno dalle tue parti.
Guarda, sinceramente posso andare anche da una fattucchiera, ma il comportamento che ha il cane se uno non lo vede non può capire solo dalla mia descrizione cosa gli passa per la testa….
Da giocherellone, dolce e ubbidientissimo passa in un secondo all’attacco incontrollato…
Un consiglio spassionato: sopprima subito il cane. Non è equilibrato, è pazzo, inaffidabile, pericoloso. Il cane dev’essere il migliore amico dell’uomo (e della donna) ma questo non lo è, fosse immotivatamente aggressivo con la padrona anche solo l’1% del tempo andrebbe comunque abbattuto. Non stia a sentire quelli che le dicono di fare questo o quello, le parlano di etica, di poverino, ecc. I morsi però li prende lei, non loro. Ma come vive in casa, col terrore di essere attaccata in ogni momento? Guardi che se il cane è così lo sarà sempre, altro che correzioni, non sarà mai sicura. Lo sopprima subito, anche se spiace, ma non c’è altra soluzione dignitosa per lei e il cane (a meno di tenerlo tutta la vita in gabbia, che è peggio ancora). Questa “selezione” la si fa da migliaia d’anni ovunque, i cani mordaci o pericolosi verso il padrone (o le pecore, se da gregge) finivano ammazzati al momento e questo diventava un’efficace mezzo di controllo. Dove i cani vengono usati per lavoro problemi come il suo non esistono per il motivo appena citato, si verificano solo fra i proprietari di cani cittadini non da lavoro. Persino i pitbull usati nei combattimenti di un tempo se mordevano anche solo di striscio una persona durante la lotta con un altro cane venivano ammazzati al momento, anche se erano costosissimi campioni. Perchè semplicemente ciò non doveva e non deve accadere, che si abbia un chihuahua o un dobermann.
Dall’Ottocento ad oggi, grazie al cielo, la scienza è un filino progredita e l’etica pure. Oggi la soppressione di un cane sano è VIETATA a meno che non ci siano motivazioni assolutamente valide: l’aggressività NON è una di queste, almeno finché non viene conclamata a seguito della visita di due diversi veterinari esperti in comportamento animale. Per favore, evitiamo di dire sciocchezze, che poi qualcuno magari ci crede.
volevo far sapere a Giovanni Todaro (o almeno così si firma) che l’unico autorizzato a far sopprimere un cane ritenuto pericoloso è il veterinario dell’Asl, e mi pare che questo cane sia già noto all’Asl che evidentemente non lo ritiene sopprimibile.
Le situazioni di cui parla lei si verificavano almeno trent’anni fa quando l’ignoranza (perchè tale era e, a quanto pare, nel suo caso tale è rimasta) era tale che non c’erano nè le cognizioni nè l’esperienza per recuperare cani considerati anche molto difficili e pericolosi.
Oggi – decidandoci tempo, esperienza e passione – si può recuperare qualsiasi cane che non abbia problemi sanitari/fisiologici, persino gli ex cani da combattimento.
ps l’uccisione senza necessità di animali è un reato, e il suo consiglio è istigazione al reato, che è a sua volta un reato, lo sappia bene.
Signor Todaro, sta scherzando o il suo cervello è andato in ferie e non è ancora tornato?
Non so se ha notato che se due persone si prendono a cazzotti non vengono condannate a morte…
Per nessun motivo, né se hanno un tumore al cervello, né se hanno problemi spicologici o di qualunque altra natura.
Signor Todaro, forse non mi sono espressa bene… io NON voglio nel modo più ASSOLUTO far sopprimere il mio cane!!
E credo che non lo voglia nemmeno Federica.
Credo che nessuno qui voglia sopprimere, per qual si voglia motivo, il proprio cane a meno di sofferenze indicibili.
Sicurmente il cane non ha colpa se il suo atteggiamento risulta aggressivo, è sempre colpa del padrone (precedente o attuale) e dei traumi che gli ha fatto passare. Quindi al limite sarebbe da sopprimere il colpevole.
Un veterinario comportamentalista non è come un medico di base. E un cane che morde non è come un bambino che ha problemi a scuola. Ci sono tanti comportamentalisti incompetenti e c’è gente, come il veterinario che segue me, che, dopo la laurea, ha passato ANNI a studiare medicina comportamentale in francia prendendo una SPECIALIZZAZIONE e non soltanto un master. Forse è il caso di scegliere il medico giusto, ma non di escludere il veterinario a priori. Educatore e veterinario comportamentalista sono due figure professionali diverse, per alcuni casi serve uno piuttosto che l’altro, per altri magari servono entrambi. Se io ho attacchi di panico vado dallo psichiatra, poi magari anche dallo psicologo. Nessuno mi dirà mai (mi auguro): “lascia perdere lo psichiatra perchè tanto è tutta una cosa mentale o perchè tanto sono tutti incompetenti!!!” Come si fa ad essere così superficiali da dire di lasciar stare i veterinari facendo di tutta un’erba un fascio? Per altro, non sempre le patologie comportamentali sono perfettamente inquadrate in precisi canoni: per fare un esempio umano che si può tranquillamente traslare in senso canino, c’è chi ha il disturbo da attacchi di panico(DAP), chi ha il disturbo ossessivo compulsivo(DOC), chi ha il disturbo da ansia generalizzata(DAG) e chi, semplicemente, è ansioso. Non vuol dire che quest’ultimo abbia meno diritto a delle cure specifiche!!! E mettici che le patologie comportamentali del cane sono molto meno conosciute/studiate di quelle umane.
Insomma… il veterinario serve se il cane ha problemi di natura fisiologica/biologica, e non psicologica. Tant’è che non capisco che senso ha parlare di master e specializzazioni in Francia (che nemmeno son riconosciute in Italia) e poi dire che le “patologie comportamentali” del cane sono meno conosciute/studiate di quelle umane.
Se non ci sono problemi di natura fisiologica/biologica, in tutti gli altri casi le ‘patologie comportamentali’ sono curabili SENZA l’intervento del veterinario (e senza psicofarmaci, che le famose ‘pilloline’ questo sono), ma con un lungo lavoro (se il problema è serio) con un serio ri-educatore comportamentista. Conosco decine di cani che hanno avuto quelle descritte come DAP, DOC, DAG e semplice ansia e tutti han risolto i loro problemi, a volte anche in mesi, senza che sia stata data loro una sola pasticca, ma perchè sono stati seguiti da persone capaci che di cani problematici ne vedono trenta volte di più di qualsiasi veterinario.
sul fatto dell’abuso di proteine legato alla maggiore aggressività posso confermare… quando il nostro westie da cucciolone per un periodo era stato alimentato con un mangime molto proteico in passeggiata aveva cominciato a ringhiottare a destra e a manca… smettendo è tornato più “normale”…
Aquila, ho dimenticato di dire che abbiamo avuto già due cani in precedenza, non siamo neofiti, una boxer che poi ha fatto una cucciolata e abbiamo tenuto un figlio maschio. Di esperienza ne avevamo un bel po’ visto che sono vissuti 8 anni la femmina e due il maschio senza darci nessun problema. lo so che l’indole di questi cani è diversa ma li abbiamo gestiti molto bene. Purtroppo si sono ammalati di leismaniosi e sono morti. La scelta di questo cane è stata di mio figlio (25anni) che si riteneva in grado di gestirlo dopo essersi informato sul carattere, sicuramente la scelta sbagliata è stata il negozio, ma come già ho detto è stato amore a prima vista, e come sai, al cuore non si comanda. All’inizio tutto andava abbastanza bene ma forse siamo stati noi alquanto permissivi, vista l’esperienza precedente con i boxer e lui ha preso il sopravvento. Sicuramente la colpa è stata anche nostra, non solo del cane, che non ha avuto subito le regole di cui aveva bisogno.
e già lo so ad amore a prima vista non si comanda,pero i Bull Terrier a volte sono problematici anche da un buon allevamento e quelli del EST lo sono ancora di più ma ormai lo avete e cercate di crescerlo il maglio possibile,ma state attenti specialmente con gli altri cani perche di solito sono dolori e non ci sono farmaci che tengano ad un Bull quando gli girano le balle ciao a sentirci Aquila della notte
“BEEP!!” Risposta sbagliata!
1) Il DM del 26/11/2009 deriva dall’ordinanza del 03/03/2009 del ministero della salute
2) L’ordinanza del 03/03/2009 è NAZIONALE (in quanto ministeriale), non c’è niente da “recepire” da parte delle Regioni, semmai dalle singole ASL, *per il periodo di validità dell’ordinanza*
3) Infatti, l’ordinanza ha una durata, stabilita dalla stessa all’art. 7, di VENTIQUATTRO MESI (due anni), che è stata prorogata – con modifiche non irrilevanti – dall’ordinanza del 22 marzo 2011, art. 2, per altri ventiquattro mesi (due anni).
4) Alla scadenza del 22 marzo 2013 – quattro mesi fa – l’ordinanza NON E’ STATA ULTERIORMENTE PROROGATA, e quindi il provvedimento è DECADUTO e non più in vigore.
Inutile commentare un provvedimento oggi non più valido, direi.
Grazie, Gilas… stavo giusto cercando i riferimenti che hai trovato e postato prima di me, risparmiandomi la fatica 🙂
regione Umbria: DGR 1360 del 2 ottobre 2010. L’ufficio legale della regione ha stabilito che che nonostante la sospensione, la DGR ha valore. Le altre regioni cercale online perchè ho finito la pazienza.
E con questo chiudo questa inutile polemica.
Scusate, magari sarò tardo io, ma, dal commento di gilas:
2) L’ordinanza del 03/03/2009 è NAZIONALE (in quanto ministeriale), non c’è niente da “recepire” da parte delle Regioni, semmai dalle singole ASL, *per il periodo di validità dell’ordinanza*
[…]
4) Alla scadenza del 22 marzo 2013 – quattro mesi fa – l’ordinanza NON E’ STATA ULTERIORMENTE PROROGATA, e quindi il provvedimento è DECADUTO e non più in vigore.
Quindi il DGR della regione Umbria dell’ottobre 2010 che c’azzecca, se poi l’ordinanza è decaduta a livello nazionale nel 2013 ? Ad oggi non sarà più valida manco in Umbria, o no ?
Davide: esattamente.
Inutile perché hai torto? Anche il decreto della regione Umbria è del 2010… quindi è scaduta pure l’eccezione, insieme a tutta l’ordinanza.
Continui ad inserire informazioni sbagliate e prese a casaccio da google, senza capire di cosa si tratta.
Mi sono appena letto TUTTA la Deliberazione della Giunta Regionale dell’Umbria n. 1360 del 2 ottobre 2010 http://www2.regione.umbria.it/bollettini/download.aspx?doc=101110A52.pdf&t=bollettino&p=1&show=true
(pagina 22 del .pdf e seguenti).
Non c’è nessun accenno a ‘sospensioni’ (che semmai possono essere disposte ad esempio dal TAR) nè a pareri dell’ufficio legale. La deliberazione in sostanza stabilisce come organizzare i corsi per proprietari di cani mordaci e ritenuti pericolosi (la valutazione della pericolosità viene infatti effettuata dai veterinari del Servizio Asl, non da un vet qualsiasi). ps il documento è molto interessante per capire come vengon fatte certe valutazioni e come funzionano certi meccanismi.
In nessuna parte di questo documento (così come delle ordinanze ministeriali, che in sostanza delegano le ASL ed i loro Servizi Veterinari) si accenna a riconoscimenti legali dei titoli dei ‘veterinari comportamentisti’, ma solo di quelli ‘esperti in comportamento animale’ dichiarati come tali dalla FNOVI, e non certo dal ministero.
In ogni caso la ‘sospensione’ è cosa ben diversa dalla *decadenza* per esser passato il termine di validità: le ordinanze del 2009 e del 2011 non sono più in vigore, punto.
Una mozzarella scaduta rimane una mozzarella scaduta dal giorno della scadenza!
cit:”Ma lo sai che questa ordinanza del ministero che continui a citare non è più in vigore, o no?”
dipende dalle regioni. Nelle regioni in cui è stata recepita, l’ordinanza Martini è assolutamente valida.
I video su quel sito sono inquietanti e i poveri cani non sono finiti bene. Comunque ecco uno più allegro di un ricupero di un BT riuscito: http://youtu.be/tN8lJrQML0c
(Metodo da Kayce Cover, ci sono altri ricuperi da OCD con altri metodi.)
Apparentamente c’è un’alta incidenza di disturbo ossessivo-compulsivo nei bull terrier (tanto che c’è un sito, non so se la vet comportamentalista è al corrente dei studi che stanno facendo a Tufts http://www.btneuro.org/ ). Può darsi che l’uso di psicofarmaci qui sia legato a questo, e aveva diagnosticato OCD. Negli umani, possono aiutare… Comunque sembra che stia funzionando.
Utilissima info! Anche io ho una bulla,me lo leggo subito! grazie!
Caro aquila della notte, é il caso che ti informi perchè la professione di med vet comp esiste eccome ed é riconosciuta tra l’altro anche dal ministero della salute per la valutazione dei casi di aggressivitá, art 3 comma 2 (“I Servizi Veterinari, nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cose, stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale da parte di medici veterinari esperti in comportamento animale”).
Il med vet comp per dichiararsi tale deve aver fatto 5 anni di universitá facoltá di medicina veterinaria, 3 anni di pratica, master in medicina comportamentale che dura 2 annoi comprende 3 esami in itinire, presentazione di 2 casi clinici, tesi finale e discussione di un caso clinico durante la discussione (questo per quanto riguarda il master di Pisa che é uno dei piú frequentati). Il tutto come da circolare FNOVI che puoi trovare online.
Ora mi spieghi per favore chi sono gli autodidatti che hanno fatto al massimo un brevetto di un centro non riconosciuto???
Ma santa pace ma é cosí difficle considerare che se c’é una malattia del fisico c’é anche una malattia della mente?! Alla base dei comportamenti non sempre c’é solo la relazione sbagliata con il oroprietario ma a volte ci sono cause organiche di bilancio dei neurotrasmettitori. Il farmaco si toglie SEMPRE e la terapia comp é ovviamnete fondamentale.
Cara Valeria certo che hai messo in discussione una diagnosi, hai detto che non c’é alcuna patologia!! La collega invece una diagnosi, dopo attenta disamina come riferisce Anna, l’ha emessa. Se non vuoi che qualcuno ti bacchetti ad ogni tuo consiglio, sarà meglio che riporti le informazioni in maniera piú corretta (come ti ho tante volte detto) e senza sparare a zero.
Ma mi sembra una battaglia persa.
L’informazione è fuorviante: per Servizi Veterinari, come da normativa citata, si intendono solo quelli dell’ASL competente, non ‘qualsiasi veterinario’, che abbia seguito un qualsiasi percorso professionale o meno.
Morale: la figura del veterinario comportamentista (che non faccia – almeno – parte del Servizio Veterinario dell’ASL di competenza) NON è riconosciuta dal ministero della salute. E certo non può “dichiararsi” tale da solo, giusto per poter spacciare pilloline a casaccio come fossero zigulì.
L’argomento è stato trattato su queste pagine fino alla nausea, senza che ci sia bisogno di aggiungere altro.
La asl in mancanza di un med vet comp in organico, ne puó incaricare uno libero prof.
Hai tagione il med vet comp non si dichiara tale, viene “dichiarato” esperto in medicina comportamentale dall’ordine di appartenenza dietro sua richiesta documentata con tutto il necessario.
Si l’argomento è stato piú volte trattato da Valeria ma mai con info corrette.
Come confermi tu stessa, le informazioni non corrette le hai date tu, non valeria rossi.
Au revoir.
Cos’é che confermo?? Io ho riportato ció che é l’incarico e la formazione del med vet comp. Non mi sembra che Valeria l’abbia mai scritto a chiare lettere e senza polemica sulle competenze.
“presentazione di 2 casi clinici”! 2… insomma sto master e’ tutta teoría… e non specifica nemmeno “2 casi clinici risolti”… guarda che se volevi far fare bella figura alla categoría non ci sei riuscita, piuttosto hai raggiunto l’ effetto contrario.
Ma scusa per laurearti devi fare 20 casi clinici???
Dimenticavo le 50 ore di TIROCINIO PRATICO.
50 ore di tirocinio pratico equivalgono a dieci giorni di cinque ore l’uno.
Per vedere, esaminare e seguire seriamente dei casi clinici seri sono praticamente una miseria.
Ahahahahaha, scusate ma sulle 50 ore di tirocino pratico mi sono cappotato dal ridere..
Poi ci si stupisce che diano psicofarmaci, conoscono solo quelli, ci vogliono anni, umiltà e sudore per capire qualcosa di comportamento canino.
Ma anche parlando di semplici veterinari di base avete idee di quanti ne abbia dovuti girare prima di trovarne uno che sapeva relazionare con i miei cani e non si cagasse letteralmente addosso??
Laurearti ti puoi laureare anche facendo solo teoría, ma 2 (solo 2) casi clinici sono veramente pochi per potersi definire esperti di qualcosa; cosi come per definirsi esperto sarebbero pochi anche i 20 casi clinici che tu citi.
Per non parlare delle “50 ore di tirocinio pratico”, che come ha giustamente calcolato gilas “equivalgono a dieci giorni di cinque ore l’uno”.
Quindi alla fine questa inmensa esperienza richiesta per laurearsi si ridurrebbe a due settimane di tirocinio (dal lunedi al venerdi 5 ore al giorno) piu lo studio di 2 casi clinici (non necesariamente risolti)… andiamo veramente bene… solo un decreto come quello Sirchia sulle razze pericolose potrebbe dichiarare esperto qualcuno con “tanta esperienza”
Facciamo l’ esempio di un tecnico di televisori; ma chi considererebbe esperto un tizio che in vita sua ha aggiustato due televisori e fatto due settimane di tirocinio (5 ore al giorno) con un riparatore piu esperto? Anche se conoscesse tutta la teoría del mondo.
Un tirocinio “vero”, in grado di dare esperienza sarebbe dato da un paio di anni, tutti i giorni, sei ore al giorno in un ambulatorio reale, assistendo un profesionista (comportamentista) con esperienza, ma questo equivarrebbe a tremila ore, non a 50. E in questi due anni di casi reali se ne vedrebbero decine, non 2. E a quel punto un veterinario si potrebbe mettere in proprio e dichiararsi esperto comportamentista.
Io vado al campo di addestramento da sei mesi, alcune settimane una volta e altre setimane due volte, per tre ore a lezione, quindi ho accumulato un totale di 40 lezioni e 120 ore, e ho esaminato e discusso con l’ addestratore almeno 3-4 casi reali… allora dovrei essere gia abastanza esperto da mettermi in proprio e aprire il mio campo…
Ah, c’è stata un diagnosi? E quale, di grazia?
Rigiri la frittata. Sei tu che hai scritto che il cane non ha alcuna patologia sulla base di ció che ha scritto la proprietaria.
e con questo ultimo commento confermi l’impressione che i veterinari comportamentisti altro non siano che propinatori di psicofarmaci a casaccio come fossero zigulì, infallibili nella loro profonda (?) conoscenza della psiche e psicopatologia (?) canina, berlusconiamente tetragoni a qualsiasi punto di vista che non dia loro assolutamente ragione.
@glias, scusa l’ ignoranza; ma cosa significa “berlusconiamente tetragoni”?
“Se non siete d’accordo con me è perchè siete dei comunisti! Cribbio!!” 😉
(spero renda l’idea ;-))
Non è vero la figura di medico comportamentista canino non esiste, come ho detto anche che non esiste la laurea in psichiatria e psicologia canina,sono solo veterinari che si sono appropriati di titoli inventati con il beneplacito di politici incompetenti che hanno emesso ordinanze stupide(tipo quella di Sirchia sui cani pericolosi)spinti dai media per prendersi il favore del opinione pubblica,ma di fatto sono figure prive di autorità medica,e le malattie mentali nei cani sono solo una bella soluzione per vendere farmaci, ho anche detto che quando si sceglie un Bull Terrier si deve sapere in partenza che la razza nasce come cane da combattimento,con tutte la patologie del caso, e che e già difficile a volte farla funzionare bene se la si compra in un buon allevamento ,figuriamoci,comprata in un negozio che li prende dai cagnari del EST,e il governo invece di incoraggiare i vet comportamentisti farebbe bene ad abolire la vendita di cani nei negozi,oppure fargli vendere solo cani provenienti da allevamenti certificati, e allora ci sarebbero meno problemi e meno farmaci,e se uno non ha mai avuto un cane è meglio che si butti su un Golden e i Bull Terrier li lasci stare, magari li prende un po più tardi con un po più di esperienza ciao a sentirci dal Rapace notturno assonnato dopo una notte di pattuglia con i suoi cani
Negare l’evidenza dimostra ignoranza. Esiste il riconoscimento da parte della FNOVI con tanto di elenco di MEDICI VETERINARI ESPERTI IN COMPORTAMENTO perché hanno fatto un percorso di studi che si chiama MASTER IN MEDICINA COMPORTAMENTALE DEL CANE E DEL GATTO con 1500 ore di studio del comportamento normale e patologico del CANE e del gatto. La laurea in psicologia umana non é paragonabile in quanto ad argomenti trattati con un master del genere. Quella in psichiatia non è una laurea ma una specializzazione di 5 anni post laurea.
E mo basta! Fattene una ragione.
Aridagli 😉
La FNOVI è la federazione degli ordini professionali dei veterinari (e nemmeno tutti), quindi fa gli interessi dei propri associati, ovvero i veterinari stessi.
I titoli ed i riconoscimenti che eventualmente rilascia – tramite una circolare poi?? – non hanno alcun valore legale.
Fattene una ragione tu. 😉
MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 26 novembre 2009
Verificato. Citazione sbagliata, riprova.
cara eli con il FNOVI e i medici esperti in comportamento e i loro master ci possiamo fare tranquillamente la birra scura per quello che conta,i veterinari per il momento sono adibiti a curare il fisico dei cani e basta e avanza!poi per fare vivere umani e lupi domestici insieme i farmaci non servono ma questa è un altra storia e vale la pena di farci un altro articolo,e questo è competenza della sig.ra Rossi non del comportamentista,invece si dovrebbe sensibilizzare l’autorità competente sul fatto che i negozi dovrebbero vendere solo cani provenienti da allevamenti seri e certificati lo sto dicendo da almeno tre volte almeno, perchè il nocciolo della questione deriva da li,ma vedo che ci si gira attorno e si pensa solo ai farmaci, saluti Aquila della notte
e la mente degli animali di chi è competenza?? degli educatori? degli istruttori? SOLO della signora Rossi?
Esistono patologie della relazione, patologie della mente, patologie neurologiche. Chi riesce a fare dignosi differenziale?
“IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Decreta:
3. I medici veterinari per poter essere definiti «esperti in comportamento animale» devono
essere in possesso dei requisiti previsti nelle linee guida emanate dalla Federazione nazionale
degli ordini dei medici veterinari italiani (FNOVI). Inoltre è ritenuto valido ai fini della suddetta
definizione il possesso del diploma europeo di specialista in medicina comportamentale”
E’ il ministero che decreta non io. Cmq questa discussione sterile parte da presupposti sbagliati perchè viene negata la psicopatologia.
Ma lo sai che questa ordinanza del ministero che continui a citare non è più in vigore, o no?
@eli, credo che qui siamo tutti d’ accordo che le psicopatologie esistono. Ma rasenterebbe l’ assurdo il cercare di ricondurre ogni problema comportamentale ad una psicopatología. Quanti cani ci sono al mondo con “problema comportamentali”? E che percentuale di questi ha una reale psicopatología? Per non parlare di tutti quelle cose che non sono assolutamente “problemi comportamentali”, ma semplicemente la natura di un cane.
Diciamo che si vive in un mondo dove si corre ormai troppo e non si ha ne la voglia ne la pazienza di dedicarsi ad una corretta educazione del cane (cosa che richiede tempo, fática, sudore, fango…) e troppi preferiscono la pillola mágica.
Ma un cane socializzato male, allontanato troppo presto dalla mamma, abituato a non vedere i suoi simili, privo di una figura di riferimento, lasciato tutto il giorno solo… ma quali psicopatologie con bisogno farmacológico potrebbe avere? E’ palese che il problema e’ “ambientale”. Alcuni cani avranno pure problemi mentali (con necesita farmacologiche), ma cercare la soluzione facile a tutti i costi e’ una vergogna per qualsiasi profesionista che si rispetti (soprattutto in campo medico).
Aquila, mi sento di doverti rispondere che il fatto di aver accettato la terapia farmacologica della vet comportamentista è stato per amore per il mio cane e non per seguire una moda o per egoismo, cioè per non avere problemi. Alla vet siamo arrivati dopo due educatori, forse non competenti, per cui , non conoscendo i problemi legati al comportamento di questo cane ci siamo affidati a lei. Devo dire che ha visto il cane a casa, riunita tutta la famiglia, sentito e visto i nostri comportamenti e quelli del cane. si rigirava su se stesso e nessun comando lo calmava, mordicchiava le cose, era supereccitato, abbaiava a tutto ciò che passava in strada. Ci ha fatto vedere alcuni comandi e alcuni giochi di attivazione mentale, il “cerca”, il vieni, il resta…a cui rispondeva bene alcune volte. Ma visto i suoi atteggiamenti compulsivi ha deciso di associare la terapia farmacologica. Gli ha fatto fare varie analisi ed è venuta dopo 15 giorni a vedere il cane a casa. Ci ha consigliato di continuare con la terapia comportamentale, di farlo uscire più spesso (forse il mogio mogio è perchè fa più movimento e si stanca?), e verrà a vederlo ancora periodicamente. Cmq ha detto che poi gradualmente sospenderà i farmaci, forse averli prescritti è per rendere il cane più docile e recettivo agli insegnamenti? Non mi è sembrata superficiale nell’analisi e affrettata nella terapia. Anche io voglio eliminare i farmaci , in maniera graduale, perchè ci stiamo lavorando molto e ci stiamo impegnando. Valeria, grazie a te e a tutti per la vostra attenzione al mio problema, mi siete di grande aiuto, qualunque sia il commento, positivo o negativo
Prima di tutto un veterinario è un medico degli animali con tanto di laurea per curare nel fisico gli animali con le relative specializzazioni,attualmente non esiste una cattedra di psichiatra animale o di psicologia canina,i cosi detti comportamentisti sono solo degli autodidatti che al massimo hanno un brevetto di un centro non riconosciuto da nessuna università statale o privata(praticamente la laurea non esiste)i cosi detti vet comportamentisti trovano il tempo che possono trovare e naturalmente chi è disposto a credergli,io ad esempio al mio veterinario quando cerca di darmi consigli psicologici sui cani mi limito a rispondergli:tu cura il cane se sta male che ad addestrarlo ci penso io perche tu non ne capisci una sega,detto questo ripeto convinto che una persona che da degli psicofarmaci ad un povero cane come psicologo canino vale poco ,mi dispiace solo che molti in buona fede gli danno retta e riducono dei poveri cani dipendenti da farmaci e questo è un altro sintomo di decadenza dei costumi ciao a sentirci Aquila della notte
Verissimo, anche perchè le uniche patologie che hanno questi poveri cani sono dei padroni incapaci.
Le vere patologie comportamentale con riscontro organico sono rarissime e basterebbero 10 vet per tutti i cani d’italia..
Dai, 10 in tutta Italia magari no; pero’ con un paio per regione e qualcuno di piu nelle grandi citta come Roma, Milano, Torino, Genova… si starebbe coperti. In fondo anche di medici umani “molto specializzati” ce ne sono pochi. Ma adesso sembra la nuova moda quella dei veterinari comportamentisti… invece non sento mai parlare di figure altrettanto (se non piu) utili; per esempio esistono “dentisti veterinari”?
Cara Valeria, quelle da me citate (psicologia e psicopatologia) sono scienze, quelle da te riportate sono fuffa, non puoi metterle sulla stesso piano e mi stupisce che tu lo faccia!
Cmq io non ho alcuna paura che venga a galla la verità che tu dici semplicemente perché non é cosí. Io non mi azzarderei mai a mettere in discussione una diagnosi fatta da un professionista solo leggendo ció che riferisce il proprietario (con tutto il rispetto per il proprietario, voglio prima vedere un referto scritto e poi l’animale anche) e scrivendo 4 consigli messi in croce, Marco Breglia ha espresso benissimo questo concetto.
Una dieta ricca di carboidrati come tu dici, la raggiungi solo mettendo dentro cereali, altrimenti che fai li alimenti a mele e zuccherini?? Ma cmq la cosa grave per me non é tanto il fatto di alimentare il cane in un modo piuttosto che un altro, ma dare questi “consigli” cosí…a muzzo come si dice.
Certo che il cane DEVE fare movimento ma in questo caso di aggressività intraspecifica e mancata socializzazione riterrei prioritario affrontare questo aspetto, poi secondariamente puoi pure sfiancare il cane cosí poi non reagisce ma non si lavora in questo modo.
Facciamo che ognuno lavora a modo suo? Se chiedono un consiglio a te, sei liberissima di rispondere come pare e te: quando lo chiedono a me, faccio la stessa cosa. Però io non vado a sindacare su tutto ciò che si consiglia/suggerisce/dice nei siti altrui.
E cmq io NON ho messo in discussione una diagnosi: semmai ho messo in discussione una terapia che NON aveva una diagnosi (di patologia) alle spalle.
E’ così difficile da capire?
premesso che non sono favorevole o contrario a nulla per partito preso, non amo particolarmente gli psicofarmaci ma non sono né medico, né veterinario né psichiatra quindi si tratta solo di una mio limite personale. Diciamo che, pur non escludendo la terapia farmacologica a priori, preferisco tentare prima altri approcci. Fermo restando che la prima cosa da fare sempre, secondo me, è verificare attentamente che non esistano patologie organiche.
Detto questo, senza nulla togliere alle tue competenze, Valeria, credo che effettuare una “diagnosi” o valutazione, prescrivere un determinato percorso educativo/formativo/correttivo, suggerire di ignorare una prescrizione medica fatta da altro professionista (è come dire “quel professionista è un imbecille e mi fa venire in mente il tuo articolo https://www.tipresentoilcane.com/2013/07/24/le-risposte-che-mi-farebbero-scappare-a-gambe-levate-da-un-centro-cinofilo/). Basarsi solo su un post scritto dalla proprietaria senza avere visto il cane in questione trovo sia un tantino arrogante, una leggerezza che da te non mi sarei aspettato. Nell’articolo citato, che mi trova totalmente in accordo con te, aggiungerei anche la categoria di quei medici/veterinari/educatori/addestratori che dispensano pillole di saggezza a distanza quando la regola numero uno di qualunque educatore/addestratore dovrebbe essere, sempre secondo me, non basarsi su ciò che dice il proprietario ma osservare e valutare personalmente.
Non capisco perché ci sia tutta questa difficoltá a considerare il fatto che se esiste una psicologia canina (ed esiste), allora esiste anche la psicopatologia!
Detto questo cara Valeria, prima fai una diagnosi (che è un atto medico) che la patologia non esiste, poi consigli di attuare una dieta a base di cereali (cui molti cani sono allergici), poi dici che l’ansia del cane è costante (lo stato di ansia permanente é patologico). Mah…criticavi l’etologa che appioppava lo Zylkene senza competenze mediche!
Anna ti fidi del tuo vet comportamentalista? Hai visto i primi miglioramenti? Bene continua con lui, non ascoltare chi non conosce il caso nel dettaglio e sopratutto non sospendere la fluoxetina di colpo.
Ps il consiglio di far fare tanto esercizio mi ricorda tanto il nano messicano 🙂
Onestamente sono rimasto anch’io abbastanza scioccato da questa “diagnosi a distanza”.
Trovo ridicolo dare psico-farmaci o quelli che sono a cani, ma è sempre un parere medico, che ha visto e valutato il cane.
Per quanto riguarda i cereali c’è la mis-credenza che facciano male, perché “il cane in natura mangia carne”.
Non è proprio così:
il lupo in natura mangiava carne, il cane che ha convissuto con l’uomo nei secoli si è adattato anche alle nostre abitudini alimentari.. non ditemi che i vostri nonni compravano le crocchette ai cani.
Ora, io nelle pappe che scelgo controllo sempre che l’ingrediente a maggior percentuale sia carne, che non ci siano sottoprodotti (=piume, becco, interiora etc), che non ci siano conservanti artificiali tipo DHA etc, e poi vedo come risponde il cane.
40% di proteine al mio cane non lo darei mai, si rischia di affaticare troppo i reni.
Mi verrebbe da chiedere a Valentina se il suo cane presenta feci molto dure e scarse, o se ha secrezioni dagli occhi ad esempio.
Ho letto di uno studio di un’università americana (non trovo link) dove si evidenziava come un minor apporto proteico nella dieta avesse abbassato l’aggressività nel cane.
Il mio cane attualmente e’ in “stallo”,ossia le ho cambiato alimentazione da 4 giorni passando dalla Royal (che le e’ gia’ costata due eczemi)alla orijen. Ovviamente di feci dure non se ne parla,cambiare mangime drasticamente provoca sempre feci molle e d’accordo con la veterinaria le diamo i fermenti lattici(ora sospesi perche’ peggioravano la situazione) secrezioni dagli occhi notevolmente diminuite rispetto a prima!
Insisto con lo scrivere che i bull terrier necessitano di una alimentazione particolare e che io mi baso su fonti sicure e dettagliate da esperti in materia e della razza “BTRI” COME CITO NELL’ARTICOLO
“I bull terrier necessitano di un’alimentazione particolare e molto curata: si dovranno scegliere cibi con formulazione ipoallergenica e/o monoproteica (unica fonte proteica da pesce o da carne), tenendo d’occhio anche le percentuali di mais e altri cereali che potrebbero facilitare l’insorgenza delle dermatiti.
Anche la scelta dei premietti o dei bocconcini “bonus” da dare al vostro amico risentirà di queste sue sensibilità: biscotti e bocconcini ipoallergenici, per i soggetti predisposti niente formaggi e cibi contenenti lieviti, pane, ecc…”
Inoltre la mia piccola fa esercizio fisico quotidiano che la porta a camminare anche per 10 km il giorno (oggi ne abbiamo fatti di piu’)per cui ci sembrava piu’ che giusto dare un apporto energetico piu’ alto,aggressivita’ quasi pari allo zero… le abbaiano spesso ma difficilmente risponde,piuttosto mi fa la guardia ma solo quando siamo sedute al di fuori di casa(ci stiamo lavorando su’)
A mio avviso e’ normale che un cane che abbia tanta energia da sfogare che poi rimanga chiuso in casa sia sicuramente piu’ nervoso e stressato del solito,magari in alcuni casi si tocca anche l’aggressivita'(la gente ormai prende i cani per poi lasciarli a casa il piu’ del giorno…e’normale che poi succeda questo!)
Ah, ma questa è veramente splendida! “Siccome esiste la psicologia canina, allora esiste anche la psicopatologia” è davvero da manuale… è come dire che siccome esistono maghi e stregoni, allora esistono le fatture e i malocchi! Siccome esiste l’astrologia, allora l’oroscopo è da prendere come oro colato!
Ma stiamo davvero scherzando?!?
Io NON ho fatto alcuna diagnosi: è Anna a dire che la sua vet ha consigliato la fluoxetina per “calmare il cane” intanto che si procedeva con la terapia comportamentale. Se avesse detto “me l’ha consigliata perché il cane ha la malattia XY”, non mi sarei sognata di controbattere.
Avete davvero TANTA paura che venga a galla la semplice verità che gli psicofarmaci si stanno somministrando “per moda” a cani che non ne hanno alcun bisogno, verooooo????
P.S.: ho scritto “carboidrati” , non “cereali”. Cos’è sta fissa dei cereali?
P.P.S: il nano messicano ha RAGIONE DA VENDERE quando consiglia di far fare esercizio fisico ai cani. Ora non è che tutto quello che dice sia da buttare nel cesso solo perché utilizza metodi che non condividiamo. E poi non lo dice soltanto lui, ma chiunque conosca i cani, capisca il loro etogramma, abbia una pallida idea di che COS’E’ un cane.
caro o cara eli purtroppo i cani devono muoversi il più possibile i lupi selvatici e i cani rinselvatichiti possono percorre minimo 20 km al giorno per trovare la preda e se non la trovano subito arrivano a farne 40 di km, i nostri cani da casa hanno ereditato questa cosa ,lo hanno impresso nel DNA e molte patologie comportamentali vengono fuori proprio dalla noia a cui molti vengono sottoposti dai loro padroni,e il nano messicano questa volta ha ragione(non sempre però a volte esagera),poi ci sono razze piu predisposte di altre al divano (tipo il Bulldog inglese per dirne una )ma in generale i cani sono degli atleti che devono fare attività fisica ,e un cane ben allenato alla fine è un cane contento specialmente se si può allenare insieme al suo amato umano,e gli psicofarmaci quando si arrivano a dare anche ai cani vuole dire che si è raschiato il fondo del bidone della cinofilia ciao a tutti aquila della notte
@eli; supponendo che con “nano messicano” tu ti riferisca a Cesar Millan, ma tu sai esattamente da dove ha tirato fuori le sue teorie? Perche non e’ che siano invéntate di sana pianta; basta leggere una delle sue interviste (e in rete ce ne sono parecchie sia in inglese che in spagnolo) per saperlo. Lui racconta che da bambino viveva in una fattoria con il nonno contadino (e il resto della familia) e nella fattoria c’erano molti cani. Quindi lui osservando, il comportamento dei cani, vedendo come il nonno interagiva con loro e convivendoci perennemente ha sviluppato una sua personale idea. Che e’ obviamente antiquata essendo basata sul “comportamento cinofilo” di un contadino messicano nato negli anni 10-20 (o giu di li), ma assolutamente non campata per aria.
Va bene che adesso e’ diventato di moda il “cane da divano” o il “cane da borsetta”, ma queste sono abominazioni 10 volte peggiori delle idee del mio compaesano; i cani hanno bisogno di fare esercizio, esattamente come noi umani.
Prima di vedere “dog whisprer” non avevo una vaga idea di cosa volesse dire avere un cane ed esserne il capobranco…pensavo solo che ogni cane avesse il suo carattere e andasse accettato per cio’ che era….polemiche a parte,mi ha insegnato davvero molto sul pensiero canino e molti dei suoi consigli mi sono serviti per farmi capire di piu’ dalla mia bulla. No,non e’ tutto da buttare!
Mi fa sempre piacere leggere di altre persone che, come me, hanno avuto esperienze positive tramite gli insegnamenti di cesar millan!
Il rapporto con il mio terrier è nettamente migliorato dopo aver letto i suoi libri. Sebbene anche prima fosse un cane intelligente e ubbidiente, dopo i libri è diventato molto più socievole e meno litigioso. Un toccasana 🙂
Il nano messicano ha cani talmente docili che lo invidio non poco…
Il Nano messicano ha il bull terrier per tua info………….
@Francesco Per chiarirci,io mi sono documentata bene prima di scegliere un bull terrier e non tralascio alcun tipo di informazione (altrimenti non sarei qui a leggere e parlarne,intendo farmi una vera e propria cultura e si ottiene solo scambiandosi fonti),posto qui di seguito un breve stralcio di un articolo ben strutturato di una associazione che si occupa di trovar casa ai bull terrier con problemi “famigliari” e che quindi VALUTA le future famiglie prima di tutto istruendoli su cio’ che comporta questa scelta.
“I bull terrier necessitano di un’alimentazione particolare e molto curata: si dovranno scegliere cibi con formulazione ipoallergenica e/o monoproteica (unica fonte proteica da pesce o da carne), tenendo d’occhio anche le percentuali di mais e altri cereali che potrebbero facilitare l’insorgenza delle dermatiti.
Anche la scelta dei premietti o dei bocconcini “bonus” da dare al vostro amico risentirà di queste sue sensibilità: biscotti e bocconcini ipoallergenici, per i soggetti predisposti niente formaggi e cibi contenenti lieviti, pane, ecc…
Tutto ciò accompagnerà il nostro bull per tutta la sua vita, non dimentichiamocelo: non si tratta di brevi periodi o cambi saltuari, ma di cibi particolari da acquistare per lui per tutti gli anni che resterà con noi.”
Forse adesso sara’ piu’ chiaro a tutti del perche’ ho scelto una linea nutrizionale differente piuttosto che le tradizionali…
Ho anch’io cani con stomaci delicati, due whippet, so bene di cosa parla. Uno mangia cibo veterinario che costa un’occhio della testa.
Detto che non tutti i cani della stessa razza sono uguali, potrebbe provare le linee Farmina N/D, ci sono quelle senza grano e le low grain con un 20% massimo di cereali, hanno un apporto proteico leggermente inferiore (siamo sul 30-35%), con un apporto proteico inferiore è molto probabile che il cane si calmi.
Nulla contro i cibi canadesi (credo si parli di questo giusto?) ne ho dati anch’io.. ma sono semplicemente inappropriati per i climi nostrani.
Se ha paura a somministrare al suo cane qualcosa di inadatto perché non gli fa un test delle intolleranze?
Così si leva ogni dubbio.
Sulla Proplan ha ragione, sono andato a controllare, io intendevo la linea sensitive ma la formulazione vecchia, la nuova non piace.
Il mio pit mangia Monge all breeds e risponde bene. Secondo me è il cibo con il miglior rapporto qualità prezzo al momento.
Per quanto riguarda cereali ai cani, pensi che i cani non sono più come una volta, rustici allo stato puro etc, ma hanno imparato a convivere con noi e con le nostre abitudini, anche alimentari, non sto dicendo che dovrebbero mangiare pane etc, ma che possono tranquillamente far parte della loro dieta.
Saluti
In realta’ portare il mio bull terrier a fare le analisi delle intolleranze mi sembra come se dovessi sottoporlo ad un esame per essere certi che abbia la testa ovale…. L’articolo parla chiaramente della specifica razza generalizzando per l’appunto e suppongo abbiano parecchie prove a riguardo,fermo restando che si tratta di una articolo redatto da una associazione specializzata in bull terrier che cerca loro casa….quindi oltre alla teoria la quotidiana e costante pratica sul campo….. Io mi fido,lei che dice?
Per l’appunto la scheda alimentare che le ho “copiato/incollato” in precedenza e’ per l’appunto la Monge….
N.B.
Purtroppo alla mia cucciola e’ uscito un secondo eczema cutaneo(cambiato fortunatamente alimentazione da 4 giorni) proprio per via di quel mangime “royal”…… Non risparmio mai quando si tratta del mio cane,speriamo che ora regredisca
Mi inserisco brevemente in questa discussione riguardo i mangimi per cani. Ho un setter inglese, portato a casa a tre mesi compiuti. L’allevatore lo nutriva con latte di mammà, carne macinata, e aveva iniziato ad introdurre le crocchette. Comprammo la stessa marca di crocchette consigliata ma, poveretto, diarrea a non finire, prendiamo un mangime costosissimo per puppies della purina, consigliatoci dal vet, ma niente da fare, ancora diarrea, sembrava che il cane stesse per sciogliersi..alla fine, finalmente, ne troviamo uno, l’unico fino a quel momento, che non gli diede più problemi di alcun tipo: la zuppa della marca Carrefour (comprata al supermercato Carrefour). Riso, crocche di carne mista e crocche di verdura, per meno di 5€ a pacco di 5kg. Una manna dal cielo!
Tutto ciò per dire che non per forza i mangimi più costosi sono anche i migliori, anzi, si possono avere delle piacevoli sorprese con quelli più economici!
@Francesco la mia cucciola di quasi 6 mesi,sempre per il discorso di farle scaricare energie che diversamente impiegherebbe nel distruggere casa,avere comportamenti dominanti e ansiosi, fa quotidianamente esercizio fisico che sia camminare o giocare libera con altri cani(ed e’ piuttosto irruenta)o con la palla…e fa anche 10 km in un giorno,non sempre si intende(mi muovo a piedi o coi mezzi pubblici)e quando torno a casa ha ancora energie per mangiarsi le mie scarpe….quindi si,le diamo i cibi proteici,calibrati in dosaggio in base al peso e all’eta’e parliamo ci nemmeno 300gr al giorno di un mangiare che per il 60% e’ fibra e il restante sono proteine. Ascolto sempre i commenti e i consigli per cui sono andata a leggere la scheda tecnica della seconda casa che mi ha consigliato(la prima abbiamo gia’ avuto esperienza in famiglia e non andava bene) e indovini?
COMPOSIZIONE – Carne di pollo (fresca min. 10% e disidratata min. 32%), riso (min.
27%), mais, olio di pollo, polpe di barbabietola, avena, lievito di birra, farina d’uovo
intero, farina d’aringhe, olio di pesce, Yucca Schidigera, cistina, alghe marine, F.O.S.
(Frutto-oligosaccaridi) 528 mg/kg., M.O.S. (Mannano-oligosaccaridi) 528 mg/kg,
Solfato di Condroitina 55 mg/kg, Metilsulfonilmetano 80 mg/kg, Glucosamina 80
mg/kg.
…..ci trovo degli elementi discutibili….a cominciare dalla presenza di mais(che provoca dermatiti per le razze piu’ esposte)e poi…. il lievito?….ai cani? 0.0 perche’??
Il lievito è una preziosa fonte di vitamina b e fa bene alla cute….
cito lo stesso articolo citato in precedenze specificatamente riguardante i bull terrier:
“I bull terrier necessitano di un’alimentazione particolare e molto curata: si dovranno scegliere cibi con formulazione ipoallergenica e/o monoproteica (unica fonte proteica da pesce o da carne), tenendo d’occhio anche le percentuali di mais e altri cereali che potrebbero facilitare l’insorgenza delle dermatiti.
Anche la scelta dei premietti o dei bocconcini “bonus” da dare al vostro amico risentirà di queste sue sensibilità: biscotti e bocconcini ipoallergenici, per i soggetti predisposti niente formaggi e cibi contenenti lieviti, pane, ecc…”
Non mi sembra proprio che il lievito di birra faccia bene al pelo…. Da che fonte l’ha saputo?
La moda, è solo una questione di moda ,oggi tutti i Mas Media non fanno altro che inneggiare ai Pet di affezione,ci sono trasmissioni che ti bombardano dalla mattina alla sera,alcune ti insegnano pure come deve fare la cacca il tuo cane( perchè forse lui e tu non lo sapete) il tutto è diventato un gran affare,i cani o gatti o quello che sono, vengono chiamati pelosi….o addirittura angeli pelosi,si sta perdendo il senso della realtà,e naturalmente il mercato ofre a questi appassionati e volenterosi adottandi di pelosi il meglio che c’è a disposizione , compresi i cuccioli del Est(se nessuno li comprasse nessuno li venderebbe!)e si compra di tutto basta che sia bello o lo si abbia visto alla televisione,poi salta fuori che se si porta a casa un Bull Terrier e si scopre che morde ed è aggressivo con gli altri cani,ma benedetti signori non ve lo ha mai detto nessuno che un Bull nasce come cane da combattimento?a volte è già fatica farlo funzionare bene se viene da un buon allevamento figuriamoci da un negozio che li compra dal Est, poi si deve andare dal comportamentista(altro personaggio di dubbia importanza) ma che va tanto di moda oggi,e li incominciano i problemi,una volta (e ritorno a ripeterlo )i cani li compravano(si ho detto compravano e non è una vergogna comprarli in un buon allevamento)solo chi se ne intendeva e chi ne aveva realmente bisogno,e se un cane non funzionava non lo si faceva accoppiare,nemmeno i Massari nelle loro Masserie se un cane non funzionava lo accoppiavano e ne veniva fuori che i cani erano cani da lavoro che lavoravano e funzionavano,perciò lo ritorno a ripetere è solo una questione di moda e purtroppo di decadenza dei costumi,se ad un vecchio contadino gli andavi a chiamare il suo cane peloso ti avrebbe guardato in faccia pensando di avere a che fare con uno stupido invece oggi va di moda pensa te! e si va bene adottare i cani in canile ma almeno guardate bene prima e non dopo cosa vi portate a casa, ciao a tutti Aquila della notte PS io ho molti peli sul petto ma non mi ha mai chiamato nessuno angelo peloso Bohhh
Sai se anche negli umani il moto fa aumentare il livello di serotonina? Perche sembrera’ strano ma alcuni dei problema di cui parli li ho vissuti in prima persona (nel senso che io sono stato trattato con fluoxetina, non Balrog).
Assolutamente sì.
la vet comportamentalista ci è stata consigliata dal nostro veterinario, quindi abbiamo seguito le sue prescrizioni, ma allora di chi ci si deve fidare? Comunque, pur sapendo che la razza era “difficile” i vari siti dicono che è anche di indole docile, anche se testarda. Ma ora c’è e, come ho già detto, lo amiamo molto, a proposito è un maschio, e stiamo cercando di fare il possibile per gestirlo, anche se i problemi di base ci sono. Lo portiamo più spesso fuori, vincendo la paura che aggredisca altri cani, gli stiamo insegnando il “piede, fermo, resta, aspetta ( se ci allontaniamo da casa per parecchio tempo), seduto, il no categorico a cui risponde bene. gli stiamo insegnando dei giochi di attività mentale, molti visti sul web. E’ attivo, ma ora , leggendo i vostri articoli e commenti noto che a volte è mogio mogio, speravo fosse per le regole che sta imparando, ma forse per i farmaci? L’avevamo vista come una soluzione accettabile, visto che in casa si respirava un clima di tensione continua e di preoccupazione. Per sospendere i farmaci devo cmq parlare con la vet, visto che mi ha detto che poi andranno sospesi gradatamente e dietro sue indicazioni? Ma sospendendoli si potranno ripresentare i problemi di prima? Seguendo i consigli dei due educatori e della vet, siamo cmq riusciti ad insegnargli le cose di cui ho detto. Per quanto riguarda il collare a strangolo all’inizio veniva usato in modo coercitivo, ora per correggere la sua passeggiata diamo brevi strattoni e lui corregge il passo e rallenta e segue il “piede”. Quando si incontra un altro cane ci hanno detto di dare uno “strattone efficace” insieme ad un NO energico, è corretto o come fare per inibire l’aggressione?
Anna, ci si può fidare di tutti e di nessuno. La figura dello “psicologo canino”, di recente creazione (anche perché di recente “scoperta” – per non dire “invenzione” – sono le psicopatologie canine) è, al momento, una figura da prendere con le molle. Può trattarsi di un serissimo professionista che ha studiato approfonditamente l’etologia e tutte le sfumature del comportamento canino, oppure di un qualsiasi veterinario che ha fatto un master in cui gli hanno spiegato che la risposta a tutti i problemi sono gli psicofarmaci…e lui ci ha creduto. Peccato che non sia vero. Inutile fare dietrologia a tutto spiano andando a vedere gli interessi che muovono queste scelte e chi c’è all’origine di tutto questo (probabilmente le case farmaceutiche, lobby potentissima che sta facendo riempire di psicofarmaci anche i bambini americani): l’unico fatto reale è che, quando un cane “bombato” di psicofarmaci finisce in mano a persone competenti e preparate, lo psicofarmaco si rivela immancabilmente superfluo… a meno che, non finirò mai di ribadirlo, non ci sia una patologia organica conclamata.
Purtroppo NON si può conclamare una carenza di serotonina (che verrebbe “curata” dalla fluoxetina) per il semplice motivo che NON è possibile, al giorno d’oggi, misurare il livello encefalico di serotonina. Quindi, già in partenza, si tira a indovinare e “si spera” che funzioni. Purtroppo è anche stato assodato che la serotonina può aumentare il livello di aggressività: e per quanto qui mi ripetano tutti che “ho fatto diagnosi a distanza basandomi su quanto hai raccontato tu”, io ritengo che questa prescrizione, nel caso del tuo cane, possa fare più male che bene.
Il cane “mogio mogio” mi fa pensare ancor peggio: no, un cane non diventa certamente “mogio” perché gli vengono insegnate delle regole! Quindi è probabile che siano proprio i farmaci ad avere questo effetto.
Sì, certo, i farmaci vanno sospesi gradualmente, altrimenti potrebbero esserci effetti sgraditi. Ma non è che puoi sospenderli “e basta”: nel frattempo bisogna lavorare sui suoi problemi, possibilmente con qualcuno davvero BRAVO, esperto nella razza, competente eccetera eccetera.
Se i problemi li affronti nel modo giusto dal punto di vista comportamentale, non si ripresenteranno mai perché saranno stati risolti “all’origine”, e non curando soltanto il sintomo.
Comunque… visto che qui son tutti pronti a dire che “io” avrei fatto diagnosi a distanza… puoi spiegarci esattamente come si è svolta la visita comportamentale che ha portato alla prescrizione di fluoxetina?
Nello specifico: la vet è venuta a casa tua? Siete andate insieme a spasso col cane? Ha potuto osservare il cane quando manifestava i comportamenti sgraditi?
Oppure l’ha visitato solo in studio?
E se sì, l’ha toccato? L’ha visitato? Ti ha fatto fare analisi di qualche tipo, per esempio esami del sangue?
Anche a me e’ stata diagnosticata una “carenza di serotonina”, ma basandosi piu sul mio comportamento che su analisi cliniche. Anche perche secondo i quattro psicologi e il psichiatra che mi hanno visitato la cosa era talmente evidente che tutti erano d’ accordo. Mi piacerebbe sapere se esistesse un modo effettivo di controllare in modo da sottopormi anche io a questa analisi (che se esistesse per i cani, allora dovrebbe esserci anche per le persone)
Io ho acquistato (ma preferirei dire adottato) una cucciola di bull terrier di 4 mesi e mezzo (che a breve ne compie 6)presso un allevamento riconosciuto…..ebbene il risultato e’ che abbiamo saputo che l’allevatore toglie alla madre i cuccioli a 20 giorni dalla nascita (dice che mordono i capezzoli della madre e la feriscono per cui e’ una protezione sia per la cagna che per i cuccioli). Anche la nostra cucciola ha molte insicurezze sopratutto verso i rumori ma vedo che,sopratutto quando io sono con lei e ci sediamo all’aperto,tende ad abbaiare e ad alzare il pelo verso qualsiasi cosa si avvicini (la volta scorsa erano un paio di bambini e la cosa mi ha scosso non poco),diciamo che l’ho interpretato come se mi stesse facendo la guardia,nonostante fossimo assieme al mio compagno che lei ha scelto come leader….(in effetti cosa io sia per lei mi rimane un mistero perche’ ho tutti i comportamenti del capobranco,li seguo in un modo addirittura piu’ rigido rispetto al mio compagno). I primi giorni anche lei ci ha ringhiato ma siamo stati pronti a reagire senza paura e da allora non l’ha mai piu’ fatto,anzi e’ migliorata! Il mio compagno dice che e’ un test,per stabilire la gerarchia e sopratutto lui ha prevalso. La nostra piccola e’ socevole con la maggior parte dei cani,socializzatissima da sempre poiche’ all’allevamento giocava coi cuccioli di altre cucciolate sebbene i suoi fratelli e sorelle siano stati subito adottati e da quando sta con noi la portiamo quotidianamente in una villa con una recinzione apposita perche’ i cani giochino e corrano sciolti,dove lei gioca sempre con altri cuccioli e adulti di qualsiasi sesso. Al guinzaglio ha fatto rapidamente progressi anche se fino a quando l’abbiamo presa non ha mai messo collare ne mai ha visto la citta’….direi che lei va in senso contrario! All’inizio si sdraiava per terra e si faceva le scale come fosse un tappeto e per strada ancora oggi spesso e volentieri si rifiuta di camminare (porto con me da qualche giorno un suo giochino che squittisce e lo faccio suonare quando si rifiuta,spesso si rialza e cammina per prenderlo,se fa un tratto di strada glie lo do e lei se lo porta in bocca,quando si rifiuta nuovamente di camminare glie lo tolgo e si ricomincia da capo,questo perche’ con lei i biscotti non funzionano…..meglio per la sua dieta). E’ sicuramente un cucciolo molto dominante ,ma la teniamo a freno e cerchiamo di ripristinare la gerarchia servendoci di tutti gli elementi di cui abbiamo letto,le abbiamo subito fatto imparare l’esercizio del “ferma” davanti alla pappa per scoraggiare la sua possessivita’,infatti non la facciamo salire ne sul letto e ne sul divano e lo stesso veterinario ci ha sconsigliato il “tiraggio” tipo corda nel gioco perche’ stimola in lei il possesso (gia’ al parco ha pizzicato altri cani e mio cognato che tentavano di prenderle il gioco,quindi stiamo attentissimi alla qualsiasi inoltre a casa fa molto la guardia quindi e’ territoriale ma e’ prontamente “sottomessa” da noi). Ad ogni modo e’ buona e dolce e coccolona praticamente con tutti,al di fuori delle situazioni che le creano ansia,noi non abbiamo contattato nessuno,siamo semplicemente attenti ai suoi segnali e ci informiamo molto,anzi: HO TENTATO E RITENTATO ALLO SFINIMENTO DI TROVARE UN LIBRO SU DI LORO MA SONO TUTTI FUORI CATALOGO!E’ SNERVANTE! Ci siamo documentati sulla razza prima di metterci in moto a cercarla,sapevamo pro e contro NON CI SIAMO BASATI SOLO SULL’ASPETTO ESTETICO COME IL PIU’ DELLE PERSONE FA(chiaramente un cucciolo che ha trascorso i suoi 72 giorni con la madre sarebbe stato meno irrequieto e piu’ equilibrato)e sapevamo che il carattere di un cucciolo puo’ essere soggetto a mutamenti quindi potevamo venire in contatto o con un cucciolo remissivo o equilibrato o dominante….ma questo mi pare sia valido per qualsiasi razza,chiaro che un bull terrier e’ particolarmente testardo e devi essere piu’ testardo e paziente di lui per importi come leader,infatti spesso ci chiediamo se non sia giusto far fare un test ai candidati per le adozioni a queste particolari razze….
Per quanto riguarda l’alimentazione,sempre dopo esserci informati,abbiamo scoperto che questa razza e’ particolarmente predisposta a dermatiti in seguito all’alimentazione a base di farine di mais e farine in generale.Noi utilizzavamo,come consigliato dall’allevamento,delle crocchette (non dico la marca) fatte con “farina di carne,farina di mais,farina di pesce”….ulteriori aggiornamenti e scopriamo che queste farine contengono TUTTO LO SCARTO della carne o del pesce (ossa,occhi,orecchie,zoccoli o unghie,lische,squame,teste…) e queste erano a basso contenuto proteico…. un’altra famiglia che ha un bull terrier ci illumina con i loro trascorsi per l’alimentazione e ci consiglia il contrario con una ditta che viene dal canada fatta solo con il 40% di proteine (tutto stra controllato perche’ loro a differenza di noi hanno delle norme ben precise o vengono multati salatamente)e per iL restante frutta bio,naturale al 100% e quindi fibre….
Vorrei,dopo la lettura di questo articolo,vederci chiaro….. Dunque le farine di mais sono le responsaibili dell’80% dei casi di dermatiti canina e di sicuro non smanio dalla voglia di nutrire la mia cucciola con scarti di carni e pesce,in alternativa le proteine me la rendono piu’ iperattiva (anche se diciamo che avevamo valutato di darle le proteine perche’ e’ un cibo piu’ sano e piu’ energetico per lei che e’ in costante movimento nonostante sia di definizione un cane “da divano” )……
che si deve fare??!!
p.s.
La notte e’ sempre stata molto nervosa anche quando mangiava le famose crocchette a base di farine(infatti condividendo la stanza ho smesso di dormire bene -.-)e avevo pensato di darle qualcosa per rilassarsi,chiaramente cose non propriamente farmaceutiche magari di erboristeria….abbandono l’idea? (si rigira continuamente prima per il muso tappato,che solo lei A LUGLIO poteva prendersi il raffredore,poi fa la guardia e mugugna a qualche rumore,gratta la cuccia…ecc ecc…..e alle 5,ben un’ora prima della sveglia,e’ in piedi che mi fissa sperando che mi svegli -.-’)
Valentina, nei mangimi di buona qualità tutte quelle schifezze non ci sono. In alternativa c’è sempre la santissima pappa casalinga, che per il cane singolo resta l’ideale. I carboidrati ci sono anche nella pasta, nel pane, nel riso… mica solo nella farina di mais!
@valentina: ma che problemi ti fai nelllo scrivere “acquistato” piuttosto che adottato?
chiamiamo le cose con il loro nome…oppure presto dalla treccani sparirà il termine cane, sostituito da un maggiormente politically correct “angelo peloso”
Semplicemente perche’ non reputo un cane un oggetto:posso comprare il latte,del pane,una camicia…. ma un cane si adotta a 360 gradi… il pagamento all’allevamento lo vedo un rimborso spese per il mantenimento del cucciolo fino al mio arrivo(vaccinazioni,pappa,la supervisione e non dimentichiamo che un signor allevamento si preoccupa di far accoppiare esemplari della stessa razza che non hanno sviluppato malattie genetiche trasmissibili e non e’ poco). Un cane e’ un cane e non lo umanizzo,ci mancherebbe 😉
Scusami ma vorrei farti notare che gli allevatori campano (o ci provano) con il loro lavoro, se pretendessero solo un misero rimborso spese, certo non potrebbero mantenerci la famiglia ne i cani che tengono! E poi, il fantomatico rimborso spese, non spiegherebbe perchè un pastore belga debba costare più di un pastore tedesco, visto che entrambi fanno le stesse vaccinazioni e mangiano la stessa quantità di cibo. Che tu lo voglia accettare o meno, un cane è una proprietà, altrimenti non verremmo chiamati “proprietari” e non dovremmo fare il “passaggio di proprietà” quando ne prendiamo uno. Alla,fin fine, non vedo cosa ci sia di così riprovevole nel riferirsi ad un cane come ad una proprietà…
penso di aver capito qual è la marca canadese alla quale ti riferisci…non è che abbiano regole più stringenti, semplicemente quella ditta punta a produrre mangimi di qualità. ne commercializza anche un altro, ugualmente valido, sotto un altro nome.
Il prodotto di cui parlo ha il 40% di proteine e per il restante è frutta….non mi sembra male o che possa affaticare i reni…alimenti italiani che si definiscono di qualità poi mettono quelle schifezze e parlo di grandi marche! Io onestamente mi rifiuto…che poi non si dica che l’italiano non porta soldi al suo paese perché lo faremmo anche ma se questi sono i presupposti anche no!
40% di proteine se non fa lavoro duro lo ammazzi il cane in Italia.. ma stiamo scherzando?
Ci sono marchi che non usano “schifezze” e costano ben meno di Acana o Orijen.
Provi a vedere le linee all breeds di Monge ad esempio, o le Proplan.
Negli Abruzzi ho visto i pastori alimentare i loro grossi cani bianchi con pane e latte fresco specialmente i grossi maschi che vivono in branco,mi hanno spiegato che in base alle loro esperienze i cani alimentati con codesta dieta sono molto meno aggressivi fra di loro,anzi collaborano e si aiutano a vicenda nella guardia del gregge, non sarà un caso! Ciao dalla notte il rapace saluta
“far fare al cane il massimo esercizio possibile”…. anch’io ho in famiglia una bull terrier… non è aggressiva, la porto tranquillamente in società con tutti gli altri cani, di qualsiasi razza e sesso, pur lei fa tantissima attività fisica, nuoto corsa e gioca con il pallone come una perfetta calciatrice, ma continua a tirare… lei tira tira… deve sempre andare in un posto più in la del suo naso…, ergo: non è che tutta la attività che sta facendo non fa altro che innalzare in maniera costante la sua soglia di, come si può dire… spossatezza o scarico fisico\mentale??? (articoli sempre molto illuminanti e ben scritti, sono tutti sempre molto intuitivi)
“Stancare” il cane non è insegnargli la condotta al guinzaglio…
Ops…flic! 🙂
Ma la condotta al guinzaglio, gliel’hai insegnata? Le due cose devono andare di pari passo: da una parte si cerca di evitare tutto ciò che mette il cane in ansia (ma anche in iper-eccitazione), ma dall’altra bisogna insegnargli il semplice “esercizio” della condotta. Altrimenti il cane non saprà mai che, tirando, ci fa fare una vitaccia infame: anzi, a volte crede di DOVER tirare, e che il guinzaglio serva proprio a quello!
P.S.: sì, è anche vero che un cane allenato si sfianca meno facilmente… ma quella che dobbiamo raggiungere è la serenità mentale indotta (anche) dall’esercizio, e non la spossatezza!
Non so se può essere utile per il tirare al guinzaglio il famoso ‘easy-walker’…
Non che mi piaccia molto ma sembra fortemente risolutivo.
Per quello che ho potuto vedere, nella grande maggioranza dei casi, l’easy-walk, se ti riferisci alla pettorina “correttiva”, è uno di quei gadgets utili solo a “nascondere” temporaneamente il problema.
Un problema occultato non è risolto, tenderà a ripresentarsi, anche in altra forma.
Mah, personalmente lo trovo un metodo un tantino esagerato, l’ho provato sul mio cane ed effettivamente non tira più, ma solo quando lo ha addosso.
Inoltre vedo che è più inibito nei movimenti in generale, anche se lo slego sta sempre vicino e tende a non correre in giro.
Dopo di che ho deciso di non usarlo più, in fondo il mio cane è gestibilissimo in passeggiata e se ogni tanto tira, pazienza… è un cane e ogni tanto ha i suoi buoni motivi per tirare.
cit. (Silvia): ” …l’ho provato sul mio cane ed effettivamente non tira più, MA SOLO QUANDO LO HA ADDOSSO.”
Cit. mia: “…è uno di quei gadgets utili solo a “nascondere” temporaneamente il problema.”
C.V.D.
Ah, risolutivo lo è! Invece di strangolare il collo del cane, gli “strangola” il torace 🙂 … però no, non è così che si insegna una condotta decente. Non è MAI con strumenti contenitivi che si insegna al cane a non tirare: il cane non deve tirare perché gli abbiamo spiegato che camminare al nostro fianco è più piacevole e gratificante.
“Eliminando le cause si dovrebbe eliminare anche l’effetto… anche senza bisogno di ricorrere al collare a strangolo, o utilizzandolo come strumento di sicurezza ma senza alcun bisogno di “strangolare” davvero il cane.”
Riprendo quest’ultima frase per aggiungere a proposito di collare a scorrimento: … o utilizzandolo per dare indicazioni al cane e dargli modo di capire qual’è il comportamento corretto da tenere nelle situazioni di stress.
Cosa che con la pettorina non si riesce a fare perché al cane non arriva l’indicazione corretta.
Ma è mai possibile che non si faccia una legge che vieti la vendita di cani nei negozi? E’ così difficile prendere provvedimenti che impediscano ai cagnari e affini di produrre e/o importare quantità industriali di cani? In questo caso specifico si tratta di un bull-terrier, se fosse stato un rottweiler o un dobermann si sarebbe gridato al “cane killer”, ma nessuno pensa a risolvere il problema in modo serio e definitivo, è più facile incolpare il povero cane… E i veterinari che prescrivono antidepressivi al posto di consigliare di rivolgersi ad un esperto educatore cinofilo… non ho parole…