di VALERIA ROSSI – Da molto tempo sostengo che la nuova “moda” diffusa tra i comportamentalisti sia quella di prescrivere psicofarmaci a cani che non ne hanno alcun bisogno: bene, fate attenzione perché ne sta arrivando un’altra. Quella di far riportare indietro i cuccioli.
Non ci credete?
Eppure… anche ieri, nonostante fosse domenica, ho ricevuto la mia brava dose di email e di messaggi di persone confuse che chiedevano consigli dopo che già avevano ricevuto quelli di professionisti che li avevano lasciati perplessi: ed una email in particolare mi ha fatto montare il sangue alla testa.
La riporto qui sotto (omettendo o cambiando, per ovvi motivi, nomi e riferimenti troppo precisi):
La sua biografia mi ricorda la “storia” e la passione che ha il mio figlio più grande, Alberto, fin da quando era piccolissimo: gli animali in genere, ed i cani in special modo.
Io sono nato e cresciuto, dai miei, fino alla maggiore età con cani di ogni razza e sesso; mia moglie mi ha detto che da piccola ha visto un cane mordere suo fratello, e per questo oggi ha paura dei cani.
Il fratello, coniugato da qualche anno ed al momento senza figli, ha da qualche mese, due labrador: una femmina acquistata da un privato ed un maschio ottenuto “in adozione” da un allevatrice ed istruttrice di cani, la signora Maria (si trova su FB, è multilaureata e “docente in master all’Università di Pisa”… però non l’ho trovata iscritta all’albo dei veterinari della nostra provincia), ove segue dei corsi di addestramento e qualche volta ci porta mio figlio.
Diversi anni fa vivevamo in un appartamento e con mia moglie avevamo deciso di fare ad Alberto un regalo: un meticcio maschio di piccola taglia.
Purtroppo, dopo vari mesi, abbiamo preferito affidarlo a mia cognata perché non gli potevamo dedicare molto tempo ed il cane, pur buonissimo, era iperattivo e pieno di energie a causa dell’ “abbandono” dalla mattina alla sera (lavoriamo entrambi).
Nel 2012, sempre in seguito alle cortesi ed accorate insistenze di Alberto, abbiamo trovato ed adottato un gattino.
All’inizio del 2013 ci siamo trasferiti in una casa autonoma e dotata di giardino, ma io avevo paura della strada e pertanto ho preferito, come minore dei mali, riportare il gatto in campagna tra i suoi familiari.
A questo punto Alberto era rimasto nuovamente senza animali… e il giorno di Pasqua, trascorsa dai nonni materni, è ritornato sull’argomento (la sua passione è studiare i cani): ha preso il mio cellulare e utilizzando il mio profilo di Facebook ha iniziato a chattare con la madre, che si trovava altrove, “spacciandosi” per me.
Mia moglie, dopo più di una ora di “conversazione” con Alberto, è “passata” da un NO! ampiamente giustificato ad un “Va bene, se ne può parlare”.
Una volta scoperto il “trucco”… mia moglie mi ha chiamato e mi ha chiesto di prendere l’ultima decisione.
Stupefatto positivamente da quello che Alberto aveva scritto, visto gli ottimi risultati scolastici che si profilavano e condividendo la sana passione, ho detto di si.
Mio figlio aveva – ed ha – le idee chiare sul cane: un Corso maschio.
Io non conoscevo questa razza ma tutte le letture che mi ha mostrato, tra cui il Suo giornale on line, mi hanno convinto dell’equilibrio della razza e della sua capacità di convivere con i bambini.
Abbiamo atteso molti mesi l’arrivo del Corso e nel frattempo mia moglie, sia per “mettersi alla prova”, sia per fare una sorpresa ad Alberto, ha deciso di acquistare una femmina di labrador.
L’abbiamo presa da un allevamento amatoriale che rispondeva ai requisiti citati più volte nei Suoi articoli.
Con la fine della scuola è arrivato anche il cucciolo di Cane Corso maschio. Lo abbiamo preso, facendo a metà delle spese, con un allevatore amatoriale di soli Corsi che è andato due volte in Spagna ad acquistare questo cucciolo.
Mia moglie preferiva una femmina, vista la presenza della labrador: io ho sostenuto il desiderio di Alberto e anche l’allevatore ci ha detto che per il suo allevamento il maschio sarebbe stato più utile.
Così, i primi di luglio, è arrivato il nuovo cucciolo.
Bella storia, fino a qui, non è vero?
Un ragazzino innamorato dei cani, una famiglia non troppo esperta che comunque fa il possibile per scegliere allevatori seri e cuccioli di qualità, una scelta azzeccata che permette a questa famiglia di godersi la compagnia di due bravi e simpatici cani.
A me veniva da sorridere, mentre leggevo di questo ragazzo intraprendente che si spaccia per il padre pur di convincere la mamma a prendergli il cane: e pur sapendo che chi mi scrive, solitamente, lo fa perché ha qualche problema, continuando a leggere speravo davvero che stavolta avessero voluto soltanto raccontarmi una simpatica storia a lieto fine.
E invece no! Perché l’email prosegue così:
Poi arriva il disastro.
Lunedì 15 luglio, mattina: il fratello di mia moglie regala a mia moglie e mio figlio un’ora di addestramento dalla signora Maria.
Verso le 12,00 io ero di ritorno da Roma per lavoro, mi chiama mia moglie in lacrime e mi passa la signora.
Questa mi dice (per quello che ho capito, visto che stavo guidando ed ero in presenza di un avvocato ed un cliente, quindi poco libero di colloquiare) che abbiamo fatto una grande cavolata a prendere il Corso al bambino in quanto è molto aggressivo, ha modificato il carattere del Labrador facendo diventare un Corso anche quest’ultimo e che chi ce lo ha venduto è un delinquente che fa parte di una “catena di cagnari”.
Basito, trovo molte cose che non mi quadrano: per prima cosa bisogna prestare attenzione, oltre a quello che si dice (prevedere il futuro), anche al tono e al mezzo (il telefono), che non mi sembra molto professionale.
Nel pomeriggio rientro e trovo mio figlio Alberto che mi dice che ha capito la pericolosità evidenziata da questa professionista nella quale ha fiducia, anche se ha altrettanta fiducia nell’allevatore, il quale lo aveva rassicurato.
Mi dice che ha finito le lacrime dal piangere per il fatto di dover restituire il Corso all’allevatore, ma che per il bene del fratello l’avrebbe fatto volentieri.
Facciamo subito un giro alla Facoltà/Clinica Veterinaria della nostra città per avere il recapito di qualche docente/veterinario “comportamentista”: nel mentre chiamo la signora Maria, la quale dice che non mi può ricevere subito e mi chiede di richiamarla nel tardo pomeriggio.
Io intanto chiedo informazioni su questa Signora, che mi confermano essere molto studiosa, ma anche “agitata”.
Verso le 19.30 la richiamo e mi risponde un signore che dice di essere il marito e che la dottoressa non mi può ricevere perché molto impegnata.
A questo punto rientriamo a casa. Viene a cena l’allevatore del Corso, osserviamo i cani che giocano e faccio presente che, a mio modesto avviso è la Labrador che “sottomette” e sfinisce il Corso: lui condivide.
Il Corso, portato con noi a cena e separato dal Labrador, sta tranquillo a dormire a fianco al desco.
Mia moglie si tranquillizza abbastanza e decidiamo di sentire l’indomani mattina una veterinaria comportamentista (presa dall’albo): la dottoressa Anna.
La visita è lunga: osserva i due cani insieme, poi li separa.
La dottoressa fa “l’inchino” al labrador, fa alcuni test/esercizi/giochi, tipo nascondere una crocchetta in un palmo, poi alla fine ci dà il referto dicendo che il Corso di per sé è tranquillo, ma che l’accoppiata non è delle migliori (maschio femmina entrambi cuccioli), anche se si congratula con Alberto per la sua autorevolezza sia fisica che caratteriale.
Tutto a posto, dunque… a parte criticare la scelta di abbinare un maschio e una femmina (che mi pare la scelta più normale del mondo) e a parte il “congratularsi per l’autorevolezza” di un ragazzino dodicenne, che stridono un po’, a questo punto mi sarei aspettata che la comportamentalista desse la sua benedizione, magari suggerendo alla famiglia la frequentazione di un campo gestito da persone più competenti della signora Maria di cui sopra.
E invece… sorpresa! La comportamentalista…
a) il figlio piccolo, che è un “rischio sistemico” perché lui vede i cani come “giocattoli” e le reazioni degli animali non sono sempre prevedibili;
b) sostiene che il Cane Corso, quando maturerà sessualmente, a suo dire entrerà in competizione con Alberto, il quale sarà anche egli nella fase di sviluppo ormonale-sessuale recepito olfattivamente dal cane. Ci dice che il Corso potrebbe alzarsi e prendere Alberto alla sprovvista e farlo cadere: in questo caso il cane non lo vedrebbe più come capobranco e potrebbero crearsi situazioni di rischio.
Termina il consulto dicendo che, come professionista e come mamma (ha dei bimbi anche lei) ritiene che sarebbe preferibile restituire il Corso, aspettare la prossima estate, in modo che la Labrador cresca e funga da “addestratrice” al prossimo cucciolo… e, se Alberto insistesse proprio su questa razza, consiglia almeno di prendere una femmina di Corso.
A questo punto, visto lo scenario prospettato, abbiamo restituito il cucciolo all’allevatore.
Siete allibiti quanto me?
Siete incazzati quanto mi sono incazzata io?
No, perché… in tutto questo, bisogna anche sapere che questo (futuro) kanekiller pericolosissimo ha quattro mesi!
Non solo non ha mai causato un problema al mondo, non solo è un cane calmo e pacifico, ma è un cucciolo che si è da poco stabilizzato all’interno della sua famiglia e che chiedeva solo di vivere tranquillo con la sua amica labrador e i suoi umani.
E invece è stato portato indietro come un paio di scarpe difettose, solo perché due sedicenti “esperte cinofile”, una delle quali addirittura veterinaria e comportamentalista, hanno acceso la sfera di cristallo e hanno visto un futuro pieno di insidie che stanno solo nella loro testa (e qui aggiungerei: bacata. Ma evitiamo gli insulti, anche se me ne vengono su a decine dal profondo del cuore).
Io posso anche capire che non si conosca una razza; posso capire che si abbia paura di ciò che non si conosce, specie se ciò che non si conosce è un cane grande e grosso; avrei potuto capire che questa veterinaria suggerisse di non prendere un Corso ad una famiglia che le avesse chiesto un consulto PRIMA di prenderlo.
Ma qui il cane c’è già: ed è un cane che non mostra il minimo problema comportamentale, anzi è un cane che viene gestito ottimamente da un ragazzino di 12 anni! E questa va a dire di riportarlo indietro perché “i bambini piccoli vedono i cani come giocattoli” e perché “il ragazzino grande, se venisse spinto e fatto cadere, non sarebbe più riconosciuto come capobranco” ?!?
Ma da dove le sono arrivate, ‘ste perle di saggezza?
Gliele hanno insegnate al Master di comportamentalismo?
Anziché dire ai questi genitori:
a) di educare il figlio piccolo (che ha 4 anni, non 4 mesi, e quindi è perfettamente in grado di capire) al rispetto per i cani, ed insegnargli che “non vanno visti come giocattoli”, anziché darlo per scontato;
b) di non lasciare che sia il ragazzo di 12 anni ad impersonare la figura del cosiddetto “capobranco” (che per un Corso non significa un beato tubo, visto che i molossoidi sono assai poco gerarchici), ma di affiancarlo nella gestione del cane e magari di frequentare insieme un corso tenuto da persone competenti e non da Sciuremarie isteriche…
…questa suggerisce, “da dottoressa e da mamma” (che fa sempre presa sul cuore di un’altra mamma) di riportare indietro un cucciolone, privandolo così di tutte le sue certezze, senza che questi abbia mai commesso il minimo errore o abbia dato il minimo sospetto di problemi comportamentali?
In altre parole, questa comportamentalista istiga una famiglia all’abbandono di un cane, motivando questa drammatica scelta con vere e proprie cugginate come quella del ragazzino che, se dovesse essere fatto cadere, “non sarebbe più visto come capobranco” (per tacere del presunto – ma MOLTO presunto – conflitto tra un maschio di cane ed uno umano alle prese con i propri ormoni) ???
Ora io mi chiedo cosa si dovrebbe fare in questi casi: anche perché la verità, purtroppo, è che non si può fare nulla.
In questa storia, per come la vedo io, ci sarebbero tutti gli estremi di un reato, l’istigazione a delinque: perché l’abbandono è un reato, e la dottoressa Anna ha istigato esattamente all’abbandono.
Ma immaginate cosa risponderebbero le autorità competenti, a chi si sognasse di denunciare questo personaggio?
Una laureata, con tanto di master post lauream, dà un semplice “consiglio” per il bene dei bambini , e la famiglia, fidandosi delle sue competenze, segue questo consiglio: in più non è che il cane lo mollino in autostrada, ma lo riportano “semplicemente” in allevamento.
Da pazzo furioso, probabilmente, ci passerebbe chi denuncia.
Se invece l’operato della dottoressa venisse denunciato all’Ordine dei Veterinari, che regolarmente ignora segnalazioni di casi ancora più gravi (tipo quelli dei cani sottoposti all’abuso di farmaci), non ho il minimo dubbio su quella che sarebbe la risposta, ammesso e non concesso che ce ne fosse una: la dottoressa ha agito in “scienza e coscienza” dando un suggerimento che la famiglia ha scelto di seguire perché, evidentemente, l’ha ritenuto sensato.
In realtà la famiglia – per fortuna – proprio convintissima non era: e infatti mi ha scritto chiedendomi un appuntamento, che ho assolutamente rifiutato un po’ perché non ritengo che questa famiglia abbia bisogno di essere ulteriormente “munta” (anche se non avessi chiesto un centesimo, abitano lontanissimi da me e il solo viaggio sarebbe stata una bella spesa) e un po’ perché (cosa di cui mi hanno già accusato più volte) io “faccio le diagnosi via email”… e in questo caso la mia diagnosi è stata, testualmente, questa:
Mi sono presa una responsabilità che non mi competeva?
Se un domani il cane mordesse uno di questi bambini, sarebbe colpa mia?
Magari un po’ sì: solo che, sfera di cristallo per sfera di cristallo, anch’io ci ho guardato dentro e non ci ho visto proprio NIENTE di preoccupante.
Sicuramente niente di così preoccupante da consigliare di “restituire al mittente” un cucciolo di quattro mesi, come se questo cucciolo non avesse sentimenti; come se non dovesse sentire questa restituzione come un abbandono; come se non potesse restarne traumatizzato.
Quindi, sì, mi prendo la responsabilità di sostenere che un cucciolo tranquillo ed equilibrato possa vivere in una famiglia con due bambini: anche perché, sostenendo il contrario, non potrei mai più sentirmi una cinofila (al massimo Maga Magò… ma non è un ruolo che mi interessi ricoprire).
Vi prego, qualcuno me lo dica: sono una pazza io, o queste due signore farebbero meglio ad occuparsi di pesci rossi anziché di cani?
NOTA: le foto sono state prese da google e i cani ritratti non hanno alcun riferimento con la storia narrata, nè con le persone citate.
Scusate ma a me sorge una domanda.. ma dar indietro i figli all’ospedale e tener il corso!? No xè voglio dire qui il problema son i figli mica i cani..anzi ritratto qui il problema son i geni (inteso come genetica cromosomica) dei due genitori!!
avendo imparato a conoscere la “sensibilità” dell’autrice e ritenendo che chi segue questo spazio sia amante degli animali, vorrei andare come si dice fuori tema, e riportare le per me splendide parole di un’altra autrice, Patrizia Spinelli, che a proposito del “pesce rosso” scrive:
“nota dell’autrice
Ho messo insieme questo articolo dopo più di un anno di ricerche. L’ho fatto perché ero stanca di sentir parlare del povero pesce rosso come di un animale senza pretese, che non meritava un trattamento dignitoso solo perché considerato resistente o per il suo basso costo. L’ho fatto perché trovo inammissibile che si possa discriminare un essere vivente solo perché non accetta di morire nonostante le sofferenze cui viene sottoposto o perché gli allevatori non sono riusciti a trasformarlo in uno strumento di speculazione. E l’ho fatto perché io amo queste creature; dentro di loro -di ognuno di loro- vive la storia, una storia lontana, poetica e misteriosa, che il nostro stile di vita occidentale deve interpretare prima di poterla comprendere, una storia che richiede attenzione e apertura mentale e innocenza, per essere apprezzata. Una storia che il tempo non è riuscito a cancellare e che vive e respira ancora oggi, nascosta fra le squame lucenti di un piccolo, umile, pesciolino dorato.”
Pensiero notturno del rapace, tanto per rimanere in discussione io al mio veterinario continuo a dirgli tu sta nel tuo ,cioè cura il cane quando sta male, che ad addestrarlo ed al suo benessere sia etologico che mentale ci penso io della serie non fare cose che non sono di tua competenza ciao dalla notte l’Aquila vi saluta
Leggo spesso, da medico Veterinario specializzato in Etologia e Benessere, gli articoli della Signora Rossi.
La signora Rossi è impeccabile dal punto di vista della conoscenza comportamentale, ma alla fine dei suoi articoli mi ritrovo spesso a chiedermi perchè questo astio nei nostri confronti.
Io non prescrivo quasi mai farmaci, lavoro col cane in modo pratico appoggiandomi ad educatori di tutto rispetto (che mi insegnano molto e con cui ho sempre ottimi rapporti: io so fin dove posso arrivare e dove dar spazio ad altri), e ho studiato parecchio per migliorare.
Potrei fare 1000 nomi di educatori che hanno rovinato cani, e 1000 di Veterinari che non sanno cosa sia l’etologia.
Ma a mio parere non bisognerebbe mai sforare nelle competenze altrui.
Segnalare per “abuso di farmaco” richiede delle competenze che, suo malgrado, la Signora Rossi non ha, perchè, ben lungi dall’affermare che un pezzo di carta fa la competenza, spesso è quello che ci vuole per poter dire la nostra.
Le stesse cose, dette in altro modo, senza pontificare sulle competenze degli altri, forse sarebbero più efficaci. Fossi stata in Lei, signora Rossi. avrei terminato gli studi in Veterinaria per poter sparare con “più mira”.
Con la massima stima,
Chiara
Certo,la famiglia non è delle più informate… ma essere sincera tutti gli insulti vanno a quelle due “esperte” che hanno consigliato di dar via il cane!! Cos’è,un maglione o un cucciolo?!
Potete dire che la famiglia manca di sensibilità (ci vuole un pelo sullo stomaco bello spesso per dar via un cucciolo di 4 mesi con cui si è vissuto,anche se per poco!), ma di fronte a due pareri così negativi di due persone che consideravano esperte e con un bimbo di 4 anni sotto la propria responsabilità…Beh mi pare esagerato accanirsi così tanto contro di loro!
Hanno fatto bene a scrivere anche a Valeria e spero che seguiranno il suo consiglio! Vanno sentiti ben più di due pareri prima di prendere una decisione così drastica…
Mah, che una famiglia debba pensare prima all’incolumità dei propri figli e poi eventualmente ai cani, è sacrosanto. Anche in circostanze diverse, meglio dare via un cane che non si riesce a gestire che aspettare il peggio e poi portarlo al canile o proprio a sopprimere come cane mordace o kanekiller.
Ma…
Se una famiglia si ritrova un cane grosso così, per caso (innamorandosi di un cucciolo appena visto o simili) e poi veterinario e addestratore ti urlano contro, capisco anche io che vanno criticate le figure professionali per non avere nemmeno provato a vedere se la famiglia era adatta o no a questo cane.
Ma se si cerca di fare le cose con criterio, si pensa di aver scelto la razza perchè questo e quello, e poi si cambia idea al primo parere contrario, vuol dire che sto criterio era campato in aria…
Io sono Veterinaria sono comportamentalista, ho tre figli e sono di Pisa. Ovviamente non sono io, visto che ho allevato Cani Corsi, li adoro, quindi ogni volta che ne vedo uno…..sbavo. I miei figli sono cresciuti con due cani corso un maschio e una femmina, dolcissimi e un pastore tedesco di quelli che non te lo mandano a dire. Attualmente possiedo tra gli altri (un boxer maschio castrato, una femmina intera di segugio italiano, una femmina intera di chihuahua, una femmina in arrivo di golden retriever) una femmina sterilizzata di cane corso, che assieme ai tre gatti ci allietano le case. Non vivono in box ma in casa con noi e ovviamente giardino. Tutti assieme senza problema e mio figlio più piccolo ha 13 anni. Dov’è il problema? in genere il problema è degli altri.Vi dirò di più spesso ospitiamo amici che ovviamente portano con sè i loro cani, di ogni genere e fattezza, dormono a casa nostra e non abbiamo nessun problema.
Posso testimoniare che i figli di Laura ancora possiedono tutti il numero consueto di mani, gambe, nasi ecc., nessuno è stato sbranato da loro cane corso!
Bella storia ma cosa c’entra la gestione di un gruppo di cani di proprietà addirittura di un professionista con la gestione di un Corso da parte di un bambino di 12 anni supportato da una famiglia che se possibile è ancora più immatura ed incompetente di lui?
C’entra che sono comportamentalista ho figli e sono di Pisa, siccome sono abbastanza conosciuta e la descrizione ci poteva stare ho preso le distanze. Tutto qua.
Per maggiore completezza, diciamo pure che le signore in questione (e lo stesso vale per la famiglia) NON stanno a Pisa! 🙂
Aspetto con ansia di sapere se seguiranno o meno il consiglio di Valeria e riprenderanno con loro il cane.
Mi ha particolarmente colpito la passione del ragazzo che va sicuramente valorizzata!
Loro abbandonano un cane e un gatto ed è il male minore…una professionista capisce che la famiglia non è adatta a quel cane (e non il contrario) e consiglia di riportarlo dall’allevatore e la strxxxa è la comportamentalista…
Le motivazioni addotte sono un pò fantasiose in effetti (sarebbe interessante sentire anche l’altra campana), era meglio dire loro chiaro e tondo che è meglio se non tengono animali; leggiamo sempre di vet che non dovrebbero fare i vet, di allevatori che non dovrebbero allevare, e di persone che non dovrebbero tenere animali? Non tutti sono adatti, e del resto avere un cane non è obbligatorio.
Come tu dici forse “era meglio dire loro chiaro e tondo che è meglio se non tengono animali”; ma se un profesionista serio dopo averli conosciuti avesse avuto questa impressine allora avrebbe dovuto dirlo loro chiaramente. E non dare la colpa a un cucciolo inocente. Sarebbe meglio sia per loro che per il cucciolo.
A questo punto mi sento di chiedere a Valeria di incontrarli per capire come stiano veramente le cose e se siano o no in grado di gestire un cane.
Oh si! Non osavo chiederlo ma lo avevo pensato anche io e mi associo alla richiesta di Eros…davvero Valeria se tu potessi incontrare questa famiglia e dare il tuo parere saremmo tutti sollevati!
Il mio parere l’ho dato (e il cucciolone è tornato a casa). Per il resto, non è che possa puntare pistole contro nessuno…
Bella serietà anche l’allevatore che glielo ridà come un bel pacchettino colorato. Fossi un allevatore, a parte che non darei un maschio di una razza abbastanza tosta e per di più destinato a fare da stallone a una famiglia di inesperti totali, una volta che me l’hai riportato indietro dopo manco un mese col piffero che te lo ridò quando cambi nuovamente idea. I pupazzi, proprio.
Mi attacco in fondo perché ho letto di molte persone preoccupate per i precedenti animali di cui questa famiglia si è “disfatta”: il gatto è stato preso da una colonia quand’era appena svezzato, su suggerimento di una persona che temeva che non potesse sopravvivere perché troppo piccolo. Dopo il trasferimento la famiglia l’ha riportato alla colonia perché: a) temevano che finisse vittima del traffico; b) ritenevano che ormai fosse abbastanza grande per cavarsela. Questa certezza personalmente non l’avrei avuta… ma evidentemente i fatti hanno dato ragione al loro ottimismo, perché mi hanno detto che il gatto sta benissimo e che loro lo vedono spesso, perché portano regolarmente del cibo all’intera colonia. Mi hanno anche raccontato che il gattino, quando li vede, va loro incontro e poi li accompagna a “visitare tutta la frazione” in cui vive.
Quanto al primo cane, è stato affidato alla cognata (che ha altri cani, giardino eccetera) perché non pensavano che avesse bisogno di tanto tempo ed attenzioni: era il primo cane e posso anche capire che si facciano valutazioni sbagliate. Perché prenderne altri due, dopo questa esperienza? Presumo perché il figlio, nel frattempo, è cresciuto: in altre parti dell’email il capofamiglia mi ha spiegato che il ragazzo è un vero cinofilo e che lui è felice che pensi (copincollo testualmente) “di coltivare un sentimento che reputo sano in una società dove, mediamente, i bambini si isolano con la play station”.
Di errori, indubbiamente, ce ne sono stati: ma prima di mettere in croce ‘sta famiglia con commenti esageratamente estremisti io inviterei tutti a pensare che “nessuno nasce imparato” e che, in ogni caso, se queste persone – che hanno avuto anche l’umiltà di informarsi e di chiedere a figure professionali – avessero incontrato DAVVERO persone che sapevano quello che dicevano, probabilmente non si sarebbe mai arrivati a tutto questo. Forse fin dalla prima adozione, visto che chi ha affidato loro il meticcetto avrebbe dovuto capire che non c’erano le condizioni adatte per tenerlo.
I privati cittadini non sono tenuti a saperne di cinofilia: chi se ne occupa professionalmente, invece, sì.
Per questo, pur non volendo nascondere gli errori commessi in famiglia (altrimenti non li avrei pubblicati!), io sono più propensa a stigmatizzare quelli – assai più clamorosi – commessi da persone che vantano conoscenze specifiche con tanto di lauree.
Perché non si possono mettere un centinaio di pollici in su? Mi sembrava di aver capito l’umiltà (in senso buono e positivo!) di queste persone che cercano di fare il meglio per il loro figlio che ha una sana passione. Addirittura la madre che prende il Labrador (cane buono per antonomasia) per sentirsi in grado di affrontare il corso… Decisione discutibile certo, anche i tempi troppo stretti ecc., ma Santo Cielo!, comprensibile e ammirevole!
Nella mia piccola città ci sono decine di figure di tutti i tipi: ho sentito che un addestratore vecchio stampo che conoscevo bene e che usava metodi tutt’altro che gentili, adesso si definisce “educatore” (i metodi che ho visto applicare dal suo cliente son sempre quelli); un comportamentalista /comportamentista o come si chiamano che conosco poco, aveva suggerito ai proprietari di un cucciolo di Labrador di farlo sterilizzare perché sarebbe diventato dominante (ma porca petola! Con quella genealogia! E sano come un pesce! E LABRADOR!); un neo esperto pseudo gentilista da pettorine strane per non far tirare e dispensatore di bocconcini e suggerimenti; un conosciuto “addestratore” che quando ho portato la mia cucciola di Rott già bravina a 6/7 mesi mi ha detto che “questa a un anno non ti ascolta più se non la stimoli con un boccone o con un gioco se vede un altro cane o sente un odore che le interessa”. Adesso ha 14 mesi ed è bravissima senza bocconi e senza palline; un altro addestratore che è tutto teoria e poca pratica (già dall’approccio col cane si vede che ha timore). Insomma, quanti ne ho menzionati? Quattro? Cinque? Uno che serva non c’è. Non li conosco tutti (ce ne sono molti altri), ma visto lo stampo…
La mia fortuna è stata che quando ho preso la mia prima Rottweiler e a 6 mesi non riuscivo più a gestirla, sono stata indirizzata da uno veramente bravo che conosceva un po’ le varie tecniche (pallina, boccone, militare ecc.) e mi ha saputo addestrare bene. Al rapporto con il mio cane. Lavoro un po’ più lungo degli altri, forse, ma molto più efficace. Ovviamente, siccome era bravo e onesto, non fa più l’addestratore.
Per concludere: cosa si può dire a queste persone se trovano solo pseudo esperti che dicono baggianate???!!
Bhe anche io sono stata piu` colpita dalla “professionalita`” delle due signore che dalla dabbenaggine della famiglia che sembra pure bene intentenzionata a scegliere il mael minore (ricordo che la strada per l`inferno e` lastricata di buone intenzioni pero`) e posso anche capire il sistemare il cane presso la cognata ma il gattino NO! Non si fa!!! E` stato puro culo che quel gatto sia sopravvissuto reimmesso nella colonia felina (speriamo almeno sterilizzato che non contribuisca a incrementare la colonia).
I gatti si prendono dalla colonia felina per dar loro una casa, non si reimmettono. Questa e` la mia opinione, scusa.
io rimango più perplessa del tuo essere allibita…
il primo meticcetto lo affidano alla cognata…
il gatto lo “riportano in campagna”…e non voglio nemmeno indagare oltre (lo affidano ad amici che abitano in campagna? lo abbandonano ad un “felice randagismo”!? mah…)
poi l’ennesimo cane adottato e, apparentemente, fortemente voluto (viste e considerate le motivazioni del primo ri-affido…avran cambiato orari di lavoro…chissà, buon per loro…).
e tu rimani allibita?! …io no.
sono umani non cattivi (mica ammazzano i loro cani e non li maltrattano nemmeno…) ma sono parte di quella categoria, in netto aumento, che io definisco “umani semplici, umani facili”.
se non funziona, semplicemente si scantona, la programmazione è oltre la loro portata e, ribadisco, non per cattiveria ma per limiti oggettivi.
son la generazione cresciuta al grido di: tutto, subito e con minor fatica e impegno possibile.
e mi ci iscrivo d’ufficio, son coetanea o quasi…geneticamente a rischio quindi…
la differenza tra me e loro son le persone che ti ritrovi vicino…
loro professionisti che suggeriscono, più o meno velatamente, di allontanare il cucciolo…
una sera, dopo una giornata devastante passata cercando di sopravvivere al mio asdru, pinschernanoapparente, catapultato nella mia vita tranquilla di totale inesperta canina a 35 gg di vita con traumetti fisici ed evidentemente psichici… mentre sul divano, sfatta, mi curavo le ferite da mozzichi a sangue (ovunque), passando i cerotti al mio compagno, altrettanto sanguinante (non avremmo mai pensato che i 2kg di cane, all’epoca supercucciolo, avrebbero potuto arrecarci tutti quei danni e quei problemi…)
con l’ultimo fiato che mi rimaneva in corpo ho sussurrato al mio compagno: ma quand’è che è diventato troppo tardi per ridarlo indietro? domanda provocatoria, sia chiaro ma la disperazione era reale…altrochè…
la sua risposta, granitica, è stata: era troppo tardi per restituirlo quando siamo usciti di casa per andare a prenderlo.
…ed era vero, aveva ragione lui, ormai la nostra decisione, ponderata, meditata, anche economicamente calcolata…era stata presa.
ma il mio compagno mi conosce, ci conosce, sa di cosa siamo capaci…(anche d’esser più tosti di un nanerottolo killer!)
ma…ma e se quei professionisti avessero visto altro in questa famiglia? avessero visto i loro limiti (e manco si puó fare una colpa di questi), meglio riconoscere i propri limiti che andare avanti ad oltranza…facendo danni ovunque e a chiunque, cane compreso…no?!
d’accordo in pieno con quello che dici c’è stato uno che una volta aveva detto chi è senza peccato scagli la prima pietra non mi ricordi chi era? bohh, perciò non colpevolizziamo troppo questa famiglia , ma a spalare la cacca i comportamentisti si però loro un anno con i pastori e i cani bianchi ce vò alla grande che ce vò saluti da rapace notturno
E’ il mio primo commento! Leggo sempre Tipresentoilcane ma questa volta non posso non commentare.
Allora… questo Alberto mi sembra un po’ viziatello…. O sbaglio?
Modestamente anche io amo i cani da sempre, ho 13 anni, vorrei un cane, conosco bene il cane che vorrei, amo studiare i cani, ho comprato alcuni libri (scritti da Valeria Rossi, peraltro) e anche io vado bene a scuola.
Ma è diverso… io non me lo aspettavo proprio un regalo, tanto meno un cane. Le elementari sono una scuola semplice… e l’aver buoni voti mi sembrava scontato.
E poi…
Anche io mi documento ogni giorno di più sul cane che vorrei, anche io leggo tutti i giorni “Ti presento il cane”…
Ma non vado a “fregare” i miei genitori scrivendo messaggi via Facebook o altro, perché questa mi sembra una reazione per nulla “matura”, che indica che questo Alberto vuole un cane per forza, senza neanche poi curarsene mi sembra di capire…
Ed è chiaro, secondo me, che Alberto vuole un cane ma non se ne prenderà totalmente cura. (d’altronde anche io non potrei magari curare il cane appieno… )Però infatti, come scritto nella lettera, il signore dice che il primo meticcio venne lasciato alla cognata perché non erano mai a casa e così il cane rimaneva da solo.
E il figlio che tanto voleva il cane? Se ne era già dimenticato?? Aveva 11 anni cavolo, poteva anche magari un po’ curarsene… almeno io avrei almeno in parte fatto qualcosa per il cane. Poi ripeto, NON SO, non conosco la vita della famiglia in questione.
Se Alberto fosse stato mio fratello e avesse fatto una cosa del genere, credo che avrei subito capito che non è forse sufficientemente maturo per avere un cane tutto suo… tanto meno due cani contemporaneamente!!! Soprattutto vedendo che i genitori da soli, precedentemente, non sono riusciti a tenere un cane per più di qualche mese, non credo che il loro figlio (che un po’ avrà preso da loro) possa farlo … soprattutto dopo l’esempio di cani presi e mollati.
E poi scusate… “A questo punto Alberto era di nuovo senza animali…”. E perché, che fa se resta senza? i genitori non vorranno far mancare nulla al loro figlio maggiore no???? Come capita a molti miei coetanei, anche se spesso sono molto più viziati pur sempre volendo un cane non si informano così come fa Alberto.
Sono d’accordo con la signora Rossi e molti altri commentatori sul fatto del cane e del gatto “presi e mollati là” . Comunque una cosa positiva è che questa famiglia ha cercato di informarsi ed ha trovato purtroppo due “esperte” che credevano competenti.
Comunque magari il figlio è in realtà più responsabile dei genitori, chi lo sa… comunque sono contenta che qualcun’altro della mia età (all’incirca) abbia una passione per i cani così come la ho io!
Comunque…
io non sono nessuno per giudicare. Non conosco la situazione e non offro giudizi definitivi senza conoscere una persona.
Anche a me piacerebbe prendere un cane però… i miei genitori no. Ma non vado a creare “astuzie” per “ingannare” i miei…
Condivido in toto quello che hai scritto ma mi hai fatto sorgere un dubbio!
[…] Diversi anni fa vivevamo in un appartamento e con mia moglie avevamo deciso di fare ad Alberto un regalo: un meticcio maschio di piccola taglia.
Purtroppo, dopo vari mesi, abbiamo preferito affidarlo a mia cognata perché non gli potevamo dedicare molto tempo ed il cane, pur buonissimo, era iperattivo e pieno di energie a causa dell’ “abbandono” dalla mattina alla sera (lavoriamo entrambi) […]
Ma Alberto dopo la scuola che faceva? Non voglio impiccarmi dei fatti della famiglia ma un ragazzo di undici anni, non cinque, ma 11, possa portare a spasso il suo cagnolino! Posso ancora capire se non lo fai uscire con il corso ma quando dall’altro capo del guinzaglio hai un tappetto io non ci vedo niente di male.
@Cla lascia stare! E’ meglio avere un cane quando in casa c’è qualcuno che non lo vuole, rovinerebbe solo il rapporto del “branco familiare”, fidati…
Aspetta! Quando sarai indipendente sarà il più bel regalo che tu possa farti 🙂
Chiedo scusa, correggo:
“E’ meglio NON avere un cane quando in casa c’è qualcuno che non lo vuole”
Ora ha senso! 😀
Già, io infatti volevo proprio far notare che il meticcio di piccola taglia adottato come primo cane era appunto di piccola taglia quindi un ragazzino di 11 anni può benissimo portarlo giù dopo la scuola…
Si infatti un cane corso non credo che un ragazzino di 11 anni riuscirebbe a tenerlo in caso di “pericolo”, cosa che credo non riuscirei a fare neanche io. infatti mi fa piacere quando vedo coetanei portare “da sè” il cane a passeggio!
@Luigi: già concordo in pieno! Ora che ci penso, preferirei prendere un cane quando sarò indipendente, perchè così almeno potrei anche frequentare corsi di educazione e fare molte attività al mio cane, cosa che, se avessi ora un cane “mio”, i miei genitori non mi farebbero fare perchè (in particolare mio padre) reputano “troppo” per un cane. In parole povere crede che la società di oggi si occupi troppo dei cani, tralasciando magari problemi “umani”… in parte ha ragione, ma tutto questo non è colpa dei cani!
Comunque concordo in pieno: continuerò ad informarmi però, così un giorno, quando arriverà il mio primo cane, sarò più che pronta (spero)! 🙂
a Cla:
concordo con te, e ti trovo molto matura (io ho 30 anni); è vero, Albero forse è un po’ viziatello e non così maturo come sembra (e poi cosa avrebbe fatto in età universitaria o dopo? avrebbe lasciato il corso ormai di 7 o + anni alla madre cinofoba? quel cane non sarebbe morto con loro in tarda età secondo me, forse è meglio che sia stato dato via da piccolo quando ancora è facile trovargli una famiglia) e comunque la sua famiglia ha dato ampie prove di essere inadatta a un cane e ad altri animali (sia x gli abbandoni che x la moglie cinofoba che x l’aver preso un labrador “x allenamento”, e x altri motivi).
Fai bene a non insistere x avere un cane se i tuoi genitori non vogliono: purtroppo non hai l’età x gestire pienamente un cane sia economicamente che come gestione quotidiana (e quando andrai alle superiori e poi all’università avrai meno tempo e avere un cane sarebbe molto complicato con una famiglia che non ti supporta): aspetta di finire gli studi e di avere una casa tua, e poi prenditi un cane…nel frattempo vai a fare volontariato in canile, in modo da imparare a gestire i cani, a conoscere il loro linguaggio del corpo, a insegnargli semplici comandi ecc (e continua a leggere sia “Ti Presento Il Cane” che molti libri x imparare il + possibile prendendo ciò che c’è di buono da posizioni e scuole diverse, così quando prenderai un cane sarai molto + esperta di molti educatori comportamentalisti e veterinari e saprai che cane scegliere e come educarlo al meglio), e dopo qualche mese di volontariato in canile magari proponiti nel quartiere come dog sitter (soprattutto all’inizio solo x pochi cani alla volta, ad es da uno a 3 cani massimo e provando prima ogni cane da solo, e badando che siano tranquilli e compatibili fra loro), e ti dico di farlo dopo almeno qualche mese di volontariato x poter prima capire bene il linguaggio dei cani in modo immediato e come gestirli e come valutare se 2 cani possono essere portati a spasso insieme ecc, sennò rischi di trovarti magari gente che ti molla cani non compatibili fra loro o ineducati che è molto difficile gestire tutti insieme x un dog sitter.
In questo modo ti farai esperienza sui cani (molta + che ad avere uno o + cani, visto che sia in canile che come dog sitter tratterai con molti cani diversi di razze o mix diversi e imparerai a capirli), e come volontaria aiuterai anche delle povere bestiole ad avere una giornata + positiva passando un po’ di tempo a passeggiare o giocare con te (e se provi a insegnare a loro qualche comando, anche solo il seduto o a riportare la pallina, ti farai molta esperienza sulle differenze fra i vari cani durante l’educazione-addestramento di base), mentre come dog sitter ti farai altra esperienza sulla gestione di cani diversi in passeggiata e intanto metterai via qualche soldino che un giorno potrebbe servirti a comprare il cane dei tuoi sogni, oppure a pagarti quando avrai un cane un corso di educazione di base o altro!
Buona fortuna e continua a informarti: se continui così quando potrai prenderti un cane avrai le carte in regola x fare tutto al meglio.
Io direi che probabilmente non è il caso di prendere un cane non prima dei 22-25 anni (o comunque quando finiti gli studi avrai una casa e un minimo di lavoro stabile tanto da poter pronosticare che anche dopo 10 o + anni avrai ancora la possibilità materiale e di tempo x gestire un cane, anche in caso di matrimoni o bambini o trasferimenti ecc..sono troppi i cani dati via quando arriva un figlio, solo perchè il cane è un impegno quindi quando arriva il figlio, che evidentemente almeno in parte il cane “sostituiva”, il peloso viene gettato via con le + svariate motivazioni..), e conta che avere un cane a quell’età se non si fa come tanti che quando impiccia lo sbolognano ai genitori anche x 6 mesi di seguito (o talvolta x sempre, spesso a genitori che non volevano un cane e non sanno ne hanno voglia di gestirlo), comporta molte rinunce; se si torna alle 6 del mattino dalla discoteca il cane va portato a fare i bisogni quindi non si può tornare a casa fusi e la sera il cane dovrà fare almeno una passeggiatina da recuperare con gli interessi l’indomani, non si può decidere di punto in bianco di partire x 3 giorni e anche portarsi il cane dietro soprattutto d’estate può essere difficile, normalmente è difficile d’estate poter passare la giornata in spiaggia perchè il cane non può stare troppo solo e sia all’andata che al ritorno dovrà passeggiare anche se siamo stanchi, d’estate potrebbe essere necessario svegliarsi alle 5 o alle 6 del mattino x far passeggiare il cane e poi farlo passeggiare anche dopo le 10-11 di sera anche se si vorrebbe vedere un film, ecc..secondo me i sacrifici vengono ripagati, ma bisogna pensarci bene prima, e pensare anche al fatto che magari si troverà un fidanzato che ha paura dei cani o li odia o è allergico e allora x non mollare il cane bisognerà cambiare fidanzato, e anche un fidanzato che non ha problemi con i cani raramente capirà il perchè di tante cose che gli chiedi riguardo a come comportarsi con il cane o il perchè ad es tu vai 2-3 volte a settimana ad un campo x far fare sport al cane spendendo soldi e poi non hai i soldi x affittare un ombrellone d’estate o fare una piccola vacanza ecc: sono cose banali ma difficili da spiegare e FAR CAPIRE a un non cinofilo, e se la famiglia non ti supporta dovrai sapere che anche il tuo lavoro e tutte le tue attività andranno scelte in base alle esigenze del tuo cane, magari rinunciando a un lavoro + bello e remunerativo o ad un appartamento + a buon mercato ma senza ascensore quando il cane ha 8 anni ed è meglio che non faccia scale ecc…insomma, ne vale la pena secondo me, ma è un grandissimo impegno che ti cambia veramente la vita…
Già concordo!
Grazie mille per la spiegazione e i consigli!!!
Infatti proprio verso la fine della scuola, insieme ad una mia compagna che ha la mia stessa passione e anche lei non può avere un peloso, ho iniziato ad andare ad un canile vicino a casa facendomi accompagnare da mia mamma (che stranamente era felice di andarci e ora vuole andare spesso!!!)!
Purtroppo però ancora non posso fare vero volontariato (si può iniziare a venire da soli dai 16 anni in poi), ma comunque posso portare a spasso qualche cane assieme ai volontari!
In estate purtroppo non sono potuta andare molto, ma ora che ricomincia la scuola cercherò di farmi portare più spesso!!
mi dessero i 5 numeri del superenalotto che me li gioco subito. Bella quella del cucciolone che entra in competizione sessuale durante la pubertà umana! una chicca! il cucciolo di 4 mesi non è stato tutelato da nessuno, come sempre a rimetterci è chi non ha la parola e non può dire la sua.
Una domanda: la laurea in minchiologia a cosa serve??
Non bastano 50 ore di cosi detto tirocinio per formare una figura che si vanta di un titolo presunto di medico comportamentista sono sempre stato contrario a queste figure,rappresentano tutto quello che di scadente ha prodotto la cinofilia moderna,io a questi signori li manderei a fare tirocinio in una bella stalla di mucche da latte a spalare cacca per un anno,e poi per altri due anni in un canile a lavare e assistere cani vecchietti e infine un altro anno in montagna in Abruzzo con un pastore per imparare il galateo canino dai cani Bianchi che sono ottimi maestri ,naturalmente gratis come forma di volontariato e solo dopo questo tirocinio vero ed ottimo,verrebbero le 50 ore per l’abilitazione come comportamentista ,penso che la scrematura sarebbe molto efficace rimarrebbero i migliori e nessuno di loro sputerebbero sentenze idiote come quelle che ho sentito in questo articolo che hanno costretto un povero cucciolo di cane corso a essere restituito da padroni incompetenti ,ma forse è meglio cosi uno che restituisce un cane solo perchè un cosi detto medico lo consiglia non potrà mai essere un vero cinofilo. Saluti a tutti Aquila della notte PS speriamo che il poverino trovi dei padroni veri cinofili e competenti
D’ accordo sui due anni di tirocinio i canile, d’ accordo con l’ anno di tirocinio in montagna in abruzzo; ma le mucche che c’entrano con la cinofilia?
mi verrebbe quasi da dire…. ma andatevene a fanculo!!!! prendere semplicemente dei cani per amarli è così complicato? mi chiedo quando una persona decide di avere più figli che fa prima di metterli al mondo consulta lo psicologo per sapere se in futuro saranno compatibili? ma che cazzo c’avete dentro la capoccia?
“prendere semplicemente dei cani per amarli è così complicato? ”
beh dipende: se qualcuno avesse preso il mio attuale cane solo per amarlo sarebbe stato abbastanza complicato, mentre ci sono cani che non chiedono che quello (per esempio quello di mia figlia che è autoinstallante e auto-educante).
Non sono tutti uguali…
a ombretta:
concordo solo in parte:
il vero problema è che troppa gente (in primis quella famiglia di scellerati) PRIMA prende un cane, magari scegliendo la razza x estetica o x un po’ di cose lette su un libro, e DOPO va da educatrici o comportamentaliste incompetenti e si fa venire caga o magari capisce di non aver fatto la scelta migliore (anche se i 2 personaggi in questione hanno detto una marea di cavolate assurde, comunque prendere prima un labrador e subito dopo un corso x un 12enne con mamma cinofoba e quei precedenti è da idioti e credo che il povero corso se fosse rimasto in famiglia sarebbe stato dato via fra i 2 e i 7 anni, cosa assai peggiore perchè ricollocarlo sarebbe stato difficilissimo) e allora da via il cane.
PRIMA DI PRENDERE UN CANE bisogna pensare se si ha tempo e le capacità x accudirlo (o se si ha voglia di sviluppare tali capacità, ma con una moglie cinofoba prendere un cane di taglia grande e un minimo impegnativo è stupido perchè al primo ringhiotto del cane adolescente la madre si sarebbe terrorizzata o diventando ostaggio del cane o considerandolo una belva e relegandolo in giardino o alla catena o in una stanza o dandolo via o facendolo sopprimere su consiglio di qualche sedicente esperto), se il nostro stile di vita è adatto a un cane e a quel tipo di cane in particolare (scelta della razza o della tipologia di cane), e soprattutto se fra 2-5-10-15 anni avremo presumibilmente ancora il tempo e lo stile di vita adatto x gestire tale cane (ad es molti ragazzini sui 15-18 anni prendono un cane, spesso anche pitbulls sino a qualche anno fa, quindi un cane non certo ingestibile ma non semplicissimo e su cui molti hanno pregiudizi, e poi quando vanno all’università o cominciano a lavorare o vanno via di casa e si fidanzano, non hanno + il tempo e/o la voglia x gestire il cane che viene mollato alla famiglia magari cinofoba o che non aveva alcuna voglia di prendere un cane e men che meno un certo tipo di cane, e se la famiglia accetta il cane invacchisce e si diseduca e/o finisce x essere relegato in casa o in una stanza e portato fuori solo x i bisogni, oppure se la famiglia non lo vuole finisce dato via alla buona o in canile..ho visto questa storia ripetersi troppe volte: io ho preso la mia pitbulla a 22 anni ma ho fatto rinunce x poterla gestire e non la darei mai via ne la mollerei ai miei che pure le vogliono molto bene e la tratterebbero bene; uin cane vive 12-15 anni o +, quindi quando lo si prende soprattutto x bambini o ragazzini bisogna pensare se dopo 10 anni si sarà ancora nelle condizioni e con la volontà di gestire con gioia l’impegno di un cane, sapendo che probabilmente il ragazzino una volta cresciuto lo mollerà come minimo x lunghi periodi alla famiglia x motivi logistici o x scemato interesse notando che avere un cane da giovani può comportare molte rinunce), e se un genitore non vuole il cane o peggio è cinofobo il cane non si prende, oppure al limite se proprio tutte le altre condizioni sono al meglio (e il genitore cinofobo è pronto SERIAMENTE a impegnarsi a cambiare), si prende un piccolo cane da compagnia o ancora meglio un piccolo meticcetto di canile già adulto e magari non + giovanissimo e di carattere molto molto docile e stabile!
non basta “prendere un cane x amarlo”: bisogna scegliere con la testa pensando sia a quale presumibilmente sarà la propria vita fra 5-10-15 anni, sia a quali siano le proprie esigenze/stile di vita ecc (esistono una miriade di razze di cani con caratteri attitudini ed esigenze assai doverse, e anche fra i meticci esistono cani con carattere e attitudini assai dissimili: io ad es impazzirei con un border e non credo assolutamente di essere caratterialmente e tecnicamente adatta a gestire un CLC e un levriero non sarebbe adatto al mio carattere e un cane da caccia mi farebbe venire il crepacuore ogni volta che va fuori vista pur sapendo che torna sempre, esattamente come prediligo cani di taglia media a pelo raso che incontrano + il mio gusto e li trovo pratici da tenere puliti, personalmente mi trovo molto bene con i pitbulls e mi troverei bene con gli altri terrier di tipo bull, e se non fossero così ipertipici e prognati credo mi troverei assai bene anche con un boxer che x il resto trovo bellissimi e trovo abbiano uno stupendo carattere, e probabilmente mi troverei piuttosto bene anche con un doberman un rott o un corso, ecc) e, soprattutto se si è molto inesperti con un genitore cinofobo, scegliere un cane dall’aspetto inoffensivo e che molto raramente metta in discussione i propri umani e che magari sia piccolo in modo da fare meno paura al parente cinofobo che se ha paura può influenzare negativamente il cane.
Purtroppo buona parte della gente quando prende un cane (ancor + quando prende il cane x il proprio figlio, bambino o adolescente che sia) non pensa che la durata di vita media di un cane è di 12-15 anni o + e che ogni razza e “tipologia” di cane (ma anche ogni soggetto all’interno di una cucciolata o in un rifugio: è stupido prendere il cane + casinista se si è inesperti e di indole pigra o prendere l’unico cucciolo + piccolo degli altri che sta nascosto in un angolo impaurito) ha un suo carattere/attitudini, che devono essere compatibili sia adesso che fra 10 anni con il proprio stile di vita e la propria personalità, e anche il mantello e la sua richiesta di cure deve essere compatibile con il proprio carattere (io ad es verrei matta a dover spazzolare un maltese ogni giorno: preferisco cani a pelo raso e trovo stupido prendere cani a pelo lungo x rasarli rendendoli secondo me bruttini) ecc…
Insomma, non basta voler amare un cane, serve scegliere pensando al futuro e con un minimo di cognizione di causa, solo così i cani abbandonati o dati via o relegati in una stanza/terrazzo/giardino/catena/box ecc, diminuiranno sensibilmente.
cosi per fargli spalare un po di cacca di mucca,e rendendosi utile alle belle muccone gli va via un po di boria e rimangono con i piedi per terra, perche i veri cinofili intenditori di comportamento canino sono quelli quelli che si mettono sempre in discussione,e non se la tirano mai perche in cinofilia c’è sempre da imparare,anche da un pastore che vive sui pascoli con i suoi cani , saluti a sentirci Aquila della notte
Non ho figli ma bambina e innamorata dei cani lo sono stata anch’io. E credo che in questo caso la vittima più colpita sia proprio il ragazzo -dando per buono che cani e gatti siano stati ricollocati in modo degno. Insomma questo ragazzino e suo fratello cresceranno con l’idea che quando qualcuno attorno diventa scomodo si manda via… poco importa se si segue il consiglio di un “esperto” o il proprio comodo. Non so, forse ci vorrebbero controlli più seri su chi esercita la patria podestà. Tristissimo.
Bah secondo me è bene ricordare che tutto quello attribuito alle due veterinarie è stato “capito” e riferito da una famiglia di perfetti idioti.
Seriamente questi mongoli non sono riusciti a gestire un gatto(non una tigre).
Non lavoravano prima di prendere il primo cane poi rifilato al cognato “perchè dovevano lavorare”?
Adulti che non riuscivano a pazientare durante l’attesa per il Corso ed hanno preso un Labrador(come fossimo al ristorante e si prende uno stuzzichino nell’attesa).
Gente che è convinta che il loro bambino di 12 anni sia in grado di gestire e controllare un Corso perchè gli piacciono tanto tanto gli animali?? Si scherza vero??
Io PREGO che quella famiglia dia il Corso via ora, finchè è piccolo, perchè una volta cresciuto l’unica alternativa a finere in canile sarà quella di essere segregato in casa perchè nessuno sarà in grado di portarlo fuori e controllarlo un minimo.
Cara sig.ra Valeria loro hanno il dono della chiaroveggenza come la professoressa Cooman del maghetto Harry Potter…….Lei ce l’ha!?
Non posso credere a quello che ho letto. Ma quali pesci rossi……”queste”, e ripeto “queste”, farebbero danni seri pure con la fauna ittica.
Dire certe cose su povero cucciolo di 4 mesi…….di corso poi!!!!!!! ……ma come si fa.
orrenda famiglia, hanno trovato pane per i loro denti. Anch’io ho incontrato chi voleva convincermi ad usare metodi coercitivi sui miei cani per lavorare in UD. E vi assicuro che era gente esperta, e mi garantiva che i cani non ne avrebbero patito. Non darli via, solo un po’ di coercizione. E indovinate un po’ chi non si è più visto su quel campo?
Quindi, le due professioniste saranno anche incapaci, non dico di no, ma la famiglia è da bandire, non affiderei loro nemmeno un insetto stecco. Spero che il Corso trovi una famiglia “vera”. A questo punto lo spererei anche per la labrador. E non voglio pensare alla sorte del povero micino. Spero che queste orride persone stiano leggendo le tonnellate di commenti negativi a loro riguardo.
E come sempre mi ritrovo dalla parte del gatto!!!
Un cucciolo preso per strada, tenuto in casa per un anno e mollato in campagna? Dalla sua famiglia? E cosa hanno fatto, l’esame del DNA alla colonia? Si parla di gattino, quindi maschio, probabilmente appena arrivato alla maturità sessuale, cresciuto in appartamento e mollato presumibilmente vicino a una colonia o a un branco spontaneo. Senza essere capace di procurarsi da mangiare, nessuna pratica di gerarchie, senza esperienze di relazione con i suoi simili… potrei azzardare, con una discreta precisione, quanto fossero scarse le probabilità di sopravvivenza del povero micio a prescindere. Questo sì che mi fa imbufalire.
Come di rado capita, due errori sommati fanno una cosa giusta: il ‘povero’ Alberto se ne farà una ragione e starà senza giocattolino nuovo. Questa è gente che NON deve avere animali, nella maniera più assoluta.
Al povero gatto stavo pensando anche io, conosco bene la percentuale di sopravvivenza dei gatti in campagna, e dire che è “bassina” è già una stima ottimistica.
In generale mi pare che queste persone non abbiano davvero voglia di avere un animale, solo di dare il contentino al figlio.
“Hai visto, ti vogliamo bene, ecco il cagnolino. Ma, lo vedi che soffre, diamolo alla zia. Hai visto, ti vogliamo bene, ti abbiamo preso il gattino! Ma, forse nella nuova casa scappa, meglio “riportarlo dalla sua famiglia”. Hai visto, ti vogliamo sempre bene!! Ecco il cane corso che volevi!! Ma… toh, ci hanno detto che diventerà cattivo, ci tocca darlo via…”
Insomma tra un po’ spunterà una scusa anche per il labrador (a meno che, essendo il cane della madre, non trovi LEI una scusa per tenerlo).
Le persone che alla prima difficoltà il cane lo mollano, troveranno problemi anche col più calmo dei cani, perchè magari la cugina della cognata ha preso la peste bubbonica da piccola e quindi se abiti in una zona dove c’è l’influenza di Saturno, il cane potrebbe contagiare qualche malattia terribile ai bambini. Sì, anche se è sano.
In più, mi pare ridicola la scelta del Corso se poi ci si fa scoraggiare alla prima critica. Se hai questo disperato bisogno dell’approvazione di una figura di riferimento (l’addestratrice, la comportamentalista?) chiedi a LEI che cane prendere, e se ti dice “o il bolognese del mio amico, o niente”, ti prendi il bolognese dell’amico. Se ti prendi un cane di testa tua, specialmente una razza non esattamente di moda o con una buona fama, devi essere anche pronto a difendere le tue scelte, e cambiare veterinario e addestratore finchè non trovi quello giusto. E mentre che ci sei, farti un’idea di cosa sia “giusto”, perchè quando di un argomento ne capisci quanto io di fisica nucleare, farti intortare dal primo che capita è FACILISSIMO.
…a parte che al gattino credo non freghi una beneamata cippa della “famiglia d’origine”, se non ci vive da un pezzo. La sua famiglia ormai erano quelle persone! Io, comunque, dopo un anno e mezzo con i miei due gatti, trovo difficile l’idea che un giorno debbano morire, tra tanto tanto (tanto tanto tanto…ecc.) tempo, e io me ne debba separare. Quindi non capisco come ci si possa separare da un gatto, dopo averci vissuto. Entrano nella tua vita in un modo di cui non puoi più fare a meno! Anzi, vado a coccolare i miei! <3
Una domanda (dis)interessata.
Ma a quando nuovi articoli sui gatti?
^_^
Quando 15 anni fa portai il mio cucciolo di husky a casa e poi dal veterinario (…), quest’ultimo mi chiese testualmente se ero impazzita a scegliere proprio un husky: ti scapperà sempre e non capirà mai nulla.
Ad un anno di età del cane mia mamma decise che il cucciolotto avrebbe dovuto cambiare casa o stare a catena perchè incompatibile con giardino rimesso a nuovo.
Io avevo vent’anni ma ho cambiato veterinario (che esercita ancora, eh) e casa. E il mio husky è stato, fino all’anno scorso, un compagno di vita eccellente: non avrei potuto chiedere di meglio.
Se avessi un problema che non riesco a risolvere con i cani di adesso chiederei a tutti quelli che ritengo competenti di aiutarmi, ma se la risposta fosse di “darli via” cambierei consiglieri e non certo pensando in primis al benessere dei cani, ma al MIO, perchè levarmi un braccio o un cane sarebbe uguale.
Perciò questo articolo mi fa pensare solo che al mondo c’è davvero troppa, troppissima gente che dovrebbe occuparsi di patate, pomodori e peluches. Si, distribuiti a piene mani a destra e manca: almeno i quantitativi -di intelligenza per certuni e di affetto per certi altri- in ritorno sarebbero bilanciati.
uh, come hai ragione! appena preso il mio cucciolo di san bernardo lo portai dal vet. lui lo prese in braccio e mi disse “eh, ma questo cane è displasico, non sente come si muove quest’anca?” (età del cucciolo 2 mesi). “dobbiamo fare le lastre, subitissimo”
preso il cane e cambiato vet. il secondo, che è uno con appena 40 anni di esperienza, quando gli ho riferito l’accaduto s’è messo a ridere…ha visitato il cane e mi ha detto solo di prepararmi a dare tante culate per terra, perchè “signora, lei non è certo un gigante, il cane fra tre mesi peserà più di lei…le consiglio di legarsi un cuscino al sedere”!
Spero che lo sputtanamento contro i veterinari finisca qui!
Stiamo generalizzando un qualcosa che non và generalizzato: una figura professionale.
A chi dice che non ci sono esami in etologia nella facoltà di Medicina Veterinaria dovrebbe almeno disturbarsi di fare una ricerca di due minuti su Google. Che poi il mondo sia pieno di veterinari incompetenti questo è un altro discorso!
Dipende da chi si trova: c’è quello che ha paura di essere morso dal rottweiler che gli stava facendo le festa ma anche quello che riesce subito a mettere a proprio agio qualunque animale.
Dovete solo riporre la fiducia nella persona giusta e non demonizzare un’intera categoria…
Infatti non si demonizza una categoria: si fa solo presente che all’interno di questa categoria ci sono persone incompetenti e che non ci si può fidare ad occhi chiusi solo perchè “l’ha detto il dottore”, come purtroppo molti fanno. Peraltro la cosa vale per moltissime categorie…solo che qui si parla di cani, e quindi è normale che si parli anche di veterinari.
Non credo che qualcuno volesse demonizzare i veterinari come categoria, visto che, chi prima e chi dopo, tutti qui penso che dal veterinario ci siamo andati a portare i nostri preziosi animali, e non certo perchè li riteniamo incompetenti.
…ora però, anche senza cercare su google, penso di poter affermare con certezza che alla facoltà di veterinaria non fanno studiare approfonditamente etologia e comportamenti di TUTTI gli animali di questo mondo (ma anche solo restando nelle categorie affezione/reddito/esotici), meno che meno le sottigliezze e peculiarietà che passano da una razza all’altra della stessa specie. Daranno una buona infarinatura generale, e poi chi vuole approfondire lo fa da sè, chi non vuole approfondire magari sarà un ottimo veterinario che però è il caso si occupi appunto di veterinaria, e non di addestramento.
Io non credo che ci possa essere un cinofilo che demonizzi i veterinari come categoría. In realta tutti noi ci rivolgiamo a loro per i problema di salute dei nostri cani (e Gatti…). Pero’ Un veterinario e’ un medico, nulla di piu. E come nessuno di noi si rivolge al medico di familia per avere consigli scolastici riguardo ai propri figli, cosi nessuno dovrebbe chiedere al veterinario consigli sull’ educazione del proprio cane. Un veterinario non e’ un giudice Enci (esperti degli standard di razza), un veterinario non e’ un allevatore (al limite ci sono veterinari che allevano una razza per passione, ma non tutte), un veternario non e’ ne addestratore ne educatore… Nessuno sano di mente andrebbe dal medico di familia a chiedergli un consiglio sul tipo di scuola dove mandare il figlio, nessuno sano di mente chiederebbe al medico di familia di fargli una dieta personalizzata (a meno che sia specializzato in nutriología), nessuno sano di mente chiederebbe al medico di familia un consiglio su dove andaré in vacanza… invece tanta gente chiede al veterinario cose che esulano dal suo campo di competenza. E nessun veterinario serio puo rispondere a cose che non sono di sua competenza
Basta trovare una persona che ama il suo lavoro, si informa non solo in campo medico ma anche in quello etologico. Se uno è bravo conosce le differenze fra ogni razza, principali patologie ma anche carattere ed attitudini.
Sembra che i veterinari ora ci stiano solo a fare vaccini o prescrivere psico-farmaci!
Conosco personalmente veterinari che hanno sufficienti conoscenze per potersi permettere di parlare di cani non solo in ambito anatomico. Ovvio che se poi ne trovi uno incompetente si deve fuggire a gambe levate.
E’ ovvio che nessun veterinario deve eliminare la figura dell’educatore, questo mai! Ma di certo non si può negare che se gli si chiede un consiglio su quella piuttosto che su quell’altra razza io non ci vedo niente di male.
Le due signore di cui sopra sono due sprovvedute che di cani ne sanno quanto l’italiano medio. Gli incompetenti si trovano ovunque!
a eros:
concordo al 100%.
Purtroppo fra i proprietari di cani (e credo anche di altri animali domestici, e x gli altri animali è ancora peggio: anni fa ho trovato un canarino abbandonato in un parco e l’ho adottato pur non amando gli uccelli in gabbia, e il vet da cui l’ho portato x un controllo non ne sapeva nulla di uccelli tanto che disse che si trattava di un cucciolo poichè era piccolo, quando invece aveva una targhetta alla zampina che attestava che avesse 7 anni e poi scoprii che aveva problemi respiratori ed era muto, x fortuna trovai vicino a casa una vet specializzata in uccelli, sennò la bestiola sarebbe campata molto poco nonostante i miei sforzi di informarmi su u animale che mai avrei pensato di avere, a me piacciono i pappagalli oltre ai cani, ma li considero troppo impegnativi e non so se riuscirei a farli vivere degnamente; il canarino da me chiamato Blinck visse solo altri 2 anni e mezzo a causa dei seri problemi respiratori che aveva, ma almeno visse bene in una gabbia grande con i suoi cibi preferiti e sereno) meno informati, ovvero il 90% e passa dei proprietari, c’è l’abitudine a chiedere al ver qualsiasi consiglio riguardo ad educazione e problemi comportamentali (anche seri) del proprio cane, e fra molti vet c’è la malsana abitudine di dare consigli su cui non sono qualificati (ok dare consigli di educazione spicciola se si è avuto un cane o +, ma dare consigli su grossi problemi compirtamentali non è corretto), e spesso danno appunto consigli bislacchi o inutili (come una che conosco che aveva molti cani fra cui 2 maschi che si pestavano a sangue tanto da doverli sempre tenere divisi, e la vet consigliò di castrare UNO DEI 2 MASCHI, cosa che non servì chiaramente a nulla e inoltre castrare quel cae non gli ha fatto un piacere visto che è u cane con artrite, tozzo e con schiena lunga che adesso è molto + famelico e mia madre che lo ha preso x sottrarlo ai pericoli di convivenza con l’altro cane gli da si mangimi light ma non capisce che il cane è affamato ma non è dandogli una mestolata di cibo in + che si sazia, però quella mestolata lo mantiene cicciotto cosa assai malsana x un cane di 10 anni con quella struttura fisica e quei problemi) o dicono che “il problema è irrisolvibile” e di tenersi il cane così com’è o darlo via o peggio (in tanti casi che ho sentito di cani apparentemente gelosi del neonato appena arrivato, soprattutto se di razze forti come i dobermann: il verdetto è quasi sempre l’allontanamento o la soppressione) al posto che inviare i proprietari da un educatore/addestratore/istruttore/comportamentalista esperto in tali problematiche.
Quindi da un lato le persone meno esperte chiedono cose che esulano dalle competenze di un normale veterinario (fra cui classificazioni di razza che i vet non possono dare: ho visto cani con un 20% scarso di sangue pitbull e che del pitbull caratterialmente3 e morfologicamente avevano pochissimo e di cui si sapeva che erano figli di meticci magari lupoidi e di un pitbull mix, classificati in piena ordinanza Sirchia nemmeno come pitbull mix ma come pitbulls puri, il che è assurdo, soprattutto contando che si trattava di cani docilissimi e inoffensivi che così x legge erano condannati alla museruola a vita o i caso di cani di canile a non essere adottati talvolta), e dall’altro i veterinari al posto che dire chiaro e tondo “questo non è il mio ambito di competenza esattamente come un medico di base non è ne uno psichiatra ne un educatore scolastico, quindi posso rispondervi dando in alcuni semplici casi qualche consiglio generico, ma x il resto vi indirizzo da persone specializzate in tali questioni che possono aiutarvi di +”…
Mi chiedo perchè i Vet o almeno gran parte dei vet (perchè forse alcuni lo fanno ma sono ancora pochi da ciò che ho visto) non agiscano in tale modo, visto che comunque x loro le consulenze comportamentali raramente sono a pagamento (solitamente la sciuramaria di turno parla del problema educativo o comportamentale del cane quando lo sta facendo visitare x altri motivi o fa le vaccinazioni o simili) e io credo che ci farebbero solo bella figura facendo in modo di supportare i proprietari indirizzandoli dalle persone giuste al posto di dire “il cane sarà così x sempre” o dare consigli bislacchi (solitamente x troppe cose viene consigliata la castrazione/sterilizzazione” che si, porta qualche soldo al vet ma rarissimamente risolve il problema e quindi non è che gli faccia fare sta bella figura, mentre forse un vet che sapesse dove all’occorrenza indirizzare cani problematici che poi vengono recuperati con successo, credo sui farebbe una fama positiva..
Bha, io dico la mia…Padronissimi di spolliciare in giù.
Analizziamo un pochino la situazione.
Secondo me sia la signora “Maria” che la signora veterinaria sono abbasanza due cialtrone.
Una, la veterinaria.
In quanto consiglia “come mamma” di lasciar perdere il cane perchè POTREBBE tentatre la scalata gerarchica con il ragazzino, una volta che questo sarà cresciuto ed il cane fiuterà i suoi ormoni (??). (Non si prende minimamente la briga di consigliare ai genitori di insegnare ai figli che i cani non son giocattoli.)
A parte il fatto che questa signora mi sembra che non abbia riscontrato problemi in nessuno dei cani della famiglia..Ma poi lo sa che umani e cani non fanno parte della stessa specie, vero?
Il cane vede la famiglia umana come proprio branco..Vero.
Però che gliene può sbattere al cane degli ormoni del ragazzo? Magari lo annuserà e sentirà “il cambiamento”, okay, ma morta lì.
Quanti cani vanno ad annusare donne & ragazze quando hanno il loro ciclo e conseguenti ormoni sballati?
Non è che in questo caso i cani cerchino di diventare “capibranco” solo per questo. E la cosa accade ogni mese. Sarebbe una lotta costante.
Che gliene può fregare ad un cane di un ragazzo che cresce? Al massimo non lo vedrà più come “cucciolo”. Una ragione in più per portargli “rispetto”.
Sul fattore “Caduta di ragazzino con conseguenza mancanza di visione come capobranco” poi, non spreco neppure delle parole.
E’ una cazzata. Grande come un palazzo. Punto.
La seconda, l’addestratrice/educatrice/il cavolo che è. Che chiama a casa per dire che il cane corso è sbagliato per loro e che han fatto una cavolata a prenderlo.
Scusa?
A parte, che se mi permetti mi prendo il cane che voglio e che sento più adatto a me.
Fosse anche un Hellhound infernale, se volgio lo prendo.
Chi sei tu per dirlo? Il cucciolo ha dato problemi? No.
Il cucciolo crescerà assieme al ragazzino? Sì.
I due cresceranno assieme e di conseguenza legheranno? Sì. (Oltretutto, mi pare di capire che il ragazzo sia un tipetto abbastanza lucido e responsabile. Non vedo perchè dubitare sia di lui che del Corso.)
Ma poi..IL CUCCIOLO E’ UN CUCCIOLO? Sì.
Cazzo, lasciagli tempo.
Poi voglio dire..Se sei un’addestrartice, si da per scontato che in caso di problemi uno possa venir da te per qualche consiglio, no? O in alternativa per lavorare assieme alla risoluzione del detto problema.
Una che mi dicesse “..ha modificato il carattere del Labrador facendo diventare un Corso anche quest’ultimo” mi farebbe pensare a:
A) “Quindi il mio labrador passerà gran parte della sua vita svaccato a terra tranquillo?”.
B) Perchè ti preoccupi? Vuol dire che sei un’incapace che non saprebbe cosa fare in caso di problemi?
Lo sa questa cos’è un molosso?
Poi “molto aggressivo” de che? E’ un cucciolo, che cacchio ne sai se è molto aggressivo? Lascialo crescere prima! Non è che un cane nasca aggressivo. Dipende da dove e COME cresce.
Se uno lo gestisce -o lo alleva- male naturale che diventa cattivo..Se uno lo portasse ad un campo di addestramento da subito e se il cane venisse trattato con un minimo di rispetto, di problemi non ce ne sarebbero.
A me pare di capire che la signora non riesca a gestire nemmeno un cucciolo di labrador.
Comunque..
A prescindere da queste due persone, dalle quali io personalmente scapperei a gambe levate, dopo tutta una serie di insultoni..Passiamo alla famiglia..
Onestamente…Sul serio?
Allora..”Precedenti”:
1. Avevano un cane. Preso PERCHE’ IL BAMBINO LO VOLEVA. Sbolognato ad altri perchè non avevano tempo da dedicargli. (Pensarci prima, no?)
2. Avevano un gatto. Rimpiazzo del suddetto cane. Sbolognato/o abbandonato -non ho ben capito- in campagna, perchè nella casa nuova c’era la strada e rischiava di essere investito. (In campagna ci sono animali selvatici, bocconi avvelenati e spesso simpatici signori con i fucili che non esitano a sparare. I miei nonni avevano una casa in campagna..Posso assicurare che ho visto tutti e tre gli esempi da me citati.)
3. I genitori non sono convinti di volere un cane. La moglie ha paura dei cani. Comunque si convincono a prendere al figlio -che poveretto, era rimasto senza animali- un cane, dopo che il ragazzo si finge il padre su facebook e chatta con la madre.
4. La madre compra un labrador perchè vuol farsi passare la fobia. (A sto punto..Un cane lo hai già..C’è bisogno anche del secondo, se hai paura?) Poi arriva il cucciolo di Corso. Tutti son felici. (E qui comunque..O sei cieco, o lo vedi che entrambi i cani sono equilibrati. Ti fidi della prima che passa che ti dice che i Corso sono MOLTO aggressivi?)
5. Basta un parola di due tizie semi-sconosciute per fare in modo che la famiglia si sbarazzi del Corso, nonostante questo non abbia dato mai segni di squilibrio. Ricordiamo che il Corso ha quattro mesi.
Il mio giudizio è: Lacrime napoletane ecc, okay..Ma alla fine hanno dato via come niente anche il tanto desiderato cane Corso, che il figlio aveva ottenuto di avere giocando persino d’astuzia.
In definitiva..Siamo sicuri che queste persone vogliano davvero avere un cane attorno? (E che si meritino di averlo, visti i precedenti “affidamenti” coatti?)
Quando il labrador crescerà ed inizierà a scavar buche in giardino daranno via pure quello “perchè non hanno tempo”?
Sì, guarda, dopo leggo il resto, intanto ho letto che il primo cane era taaaanto vivace e l’hanno sbolognato; il gatto era taaaaanto boh, tanto cosa? e hanno sbolognato pure lui. Bella gente.
Beh.. che dire.. questa vicenda mi ricorda molto un’esperienza avuta un paio d’anni fa..
Ero beatamente a passeggio in centro città con la mia cucciola (CLC) quando tra i tanti curiosi mi si avvicina una coppia.
“E’ un CLC?” domanda il ragazzo guardando la cucciola.
“Sì” rispondo
“Ma lo sai cosa ti sei portata a casa?” domanda lui
“Sì” rispondo “E non vedo quale sia il problema”
“No, guarda che è un cane ingestibile, pericoloso..” aggiunge subito “Io sono un addestratore e allevo Corsi. So quello che dico. Devi portarlo in mezzo alle fiere, al casino più assoluto. Subito. Poi occhio perchè questi qua attaccano gli altri cani, ne ho visto uno in expo’ attaccare al muro un Doberman. Sono feroci..” insiste “Io conosco il primo importatore di questi cani e a casa sua non puoi entrare.. ha un branco che lascia libero in giardino e se non ti viene a prendere in macchina al cancello e non ti porta fino alla porta non entri.. perchè ti sbranano.” fa un mezzo sorriso “Tu non sai cosa ti sei presa.. Io so. Ci capisco di cani perchè addestro e allevo i Corsi e sono cani tostissimi loro.. ma il CLC no.. quelli sono pericolosi”
Onestamente non ricordo cosa gli dissi allora, ma non deve essere stato lontano da “Vada pure…….”
Mi è capitato di incrociarlo ancora.. a distanza di tempo.. la mia CLC è grande ora.. lui quando ci passa di fianco la guarda.. io sorrido.. e lui piega la testa di lato diventando bello rosso..
Questa la mia esperienza.. non diversa da quella di molte altre persone con cani un po’ “particolari” (me lo concedi?).. ora mi chiedo.. quanti si sarebbero bevuti come oro colato le “perle di saggezza” uscite dalla bocca di questo fantomatico allevatore/addestratore (mi spiace ma per quanto mi riguarda finchè non ho prove di quanto dici e non vedo se realmente lavori così bene come “pandi”.. per me rimani la versione maschile della sciuramaria) e avrebbero abbandonato/restituito o fatto sparire il cucciolo? Esistono i campi di addestramento.. se un cane è impegnativo da gestire.. c’è chi ti può aiutare!
A parte che, secondo me, quel tizio (esattamente come la maggioranza) aveva l’unico intento di spaventare la ragazza di turno.. uhm… che forse volesse procacciarsi una cliente? Mah.. dubito.. fisto che per lui i CLC sono tutti demoni……………………………
a Maya:
mi sa che il tipo volesse dar sfoggio della sua presunta “cultura cinofila” x fare bella figura o simili, e non ami x nulla i CLC (in effetti sono cani molto diversi dai Corsi, ma un conto è preferire e trovarsi meglio con una certa razza, altra cosa è sputare sulle altre…a meno che lui non abbia visto sempre solo CLC skizzati).
Forse x scrupolo sarebbe il caso di farsi dare il nome di questo allevatore di CLC che tiene un branco di CLC semibradi e skizzati in giardino, giusto x, dopo aver controllato che siano realmente tanto skizzati, consigliare a chi vuole un CLC di NON PRENDERLO assolutamente da quell’allevamento e di non prendere figli o nipoti di cani prodotti in tale allevamento perchè mal selezionati e/o mal gestiti/socializzati…non mi pare che i CLC abbiano fama di cani da guardia, quindi se il “branco” si comporta realmente così (o in modo simile, credo che il tipo abbia esagerato x farsi bello e dare + forza alle sue esternazioni) la cosa non è molto positiva..
comunque se cercava un cliente ha sbagliato approccio demonizzando il tuo cane (io non andrei mai da un educatore/addestratore o anche veterinario che considera tutti i pitbulls delle bestiaccie infernali e ingestibili che sarebbe meglio se si estinguessero), e dubito anche che uno che alleva e addestra Corsi (e che ha quella visione dei CLC) sia adatto a dare consigli o aiutare nell’educazione di un CLC: i corsi e i CLC sono cani molto diversi x carattere/scala neotenica e attitudini!
Forse tu gli piacevi e voleva fare lo sborone, o forse odia semlicemente i CLC come tanti educatori, animalisti e veterinari odiano i pitbulls e ne caldeggiano la scomparsa (avendo una pitbulla so di come fanno incavolare certe cose se si ha un cane detestato senza ragione dai presunti esperti che si incontrano o anche solo che si leggono online)…
Valeria per una volta non concordo con un tuo articolo. Non con l’articolo in quanto tale, dici tutte cose giustissime, ma sul fatto che ti basi solo su quanto hanno scritto i proprietari dei cani.
Bisognerebbe vedere dal vivo la situazione e come i cani sono gestiti da questa famiglia, prima di scagliarsi contro qualcuno. Questo vale in generale.
Anch’io potrei mandarti una mail completamente inventata, farti salire l’embolo e farmi fare l’articolo “contro qualcuno”, è solo questione di saper scrivere una storia verosimile.
Con nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono? Boh…se qualcuno si diverte così, buon per lui: ma ho buoni motivi di ritenere che questa storia non sia inventata.
Il mio utilizzo del termine “inventata” è relativo ad un’ipotetica estremizzazione, non ho supposto che questa storia sia inventata, ho solo ipotizzato che si possa fare.
Questo per dire che è il punto di vista di chi ha scritto, che ovviamente “si da ragione”, e che preferirei che il commentario fosse basato anche sul punto di vista degli altri che sono intervenuti nella faccenda.
Perchè dovrebbe essere inventato? Storie come questo succedono tutti giorni — è già difficile trovare veterinarie competenti, figurati educatrici o comportamentalisti. E purtroppo le famiglie così mi sembrano in maggioranza. (Anche se l’idea brillante di prendere prima un labrador per “prova” non avevo mai sentito!) Almeno il cane era di razza e non è finito in canile.
Sinceramente non mi sembra una storia inventata. Chi inventasse una storia cercherebbe di fare bella figura, mentre questo signore ammette senza roblemi di aver dato via il primo cane per mancanza di tempo, di aver dato via il gatto per… quello che fu, che suo figlio ha ingannato telefónicamente a sua moglie, l’ assurdita del labrador per la fobia di sua moglie… E dopo aver ammesso tutto cio perche mai avrebbe dovuto stravolgere cio che gli hanno detto le due “professioniste” riguardo al cane corso?
La figura dell’ incompetente (in campo cinfilo) la aveva gia fatta, perche quindi iniziare ad omettere dettagli?
comunque… volevano un corso e PRIMA hanno preso un labrador “tanto per provare”…
IO se ero l’allevatore di corso non glie lo davo il cane.
quelle due sono due incompetenti… ma vai a sapere, se non gli hanno detto così per convincerli a dare via il cane, che forse era meglio… piuttosto che dire siete superficiali e faciloni può essere che non friuscirete ad occuparvi di entrambi come si deve.
perchè diciamocelo due cuccioli assieme fanno il tetano, e non sono facili da gestire, fa fatica un esperto figuriamoci la famiglia dei sciurmari…
boh, io il cucciolo lo lascerei dall’allevatore.mi spiace…
E mi raccomando.
Consiglio a tutti i genitori con bambini in età prescolare: NON URTATE I VOSTRI BIMBI. POTRESTE MINARE LA VOSTRA AUTORITA’ GENITORIALE!
Ma che stronzate!!!!!
Lo so che bisogna essere seri dinanzi ad una laureata in Veterinaria che non solo sconfina in campi che non le appartengono (nei corsi di studio in Scienze Veterinaria che io sappia non è previsto lo studio dell’etologia canina, dunque tecnicamente il veterinario medio di comportamento animale ne sa quanto il salumiere della Crai), ma appena ho letto la storia del cane che fiuta gli ormoni del ragazzino ed entra in competizione con lui sono cappottato dalla sedia! 😀 Questa è degna del “non fargli mangiare carne rossa sennò diventa aggressivo!”. Mi sono immaginato un ragazzino e un corso che ingaggiano una lotta poco ritualizzata per farsi una labrador! 😀
Tornando seri, quante “dottoresse Anne” esistono in Italia? Quanti veterinari dall’alto della loro supponenza conferitagli dal fatto di essere laureati si arrogano il diritto di invadere campi che non gli appartengono dispensando consigli su cose che non conoscono perché, ripeto, non le hanno studiate?
sul “salumiere della Crai” mi sono cappottato io 🙂
Sono stati usati nomi di fantasia, noi Vet stiamo cercando di ricostruire la faccenda, se è vera non si chiamano così e presto sapremo la verità. Poichè sono Vet, sono Comportamentalista, sono Esperta in Comportamento (elenco Ministeriale) e lavoro nella città dove sarebbe avvenuto il fatto, Pisa, (questo perchè l’unico Master, quello in istruzione cinofila, che è l’unico in cui possono insegnare non veterinari, anche non laureati, è a Pisa) e siccome quando si lancia il sasso non si tira indietro il braccio, personalmente vorrei sapere cosa c’è di vero, ed agire di conseguenza. Le cose che racconta questo fantomatico signore, sono molto gravi e deontologicamente scorrette, pertanto segnalabili all’Ordine di appartenenza.
Laura, se mi scrivi in pvt posso metterti in contatto diretto con la famiglia. Però, ripeto, il fatto NON è accaduto a Pisa e la famiglia NON è di Pisa!
Ho letto due volte il tuo articolo Valeria…perche` pensavo di aver capito male!
Le due “professioniste” mi fanno paura perche` per questa famiglia che non ha badato troppo al loro consiglio o almneno non si e` fidata ciecamente chissa` quante altre hanno rispettato l`autorevole parere…chissa` che disastri hanno combinato nel corso della loro carriera, quanta gente e quanti cani sono riuscite a rendere infelici.
La gente si fida troppo e troppo spesso del parere degli “esperti” senza aver modo di controllare se effettivamente sono affidabili. La gente si fida perfino dei maghi figuriamoci di sedicenti “esperti”! Io ho avuto una bellissima gatta portata dal veterinario (e che lui ha regalato a me) a far sopprimere perche` “la maga aveva detto che avrebbe potuto ospitare il diavolo” … non siamo poi cosi` lontani in questo caso mi pare.
a Ermanna:
…meno male che il vet al posto che sopprimere la gatta di quei dementi l’ha presa e te la ha data (purtroppo esistono ancora troppi vet che sopprimono cani x motivi futili su pressione dei proprietari, in barba alla legge che li tutela e vieta espressamente la soppressione di animali sani senza motivo o x motivi futili o x problemi fisici o comportamentali perfettamente curabili)…
Poi in Italia è ILLEGALE sopprimere animali da affezione sani che non mostrino comportamenti altamente patologici e pericolosi e “incurabili” (o malattie incurabili e molto dolorose), quindi se la gatta non dava “evidenti segni di possessione demoniaca” (mi viene da ridere a scriverlo, ma vabbè..purtroppo tanta gente crede ai maghi: ad es mia nonna credeva ai maghi e era talmente supestiziosa da aspettare ferma ad un incrocio anche x ore se un gatto nero attraversava davamnti, in quanto doveva lasciar passare un altro automobilista x “evitare la sfiga/malocchio” o qualcosa di simile, e credeva anche a molte altre superstizioni, pur considerandosi una buona cristiana e andando sempre a messa), ovvero ad es non tendeva continui agguati alla gente saltandogli in faccia tipo pantera e graffiandoli fino a sfigurarli o roba simile, allora era ILLEGALE sopprimerla, qualsiasi fossero le convinzioni dei proprietari e della maga (al limite la si da via o la si porta al gattile, anche se dare via un gatto x tali motiovi è folle, ma è ancor + folle che al giorno d’oggi tanti medici facciano dar via i gatti alle donne incinte terrorizzandoli quando non ve ne è alcun motivo se si rispettano le + elementari norme igieniche), e la “Maga” credo possa essere anche accusata di istigazione al maltrattamento animale o qualcosa di simile (insieme ai proprietari creduloni), in quanto ha suggerito e convinto gli idioti proprietari a far uccidere un animale sano e x quanto ho capito privo di turbe comportamentali, e quindi volevano uccidere “senza motoivo ne necessità un animale da affezione”.
ALICE@ Proprio per essere sincera una, anzi due, turbe comportamentali la gattona nera Melisa ce le aveva: se usavo silk-epil, l`epilatore, lei correva a spron battuto a farsi fare le coccole facendo le fusa come una matta perche` (mi sono convinta)silkepil suona come delle fuse giganti ^o^ seconda turba le piaceva dormire in testa e dato che pesava 9 chili e sembrava una pantera, io con la testa appoggiata sui cuscini e lei sopra dovevo sembrare a una guardia di Buckingham Palace.
Comunque in qualsiasi modo si rigiri sta frittata, piu` ci penso e meno le cose mi tornano…spero che almeno qualcuno esperto segua da vicino questa famiglia piena di “buone intenzioni” che danno risultati cosi` deludenti e, per usare un eufemismo, cosi` imbranata! E resto dell`idea che i cani e i gatti non si piazzano in qualche modo, neanche cercando il minore dei mali, alla prima difficolta`, il cane “e` famiglia”, mi viene da pensare ai bambini messi in collegio o ai nonni all`ospizio per “problemi vari”. Non si fa.
E dov’è il nostro eroe Aquiladellanotte?! Dorme di giorno? Mandiamolo subito con i suoi cani corso a sistemare tutti, e prelevare il povero kucciolo kattivo.
Questo, come quello della comportamentalista che raccomanda pillole via email, è un altro esempio di come i neo-cinofili si trovino in situazioni molto spiacevoli nel doversi fidare del parere di un medico/comportamentalista/laureato/espertissimo. Per fortuna ci sono persone come loro che si fanno delle domande e cercano pareri diversi per la propria situazione, purtroppo però ci sono anche persone che (e non si può dare loro torto) si fidano del parere medico e obbediscono ad occhi chiusi.
Approfitto di questo articolo per raccontarvi un aneddoto capitatoci sabato scorso dal vet (persona molto competente e professionale dal punto di vista medico). Siamo andati a fare il vaccino ad uno dei nostri cuccioloni e al termine della visita il mio compagno ha abbozzato un “ci piacerebbe prendere un terzo cane” e l’immediata risposta del vet è stata “nono non lo fate. Il numero 3 negli animali non è positivo, succede sempre che due si alleano contro il terzo e la situazione diventa ingestibile, almeno nei gatti è così”. Un po’ perplessi da questa informazione, le abbiamo chiesto consigli su alcune razze che ci affascinano, i suoi pareri sono stati: per il lupo cecoslovacco “assolutamente no! E’ un cane pazzo, ingestibile, 20 anni fa ne ho abbattuto uno che saltava di continuo una recinzione di 4 metri e ha ammazzato 4 cani!”, per il maremmano “nono è un cane assolutamente mordace, soprattutto verso gli umani, deve lavorare da solo, non può crescere in famiglia, soprattutto con altri cani. L’altro giorno per fargli il vaccino in due non riuscivamo a tenerlo”, per il pastore bergamasco “io ve lo sconsiglio, è difficile da gestire e soprattutto mantenere pulito il pelo è una faticaccia”. E, mentre parlavamo del maremmano, ci ha detto “anche il border collie è poco gestibile” al che il mio compagno le ha fatto notare che uno dei nostri cani è un border a pelo corto, e il vet ha abbozzato un “in effetti ci assomiglia”… Praticamente il discorso di fondo del vet è che “i cani di razza hanno tutti un proprio carattere e non si può fare affidamento allo standard”. Siamo andati via molto perplessi, chiedendoci come una persona che vorrebbe prendere il suo primo cane potrebbe reagire a questi “consigli”..
“come una persona che vorrebbe prendere il suo primo cane potrebbe reagire a questi “consigli”..” …hmmmm?se ne va, non prende nessun cane, anzi per non sbagliare non prende con se alcun animale, perdendo una delle migliori esperienze di vita …l’unico aspetto positivo è che a poco a poco questo tipo di veterinario rimarra senza clienti!
Premetto che la situazione bisognerebbe vederla, secondo me. Ma prendendo per vero quello che c’è scritto…Se un cane non da problemi non vedo che motivo ci sia di riportarlo. piuttosto, se la visita comportamentale ha evidenziato la possibilità di una qualche problematica futura, non sono fortunati, che possono iniziare a lavorarci da subito?il cucciolo è piccolino, ha tutto il tempo per essere gestito.il ragazzo mi sembra più responsabile di quanto non sappia lui stesso!
..che brutta storia, dall’ inizio alla fine… secondo me la famiglia non è assolutamente adatta ad educare un cane corso maschio dati i precedenti con gli altri animali, data la “competizione” e poco dialogo che si intuisce nelle dinamiche che hanno portato all’ accogliere in casa il corsino e la labrador, dato che si son fatti più di due conti puramente economici, invece che di effettiva capacità, prendendolo in comproprieta con l’ allevatore( che si è scordato di avvertirli che un cane “stallone” mette su un carattere un pò più tosto), dato che non hanno tempo da dedicargli,e lo hanno lasciato in gestione ad un ragazzino di 12 anni, che lo ha scelto maschio e corso dal basso della saua poca esperienza… insomma, io il cane non glielo avrei proprio dato, ma non per la marea di stupidaggini accampate dalle comportamentaliste…
perchè l’ altro brutto lato di questa storia riguarda proprio la totale ignoranza dei mvc (ma anche di molti educatori )su questa meravigliosa razza… avendola magari solo vista dietro i cancelli delle proprietà che custodiscono (sono cani che raramente si vedono a passeggio o in manifestazioni sportive) esistono pochissimi professionisti che vantano esperienza e capacità nel valutarli e lavorarli, e data la loro forza fisica e caratteriale, gli errori di gestione si pagano cari,ma descriverli come mostri incontrollabili ed assetati di sangue è proprio una vigliaccata!!!
io penso che queste persone abbiano sbagliato a prendere prima un cane (che non potevano gestire in quanto lavoravano tutto il giorno, pensarci prima no?!) e in seguito restituito un gatto, che, ok non sarà un cane ma anche il gatto viene destabilizzato.
sono schifata da queste due signore, ignoranti e senza un minimo di buon senso e soprattutto senza cultura cinofila! il corso quando raggiunge la maturità sessuale con il figlio e bla bla bla? ma che sta dicendo?
comunque spero che questa famiglia non prenderà più animali, non essendo totalmente in grado di gestirli. l’unico che mi sembra davvero informato è questo ragazzino di 12 anni…che purtroppo ha solo 12 anni.
direi che hai fatto benissimo non bene! secondo un paio di “esperti” io non dovevo avere un akita e neanche un figlio… beh iku ha 2 anni mezzo e Davide 9. non si sono mai sbranati e, toh, vanno d’amore e d’accordo! sono entrambi educati, socializzati e non sporcano quando li porto in giro. dappertutto!
Mah, al di là della pazzia manifesta delle due gentil signore con cui questa famiglia ha avuto a che fare – su cui non vale la pena aggiungere altro – direi che forse ciò che manca, alla base, è l’effettiva volontà e desiderio – dell’intera famiglia (fatta eccezione proabilmente per il figlio dodicenne) – di avere un cane. Far entrare nella propria famiglia un cane è “una cosa grossa”, che inciderà fortemente su abitudini, stile di vita, disponibilità di tempo e anche economica. Se a tutti non è chiaro questo si va solo incontro a problemi. Se ci fosse il desiderio vero di tutta la famiglia di adottare e prendersi cura di un amico cane, penso che di fronte a certi “pareri” ce ne si allontanerebbe schifati, proteggendo il proprio cucciolo, stop. Cedere così mi fa pensare, oltre all’inesperienza (che per carità ci può stare), ad una scarsa convinzione/desiderio condiviso… quindi forse, piuttosto che arrivare ad un abbandono tra qualche mese/anno, meglio così.. il cucciolo ha 4 mesi ed ha le carte in regola per “rifarsi una vita” con basi umane un po’ più solide. Osservazione a latere: corso/patentino obbligatorio per chiunque intenda adottare il suo primo cane!
Le due “professioniste” vanno denunciati, isteriche e incompetente che sono, ma la famiglia mi sembra i soliti superficialotti, viziati ma ben intenzionati che sono proprio il pane per comportamentalisti e educatori mediocri in possesso di un pezzo di carta.
La mia vet è comportamentalista (U. di Pisa, che purtroppo ANCHE sforna idioti); la dottoressa ha 3 bambini e 4 cani fra cui un cane corso. Ti assicuro che lei non avrebbe dato un consiglio del genere!
Niente pesci rossi, e nemmeno una pelouche! Forse un bel ritratto di cane corso da appendere al muro?
io spero che non riprendano il cane , che diano indietro anche il labrador e che vadano a stare con qualcuno che gli animali li tiene in modo responsabile e non li restituirebbe mai…. troppe storie pregresse per meritare un minimo di pietà
quella del cucciolo quadrupede e del cucciolo bipede che entrerebbero in conflitto allo svilupparsi degli ormoni di entrambi è da oscar della scemenza (come se entrambi potessero o volessero concorrere ehm, ehm, sessualmente, per la stessa femmina).
Sono abbastanza d’accordo sul fatto che forse questa famiglia doveva pensarci bene DALL’INIZIO! Prendere e mollare così cani e gatti NON VA BENE!
Poi sono anche d’accordo con Valeria e quello che scrive, sul fatto che loro essendo inesperti hanno preferito trovare un posto “migliore” per questo cane e gatto, e può anche andarmi bene…ma…allora…adesso cosa vi prendere a fare un Labrador e un Corso???????? Cuccioli entrambi e diciamolo non proprio cani “facilissimi”…mi sembrano un po’ degli irresponsabili, se si prendessero le loro responsabilità ora non avrebbero restituito il Corso e avrebbero cercato altrove un professionista…
Sulle due signore non mi esprimo nemmeno, che si occupino di sassi..nemmeno le patate gliele lascerei!!
Insisto nel prendere le difese della famiglia che sta cercando di informarsi molto più di quanto non abbiano fatto i miei. Anzi, ora che sono abbastanza avanti nel percorso della vita e che ho cani da più di vent’anni, i miei ci capiscono ancora un emerito NIENTE.
Concedete un po’ di tregua a queste persone che stanno cercando di imparare qualcosa. Se delle cosiddette professioniste hanno dato lo stesso parere, loro hanno agito di conseguenza. Se non sono esperti, di qualcuno si devono pur fidare. E tanto di cappello per il fatto che comunque cerchino di sostenere la vera passione del figlio. Se i miei lo avessero fatto, probabilmente tanto della mia vita sarebbe andato diversamente…
E ancora: nonostante l’inesperienza e il parere demente di 2 professioniste, ancora non sono convinti e cercano ulteriori nozioni altrove. Evidentemente il loro buon senso dice che forse quella non era la soluzione. Devono imparare, ma se chi dovrebbe insegnare/consigliare li “disimpara”, cosa ce ne possono?
No, guarda. No. “Devono imparare” aho ma non stiamo parlando di fisica nucleare eh. Visti i precedenti io il beneficio del dubbio non glielo concedo, ma zero, e mi stupisce anche chi li difende dicendo che l’hanno fatto per il bene del cane e del gatto. Ma cosa, ma di che stiamo parlando? Il cane era vivace e stava troppo tempo da solo? E non c’era nessun modo, proprio nessuno, di trovare un parente, un amico, un dog sitter, un ragazzino del quartiere che potesse portarlo a passeggio e farlo sfogare un po’? No? Zero? E allora pazienza, ci pensi PRIMA e il cane non lo prendi. E non c’è bisogno che arrivi Suzanne Clothier a dirtelo eh, ci vuole un po’ di buon senso, di realismo e un minimo di conoscenze cinofile che puoi farti anche leggendo qualche libro, parlando, chiedendo. Ma PRIMA, non dopo. E stendiamo un velo pietoso sul caso del gatto, con cui non potevano usare la scusa del troppo impegno richiesto e quindi “sai siccome la casa nuova ha il giardino e c’è vicino una strada sai che c’è? ho pensato che riporto il gatto in campagna dove l’ho preso, così starà sicuramente meglio, mooolto meno pericoloso della strada”. Guarda non ho parole e soprattutto non ho parole per chi un gesto del genere lo interpreta come una sistemazione positiva.
il tuo consiglio è quello più sensato, le 2 “professioniste” andrebbero inquisite come nel medioevo per stregoneria (cos’altro sarebbe se no il prevedere il futuro)…
detto ciò alla famiglia in questione personalmente non darei nessun animale vista la facilità con cui se ne liberano, sperando il figlio non segua le orme del padre si prenderà un cane quando sarà in grado di occuparsene da solo.
Mi viene da dire anche: ecco i risultati della legge Basaglia, i pazzi sono tutti a piede libero!
Abbiamo adottato una cucciola di Bovaro del Bernese, quando l’abbiamo portata per la prima volta dal veterinario ci ha detto chiaramente che avevamo fatto una cavolata e che sarebbe diventata probabilmente poco gestibile, visto che avevamo sempre avuto meticci di taglia media e non avevamo esperienza con questa razza, a sua detta difficile a causa del carattere forte.
Dovevamo riportarla all’allevatrice? magari secondo il mittente della mail anche si… e invece ce la siamo tenuta e abbiamo scoperto che sì, ha un carattere forte, ma è assolutamente gestibile e il problema più grosso che ci sta dando è che, in queste giornate torride, se decide di farci le coccole, la sensazione è quella di venire avvolti in 4 plaid!!
Quindi…sicuramente addestratrice e comportamentalista saranno delle persone poco serie e professionali, ma anche i proprietari del cucciolo non si sono sbattuti più di tanto per capire quanto queste persone avessero torto, e infatti hanno scritto a Valeria solo dopo aver mollato l’ennesimo cane!
amy comunque già un veterinario che ti “smonta” così dopo aver preso un cucciolo non è dei migliori. un bravo veterinario dovrebbe rassicurarti e al massimo dispensare dei consigli sulla razza di cane…e poi il bernese è uno dei cani più tranquilli che io conosca!
E’ ora che questa gente venga messa al bando e per farlo bisognerebbe fare i nomi e cognomi, dopo aver raccolto le varie testimonianze ! Mi viene da vomitare quando mi chiamano educatore cinofilo grazie a loro e infatti ora sulla pagina sono “Socio APNEC”.
Pesci rossi? No, povere creature! Altre quattro braccia rubate alle terra! Comunque, anche i proprietari che prendono e mollano cani e gatti come fossero pacchi postali…mah! Un bel corso di etologia per tutti,no?
Non solo hai fatto bene a rispondere in quel modo, ma rileggendo la prima parte della loro email, mi sono soffermata su questo passaggio:
“”””Nel 2012, sempre in seguito alle cortesi ed accorate insistenze di Alberto, abbiamo trovato ed adottato un gattino.
All’inizio del 2013 ci siamo trasferiti in una casa autonoma e dotata di giardino, ma io avevo paura della strada e pertanto ho preferito, come minore dei mali, riportare il gatto in campagna tra i suoi familiari.””””
Il gattino non glielo hanno regalato ma TROVATO e ADOTTATO!!!!
E loro che fanno?
Lo riportano in campagna (dove lo avevano trovato?) tra i suoi familiari (colonia felina?).
QUINDI LO HANNO RIPORTATO IN CAMPAGNA E LO HANNO ABBANDONATO???!!!!!
Io a gente così avrei detto che hanno incontrato le “esperte” che si meritano e che comunque a loro non avrei affidato manco un pelouche zoppo.
E avrei consigliato di riportare indietro anche la labrador.
Condivido pienamente. Le prime righe sono quelle che mi hanno subito fatta inorridire. Prendi un cane e lo lasci a tua cognata perchè poi non hai abbastanza tempo da dedicargli, prendi un gatto e poco tempo dopo lo ributti per strada poi arrivano gli altri cani… ed uno lo riporti all’allevatore… Ma sparati non portare a casa animali!!!! Quelle povere creature pensavano di avere trovato una famiglia per la vita ed invece hanno incontrato una mandria di dementi che si diverte col giocattolo nuovo per qualche tempo e poi lo sbatte via come fosse spazzatura… Che schifo di gente. Un cane, un gatto, un criceto o salcavolocosa sono membri della famiglia da quando mettono zampa in casa e la scelta deve essere consapevole. Posso criticare le due figure che hanno consigliato questa famiglia ma mi disgustano di più loro che con leggerezza allucinante giocano a tiramolla con degli esseri indifesi…
Sono inorridita! Robe da pazzi!!!!
rispetto ai proprietari da una parte do ragione a Valeria (gente inesperta che rinuncia non per capriccio ma per il bene dell’animale, la vedo una cosa positiva) dall’altra va bene uno, due snii… ma tre no! Gli esempi precedenti possono essere “giustificati” .. ma se io prendo un’animale, non è che al primo consiglio di due emerite incompetenti prendo paura e lo riporto indietro. Ci si affeziona, e se è un problema che si può risolvere, io cerco di risolverlo.
Concordo in pieno con l’articolo! Io pazza lo diventerei se venissi a contatto con persone così!
non so, mi pare che con queste persone però gli “esperti” hanno trovato terreno fertile e una certa attitudine a disfarsi di componenti (seppur pelosi) della famiglia.
forse è meglio che il piccolo trovi un’altra famiglia a quattro mesi, piuttosto che magari a 8, 10, o comunque quando qualche piccola intemperanza “adolescenziale”, come tutti i cani, micro e maxi, potrebbe mostrarla, e verrebbe quindi messo tra le mani di qualche altro “esperto” dispensatore di consigli geniali, prontamente accolti…
mah…
mmmmm non ci avevo pensato….e tutto sommato temo tu abbia ragione….speriamo di no, anche io sono rimasta perplessa sui precedenti abbandoni per quanto giustificati e giustificabili. Non sono un’esperta cinofila, tutt’altro, pero’ la scelta del cane Corso e’ comunque una scelta ben precisa che non va fatta giusto cosi’….perche’ “mi piace” (come del resto per tutte le razze, per carita’! pero’ non credo sia un cane da prendere senza cognizione di causa….sbaglio?) quindi ci sta’ che durante l’adolescenza possa avere momenti impegnativi, allora che faranno? lo renderanno? Pero’ ci si trova ancora una volta a fare il processo alle intenzioni….
mi piacerebbe sapere cosa hanno risposto a Valeria…..
speriamo in bene
quando ho preso un setter irlandese molte persone, tra cui “esperti” (sono ovunque 🙂 mi dicevano che sono cani testoni, inaffidabili, che scappano (su ogni razza gravano i suoi bravi pregiudizi)… quando intorno ai sette, otto mesi ha cominciato a mettermi un po’ alla prova e a fare appunto qualche colpo di testa, mi son detta: “Aiut, che avessero ragione?” Invece con un po’ di pazienza è diventato il cane più docile e ubbidiente del mondo, che arriva al primo fischio e anche quando fa le sue personali battute di caccia non si allontana mai troppo e non mi perde mai d’occhio. I momenti di crisi e di difficoltà possono arrivare e non sempre trovi un incoraggiamento all’esterno, quindi devi essere convinto tu. Educare qualsiasi cane è un lavoro lungo e fatto di alti e bassi (talvolta pure di momenti di disperazione e sconforto 🙂
(quanto al gatto… io quando ho traslocato in una casa con guardino, la prima cosa che ho fatto, prima ancora di disfare gli scatoloni, è stato farlo mettere in sicurezza perché il gatto non potesse andare in strada…darlo via non mi è passato nemmeno per l’anticamera del cervello… )
Dovrebbero occuparsi di pesci rossi? Ma poveri pesci rossi!!!!
Le signore in questione al massimo potrebbero andare a gestire un negozio “Trudi” se proprio vogliono rimanere in ambito “peloso”!!! bah…
Mi spiace ma concordo con i commenti precedenti. Questa famiglia si dimostra già propensa al “prendi e molla”. Se la maestra d’asilo dice che il bimbo di 4 anni ha dato un pizzicotto all’amichetto e prevede che da adolescente sarà difficile da gestire, che fanno, lo chiudono in collegio? Lo danno in adozione? Io capisco fidarsi dei professionisti, ma ragionare un po’ con la propria testa?
A me, del mio cavallo, due veterinari laureati e abilitati hanno detto che è pericoloso. Solo che uno ha detto che diventa pericoloso se trattato in maniera troppo brusca (il che è vero), l’altro ha proprio pontificato che dovevo mandarlo “da un addestratore che me lo sistemasse a suon di botte”. E mica mi è passato per la testa di farlo O_O
Questi tipi, dopo un’ora di chiacchierata con una sconosciuta, decidono che il loro cucciolo, che non ha MAI dato problemi, è da buttar via? Ma forse è meglio che l’abbiano ridato indietro, magari tra un anno spunta la fidanzatina del ragazzo o un’altra novità ridicola e il cane va dato via lo stesso “perchè sì”…
Pesci rossi
Rispondo a tutti coloro che (come me, d’altronde!) hanno rimarcato l’eccessiva “nonchalance” nel prendere-e-mollare cani e gatti da parte della famiglia. E’ verissimo, ma è proprio perché non sono – evidentemente – esperti, nè probabilmente consapevoli dei danni psicologici a cui possono andare incontro questi animali “presi e mollati”, che a mio avviso queste persone andavano INFORMATE di tutto ciò che non sapevano, e non certo appoggiate nella loro abitudine di “prendere e lasciare”.
Io non mi sono scandalizzata più di tanto, visto che gli animali precedenti sono stati “piazzati” – almeno nei loro intenti – per il loro bene e non per “togliersi un fastidio”: non tutti hanno una sufficiente cultura cinofila (o catofila) per capire che questi andirivieni non sono esattamente il massimo per un animale…ma se posso accettare che queste decisioni vengano prese, in buona fede, da una famiglia di privati, NON posso proprio comprendere come LO STESSO consiglio possa arrivare da “professionisti” del settore!
“Professionisti del settore” Qui ci sarebbe da scrivere un poema…..nn sò cosa venga insegnato in questi corsi, ma sò per certo che alcuni di questi fanno più danni che bene ai cani che gli vengono sottoposti, ho visto un cane lupo cecoslovacco portato da uno di questi professionisti per imparare, da parte del padrone che aveva 2 figli piccoli, a gestirlo e si è ritrovato dopo solo 4 lezione una belva dentro casa dove i figli per rientrare passavano da un terrazzo e gli altri famigliari rientravano dalla porta sul retro della casa…….ogni volta che uno dei figli aveva una merenda in mano il cane arrivava di corsa e ringhiando pretendeva il bocconcino, cosa che nn aveva mai fatto prima di portarlo dal cosiddetto professionista, i veterinari una volta curavano gli animali, ora prescrivono gocce tranquillanti, che dovrebbero essere date ai padroni, operano per ogni scemenza, del tipo il cane ha un calcolino alla vescica e mo che ci siamo lo castriamo anche, ma soprattutto sono diventati specialisti di razza tanto che rilasciano dichiarazioni di pura razza su alcuni cani che tutto hanno meno che la tipicità della razza o standard stessa. Allevo dei pinscher nani ( per l’amor di Dio NN TOYYYYYYYY)o zwergpinscher e nn vi dico giornalmente cosa mi sento dire….per fortuna riesco, senza guardare in faccia nessuno, a selezionare, come i miei cani, chi prenderà i miei cuccioli, seguendoli passo, dopo passo nella crescita del cucciolo, nel fargli capire, a volte anche a domicilio, qual’è il comportamento, a mio parere nn da professionista o da veterinario ma solo dettato dall’esperienza e dall’nsegnamento avuto dai miei cani nel vivere il branco 24 ore su 24, perchè odio avere cani sconfinati in box, vivono liberi perchè stò in campagna,e facendo esposizioni (finche la merda che vedo nei ring nn mi schiferà del tutto), tutti i giorni lavoriamo insieme scaricando le nostre energie sia mentali che fisiche, (le mie finiscono molto prima perchè a loro le batterie nn si scaricano mai),perchè come io sono il loro punto di riferimento ( nn perchè mi sono imposta ma per regole di convivenza gerarchiche mie innate)loro lo sono per me. Cmq Grazie Valeria per gli ottimi insegnamenti che ci dai!
concordo solo in parte… E se queste “professioniste” hanno dato questo “suggerimento” proprio in virtù di questa abitudine a prendere e mollare animali?
Cioè, un corso, da adulto, non è che lo piazzi troppo facilmente. NOn poteva essere un modo per spingerli a dare via il corso cucciolo per paura che poi si ritrovasse a tre anni in canile (cosa difficile da dire ad un proprietario senza falsi giri di parole). Dopo tutto non sappiamo la versione delle due signore che hanno avuto modo di conoscere la famiglia. E non ti nascondo che anche io, che non sono un esperta, quando vedo certe persone che prendono il cane mi faccio il pensiero “questo finisce al gabbio” (e puntualmente, tristemente, il cane dopo un po’ scompare).
È venuto in mente pure a me… magari hanno cercato di non essere offensive…
a me la cosa che mi ha fatto pensare è che le due signore abbiano dato lo stesso consiglio (e che una, poi, si sia negata… Forse proprio per non affrontare nel dettaglio la situazione). Forse non è per “colpa” del cane…
Scusate ma chi ve lo dice che queste 2 signore sappiano dei “precedenti” della famiglia avuti con altri animali?
Luna in effetti potrebbe essere! Qui bisognerebbe essere stati li e vedere il modo… Cioè capire se le due hanno detto una balla a fin di bene o se davvero erano loro stesse spaventate da un corso… E quello lo si può capire solo vedendo come le due signore si sono comportate col cane ( cioé stavano alla larga, sembravano preoccupate, oppure lo accarezzavano, erano rilassate in sua presenza )
D’accordo con te….anche a me hanno detto: adesso sei sola…3 cani sono troppo x te….dei via almeno uno….ma sai una cosa….dal dire al fare c’e’ in mezzo il mare!io non do via un cane perche’ me lo dice la Maga Mago! io x i miei cani ci lotto….mangio pane e cipolla ma loro stanno con me! anche questa famiglia che non mi pare abbia problemi finanziari…..invece di dare via il cucciolo poteva pensare di PAGARE un educatore…..magari uno vero questa volta! se hai un figlio con problemi non lo dai via, giusto? non butti un cane prima di provare!
Non vado avanti a leggere tutti i commenti perché perdo davvero tante tante, troppe ore su questo fantastico sito. Però, dato che l’articolo finisce con una domanda diretta, mi permetto di dare un parere.
Innanzitutto condivido la comprensione verso questa famiglia che ha provato a tenere animali precedentemente e si è resa conto di non riuscire a seguirli in modo adeguato e ha cercato per loro la migliore soluzione (è successo anche a me da bambina di riuscire a farmi regalare un cane che si è rivelato troppo dominante e poco amante dei bambini (mi ha morso 2 o 3 volte e nonostante questo sono ancora qua) e quindi è stato “sistemato” presso la fattoria di mia zia.
Quanto alla domanda specifica: Valeria Rossi non è pazza, anzi! Purtroppo l’Italia è piena di “professionisti” incapaci in tutti i settori. Che questa povera famiglia ne abbia beccati 2 su 2 è una bella sfortuna.
La mia unica osservazione è sul fatto che questa famiglia si sta impegnando seriamente (grazie alla passione e alla maturità del figlio dodicenne) a capirne di più e chiedeva un incontro faccia a faccia con chi ritenevano potesse dare un insegnamento valido. Non avrei escluso a priori la possibilità di un incontro con questa famiglia che era disposta evidentemente a spendere tempo e denaro per avere pareri, insegnamenti, consigli e quant’altro da una persona che ritengono degna di fiducia per riuscire a correggere una situazione che probabilmente sentono sbagliata, visto che nonostante ben 2 geni li abbiano consigliati in un senso, cercano ancora un terzo parere. Quando si “entra” nel mondo della cinofilia con interesse e passione veri, si ha estremo desiderio di imparare dal migliore. Con un incontro non si riesce a trasfondere tutta la propria conoscenza, ma si mettono delle basi. Dai libri e da internet, per quanto ben dettagliati, spesso non si riesce a capire l’essenza di un concetto, finché non la si vive o non la si sente narrata da chi l’ha vissuta in prima persona e ha tanta esperienza.
Hai dato il consiglio più sensato… mi preoccupa questo racconto, sia perché esistono persone senza scrupoli verso poveri cuccioli innocenti, sia perché viene citata l’università di Pisa, che è quella che frequento io. E poi due comportamentaliste, che siano riconosciute o no non importa più di tanto, che danno consigli del genere… è una cosa molto grave!
che dire? per fortuna hanno avuto il buon senso di scriverle , per fortuna il dubbio si e’ insinuato …..speriamo riprendano il cane! Vorrei tanto avere notizie in merito……
E per quanto riguarda le superespertissime……anche il tombolo non sarebbe male come alternativa!
E’ che bisognerebbe cominciare a sputtanare sta gentaglia con nomi e cognomi……..
E nun se po’ fa’, perché ti querelano. L’Italia è questa…
“Siete allibiti quanto me?
Siete incazzati quanto mi sono incazzata io?”
SIIIIIIII!!!!!!
E per fortuna non si sono arresi!
BRAVA VALERIA!
Ah, ho capito, grazie della spiegazione. Che faccenda triste.
Cara Valeria, sono rimasta allibita anch’io da questa storia incredibile. Credo che oggi si sia instaurata la “moda” di rivolgersi a educatori e/o comportamentisti appena si prende un cucciolo, anche se questo non da’ nessun problema e potrebbe essere tranquillamente educato a casa, seguendo minime regole di buon senso. Conosco persone che si sono rivolta ad educatori, pagando fior di quattrini, per insegnare al cane a non sporcare in casa, e parlo di cuccioli di pochi mesi! Ne conosco un’altra che ha fatto SOPPRIMERE il cane mordace, perchè l’esperto aveva sentenziato che non c’era niente da fare in quanto il cane aveva una malformazione al cervello e non poteva essere recuperato!!Naturalmente questo fa proliferare il numero di pseudo esperti, con conseguenze nefaste per cani e padroni. Io ho un meticcione molossoide di tre anni che pesa 45 chili, non sono un’esperta ma solo una persona di buon senso, quando ho preso il cucciolo mi sono documentata, ho applicato poche e semplici regole di educazione e il mio cane è tranquillo, equilibrato e non mi ha mai dato problemi. Il fatto é che non tutti, quando prendono un cane, sono disposti a dedicargli tempo e pazienza e pensano che sia più semplice affidarlo a qualcun altro perchè se ne occupi. Speriamo che chi ti ha scritto segua il tuo consiglio e vada a riprendersi il povero cucciolo lasciando perdere sedicenti esperti e rivolgendosi a persone competenti se e quando dovessero presentarsi problemi…..
“Vi prego, qualcuno me lo dica: sono una pazza io, o queste due signore farebbero meglio ad occuparsi di pesci rossi anziché di cani?” NOOOOOOO perché sempre i poveri pesci rossi ci vanno di mezzo???? Sono animali di cui si compiono stragi sistematiche spesso perché si pensa inizio con loro poi passo a pesci più difficili, delicati, i tropicali. Soddisfatti se il povero carassio arriva a 4 – 5 anni, in realtà la sua aspettativa di vita, se messo in condizione, è di 4 decenni. Vabbé chiusa la farneticazione acquariofila.
In tutta onestà ti dico che io invece avrei risposto, si avete fatto bene, ma già che ci siete date via anche la cucciola di labrador.
Persone che sanno nulla di cani non ne prendono uno, ma ben due, non proprio dei pincher? Mah. Anche il labrador, se cresciuto male, non è che non possa far danni eh!
Se li avessi come vicini di casa non so se sarei tranquilla, preferisco tenermi di fronte il tipo divorziato con il malinois, il dobi e due rott, che però sa il fatto suo (in questi tempi sono monotematica lo so).
Poi c’è un passaggio che non capisco:
“Con la fine della scuola è arrivato anche il cucciolo di Cane Corso maschio. Lo abbiamo preso, facendo a metà delle spese, con un allevatore amatoriale di soli Corsi che è andato due volte in Spagna ad acquistare questo cucciolo.
Mia moglie preferiva una femmina, vista la presenza della labrador: io ho sostenuto il desiderio di Alberto e anche l’allevatore ci ha detto che per il suo allevamento il maschio sarebbe stato più utile.”
Non ho capito il ruolo dell’allevatore, nel senso che lo avrebbe dato alla famiglia, ma comunque richiesto come riproduttore?
Direi di sì: a quanto ho capito è stato preso in coproprietà, vive in famiglia e quando serve l’allevatore lo utilizza per le monte. E’ cosa assai diffusa, sulla quale concordo, visto che così il cane non è costretto a vivere in box e in ambiente stressante in cui è continuamente sottoposto agli stimoli delle femmine in calore.
P.S. chiedo scusa ai pesci rossi. Hai ragione. Le signore dovrebbero occuparsi di patate e pomodori.
Valeria, sei insensibile ai sentimenti di patate e pomodori 🙂
Ebbene sì. Sono così bastarda che me li mangio pure 🙂
Sono nata con un mastino napoletano, cresciuta con coppia di pastori tedeschi (cadevo regolarmente giocando in giardino e regolarmente accorrevano ad aiutarmi a rialzarmi, arrivando a farmi da stampella per una caviglia slogata), poi sono passata ad una coppia di Akita che mi buttavano a terra regolarmente per giochi troppo esuberanti….e sono ancora viva…mai pinzata, sempre protetta da tutti i miei cani (il maschio di akita stava per lavare con il sangue un’offesa di mio zio, preso il collare si è girato per mordermi e si è bloccato). Ora o io sono un genio della cinofilia fin dalla nascita, e non credo, o queste signore hanno troppa teoria nel cervello e troppo poco pelo sui vestiti
Michi è arrivato a tre mesi, che Alessandro, il mio terzo figlio aveva due anni. Giocavano a rincorrersi e il cane almeno una volta al giorno puntuale come una medicina, gli bloccava le gambe in corsa ,con le zampe davanti, il pupo cascava di faccia senza mettere le mani davanti (c’è voluto un anno perché capisse), immancabilmente si tagliava il labbro, avevo schizzi di sangue ovunque per casa, se fosse arrivata la scientifica col luminol… 🙂
Non per questo il cane è diventato un feroce assassino, vero è che il maschietto sta quasi in fondo alla scala gerarchica, ma questo perché ha davanti due sorelle streghe, i capi branco siamo io e mio marito, più io, se caccio un ADESSO BASTA si mettono tutti quanti sull’attenti tre bimbi e due cani.
Che c’entrano gli ormoni del più grande e il piccolo che forse cadrà per terra, ma roba da matti 🙂
per i cani capisco… ma se si mettono sull’attenti anche i bambini …chapeau!
A me però sembra anche che, al di là delle persone poco professionali che ha incontrato, questa famiglia abbia la tendenza a prendere e lasciare animali con una facilità preoccupante. Spero che, se decidessero di tenerlo, stavolta sia per sempre perchè un cane corso adulto abbandonato finirebbe i suoi giorni in canile…
Sarò pignola, parto da un altro punto di vista, ma questa storia a me fa invacolare già dall’inizio! Prendono un cane per il figlio poi lo piazzano altrove perchè non hanno tempo di seguirlo e sta solo tutto il giorno (non sapevano prima di avere dei lavori a tempo pieno?). Allora come ripiego prendono un gatto per il figlio ma poi con il trasloco in casa non adatta alla bestiola lo si piazza altrove: e fuori due! Però ‘sto bambino non può stare senza animali, allora ok, vada per un cane (di nuovo!), tanto c’è il giardino, e si decide per un corso. Ma non si può proprio aspettare, così nel frattempo si prende un labrador e dopo arriva anche il corso (è la fiera degli svarioni!!). Al primo consiglio di restituire il cane, via, ci si sbarazza ancora una volta della bestiola, tanto che male fa? Ma c’è anche il vuoto a rendere???
Animali trattati come merce, presi, restituiti, considerati come giocattoli per il bimbetto quando già i genitori non hanno la responsabilità necessaria ed il buonsenso di dare il dovuto rispetto a cani e gatti che siano. Più di un pelouche non possono permettersi.
Scusa ma a delle persone che hanno:
1) Dato già un cane ad un altra famiglia perchè non “avevano tempo” da dedicargli… scusa ma pensarci prima?
2) Riportato un gatto in cattività per altri assurdi motivi…
NON avrei MAI affidato altri cani. I cani non si riportano indietro, non si abbandonano.
E i fatti lo dimostrano, questa gente è meglio che si prenda il tanto da te nominato PELUCHE!
sono d’accordo! questi finti disponibili sono degli irresponsabili esattamente come le due “esperte”
esiterei a dargli anche un peluche!
hai fatto benissimo Valeria!! non so come dei veterinari possano pensare di portare indietro un cucciolo.. per fortuna che amano e curano gli animali. Ormai la figura del veterinario si è in gran parte rovinata, sembra perfino che non abbiamo mai avuto un cane al loro fianco, che non sappiano come è realmente vivere con un cane in famiglia. per fortuna ci sei tu con i tuo consigli. grande!
Mi chiedo come mai i proprietari di cani spesso e volentieri prendono per Dio in terra i Veterinari e parole sante quello che prescrivono. I medici hanno troppo potere e spesso sono degli imcompetenti. Sono convinta che soprattutto sui comportamenti animali ne capiscano di più gli allevatori che ci vivono tutti i giorni con i loro allevati …. una comportamentalista a cui hanno insegnato la psicologia canina da curare come una malattia mentale sapendo prescrivere o fiori di bach o psicofarmaci sono da irradiare. Gli psicofarmaci li devono prendere loro e non si devono permettere di togliere l’affido del cane con questi presupposti.
Ma roba da pazzi! La gente riesce sempre a stupirmi e purtroppo sempre in peggio! Per come la vedo io, nemmeno ai pesci rossi dovrebbero dedicarsi, ma alle bocce!
Pesci rossi Valeria, pesci rossi… Anzi no, visti i presupposti, manco quelli.
qui bisognerebbe veramente mettere nome e cognome di questi mononeuronali per poterli offendere in maniera precisa ed efficace e per poterli segnalare ai servizi sociali in modo che si occupino di loro e del figlio che sicuramente diventerà pericoloso ( lui , non il cane) per quanto riguarda l’addestratrice non mi pronuncio perché forse ha detto quella cosa avendo capito chi aveva davanti !!!!!! ammesso che l’abbia detta davvero , o forse è una scusa che questo ha postato per potersi disfare del ennesimo animale che aveva già da qualche mese e che stava crescendo troppo magari anche con l’arrivo dell’estate …..
Pesci rossi no….ti prego…sono capaci di buttarli nella prima fontana/ laghetto/ acquario