domenica 16 Marzo 2025

Perché ho scelto proprio… un American staffordshire terrier

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IMG_4290di MARTA PIERI – Perché ho scelto proprio lui… non lo so. Avevo nove anni ed ero (e sono tutt’ora) innamorata dei cani. Volevo già da tempo un cane che mi facesse compagnia, con cui giocare… e finalmente quel giorno arrivò. Dopo una lunga e attenta ricerca con mia mamma, sfogliando un libro sulle razze lo vidi.
Bello, possente ed orgoglioso, era l’Amstaff.
Poco tempo dopo mi ritrovai, una mattina, in mezzo ad un branco di cucciolotti bellissimi. L’ultimo rimasto della cucciolata, perché fuori standard, era lui, che avrei chiamato Ashi.
Appena portato a casa me ne innamorai, avevo solo 9 anni ma sapevo che un lungo viaggio ci attendeva. Siamo cresciuti insieme, abbiamo affrontato mille avventure, passeggiate, corse sotto la pioggia… ma soprattutto abbiamo imparato molto l’uno dall’altro. Grazie a lui riuscii (forse) a rendermi conto prima di quanto la gente fosse ignorante e stupida.
Ogni giorno persone diverse mi dicevano frasi tipo: ” Mettigli la museruola” o “Sei pazza ad andare in giro con un cane del genere” o (e quella scena me la ricordo ancora, perché non mi è mai andata giù) “Quello è il cane che spezza le ossa!”.
Ogni volta che succedeva un episodio del genere ne rimanevo stupita e non capivo. Ero solo una ragazzina con il suo innocente cagnolone, il suo angelo peloso, buono con tutti e non riuscivo a capire perché la gente dicesse così, certo che vedere un Amstaff di 35 chili di soli muscoli al guinzaglio di una bambina dovesse fare un certo effetto alla gente “normale”, ma se qualcuno avesse pensato “Magari non è così cattivo, visto che lo tiene una BAMBINA al guinzaglio”… ma non aspettiamoci troppo dalla gente.
Gli anni passavano e io crescevo con lui a fianco.
E lui c’era, c’era sempre con uno sguardo, una leccata, un colpetto col naso, riusciva ad alleviare ogni problema.
Durante gli anni qualche brutto episodio c’è pure stato. In diversissime situazioni mi sono ritrovata ad urlare a proprietari di cani di richiamarli e tenerli al guinzaglio, senza la maggior parte delle volte riuscire ad ottenere quello che chiedevo: infatti, dopo cinque secondi, mi ritrovavo cagnolini rognosi di dieci chili sotto le zampe del mio, che lo mordicchiavano… e io, ahimè, non potevo chiedergli di non reagire.  Così lui li prendeva “delicatamente” (per le sue mascelle con cui avrebbe potuto farci solo che patè di quei cani) e li bloccava.
Questo ovviamente causava reazioni di puro terrore nei proprietari dell’altro cane, insulti e urla solo perché i loro cagnolini rompica**i liberi dal guinzaglio venivano dal mio, che si sa che per indole non è uno che ama socializzare con tutti.
Oltre a questi episodi si è sempre comportato benissimo.
Pian piano l’età adulta e la vecchiaia arrivavano e successe una cosa che tutti i proprietari di cani non vogliono: si ammalò. Una mattina di un anno e mezzo fa, correndo nei campi,  inciampò e non riuscii più a rialzarsi. Lo aiutai e tutti pensammo alla solita storta alla zampa posteriore. Dopo un paio di giorni le cose non miglioravano e quindi andammo dal veterinario… la diagnosi fu rottura del menisco e crociato.
Nel momento in cui il veterinario lo disse iniziò, penso, il periodo più brutto che ebbi finora, perché le cose non finirono qui. Certo si parlò dei diversi interventi possibili, di tempi di recupero lunghissimi, ma intanto c’era qualcos’altro che non andava. Da qualche tempo notavo che aveva una palla al lato destro della giugulare che cresceva sempre di più.
Intanto le sue condizioni peggioravano, in un mese perse quasi dieci chili, era ridotto ad un cumulo di ossa, non mangiava più, non si alzava più per farmi le feste quando tornavo da scuola. Stava morendo… e una parte di me con lui.
Alla fine tentammo l’impossibile e lo operammo per togliere quella palla che si rivelò un tumore maligno. Il giorno dell’operazione io ero disperata, ci era stato chiaramente detto che poteva non svegliarsi più.
Al ritorno da scuola mi fiondai dal veterinario e appena entrata in sala d’aspetto, lui avvolto tremante in una coperta nell’altra stanza, debole e addormentato mi sentì e subito cercò di alzarsi per venirmi incontro. Gli bastò vedermi e sentire una carezza per rilassarsi e continuare a riposarsi.
Alla fine ce la fece e si riprese dal tumore, la zampa non la operammo perché ci era stato sconsigliato vista la malattia. Da quel periodo ho imparato molto. Ho visto il mio compagno di vita spegnersi, ho sentito una parte di me spegnersi e ho sentito l’immenso dolore che si prova a non poter fare più nulla…però si è ripreso, perché lui nonostante tutto è l’anima più forte che conosca, non ha paura di nulla e sempre pronto a combattere. E’ anche per questo che lo amo, perché mi ha insegnato che bisogna combattere fino la fine, perché una speranza c’è sempre.

IMG_1976Ora lui ha nove anni e io diciotto. Metà della mia vita l’ho passata con lui e lo rifarei altre 100 volte. Crescere con un cane ti cambia, ti rende più sensibile e responsabile, ti apre la mente e soprattutto il cuore. Perché un bambino che cresce con un cane ha provato un amore diverso e un amicizia diversa.
E anche se ora ha nove  anni, non smette di sorprendermi.
A gennaio è arrivata Zoe, una cucciola di Tibetan Terrier tutto pepe. Appena arrivata pesava solo tre chili: Ashi ne pesava 35 ed ero diffidente su come si sarebbe potuto comportare e sulle possibili rovinose conseguenze di qualche incomprensione.
La risposta è… non le ha mai torto un pelo e l’ha sempre trattata con delicatezza, come una figlia.
Questa è stata la sua ultima grande sfida: lui, il famigerato cane killer, un cane da combattimento definito da molti cattivo, che invece si lasciava usare come un osso dalla Zoe.
In conclusione ora sono qui, seduta in mezzo ai miei due cani, che amo immensamente e che occupano con gioia le mie giornate. L’Amstaff è un cane fantastico, duro fuori ma dolce dentro.
Provare per credere.

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35 Commenti

  1. Ciao, anche io ho una passione sfegatata per gli Amstaff, volevo delle informazioni sulla razza, se per una inesperta con questa razza come consigli di iniziare, dicono che sono molto protettivi con il padrone e tendono ad affezionarsi ad un solo padrone!
    Vorrei iniziare con una bella amstaffina 🙂
    Sono dei cani unici!

  2. Ciao Graziano un maschio adulto va dai 50 kg di peso ai 60 ma i soggetti migliori (i miei preferiti non amo i cani pesanti)sono mormalmente 48-50 senza un filo di grasso tutto ossa robuste e muscoli,displasia è molto scarsa in quanto vengono allevati sulla funzione e i soggetti che non funzionano non vengono adoperati da riproduzione,per quanto riguarda i legamenti mai avuto problemi non ci siamo mai posto il dilemma l’aspettativa di vita è su una media di 12 anni ma io ho avuto una femmina che è arrivata a 16 e sono un enormità per un molosso,mentre i cani corsi da esposizione a 9 anni sono già vecchi,la nostra è una razza molto anticha e poco manipolata(quello tradizionale)che a confronto di razze molto più giovani ma molto manipolate(tipo il pastore tedesco)conserva una rusticità eccezionale , ciao a sentirci aquila della notte

  3. Un maschio adulto mediamente quanto pesa e che speranza di vita ha?
    Mi sai dire se hai riscontrato nel corso rustico, problemi di displasia o di facilità di rotturare legamenti crociati?
    Ho sempre desiderato un cane di grande taglia, ma sono sempre stato fermato dalla paura di gestire un cane quando sarà anziano? Ho già avuto esperienza con il mio pastore tedesco maschio colpito da mielite degenerativa e ho passato 3 anni abbastanza difficili nel gestirlo fisicamente.
    Ciao

  4. Ciao Graziano io il cane corso (una volta lo chiamavamo solo cosi) tradizionale lo conosco fin dal lontano 1996( ne ho seguito tutta la trafila e purtroppo lo scempio che ne ha causato la Sacc con il beneplacito del ENCI)tutto quello che so me lo ha insegnato il mio amico Flavio Bruno studioso del cane corso e allevatore proprietario del Contado del Molise, i miei cani vengono appunto da li, e provengono da linee di sangue molto antiche e predisposte per il lavoro,sono molto differenti dai cani che vedi alle mostre,sia come carattere che morfologia,essendo più alti sulla gambe dentatura ortognata un fitto sotto pelo( al contrario dei corsi da esposizione che ne sono privi)e sopratutto hanno un carattere che non temono niente e nessuno, con un innato desiderio (classico dei veri molossi) di compiacere il padrone nel modo più assoluto, tanto che noi scherzando abbiamo tirato fuori il detto(poi copiato e scritto da molti) che il cane corso è una proprietà assoluta del padrone, e il cane corso tradizionale è il diretto discendente del cane Pugnace Romano , ho cercato in poco tempo di spiegarti cosa è un cane corso tradizionale ma molto ci sarebbe da dire e questo non è certo il luogo ,comunque se hai delle curiosità fammelo sapere ciao Aquila della notte

  5. Certamente Graziano hai ragione e con i Labrador bisogna starci un po più attenti, ma i Golden sono molto più tranquilli e le ultime selezioni come carattere sono veramente dei paciocconi,basta farli correre e trovargli un occupazione (farli lavorare un po anche mentalmente)e stanno in branco che è una meraviglia ,non so se si è capito ma oltre ai Cani Corsi tradizionali(dei quali non tengo di sicuro due maschi insieme) possiedo pure dei Golden ciao a sentirci Aquila della notte

  6. Hai perfettamente ragione.
    Preciso però che mentre con certe razze il pericolo di gestire cani di un certo sesso è molto alto, secondo la mia esperienza anche con cani tipo labrador, il rischio è si basso ma non quanto si creda.
    io ho una femmina di amstaff molto tosta e per due volte è stata morsa da due femmine di labrador libere.
    Meglio farsi un branco con sessi opposti come ho fatto io. Poi se prendiamo dei metticetti piccoli è probabile che vadano d’accordo ma mai come farebbere con il sesso opposto.
    Cerchiamo di far passare il messaggio che quando si hanno cani dello stesso sesso andiamo in cerca di problemi piuttosto che siano di sesso opposto

  7. Pensiero del’Aquila pensosa, ma se uno vuole tenere in casa più cani e li vuole tutti insieme che vadano d’accordo e mangino insieme nella stessa ciotola, magari con il bambino di casa che gli va a rubare la pappa mentre mangiano e loro i pelosetti coccoloni(va di moda chiamarli cosi) lo lasciano fare e al massimo si sbaciucchiano fra di loro e leccano il bambino e i genitori al massimo in quel momento filmano il tutto per metterlo su internet(la moda è questa)se uno vuole un simile branchetto casalingo ,ma perche si va a complicare la vita portandosi a casa dei pit bul?o american staf, chiamiamolo come ci pare sempre quel cane li è,senza polemizzare contro i Pit-Bul che sono cani bellissimi e mi piacciono un sacco, ma perche fare la fatica di dovergli insegnare fin da piccolo a lasciare stare gli altri maschi, a non mordere gli altri cani se sono dominati come lui( mentre il suo codice genetico gli dice il contrario)e alla fine quando è ben socializzato devi stare sempre sul chi vive perche con due maschi di Pit-Bul in casa, dentro di te ti dici che non si sa mai come potrebbe andare a finire,se uno vuole fare un bel branco misto di maschi e femmine allora lo faccia di Golden Retriever cosi oltre ad avere in casa dei cani molto intelligenti e sociali sono come le patatine fritte più ne hai e più sono belli e più stanno bene insieme, Bohh mi sembra una cosa tanto semplice che è troppo facile da fare ,invece no prendiamo il molosso e lo mettiamo insieme ad altri maschi e se poi succede il casino …..ohhhh porca miseria ma allora non li avevo socializzato bene! una volta ai vecchi contadini o Massari che allevavano i nostri cagnoni corsi non gli passava neanche per l’anticamera del cervello di tenere due cani maschi con carattere insieme,ma forse questa è una mentalità antica che non è più di moda con il modo di pensare dei super comportamentisti e psicologi canini moderni. Ciao dal Rapace notturno

  8. Indubbiamente i fattori sono tanti e come ho scritto prima Willy (il pastore dei Pirenei) con 3 Yorkshire fastidiosi e prepotenti non ha mai avuto reazioni, come con la mia Rott , mentre col Labrador per poco non finiva in tragedia…..
    Bisogna davvero considerare tante cose….la mia Rott con una dobermann femmina ci gioca serenamente fino allo svenimento, con un cirneco dell’etna mi devo ancorare ad un palo x tenerla….
    Io credo che un po’ come noi “bestie umane” che soffriamo di simpatie e antipatie…..anche loro…vivono più o meno lo stesso.
    Una cosa che mi ha sorpreso è che l’amstaff è un cane che ha delle doti di agilità impressionanti…al parco in cui vado con la Rott, c’è un amstaff maschio che è un canguro non un cane ahahahah 😉

  9. maschio e femmina ok. Ma stesso sesso e con una razza potenzialmente poco “amichevole” con altri cani devi essere molto in gamba ed avere il tempo per lavorare sulla socializzazione. Prendere un secondo cane per far compagnia al primo dato che si sta tanto via di casa e uno dei 2 o tutti e 2 i cani appartengono ad una razza piuttosto belligerante non aver problemi dopo significa solo aver avuto tanta fortuna.

    • Purtroppo devo dire che dietro la mia scelta sbagliata c’è stata un pò troppa buona fede da parte mia e il consiglio errato della mia veterinaria che diceva che un cane cucciolo messo con un anziano anche se dello stesso sesso avrebbe portato solo giovamento perchè l’anziano si sarebbe “ravvivato” (si stava buttando molto giù da quando non la portavamo più fuori perchè si stancava subito nelle passeggiate e iniziavano i primi problemi di artrosi)e il cucciolo avrebbe avuto gli insegnamenti del grande,come una sorta di educatore…io mi sono documentata su internet,sapevo che significava AMSTAFF, ma lei insisteva a dirmi che tutto dipendeva da come la abituavo fin da piccola,che avrebbe rispettato la anziana e che l’anziana la avrebbe accolta..il risultato della sua leggerezza infondata? una dobermann di 13 anni azzannata due volte,costretta a lunghe cure,e ora a passare molte ore in un recinto,incazzata nera e traumatizzata. dall’altra parte una amstaff ormai adulta che da cane “calmante” negli incontri dall’educatore si è trasformata in un cane nervoso e insicuro,che non posso portare più in mezzo a troppa gente perchè tende ad essere aggressivo con altri cani. in mezzo ci sono io che ho rischiato la lesione di un tendine del braccio per cercare disperatamente di separarle (sfido chiunque a lasciare che i propri cani si uccidano restando a guardare),e tanto tanto stress per dover gestire due cani che convivono nella stessa casa ma che si possono solo guardare a distanza! tanti al posto mio avrebbero dato via l’amstaff,ma io non ce la posso fare sono troppo legata a lei…(o forse sono un pò egoista)…ci tenevo a raccontare la mia storia perchè ora forse non potrò più fare niente per recuperare ma spero che il mio errore possa servire ad altri per capire!

  10. Per esempio io ho una femmina di Amstaff e avevo un pastore tedesco maschio e hanno vissuto per 10 anni felici e giocando moltissimo. Recentemente ho accudito un maschio di dalmata per 3 settimane e anche li sono andati d’accordissimo.
    Non sta scritto da nessuna parte che due cani devo essere della stessa razza.

  11. Per quanto mi reputi poco esperto nel campoi cinofilo mi chiedo cosa possa spingere ad affiancare ad un labrador un pastore dei Pirenei o un amstaff ad un dobermann e dello stesso sesso. Scusate ma proprio non capisco, non offendetevi. Come si legge nei bellissimi articoli di questo sito ke diverse razze hanno diverse caratteristiche e spesso già sapendo le caratteristiche delle razze si sa chi può andare d’accordo con un altro cane dello stesso sesso.

  12. Devo dire che Graziano ha ragione io in passato ho avuto un Labrador BLACK e quando aveva 5 anni presi un pastore dei Pirenei di 4 mesi per i primi mesi andò abbastanza bene diciamo che sembrava evolversi tutto secondo norma, piccole ringhiate di dominanza ma nulla di più… Quando il pastore arrivo’ ai 15 mesi circa, una sera uscimmo e al ritorno trovammo il Labrador conciato davvero male e il pastore con un i segni di un morso tra orecchio e occhio…..corsa dal veterinario …. Conclusione una medicazione per il pastore dei Pirenei e 36 punti di sutura in varie parti per il Labrador.
    Oggi il pastore dei Pirenei vive con mio padre in una villa con 3 Yorkshire maschi ma va detto che mio padre non si allontana mai è i 3 vivono dentro casa e in giardino e il pastore solo fuori.
    Il Labrador ha vissuto per 2 anni con il mio Rott femmina e non è mai accaduto nulla di rilevante….
    Sono tante le variabili ma sicuramente il Labrador che è comunque un molossoide non ha tollerato la presenza del pastore adulto….purtroppo Willy (il pastore) già a 15 mesi faceva più di 40kg

  13. Daniela, è questo il messaggio vorrei che passasse. Evitate di prendere cani (impegnativi) dello stesso sesso.
    Rischiate di dover passare una vita di problemi.
    Ovviamente parlo di chi lascia i cani anche diverse ore da soli, perchè se mi avete due femmine o due maschi e voi siete sempre presenti è una cosa, se invece vi assentate è un’altra. Anch’io riesco a far andare d’accordo cani dello stesso sesso ma devo essere presente, non mi sognerei mai di lasciare per es. un dobermann femmina con una amstaff femmina senza la mia supervisione.
    Troppe volte ci si illude che i cani dello stesso sesso possano convivere facilmente, meglio partire prevenuti e quindi essere stimolati ad approfondire la scelta del cane ideale prima di trovarsi nella situazione di non ritorno.

  14. Bellissima storia!! il tuo davvero un cane straordinario…posso confermare però che L’Amstaff a contatto con cane dello stesso sesso può andare in competizione.la mia esperienza personale è stata di fare l’errore di prendere un amstaff femmina avendo una dobermann femmina anziana: finchè cucciola nessun problema,poi scattò la competizione e ho visto sotto i miei occhi i miei due cani azzannarsi! ora devono vivere separate in casa e non sò se riuscirò mai a recuperare il loro rapporto!

  15. grazie per la tua testimonianza, Marta davvero commovente e sentita, come mia figlia adoro i molossoidi, ma quell oche mi frena nel prenderne uno è che da quello che ho potuto vedere (boxer, bull mastiff, alano) il giorno prima sembrano giovinetti e improvvisamente si ammalano e il tempo per abituarsi alla loro vecchiaai e dipartita è davvero breve, non ce la potrei fare. 🙁

  16. Hai scritto una storia meravigliosa, oggi dopo 30 anni ho ripreso un 4 zampe, un amstaff . Ho una figlia di 13 anni che se ne e innamorata immediatamente, e una femminuccia nata il 16/6 , vispa, allegra e curiosissima, socievole con tutti, 4 zampe compresi anzi, più sono grandi e più li stuzzica per giocare
    30 anni fa avevo un chow, Giuditta purtroppo mi mori tra le braccia per un calcio di un cavallo che vedendosela sbucare dalla neve si spavento e la scalcio
    Giurai a me stesso ed al mio primo figlio che non avrei più voluto vivere un esperienza dolorosa come quella ma….. A giugno una meravigliosa coppia di amstaff di un mio amico di infanzia ( che conobbe Giuditta e che ne venne anche azzannato solo xche provo ad abbracciarmi) ha avuto u a splendida cucciolata… 6 femmine e 2 maschietti
    Che dire e scattato subito qualche cosa per Hermione O’Ren e oggi e qui…..
    Ha anche un sito su fb hermione O’Ren con le sue foto …..
    I 4 zampe insegnano ……. Tantissimo e solo che ne ha può capirlo

  17. Bellissima storia. Solamente unn pochino di “disappunto” leggendo che i problemi di salute sono iniziat a solo 9 anni! Io sono cresciuto con una schnauzer ed e’ vissuta fino a 18 e fino a 16 anni era in peftetta salute…. 9 anni sono davvero pochi per iniziare ad avere simili problemi per un cane di 35 kg (taglia media, in fin dei conti) .

    • concordo con Mario: io ho una Pitbulla di 8 anni e sembra una giovincella, sua madre di 13 anni nonostante tumore esteso alle mammelle un po’ di artrosi e forse un melanoma all’occhio è ancora vispa e lucida e ha vpoglia di giocare (non a lungo ma gioca e ha una buona forza, salta ancora da sola sul letto, passeggia e si fa valere se un cane la irrita); il padre della mia ha 13 anni circa e a parte che da 6 mesi ha perso un po’ di muscolatura scoppia di salute e non ha mai avuto problemi di salute + seri di una storta (idem la mia che però è un po’ allergica come la madre).
      Io se la mia fra un anno avesse tutti questi problemi mi dispererei: credo e spero che arriverà alla dozzina di anni in forma e che ne vivrà almeno una quindicina come credo succederà ai genitori.
      Poi va anche a culo: come ci sono persone che invecchiano prima può accadere anche ai cani.

      35kg x un amstaff sono tantini: o è grosso di suo (fuori taglia) o è decisamente cicciotto (sono cani slanciati e muscolosi, NON tozzi: dovrebbe pesare circa una decina di kg di meno) e ciò non fa bene alle sue articolazioni e alla salute in generale. Comunque sono cani che in media vivono fra la dozzina e la quindicina di anni o + e rimangono vitali sino a tarda età: a 9 anni non è un vecchietto moribondo, se ora x il resto sta bene varrebbe forse anche la pena di rimettere a posto la zampina, e la madre della mia si è ripresa da 2 operazioni x levare i tumori alle mammelle perchè con una non potevano levarli tutti, ed erano maligni: dopo è rimasta che sembrava invecchiatissima x 6 mesi ma poi si è ripresa alla grande).

  18. potrei riscrivere la stessa storia mettendo un pastore tedesco e un cocker americano al posto dei due amstaff….storia identica….scusate se sn un po pungente, ma di ke stiamo parlando?? nn so cos’è più ignorante? continuare a dire ke c sn razze d cani pericolosi e nn, o continuare a ”giustificarsi” delle scelte ke uno fa quando appunto prende un cane?? è ovvio ke il morso di uno yorkshire nn è lo stesso di quello di un pitbull, ma il cane è semplicemente lo specchio del padrone, della famiglia e dell’ambiente in cui vive (un po come un bambino no??). è anke ovvio e scontato dire che c sn cani piu socievoli e cani ke lo sn meno…basta essere informati e riconoscere quando il proprio cane può stare in mezzo agli altri o meno…però per favore nn pubblicate piu ste pagliacciate…una lettera scritta da una ragazza che ( cn tutto il rispetto è ancora, a parer mio, novellina cn i cani ) si spaccia per un’amante degli animali è poi chiama dei cani ”rompicoglioni” cit:<> ah no scusate rompicazzi 🙂 e da come ha scritto nn credo proprio si riferisse al fatto che erano sciolti bensì alla razza in se…lascia intendere ke le razze piccole nn le piacciono (nn so voi ma a me cani e gatti piacciono TUTTI, e dico TUTTI…bastardi, meticci, malaticci e pure quelli senza zampe…ma cmq…)
    e poi la gente risponde come sedata da oppio…ki ha pianto, ki ha visto la madonna….ragazzi un po d ritegno…i cani sn meglio delle persone, su questo nn c piove (anke meglio d me ke sto aspramente criticando qst lettera) però ripeto nn pubblicate più questi articoli alla studio aperto, cercate invece di scrivere riguardo a ”padroni” (se così si possono kiamare) ke trattano male i loro animali a tal punto da farli sclerare, o denunciate direttamente, insomma qualsiasi altra cosa piuttosto ke continuare a scrivere Harmony

    Senza rancore, saluti da Alessandro.

  19. L’anno scorso proprio in questo periodo è mancato il mio dolcissimo bull terrier, Raul, comprato incautamente da mio figlio in un negozio (ah quanta ragione ha Valeria!!) per una congenita insufficienza renale. A 55 anni mi sono sorpreso a piangere come un bambino per la perdita ed ho deciso di riprendere subito un altro amico peloso, convinto che se fosse passato troppo tempo non avrei voluto un altro.
    La scelta è caduta su un Amstaff, maschio, stavolta da allevamento (sbagliare è umano, perseverare è da pirla).
    Posso confermare in toto quanto scritto da Marta: è un cane dolcissimo con le persone, unico difetto che cerca sempre di baciarti in bocca 🙂 Ora ha un anno, è ancora giocherellone anche con gli altri maschi anche se incomincia a tollerare meno ringhiate o tentativi di dominanza.

    Pur non potendo mai dimenticare il mio Raul (lacrimuccia) sono stra felice di aver scelto un amstaff, è veramente un gran compagno di vita!

  20. Cara Marta nella tua storia rivedo parte della mia e soprattutto quella di mio figlio:anche lui cresciuto dall’età di 7 anni con un rottweiler. Stessi i problemi con le persone, quando va bene ti considerano uno sciagurato tenendoti a distanza come se tu avessi la peste. Sono passati 20 anni e ora ho un amstaff, un cucciolo di 4 mesi e devo dire che i rapporti con la maggior parte della gente sono gli stessi. Ha ragione Valeria quando dice che sono cani per santi e martiri. A proposito sono quella che qualche mese fa ha rotto le scatole a Valeria per avere un supporto morale sulla scelta dell’amstaff, la ringrazio.

  21. Graziano scusami ma non corncordo per niente con te … ho un amico che ha un pittbull di 8 anni, un amstaff di 4 anni e un american akita di 1 , tutti e 3 maschi e convivono benissimo. Lui ha sicuramente esperienza con i cani, ma lasciati dire che è una cavolata urlarsi da marciapiede a marciapiede “Maschio o femmina???” perchè se hai il cane sotto controllo la cosa gli deve essere totalmente indifferente… poi ognuno è libero di pensarla come vuole ….

    • Scusami hai ragione, meglio dire a tutti che razze come l’Amstaff convivono facilmente con cani dello stesso sesso.
      Lasciati dire però che se sono cani “tipici” di razza difficilmente in età adulta possono andare d’accordo.
      Poi ci saranno sempre eccezioni. E’ come dire che l’amstaff non ha un forte istinto alla caccia. Forse qualcuno non ce l’ha, però in questo non rientra nella tipicità della razza.

      • graziano: CONCORDO CON TE!

        non tutti i cani hanno il carattere tipico della loro razza nel bene e nel male, e soprattutto con tutti i similpit che girano molti cominciano a credere che se hanno o conoscono un pit o un similpit o un amstaff che adora tutti i cani e che non preda gatti e piccioni sia x merito del proprietario e che quello con il terrier di topo bull che invece da adulto non sopporta i cani dello stesso sesso o i cani rompicazzo e che vuole inseguire i + svariati animali sia stato non ben educato dal padrone, quando è il SECONDO cane ad avere un carattere da TTB.
        Come è strano un golden che ringhia a persone e cani, ed è strano un PT che non fa la guardia e non difende il proprietario, è strano (e NON IN STANDARD caratterialmente) anche un amstaff o un pit che adora gli altri cani e che non ha voglia di inseguire qualche animale.
        Poi uno può prendere un amstaff o un pit con carattere in standard e socializzarlo molto da cucciolo con i gatti di casa x evitare che li consideri prede, ma non è affatto detto che i gatti estranei verranno lasciati stare!

        Purtroppo molta gente pensa che gran parte del carattere del cane dipenda dall’educazione, quando invece la razza (e il singolo mix genetico di ogni cane) fa moltissimo. L’educazione fa tanto, ma a meno di non inibire fortemente il cane non gli si può stravolgere il carattere, e se è un cane di razza ben allevato avrà il tipico carattere della razza nel bene e nel male.

  22. L’ha accettata semplicemnte perchè è di sesso opposto. Con certe razze occorre fare attenzione nella scelta del secondo cane. Se potessi avrei solo femmine, ma quando si sceglie un Amstaff o razze simili, purtroppo è molto difficile fare convivere cani dello stesso sesso.
    Meglio essere sempre chiari

  23. Bellissimo mi hai fatto scendere le lacrime, qui in ufficio penseranno che sono pazza …
    Mi provo sempre ad immedesimare in chi, come te, ha un cane che per una radicata quanto stupida credenza di massa sia un killer… ho visto golden azzannarsi ferocemente in un ring, incontrato golden che a un centinaio di metri di distanza i padroni mi urlavano “attenzione che morde”… secondo me bisognerebe andare oltre e imparare ad usare la testa… è vero, verissimo che il cane lo fa il padrone…al di là dei caratteri tipici della razza siamo noi che li guidiamo durante la loro vita…. purtroppo chi prende cani come amstaff, pitt o rottweiler nella maggior parte dei casi è qualcuno che deve dimostrare qualcosa, una forza che sa di non avere e ha bisogno di un qualcosa al suo fianco che mascheri questa cosa… ed è lì che nascono i disastri…
    Sei stata fortunata, io ho dovuto aspettare di andare a vivere da sola per coronare il mio sogno di avere un cane (o meglio due direttamente :-p)e so che il giorno che avrò un figlio è proprio tra i cani che dovrà crescere perchè per lui/lei sarà sicuramente un valore aggiunto non da poco 🙂
    Ti abbraccio sentitamente Marta, e mando una carezza speciale al tuo splendido compagno di vita e alla nuova arrivata.

  24. Ho pianto! E’ inutile, è più forte di me, mi immedesimo nel dolore dell’altra persona e lo faccio mio…il mio cuore si stringe, si stringe e piango. Dai un bacio al tuo caro amico pelosone da parte mia!

  25. Ti dico grazie. Grazie di cuore. Ho una ROTTWEILER da piccola tutti le si avvicinavano e quel batuffolo era irresistibile per quelle mani ignoranti, le stesse mani che la scacciavano o si ritiravano quando lei smise di essere cucciola, ma il suo cuore,il suo sguardo continuava a chiedere le stesse carezze.
    Vivevo grazie alla mia estetica, a lei, non importava, ho avuto un infarto un blocco di ipofisi tiroide e surrene sono arrivato a ingrassare 40kg,a lei,non importava. Abbiamo passato insieme 6 anni terribili, e lei era sempre con me.
    Oggi ne ha 9 il muso imbiancato mi ricorda le notti abbracciati dove io piangevo e lei era con me.
    Oggi ho una professione avviata una casa grande ma lei è sempre la stessa, la mia CANA, la mia fidanzata….mi aspetta come sempre, mi ama come sempre.
    Piango ogni qualvolta penso a quando non ci sarà più…già il veterinario mi avverte che i grossi molossoidi non vivono tanto….ed io non ce la faccio…
    Quindi ti dico grazie, grazie per farmi sentire meno assurdo, meno alieno e soprattutto grazie per aver fatto si che qualcuno oltre me capisca che gioia si incrociare quello sguardo.
    Buona vita

  26. Ho pianto, lo confesso! Pianto perché so cosa vuol dire desiderare tanto un cane, crescere insieme per 14 anni, meta’ della mia insieme, il tumore, la guarigione e poi ritrovarsi a dirgli addio. È come se parte di te ti viene strappata per sempre.
    Goditi il tuo cagnone e digli quanto lo ami tutti i giorni, loro lo capiscono e non dimenticano.
    Nessun cane é cattivo, se lo si ama, nessuna razza é pericolosa se la si tratta col giusto rispetto e la si educa coi giusti mezzi.
    Io ho adottato, dopo la morte del mio primo cane, 3 anni fa, un simil bergamasco al canile, già adulta, sui 3/4 anni. 38 kg di pelo, ciccia e baci. Avesse mai anche solo toccato un altro cane, si lecca i bambini, saluta tutto il mondo. Non posso lasciarla sciolta ovunque perché lei deve salutare tutti, ed é un cane abbandonato e trovato vagante per strada. Il pregiudizio della gente sui cani, soprattutto quelli grossi, è sempre difficile da digerire, ma più imparo a conoscerla più so che sotto al pelo c è un cuore gigantesco, per quello ha bisogno di un grande cane!

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