domenica 22 Giugno 2025

Linea dura? Mi sento un mostro…

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

inappetente1di VALERIA ROSSI – Copincollo testualmente da Facebook: “Oggi la mia cagna dichiara che è definitivamente arcistufa della pappa che mangia da mesi e mesi (e mesi e mesi) e si rifiuta di far pranzo. Uff.
Farò la brava padrona, leverò la ciotola e salterà il pasto.
Però… come mi sento Rottermaier!

Valeria, scrivi un articolo su come gestire il senso di colpa da “faccio il padrone mostro con il cane che non ha mai dato l’ombra di un problema” ?

Ho provato a non scriverlo, limitandomi a rispondere che sarebbe dovuta bastare la convinzione di agire per il suo bene: ma l’umana mi ha risposto a sua volta che “non funziona”.
Che lei non si sente in colpa quando deve fare la “dura” per un capriccio, ma che questo secondo lei non lo è: la cagna è veramente stufa della “solita sbobba” e lei si sente davvero un mostro costringendola a ingurgitare qualcosa che evidentemente non le piace più.
Innanzitutto bisogna dire che l’umana ha ragione: quello della cagna non è un capriccio, è una richiesta.
Sta dicendo “Non è che si potrebbe mangiare qualcosa di diverso?”, perché effettivamente la solita pappa le è venuta a noia.
Sembrerebbe una richiesta del tutto legittima… se non fosse che i cani, come sempre ripeto, hanno una mente semplice e sono capacissimi di fare due più due.
In questo caso, il “due più due” funziona così: “Se non mangio, mi cambiano la pappa”.
E ovviamente, senza alcuna malizia e senza alcuna intenzione di fare “capricci”, i cani mettono in pratica il metodo che si è rilevato funzionante ogni volta che la pappa X o Y li ha stufati.
Il che (parlo per esperienza, purtroppo! Oltre che per aver ricevuto decine, se non centinaia, di esperienze analoghe altrui) comincia a succedere sempre più spesso, con regolarità impressionante.

Want to eatSi comincia a saltare il pasto dopo due o tre mesi, poi dopo un mese, poi dopo due settimane, poi ogni due-tre giorni.
E non ci si può illudere che il nostro cane “sia diverso”, perché fanno tutti così.
Ma perché non potremmo accontentarli – si chiederà qualcuno – e considerare il cane un po’ come un marito, il quale comincia a bofonchiare se solo gli ripresentiamo la stessa pappa a pranzo e cena?
Il motivo è molto semplice: perché l’apparato digerente del cane è “programmato” per mangiare sempre le stesse cose, o quasi.
Non dimentichiamo che il cane è ancora fatto – almeno al 99% – come un lupo: e il lupo mangia proprio  sempre la stessa sbobba, con la sola differenza che deve predarla per riuscirci.
Però mangia sempre e solo carne cruda (in alcune parti del mondo sempre e solo la stessa carne, perché preda un’unica specie), accompagnata dal contenuto vegetale dello stomaco delle sue prede, che sono quasi sempre erbivore.
Che succederebbe a un lupo se gli sottoponessimo un menu vario e apparentemente più appetibile?
Sicuramente il risultato sarebbe un clamoroso diarreone sparso per tutta la foresta!

inappetente2Per il cane, in realtà, le cose sono un pochino cambiate: la sua immensa adattabilità ha fatto sì che riuscisse a seguire anche una dieta più varia senza subire gravi conseguenze, tant’è che esistono cani che mangiano per tutta la vita gli scarti della tavola dei loro umani (compresi cibi speciati, dolci e tutto ciò che si considera “proibitissimo”)… e sopravvivono  senza problemi (o quasi).
Però è il solito discorso: il fatto che il cane di adatti praticamente a tutto non significa che tutto gli faccia bene.
Soprattutto, conta quando e come questa adattabilità gli venga richiesta: se si comincia fin da cucciolo a dargli da mangiare in modo estremamente variabile, di solito il cane si adatta bene e senza problemi (sempre che la variabilità non comprenda i cibi proibiti, perché in quel caso “sembrerà” che si stia adattando, ma in realtà avrà un fegato grosso come un pallone, o i reni ad alto rischio… e così via). Un cane adulto che ha sempre mangiato lo stesso cibo, ed improvvisamente viene sottoposto a una dieta molto varia, reagirà quasi sempre come il lupo dell’esempio precedente: cagotto a gogò. Tant’è vero che nei momenti in cui si deve effettivamente cambiare la sua dieta (svezzamento, prima di tutto, e poi passaggio dal mangime “puppy” a quello per cani adulti, o da quello per adulti a quello light per anziani), la cosa va fatta gradualmente, mescolando all’inizio un po’ dell’uno e un po’ dell’altro e poi aumentando un po’ alla volta le dosi della nuova pappa e facendo sparire quella precedente.
Se non si osservano queste precauzioni, l’apparato digerente del cane reagisce con la diarrea di cui sopra, dando chiari indizi del fatto che cambiar pappa non è precisamente l’ideale per lui.

inappetente4Se si comincia fin da cucciolo a dargli alimenti variabili (e corretti), invece, il cane si adatta bene: ma… c’è un “ma” grosso come una casa, e cioè la possibilità che, una volta esaurite le possibilità di “cambiar menù”,  il cane continui ugualmente a pretendere cibi nuovi: continuando, nel caso in cui non venga accontentato, con il metodo che ritiene funzionale (perché noi l’abbiamo convinto che lo sia). E cioè lo sciopero della fame.
Che per lui, ovviamente, continua a NON essere un capriccio: semplicemente, sa che funziona! E non si sta neppure dando la zappa sui piedi, perché – ricordate? – il cane è ancora molto lupo, e un lupo può stare benissimo una settimana senza mangiare.
E’ nella sua natura, è programmato per potercela fare senza drammi… perché in natura la ciotola non arriva tutte le sere, anzi a volte non arriva per giorni e giorni.
Quando un cane salta il pasto per più giornate, il suo umano si strappa i capelli: oddio, dimagrisce, oddio, morirà!
Ma neanche per idea.
Certo, un po’ dimagrisce: è normale, se non si mangia! Ma appena si ricomincia a mangiare, si recupera rapidamente.
Al lupo interessa sopravvivere, non “mangiare per il gusto di farlo”: e sia il cane che il lupo sanno benissimo che si può sopravvivere senza cibo per periodi piuttosto lunghi.
Se poi c’è una ciotola sempre a disposizione, e se ne può piluccare qualche boccone ogni giorno… la cosa può andare avanti all’infinito, perchè la sopravvivenza è garantita (anche se l’animale si riduce pelle e ossa).
Gli umani si disperano, ma lui no, neanche un po’: il vero problema sta proprio nel fatto che, andando avanti così all’infinito, il cane va effettivamente incontro a problemi di salute.
Si può verificare l’equivalente canino di un’anoressia nervosa: anche gli anoressici continuano a non mangiare perché non si rendono conto dei danni che si stanno autoprocurando.
Ovviamente il cane non ha certo problemi mentali come quello di “vedersi grasso”, o di voler attirare l’attenzione non mangiando: il cane pensa soltanto che ciò che ha funzionato una volta debba funzionare per sempre.
“Se salto il pasto, mi danno qualcosa di più buono” è l’unico pensiero che gli passa per la testa: e siccome è un animale tenace, a volte continua a provarci fino a stare realmente male.
Vale la pena di rischiare, solo per “non sentirsi Rottermaier”?
Io penso proprio di no.
Quindi vorrei concludere ricordando alcuni punti essenziali a favore della “linea dura” (ovvero, del togliere la ciotola dopo dieci minuti da quando gliel’abbiamo data e nel ripresentargliela il giorno dopo):

a) Se il cane pensa che la “solita sbobba” l’abbia stufato, innanzitutto è perché siamo stati noi a fargli scoprire gusti diversi e più appetibili: i cani che mangiano davvero sempre e SOLO la stessa cosa, normalmente non se ne stufano. Esempio umano che riguarda proprio la sottoscritta: quand’ero piccola, non volendo che mi strafogassi di dolci, mio padre (medico, terrorizzato all’epoca delle statistiche sui bambini americani obesi) aveva dato ordini precisi di non darmi MAI paste con creme, panna e simili.
Così, fino a quattro-cinque anni, io frequentai le feste di compleanno dei miei amichetti senza mai mangiarne, perché non le conoscevo, non sapevo cos’erano e quindi non mi interessavano. Ovviamente non ne soffrivo per nulla: per me erano cose non commestibili e non ne sentivo affatto la mancanza.
Poi la classica mamma di amichetto oberata da tanto ammmore, che pensava di me “ma poveriiiiiina!”  (vi ricorda qualcosa?), mi schiaffò praticamente in bocca un bignè… e addio alla salutare educazione alimentare paterna. Una volta provato, ovviamente ci presi gusto… e cominciai a fare i capricci quando vedevo delle paste dolci.
Lo stesso vale per il cane: non desidererà mai ciò che non conosce. E se gli facciamo conoscere solo i cibi più adatti a lui, sarà tutto di guadagnato;

b) se il cane viene accontentato una volta quando rifiuta il cibo, quella che era soltanto una “richiesta” si trasformerà molto rapidamente in un vizio. Vizio che, oltre ad essere paurosamente antieconomico visti i costi di un buon mangime, può rivelarsi anche pericoloso perché si può arrivare a una vera e propria anoressia.

c) ci sono momenti della vita del cane in cui il passaggio ad un’alimentazione diversa è consigliabile o addirittura obbligatorio (come al momento dello svezzamento): in questi casi è lecito cambiare, ma sempre e solo con gradualità, iniziando con il cibo nuovo mescolato a quello vecchio e cambiando via via le proporzioni (nel giro di una settimana circa) per arrivare a quello nuovo.
Uno dei passaggi più difficili (perché si può instaurare un vizio alimentare) è quello dal mangine puppy a quello per adulti: il passaggio NON deve mai avvenire durante uno “sciopero della fame” del cane, che altrimenti si convincerà che il metodo funzioni, ma il mangime puppy a volte “stufa” davvero il cane solo perché lui si rende conto (istintivamente e del tutto inconsciamente, sia chiaro) che non va più bene per lui. Se si aspetta troppo a cambiare, quindi, ci si può trovare in una situazione assai scomoda, ovvero quella in cui noi dobbiamo e vogliamo cambiare, ma il cane ha già iniziato a rifiutare il cibo.
Questo accade anche per colpa delle ditte produttrici di mangime, che spesso danno indicazioni fuorvianti. Quasi tutte, infatti, sostengono che il mangime di tipo “puppy” (ovvero: “per cuccioli”) si possa dare fino agli otto mesi circa (in qualche caso addirittura dodici). Questo equivale a dire alle mamme umane che il loro bambino può mangiare omogeneizzati fino a sei anni. E’ evidente che il bambino si stuferà molto prima! E pure il cane.
Il mangime “puppy” va bene fino ai quattro-sei mesi (dipende dalle razze), ma non oltre. E se vi state chiedendo perché i produttori dicano “otto” o peggio… be’, guardatevi un po’ il prezzo di un “puppy” e quello di un mangine di mantenimento per adulti, e capirete l’arcano.

d) ATTENZIONE, IMPORTANTE: nessun cane è mai morto di fame avendo del cibo a disposizione.
Nessuno. Mai. Non ne esiste un solo caso in tutta la letteratura scientifica conosciuta.
Ci sono cani che rifiutano il cibo e che si lasciano morire in seguito ad un trauma, a una depressione (tipico il caso della scomparsa del loro umano): ma non è ma esistito un solo cane che si sia lasciato morire perché non gli piaceva la pappa!

e) la linea dura funziona, questo lo sappiamo tutti… ma non è che funzioni perché il cane “si rassegna” a mangiare per tutta la vita qualcosa che non gli piace. Funziona perché il cane, quando riprende a mangiare, lo fa con vero entusiasmo, spazzolando via il cibo e trovandolo assolutamente di suo gusto (ammesso e non concesso che “senta” qualche gusto, a giudicare dalla voracità con cui mangia). Il cane, insomma, “ci ha provato”: ha assaggiato i bignè e ha provato a vedere se si poteva vivere solo di quelli… ma una volta assodato che no, non si poteva, e che l’alternativa era il digiuno, torna ad apprezzare (e non certo a “sopportare” o a “subire”) la pappa più salutare.

f) tutto quanto detto sopra vale, ovviamente, solo per un cane assolutamente SANO. Quindi, prima di intraprendere la linea dura, è sempre indispensabile un bel check up completo dal veterinario. Il cane può rifiutare il cibo per motivi di salute (l’esempio più classico sono i parassiti intestinali, che in alcuni casi scatenano una fame vorace, ma poi portano al l’inappetenza), che ovviamente vanno risolti prima di fare qualsiasi altra cosa. Purtroppo, in alcuni casi, una malattia che portava inappetenza ha dato la stura al vizio, perché gli umani, giustamente preoccupati, hanno cercato di “far mangiare qualcosa al cane” ad ogni costo, perché “gli servivano le forse per guarire” . In realtà il cane non mangia perché “sa”, istintivamente, che la miglior medicina per le patologie che interessano l’apparato digerente è proprio il digiuno: ma farlo capire alle Sciuremarie è quasi sempre impossibile. Quindi partono le fettine di prosciutto, il sottofiletto appena scottato, l’ovetto sbattuto… e quando il cane è guarito,  e si ritrova davanti le solite crocchette, fa – giustamente – il gesto dell’ombrello alla Sciuramaria: “Adesso ‘sta roba te la mangi tu, io voglio il prosciuttino e l’ovetto”.
E dategli torto.

Insomma, “sentirsi mostri” quando si agisce per il bene del cane non è molto sensato: è comprensibile, certo, specie di fronte a certi sguardi strappalacrime che conosciamo tutti bene… ma sensato non è.
Dunque occorre resistere alla tentazione, ripetendosi anche duemila volte al giorno “questo, anche se non sembra, è ancora in gran parte un lupo: e i lupi saltano pasti in continuazione senza risentirne per niente”.
Aggiungo ancora una cosa che potrebbe sembrare scontata, ma forse non lo è: se il cane tira avanti per giorni e giorni con quattro crocchette alla volta, e non perde più di qualche etto… forse lo stavate allegramente sovralimentando! Quindi potrebbe non essere stufo del “tipo” di pappa, ma non avere semplicemente bisogno di “tutta” quella pappa.
Se così fosse, ringraziate il cielo per avere un cane che sa autoregolarsi: perché altri continuerebbero a mandar giù tutto, avviandosi allegramente verso l’obesità e tutti i problemi di salute connessi.

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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71 Commenti

  1. Bhà!? A me ste cose da addestramento tradizionale di far fare la fame al cane mi farebbero anche ridere…se non fossero di una tristezza infinita e non rivelassero un’ignoranza cinofila di fondo e soprattutto la mancanza di una conoscenza e di un rapporto vero col proprio cane! Anche quando a parlare è la Signora Rossi che innegabilmente ha una conoscenza ampia del cane e dell’educazione cinofila! A maggior ragione se si sceglie un’alimentazione naturale, non ha solo un valore nutrizionale ma ( almeno dovrebbe) anche relazionale! Non ci sono ne vinti ne vincitori! Quelli che noi chiamiamo capricci, testardaggini, dominanza e cagate simili per i cani il più delle volte sono l’unico modo per dirci qualcosa!Anche che quella cosa non piace o non gli fa bene! Ritenere che un cane non abbia il senso del gusto porta in se lo stesso identico pregiudizio etico specista che nega che gli animali abbiano sentimenti ! 🙂
    Rivedete il vostro rapporto col vostro cane, come una relazione tra due esseri senzienti e non come una gara di autorità con un adepto! Una relazione è VERA quando l’altro (in questo caso il cane) non deve solo obbedire ed eseguire degli ordini, ma può anche dire NO! Ogni volta che l’altro non ha la libertà di dire “NO” o un “NO” da parte dell’altro non è annoverato tra le possibili risposte non c’è relazione, c’è solo coercizione! Questo in una relazione tra due esseri umani è palese! Ecco allora dovete decidere se il vostro cane è un essere senziente o meno! Se lo è, lo è sempre però, non solo quando è bravissimo a fare quello che gli si chiede e “sembra” quasi che capisca! CAPISCE!!! Emoticon smile Questo in generale! Oltretutto se è un problema relazionale …che il cane faccia i capricci, non si risolve affamando il cane, ma rivedendo tutto il rapporto col cane stesso! Se fa “i capricci” non li fa solo col cibo! Se li fa solo col cibo…non sono capricci! Questo da un punto di vista comportamentale! Un nutrizionista invece vi direbbe che I cani piccoli, ad esempio, sono soggetti ad ipoglicemia, quindi il digiuno non è una buona idea. E, cosa sacrosanta se non conoscete il cane e la situazione, digiunare è una pratica da non consigliare.

    • Ma che c’entra l’addestramento tradizionale?!?
      Anzi, che c’entra l’addestramento col non viziare il cane dal punto di vista alimentare?
      La prima cosa che dico SEMPRE a chi lamenta che il suo cane non mangia è “filare dal veterinario e fare un check up completo”. Se però risulta che tutto è a posto… allora l'”o mangi sta minestra o salti dalla finestra” è il metodo migliore per eliminare vizi e vizietti.
      E se può interessarti, una volta l’ho fatto anche col figlio 🙂

  2. Io sto dando alla mia Eden (papillon di 5 mesi) le crocchette per cuccioli, sulla confezione del mangime c’è scritto di somministrarle fino a 10 mesi.
    Devo cominciare a cambiare e darle quelle per adulti?

  3. Buongiorno, spero che anche se questo post è vecchio, qualcuno legga e mi risponda comunque. Ho una meticcia di 4 anni simil coker che purtroppo è stata staccata troppo presto dalla madre e quindi è molto insicura. Il problema è che quando le si mette davanti la ciotola con la sua razione di crocchette, secondo me per paura che qualcuno gliele rubi, ne mangia alcune, poi si aggira nei paraggi della ciotola abbaiando e ringhiando un po’ a caso, anche se nessuno le vorrebbe minimamente toccare la ciotola, poi, dopo un po’, torna a mangiare un pochino, poi magari si dimentica del cibo e torna alla ciotola dopo 2, 3, 4 e 6 ore dal momento in cui le è stata messa davanti, sempre mangiando qualche crocchetta. In questo caso, basta semplicemente lasciarle a disposizione la ciotola 10 minuti poi, mangia quel che mangia, e poi toglierla finché capisce che nessuno le ruberà niente e che o mangia in quei 10 minuti o non mangia o c’è anche qualcos’altro che si può fare? Grazie! 🙂

    • Ciao Federico, in attesa che ti risponda qualche d’uno di più competente, posso dirti l’esperienza mia e quella di mia nipote:
      Il mio cane, abbaiava alla ciotola mentre mangiava, ci siamo accorti che lui col muso spostava involontariamente la ciotola, insomma, si arrabbiava, povero, a quel punto abbiamo fatto in modo che il contenitore rimanesse fermo dov’era e abbiamo risolto il problema! 😀
      Per quanto riguarda mangiare a puntate, il cane di mia nipote faceva altrettanto, allora hanno deciso che, nel momento stesso in cui avanzava il cibo, se dopo 5 minuti non tornava a finire lo tiravano via e non gli davano più niente fino alla sera (il loro cane mangia 2 volte al giorno, ora non so il tuo), bè, alla sera sbafava tutto e dopo un paio di volte non ha più avanzato nulla.
      però va da caso a caso, magari per il tuo pelosone la quantità è troppa, o non gradisce quel tipo di cibo…lascio la parola agli esperti. Ciao

    • Ciao Lella! 🙂 Non è come il caso del tuo cane perché nel caso della mia cagnetta la ciotola non si muove di un millimetro! 🙂 E’ lei che proprio si aggira nei dintorni abbaiando a difesa della ciotola con la paura che qualcuno (non si sa chi e da dove possa arrivare) le porti via le crocchette! 🙂 invece per quanto riguarda il mangiare a puntate, la mia cagnetta è come quello di tua nipote e infatti anch’io adesso, se entro 5 minuti non torna a finire la sua razione di crocchette, tolgo la ciotola e gliela ripresento al pasto successivo!

  4. Vorrei un aiuto riguardo l’alimentazione del mio maltesino di 4 mesi, ora mangia con poca voglia e in dosi minime (40 gr. al giorno) le Trainer puppy. Ieri ho provato a mescolare le puppy della Almo e dopo qualche ora a vomitato tutto il pasto. Sarei tentata di farle mangiare cibo casalingo ma non so come preparare un pasto equilibrato inoltre ho qualche timore dato che ho saputo che la razza Maltese ha un intestino delicato Vi chiedo gentilmente un consiglio. Grazie

  5. Sarà xchè i miei cani galoppano per ore tutti i giorni,sia dentro al giardino(molto,molto grande) che fuori,
    quando arriva l’ora della pappa mangerebbero anche…me!
    Mai fatto storie,menù sempre uguale e ciotole lustre in 1 minuto scarso.
    Già che ci siamo una curiosità: la femmina di pt,quando tutti hanno finito,prende una o due ciotole e…se le porta via.
    Ocomemai????

  6. Dopo una settimana di Restomyl posso dire di essere soddisfatto. Almeno per quel che riguarda gli effetti a breve termine, cioè l’alitosi.
    Per l’azione antiplacca e anti tartaro dovrò aspettare ancora a lungo. Al momento i denti del mio cucciolone sono perfetti e bianchissimi.

    La dieta casaling procede molto bene e mi permette di condividere tre considerazioni:

    1) appetibilità. Non si tratta di un aspetto secondario di una dieta, come ben sanno quanti sono costretti a regimi alimentari controvoglia. Il carattere appagante del cibo ha effetti positivi sulla assimilazione, sulla digeribilità e sull’umore. È vero che ci sono cibi con elevata appetibilità e altrettanto elevata dannosità. Ma basta saper scegliere e regolarsi sulle quantità.
    Negare l’appetibilità è un atto di violenza fisica e psichica.
    2) digeribilità. Un cibo è altamente digeribile quando viene assorbito per la gran parte, con pochi scarti. Sto osservando che il mio cucciolone è molto più soddisfatto alla fine del pasto e che il volume delle feci si è ridotto rispetto ai croccantini ( e ricordo che ho usato Almo Nature Rouge, Belcando, Forza 10 pesce). A testimonianza che anche nei migliori croccantini il contenuto di scarti è elevato.
    3) condivisione. Lasciare che il cane assista al nostro pasto senza ricevere nulla può avere effetti fisiologici negativi. Infatti, il desiderio di cibo genera secrezioni gastriche che se non utilizzate in un processo digestivo danneggiano la mucosa e possono produrre irritazioni ed ulcere. Il cane, inoltre, sente gli odori del cibo che noi consumiamo e non partecipa ad alcun rituale di branco se a fine pasto degli umani si trova davanti una ciotola con croccantini assai lontani per odore e gusto (appetibilità) dal cibo che ha “sentito” consumare agli umani.

  7. È possibile agire anche per via sistemica sia sulla placca, che sul tartaro, che sull’alitosi del cane, con un’ alga alimentare l’ Ascophyllum nodosum che è disponibile in farmacia con il nome commerciale di Restomyl® supplemento senza additivi, conservanti, zuccheri e glutine.

  8. Verissimo Angelo, sante parole! vorrei aggiungere (ma forse l’ho già detto da qualche parte?), che il ginocchio di vitello o manzo, dato ogni tanto, rende i denti del cane pulitissimi e bianchissimi, ovviamente crudo (cotto può causare dissenteria), e se il cane è piccolo, magari dividerlo a metà, anche al mio cane che è di taglia media, non lo do intero! Almeno per quanto riguarda la mia esperienza.

  9. Mentre continuo a praticare, con grande soddisfazione mia e del mio cucciolo, la dieta casalinga, mi interrogo su alcuni luoghi comuni e cerco di rifletterci su a partire dalle mie esperienze e competenze.
    Ricorre spesso nelle “interessate” apologie dei coccantini lo spauracchio della pulizia dei denti. C’è chi si spinge fino a sostenere che il cane che mangia cibo casalingo debba ricorrere a tale pratica due volte l’anno, in anestesia totale e con elevati costi.
    Che si sia in malafede è evidente. Anche gli uomini mangiano “casalingo” e fatta esclusione di patologie compulsive davvero pochi fanno una pulizia dei denti dal dentista due volte l’anno. Senza dimenticare, non me ne vogliano i colleghi odontoiatri, che sui danni della pulizia profonda dei denti si continua a tacere.
    Ma torno per un attimo ai cani. I cani hanno mediamente una dentatura di qualità superiore a quella umana odierna. I cani utilizzano la bocca e denti, soprattutto, molto più degli uomini. Nel gioco, nella esplorazione, nell’addestramento, nel lavoro i cani hanno possibilità di tenere in gran forma denti e gengive e di detergere eventuali residui.
    Si aggiunga che la cura del cane dovrebbe comprendere anche la pulizia di routine dei denti. Senza bisogno di attrezzature esoteriche: una semplice garza, meglio se delle più economiche perchè a trama più grossolana e quindi un po’ più ruvida, e un pizzico di bicarbonato da sciogliere in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
    Tutto qui.

  10. Giacomo Biagi, veterinario bolognese e professore di “Alimentazione degli animali da compagnia” nel corso di laurea in Medicina Veterinaria ha pubblicato questa esqtate un interessante volume dal titolo “Un menu da cani. Manuale di alimentazione casalinga”.
    Nel volume vengono considerati anche i costi a prezzo massimo dei singoli prodotti, comprensivi di integratori, farina ossea e sali.
    Si va dai tre euro ai nove euro al Kilo. Ma sto cominciando a sperimentare e nell’acquisto familiare al supermercato già i prezzi indicati nel libro risultano superiori di circa il 30%. Se poi si volesse risparmiare ancora, si potrebbe senza venire meno in qualità e quantità.

  11. Giunti a Venerdí e addio crocchette.
    Nell’attesa dell’epilogo ho provato a condurre una piccola indagine con dati che fossero significativi almeno a livello locale.
    Ho parlato con 11 dei più noti e ben attrezzati, come studi e servizi forniti, veterinari della mia città e il risultato inquietante è stata l’unanimità nelle risposte: crocchette Hill’s.
    Mi sono quindi permesso di presentare loro le schede, che avevo già stampato, dei componenti di 5 diverse marche ( Hill’s, Almo Nature, Forza 10, Belcando, Orijen) e la risposta unanime è stata: non farei troppo caso a quello che c’è scritto, io mi fido della Hill’s.
    A questo punto mi è venuto più di un dubbio e una sola risposta: croccantini bye bye!
    Una analoga indagine l’ho svolta presso 8 dei principali negozi di alimenti per cani. Anche in questo caso, sia pure senza raggiungere l’unanimità dei veterinari, il consiglio è stato Hill’s: 6 su 8. Gli altri due no, ma ho poi scoperto che proponevano due diversi prodotti di cui, guarda caso, i titolari erano distributori di zona.
    E per la seconda volta: croccantini bye bye.
    L’alimentazione casalinga torna a presentarsi come la più adeguata anche tra i ricercatori veterinari più seri, di tutto il mondo.
    E anche in Italia sono disponibili alcune interessanti e utili pubblicazioni.
    Ma per rimanere aderente alle mie competenze scientifiche e professionali desidero soltanto ricordare che il cane ha dei gusti e una risposta metabolica non perfettamente omogenea da individuo ad individuo.
    Ho letto con un certo fastidio la faciloneria e l’approssimazione di chi continua a scrivere che per il cane il gusto è poco importante e, c’è da inorridire, fonda tale convincimento sul numero più ridotto di recettori gustativi rispetto all’uomo.
    Si tratta di una manifestazione di ignoranza davvero gigantesca. Innanzitutto se bastasse comtare i recettori o le cellule per avere indicazioni precise circa la funzione arriveremmo a risultati paradossali. Ma soprattutto, nel caso del gusto, la risposta sensoriale non è determinata, neppure prevalentemente dalle papille gustative. Provate a tapparvi il naso e vivrete l’esperienza di una deprivazione gustativa su base olfattiva. Ma i cani hanno una sensibilità olfattiva straordinariamente più grande di quella dell’uomo ed è quindi verosimile che tale potenza condizioni anche il gusto. Si aggiunga, inoltre, che sul gusto incidono anche altre sfere sensoriali, come quella visiva e quella affettiva.
    Per farla breve, il cane ha i suoi gusti e vanno rispettati. Certo in emergenza un cane non fa troppo lo schifiltoso, ma nemmeno un uomo, che può mangiare persino cadaveri e topi.
    C’è poi un aspetto di controllo degli alimenti. Immaginate che un certo croccantino produca dei problemi digestivi o dermatologici o altro ancora. Cme si potrà individuare la componente responsabile del risultato? Nel caso di alimenti preparati da noi sarà invece possibile isolare singoli componenti e provare fino a trovare la migliore soluzione. Per i croccantini non rimane altro da fare che cambiare. E così si è sottoposti a quella speculazione che èmil turismo dei croccantini, di cui sono stato vittima anche io.
    Infine, per brevità tralascio numerosi altri aspetti, l’alimentazione è una parte importantissima di una relazione. Dedicare attenzione, amore, fantasia all’alimentazione del cane significa migliorare la qualità della nostra relazione con lui.

    • Angelo la adoro!!! Le farei un monumento!!! Sono un’educatrice cinofila bolognese, sto cercando di organizzare un seminario sull’alimemtazione per il cane…ma quante persone ancora restìe a lasciare ste benedette crocchette!! In nome della comodità riempiamo i cani di cibo con conservanti, coloranti e additivi chimici… Ci sono indubbiamente crocche e crocche, ma se parliamo di Orijen, Acana, Eagle…vi assicuro che comprare scarti dal macellaio si spende molto meno!! Visto che il maggior costo del casalingo é uno dei baluardi su cui si attaccano i sostenitori del confezionato.. Io con alimentazione naturale (carne e pesce crudi con ossa e lische, verdure e saltuariamente frutta e cereali) risparmio comprando in scadenza o i cosiddetti “scarti” , che per i cani vanno benissimo: frattaglie, teste, colli di pollo, carcasse varie di pollo, faraona, anatra, coniglio… Cani magri, belli, sani e felici!!! Nessuno problema di dermatiti, grasso in eccesso, denti da detartrare, ghiandole anali piene, diarrea…ecc…

  12. Dopo due mesi mi sono dato un ultimatum. Provo ad “affamare” il mio meraviglioso cucciolo fino a Venerdí e perl’ultima volta. Dopo passo all’alimentazione casalinga.
    Ho conosciuto numerosi “saggi” in questi mesi. Tutti a sostenere che la cosa migliore per il cane fosse “costringerlo” a mangiare le crocchette e nel caso le rifiutasse di non dargli altro fino al suo capitolamento per fame.

    E questa sarebbe cultura cinofila?

    Non c’è nessun intento polemico, ma mi indigna che veterinari ed educatori cinofili da 50 euro ad incontro raggiungano la loro massima capacità di intervento dicendo, mentre ti guardano con aria di commiserazione, che “nessun cane è mai morto per non avere mangiato tre giorni e nessun cane preferirà morire di fame piuttosto che accedere alla ciotola piena di croccantini”.

    Quindi io avrei scelto di accogliere nella mia vita un essere vivente per poi affamarlo e costringerlo per fame a mangiare quello che decido io, ad avere i ritmi che decido io, negli ambienti che decido io e facendo gli esercizi che decido io? Lo trovo semplicemente ripugnante!

  13. Una domanda relativamente al punto “C” 🙂
    Io ho una cucciola di amstaff di 6 mesi…. quindi dovrei cominciare a darle le crocchette da adulti?

  14. Io ho ingaggiato una lotta senza quartiere con la mia cagna che dopo una serie di necessari “stravizi” dovuti all’allattamento (integrazioni, brodo di pollo come non ci fosse un domani, cibo sempre a disposizione e qualche occasionale ravanata nella ciotola con lo starter e poi il puppy della prole).
    Dopo un paio di mesi di questo trattamento chiaramente non voleva più saperne di mangiare le sue crocchette due volte al giorno e ciccia.
    In cuor mio non la biasimo.
    Per fortuna la cosa ha coinciso con un periodo di vacanza nel quale ho potuto stancarla ben benino tra passeggiate in montagna, giochi sfrenati con altri cani e quant’altro…
    Non è mancata una ricaduta (provocata da un amico che “ops, durante la grigliata mi è caduta una salsiccia e stranamente non la trovo più”) ma ora (incrociando l’incrociabile) la cosa sembra essere tornata alla normalità.
    Non senza che io mi sia sentita un mostro per aver affamato una povera cagna (peraltro piuttosto magrolina dopo l’allattamento).. 😀

  15. Esistono millemila crocchette (Valeria, ti cito) ma per ogni cane c’è la crocca più adatta. Mi associo ai molti nomi che sono stati fatti sia in positivo che in negativo, ma ciò che esorto a fare è leggere le etichette. L’etichetta delle crocchette rende tutto semplice e chiaro, il primo ingrediente è quello che è presente in maggior quantità. Quindi se iniziamo con “cereali” è un pò peggio che se iniziamo con “carne (fresca, disidratata, farina di)”. Esistono molti produttori oggi che seguono una politica simile alla produzione di alimento per umani, si parla di case molto serie, spesso straniere, meglio se olandesi o tedesche, oppure italiane ma non troppo famose perchè ad esser famosi bisogna poi sostenere i costi della pubblicità, il marketing, il packaging e chi più ne ha più ne metta. Esigiamo alimenti cruelty free, ogm free, ottenuti con ingredienti che potrebbero essere utilizzati in humana, guardiamo le feci dei nostri cani che se sono troppe o troppo molli allora sono pompate con cereali e farine. La popò perfetta è piccola e soda e non ha odori forti ma semplicemente odora di … popò. Guardiamo poi il pelo del cane, la lucentezza e la morbidezza, sentiamo l’alito, osserviamo la pelle, le mucose. Insomma un cane sano è asciutto, non ingrassa ma si mantiene sodo, con il giusto equilibrio tra muscoli e carne e poca ciccia, il mangime giusto è quello che ci permette di avere un quattro zampe sempre in forma, in peso forma, che mangia quantitativi che non debbono superare i 10/15 gr per chilo, che fa delle belle feci e che mangia con appetito. E’ il mio lavoro!

  16. Valeria ho bisogno, se puoi, che tu confermi o smentisca due cosette che ora scriverò, giusto per aver il parere di una persona competente come sei tu.
    Io credo di aver scoperto l’acqua calda! La mia vicina ci aveva consigliato, oltre a una alimentazione casalinga,di dare al cane ogni tanto il ginocchio (quello della mucca nèèèè?), in effetti ho notato che anche i suoi denti ne hanno giovato: non esistono spazzolini, bastoncini e via dicendo, ma dovreste vedere che bei denti (roba da pubblicità), c’è solo un piccolo particolare: l’osso va dato crudo cotto fa poco e niente ai denti e non va bene per il loro intestino…..ehhhh, si, ve lo sconsiglio, soprattutto se siete fuori col cane…vi sfido a raccoglierla poi! 😉

    La seconda cosa…bè, qui spero che abbiate già mangiato e digerito…mesi fa ho avuto un piccolo battibecco con una mia amica riguardo proprio il cibo e il non mangiare, la cosa che mi ha fatto accapponare la pelle e imbestialire è stata che lei si, toglie la ciotola al cane e prova a ridargliela il giorno dopo, si, continua per due o tre giorni a dargli lo stesso cibo, e fin qui ok, ma poi quel povero cane che alla fine mangia tutto, lo vomita! Bè, sai che cosa fa lei? Lo raccoglie e lo rimette nella ciotola dicendo che poi alla fine lo mangia!!!! premesso che per poco non ho vomitato pure io (mi sono trattenuta per paura che poi me lo desse per cena), le ho detto che è una fuori di testa, che se il cane lo vomita ci sarà un motivo, forse c’è qualche cosa che non tollera. La risposta è stata che lei i suoi cani li ha sempre trattati così e che sono sempre stati bene! Sono io che esagero?

    • perdonami se mi intrometto senza essere Valeria:
      (Valeria se faccio troppo la prezzemilina dimmelo senza problemi)
      la tua amica del vomito ri-servito al cane forse si ispira al fatto che i cuccioli vengono svezzati dal vomito della mamma (non in tutte le razze però!) e si sente un pò mamma anche lei….evidentemente il dubbio che il cane abbia dei problemi non la sfiora nemmeno…..posso associarmi nel tuo giudizio sulla sua sanità mentale????
      a proposito dell’osso,( rigorosamente crudo), in effetti funziona alla grande sia per i denti che per migliorare l’apporto di calcio.
      un solo dubbio: con una mia femmina San bernardo, a cui propinavo dei mezzi femori bovini, ho avuto una disavventura, ovviamente per mia stupidità. Non ho pensato che lei avrebbe mangiato il mezzo femore in meno di un’ora! il risultato è stato che l’effetto di richiamare i liquidi che l’osso svolge nell’intestino ha provocato una stipsi e la poveretta non faceva più la cacca.
      fortunatamente il mio vet l’ha “sgorgata” però vi assocuro che non è stata roba da poco!

      • He, he, he…certo che ti puoi associare! Grazie comunque per la risposta, comunque è vero, quando gli do il ginochio. (attaccato c’è sempre un po di carne e nervetto, ma il grasso lo levo), siccome è grosso, non glielo diamo tutto, mio marito lo spacca a metà, tutto è troppo. ciao e grazie ancora!

  17. Valeria@ scusa, non trovo “rispondi” sotto il tuo commento sulle crocche per cuccioli percio` scrivo qui sotto: ma anche le crocche per cani anziani sono le stesse di quelle per adulti? Dimmi di no….

  18. Il mio whippet mangia ogni giorno pasta e carne(o riso in alternativa alla pasta), e aggiungo qualche verdura bollita.
    Sta molto meglio come tono muscolare e lucentezza del mantello rispetto alle sole crocchette.
    Passate al casalingo!

    • a Giacomo: la pasta non va affatto bene x il cane, il riso solo se in quantità veramente minima: meglio se aumenti carne e verdura e elimini la pasta e diminuisci il riso rispetto agli altri 2 ingredienti. Per i cani mangiare cereali come la farina di cui è comporta la pasta è innaturale e digeriscono male l’amido della pasta che inoltre gli da solo “calorie vuote” che vanno in ciccia w non in muscoli, meglio dare o + carne o + verdura a seconda delle esigenze ed eliminare la pasta del tutto limitandosi molto anche con il riso. La carne non deve essere solo muscolo, ma anche frattaglie come fegato rognone, trippa cuore, lingua ecc che il cane adora costano poco e fanno bene al cane..e la verdura deve essere abbastanza mista ma senza cipolla porro o aglio (le carote piacciono anche crude spesso e anche frutta come mele e pere sono ok ma NON uva).
      Se uno vuole fare la dieta casalinga deve informarsi bene e non improvvisare dando in proporzione tanta pasta e diaframma scottato con mezza carota bollita (lo faceva anche mia madre e la cagna ha avuto problemi di stomaco x anni poveretta, certi cani reggono meglio ma ciò non vuol dire che sia un mangiare adatto a loro: esistono anche ragazzi magri di natura che sembrano star bene e sono atletici nonostante mangino cibo spazzatura e non tocchino mai verdura però la cosa a lungo andare no gli giova), anche se il cane apparentemente ci sembra scoppiare di salute! O gli compri crocche di ottima qualità oppure informati su come fare una pappa casalinga veramente ben fatta (ci metti lo stesso tempo di quanto ci metti ora e come carne potresti spendere addirittura meno usando almeno 2 volte a settimana frattaglie e non muscolo).

  19. Non so se faccio bene ma anni di espereinza mi dicono che male non faccio, ma il passaggio tra puppy e adult lo faccio anche dipendere dalla stagione e dalle condizioni del singolo cucciolo.
    Le crocche puppy sono più proteiche e più ricche di grassi delle normali,se il cucciolo è sottopeso (ma ai miei non capita mai) prolungo l’uso del puppy, se è inverno anche perchè i miei cani stanno fuori di giorno e dormono in casa di notte e se fa molto freddo non è male che abbiano più proteine e grassi nella dieta.
    Confesso che non ho mai avuto il coraggio di provare la dieta BARF, ne ho fatto una versione casalinga senza ossa per vedere se la mia “dermatitica” migliorava. Non ho il coraggio di provare perchè ho paura che i cani abituati a ingurgitare crocche a velocità della luce riescano a piantarsi qualche pezzo d’osso in gola o nello stomaco. Magari partendo da cuccioli è più esente da rischi.
    ah, una cosa interessante: avevo paura della Barf anche per via del pollame crudo che ritenevo pericoloso in quanto possibile vettore di salmonellosi, invece mi hanno detto che i cani non la prendono a causa della permanenza del cibo nello stomaco e dei succhi gastrici “sterilizzatori” che eliminano il problema. non so quanto ci sia di vero in questo, se qualcuno è più informato (Valeria !!!!) mi illumini, grazie!!!

  20. Che le crocchette abbiano gusti diversi non vi è dubbio così come anche l’odore è diverso. Il mio cane non è mai stato un divoratore di cibo e per quanto riguarda le crocchette, per problemi di tolleranza, ho dovuto provare diverse marche e composizioni. Alla fine ho trovato quelle giuste: piacciono a lui, sono di qualità e hanno costi ragionevoli. Per quanto riguarda i 10 minuti dipende dal cane. Non tutti si comportano allo stesso modo. A mio avviso l’importante è lasciarli la ciotola per un tempo stabilito nelle 24 ore in modo che diventi un’abitudine della routine giornaliera.

  21. In un pun to dell’ articolo tu scrivi che: “Il mangime “puppy” va bene fino ai quattro-sei mesi (dipende dalle razze), ma non oltre”.
    Sulle etichette dei mangimi che si trovano qui in messico viene consigliato di dare il mangime per cuccioli alle razze giganti fino ai 18 mesi. E solo a 18 mesi di passare al mangime per adulti.
    Balrog compira’ un anno domenica, quindi devo capire se e’ gia il momento di cambiare la sua alimentazione. Tu che dici? Perche consigliano di aspettare addirittura i 18 mesi?

  22. bella la considerazione che il cane torni ad APPREZZARE il solito cibo che gli fa bene quando l’alternativa e’ il digiuno.E’ un esempio che dovrebbero seguire anche gli umani ciccioni quando prefersicono il bigne’ alla carota!

    • Magari fosse così semplice! 😛 io da ex obesa, dopo mesi di privazioni e tanti chili persi, le ho cmq apprezzate ancora le pizze e i gelati, quando ho potuto rimangiarli! 🙂
      Scherzi a parte…io non capisco perché vi intestardite tanto a dare le crocche, dopo che , magari per motivi di salute, hanno mangiato casalingo…continuate col casalingo che ve ne saranno grati! Tanti vet sanno consigliarvi come gestire l’alimentazione , a grandi linee, se ci si prende un pò la mano è semplicissimo!

  23. anche io seguo la dieta Barf da quando il mio cane aveva un anno (ora ne ha sei) non mi sono improvvisata, ho fatto un corso prima. il mio cane fino ad ora non ha mai avuto nessunissmo problema di alcun tipo e la consiglierei a tutti. E’ vero, è scomoda per noi che dobbiamo preparare ed ha anche un certo costo. E’ una scelta. Il cane non sente il gusto del cibo? qui ho qualche dubbio……..

  24. Inoltre – perchè noi mangiamo, e facciamo mangiare ai nostri figli, cose inutili, superflue, spesso dannose -vedi Mac Donald e merendine varie solo per fare un esempio. sughi, salse etc. che sappiamo benissimo quanto ci facciano male- e siamo così RIGOROSI, INTRANSIGENTI coi cani? ma per piacere!!!!

  25. Il mio terrier di cinque mesi, circa sette chili e mezzo di peso, mi sta facendo penare con il cibo.
    Purtroppo dietro consiglio del veterinario sono passato dalla alimentazione industriale a quella casalinga.
    Dopo un iniziale gradimento, sono cominciati i capricci e dopo oltre un mese di capricci e integratori ho cambiato veterinario e sono tornato al secco.
    Ma il mio piccolo non ne ha voluto sapere. Ho cambiato tre diverse marche di croccantini, dalle Hill’s alle Almo Nature Rouge alle Belcando.
    Ma è circa un mese che mangia a fatica. Non si precipita verso la ciotola. Alcuni giorni non mangia nulla.
    Utilizzo i croccantini puppy, ma mipare di capire che già dal prossimo mese potrei passare ad una alimemtazione più adulta. È così?
    Potrebbe essere una occasione per scegliere una linea più appetitosa.
    Che cosa mi consiglia Valeria? Che cosa mi consigliao gli altri amici del Forum?

    • personalmente passerei tra un mesetto alle crocche per adulti, presumo che il tuo terrier sia di taglia media o piccola, quindi non abbia dei tempi di crescita lunghi. Il puppy superintegrato com’è, iper proteico, ipergrasso cerco di riservarlo solo ai primi mesi di vita.
      ah, forse è una particolarità dei miei cani ma ho visto che preferiscono crocche più grosse di quelle che le case produttrici riservano ai cani della loro taglia.(9/10 chili). anzi adoravano le crocche per cani giganti (un cubo di 3,5 cm di lato) che davo loro come premio anni fa.

      • Il mio terrier è frutto dell’incontro di fox terrier yorkshire terrier e jack russell terrier variamente mescolati.
        Conosco sia il papà e la mamma che i nonni materni e ovviamente tutti i suoi cinque fratelli.
        Il risultato è una sorta di fox terrier con tratti da parson russell.
        Dovrebbe raggiumgere da adulto i 10 kili scarsi e non superare i 30 cm al garrese.
        Ti ringrazio per i suggerimenti.
        Quindi mi consigli di cominciare dopoil sesto mese l’alimentazione adulti. La Junior?
        Anche il consiglio delle crocche più grosse lo terròin considerazione.
        Tra le marche e i tipi quale mi cnsiglieresti?
        Mi hanno parlato delle orijen. Le conosci?
        Tu quali usi o hai usato nel passaggio da puppy ad adulto?

        • alcune marche passano direttamente da puppy a adult senza nessuna junior di mezzo.
          io passerei alla adult, a meno che tu non valuti che il tuo cane è sottopeso, se è magro puoi anche continuare con il puppy altrimenti non ne vedo il motivo se non quello di far felici le case produttrici perchè il puppy è più caro!
          a parte i gusti dei miei cani, le razze di piccola taglia hanno spesso problemi di tartaro ai denti, con le crocche piccolissime non masticano affatto mentre con quelle più grosse qualche colpo di dente ogni tanto lo danno!
          per quanto riguarda le marche non ho mai provato Orijen che conosco di nome e leggendo il forum su cui scrivo come allevatrice direi che chi le usa si trova bene.
          La razza che allevo è soggetta a problemi di pelle quindi la scelta del mangime è spesso dettata dalla necessità di una composizione particolare piuttosto che un’altra. attualmente io uso sia Novafoods fitness che Forza 10. la prima in versione senza cereali (cavallo e piselli) la seconda invece al pesce. Entrambe sono ben accette.
          nel passaggio da puppy ad adult uso oramai da anni Novafoods.

        • a Emil: le orijen sono ottime come le N&D Farmina o le Acana, se hai meno budget puoi accontentarti delle Trainer (se il cane no ha allergie, sennò serve una pappa non tanto fatta con pesce agnello ecc ma senza granaglie: in molto casi aiuta cani che sembravano allergici anche a mangimi ipoallergenici). Le case produttrici pompano di mais le crocchette perchè costa poco ma ai cani non fa bene, da solo calorie vuote che vanno in ciccia e glucidi e secondo molti causa o aggrava le allergie in cani predisposti.
          Le N&D Farmina si ordinano online e con il sacco grosso arrivano a casa senza pagare nemmeno il trasporto e hanno lo stesso prezzo delle Forza !o diet e marche simili dei pet shop ma sono 10 volte migliori, e anche le altre se non le trovi nei negozi le ordini online e spesso oltre un certo prezzo la consegna è gratis.

          Evita roba come Royal canin e Hills che costano tanto ma sono schifezze, anche Eukanuba (spesso consigliata dai vet)) in realtà se leggi gli ingredienti non è un gran che; la Forza 10 ormai fa schifo anche se fino a 1 anno fa era decente, la Trainer dovrebbe essere piuttosto bona con un buon rapporto qualità prezzo ma rispetto a N&D Farmina o ancor + a Orijen e Acana è molto meno buona.

          • Grazie per le risposte.
            Qualche consiglio ancora più specifico.
            Dal mese prossimo (il mio piccolo compirà sei mesi giorno 29 settembre) comincio con le crocchette adulti?
            Rimanendo alla Orijen, con quali mi consigliate di cominciare?
            Ho visto che sono disponibili le puppy large per cani di taglia grande. Il mio terrier è di taglia piccola, ma come passaggio all’adulto potrebbero essere utilizzate?
            Oppure passo direttamente all’alimentazione adulta? Ad esempio la Orijen ha delle crocche a base di pesce.

          • Passa all’adult: a parte il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi le crocche per cuccioloni sono le stesse identiche, ma con l’etichetta cambiata… un terrier di piccola taglia a cinque mesi è completamente sviluppato!

          • La Orijen produce tre , almeno tre sono quelle che ho individuato io, tipi di crocchette per adulti, le Orijen Adult Dog, le Orijen Six Fish Cane e le Orijen Regional Red Cane.
            Come mi consigliate di orientarmi tra questi tre prodotti?

  26. Ciao Valeria, Neera è una StaffordShire per cui mangierebbe anche i Sassi, fino a che non ha avuto le sue cose gli ho dato il Puppy (quindi fino quasi 9 mesi) dopo ho iniziato con l’ adult, al di la che si scofana tutto in 15 secondi netti, mi sembrava che con il Puppy mangiasse con piu’ gusto e sopratutto riuscivo a regolarmi meglio con le porzioni, l’ Adult ha le crocchette molto piu’ grandi.
    Sono dunque ritornato al Puppy, sto sbagliando?
    Al di là dell aspetto economico,da un punto di vista di alimentazione?
    Credevo che il puppy fosse piu’ sostanzioso per cui casomai stavo attento alle porzioni, non che fosse meno nutriente.

  27. Non potrebbe essere che a lungo andare si senta disturbato da qualcosa nelle crocchette? colorante- conservante o altro? e che per questo non le voglia più? magari senza manifestare sintimi particolari al momento ma che nel tempo potrebbero apparire? I mie levrieri- tanti- non si stancano mai della carne , anche della stessa (come il lupo), mai, e sono felici quando la mangiano, mentre schifano le crocchette e si intristiscono per me giustamente! qualsiasi cosa è più buon, soprattutto il pane! sono stupendi!

  28. Articolo interessantissimo! Il mio cane aveva ingerito per sbaglio un pezzo metallico (cosa non ha ingerito in 11 mesi non lo so!) fatto sta che siamo andati avanti per giorni a patate e carne… lui le adora! Ma per farlo tornare alle crocchette… una via crucis! Allora prendevo le patate e le mettevo sulle crocchette e pian piano si è riabituato! Ma la cosa che mi sconvolge di più è che io a 11 mesi gli do ancora i Puppy… mi hanno detto che glieli devo dare fino ai 2 anni! Bene, da oggi inizio a fare esattamente come dici tu! mescolo i due tipi e evito anche di spendere un patrimonio! Grazie!!!!

  29. Ciao Valeria, grazie per questo articolo 🙂
    Fortunatamente la belva non aveva mai fatto altre volte scioperi, è stata la prima volta che ha fatto una cosa del genere e non le ho cambiato la pappa ma ha saltato il pasto. Così come quando faceva la svogliata non ha mai avuto cambi di cibo. Insomma ho sempre cercato di non entrare nella “spirale” come l’hai chiamata nell’altro tuo articolo sul cane inappetente.
    C’è da dire che lei è abile nella guerra psicologica perchè gli occhioni enpa non li ha fatti. Non ha chiesto altro. Semplicemente si è messa giu a dormire e basta. Ed è proprio questo che mi muove a compassione.
    Il gatto che fa lo schizzinoso ma rompe palesemente le balle non mi fa la stessa pena e non mi sento in colpa a far la dura.

    Comunque al pasto dopo ha mangiato ma non di voglia, semplicemente come fa da due mesi a sta parte, con il fumetto da “toh ti faccio sto favore e mangio”.

    Lei ha subìto cambi alimentari oltre al junior-adult perchè ci abbiam messo un po’ a trovare la crocchetta giusta. La prima, stessa marca del junior (diciamo marca A) non la digeriva bene così siam passati alla marca B. La digeriva benissimo ma quando ha fatto la tendinite le analisi erano sballate. Per la tendinite? Per il cortisone? Per la pappa? Non si sa, comunque dopo solo un mese tornammo alla marca A per escludere il fattore pappa. Rientrati i valori ma sempre brutta digestione quindi dopo un altro mese e mezzo circa abbiam provato la marca C e quella è andata bene.
    Tutti questi passaggi ovviamente valutati dalla vet, graduali (su 12 giorni), e con la marca C ci siamo da 6 mesi.

    Io lo so che è per il suo bene, e infatti la linea dura l’ho tenuta, ma un po’ mostro mi ci sento lo stesso :p

    grazie ancora

  30. Piccolo ogni tanto ci prova, ma per il suo bene non deve assolutamente cambiar dieta principale. Però, c’è un però: lui è Piccolo Principe. Dirgli di no è impossibile. Allora ho ideato i trucchetto dell’olio d’oliva: gliene spargo un po’ sulle crocchette quando fa i capricci per più di tre pasti saltati (ne fa 2 al dì), lui è contento, spazzola tutto, e dal pasto dopo mangia anche senza l’olio perché si è tolto lo sfizio.

  31. Io ho avuto tre boxer che, notoriamente, sono letteralmente “senza fondo”: mangerebbero sempre! Ho sempre tenuto la “linea dura”: non vuoi mangiare? Ok, si vede che sei sazio. Quando Peppe dovette passare dalla dieta casalinga alle crocchette apposite per il suo disturbo, rimase 48 ore senza mangiare, ma non mi preoccupai affatto: era bello pasciuto e io stavo facendo semplicemente il suo bene. Per cui, bando ai sensi di colpa: non siamo dei mostri, al contrario, curiamo e nutriamo i nostri amici pelosi al meglio.

    P.S.: sarei interessata anche io ad avere notizie sulla dieta BARF, sebbene molti veterinari vedano rosso come i tori se gliene parli…

  32. ” partono le fettine di prosciutto, il sottofiletto appena scottato, l’ovetto sbattuto…” :O
    Belin, con quel che costano prosciutto e carne, ci manca anche che le do al cane 😀 😛

  33. Ora mi ritaglio questo articolo, lo faccio giallo coll`evidenzatore e me lo appiccico in cucina…io sono quella dei sensi di colpa che mi ammazzano se mi sembra di essere stata troppo rigida coi cani.
    Pero` il fegato fa parte della dieta dei cani…io una o due volte la settimana glielo do`, proprio fatto al microonde, a tutti e due, al posto del pollo o della carne e stanno bene! ….. non mi dite che fa male!!!!

    • a Ermanna: iol fegato fa bene e piacve, è la cottura al microonde che è malsana e distrugge buona parte dei nutrienti denaturando proteine e vitamine: mettilo nel forspo su carta formo già tagliato a bpocconi con le forbici e con un po’ di alluminio sopra e cuocilo fra i 120 e i 180 gradi a seconda di come lo vuopi x 5-15 minuti. Oppure si può dare crudo (il e il mio caene quando lo comprto x me ne mangiamo sempre un po’ crudo, lo faccio fin da piccola). Anche altre carni le puoi fare con lo stesso metodo o simile, oppure puoi bollire già a pezzetti e poi dare brodino con carne di fegato o di cuore o pollo o carne trita ecc (magari aggiungendo al brodino una carota a tocchetti o qualche altra verdura e un pizzichino minimo di sale (un quarto di ciò che useresti x te) ma non cipolle o simili.
      Io alla mia do crocchette ma se capita faccio minestrine con le parti “£di scarto” (quelle + dure non codse marce) delle verdure, anche cose come la pelle delle patate ben lavata o le coste dsi delle bietoler, i torsoli di una mela a pezzi senza semi e picciolo ecc + magari un po’ di carne o cotenna di prosciutto che una volta cotto taglio a pezzettini e se deve fare da pasto una piccolissima parte di riso da stracuocetre, oppure se il brodo di verdura è meno ricco ci inumisdisco le crocchette.

      • Eh! la mia colazione preferita e` fegato crudo ciapula` (tagliato a coltello) con olio limone sale e pane…anche io abituata da piccola ^o^. Per i cani io prima bollivo o scottavo sempre la carne ma poi mi hanno consigliato di farla a microonde…in effetti anche io ora mi mangio il petto di pollo fatto al microonde perche` e` decisamente piu` buono che bollito! (idem se lo devo mettere in gelatina)Per esempio si sala da solo, non so come sia possibile ma e` cosi` e non serve il sale. Pero` se mi dici che danneggia proteine e vitamine tornero` alla bollitura o al forno! GRazie!

  34. Grazie per quest’articolo! cade proprio a fagiolo! il mio pelosetto si sta riprendendo da una brutta anaplasmosi che gli ha fatto precipitare l’ematocrito a 30 (per dirne una!) quindi per qualche giorno, la mattina, gli cucinavo al microonde del fegato (che io odio!) e da oggi smetto visto che sta moooolto meglio (corre, gioca etc). sono sicurissima quindi che “fara’ i capricci”… ma come resistere?????? l’abbiamo un po’ viziato nelle ultime settimane perche’ era proprio a terra (carni rosse, pollo…)

    • Ma non c’é nessun motivo per cui smettere di dargli carne “vera”, cotta o cruda che sia! (Se cotta, possibilmente appena scottata) Farete felice lui e sarà anche più in salute che a mangiare tutta la vita roba confezionata.

    • a Beany:

      MICROONDE NOOOO: è molto malsano x cucinare e scaldare il cibo x cani e umani (infattti si dice alle madri di non scaldare mai il latte x i neonati in microonde perchè perderebbe buona parte dei nutrientri)..

      se vuoi x comodità tornare alle crocche ok (ma sceglile bene, marche prima buone come la Forza 10 sono peggiorate tantissimo da un annetto circa, ricontrolla gli ingredienti x vedere se sono ancora buone quelle che usi), però se x qualche motivo vuoi dargli fegato o altra carne bovina (il fegato a cubetti crudo o scottato è ottimo come premietti x insegnare alò cane comandi perchè piace moltissimo, anche il cuore a quadratini crudo o scottato piace molto come piace molto la trippa e quella che compri x umani è già precotta sennò vendono anche quella x cani cruda talvolta con residui predigeriti di fieno e simili che + l’ideale x i cani ma puzza) NON passarlo al microonde perchè è malsano e distrugge la struttura delle proteine e delle vitamine (lo stesso vale pure x il cibo x umani, soprattutto passare verdura al microonde è il miglior modo x renderla non + efficace a livello di salute): se vuoi o lo dai crudo oppure lo tagli a cubetti con le forbici e lo metti in una teglia sulla carta form,o e lo passi in forno a 120-180 gradi x 5-15 minuti a seconda dello spessore e grado di cottura che vuoi, puoi migliorare la cosa mettendo u foglio di dommopack/alluminio appoggiato sopra il fegato x farlo seccare m,meno in cottura. Si può anche scottare in padella ma il forno sopprattutto se hai un piccolo forno elettrico è la cosa + comoda e non deteriora i nutrienti come il microonde, sennò al limite si può anche passare alla griglia o fare a cubetti e bollire e il brodino si da al cane, o farlo a vapore sempre già a cubetti. Il microonde è praticissimo ma veramente, rovina le proprietà nutritive di ogni alimento: io lo usavo tanto ma quando l’ho scoperto ho smesso di usarlo (soprattutto chi è tanto attento da dare la BARF al cane scongelargli la carne in microonde è assurdo anche se comodo visto che anche stando attenti almeno la superficie si cuocerà un po’ e le microonde denatureranno molte proteine peggio che se bollissimo la carne da dare al cane, e danneggeranno la struttura delle ossa rendendole molto fragili ed esposte a microfratture x via del metodo di riscaldamento che usa il microonde..

  35. Valeria mi hai risolto un problema! Aida, la nostra Corso di un anno e mezzo, è da qlke giorno nella fase “le crocchette (che costano tanto tanto e col sacchetto da 20kg appena aperto) non le voglio più” … Sentendoci un pò cattivoni e soprattutto essendo molto ignoranti, le lasciavamo la ciotola davanti..dalla quale ogni giorno spariva giusto una manciata di crocchette..proprio per non morire di fame… Ma da oggi si cambia! Via la ciotola dopo 10 minuti! Aida preparati, arriveranno tempi duri!! Giochiamo a “chi la dura, la vince” , e ora vediamo se le tue crocchette speciali non sono più così buone come un tempo!
    D’altra parte, coi suoi 40 kg suonati, credo che avrà ciccia di riserva per diverso tempo, prima di morire di fame! 😉
    Grazie di nuovo, e complimento per un altro articolo molto utile!

    • La Barf é una nuova moda?!?! Allora lupi , dingo , cani selvatici ecc..seguono delle mode? Lasciando perdere i nomi e le etichette, e il fatto che di alimentazione a crudo se ne parla da pochi anni, di nuovo non c’é proprio nulla! Io preferisco definirla alimentazione naturale, perché altro non è! Comunque volevo dire la mia sulla mancanza di avere un gusto personale sui cibo , da parte dei cani. In effetti le crocche penso abbiano tutte lo stesso sapore, e sono convinta che abbia poco senso stare a cambiare mille volte i “gusti” , perché in effetti il più delle volte vengono mandate giù senza quasi masticarle; ma con l’alimentazione cruda, che viene masticata moooooltooo più lentamete,perché devono anche fratumare le ossa,ho notato che ci sono davvero differenze, le carni hanno sapori e odori diversi, che il cibo industriale non ha più: ho un cane a cui la carne di coniglio proprio non va giù, un altro che adora quella di ovino, entrambi amano molto le frattaglie, cuori e polmoni e simili. Con il “vero” cibo, il cane ha davvero sapori diversi tra cui barcamenarsi, e a volte insistere per forza che mangino un alimento non è giusto, secondo me.

      • “le crocche penso abbiano tutte lo stesso sapore” Fidati, non è così, ho rpovato di persona 😀
        Hanno gusti e odori dievrsi le une dalle altre :p

        • le crocche hanno almeno odori molto diversi. la BARF non l’ho mai usata (è una mia paranoia x le ossa e poi temo non potrei permettermela come spesa, meglio una crocca di qualità x le mie esigenze e ogni tanto qualche sfizio tanto ma mia Pitbulla Trogolo anche se le do qualche extra gustoso le crocche non le rifiuta ed è abituata fin da cucciola a prendere degli extra vari senza andare in diarrea, dalla minestra a un po’di pesce al vapore, a un po’ di trippa, fegato cotto o crudo o cuore cotto o crudo ecc, e al compleanno un kebab misto senza ne pane ne patatine e insalata ne salse ma solo carne: lo adora e lo faccio come regalo poi il gestore del negozio dice che è così entusiasta di quel cibo che fa pubblicità al locale: solo cose piuttosto sane x lei ma diverse, a parte qualche piatto da leccare, ma li se ingurgita in tutto mezzo cucchiaino da caffè di condimento o rimasugli è già tanto, però le da soddisfazione. Ha 8 anni, se fin ora non ha mai fatto capricci dubito che li farà adesso).

          Però quando ho scoperto che il Forza 10 Diet al pesce aveva cambiato formula diventando da mangime di tipo medio/alto a becchime x polli (ecco perchè Pitbulla era ingrassata e aveva perso muscoli nonostante le dosi sempre uguali di cibo) ho ordinato dopo lunga meditazione l’N&D Farmina all’agnello senza grano (spero aiuti x le sue allergie e che non sia troppo proteico x la sua vita ed età nonostante sia un cane molto vitale), e nel frattempo finito il sacco di crocche Forza 10 ho usato le 18 scatole di “umido di Tonno Bianco Forza 10 diet” che avevo comprato prima che la Forza 10 deteriorasse (il diet non è light ma è quello x cani allergici)…e le ho assaggiate: sanno veramente di patè di tonno un po’ insipido senza olio e con lische finemente triturate (hanno triturato pesci interi), sembrano un misto fra una scatoletta di tonno e un patè di tonno rio mare di quelli da spalmare sui panini (sono anche buone, le crocchette non potrei mangiarle perchè hanno odore ma non gusto quando ho provato ad assaggiarne un pezzettino, ma quelle scatolette hanno un buon gustino di tonno, peccato che la Fora 10 adesso non le faccia + con i vecchi ingredienti: devo confessare che dandole mezza scatoletta alla volta 2 volte al giorno e tirandola fuori con il cucchiaio lecco il cucchiaio ogni volta…e se avessero continuato a farle una o 2 volte al mese le avrei dato quello). Poi fra meno di una settimana finisco le scatolette (che erano quasi in scadenza) e passo alle nuove crocche sperando non tanto che le piacciano (figurati se non ci si avventa sopra! Potrei veramente nutrirla a rape verdi come dice quella barzelletta e senza farla digiunare x settimane x convincerla, se mangia volentieri pure un cetriolo scondito!), ma che siano adatte a lei e al suo stile di vita.

    • sì sì anch’io vorrei sapere cosa ne pensi della dieta BARF! Anche se forse è più tema da veterinario, ma io dei veterinari… mi fido e non mi fido!

    • Sono passato alla BARF, che non è una moda ma una filosofia, da qualche anno, con entrambi i miei cani.

      L’unico rammarico che ho, è quello di non avere scoperto prima questa alimentazione, i miei cani stanno benissimo, ho risolto anche un sacco di problemi con il più piccolo, diverse intolleranze e fegato pigro.

      Certo, è meno comodo per noi preparare il loro cibo, bilanciarlo al meglio etc etc non ci si improvvisa, ma i risultati ripagano degli sforzi.

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