mercoledì 17 Aprile 2024

Terrier di tipo bull: facciamo un po’ di chiarezza sulla “bontà”

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI –  Nonostante l’articolo “Una serata tra killer”, pubblicato ieri, fosse appunto il racconto di una serata,  di un incontro culturale, e non certo una relazione accurata su tutti i terrier di tipo bull, qualche lettore si è preoccupato per l’impostazione troppo “buonista” (“non puoi far credere che siano cani come tutti gli altri!“),  mentre qualcun altro ha sostenuto che “se fossero stati VERI pitbull e VERI amstaff, sarebbe stato impossibile tenerne tanti in uno spazio così ristretto”.
Mi sembra giusto, allora, chiarire qualche punto, mostrandovi anche alcune delle mie slides (non posso mostrarvi quelle degli altri relatori perché non le ho). Per vederle più grandi, cliccateci sopra (cosa che si può fare con tutte le foto di questo sito, per chi non lo sapesse!).
Per esempio:

a) l’impostazione “buonista” forse l’avrò anche data all’articolo, ma di certo non è stata data alla serata.
L’incontro aveva lo scopo di abbattere i falsi miti, come quello del cane “creato in laboratorio” o quello del cane che “come vede un altro cane, gli parte l’embolo e non lo tieni più”: ma abbiamo ribadito più volte che i TTB NON sono cani per tutti, che l’impostazione “tanto ammmmore” può diventare deleteria esattamente come quella alla “acchiappa il gatto! Piglialo, piglialo!”; che insomma questi cani hanno bisogno di competenza, coerenza, chiarezza, polso.
Ma adesso ditemi: quali cani non ne hanno bisogno?
I beagle, i labrador?
Mah… dipende.
Uno dei pochi cani da cui giravo alla larga, quando stavo ancora a Savona e portavo a spasso la Bisturi, era un beagle killer: avrebbe voluto palesemente mangiarsela.
La Bisturi lo guardava schifata e poi guardava me con la faccia da: “Ma secondo te è scemo? Non sarebbe meglio che mi liberassi, così lo levo di torno e faccio un favore alla caninità?”
Proprio perché lei è un terrier di tipo bull (che non cercherà mai la rissa, ma che se la trova non si tira indietro), non l’ho mai accontentata e ho preferito girare al largo. Però quale fosse  il “cane pericoloso”, tra i due, lo lascio decidere a voi.
Il punto è che, essendo quello  un beagle (che ce l’aveva solo con i cani: con gli umani era buono), la gente lo guardava sorridendo quando smatteggiava di fronte a un suo simile: fosse stato il contrario, e cioè fosse stata la mia cagna (che è grossa quanto un beagle) a dar di testa davanti all’altro cane, le avrebbero girato tutti alla larghissima dicendo “ecco, questi prinzbull sono tutti assassini, sicuramente sarà pericolosa anche con gli uomini, bisognerebbe ammazzarli tutti!”. O cose molto simili.
Ecco: QUESTI sono i risultati dei falsi miti, della cattiva informazione, dello schifo giornalistico e così via.
Dire che sono tutte stronzate sarebbe “buonismo”?  Allora sì, ok:  sono buonista.

dotib) I TTB sono CANI, punto. Questo è il messaggio che abbiamo voluto trasmettere.
Sono cani meno disponibili di altri a giocare con tutti e a lasciarsi dominare da tutti, questo è verissimo: ma lo stesso vale un po’ per tutti i cani selezionati per avere buona aggressività (l’aggressività è una DOTE caratteriale, non mi stancherò di ripeterlo, e chi vuole cancellarla dal corredo genetico dei cani commette non solo un maltrattamento, ma un vero e proprio delitto genetico).
Un rottweiler, un malinois, un dobermann, un pastore del Caucaso (e potrei andare avanti con un’altra quarantina di razze almeno) possono davvero essere messi in mano alla Sciuramaria “tutta coccole e distintivo”?
Ovviamente no, a meno che la Sciuramaria non voglia desciuramarieggiarsi, non si affidi a un buon educatore/addestratore e non impari a gestire il proprio cane come Dio comanda (o meglio, come intelligenza, logica e buon senso comandano).
Sono cani che si possono mollare al parchetto, sicuri che giocheranno con tutti?!? Ma per favore.
I TTB, se proprio vogliamo trovargli qualcosa che li differenzi da tutti gli altri, hanno il “problema” di essere supercani, nel senso che hanno doti (ribadisco: DOTI) caratteriali mediamente più alte degli altri.
E quindi, come ho detto l’altra sera e come potete vedere nella slide, sono cani che vanno affidati alle persone giuste, e non a… cani e porci.
Ma anche questo, a mio avviso, vale per tutte le razze.
Affidare un chihuahua alla Sciura che gli farà passare la vita in borsetta è deleterio quanto affidare un pit bull a un cretino. Certo, il pit bull del cretino magari finirà per fare del male a un altro cane: ma il chihuahua è “finito male” già di suo.

controlloc) La cosa che mi preoccupa di più, comunque, è l’atteggiamento di alcuni lettori che hanno sostenuto che “l’indole è quella”, che “dei VERI pit bull o amstaff non si sarebbero mai comportati così” eccetera eccetera.
Cioè, pensano che all’incontro ci fossero cani di peluche?
O forse cani mal allevati, da persone che vogliono rincoglionire queste razze rendendole “da parchetto”? Sorry, proprio no. Siete fuori strada.
All’incontro c’erano, per esempio, cani provenienti proprio dall’allevamento di Abramo Calini, che seleziona utilizzando le più pure linee da combattimento americane (e non solo).
Ma è stato proprio lui a sostenere, nel su intervento, che il miglior cane da combattimento non è MAI un “cane da rissa”, perché il grande equilibrio e l’immensa sicurezza in se stessi fa sì che questi cani non “si abbassino” neppure a litigare con quelli che considerano “poveri esseri inferiori”, ovvero i “cani qualunque”.
Abramo ha fatto l’esempio del pugile professionista, del grande campione che MAI si metterebbe in mezzo ad una rissa da bar. Certo che, se capita che lo provochino e che debba difendersi, è in grado di reagire mettendo magari KO l’avversario con un solo pugno: ma non è certo lui che va a cercarsi queste situazioni.
I “veri” cani da combattimento, quelli che non sono mai stati snaturati da una selezione tesa allo show, si comportano nello stesso identico modo: quindi, se non c’è motivo di litigare, sono dispostissimi a “subire” una serata di chiacchiere umane senza cercare alcun confronto con gli altri cani presenti… ovviamente a patto che siano in mano a persone capaci di controllarli.
Senza controllo non c’è alcun rapporto corretto tra cani e umani. Senza controllo sarebbe impossibile ottenere il risultato che vedete nella slide, e cioè american pit bull terrier ADBA centrati sui loro conduttori (questi sono tutti cani da protezione civile) che ignorano i loro simili semplicemente perché c’è altro da fare.

killerI cani tranquilli, gestibili, capaci di stare in mezzo ad altri cani senza piantar casino non cadono dal cielo: sono frutto di un lavoro, costante e impegnativo, che ogni proprietario di TTB sarebbe assolutamente tenuto ad effettuare.
Ovvio che, se non ci lavori sopra, l'”indole” prende il sopravvento e diventa probabile che il TTB si prenda a botte con un altro cane: quasi sempre succede se viene provocato, ma a volte è anche lui a partire.
Quando? Semplice: quando la selezione umana ha lavorato male.
E qui, purtroppo, devo dire che molti cani “da rissa”, quelli che ammazzano gli altri cani al parchetto, o che arrivano addirittura ad attaccare l’uomo (cosa che un vero cane da combattimento non farebbe MAI, anche perché la loro selezione originaria è stata fatta abbattendo senza pietà i soggetti che solo si azzardavano a ringhiare agli umani), sono proprio frutto di accoppiamenti sbagliati: o perché sono stati fatti dal Sciurmario di turno, incompetente ed incapace… o perché si è cercato di abbassare l’aggressività in vista delle expo (e questo è successo in alcun amstaff e anche in alcuni pit bull UKC), ma per far questo si sono usati cani che non erano “più buoni” ma “più insicuri”. Sembravano, forse, più dolci, ma in realtà erano cani sostanzialmente timorosi: e spero di non dirvi nulla di nuovo, quando sostengo che più il cane è insicuro e più è facile che reagisca aggressivamente verso ciò che lo intimorisce.
Ecco perché alcuni TTB sono effettivamente “cani da rissa” e possono risultare mordaci anche verso l’uomo: perché sono stati selezionati MALE, punto e basta. Sono stata felice di apprendere che l’allevatore presente all’incontro, Mauro Gargiulo, ci tiene “soprattutto al carattere” e che non vuole creare “peluchoni da show”, ma veri amstaff.

ignoranzaOvviamente questo problema non riguarda solo i TTB, ma un po’ tutte le razze: conosco decine di border collie schizzati e mordaci a causa della sciagurata “selezione da agility”; conosco malinois isterici perché selezionati solo in base all’aggressività/mordacità (che serve in gara), senza però badare all’equilibrio; conosco pastori tedeschi che trottano a velocità inverosimili sul ring, ma che non possono neppure essere accarezzati senza che ti stacchino la manina.
Gli allevatori (o sedicenti tali) imbecilli esistono in tutte le razze e fanno danni in tutte le razze.
Perché quelli che allevano male TTB dovrebbero essere innocenti, e la colpa dovrebbe ricadere tutta sui cani?
E’ tanto ridicolo quanto contrario alla più elementare LOGICA.
Così come è contrario a qualsiasi logica il fatto che se un pastore tedesco ammazza un chihuahua (ho fatto un esempio a caso, sia chiaro: ma in una lotta tra cane grosso e cane piccolo è sempre possibile – anche se non poi così probabile – che il piccoletto ci lasci le penne) la cosa venga considerata “un incidente”, mentre se il protagonista è un pit bull diventi un caso da prima pagina.
I cani litigano da che mondo e mondo.
I cani piccoli (che spesso sono proprio i più grandi provocatori) che finiscono in bocca a un cane grosso rischiano la pelle da che mondo è mondo. I proprietari responsabili di entrambe le tipologie devono fare in modo che queste risse non accadano: punto e basta.
L’ignoranza e la superficialità nella gestione di qualsiasi cane non sono ammissibili.

pericolosiUltima considerazione: nei commenti che mi accusavano di “buonismo” ho letto, un po’ troppo spesso, un certo compiacimento nel dire che “se stavano tutti buoni nella stessa stanza non erano VERI terrier di tipo bull”.
Mi dispiace farlo rilevare, ma temo che ci siano ancora troppissime persone che si lasciano affascinare proprio dal mito del cane killer, del cane supertosto non soltanto capace, ma anche desideroso di far fuori gli avversari e così via.
Insomma, persone che cercano nel cane una rivalsa, un prolungamento (non vi dico di cosa…), una dimostrazione di quelle doti che a loro, probabilmente, mancano.
Una delle mie ultime slides sosteneva (e lo sostengo anche qui, con forza) che chi è attratto dall’immagine del cane “feroce” non è il proprietario adatto per un TTB.
Sostengo anche che i media (un po’ tutti) abbiano una seria responsabilità quando, per illustrare qualsiasi notizia che riguardi un morso di cane (fosse anche un meticcetto di sette chili, perché – guarda un po’ che strano! – anche loro hanno i denti, e anche loro possono mordere) utilizzano immagini di pit bull o di rottweiler (ormai le razze “prese di mezzo” sono quasi sempre queste due) a denti sguainati.
Hanno una grave responsabilità perché sono proprio queste immagini ad attirare i buzzurri di turno, quelli che sotto sotto sognano di poter mostrare il proprio cane con questo atteggiamento di fronte al “nemico” di turno (magari quello che gli ha dato lo spintone in discoteca, o che ha fatto il furbo con la sua ragazza).
Ecco, questa è proprio la gente a cui un pit bull o un amstaff non andrebbe MAI dato in mano: e ho il serio timore che alcune delle persone che mi hanno scritto potrebbero far parte di questo novero.
Magari no, per carità: non ho la pretesa di psicanalizzare nessuno da un messaggio su Facebook. Però il dubbietto ce l’ho.
Ovviamente, in mano a persone che amano questo tipo di immagine, il cane può diventare un pericolo: lo diventerebbe un cane di qualsiasi razza, mi pare evidente, ma il fatto è che questo tipo di persone non va a prendersi altre razze.
Va a prendersi quelle che i media gli hanno presentato con l’immagine truzza: ovvero, in questi anni, pit bull e rottweiler (in passato è toccato al dobermann, e prima ancora al pastore tedesco: è sempre questione di “mode”, nel bene e nel male).

anchenoInsomma, “cani pericolosi”? MA ANCHE NO.
Cani impegnativi? Certo che sì… come tutti i cani dai quindici chili in su.
Cani rissosi, che si lanciano a testa bassa su qualsiasi altro cane? Palesemente no, a meno che quelli presenti a Poirino non fossero tutti cani di peluche o “finti”  terrier di tipo bull: ma siccome finti non erano, si può solo dedurre che fossero in mano a persone capaci e responsabili, ovvero ad umani non pericolosi.
Perché si torna sempre lì: i cani sono cani.
Tutti i cani hanno i denti, tutti i cani possono litigare, tutti i cani grandi possono far male seriamente a un cane piccolo (o ad umano, che si “rompe” molto più facilmente).
Più il cane è grande, più ha un morso potente (ma quella dei “tot chili di potenza a centimetro” è un’altra palla galattica: non è mai stata fatta alcuna misurazione del genere), più ha doti spiccate di aggressività, combattività e resistenza, più diventa impegnativa la loro gestione da parte degli umani.
Ma questo è talmente scontato che a Lapalisse gli fa un baffo.
Se i TTB sono considerati cani “più difficili” o “più pericolosi” di altri di mole, temperamento e potenza equivalente (o anche superiore) è sempre e solo colpa della cattiva informazione… e del fatto che la cattiva informazione, arrivando capillarmente ovunque, attiri come mosche sul miele i truzzi e buzzurri vari, che il cane pericoloso godono ad averlo.
Mi dispiace, ma da qui non si scappa.
Poi, sia chiaro: ci sono anche “truzzi & buzzurri” che si prendono il cane tosto e poi lo gestiscono in modo impeccabile: onore al merito (non è mica un delitto essere truzzi: anch’io, a volte, un po’ lo sono. Però è un delitto nuocere agli altri per colpa della propria truzzaggine).
Quelli che invece il cane tosto lo usano come un’arma, o lo lasciano libero e senza controllo… ecco, quelli sono i veri umani pericolosi.
E questi vorrei tanto che si facessero almeno un piccolo esame di coscienza e che si rendessero conto che per dimostrare davvero di essere i più tosti, o di avercelo più lungo, farebbero bene a girare col barboncino, non col pit bull.
Pensate un po’: il bullo di periferia così sicuro di sé da girare col barboncino al guinzaglio, perché non ha bisogno di dimostrare niente e perché sa che nessuno si azzarderebbe a dirgli “ba”. Perché sa che rispettano LUI, non il cane!
Di fronte a un tipo così tosto, io mi leverei tanto di cappello.
Perché…  guardate che a farmi rispettare perché ho un pit bull al guinzaglio son capace anch’io, vecchietta cicciona e senza fiato.
Ma sai che soddisfazione!

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45 Commenti

  1. Devo dire che si fa fatica a trovare un altro testo sui terrier nel web scritto attrettanto male, con dati inventati di sana pianta, con opinioni riportate addirittura da allevatori di “cani da combattimento” (che cosa sarebbero poi ? ) che chiaramente non sanno una beneamata cippa di genetica e sono braccia tolte all’agricoltura che fanno soldi facendo accoppiare animali per rivenderli (mestiere deplorevole e immorale). Insomma complimenti perchè era da un bel pò che non mi triggeravo così, davvero Valeria si vede che hai studiato all’università della vita per scrivere sti capolavori.

  2. Hai praticamente descritto il mio Devil, Amstaff maschio fuori taglia di 40kg(con pedigree)!!!
    Cresciuto con un Pinscher nano di 3kg🤣🤣🤣(che coppia!!🤣🤣)
    Tutti e due maschi!!!

  3. A me e successo che il mio Amstaff e scappato e si e azzuffato con un pastore randagio … Il vicinato solo perché il mio e di razza “killer” lo hanno bastonato con una zappa facendoli quasi perdere un occhio … Anticipo che e scappato perché due cretini erano venuti a rubare a casa…. In tutto questo il mio Amstaff fa parte di un percorso a livello comportamentale del mio bimbo di 5 anni praticamente mio figlio parla solo se c’è il mio cane ….

  4. Premetto che possiedo un meticcio e un border, quindi delle razze sopracitate non le conosco.

    Forse ho capito male l’ articolo, ma sono rimasto abbastanza basito quando ho letto “cani da conbattimento”. Nel 2016 (quasi) mi sembra da trogloditi allevare o addestrare cani per combattere! Ricordo anche che i combattimenti fra cani sono illegali in Italia!

  5. Ciao a tutti io parlo da proprietaria di un amstaff maschio, io chiaramente mi trovo d’accordo sulle cose dette altrimenti sarei ipocrita no? Però non riesco a biasimare nemmeno chi ne abbia una certa paura, cioè, vero che i media non hanno aiutato, ma leggendo questo articolo da ignorante, viene spontaneo domandarsi “allora se incontro un ttb con padrone per strada, devo stare alla speranza che questo non sia un incosciente o che dove l’abbia preso ci sia una buona selezione? Chi mi dice che non sia stato mal selezionato e cresciuto male?”. Un occhio esperto lo vede al volo dall’impostarsi di cane e padrone, ma la sciuramaria di turno col topo d’appartamento che di cani sa solo che sono cani, che ne può sapere?
    Quello che possiamo fare noi padroni di ttb, è fare una buona informazione.

  6. Sarà tutto vero, però per diretta esperienza dico che la cosa non è semplice e che mi sembra che il grosso problema sia la mancanza di ritualizzazione dello scontro da parte dei Bull Terrier rispetto a buona parte degli altri.
    La maggior parte dei cani decentemente socializzati manda una serie di avvertimenti, con crescente grado di intensità, prima di prendere l’iniziativa di attaccare e mordere.
    Ho assistito con i miei occhi (e le mie orecchie) a Bull Terrier che si mettevano a mordere forte perché eccitati dal gioco. E cani pastore, abituati a non stringere MAI il morso nel gioco, guaire sgomenti.
    E parlo di cani con padroni mediamente normali e attenti all’educazione, non di filibustieri dissennati, che usano il cane come una protesi compensativa della loro supposta virilità.
    Ci saranno casi a casi, e non si può generalizzare. Però, dai, non bisogna essere prevenuti, ma un po’ di prevenzione ci sta..

    P.S.: con gli umani sono convinto siano bravissimi e super affettuosi.

  7. Ciao a tutti gli amanti di bull terrier, sono qui a scrivere due parole, x difendere e screditare questo mito di cane cattivo e mordace come qualcuno insinua.
    Devo dire che da quando abbiamo preso il nostro bull t. Si è’ creata una serenità in famiglia e con amici comuni che devo dire non mi sarei aspettato,quando vedo giocare il cane con bibbie divertirsi entrambi, non ci volevo credere, per il gioco starebbe delle ore , senza essere aggressivo con chiunque.
    Una volto sono,andato,al,festival latino americano, non lo,hanno fatto,entrare perché considerato, pericoloso e mordace, nota bene all’interno bi era un rotv. E un bi gol che n abbaiavano tutta la serate e sono convinto che se li lasciavano un attimo,succedeva di tutto e di più, il mio no non poteva entrare perché pericoloso, ho detto,alla vigilanza che i più mordaci erano loro, con i loro atteggiamenti da bulli da strapazzo.
    Sono devoto andare via x questi idioti.
    Se poi vogliamo dire del cane che forte tenace e è non si ma mettere le zampe in testa, e ‘ vero ma che vada a morsicare gli altri cani, no, solo se viene attaccato può reagire , ma sfido qualunque cane a non difendersi, ci ha provato un rotvailer, ne ha pagate le conseguenza con mio dispiacere, gli si è’ attaccato alle orecchie e non si è’ staccato più, sono dobuto intervenire , x staccarlo, risultato, distacco,dell’orecchio, subito portato dal veterinario x le cure, quindi come si suol dire se non tiri la coda a questi cani non fanno nulla , son di grande compagnia e divertimento x i bambini e adulti .
    Grazie è scusate se a qualcuno ho dato fastidio

  8. Salve.
    Leggo da tempo la tua rivista on-line e noto come ti batti contro la “criminalizzazione” dei terrier di tipo bull. Vorrei segnalarti su questo un articolo storico de “La Stampa”, che molto probabilmente ha incominciato la “criminalizzazione” di questi cani: http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0978_01_1987_0177_0030_13456857/

    Spero che ti sia utile.

    Saluti.

    Michele

  9. La cultura cinofila che dovrebbe accompagnare la nostra razza è un tassello fondamentale per il giusto e meritato rispetto che i nostri meravigliosi cani meritano.
    Senza la giusta informazione e selezione dei nuovi proprietari non c’e’ cultura cinofila che tenga. Abbiamo cani speciali, razze meravigliose, compagni di vita ineguagliabili.
    E’ nostro dovere morale in quanto amatori ed estimatori di una di queste razze prender per mano i futuri padroni e accompagnarli in un cammino meraviglioso a fianco del loro amico a quattro zampe. E’ nostro dovere esser dei punti di riferimento per tutto, sempre e in ogni momento.
    Chi fa parte della nostra grande famiglia sa che la porta e’ sempre aperta e non si e’ mai soli.
    Nell’articolo di Valeria Rossi in foto: The Lord of Silence (MCh Lelen Willynwood take it easy x A lion in the sun) & Lelen Miss Tigresse (MCh Playmakers Cotton Dragon X Srcky’s cudas hot spicey) amati viziati coccolati e soprattutto educati da una persona speciale India Andrea Bergamini. Un grazie dal cuore a tutte le persone che decidono di avere al proprio fianco un ttb!

  10. Cara Chiara,
    ho precisato che volevo lanciare degli stimoli di riflessione.
    La risposta di Valeria (patentino) entra nel merito con un proposta possibile e auspicabile. Io sarei per un patentino per tutte le razze e tutti i meticci.
    Per quanto riguarda la metafora delle armi, è evidente che non toglierei le armi alla P.S. così come non toglierei mai i terrier tipo bull agli addestratori, alle unità speciali, agli specialisti di pet teraphy e altro.
    Saluti

    • Eviterei di addentrarmi nel ginepraio costituito dai soliti discorsi sulle armi e cose di quel genere. Prendendo per buono il principio che quello che potrebbe nuocere , se tolto di mezzo no avrebbe più la possibilità di farlo, affermiamo un principio piuttosto generalizzante e , a mio modesto avviso, sbagliato.

      Volendo fare qualche esempio si dovrebbe evitare di concedere patenti e vendere auto (oggetti che causano migliaia di morti e feriti ogni anno), si dovrebbe vietare la vendita di picconi (arma impropria recentemente usata in un tragico fatto di cronaca), si dovrebbe vietare la vendita di corde o funi capaci di reggere il peso di una persona (si eviterebbero suicidi per impiccagione), non parliamo poi di cosa troviamo in qualsiasi cucina italiana: coltellacci, mannaie, mattarelli ecc. ecc.

      Credo sia chiaro che osservando la società da questo punto di vista non si possa certo arrivare ad una logica soluzione dei tanti problemi che la affliggono.

      Insegnare ed informare correttamente, questo potrebbe fare la differenza, questo potrebbe aumentare conoscenza e consapevolezza nei cittadini responsabili. La ” caccia alle streghe ” non ha mai dato risultati soddisfacenti, il proibizionismo nemmeno.

      In ultima battuta spero che non si arrivi ai divieti . . . io sarei un bersaglio ghiotto: ho il porto d’armi e un terrier tipo bull, inoltre essendo un ometto di 1,87 m. per 110 Kg. ho un potenziale di offesa non comune . . . . potrei essere un vero pericolo per la società 🙂 !!!!

      • a Fabio:

        TI STRAQUOTO!

        poi trovo orribile l’idea di impedire a tutti meno addestratori, esperti di pet therapy e forze dell’ordine la possibilità di avere un TTB (e si dovrebbe allotra impedire di avere ALMENO anche tutte le razze da guardia e difesa, o magari TUTTi i cani sopra i 15kg..alla fine un pitbull ha molta meno probabilità di mordere un umano rispetto ad altre razze selezionate x la difesa personale, che non sono CATTIVE e pericolose ma hanno una selezione diversa che le rende adatte ai compiti ad es di difesa in polizia o esercito cosa che il pitbull ben allevato non può fare facilmente come non è il cane + adatto ad andare a tartufi o x il salvataggio in mare; è che i giornalisti e certe statistiche soprattutto USA chiamano pitbull oltre 20 razze + i loro POSSIBILI meticci + ogni cane che fa qualcosa di grave x quanto riguarda i giornalisti), quando esistoono migliaia e migliaia di persone che possono gestirli senza problemi semplicemente perchè hanno un minimo di informazioni e non sono tanto nevrotici e skizzati da non riuscire a gestire un cane.

        • Oltre ai truzzi che vogliono “labbestiaferoce” ci sono anche altre categorie di persone a cui mettere in mano un cane può risultare un disastro (ma se il truzzo talvolta può essere educato almeno parzialmente, altre categorie sono più problematiche..)..

          A proposito di nevrotici, spesso si dice che chi ha disturbi psichiatrici non dovrebbe prendere certi cani o cani ecc: in certi casi è vero, ma se una persona ad es avesse avuto un periodo di depressione ciò non la renderebbe inabile a vita a gestire un cane pitbull compresi (anzi sono cani molto antidepressivi con la loro gioia di vivere e voglia di giocare e coccolosità), mentre tantissima gente non diagnosticata come malata di mente può avere personalità totalmente inadatte a gestire u cane (ad es mia zia è+ riuscita a rendere mordace metà dei cani avuti e instabile l’altra metà..e la mia pitbulla ha avuto paura di lei x mesi, la trovava strana mentre con l’altra gente non faceva così): ad es persone INCOERENTI (come possono educare un cane) molto represse, nervose e inclini a scatti d’ira, bambinizzatrici coatte (o mix di tali tratti) ecc, possono fare grossi danni alla psiche di un cane o renderlo ingestibile e perfino pericoloso.. Chiaramente oltre a tali categorie anche i sociopatici (soprattutto se con componente sadica, ma un cane ha bisogno di calore emotivo quindi anche un sociopatico non sadico è inadatto) sono molto pericolosi x i cani, non tanto x come useranno il cane ma per ciò che potrebbero fargli.

          Fare test psicologici prima di affidare cani non mi sembra il massimo, però un unione di seria informazione fatta sin da bambini e magari un corso obbligatorio gratuito (ma perfino un libricino gratuito dato dal veterinario aiuterebbe), uniti ad una seria campagna contro i cucciolifici e gli allevatori improvvisati e a una campagna pro Allevatori con la A maiuscola (alla fine solo loro possono controllare veramente a chi danno i cani e fare + informazione sul cliente e far diminuire i cani che arrivano in canile, le campagne di certe associazioni che spingono il canile AL POSTO dell’allevamento sono DELETERIE a meno che non si voglia continuare a far prosperare i canili come “numero di cani”, e spesso i criteri con cui vengono affidati i cani in vari canili e da associazioni è almeno in parte opinabile o deciso da persone tutt’altro che competenti).

    • Infatti ho commentato nello spirito della discussione.
      Mi scuso se le mie parole sono state fraintese come sterile polemica, ma non era intenzione.

  11. Ho letto con attenzione il bell’articolo della Sig.ra Rossi e con altrettanta attenzione i commenti scaturiti. Ho visto il mio primo pitbull nel 1995, appassionandomi subito a tutti i terrier di tipo bull, in particolar modo all’american Staffordshire terrier. In concomitanza con un’esperienza di volontariato presso un’associazione privata e autofinanziata di recupero e affidamento cani, mi sono appassionato a tal punto da decidere di averne diversi nella mia vita e dopo alcuni anni ho deciso di allevare questa razza, con un affisso riconosciuto ENCI/FCI (non che questo, ahimè, garantisca serietà ed amor proprio per i cani). Allevo dal 2003, anche se la mia prima cucciolata ho deciso di realizzarla nel 2007, perché c’erano gli effettivi presupposti di conoscenza, di preparazione, logistici. In questi anni la battaglia è sempre stata la stessa : l’opinione pubblica. E’ vero che spesso chi mi viene a trovare in allevamento ha comunque un atteggiamento positivo verso questi cani, ma ho notato spesso, purtroppo, una leggerezza nell’avvicinarsi a questa razza davvero preoccupante. Inutile dire che sono praticamente d’accordo su tutto quello scritto da Valeria nel Suo articolo e ritengo che, oggi giorno, i nemici fondamentali dei nostri amati TTB siano gli “allevatori improvvisati” e i “proprietari improvvisati”. In questi anni ho lavorato con diverse linee di sangue, con diversi soggetti provenienti da accoppiamenti realizzati in outcross, in linebreeding o anche in inbreeding e ho potuto vedere i vari risultati. Ho allevato cani dall’indole più docile o più rampante; cani più portati al confronto (non necessariamente più “insicuri”) e cani più “tolleranti”. Non ho mai cercato di “smorzare” quelli che tanti reputano “gli spigoli caratteriali di questa razza” perché in essi ho trovato, nel mio cammino, qualcosa di unico e che vale la pena preservare. Il “non scendere a compromessi” deve, per quanto mi riguarda, essere relativo non solo al cane che sto allevando…ma anche alla persona a cui intendo affidare un mio cane. IN questi anni sono quindi passato attraverso conoscenze con persone a cui mai e poi mai avrei affidato un mio cane (o forse un cane in generale). Queste persone non erano necessariamente “truzzi” di paese, ma a volte anche persone insicure, “statiche”, troppo “introverse” perchè senza quella scintilla che avrebbe potuto accendersi con un cucciolo di AmStaf nella vita. Una grande addestratrice di cani da soccorso nautico che da tempo lavora con pit e amstafs una volta mi disse “Se vuoi che questi cani ti diano quello che chiedi, devi essere alla loro altezza. Devi essere vitale, intelligente, curioso, avere predisposizione alla vita…allora l’empatia sarà totale”. Ho creduto fin dal principio a questo bellissimo concetto..e negli anni a venire ho avuto modo di constatare che aveva ragione. Un cane ben allevato deve essere dato ad un buon proprietario (senza la presunzione di giudicare nessuno…se non in ambito “cinofilo”). Parlare di “armi cariche” è molto comodo e sbrigativo…perché il lavoro del buon allevatore non finisce appunto nell’allevare un buon cane..ma continua nel trovare la giusta famiglia per questo cane ed essere presente durante il percorso che faranno insieme. I problemi che le “nostre” razze stanno avendo, negli USA in primis, a causa della BSL devono essere di stimolo ad allevatori, ad educatori, a proprietari e più in generale agli appassionati per cercare, in ogni ambito di “appartenenza”, il meglio per loro. La buona selezione genetica, la ricerca della salute fisica e mentale, la socializzazione (non di quelle “a tutti i costi” ma piuttosto quella “ponderata, ben fatta e costruttiva”), la corretta gestione anche con l’ausilio di esperti educatori (ed in ITalia ne abbiamo di buoni) devono diventare un tutt’uno. Solo allora si potrà far vedere, a testa alta e con il sorriso stampato sul volto, quanto “valgono” questi cani senza paura di essere smentiti da nessuno. Buona continuazione.

  12. Per sgombrare il campo da equivoci dico subito che circa vent’anni fa ho passato parecchie ore ogni giorno con l’Amstaff dell’allora mio capo. Era un cane simpatico, affettuoso e davvero adorabile. Ci volevamo bene. Quindi non sono una persona prevenuta.
    Faccio però alcune riflessioni. Forse un po’ provocatorie, ma -come dire- per stimolare il dibattito, non perché abbia delle convinzioni indiscutibili:
    1. Le stragi che periodicamente(!) avvengono negli Stati Uniti sono colpa delle armi o dei proprietari delle stesse? Ovvio, dei proprietari penserete.
    2. Forse a pensarci bene non sono solo colpa dei proprietari “truzzi & buzzurri” come dice la nostra Valeria, o magari depressi, bipolari, schizzofrenici o altro. Forse la colpa maggiore è una legislazione ed una cultura che permettono a chiunque di possedere armi micidiali.
    3. In paesi dove le armi non sono diffuse tra la popolazione queste stragi non avvengono mai o quasi mai. E non perché ci sono meno cerebrolesi, ma semplicemente perché tra il dire e il fare conta molto il mezzo che hai a disposizione o meno.
    4. Lo dimostra un caso davvero sorprendente. In Giappone, nel dopoguerra, il governo preoccupato dal crescente numero di suicidi utilizzando il forno a gas, decise di togliere il gas dagli appartamenti e convertire in elettrico. Sembrava una sciocchezza totale. Invece i suicidi totali diminuirono drasticamente.
    5. Alcune razze, se male educate e male socializzate, possono essere delle armi davvero micidiali. Un chiuaua può bucarti una mano (se ci arriva), altri cani mordono, anche molto forte, ma poi lasciano. Altri hanno nei geni l’abitudine e la forza per non staccarsi più, lacerando e strappando tutto quello che hanno sotto i denti.
    6. Per avere una pistola bisogna ottenere il porto d’armi e si può sparare solo al poligono. Se le pistole si vendessero nei grandi magazzini e si potessero portare per strada, penso ci sentiremmo tutti un po’ più insicuri.
    7. Dei cani di Valeria e di molte altre persone serie mi fiderei ciecamente. Ma i suddetti truzzi ci sono e i loro cani purtroppo fanno danni seri. Credo che chiunque frequenti aree cani pubbliche abbia qualche storia da raccontare. Che vogliamo fare?

    • Scusa, ma perché ci sono i tipi che fanno le stragi in America -che rispetto al numero di civili in possesso di armi sono comunque un numero ridotto- toglieresti le stesse anche alle forze dell’ordine?
      Non è un discorso che sta in piedi. A meno che tu non intenda, e in quel caso sono d’accordo, che sarebbe una buona idea istituire patentini e controlli per cani di una taglia superiore a tot kg o almeno concedere tali cani a chi non ha disturbi di un certo tipo.
      Il governo giapponese ha tagliato il gas…ma NON il riscaldamento, vale a dire che ha affrontato il problema con un approccio diverso dal precedente, dopotutto.

    • Quello che personalmente predico da anni (e non lo predico certo solo io): patentino cinofilo. Ma la politica ha ben altro a cui pensare…

  13. condivido pienamente: il miglior cane che ho avuto è stato un APTB ADBA femmina, vissuta per quasi 15 anni che, nonostante fosse sempre in giro con me, non mi h mai dato alcun problema con persone o altri cani. Ora abbiamo 2 STAFFY con i quali stiamo iniziando un percorso di IAA al quale stanno rispondendo molto positivamente. Su FB abbiamo creAto il gruppo A PAW FOR YOU al quale anche Lei ha aderito, se trovasse il tempo sarebbe bello un suo commento o consiglio. grazie

  14. Vi ricordate all’inizio di “la carica dei 101” la sfilata di cani ognuno col proprio bipede e delle relative somiglianze? In giro la stragrande maggioranza dei cani bulli, sono accompagnati da umani altrettanto bulli – anche di più – come molti uomini piccoli di statura so dotano di macchinoni grossi grossi… Per il resto, al solito l’ignoranza dilaga e c’è da stupirsi se di incidenti seri non ne capitino molti di più! Personalmente, la cosa che mi ha toccato il cuore è stata la cecoslovacchina a colloquio con il bullo col faccione!!!

  15. spero di non essere stata io ad aumentare l’aggressività intraspecifica di Valeria Rossi.

    Io intendevo solo che quell’articolo precedente poteva essere FRAINTENDIBILE (purtroppo in giro c’è molta propaganda buonista e non fatta da persone come Valeria che poi spiegano altro, ma da persone che cercando di “aiutare la razza” fanno credere ai neofiti che i cani differiscano tutti solo x aspetto fisico e che il resto sia poco + che educazione, il che è assurdo), anche perchè purtroppo chi viene a questi seminari spesso sono le persone che ne hanno meno bisogno (ovvero gente che già si è informata e magari legge TPIC da sempre e ha il tuo libro sui pitbull…e sa gestire il cane oltre ad avere buon senso, mentre i truzzi o quelli che hanno paura di sti cani o i giornalisti dubito che fossero li), persone che non avrebbero portato il loro cane se non fossero state sicure almeno al 99% di controllarlo (non credo che tutti credessero di essere gli unici o quasi con il cane, maddai!), e con un controllo decisamente superiore a quello del proprietario medio (e non parlo di truzzi, ma proprio del medio sciurmario canemunito/pitbullmunito tanto amorevole quanto imbranato e digiuno dei + basilari concetti sulla coerenza e il rinforzo nell’educazione e sulle regolette base da seguire..).

    infatti poi ho chiarito meglio la cosa con la persona che aveva organizzato il seminario e con cui stavo parlando su FB dentro un piccolo gruppo che ho fatto (anche i non iscritti possono vedere la discussione x intero):
    https://www.facebook.com/groups/realpitbulldog/
    (non so come linkare la conversazione specifica ma la si trova subito sotto il link che parlava dell’evento)

  16. Grande Valeria!

    Non c’è proprio niente da aggiungere. Lo “spiegone” che ho appena letto ha chiarito fuori di ogni dubbio tutto ciò che nel precedente articolo poteva essere frainteso.

    Essendo l’orgoglioso proprietario di uno Staffordshire Bull Terrier ringrazio di cuore chi scrive per l’impegno che spende per portare a conoscenza di tutti l’essenza reale di questi tanto vituperati “terrier tipo bull”.

  17. articolo stupendo, concordo su tutto, punto per punto, parola per parola! speriamo che articoli come questo possano, pian piano, salvare questi cani unici! grazie!!!

  18. Non mi riconosco nell’affermazione “chi è attratto dall’immagine del cane “feroce” non è il proprietario adatto per un TTB”.
    Io ne sono attratto e le fotografo spesso durante il gioco dei miei cani che, appunto, giocano mostrando i denti ma non hanno mai e dico mai nemmeno sfiorato un altro cane e ancor meglio un cucciolo o un umano.
    Se avessi voluto un coniglietto lo avrei preso.
    Non sono quelle immagini che fanno del male. Anche un pincher mostra i denti.
    Ci vuole equilibrio in tutto anche nelle affermazioni così pesanti.

    • Pan la foto messa nell’articolo è quella di un cane in Defcon 3, ovvero “smaterializzati all’istante altrimenti me te magno”, proprio il genere che attizza gli umani ( generalmente maschi) scarsi in autostima.
      La Redazione non intendeva dire che mostrare i denti, a prescindere dalle situazioni, sia indice di aggressività.

  19. Chi sostiene che i TTB abbiano l’indole di attaccabrighe, probabilmente non ha mai avuto a che fare con un TTB.
    La mia Amstaff, ad esempio, giocherebbe con qualsiasi cane ed umano, a patto che “non le si manchi di rispetto”.
    I rompiscatole del vicinato, manco a farlo apposta, sono un “dolcissimo” Labrador, un “tenerissimo” Samoiedo, un “affettuosissimo” Chihuahua ed una coppia di “simpaticissimi” Shih Tzu (sindrome di Napoleone?); i cani più grossi e/o potenziali killer seriali stanno al loro posto, come è giusto che sia.
    Come ha più volte spiegato Valeria Rossi, la differenza tra un cane equilibrato ed uno squilibrato sta nell’educazione impartita alle bestiole, tutto il resto sono chiacchiere da bar…

      • Sì sì, infatti li ho menzionati perchè, nell’immaginaro collettivo, sono due teneri cagnolotti che mai e poi mai darebbero fastidio anche solo ad una mosca, non perchè siano piccoli come le altre bestiole che ho citato (la battuta sulla sindrome di Napoleone era riferita agli Shih Tsu)!

  20. Condivido Valeria qualunque cane di ogni razza subisce molto l’influsso di chi lo gestisce, ho visto golden mordaci il che e’ tutto dire

  21. Finalmente il giusto chiarimento! Felice che l’idea di Valeria sia questa qui e non quella che traspariva dall’articolo di ieri.
    D’accordissimo con tutto.

  22. convivo con pit da dieci anni e specifico anzi pit perché cosi l’ha classificata il veterinario del rifugio dove l’ho adottata a 4 mesi.ha vissuto h24 con me sia a lavoro che ovunque andassi.e’ un cane che evita qualsiasi rissa se possibile blocca anche quelle che scatenano altri cani. ma e’ un cane che va seguito fin da piccolo e con costanza.ho sempre evitato di eccitarla troppo o aumentare l’istinto predatorio che aveva innato.convive con cani di enteambi i sessi , gatti cavalli tartarughe..gioca correttamente con i bambini e con i cuccioli.ma posso anche dire che dopo l’educazione la.socializzazione in eta ‘ adulta avendo il pieno controllo sul cane abbiamo voluto divertirci e farla divertire anche con esercizi di attacco e difesa in un centro di persone preparate, ma impostato sul.gioco.e lei si e’ dimostrata come sempre equilibrata e in grado di discernere le situazioni semplicemente guardandomi.ora ho superato l’esame di addestratore enci con una pit matura che fa gli attacchi lanciati senza sbagliare di un millimetro in dib tornare a farsi fare i grattini dal figurante dopo due minuti dall’esercizio. questo solo per dire che sono cani che vanno seguiti e io per anni ho lavorato sul suo equilibrio

  23. Ehm ironicamente vorrei fare un’appunto su una delle ultime frasi che ha detto: “il bullo di periferia così sicuro di se da girare con un barboncino”. Ecco io ho due femmine di barbone, una nana e una toy e posso giurare che il bullo se girerebbe con le mie avrebbe un bel da fare! I TTB a loro farebbero un baffo tze tze 😛
    A parte gli scherzi, una in particolare (la toy) abbaia a tutti i cani e umani e l’altra la spalleggia (però in silenzio).
    Ohi ohi sono messa male non riesco a toglierle questo brutto comportamento…Ha proprio ragione quando dice che i cani sono cani e vanno educati indifferentemente dalla razza.
    Un’ultima cosa; secondo me i cani piccoli sono peggio di quelli grandi, ho avuto un terrier in passato(airedale) e ho avuto meno difficoltà nell’educazione.
    Grazie per i suoi testi sempre interessanti…Moira

  24. Uhauuu, sono la prima? 😉 Sempre bello e interessante, ed è verissimo, ho visto anch’io Border Collie schizzati (poverini), tanto da essere pericolosi per chiunque. Per il resto che dire? Le tue sono sante parole…cose che ormai tutti dovrebbero sapere, ma purtroppo ancora pochissimi sanno! Complimenti, come sempre!

    • Domenica siamo andati ad un evento cinofilo (che poi abbiamo scoperto essere organizzato malissimo) con i compagni del centro di addestramento. E per l’ occasione abbiamo affittato un autobús sul quale i nostri cani hanno viaggiato con noi, senza nessun kennel, ma sdraiati sul pavimento. Ebbene oltre a Balrog (mastino spagnolo) c’erano due dogue de bordeaux, un san Bernardo, due bobtail, un boxer, bassotti, barboni, e anche un paio di pitbull e stavano tutti sdraiati insieme senza litigare. Finche abbiamo fatto una fermata per far salire un tizio (che io ho sempre considerato un coglione) con moglie, figlia e labrador al seguito. Ebbene il labrador stava per scatenare una rissa (appena salito si stava lanciando su altri cani ringhiando)e li abbiamo dovuti far viaggiare da soli in prima fila mentre gli altri cani stavano tutti insieme qualche fila dietro; con in mezzo gli accompagnatori senza cani.

      • a eros:
        la mia pitbulla è stata attaccata minimo una dozzina di volte e minacciata decine e decine (una seriamente da una golden che x poco non scappava alla proprietaria abbarbicata ad un cancello x non cadere..), e praticamente sempre da cani piccoli (porella, se la mordono e io le intimo di non reagire sta li e subisce, e mai che quegli stronzi si scusino o corrano rapidamente a recuperare i cani, finisce che fino a che non li minaccio dicono “sono buoni”, mentre stanno mordendo il mio cane..) e una volta da una setter sfuggita al guinzaglio che è stata atterrata dalla mia senza danni 2 volte di seguito (era grossa come la mia, e la mia era al guinzaglio, ho lasciato che si difendesse sapendo che lascia a comando e avendo x emergenza anche uno stick mai usato)..mai capitato che pitbull o similpit la attaccassero.
        Fino a 3 anni la mia era portabile al parchetto, dopo è diventata meno tollerante (anche se a meno che non si sia davanti alla porta di casa se non sfidata non minaccia e comunque è contenibilissima pure da me che peso il doppio di lei..

        Certo x sicurezza preferisco non mollarla con cani sconosciuti e x strada passo sempre a circa 1 metro abbondante da cani sconosciuti, nonostante + che morsi x aria non abbia mai dato se non direttamente attaccata x potersi difendere (e solo se approvavo la cosa perchè trattasi di cane grosso).

  25. Valeria, la cosa che più mi piace del tuo sito è che parlando di cani a me sembra di imparare a conoscere meglio anche gli umani.

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