giovedì 28 Marzo 2024

Qua la zampa, è Natale: racconto N.1 – Maya

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concorsonataleOKChe freddino questi giorni, meno male che sono qui, nella mia cuccetta calda, la mia pappa buona e mamma e papà che mi vogliono bene.
Mi chiedo cosa sarebbe successo se quel giorno… quale giorno?
Ero piccolina, il mio vecchio papà mi ha presa in braccio e mi ha portato vicino ad una grande scatola di ferro verde, in una strada, mi ha poggiata a terra e si è allontanato…
“Vai a fare i bisognini? Ok, ti aspetto qui, torna subito… ma quanto ci mette? A me basta meno di un minuto…intanto mi metto dentro questo tubo, ho paura qui da sola, poi quando papà ritorna mi prende.
Quanto tempo è passato? Ho paura, sono tutta sola, passano quelle strane cose con ruote che fanno tanto rumore….tu chi sei? Non ti conosco, cosa vuoi da me? No lasciami, sto aspettando papà, se non mi ritrova qui quando torna poi cosa faccio? Lasciami…E ora dove siamo? Chi è questa vecchina da cui mi hai portato? Voglio il mio papà, perchè non sei tornato a prendermi?
Piango tutte le notti, la vecchina è tanto buona con me, ma dice che non può tenermi, cosa ne sarà di me? Non voglio tornare ancora in quel posto brutto con tutto quel rumore…Sento delle voci sconosciute, chi sarà venuto? Chi sono queste 2 persone? Mi sembrano simpatiche, senti che vocine strane che fanno, ma parlano con me? A si, mi piace se mi accarezzi li, anche un po’ sul pancino dai, ecco li, bravi, come mi piace, un altro po’… basta? Ok allora vi do io tanti bacini, mi piacete tanto, forse non si capisce, la mia coda a maialino è un po’ strana, ma scodinzolo perchè sono felice.
Mi prendi in braccio! Non stringermi così, sono piccolina e delicata, ma dove mi portate? Usciamo fuori? Facciamo una passeggiata? Ma se mi tenete in braccio non posso camminare, dove andiamo?
Il viaggio è stato lungo, ed ora dove sono? Snif snif che odori nuovi che sento, e questa?
Acqua, avevo proprio tanta sete… ops, ho fatto la pipì, e ora? Non sembrano tanto contenti, ma mi scappava, scusate.
Ora però facciamo le ninne? Sono tanto stanca, ma dove mi metto? Qui? Perchè ho un lettino così piccolo e voi uno così grande? Va bene, mi metto qui, ma voi rimanetemi vicino, non lasciatemi sola, buonanotte.
E oggi dove si va? Ve te ri na rio? E cos’è?
Sei tu il veterinario? E questo biscottino? Buono, grazie, mi piaci veterinario… ma cosa fai? Ei, ahi, perchè quella punturina? Altro biscottino? Va bene ti perdono, ma basta punturine…
Sono passati tanti giorni da quella punturina, purtroppo ne sono seguite altre, ho avuto la febbre tanto alta, ho avuto problemi col pancino, mi facevo la pipì sotto, sono stata male abbastanza spesso, ma mamma e papà mi sono sempre stati vicini…si mamma e papà, non ve l’ho detto?
Il mio vecchio papà non era un vero papà, quale padre lascerebbe la sua figlioletta, anche se diversa da lui, abbandonandola vicino a quello che ora so che si chiama secchione? No, non era un papà, era una persona a cui non interessava niente di me. Mamma e papà invece… loro si che mi vogliono bene, mi fanno tante coccole, mi danno tante cose buone da mangiare, mi portano a spasso quando possono.
Ora abbiamo trovato un grande prato pieno d’erba vicino casa, quando ci andiamo sono sempre tanto contenta ed appena mi lasciano libera inizio a correre a più non posso, corro a destra, a sinistra, qualche volta inciampo ma non mi faccio male e riprendo subito a correre, corro così tanto e veloce che dicono che potrei essere un levriero e che un po’ gli assomiglio pure…cos’è un levriero? Quelli sono grandi, io sono tanto piccina, ma a me non interessa cosa sono, a me basta poter correre libera e felice ed avere i miei genitori sempre vicino.
Mamma mi porta con sé tutti i giorni a lavoro, stiamo sempre insieme e ci facciamo tanta compagnia, papà invece mi saluta la mattina con una carezza e la sera lo aspetto sempre davanti alla porta per fargli le feste e lo accompagno in camera quando va a togliersi il suo pelo (che strani che sono questi umani, si tolgono e mettono il pelo come e quando gli pare, mah).
E poi la sera, prima di andare a dormire, stiamo tutti e 3 insieme sul divano, loro chiacchierano e vedono la televisione, a me basta stare vicino a loro e ricevere una carezza ogni tanto.
Poi quando vanno a dormire mi sistemano la cuccia e mi salutano con tante carezze….e si perchè ormai sto diventando grande e dormo da sola.
Si, dopo tanti mesi con mamma e papà posso dire che sono felice, ho tutto ciò che mi serve e soprattutto tanto amore. Sono stata davvero fortunata a trovare loro.
Da qualche giorno hanno messo vicino la mia cuccia uno strano albero, sembra uno di quelli che vedo quando andiamo al parco, ma questo è diverso. Innanzitutto è finto (a cosa serve un albero finto, lo sanno solo loro), ha tante lucine colorate, tante cose appese, sotto ci sono dei pacchetti. Dicono che siamo a Natale e quello è un albero di Natale. Ma cos’è questo Natale, io non lo so. Ho capito solo che a Natale ci si fa dei regali, quindi li sotto c’è un regalo anche per me? Snif snif, non sento odori familiari o buoni, che si siano dimenticati di me? Fa niente, io il mio regalo di Natale l’ho avuto in anticipo tanto tempo fa, quando sono entrata in questa casa, quando ho avuto la mia cuccia, la mia ciotola, i miei genitori, il mio posto in una vera famiglia.
Per questo mi chiedevo cosa sarebbe successo se quel giorno non mi avessero raccolta dalla strada e se mamma e papà non mi avessero presa con loro.
Ora potrei essere ancora per strada vagando per cercare qualcosa, un posto caldo dove ripararmi dal freddo e dalla pioggia di questi giorni, a stare attenta a non farmi investire dalle macchine che corrono veloci, a tenermi lontana da tanta gente cattiva che c’è in giro, o forse… forse mi sarei addormentata tanto tempo fa e non mi sarei più svegliata.
Per questo devo dire grazie, grazie alla signora che mi ha tolta da quel tubo, grazie alla vecchina che mi ha accolta dentro casa sua per qualche giorno, e si, grazie anche alla persona (persona, non papà) che mi ha abbandonata quando ero così piccina. Si ringrazio anche lui, perchè se non avesse fatto quel gesto così brutto e crudele, non avrei mai incontrato la mia mamma e il mio papà, a cui va il mio grazie più grande.
Spero che anche tanti altri cani, cuccioli o grandi che siano, anche se sono stati abbandonati possano un giorno trovare la felicità, chi lo sa, magari proprio a Natale anche loro troveranno la loro mamma e papà, la loro casa, la loro ciotola e le loro coccole, magari proprio sotto un albero, ma uno di quelli veri, non di quelli finti. Magari avranno la fortuna che ho avuto io.
Chi sono io? Io sono Maya.

Mirco Iacovone

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3 Commenti

  1. Lella, ti assicuro che non è per il tuo periodo mestruale che ti sono scese le lacrime; le ha fatte scendere pure a me, ed essendo maschietto dovrei essere immune da determinati tipi di “problemi” femminili. 😀

  2. Non so se si può commentare…???? Bè, io lo faccio comunque!
    Guarda io non so se è perchè sono in un periodo particolare, se è perchè sono sotto ciclo 🙁 ma mi hai fatto piangere come una fontana. Complimenti! Bravissima e….Buon Natale

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