mercoledì 27 Marzo 2024

Divieto di commercializzazione cani in Florida? Sì, ma per i cagnari!

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coconutdi VALERIA ROSSI – La notizia, apparsa su Vanity Pets, viene titolata in modo da far saltare sulla sedia chi legge: “Florida: stop alla vendita di cuccioli d’allevamento”.
All’interno si parla di una cittadina, Coconut Creek,  che ha vietato “la compravendita di animali d’affezione allevati a scopo commerciale” (che già è un po’ diverso dal titolo): il tutto condito da un’entusiastica dichiarazione del direttore scientifico dell’ENPA, che ci propina l’ormai trita e ritrita storia dell’ “amico che non si compra”, sostenendo che “finalmente si cominciano a trattare gli animali non più come oggetti ma come esseri senzienti portatori di diritti e, come tali, non mercificabili”.
Peccato che l’ENPA (che pubblica la notizia anche sul proprio sito) ometta di specificare che il divieto emanato a Coconut Creek – peraltro solo ultima città di una lunga serie, in Florida e anche in altri Stati – non vieti affatto la generica “vendita” di animali, ma la vendita nei negozi e nei famigerati “puppy mills”, che equivalgono un po’ ai nostri “allevamenti multirazza” (con la sola differenza che i “puppy mills” americani solitamente fanno “produzione in proprio”, mentre in Italia sono quasi tutti importatori di cani dei Paesi poveri dell’Est europeo).
Lo specificano chiaramente tutti i giornali americani che hanno dato spazio alla notizia.

puppymills2Insomma, non è vietato l’allevamento serio e neppure quello amatoriale: sono vietati i “canifici”. E’ vietato il cagnaresimo.
E’ vietato allevare e vendere cani in strutture come quella nella foto a destra, che sono poi le principali fornitrici dei negozi (in Florida come in Italia).
Ad un’iniziativa così non possiamo che plaudire vivamente: ma non perché crediamo che così si precipiteranno tutti a svuotare i canili, bensì perché speriamo che così chi vuole un cane di razza pura andrà a comprarselo in un allevamento serio, riconosciuto e possibilmente specializzato.
Il quale, ovviamente, se lo farà pagare: perché allevare bene ha costi elevatissimi e perché quello che si paga (sono quasi stufa di ripeterlo, ma tant’è…) non è certo “una vita”, né “l’affetto di un amico”, ma il sacrosanto lavoro di qualcuno che si è smazzato per mettere al mondo cuccioli sani, tipici e di buon carattere. Cuccioli che non cascano dal cielo, ma che si ottengono spendendo per i test che permettono di controllare le malattie genetiche; e spendendo per alimentare con cibo di alta qualità fattrici e cuccioli; e ancora spendendo per sverminazioni, vaccinazioni e tutto ciò che permette di consegnare un cucciolo in buona salute… e tutto il resto di cui abbiamo già abbondantemente parlato in altri articoli, a cominciare da questo.

enpa_noncomprareDunque, personalmente trovo non soltanto risibile, ma anche fortemente sbagliata la posizione dell'”amico che non si compra”, cavallo di battaglia dell’ENPA ormai da anni.
E’ sbagliata perché far venire al mondo cuccioli selezionati (ovvero, lo ribadisco, il più possibile SANI, oltre che equilibrati… e se poi saranno anche belli, tanto meglio: ma non dovrebbe essere certo questa la priorità) ha dei costi che non si possono evitare.
L’unica possibile alternativa è quella di accoppiare a casaccio “Bubi e Fufi” senza alcun controllo, e quindi di far nascere cani che avranno maggiori possibilità di non essere né sani, né caratterialmente equilibrati, e quindi di finire in canile… perchè in canile non ci finiscono solo le vittime innocenti di sadici abbandonatori, ma soprattutto i cani che procurano problemi insormontabili ai loro proprietari.
In canile ci finiscono i cani che mordono: cani che se non si fossero rigirati contro gli umani sarebbero vissuti felicemente in famiglia fino alla morte.
Ci finiscono i cani malati, che magari i loro umani non possono permettersi di curare (o che non intendono curare perché non danno abbastanza importanza al lato affettivo: ma se non si fossero ammalati, anche quei cani sarebbero rimasti nelle loro famiglie).
Ci finiscono i cani presi sull’onda dell’impulso momentaneo e poi rivelatisi un impegno superiore a quello che si era immaginato: ma anche qui, se si smettesse di predicare l'”ammmmore che fa superare tutti gli ostacoli” e si facesse maggiore informazione sugli effettivi sacrifici che comporta prendere un cane, di abbandoni se ne vedrebbero molti di meno.

casperini_giuliaPer questo è preciso DOVERE di chi mette al mondo una cucciolata fare tutto il possibile affinché quei cuccioli siano sani, docili, equilibrati, non mordaci eccetera eccetera.
E sarebbe altrettanto doveroso, per chi sostiene di voler “proteggere” i cani, indirizzare la gente verso le uniche persone che mettono al mondo cani così: ovvero, gli allevatori seri.
Invece no: una città americana proibisce la vendita in negozi e puppy mills, e siamo subito pronti a dire che l’unica alternativa a queste due fonti è il canile, anziché l’Allevamento con la A maiuscola.
Anzi, tra le righe (e senza dover fare neppure un grande sforzo per leggerci, tra queste righe) si capisce benissimo che allevatori seri e cagnari sono considerati più o meno alla stessa stregua.
Da chi? Dall’ENPA: Ente Nazionale PROTEZIONE Animali!
E perché? Perché gli allevatori fanno pagare i  cuccioli, dopo aver speso un patrimonio per allevarli in modo da garantirne soprattutto la salute e il benessere.
Un po’ come se l’UNICEF si mettesse a sostenere l’assoluta inutilità di controlli, test, visite prenatali. Perché, cazzarola, un’ecografia costa. Un’amniocentesi costa!
E’ vero che gli umani hanno la mutua (e i cani no, gradirei ricordarlo…), ma il costo sociale c’è sempre, perché mica te li fanno per la tua bella faccia, questi controlli.
I medici vanno pagati, le attrezzature vanno pagate.
Guarda un po’, paghiamo anche per mettere al mondo bambini il più possibile sani!
Dovremmo forse smettere di provarci?

cucciolata_puppySe i  controlli prenatali umani li paga tutta la società, mentre quando si parla di cani paga soltanto l’allevatore, NON è colpa dell’allevatore… che ovviamente, però, non può far altro che chiedere ai suoi clienti una cifra che, almeno per l’80%, costituirà un rimborso delle spese sostenute.
Forse, un giorno, si riuscirà ad avere una mutua anche per gli animali e i costi di un cucciolo scenderanno: ma fino a quel giorno chi alleva seriamente andrà sempre incontro a spese molto ingenti che, in qualche modo, dovrà recuperare. Altrimenti finirebbe sotto i ponti.
Che questo per l’ENPA equivalga a “vendere una vita”… be’, significa che l’ENPA, come la maggior parte delle associazioni animaliste, non ha la minima idea di cosa significhi allevare con passione, coscienza e serietà.
Certo, poi c’è anche chi non fa alcun controllo, accoppia cani a caso, non si preoccupa minimamente di salute e carattere: e personalmente sarei felicissima che a queste persone si impedisse di allevare. Però qui dovrebbe essere l’ENCI a mettere dei paletti, più che le associazioni protezionistiche.
Se l’ENCI cominciasse a concedere il proprio riconoscimento solo a chi alleva con serietà e offrendo le giuste garanzie, allora avrebbe moltissimo senso che solo gli allevamenti riconosciuti potessero continuare a far riprodurre i cani.

canile21Resta comunque il fatto che né in Florida, né in Italia, né in nessun’altra parte del mondo ci sarà mai un “cambio di direzione” verso il canile, dovuto al fatto che non si trovino più cani nei negozi o nei canifici. Nessuno si illuda di questo.
Il blocco dei cagnari è sacrosanto, ma chi vuole un cane di razza continuerà a cercare il cane di razza. Una vera “svolta” culturale (quella che davvero incrementerebbe le adozioni) si potrà ottenere solo con un’informazione corretta e capillare su cosa sia un cane e cosa significhi vivere con lui.
La gente deve imparare, prima di tutto, a NON prendere cani se non ci sono i presupposti per farlo vivere bene e per far vivere bene anche gli umani che se ne occupano: certo, sono importanti le sterilizzazioni, ma è decisamente più importante fare ben presente che i cani sono un impegno gravoso.
Inutile fare battaglie contro le “mode”, se poi non si spiega bene alla gente che non è faticoso e impegnativo soltanto il cane del film o della pubblicità, ma anche il meticcetto di pochi chili.
Invece no: si spinge per le adozioni a prescindere, cercando di convincere la gente a non prendere cani di razza anziché spiegare che, senza certi presupposti, è meglio non prendere nessunissimo cane.
Quello del randagismo è un circolo vizioso che, in moltissimi casi, vede andare e tornare dal canile gli stessi cani: quanti appelli leggiamo in cui si parla di “adottato e poi rifiutato, poverino…”  o del cane che “gli umani hanno tradito due volte…” , o di quello che si trova “… di nuovo in canile, dopo che si era illuso di aver trovato una famiglia”?
In tutti questi casi (e se ci fate caso, sono veramente moltissimi!) si parla sempre di “umani bastardi e senza cuore”: ma nessuno si chiede come mai, a questi umani bastardi e senza cuore, il cane fosse stato affidato.
Neanche una parola, mai, sui volontari – o chi per essi – che hanno cannato clamorosamente l’adozione.
Nessuno che si chieda come mai, a forza di dire alla gente che “basta l’ammmmore“, poi la gente ci creda… e quando si rende conto che ci voleva molto più dell’ammmmore, torni precipitosamente sui suoi passi.

canile_facciaDi chi è la colpa, in questi casi? Di chi ha creduto – in buona fede – alle frottole disneyane, o di chi gliele ha raccontate?
Sarebbe meglio che ENPA & affini la smettessero di puntare il dito contro gli allevatori seri e che si preoccupassero: a) di denunciare e cercare di fermare i cagnari, questo sì, ma senza far pensare che le uniche due alternative siano “cagnaro o canile”: perché è una falsità che non fa il bene di nessuno, tantomeno quello dei cani;
b) di spiegare molto bene a qualsiasi potenziale adottante che i cani pisciano, cagano, rosicchiano, scavano; che hanno bisogno di essere seguiti ed educati; che possono mordere, possono ammalarsi, possono diventare un grosso peso… e così via. Perché gli allevatori seri, guarda un po’, queste cose le spiegano eccome.
E’ inutile svuotare i canili facendo uscire i cani dalla porta per poi vederli rientrare dalla finestra.
Si faccia informazione SERIA sull’impegno che comporta un cane, si dica chiaro e tondo che un cane ti rivoluziona la vita.
Se ne adotteranno di meno, certo: ma almeno quelli che usciranno non rientreranno più.
Ed è solo così che si può mettere davvero fine agli abbandoni: perché troppi di essi sono in realtà secondi, terzi o quarti abbandoni. Se si cominciasse ad eliminare questo abominio di “riciclaggio”, credo che i canili sarebbero GIA’ svuotati per almeno un terzo.
Ma un altro bel colpo al randagismo si darebbe sponsorizzando vivamente (e non certo ostacolando o boicottando) chi alleva con passione, amore e serietà: chi, per primo, non vende cuccioli a cani e porci ma fa una bella selezione iniziale, e poi segue il cliente con suggerimenti, consigli, aiuti anche pratici.
E guarda caso, questi cani in canile non ci finiscono MAI. I presunti “cani di razza” in canile, ari-guarda caso, ci sono, ma provengono quasi immancabilmente da fonti cagnare.
Concludendo:

a) chi vuole un cane di razza pura non deve essere criminalizzato, ma deve essere indirizzato verso l’Allevamento con la A maiuscola, che le associazioni protezionistiche dovrebbero essere le prime a pubblicizzare;
b) chi vuole un cane “e basta”, senza esigere particolari garanzie su salute, bellezza e carattere, dovrebbe essere indirizzato verso canili e rifugi… ma entrambi, prima di ogni altra cosa, dovrebbero essere informati a fondo su tutto quello che di negativo può capitargli, adottando un cane.
Se si vogliono davvero i canili vuoti (ma a volte io temo che NON si vogliano affatto, visti i troppi interessi che ruotano intorno al randagismo), la cosa più importante da fare è dissuadere le persone inadatte dal prendere qualsiasi cane.

Altro che fare i salti di gioia perché, dopo aver permesso che proliferassero i cagnari, qualcuno in Florida adesso cerca di bloccarli.
La cultura corretta si dovrebbe dare a monte, anziché cercare di metter pezze quando i danni sono già stati fatti: e le vere e proprie sciocchezze animaliste sull'”amore che non si compra” non fanno affatto cultura. Fanno pericolosa disinformazione.
Anche perché, se è vero che l’amore non si compra, è anche vero che non lo si tira dietro con la fionda: dev’essere una scelta consapevole, meditata, fatta dopo aver soppesato bene tutti i pro e i contro. Ma perché li si possa soppesare, qualcuno dovrebbe prima spiegarceli.

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26 Commenti

  1. è evidente che non ce l’ho con gli allevatori seri
    quello che volevo mettere in evidenza che la gran parte della gente che compra non sa che quasi tutti i cani di razza provengono da questi fabbriche di cani in tutti i paesi occidentali .Io sono anni che seguo la faccenda e vedo con piacere che l’America s’è svegliata .Quando io ho cominciato a diffondere ,c’era un solo sito che parlava di Puppy farm in UK !
    oltre la peta e poco altri negli Usa
    E evidente che se vengono prodotti ogni anno centinaia di migliaia cani ,questi cani poi si riproducono e spesso con meticci, i padroni non sono attenti lo sappiamo tutti .
    Magari rimassero solo gli allevatori seri !
    Ci sarebbe una riduzione drastica di allevamenti
    Anche il Dog Kennel si è mosso contro le puppy farm in inghilterra e usa

    Legga questo articolo a proposito di Italia le risposte degli allevatori dicono tutto

    http://notiziefabbriani.blogspot.it/2009/02/cani-sequestrati-pian-del-voglio_27.html

  2. Insomma volevo concludere
    come al solito …
    prima di parlare signora allevatrice si informi !
    Quello dei cani di razza è un business mondiale
    gli allevatori seri ?
    sono solo una piccolissima minima parte

    • Chiara, sono d’accordissimo: ci sono più cagnari che allevatori seri. Così come, probabilmente, ci sono più cialtroni che medici seri, più ladri che politici seri eccetera eccetera. Secondo te la risposta è “facciamo di tutta l’erba un fascio” e criminalizziamo anche quei pochi che allevano (o curano, o fanno politica) con serietà, passione e competenza…oppure è “lottiamo insieme contro i farabutti, e difendiamo le persone oneste”?
      Così, tanto per capire.

      P.S.: sono in cinofilia da quarant’anni circa, e credo di conoscere MOLTO bene le varie realtà, compresa quella dei canili visto che ne frequento diversi. Purtroppo, da persona informata, vedo anche le tante magagne e il grandissimo schifo che ruota intorno al randagismo: ma non mi sono MAI permessa di dire che “tutti gli animalisti” o “tutti i volontari” sono truffatori. Vedi dov’è la differenza tra obiettività e fanatismo?

  3. Signora allevatrice si fa fatica a leggere uno sproloquio così lungo evidentemente dettato da rabbia da rabbia incontenibile
    se mi permette vorrei con un po’ più di lucidità fare alcune precisazioni
    Io conosco le puppy mills così dette da anni quando esistevano pochissimi siti web che ne parlavano adesso il web giustamente ne è pieno e ho raccolto moltissime informazioni a riguardo
    Le fabbriche di cani o puppy mills non esistono solo in Florida, ma in tutti gli Stati Uniti d America ce ne sono migliaia ,c’è una mappa di puppy mills diffuse per tutta l’America e tutti i cani di razza al 90 % provengono da lì in numero incontrollato e vengono riversati sul mercato a centinaia di migliaia ogni anno forse milioni
    gli allevatori seri come giustamente lei li chiama sono invece la stretta minoranza per i motivi che lei ha elencato Lei non sa inoltre che le puppy mills non esistono solo negli USA ma anche in Inghilterra dove è nata una grande battaglia negli ultimi anni e soprattutto in Irlanda ,le nascite sono registrate e si tratta anche in questo caso di centinaia di migliaia di cani prodotti ogni anno Non ho notizie di altri paesi oltre a quelli dell EST che tutti conoscete ma anche in Itlia ci sono allevatori nostrani abusivi che NON importano dall est Potrei fornirle tutti i dati se vuole e i siti web attendibili .Io li conosco da anni. I cani che vengono soppressi negli usa sono milioni ogni anno altrettanto in Europa. Ci sono le statistiche compresa l’inghilterra anche se voi non ne siete informati io si da anni
    Come saprà la gente molto spesso non si preoccupa di sterilizzare i cani e li fa accoppiare anche e soprattutto con cani che non sono di razza .E mai stata in un canile ?
    Non credo proprio ci sia mai stata ,nonostante ne parli
    E pieno di incroci il canile pieno di incroci di ogni tipo di razza tutti incroci di razza
    Secondo lei da dove provengono questi incroci ?
    Dalle razze che si mescolano fra di loro
    Concludendo ci sono un innumerevole quantità di cani immessi sul mercato ogni anno in USA ed Europa l80%90% provengono da puppy mills questi cani si accoppiano e si riproducono a caso nella gran parte dei casi Farli accoppiare con il cane di razza costa ! in più il cane si deve sfogare e il padrone lo lascia fare
    Signora la conosce la matematica vero ?
    Allora se continuiamo a produrre milioni di cani l’anno dove vuole che vadano a finire i figli dei figli dei figli ?
    Negli Usa c’è l’eutanasia come anche in tutti i paesi d’ Europa parlo da persona molto bene informata e in Italia c’è l’ergastolo a vita
    Signora allevatrice seria si faccia dei conti precisi e poi riscriva l’articolo con i dati alla mano magari sempre su questo blog

    Io ho adottato cani ergastolani da canili diversi senza neanche conoscerli 4 ne ho adottati tutti anziani da anni in canile e si sono comportati in modo meraviglioso unico hanno subito imparato a fare i bisogni fuori dal secondo giorno senza che io abbia mai insegnato niente
    i cani mordaci sono nei canili ?
    sappiamo tutti che nella gran parte dei casi la colpa è SOLO E UNICAMENTE del padrone
    in canile ,dove lei non è mai andata e non sa neanche cosa sia un canile, quindi non si deve permettere di parlarne ,ci sono cani meravigliosi e mansueti che ringraziano di essere stati salvati e si comportano come i vostri viziatissimi cani di razza tutti con la stessa faccia tutti uguali tutti in serie tutti stereotipati non si sono mai comportati

  4. Ho lavorato per 7 anni in un’associazione animalista come ufficio stampa e consulente legale…mi occupavo anche di adozioni , ERO o SONO un ‘animalista? non lo so ma so che i cagnari vanno eliminati, e sono sempre stata a favore degli allevatori davvero SERI (l’amatoriale mi lascia un pò perplessa a dire il vero). Non ho mai acquistato un cane perchè me ne sono ritrovata sul groppone diverse decine. Ora, negli anni mi sono resa conto che la maggior parte dei volontari o pseudo tali delle associazioni non hanno la benchè minima cultura cinofila, non capiscono un tubo di razze nè di attitudini…Il pietismo non serve a far rimanere in una casa un cane che vien dal canile, io consiglio di adottarli dai canili ma solo e sempre se si ha una precisa idea del tipo di cane che si desidera, solo dopo aver chiesto il tipo di vita che si conduce e soprattutto l’esperienza con particolari tipi di cani. Nei canili ahimè, su questo devo contestare la Rossi, è pieno zeppo ormai di cani di razza provenienti anche da allevamenti seri perchè purtroppo all’ignoranza non c’è mai fine ed un allevatore non può prevedere che l’acquirente dopo 1 anno si illumini di immenso e capisca che il rottweiler in questione non è gestibile perchè lui, l’acquirente è un ignorante..e purtroppo ora abbiamo sha-pei, akita, caucaso in aumento ma anche cavalier king, maltesi, barboncini, setter a cariolate, dogo argentini tutti rigorosamente sordi anche cuccioli. Per non parlare delle migliaia di pastori tedeschi con pedigree e senza, provenienti da buone linee di sangue in cerca di casa. A breve avremo il turno del Pastore dell’Asia Centrale. No, purtroppo non è molto diversa la situazione per i cani di razza. Il punto è che il commercio dei cani ma degli animali in genere andrebbe eliminato dai negozi, da internet, da tutto ciò che non sia allevamento con affisso (che poi neanche questo è una garanzia perchè per diretta esperienza ho visto come tengono i cani in uno dei più noti allevamenti di pastori tedeschi di Italia…e a chi li vendono e che fine fanno) .I cani dovrebbero essere acquistati seguendo un tariffario che va da un minimo a un massimo ma certo il minimo deve partire almeno da 1500 euro. Così chi vuole il cane di razza ci pensa bene prima di buttare nel secchio i soldi. E anche questa non sarebbe una garanzia ma un deterrente. QUELLO CHE NON HO MAI CAPITO IN PIU DI DIECI ANNI E’ PER QUALE ARCANO MOTIVO NESSUNA E DICO NESSUNA ASSOCIAZIONE ANIMALISTA (compresa quella in cui lavoravo a cui proposi più volte questa cosa) ABBIA MAI PRESENTATO PROPOSTA DI LEGGE PER VIETARE ALMENO LA VENDITA DI ANIMALI NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI. Non è strano che tutti si occupino di circhi, zoo vivisezione ma nessuno abbia mai avuto il coraggio di fare almeno una petizioncina in merito???Ecco perchè non mi sento un’animalista, ma sono una persona che rispetta gli animali e prima di dare o proporre in adozione un cane studio l’adottante, prima di prenderlo. E lo sconsiglio. Ed io mi sono proposta gratuitamente per effettuare gratuitamente degli incontri di educazione cinofila pre e post adozione per chi adotta i cani dai canili. Chi vuole il cucciolo di razza ovviamente lo indirizzo nel più caro ed esclusivo allevamento, soprattutto se è il primo cane.

  5. Il pericolo per gli animali sono proprio gli animalisti. La loro posizione è solo ideologica, non si rendono conto di quello che dicono. Si auspicano l’abolizione dei cani di razza come se 15.000 anni di storia ( almeno ) tra uomo e cane si dovessero cancellare con un tratto di penna. Le razze pure esistevano ben prima del Cruft’s o del Westminster dog show. Sono sempre esistite. Il pastore, attività millenaria la sua, non si sarebbe mai sognato di “contaminare” il suo border collie accoppiandolo con un esemplare che non sapeva fare il paratore o che non aveva il c.d. occhio ipnotico. L’unica differenza tra ieri e oggi è che le popolazioni canine venivano incrociate in funzione della performance di lavoro e non della sola ( fine a se stessa ) morfologia ad alto impatto visivo, fregandosene della cinotecnia. Senza selezione per fini utilitaristici, la domesticazione non sarebbe mai avvenuta, nemmeno i meticci esisterebbero. Esisterebbero solo i cani ferali che rimangono, a tutti gli effetti, bestie selvatiche senza alcun rapporto con l’uomo. Come l’anitra del fiumiciattolo dietro casa mia o i piccioni a cui rifilo le briciole nella piazzetta del giardino comunale. Ma i signori dell’enpa hanno vita facile: i loro messaggi sono facili da infiltrare nelle masse delle sciuremarie in quanto dettati dalla retorica dei sentimenti e non dalla forza della razionalità. Ogni volta che sento uscite del genere mi mandano in bestia, non so voi.

  6. Ho pubblicato in un commento ad un altro articolo una serie di assurdita scritte nelle descrizioni di cani in adozione; e devo dire che troppo spesso i volontari invece di dare descrizioni reali dei cani sembra che stiano gareggiando a chi inventa la descrizione piu fantasiosa e accattivante. Evitare che i cani tornino in canile? Si puo iniziare con cosette semplici, per esempio appunto descrivere bene il cane. Non e’ possibile che il 90% dei cani in adozione sia descritto coem “bellissimo e dolcissimo”; non e’ possibile che siano tutti “buoni ed educati”; non e’ possibile che nel caso di cani rientrati in canile dopo una adozione fallita non si spieghi quale sia stato il problema… eppure… una volta ho letto addirittura un “dolcissimo e ideale per la guardia”… E dopo dieci, cento, mille annunci del genere la gente come reagisce? Molti perdono la fiducia nei volontari iniciando a vederli come degli imbonitori da vendita televisiva…

    • “dolcissimo e ideale per la guardia” andrebbe bene se avessero precisato: “dolcissimo coi membri della famiglia”. Però la cosa fa abbastanza ridere.

  7. Sono d’accordo.. anche se mi sembra che si tenda a demonizzare “l’animalista”. A volte mi ci chiamano anche a me e francamente, visto il significato che ormai viene dato al termine, mi infastidisco non poco.
    Non sono una pazza scatenata che venderebbe la madre per un pacco di croccantini, ne odio li allevatori, ne guardo con disprezzo chi gira con un cane di razza… Mi ritengo una persona direi “normale”, e come me ne ho conosciuti parecchi, perfino in canile! Non mi spreco neanche più ad insultare la gente che abbandona o maltratta..
    E’ vero però che su alcuni argomenti sono un pò sensibile: non sopporto nella maniera più assoluta quando la sciuramaria con jack russel “zampacorta/zampalunga/toy ecc” se ne esce con frasi del tipo “noo in canile ti appioppano qualsiasi cane, in canile poi hanno tutti problemi.. “. Eppure io ne ho visti di cani di razza presi, detto dai padroni, da ottimi allevamenti e con problemi caratteriali. Sono cani, sono animali e vanno educati TUTTI, quindi generalizzare non fa mai bene. Sono d’accordissimo sul fatto che tutti i futuri proprietari debbano essere istruiti ed avvertiti sull’impegno che li aspetta.
    Io ho fatto la volontaria nel canile comunale di Roma e, sembrerà strano, c’è chi non vede di buon occhio l’associazione che lo gestisce perché “eh a me il cane non l’hanno dato, poi mi sò comprato er barboncino da n’amico mio”.
    In 3 minuti di colloquio bisogna capire se la gente che si ha davanti è affidabile, che terrà sempre il cane con se, che lo amerà e lo educherà, che lo sterilizzerà (sacrosanto per i meticci e per i cani di razza che non verranno fatti accoppiare, secondo me), che avrà pazienza per gestirlo e che scenderà a compromessi, perché sono inevitabili.. Insomma non è facile. Sicuramente si sono state fatte andare via persone ottime a mani vuote (che poi hanno adottato altrove) e si è dato il cane a qualcuno che ha recitato bene.. Ma davvero non è facile.
    Ci sono un sacco di volontarie che non danno cani che hanno in stallo senza prima aver ricevuto delle garanzie ben precise, vengono a casa per il pre affido, per il post affido, spendono soldi, tempo, fatica e amore per mettere in sesto e mantenere cani non loro e se non arriva la persona di cui si fidano col cavolo che glielo danno il cane.. E su facebook via con le polemiche perché la volontaria ha scritto “no giardino”, e da quel punto in poi non si considera tutto quello che la volontaria (o il volontario) ha scritto.
    Ci sono le persone negative su tutti i fronti, tra gli “animalisti”, tra gli allevatori, tra i padroni di cani.. L’ignoranza è una brutta bestia da abbattere. Però vi posso garantire che quando si passano anni tra trovatelli, quando vedi cani mutilati, che però dopo qualche tentativo si avvicinano alla porta della gabbia e accettano una carezza, quando sai che un cane su cui hai lavorato tanto resterà in gabbia perché adulto, magari di taglia grande, scuro e senza un orecchio, quando arrivano dei cuccioli meravigliosi a cui dai dei nomi, quando uno di loro muore per il cimurro e il tuo amico ti fa vedere il cucciolo appena comprato, poi quando vedi uno dei tuo amori avere una crisi epilettica in gabbia, e sei SICURO che fuori starebbe bene, quando ad ogni pioggia il canile si allaga e vieni a sapere che qualcuno non ce l’ha fatta, tanto i soldi non ci sono mai e sarà sempre così.. Insomma.. tutto questo (e di più) ti condiziona, e vorresti che tutti passassero tra quelle gabbie e scegliessero lì il loro compagno di vita, consapevolmente, ovvio.
    Ho scritto un papiro 🙂 Gli “animalisti” sono assolutamente e nella maniera più assoluta schifati dai negozi e dai cagnari, c’è chi non tollera gli allevamenti seri, non è il mio caso ma.. quanti saranno ‘sti allevamenti? C’è molta confusione, io in effetti non credo che quella piccola (sono pessimista, spero non sia così piccola) percentuale di allevamenti fatti come Cristo comanda incida sul randagismo, francamente.. Però per dire, un amico che ha preso il cane in un “allevamento serio! sisi! pagato una cifra! Mi ha chiesto se volevo il pedigree o no e non l’ho voluto!” forse farà accoppiare il cane con una canetta che.. boh.. da un allevamento non viene di sicuro. Chi viene da me a dirmi che vuole il cane di razza, più per provocare che per altro, ci rimane quando non parto in quarta con “nooooooo mostro! adottalo!” e consiglio di mettersi da parte tanti tanti soldi e cercare bene un allevamento. Esisterà un modo per eliminare la vendita degli animali nei negozi anche qua? Le persone nonostante siano state bombardate anche da striscia la notizia e da articoli su cuccioli sequestrati recepiscono solo “fico! Cuccioli di razza gratis!” ho perso le speranze!

    • Ben venga, persone e volontari come lei, che fa le cose bene e con criterio!!! non è una cosa ovvia, ma spero che ci siano molte persone come Lei =). Completamente d’accordo anche qui, con quello che lei ha scritto. Bisogna INFORMARSI e FARE LE COSE CON LA TESTA SULLE SPALLE!!!

    • Sono d’accordo con te Clo, ma purtroppo ci sono anche i volontari che se ne fregano (ti piace quel cane? è buonissimo, bravissimo e poi sono cazzi tuoi se non è così), quelli che se tieni il cane fuori non va bene, se lo tieni in casa nemmeno perché ci vuole spazio ecc.
      A me sono capitati del primo tipo, hanno pensato bene di tacere il fatto che il cane avesse problemi comportamentali, anzi, me l’hanno detto due mesi dopo, che il cane era stato adottato e restituito 3 volte per questo e non mi hanno detto niente pensando che non l’avrei preso. Magari avrei preso un altro cane o avrei potuto prepararmi prima.
      Cmq questa volta ho scelto un allevatrice. Che si è rivelata subito disponibilissima, abbiamo parlato per ore al telefono, mi ha invitata a pranzo a casa sua per vedere i cuccioli, mi ha spiegato subito tutto riguardo ai genitori dei cuccioli.
      insomma, non me la sento più di far fronte a certe “sorprese”

      • Questi sono degli incoscienti.. Ci sono talmente tanti animali che cercano casa che non è obbligatorio far scegliere quello più problematico.. O almeno informare e soprattutto dare una valanga di consigli e suggerimenti dovrebbe essere la via più ovvia e l’unica esistente.. Ho assistito anni fa ad una “quasi adozione”, la famiglia aveva scelto il cane ma era davvero paurosissimo.. le operatrici del canile li hanno messi in guardia, anzi io ero stupita perché da quello che dicevano sembrava che volessero farli desistere. In effetti non l’hanno preso, si sono resi conto che si trattava di una sfida troppo grande, non erano le persone adatte per quel cane. Può sembrare crudele, ma su 600 cani che ci sono in canile sicuramente quello adatto a te lo trovi. Purtroppo non tutti ragionano così e non perdono tempo a cercare “la persona giusta per il cane” o viceversa.. Forse li umanizzano loro stessi pensando che tanto con l’amore di una famiglia cambi tutto!

        • Anche perché magari tante volte si tratta di problemi facilmente risolvibili, basta esserne appunto informati prima e accordarsi subito con un bravo educatore, o quello che per una persona è un problema non lo è per un altra, tipo un mio vecchio cane che non sopportava i bambini ma io lo sapevo e li tenevo alla larga, ma in una famiglia sarebbe stato problematico.
          è giusto scoraggiare un adozione “sbagliata”, come dici tu tra tutti i cani di un canile c’è certamente quello più adatto ad una persona e viceversa. senza voler cercare il cane perfetto, come mi hanno rinfacciato quando ho lamentato il fatto di non essere stata informata riguardo a quel cane

  8. Premessa 1: sono animalista. Premessa 2: non mi stancherò mai di leggere questo tipo di articoli. Perchè dico questo? Perchè essendo dalla parte degli animali ad ogni costo, non sopporto assolutamente la leggerezza con cui alcune persone affrontano il discorso cane comprato-cane adottato e tantomeno non sopporto i fanatismi.
    Queste associazioni fanno un buonissimo lavoro, ma prima di diffondere messaggi simili, bisognerebbe pensare a chi vanno in mano i cani.
    1- eliminare i cagnari è il sogno e dovere di ogni persona che ama gli animali
    2-fare una sensibilizzazione il più possibile sensata sull’acquisto di un cane o sulla sua adozione
    3-evitare di spronare a tutti i costi l’adozione, specialmente in maniera strappalacrime: un cane va scelto non solamente con l’emotività, ma anche con criterio e sapendo le nostre possibii.
    Personalmente, per principio, dò la priorità al canile; ma non per questo non significa che un bel giorno (spero vicino) riesca ad acquistare un cane di razza (devo informarmi su un paio di razze).. e non mi importa cosa penseranno gli altri; anche perchè sono stufa di quelle persone che – scusate- ti rompono le palle su tutto e tutti: guai se lasci il cane solo anche solo un’ora, guai se lo lasci in macchina perchè sei sceso a berti un caffè, guai se lo lasci sul terrazzo mezz’ora. Recentemente ho seguito in facebook l’epopea del cane lupo lasciato sul terrazzo con una museruola (non ho capito bene i motivi e in ogni caso non condivido il comportamento del padrone, che SPERO abbia avuto BUONI MOTIVI)…ora: non so come sia finita la faccenda, ma: se tutti coloro che si sono prodigati con insulti vari e con foto, denunce e controdenunce, ecco se questi per un momento pensassero di dedicare le energie a FARE BUONA INFORMAZIONE, a DIRE COSA SIGNIFICA PRENDERE UN CANE, DI RAZZA O MENO. Questo atteggiamento sarebbe costruttivo. Inutile sponsorizzare l’affido a tutti i costi anche a colo che non ne sono in grado. Io sono stata fortunata con Gino, perchè ho conosciuto persone competenti e coscienziose: ma non per tutti è così. Volete aiutare i cani? FATE LE COSE CON CRITERIO E CON OGGETTIVITA’.

    • Anche a me è saltata all’occhio quella storia del pastore tedesco sul balcone con la bocca chiusa col nastro adesivo (che poi era una semplice museruola), e da quanto ho capito a seguito delle denunce sono andati a fare un sopralluogo e hanno scoperto che non era maltrattato…Ma la cosa “divertente” se così vogliamo dire è che anche a seguito del chiarimento la maggior parte delle sciure ha continuato a inveire e insultare i proprietari del cane perchè a detta loro il cane aveva un’ espressione triste…-.-‘ come se riuscissero a capire dall’espressione di un cane se è maltrattato o meno! Allora secondo questo ragionamento quando il mio cane mi guarda implorante mentre mangio nella speranza di ricevere qualche bocconcino lo sto maltrattando, visto che ha uno sguardo vicino alla disperazione. XD

      • Eh… Tema scottante! Ma io dico, appunto: invece che sprecare energie in insulti più o meno giusti, perché persone e associazioni non si muovono per creare, come si fa in questo sito, una cultura cinofila? Basta con questa diatriba canile-acquisto: il concetto è che se si acquistasse o se si adottasse con criterio, tanti problemi verrebbero risolti.

        • Pienamente d’accordo con te! Anche perchè se si sviluppasse una vera cultura cinofila, scevra da cugginate, io sono convinta che a poco a poco il randagismo scomparirebbe! Perchè alla fine della fiera i randagi sono semplicemente cani nati da accoppiamenti non pianificati o non ben ponderati, stile sciura che vuol diventare “nonna” ma poi non sa dove mettere i cuccioli quando ne vengono fuori 7 o 8, o gente di campagna che si ostina a non far sterilizzare le cagnette e poi si trova ogni anno con una cucciolata da smistare!

        • Eh si!! Ma non è mica facile! Le associazioni tante volte organizzano incontri con le scuole, fanno volantinaggio, mercatini per raccogliere fondi e allo stesso tempo educare ed informare! Solo che viene sempre la stessa gente. Poi quei pochi soldi che ci sono vengono spesi per le spese veterinarie extra non previste dai comuni.. Il modo c’è sicuramente! Magari qualche associazione nel proprio sito di annunci scriverà anche articoli come questi! Non sarebbe male sul serio.
          Ma di contro ci sono i giornaletti con i barboncini colorati di rosa in copertina, articoli che umanizzano i cani a più non posso.. E’ una specie di battaglia! Io nel mio piccolo faccio quello che posso per esempio, ma anche l’area cani è un microcosmo (:p) e di pazzi cane muniti ce ne sono troppi..

  9. E qui in Italia invece andiamo di male in peggio… Il comune di Bologna sta pensando di togliere la Tari a chi adotta un cane… così chi vuole risparmiare davvero, prende un povero cane dal canile, e poi secondo voi… uno che vuole risparmiare, può mantenere un cane??? Ovviamente no! Perchè un cane tra pappa, veterinario, accessori, e tempo, costa moooolto di più della tassa stessa!!!

    http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2014/31-gennaio-2014/adotti-cane-niente-tari-comune-ci-sta-pensando-2224002436692.shtml

    Roba da pazzi! Speriamo che sia solo un pensiero e non diventi legge!!!!

    • L’intento è spostare il costo sociale del cane da canile dal pubblico al privato, credo! Le destinatarie sono le famiglie abbienti… anche se con la crisi che c’è è dura usare questo aggettivo!

  10. Bellissimo articolo…condivido tuutto quello che hai scritto! I cani presi dagli allevatori seri è quasi impossibile che finiscano in un canile! Quando sono andata a prendere la mia whippettina dall’allevatrice, mi è stato fatto firmare un foglio in cui dichiaravo che avrei sempre trattato il cane con riguardo al massimo delle mie possibilità, e che se per qualsiasi ragione non avessi più potuto tenerlo, avrei contattato l’allevatrice per trovare insieme una nuova sistemazione, e lei sarebbe anche stata disposta a riprenderlo con se…questi sono i veri allevatori! E se cerco di spiegarlo ai sedicenti animalisti che mi guardano con disappunto quando alla loro domanda: “L’ha adottato dalle associazioni rescue per levrieri ?”( perchè ovviamente per loro un whippet è uguale ad un greyhound o ad un PLI o ad galgo ecc.! -.-‘), io rispondo che no, l’ho preso in un allevamento, anche perchè è il mio primo cane e volevo essere sicura del suo buon carattere e della sua tipicità ( infatti non ho mai avuto alcun tipo di problema con Fairy, anche se sono una neofita!), mi liquidano con un “ah capito, beh però io rimango dell’idea che i cani non si comprano e bla bla bla”. E’ una causa persa purtroppo…=( Per non parlare di quando scoprono che la porto a fare coursing…-.-” Ogni tanto mi diverto quasi a sconvolgerli! =)

  11. Belllissimo articolo come sempre! aggiungerei anche che bisognerebbe sempre e sempre avvertire anche i futuri proprietari di cane da canile degli eventuali “problemi” dei cagnetto, nel senso che, sento spesso che i volontari affidano il cane dicendo, è buono con i bambini e coccolosissimo.. si , forse, a volte.. ma spesso non è proprio così, i cani del canile a volte vengono da realtà durissime e ne portano i segni quindi una volta arrivati a casa, fuori dal contesto canile magari così semplici non sono. Sarebbe meglio aprire gli occhi al futuro adottante, in quanto se una famiglia si porta a casa il cane e poi il suddetto cane si rivela mordace e altamente dominante ci credo bene che poi lo riportano indietro. Quindi informare anche la famiglia dell’eventualità di fare un recupero comportamentale, di portare il cane ad un campo e farlo seguire da addestratori in gamba. Questa cosa è successa ad una mia conoscente, le hanno garantito che il cane era super equilibrato e stava bene con tutti e poi a casa si scoprì che odiava tutti gli uomini … ottimo.. veramente ottimo.. meno male che la ragazza di cui sopra è un tipo in gamba e se ne intende, ma una sciuramaria qualunque che faceva? Come si comportava?

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