sabato 8 Febbraio 2025

Quelli che… non hanno capito che il pet shop non è un parco giochi

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petshop4di VALERIA ROSSI – Mi scrive la titolare di un pet shop con annessa toelettatura, chiedendomi un articolo sui frequentatori non precisamente civilissimi dei negozi che hanno a che fare con gli animali.
“Se me lo scrivi ne faccio una gigantografia e la appendo all’entrata del negozio”, dichiara.
E come si fa a resistere a cotanta lusinga?
Eccomi, dunque, a parlare di alcuni dei personaggi che mi ha descritto lei, più altri che ho incontrato io, più qualcuno di cui ho sentito narrare le gesta da altri amici toelettatori: e la lista potrebbe essere infinita (perché in realtà non c’è limite né all’inventiva canina, né alla maleducazione umana), ma mi limiterò a descrivere i casi più eclatanti.
Per esempio…

petshop_pipiQUELLI CHE… pensano che il pet shop sia un cesso pubblico per cani
Per carità: la pipì dell’angioletto peloso è sacra e intoccabile come il suo autore. E si deve lasciare esattamente dove sta, anche perché  è difficile tirarla su con la cannuccia (come ironizzava qualche giorno fa un giornalista folle).
Verissimo: la pipì non si può tirar su. Ma il cane sì.
Si può tirar su (e siete tutti bravissimi a farlo quando si avvicina un cane più grosso: quindi, perché non dare dimostrazione della stessa abilità quando il tesoro di mamma sta annusando i sacchi di mangime con una scritta al neon in fronte che dice “Sto per pisciarci sopra”?) e, se di grande taglia, si può anche tirar via. Basta mezzo passo per salvare sacchi, brandine, giochini e quant’altro possa essere disposto nel pet shop ad altezza di zampa (sollevata).
Ma non solo. Se sapete che il vostro cane tende a marcare tutto il marcabile (e lo sapete di sicuro: non mentite a voi stessi), specie i posti in cui – per forza di cose – sono passati molti altri cani… allora sarebbe una buona idea, nonché un gran bel segno di civilità, farlo sporcare prima di varcare la soglia del pet shop (o quella dell’ambulatorio veterinario, della toelettatura e così via).
Invece certi clienti sembrano proprio arrivare di corsa, cosicché il cane non possa alzare la zampa contro il portone della sciura rompipalle o contro la ruota di quell’isterico che tiene più alla macchina che a sua moglie… e una volta entrati in negozio, si rilassano: “Ahhhh, se pisci qui nessuno ci dirà niente. Questa è zona libera, qui non ci sono cinofobi”.
Verissimo: non ce ne sono. Ci sono, però, mooolti negozianti che rischiano seriamente di diventare proprietariofobi.

petshop3QUELLI CHE… fanno provare i giochini al cane per vedere se gli piacciono
Ma sì, che c’è di male?
In fondo anche noi proviamo i jeans prima di comprarli…
Vero: solo che sui jeans, in linea di massima, noi: a) non proviamo tutti i jeans presenti in negozio; b) non ci lasciamo sopra tre dita di pelo, né un chilo di bava, rendendoli invendibili.

QUELLI CHE… pensano che il pet shop sia un’area-cani
… e quindi, appena entrano, sciolgono il tesorino loro: che ovviamente pensa di essere a Gardaland. Cose che si mangiano, cose che si rosicchiano, cose su cui si può pisciare… in un pet shop, ad altezza-cane, c’è un mondo fantastico da sperimentare globalmente (leggi: passare a tappeto con effetto-Attila).
Se poi sono presenti altri cani, ci si può rincorrere abbattendo tutto l’abbattibile, o magari litigare, perché no? Una bella rissa in mezzo alle gambe dei clienti è il non plus ultra della felicità canina.
Dopo un po’, magari, il proprietario del pet shop sbotta e si azzarda a riprendere il cane (visto che il suo umano se ne stracatafotte del fatto che gli stia demolendo mezzo negozio): non l’avesse mai fatto! L’umano si offende e minaccia di non tornare mai più.
Verrebbe da pensare “allelujaaaaa!”, se non fosse per il fatto che perdere un cliente non è mai cosa gradita: quindi tocca pure scusarsi a denti stretti, ma pregare ugualmente l’umano di legare il cane.
A questo punto lui lo fa (scocciatissimo): ma attacca il cane a un flexi lungo sessantadue metri che ben si guarda dal bloccare, cosicché il cane continua ad andare dove stracavolo vuole e a far danni che  lui finge di non vedere e non sentire (“L’ho legato, no? Che altro volete da me? Il sangue?”). Poi ci si stupisce se ogni tanto a qualcuno prendono i raptus omicidi.

petshop1QUELLI CHE… fanno i magnanimi con i biscotti altrui
In quasi tutti i pet shop, così come in molte sale d’attesa veterinarie, c’è una ciotolina di biscottini omaggio per i pelosetti. Ecco, lo scopo NON è quello di prenderne manciate da distribuire a tutti i cani presenti in negozio, magari lanciandoli come coriandoli e scatenando risse epocali.

QUELLI CHE… “tanto ci pensa il toelettatore”
… da cui si va, magari, una volta all’anno: così il toelettatore si ritrova ad affrontare stormi di pulci che zompettano felici tra dermatiti (possibilmente contagiose) mai curate (perché neppure mai viste, sotto il doppio strato di feltro) e misteriose placche di pelo nelle quali può annidarsi qualsiasi cosa, dalla zecca al mostro di Lochness (tanto ci sta pure comodo).
L’unica salvezza starebbe nella tosatura a zero (oltre al fatto di dover successivamente disinfettare il negozio peggio che se ci fosse passato uno stuolo di portatori di Ebola)… ma l’umano, a questo punto, che dice?
“Non me lo faccia troppo corto, mi raccomando!”

QUELLI CHE… “Fuffi è buonissimo!”
… e scopri che per metterlo in vasca gli devi mettere almeno tre museruole, a meno che tu non voglia provare a lavare un cane senza mani.
C’è anche la variante “Fuffi è sanissimo”, solitamente non espressa ma data per scontata: cosicché il toelettatore viene preso assolutamente di sorpresa quando Fuffi ha un attacco di convulsioni in vasca.
“Ops, ho dimenticato di dirglielo… è un filino epilettico!”, è il commento del proprietario (fatto solitamente in rianimazione, dove hanno ricoverato d’urgenza il toelettatore a cui è venuto un coccolone per lo spavento).

petshop5QUELLI CHE… “Amoreee è arrivata la mammaaa!”
… mentre il toelettatore sta finendo di asciugare o – peggio ancora – di tosare a forbice. Ovviamente all’umana (che era andata a farsi un giro perché l’attesa in toelettatura è lunga), era stato raccomandato di non farsi vedere né sentire al suo rientro, perché altrimenti il cane si sarebbe agitato: ma lei no, deve annunciare il rientro con squilli di trombe (leggi: facendo squittire tutti i giochini presenti in negozio) o con gorgheggi degni della Ricciarelli.
A quel punto il cane comincia inevitabilmente a ballare il cha cha cha sul tavolo: ma se per caso gli pizzichi un orecchio con le forbici sei un sadico. Oppure un incompetente. O tutte e due le cose insieme. E la sciura ti sputtananerà pure in giro dipingendoti come un misto tra Hannibal Lecter e Charles Manson.

Si potrebbe andare ancora avanti per ore, come dicevo all’inizio: ma il succo sarebbe sempre lo stesso.
Il problema è che il pet shop, la toelettatura, la sala d’attesa del vet NON sono parchi giochi… ma molti proprietari di cani sembrano ignorare bellamente la cosa.
Che dire, a questi personaggi?
Gli si potrebbe ricordare che non sono in casa loro; che l’educazione e il rispetto non sono un optional (o almeno, non dovrebbero esserlo); che il titolare del negozio non si diverte né a buttar via costosissimi sacchi di mangime superpremium spisciazzato, né a passare tonnellate di disinfettante, né a rincorrere le pulci/zecche che avrebbero potuto tranquillamente eliminare a casa loro (con grande riconoscenza anche da parte del cane) senza portargliele tutte in negozio a fare il parassita-party. Però… c’è un “però”.
Ed è il fatto che se chiedessimo a queste persone: “Ma se invece che in un pet shop foste andati a casa della vostra migliore amica, avreste permesso al vostro cane di fare le stesse cose?”… in molti casi la risposta sarebbe: “Sì, perché?”.

 

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31 Commenti

  1. Ho letto l’articolo e veramente mi sono chiesta : MA VERAMENTE ESISTONO PERSONE COSI’ MALEDUCATE? Per fortuna non ho mai assistito a niente di tutto questo, sarei la prima a riprendere questi maleducati, ASSURDO

  2. Una volta al petshop il mio cane di 5 chili, in piena tempesta ormonale da adolescente, ha alzato la zampa e fatto una pipì marcatura su una scatola. Me ne sono accorta mentre stava abbassando al zampa, perché 5 kg di cane che sposta il baricentro è impercettibile. Dopo un NOOOOO belluino, io che ero antrata per comprare delle crocche mi sono ritrovata alla cassa munita anche di: salviettine umidificate e detergente per la casa. Perché? Semplicemente perché ho scelto di pulire dove il mio cane aveva sporcato, e pulendo mi sono accorta che sulla scatola c’erano gocce secche di pipì (ecco perché l’aveva fatta lì).
    Da quella volta massima attenzione a quello che fa SEMPRE E COMUNQUE e non è mai più successo.

  3. Fortunatamente a me non è mai successo.. Ma di pisciate ne vedo ovunque. Ma proprio ovunque. Sembra davvero che aspettino di entrare nei garden center per farli pisciare ovunque, rigorosamente nell’area animali (prima no, ma nel reparto apposta si, dai). È inutile. La civiltà con in mezzo gli animali è rara.

  4. Manca il cliente che ti viene, peso dopo settimane, a lamentarsi perché il cane gli ha mangiato il guinzaglio o la pettorina, e ne pretende una nuova in omaggio…

  5. Ho un cane di taglia media, ed è molto più educato di alcuni padroni con annessi cani che ho visto al pet shop vicino casa mia.

  6. Io il mangime, anche per i gatti, lo prendo al consorzio agrario, trovo i sacconi grandi che costano un terzo in meno che nei pet-shop, e Iris è felicissima di entrare perché nessuno si scandalizza se ha le zampe sporche o sgocciola bava se fa caldo, tanto la maggior parte dei clienti arriva direttamente dalla stalla perché magari cerca un pezzo di ricambio. Ormai apre la porta da sola e si annuncia con un “RRUUUUUu” (che è il suo saluto tipico) e la commessa corre a coccolarla.
    p.s. la tengo al guinzaglio ovviamente e mai si sognerebbe di fare pipì in giro o di servirsi da sola dagli scaffali, la tengo d’occhio.

  7. brutta esperienza i pet shop. non si trova nulla per i cani da lavoro, nulla di serio, niente pettorine di qualità o forma particolari adatte a certi tipi di sport, niente tute da neve o invernali, niente dischi seri da disc dog (meglio ordinare direttamente in internet o tramite centro cinofilo), le misure poi non ci sono mai tutte. solo giocattoli di marca scadente fatti in cina con coloranti di dubbia provenienza che fanno venire la dermatite ai cani e voi spendete migliaia di euro dal vet che vi dice che il cane ha l’atopia (poi buttate via mangimi e giocattoli del pet shop e la dermatite atopica scompare. miracolo?).
    sconsiglio vivamente di entrare nei pet shop col proprio cane, perchè sono un crogiolo di parassiti e peluria di altri pelosi che non sempre sono controllati come il vostro fedele amico.
    il personale poi è fatto di ragazzotti appena diplomati o ancora alle superiori (se ci andate in estate) che non hanno idea di cosa stiano vendendo, ripetono solo a pappardella quello che gli è stato detto, e promuovono articoli scadenti perchè sono in rimanenza, rifilandovi fregature assurde.
    voi andate a chiedere un mangime olistico e vi guardano come se aveste detto una bestemmia, poi vi propongono lo shampo ”alle erbe (quali?) naturale al 100% che va bene per cani sensibili ai normali shampo per animali” ma quando leggete l’etichetta trovate clorexidina, a cui il vostro cane è allergico (preciso che portarlo in toelettatura troppo spesso forse è per le tasche di berlusconi ma non per le mie, se poi è a rischio dermatite ancora peggio).
    in poche parole, evitate i pet shop bufala (ed evitate tutto ciò che si chiama Villaggio Natura, sono delle bestie in quei posti, e vendono cuccioli di dubbia provenienza)

    • a la fe: concordo, io l’ultima volta che sono entrata in un pethop era x farmi incidere una medaglietta anni fa, sennò ormai compro mangimi online (introvabili nei petshop e con ottimi ingrtedienti grain free e un ottimo rapporto qualità prezzo poi mi arrivano direttamente a casetta in 3 giorni! e in + le promozioni sono frequenti tanto che pure l’antiparassitario l’ho comprato scontatissimo online fatto arrivare con ul mangime e una favolosa bacchetta target stick con cliker incorporato) e concorcordo amcora di + sulla scarsa competenza del venditore medio..troppi se gli chiedi una pettorina a H te ne rifilano una a Y perchè hanno solo quelle giurandoti che è ad H (e molti ci cascano)… 🙁 articoli da lavoro in un petshop? al massimo si trovano imitazioni scadenti degli stessi: un salamotto che doveva essere super che il mio cane a 4 mesi ha distrutto in 2 minuti e un riportello che perdeva i pezzi laterali incollati con colla di dubbia qualità..sui giochini, lasciamo perdere: in media pericolosi mal fatti e che si rompono in 30 secondi… Poi bisogna vedere quando molto anni fa provai a chiedere al commesso un break stick! impagabile! e pure le cucce sono caronissime a vedersi ma fatte talmente male da far rischiare il congelamento al cane se l’inverno è freddo: al limite è meglio un vecchio bidone come facevano i pitmen d’altritempi che isola il cane + di quegli affari tanto estetici ma progettati da un idiota.

  8. Ne parlavo giusto ieri con la proprietaria del pet shop dove vado a far tagliare le unghie al mio canetopo (non oso farlo da sola, gli ho fatto male una volta e non ci riproverò!) ; mi raccontava che, pur avendo scitto in 5 lingue “Non toccare gli animali” sulle gabbie dei roditori – compreso il russo – tutti i bambini (ma anche gli adulti) infilano allegramente le dita fra le sbarre. E una mamma le ha detto di tutto, perchè il coniglio nano, evidentemente scocciato da urletti e toccatine, ha pizzicato il sacro ditino del pargolo…
    @Sara Prestifilippi : …lo so, pur avendo un minicane sotto i tre chili anch’io detesto alcuni dei miei “colleghi” chihuahuamuniti, che sono veramente insopportabili…e per dirlo io T_T

  9. Io con un alano di 22 kg a 3 mesi… vedo serie difficoltà per il futuro! Abbasso i proprietari coi cani nani, sono dei gran menefreghisti di chi ha cani di media o grande taglia (per non parlare di quella gigante…)

    • Capisco che molti proprietari di cani di piccola taglia siano non menefreghisti ma poco competenti in materia di cinofilia, però non mi sembra il caso di fare di tutta un’erba un fascio. Io ho sempre avuto cani di tutti i tipi, dal collie al meticcio, adesso ho un cavalier king che viene con me in tutti i posti dove è possibile, compreso il pet shop, ma non ho mai creato nè avuto problemi di nessun tipo, visto che è un cane educato e tranquillo.

  10. Mi è successo proprio pochi giorni fa…….vado al pet shop, prima di entrare, lo faccio “sgambare” fuori, c’è un ‘aiuola fatta apposta per i cani, poi entro, mi faccio il solito giretto tra le corsie, arrivo alla cassa, mi metto in fila, nel frattempo un cane fa pipì in una cesta vuota lasciata li vicino, un commesso va a pulire senza sbuffare, mentre il mio pelosetto la annusa ed olè………alza la zampetta e come me ne accorgo, lo prendo in braccio per uscire, ma me la fa addosso…..arriva il commesso che pulisce ancora e pulisce pure me :-)…..poi ancora in fila, dietro ci sta un incrocio alano e non so bene definire quale altro animale che inizia la zuffa con il mio shihtzu……e dalla fretta, non riesco nemmeno ad imbustare tutta la merce acquistata, me ne accorgo solo al rientro in casa e quindi……………….si ritorna indietro, ma lascio il pelosetto in auto…….mi sono detta BASTA, vado da sola evitando così “spaicevoli” incontri.

  11. Se il padrone è educato, generalmente anche il cane lo è, se invece c’è qualche problema il padrone educato si impone da solo certi limiti per non sconfinare nella maleducazione. io tendenzialmente porto i miei cani ovunque, ma la Trilly deve evitare il pet shop dove mi rifornisco perché cerca di papparsi il pappagallo del proprietario che sta beato sul suo trespolo, e la spiaggia durante le ore di punta perché ha una forte antipatia verso i venditori ambulanti. per il resto le porto persino al bar e loro si accucciano sotto il tavolo o la sedia in paziente attesa che casualmente qualcosa caschi giù dal tavolino… cerco di frequentare posti in cui so che il cane è ben accetto, ma da parte mia mi impegno al massimo per creare il minor disagio possibile, il risultato è che Trilly e Fly hanno entrambe i loro “negozi” in cui non solo possono tranquillamente entrare, ma trovano sempre una coccola o un biscottino.

  12. Noi col nostro yuuki siamo fortunati, non oserebbe mai sporcare dove poi deve posare le regali zampine da bravo shiba, ma per sicurezza, e penso davvero che non ci voglia molto ad arrivarci, prima di entrare da qualsiasi parte, non solo petshop, lo si porta sull’erba a sbrigarsi le sue faccende! Se molta gente non accetta cani nei negozi è a causa di questi maleducati sopracitati!

  13. Pet shop?! Sehhh… Non ci entrerei neanche morta. Fortunatamente vicino casa ho un enorme negozio di agraria e giardinaggio che ha diverse corsie riservate ai cani, la sezione “kong” con i giochi seri, non le pallette che fanno rumorini e il pollo di gomma, e la farmacia veterinaria. Entri ed esci, precisa e senza intoppi, in 30 secondi con tutto quello che ti serviva. Personale serio e competente, abituato a ben altro che il mio cane e nessuna Sciuramaria che strilla a Lupo con la vocetta stridula che lui odia: “beeeeeeello “Rex”!!!!”

  14. Quelli che…battono sui vetri per chiamare i pesci e siccome non rispondono battono più forte. Quelli che…le tartarughe vanno prese assolutamente in mano ed esaminate come si fa con le stoffe. Quelli che…dopo due ore di domande sull’acquario vanno a casa e lo comprano in internet perchè costa 2€ in meno. Quelli che lo prendono online ma se hanno un problema chiedono a te. Quelli che…Fuffy non mangia niente di niente e scopri che prima lo impongano di prosciutto cotto e formaggi e poi gli mettono le crocchette (e certo anche a mio figlio prima del minestrone gli faccio un paio di panini di nutella). Quelli che…. Dammi un pacco di crocchette superbio megahypo grainfree con Mos Fos e poi gi affinacano due chili al giorno di biscotti zuccherati. Quelli che…vao avanti?

  15. si è così: andata una sola volta con il mio cucciolone Corso ed è stato un incubo! Tutti che volevano toccarlo, cani con flexi di due Km e umani distratti… e bambini che correvano ovunque! Risultato? Sono tornata a casa con una pettorina Julius di misura errata e senza antiparassitario… l’ansia e la confusione mi hanno completamente rimbambita!

    • la mia Tessy (pitbull mix fatta a forma di pirtbull e intollerante verso gli altri cani che la sfidano o invadenti e non interessata al contatto canino o con umani estranei e poco amante delle attenzioni sguaiate di sconosciuti che non parlano il canese..cane + che GESTIBILE anche in città, ma io sono paranoica e non voglio ne stressarla ne rischiare che poi con cani fatti a forma di pitbull se danno una nasata x la gente sembra che abbiano cercato di sbranare) è abituatissima anche a accompagnarmi in negozi, uffici postali, negozi di alimentari, mezzi pubblici affollati ecc e riceve spesso complimenti x il suo comportamento esemplare in tali contesti, ma nei petshop rarissimamente la porto proprio x questi motivi, anche perchè io potrei pure metterle la museruola (ma NON è un cane che attacca a casaccio e se un cane la infastidisce lo avverte sempre + volte, come se un cane la sfida pur se si incazza rimane contenibile a meno che questo non le salti direttamente in bocca prima che io abbia il tempo x allontanarmi, cosa purtroppo capitata varie vole, ma i cani kanikaze ne sono usciti illesi x il mio tempestivo intervento volto a farglieli sputare; e anche con le persone passa al pizzico lieve SOLO dopo innumerevoli avvertimenti suoi uniti ai miei quindi se uno continua a inseguirmi e a batterle le mani davanti al muso e darle pacche i testa x 5 minuti buoni nonostante le mie e sue proteste e ci insegue mentre mi allontano è cretino, talvolta però accade..), ma se un cane anche + piccolo libero o attaccato a un flexy la morde poi il proprietario mica mi paga l’antibiotico (pure morsetti insignifgicanti tendono a infettarsi, una volta si è dovuta fare 3 mesi di antibiotico x un morsetto di un volpino sfuggito di mano ad una bambina! e finisce che sia io che lei al petshop se insieme stiamo sul “chi vive” e ciò no è il massimo.. x lo stesso motivo evito pure le vie della città (soprattutto il centro storico) dove so che ci sono frequrentemenmte cani tenuti liberi o che saltano fuori dai negozi incazzati e con tendenze suicide…

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