mercoledì 19 Febbraio 2025

Io e Afr… no: io e Mario (senti chi parla)

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Mario Giovannini
Mario Giovannini
Mario Giovannini è nato a Vercelli nel 1968, dove vive tuttora con quattro gatti, un cane, tre chitarre e una moglie molto paziente. Giornalista, scrittore, fotografo e musicista, si occupa di editoria da più di vent’anni, conciliando la professione di editor responsabile dei contenuti di una piccola casa editrice con l’attività di giornalista free lance per alcune delle più prestigiose riviste del settore musicale italiano.

IMG_0158di AFRA –  Dunque… vediamo un po’… ma sì, non è poi così complicato usare ‘sto coso. Certo, gli zamponi non aiutano, ma si può fare.
Bello il topo… beeeeeeeello il topo… calma, respira… non mi ti devi distrarre.
E lui che si da tante arie: “sto lavorando”.
Quante storie. Ne approfitto che si è addormentato sul divano in sala.
“Vado a guardare la Formula 1”. Russava dopo 30 secondi netti, neanche la partenza ha visto.
Del resto, stamattina l’ho portato al parco è si è stancato parecchio. Ho almeno un paio di ore di buono. Devo solo stare attenta a non sbavare sulla tastiera.
Ormai sono due anni che sto con Mario e Elena, certe cose le so. Le ho capite.
Ce ne sono parecchie però che ancora mi sfuggono, magari voi potete aiutarmi.
Il lavoro, ad esempio… perché lui esce tutte le mattine dicendo che va al ‘lavoro’ e sta fuori dieci ore, ma poi ‘lavora’ anche a casa, mentre mamma ‘lavora’ solo quando è fuori?
Dice che serve anche per le crocchette.
Ma io ho visto che le crocche le scambiano con dei pezzi di carta: i soldi. E i soldi escono da una fessura nel muro, dopo aver inserito un pezzo di plastica e digitato un codice.
Quindi, che bisogno hanno di ‘lavorare’? Non basta avere la tesserina? Deve essere una cosa molto divertente, se la fanno comunque.
In effetti, ogni tanto, al parco mi dice “oggi lavoriamo un po’” e io mi aspetto chissà ché.
Poi giochiamo, corriamo e mi da i bocconcini… deve essere qualcosa di simile, ma non proprio uguale. Perché lui non è felice come me al parco, la mattina quando esce.
Probabilmente è perché deve stare in mezzo alla gente.
Anche a me non piace stare in mezzo alle persone.
Hanno un bel dire che mi devo abituare. Non mi piacciono!
Fanno casino, puzzano, usano attrezzi mostruosi con le ruote. Sono ovunque.
E poi ci sono i cuccioli di umano. Quelli proprio non li posso vedere. Soprattutto se hanno le rotello sotto i piedi. Che strane creature!

IMG_0136Gioie belle, se ci ho messo un anno ad accettare voi, per il resto del genere umano forse ci vorrà qualcosina di più. Non c’è bisogno di prendersela tanto.
Del resto, quando vi ho trovato, non è che faceste tutta ‘sta vita mondana.
Anzi, probabilmente vi sto allungando la vita di un decennio, visto che Mario, in particolare, non muoveva un passo neanche a pagarlo.
E sentilo adesso, come si vanta: “Eh sì, con lei sono almeno 10 Km al giorno, trotta la ragazza”.
Cavoli, sono sfinita, ma devo farlo muovere un po’… già fuma – che puzza, meno male che va sul balcone – se poi mi ridiventa anche sedentario non andiamo mica bene.
Quando l’ho trovato aveva tutti gli esami del sangue sballati, ora sono uno spettacolo. Cosa sono gli esami del sangue l’ho capito alla perfezione, invece.
Mannaggia che male.

IMG_0171Un’altra cosa che non capisco, poi, è ‘sta cosa del guinzaglio. In giro vedo un sacco di umani che corrono appesi dietro al loro cane. Sacramentano come carrettieri, e poi magari gli menano pure. A me tirare non piace, anzi, cerco sempre di stare un passo dietro di loro, che non si sa mai… e si lamentano: “Dai Afra, su, forza. Fai il cane, dai”.
Mah, un giorno di questi gli faccio vedere io cosa vuol dire fare il cane. Anche se una mezza idea se la deve essere fatta, quella volta in campagna che ho visto una lepre.
Di solito mi mette la corda lunga, ma se l’era dimenticata… quando è arrivato a casa aveva la lingua più lunga della mia.
Ciao gatto Leo, no che non puoi salirmi in braccio come fai con Mario mentre scrive.
Ok, va bene, ma solo un attimo, poi bisogna che spegnamo. Certo che ti sei ingrassato parecchio, eh. Sarà anche per questo che non giochiamo più come una volta.
No! No! Smettila di giocare con la tastiera.
Lo sai che diventa una belva quando gli stacchi i tasti e te li porti in giro per casa.
Che bestiaccia!

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  • Mario Giovannini

    Mario Giovannini è nato a Vercelli nel 1968, dove vive tuttora con quattro gatti, un cane, tre chitarre e una moglie molto paziente. Giornalista, scrittore, fotografo e musicista, si occupa di editoria da più di vent’anni, conciliando la professione di editor responsabile dei contenuti di una piccola casa editrice con l’attività di giornalista free lance per alcune delle più prestigiose riviste del settore musicale italiano.

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15 Commenti

  1. Dopo l’ennesima passeggiata “difficile” con il mio Ringo, ho iniziato a leggere la storia di Afra per farmi coraggio…
    Qui siamo assolutamente agli inizi e si procede un passo avanti e cinque indietro.
    Ci sono momenti in cui mi sento assolutamente allo sbando. Con lui è difficile capire cosa gli passi per la testa e se un momento prima è un tenerone, un momento dopo potrebbe impuntarsi e se si impunta… se va bene lo tiro appena appena e lui si rassegna a segurmi, se va male si rigira e morde il guinzaglio (tipo stamattina…).
    Poi ti sorprende con uno accenno di scodinzolio, con la volta che si fa mettere la pettorina senza problemi, con un salto sul furgone… e un’ora dopo non capisci se mentre si sgranocchia l’affare per la pulizia dei denti sta ringhiando a te o se è solo nervoso per un moscone che lo stava importunando.
    E’ davvero dura, ma leggo di Afra e dei suoi progressi e, un po’ con le lacrime agli occhi, mi immagino Ringo sereno, con noi.

  2. mai spostare di peso il gatto dalla tastiera del pc….la mia micia sradicò due tasti dal computer portatile…(F4 ancora disperso con dichiarazione di morte presunta). dai Afra! sempre a coda alta e vietato arrendersi!

    • Il problema è che il mio è un portatile… non si può sostituire la tastiera con pochi Euri. Se mi dimentico il monitor aperto sono fatto. Per il momento sono riuscito a recuperarli tutti, ma ho la tastiera che sembra comunque un campo di battaglia

  3. OK! :-)))))))))

    Osservando i miei animali mi domando: perchè loro dovrebbero essere perfetti quando io non lo sono?
    Perchè dovrebbero essere pazienti se per me cinque minuti in coda alle casse sono un’eternità?
    Perchè dovrebbero essere sempre scodinzolanti incondizionatamente se anche per me l’amicizia sincera va valutata?
    Perchè dovrebbero essere sempre ubbidienti se anche per me la considerazione degli altri è priva di importanza?
    Penso che nonostante tutto i miei animali riescono a tollerarmi!

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