di VALERIA ROSSI – L’avevo già anticipato ieri, nell’articolo sull’allevatore che ha sterminato (temo sia il termine più corretto) un mare di suoi cani perché “non produttivi”: la figura di merda l’avrebbe fatta tutto il mondo allevatoriale.
E infatti sono fioccati i commenti: “Chi alleva non ama”, “Chi specula sui cani non può volergli anche bene” e via dicendo.
Ovvio che gli animalisti talebani non aspettassero altro: una notizia come questa è la ciliegina sulla torta dello sputtanamento coatto che da anni vanno promulgando (soprattutto sui social network) ai danni di chiunque allevi cani di razza.
La loro (fuorviante e inesatta) motivazione è: più sputtaniamo gli allevatori, più cani usciranno dai canili.
Ragionamento che non sta assolutamente in piedi, perché chi ama il cane di razza (per motivi estetici o utilitaristici) cercherà sempre e comunque il cane di razza: e sparlando dell’allevamento serio non si “libera” nessun cane dal canile, ma si dà la stura ai cagnari, agli importatori dall’Est e a tutti coloro che vendono cuccioli di (presunta) razza a prezzi teoricamente stracciati (il fatto che loro non abbiano praticamente spese, perchè allevano ad capocchiam o “comprano fatto”, mentre l’allevatore serio si sbatte per fare tutti i controlli sanitari, per sverminare, vaccinare, alimentare con il miglior cibo possibile… passa tutto in secondo piano, anche perché nessuno ne parla mai).
Ma di questi argomenti ho già parlato fino alla nausea, credo, quindi non li ribadisco ulteriormente. Preferisco invece riportare (con il suo permesso) la nota che una giovane allevatrice ha scritto su questa vicenda. La pubblico senza alcun commento, perché dice già TUTTO.
di BARBARA MARINI – Il servizio di “Striscia La Notizia” inevitabilmente equipara gli allevatori come categoria a sterminatori di cani in eccesso o inutili ai fini della riproduzione. Dopo la sfuriata generale di stamane e le reazioni emotive, anche mie, allo schifo visto nel servizio, mi sovvengono alcune considerazioni.
Per allevare ci vogliono tanti soldi, è inutile star qui a spiegare: strutture, alimenti adatti e di qualità, visite mediche, tasse… per coprire i costi di un allevamento piccolo non bastano certo le cucciolate che, senza contare il numero di ore lavoro che portano via, non sempre sono felici.
Oggi l’allevatore beccato ad ammazzare i cani in esubero (sani) ha scritto nella sua pag. “essendo venute meno le le condizioni economiche minime”… (li ho uccisi infatti perchè costavano troppo n.d.r.).
Ma non voglio parlare di questo: voglio parlare del fatto che in Italia tanto più cresce il numero dei cani in famiglia, tanto meno cresce una cultura cinofila e questa è una responsabilità di tutti.
Anche di chi cerca un cane.
Il problema è etico, direbbero in molti. Io dico che il problema è innanzitutto estetico.
Se una passione, un piacere, un desidero diventano un diritto, non esiste bellezza che tenga, anche il cane è uno strumento di espressione del proprio ego. Così piuttosto che non averlo – quello, sì proprio quello, quella razza che oggi va di moda o che mi fa sentire importante quando cammino e la gente si scansa, quella razza deve essere mia! – lo compro dove costa meno.
Non importa che quella razza abbia delle funzioni, delle caratteristiche: lo compro perchè lo voglio.
E siccome costa tanto… vediamo l’offerta migliore.
Esselunga? Coop? Despar?
Così vincono i tarocchi, quelli cioè che nascono loro malgrado in canifici, realtà su cui non mi voglio dilungare perchè oggi nessuno è dispensato dal dovere di informarsi. E la rete consente questo. Va vagliato il tutto, ma con un po’ di pazienza e usando la ragione, ci si arriva.
Io mi sento quasi sempre dire come prima domanda: “quanto costa?”.
Mi costa una vita, direbbe Battisti.
Così gli allevatori sono coloro che speculano, vendono, fanno cani malati, li uccidono e guadagnano.
Una produzione, insomma.
Nella mia esperienza ci sono invece notti insonni, domeniche e festività saltate, amici a cui rispondo “non posso venire”, conto in rosso, mal di schiena, pianti se le cose vanno male per un cucciolo, ansie per i futuri padroni, studio e ricerca continua, errori a cui riparare, perchè nessuno nasce imparato ecc.
Non sono brava, non sono la sola.
Ci sono una montagna di allevatori seri e appassionati della razza, ma soprattutto del cane.
Ce ne sono tra i malati di expo, ce ne sono tra quelli dietro le quinte, ce ne sono tra i giovani pivelli come me e tra i più anziani con anni di esperienza.
A questi dico: impariamo a essere meno competitivi e a collaborare per il bene comune (non il nostro, ma quello dei cani che noi facciamo nascere).
A chi vuole un cucciolo dico: a voi la scelta, ma se poi il governo non vi piace, ricordatevi che qualcuno l’ha eletto.
Se i cagnari esistono e fanno i soldi, ricordatevi che qualcuno a loro i cani li compra.
Se dall’Est continuano ad arrivare furgoni pieni è perchè c’è richiesta.
Uccidere un cane perchè è in esubero è la negazione dell’allevatore: che accompagna, accudisce, sacrifica, ama, studia per tramandare una tradizione.
Ecco perchè è un problema estetico: perchè il piacere non è un istinto e basta, un “mi piace quella razza”, ma è una passione che genera una responsabilità.
E qui arriviamo all’etica. Che non è un metodo o l’unico metodo ammissibile.
Ogni allevatore ha il suo stile, il suo modo. Ma il bene del cane è oggettivo.
Etica per me è quel tremore che ti prende quando nasce un cucciolo e ti rendi conto che tu non puoi niente, non sei niente, mentre quella è vita. E allora speri di saperla custodire e proteggere, dietro le spalle della cagna, dietro consiglio dei migliori professionisti, dietro e dentro le fatiche della tua vita quotidiana.
E quando la cedi su compenso, sì su compenso, anzi su rimborso direi… ti preoccupi di dove va a finire.
E se te lo permettono ti informi per tutta la sua vita.
Io non guadagno dai miei cuccioli, io guadagno dal mio lavoro.
Uccidere cani in allevamento è quanto più distorto e perverso ci possa essere.
E allora speri che siano sempre meno (perchè è una tradizione antica) e speri che con la cultura le cose cambino. Speri che la gente si informi.
Anni di spiegazioni sul pedigree… e ancora mi chiedono se il cucciolo costerebbe meno senza.
Perché queste domande? Perchè si permettono cucciolate senza pedigree? Perchè non ti preoccupi dell’educazione del cane? Dell’ambiente in cui è cresciuto? Degli stimoli ricevuti?
Perché certi controlli medici non sono ancora obbligatori in tanti club di razza italiani?
La cinofilia è un mondo complesso, spesso insopportabile e gretto. Ma è anche una grande occasione per imparare da Madre Natura. Oggi gli allevatori dovrebbero sentirsi tutti offesi da queste notizie…
Oggi per la prima volta ho seriamente pensato di smettere di allevare.
Perchè? Perchè non siamo pronti per la vita.
Barbara sul sito vedrai solo animali con la coccarda se ti rechi presso l allevamento e interloquisci minimamente con l allevatore allora potrai intuire…ma solo intuire il rapporto che lega un ALLEVATORE ai duoi animali
come ho avuto modo di scrivere e conversare in giro, credo che di mele marce esistano in ogni settore. ci sono bravi veterinari come ce ne sono disonesti e questo vale per allevatori, cagnari, fruttivendoli e insegnanti. del resto sono certa che coloro che pensano, dopo questo orrendo episodio, che tutti gli allevatori siano disonesti o che allevare sia di per se un’attività disonesta, ripeto sono certa che non siano tutti animalisti, talebani o meno. la mentalità ristretta e guidata da ignoranza, pregiudizio e quant’altro è nella natura umana.
Volevo comunicare alla Sig.ra Barbara Marini che nonostante sia ormai disillusa della cinofilia tutta, le sue parole mi hanno rincuorata poichè dietro ad un allevamento c’è un allevatore e dietro un allevatore c’è un uomo o una donna che possono ancora possedere quei valori nel praticare con umiltà, onestà e correttezza la loro passione:-))
Barbara e pochi altri non estinguetevi, abbiamo bisogno di voi.
Valeria hai tutta la mia stima !!!!!
Ciao Valeria,
l'(orribile) notizia di quel delinquente ha portato alla ribalta da un lato i cori urlanti di talebani, ma anche un’evidenza che, se solo presa minimamente in considerazione da chi di dovere, potrebbe introdurre pene reali verso chi maltratta, abbandona o realizza combattimenti clandestini.
dal mio punto di vista il tema è ancora più a monte. Non esistono i “diritti degli animali” perché l’animale (da affezione) non è considerato individuo (non umano), ma comunque assimilato agli oggetti. Un individuo, che goda di diritti propri, non potrebbe essere commercializzato (non potrebbe avere un prezzo), e potrebbe avere tutele legali.
Ma riconoscere “individualità giuridica” ad un animale d’affezione (che non è “da reddito” ma … parlare di “animali da reddito” ci porterebbe fuori strada) creerebbe conseguenze importanti, sia giuridicamente, sia economicamente.
Purtroppo, mentre il delinquente (non l’unico, ma quello scoperto) commetteva stragi, veniva depenalizzato il maltrattamento degli animali (mi riferisco al tuo altro articolo odierno), qualcuno ammazzava a bastonate un cane o un gatto, qualcuno faceva cose se possibile ben peggiori, altri pagavano l’iva al 22% per le spese veterinarie, altri regalavano un cucciolo ….
Battersi perché si riconosca un’individualità giuridica a cani e gatti: sarei la prima. Ma credo anche l’unica ….
Parole sante!! La gente si fissa con una razza senza saperne nulla, non importa nè da dove viene nè come sarà la vita con quel cane! Ma la cosa più assurda è quando spendono anche 1000 euro per averlo e poi non spendono 30 euro di veterinario per farlo curare!! E quando la povera allevatrice li contatta per avere notizie, si sente rispondere:”Sei diventata pesante!” Non credo, anche potendo, di avere i nervi saldi per fare quello che fa questa gente, che a mio avviso MERITA RISPETTO e non gli insulti gratuiti di chi, da ignorante, pensa che siano tutti uguali.
beh speriamo che. Dopo natale la nipotina non si rompa le palle e il peluche. Farà una brutta fine!
Io mi permetto di dire che un “mostro” (altre definizioni x quest’elemento non c’è ne sono) non si può definire allevatore
Adesso si sono svegliati tutti ! Ma buongiorno ehhhhh !!!! Sapete quanti altri allevamenti hanno cani a centinaia seppelliti nel giardino ??? Lo hanno sempre fatto …sempre ! Con ENCI che chiude occhio che non vede e non vuole sentire !
Perché succede ? Perché il cane low cost piace ! Perché tutti vogliono essere furbi …a modo loro e sulle spalle dei cani !
Perché se entri in un allevamento “sporco ” devi denunciare …solo che …udite udite !!!!…. Ti ritrovi con la controdenuncia !!!! ed il signor X di turno è sempre molto offeso ! Anche se le condizioni igienico sanitarie sono indiscutibili !
Sono vigliacca …si …non voglio più combattere !perché lo devo fare con il mondo intero !
Scelgo i miei cani , do il nome di chi penso lavori con l’etica ….ma ognuno faccia come crede !
Sapete ….. Anche le prostitute lavorano perché ci sono i clienti …e con questo ho detto tutto 🙁
le prostitute, se non obbligate, a mio avviso possono vendere il c..lo finchè vogliono, è loro… e fanno bene!
Forse non è proprio il luogo più adatto ma, qualcuno saprebbe consigliarmi un allevamento serio di Boston terrier?
Sono pienamente d’accordo con chi, amante dei cani, decide di guardarsi intorno e scegliere per un cane che fino a quel momento non ha avuto fortuna nella vita, ma nello stesso devo lanciare una lancia a favore di quegli allevatori, e ce ne sono, che dedicano anima e corpo alla loro passione e si, e’ anche giusto che ci guadagnino. Purtroppo a me sembra che in Italia non abbiamo delle leggi adeguate a tutela di chi alleva con serieta’ e professinalita’. Io cercavo un cane di una razza precisa ed ho avuto la fortuna, facendo delle ricerche in internet, di trovare un allevamento che reputo serio e dove, oltre a voler essere informati riguardo la belva, sono sempre a disposizione per eventuali mie domande.
Valeria, oggi mi sei piaciuta 🙂 ieri ti ho trovata un po’…blanda…ma oggi si vede il cuore in ciò che hai scritto e di cuore non ce n’è mai abbastanza <3
“Io non guadagno dai miei cuccioli, io guadagno dal mio lavoro”
Perfetta.
come un idraulico, un commercialista, un parrucchiere. Solo che se l’idraulico ti mette un tubo al contrario, o il commercialista ti sbaglia i conti o il parrucchiere ti fa un colore che non è come lo volevi tu, diciamo tutti che abbiamo trovato UN idraulico, UN commercialista, UN parrucchiere “storti” non che tutti gli idraulici/parrucchieri/commercialisti sono dei ladri e degli incapaci.
Mentre in cinofilia una mela marcia evidentemente basta a far pensare a tutto il mondo che non solo il cesto, ma tutta la frutta faccia schifo!
Non è giusto.
Dopo un cane da canile e un cane da fiera del cucciolo (attenuante: ero una ragazzina, hanno scelto i miei), oggi ho una chihuahua da allevamento. Dico solo una cosa: HO VOLUTO BENE A TUTTI I CANI CHE HO AVUTO, MA QUESTA È DAVVERO SPECIALE!!!!! E IL MERITO NON È MIO, MA DELL’ALLEVATRICE CHE ME L’HA CEDUTA!!! GRAZIE BARBARA!
pensa che cane schizzato che verra’ fuori, sempre che tutto vada bene
Beh… Visti i tempi, il privato con la cucciolata potrebbe anche essere più affidabile di un allevatore
Sì… il privato che lo vende a 1 mese!
proprio stamattina al bar una signora: ah..abbiamo preso il cane per la mia nipotina (2 anni). Un bellissimo cucciolo di pastore tedesco…ora ha un (1!!!!) mese, vedessi che belle foto! ce lo portano proprio la vigilia di natale. Quanto è cariiino. Oh, ma mica l’abbiamo preso in allevamento ( detto con tono dispregiativo)….no…da un privato che ha fatto la cucciolata! Mica in allevamento…………..