mercoledì 27 Marzo 2024

“Tenere il cane in casa per paura che lo rubino”… scatena polemiche

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Sono stata via nel week end, come al solito, e al mio ritorno ho trovato una discussione molto accalorata sulla pagina FB di Tpic e anche un msg privato che chiedeva spiegazioni del mio commento.
Il post iniziale era di un lettore che si diceva “deluso” dalla frase “Continuo a non capire quelli che la notte tengono i cani in casa per paura che vengano rubati. Bei cani da guardia eh…“, pubblicata dall’ admin di un gruppo che ha come tema il cane corso.
Il mio commento, che ha lasciato perplesso un altro admin (o forse lo stesso, non lo so perché non partecipo al gruppo) è stato “Che amarezza…”.

corsoguardiaIndipendentemente dalla discussione che ne è seguita (e che è andata più sui rapporti personali che sul tema “canino”), vorrei provare a spiegare il perché dell'”amarezza” (e forse anche del dissenso del primo commentatore), visto che a quanto pare non è stato capito (ed io… non riesco a capire come si sia potuto non capire!).
Sostenere che è sciocco tenere in casa un cane corso per paura dei furti, e sminuire di conseguenza l’abilità di cane da guardia di quello che potrebbe “lasciarsi rubare”, significa aver preso un cane da masseria rimanendo con la mente proprio ai tempi delle masserie (sì, lo so che esistono ancora: diciamo ai tempi in cui non c’era altro che le masserie).
Peccato che nel frattempo sia passato un paio di secoluzzi e che i malintenzionati si siano organizzati un po’ meglio: oggi neutralizzare un cane da guardia è abbastanza agevole per il ladro professionista, mentre di certo non lo era per i loschi figuri del passato. Inoltre, fino a qualche anno fa nessuno sentiva la necessità di rubare il cane stesso, mentre oggi si sente parlare in continuazioni di episodi simili. Cani piccoli che vengono rubati per rivenderli, cani grandi che vengono rubati, ahimé, soprattutto per alimentare il losco giro dei combattimenti. E poi miriadi di voci non confermate – ma alla vox populi io tendo sempre a dare un certo affidamento – su cani rubati per essere destinati alla sperimentazione… e così via.
Per tutti questi motivi, personalmente trovo che tenere il cane da guardia in giardino sia un rischio troppo alto: e questo indipendentemente dalle sue abilità (anche il cane più vigile e più attento del mondo può ben poco contro uno spray narcotizzante).
Poi c’è da considerare un altro aspetto, e cioè le conseguenze dell’eventuale aggressione del cane guardiano a un malintenzionato. Lo sapete, vero, che il proprietario del cane finisce immancabilmente nelle grane, se non addirittura sotto processo?

guardia2Nel nostro Paese, infatti, il concetto di “legittima difesa” è quello di “difesa commisurata all’offesa”. Quindi, se il ladro entra nel mio giardino e il mio cane lo spedisce all’ospedale “prima” che io sia stato ferito o ucciso… c’è un eccesso di legittima difesa. Se invece prima il ladro ammazza me, e poi il mio cane ammazza lui, ho ragione: peccato che da morta, con la ragione, mi ci faccia fresco.
Ribadisco ancora una volta ciò che ho già espresso in quest’altro articolo: oggi il cane da guardia ha senso soltanto se viene tenuto dentro casa. Sia per proteggere noi che per proteggere lui, visto che i furti di cani sono all’ordine del giorno (per quanto i giornali ne parlino raramente).
Sì, provo proprio amarezza leggendo che in un gruppo che si occupa di cani da guardia, in particolare di una meravigliosa razza italiana da guardia, si possa sostenere che chi vuole proteggere il suo cane è un po’ pirla, o che un cane che magari “si lascia” tramortire da uno spray narcotico non è un buon cane da guardia.
Provo amarezza perché penso che chi legge una frase come questa, magari sentendosi punto sul vivo (e chi non si inalbera quando si mettono in discussione le qualità del suo cane?), possa sottovalutare i rischi e sentirsi “molto macho” mollando il suo cane allo sbaraglio – perché nel 2015 lasciarlo solo in giardino significa esattamente questo! –  per ritrovarsi magari domani a chiedersi dove sia finito e quale (sicuramente brutto) destino fosse in agguato per lui.
Il cane da guardia, oggi, va protetto: dai ladri e pure dalla legge italiana che sembra sempre più garantista verso i criminali che verso le vittime.
Spero che questo spieghi sia la “delusione” del primo post che l'”amarezza” del mio commento verso chi sembrava, con la sua affermazione, considerare il cane come un “oggetto utile” a cui si può tranquillamente rinunciare.
Tutti teniamo ai nostri “beni”, per carità: ma se il bene più grande non è proprio il nostro cane… allora, almeno dal mio punto di vista, non dovremmo neppure averne uno.

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34 Commenti

  1. Felice di aver trovato questo articolo. Vivo in campagna con ampio giardino e da sempre ho tenuto i cani in casa la notte, fossero pastori tedeschi un tempo o boxer freddolosi oggi. Qui gli espertoni di campagna mi vedono come un pirla di città, perché i cani devono stare all’addiaccio, non sporcare casa e guadagnarsi la ciotola al freddo o al caldo stando fuori ad abbaiare ad ogni cicala che canta. Oltre alla tutela del mio cane ritengo che come difesa mi sia più utile in casa, dove mi avvisa,piuttosto che fuori dove è alla mercé di chiunque.

  2. Ormai l’hanno già detto in molti, per fortuna, ma lo ribadisco anche io: già sui cani rapiti per i combattimenti clandestini mi concedo il beneficio del dubbio, ma su quelli da usare come cavie sono decisamente propendente per la bufala. Al di là dei protocolli vari per l’utilizzo delle cavie, credo che sia molto più semplice allevarseli, i cani, piuttosto che rapirli in stile Orazio e Gaspare della carica dei 101, con tutte le potenziali conseguenze del gesto. Senza contare che una cavia deve essere il più “standard” possibile, e come fanno i ladri a sapere se il cane è sano, a posto eccetera?
    Molto più facile è prendere una beagle (tanto per citare una delle razze più usate) e farla scucciolare!
    Ricordiamoci che la vox populi è quella delle scie chimiche, dei vaccini che causano autismo, del dobermann che a sette anni impazzisce, del cane che se sente l’odore del sangue diventa un chupacabras!
    Sul resto dell’articolo sono molto d’accordo, i malintenzionati esistono e non hanno problemi a far fuori un cane. Quindi, quando avrò il mio cane da guardia/difesa, la notte (e i momenti in cui resterebbe da solo) la passerà dentro casa, e staremo a vedere, se qualcuno entrerà, come farà a giostrarsela con un cane incazzoso che ci vede molto bene nella semioscurità e che conosce perfettamente la casa, e con i padroni del suddetto cane, incazzosi pure loro!

  3. In realtà la legge che puniva una difesa superiore all’offesa (art 52 codice penale) è stato modificato nel 2006 a causa del reiterarsi di

    comportamenti violenti ed aggressivi durante le rapine in villa. Ora il testo dice:
    è proporzionata la reazione armata, da parte di chi si trova un intruso in casa (o sul luogo di lavoro), vuoi per difendere la propria o l’altrui incolumità, vuoi per difendere anche soltanto i beni, propri o altrui, quando non vi sia desistenza e vi sia anche solo un pericolo di aggressione (armata o meno).

    Ora la mia considerazione è: se è permessa la difesa con un’arma, perchè dovrebbe essere eccessiva quella con un cane?

  4. Premessa:
    Cani rubati “per la sperimentazione”??? E allora perchè non le vipere buttate dagli elicotteri dagli animalisti???
    Spray narcotizzanti? Uno spray che lo spruzzi ed addormenta di botto tutto ciò che c’è di sveglio nel giro di due metri (all’aperto poi!!!) ????Semplicemente NON esiste!! Sennò lo userebbe, per dire, la polizia israeliana o americana ecc ecc
    esiste qualcosa (solventi) di molto più raffazzonato e meno funzionante , soprattutto all’aperto.
    Certamente esistono armi più o meno improprie e veleno, purtroppo.

    Io scientificamente ho scelto un cane NON da guardia, sebbene grosso, perchè per questioni logistiche è possibile che entrino nella mia proprietà persone niente affatto malintenzionate che non vorrei mai venissero danneggiate o anche solo minacciate dal cane (che infatti nè le guarda nè si avvicina festante). Per non parlare poi di quanto mi romperebbe le scatole dover ripagare per buono un vero delinquente che venisse sbrindellato dal mio cane.
    Il mio cane sceglie lui se dormire in casa (raramente), oppure in una zona coperta ma “rustica” oppure direttamente all’aria aperta. Ama abbastanza anche gironzolare di notte (e dormire di giorno comodo comodo e vicino alla padrona che lavora!). Siccome ha ampio spazio, ma proprio ampio, non vedo perchè privarlo di questa cosa che gli piace. Quando è in casa alla fine, anche se fa freddo, chiede sempre di uscire e ha i suoi posti preferiti sparsi qua è là. Ignora quasi sempre le sue numerose cucce, giacigli, strapuntini. Gli piace pure scavarsi delle buchette in posti riservati e dormirci dentro alla grande o portarci qualcosa da mangiare che riesce a fregare (rinvenuto ieri a 100 mt da casa in buchetta sotto-siepe un incarto di parmigiano che ero convinta di aver lasciato inavvertitamente al supermercato) evidentemente se l’è fregato dalla macchina mentre scaricavo i sacchetti della spesa. E senza lasciare tracce!
    Non è affatto un cane abbaione, ma ogni tanto lui ed il cane del vicino allietano la serata con una bella raffica di insulti reciproci. Ma da casa si sentono poco-poco.

    Insomma, il mio cane come tanti cani in questa zona “di masserie isolate” ha una vita notturna non da poco che credo contribuisca a tenerlo di ottimo umore e pure in salute. Il caso che venga rubato per riscatto mi pare talmente remoto che affronto il rischio.

    Per la sicurezza- sperando che funzioni!!, oltre ad allarmi, telecamere e simili, abbiamo una bella ditta di security privata che passa due o tre volte per notte. E che il cane lascia tranquillamente entrare a fare il loro giro di controllo senza sbranarli nè salutarli.
    Non è una scelta a buon prezzo, ma suddivisa tra un po’ di vicini credo mi costi meno soldi e meno impicci di un branco di kanikazzuti. E spero che sia più sicuro in tutti i sensi.

  5. Francamente mi stupisco che ci sia ancora qualcuno che ritiene normale far vivere il cane fuori e lasciarlo lì per di più anche durante la notte, ma so che è una diffusa abitudine. Solo questa estate nella zona della Brianza e del Bergamasco ci sono stati casi di accoltellamento a danni di cani in giardino ( lo schifoso in questione chiamava i cani dalla rete, quando, si avvicinavano gli piantava un coltello in pancia), il caso di una Husky rubata dal suo giardino, sedata e violentata da più uomini ( è riuscita da sola a tornare a casa) , avvelenamenti a non finire e molti furti di cani di razza. Mi chiedo con quale coraggio si lasci il cane fuori incustodito anche in pieno giorno, dato che i fatti citati sono accaduti tutti di giorno. Senza contare che un cane da guardia dentro le mura di casa gioca in vantaggio.. E poi mi associo a quello che hanno detto molti altri,mai sottovalutare i vicini di casa e i passanti cinofobi, per certa gente lanciare una polpetta avvelenata ad un animale non è affatto un grosso problema di coscienza..

  6. Malin e zwer dentro tutta la vita.
    Hanno un gran giardino ma la sera stanno dentro.
    Senza se e senza ma.
    Nonostante abiti in un tranquillo paesino ( ancora tranquillo ma oramai di passaggio per orrendi e loschi volti) preferisco che stiano dentro, in primis per la loro incolumità.
    Per l ‘ esterno allarme e videocamere.
    Il concetto di cane- guardiano da fuori è tramontato, purtroppo, con l’aumento esponenziale di delinquenti, violenza, atrocità peraltro impunite.

  7. Vorrei tanto sapere le motivazioni contrarie del suo interlocutore quali erano… Bah. D’accordo al 100 % ovviamente, provato anche direttamente ( purtroppo ). Il cane da guardia in casa è molto più protetto ed efficace.

  8. Pirla? Allora io sono una gran pirla poiché i cani li tengo in casa e non a far la guardia, non solo perché non possiedo niente di prezioso tranne i miei amati cani da proteggere.

    • IL (maiuscolo) problemino e` uno solo, che i ladri NON sanno che lei non ha nulla in casa di valore (sempre ammesso che sia vero per loro) e sopratutto che non trovando nulla potrebbe scattare in loro la “modalita devastazione” (gia successo in millemila casi dove i ladri non han trovato nulla o poco rispetto alle aspettative), purtroppo non avere nulla di valore in casa non scansa per nulla il “pericolo” di razzie di sti maiali (con tutto il rispetto per il nobilissimo suinoide che potrebbe offendersi a ben ragione).

      • Mimex ogni potenziale disonesto e/o tossico fuori di testa può prendere
        di mira una qualsiasi abitazione anche non lussuosa (mi è già capitato) e non ritenendosi soddisfatti nelle proprie aspettative di approvvigionamento, innescare come dici, la modalità “devastazione rabbiosa” anche nei confronti degli animali che sono in casa. Quello che intendevo dire è che un cane lasciato solo all’esterno è sempre in prima linea e come tale il primo ostacolo da neutralizzare per chi ha deciso comunque di svaligiare un’abitazione. Ancor più se “l’oggetto del desiderio” è proprio il cane.
        Infatti gradirei che i miei cani al primo rumore sospetto si nascondessero alla vista.

    • No te preocupe, rta. Sei in nutrita e perlatro ottima compagnia.
      Sono felicissima, in questo caso, di essere “gran pirla” da illo tempore. Perchè TUTTI i miei cani ( tranne il pastore tedesco rescue: preso a tre anni, ne ha vissuti altri tredici,e non è mi è mai riuscito di portarlo e tenerlo in casa. Impazziva proprio, non essendo MAI stato in casa in tutti quei tre anni, credo. Ma con lui il problema non si poneva: mangaiva SOLO nella ciotola, al primo avvicinarsi di un estreneo ringhiava di brutto se non eravamo presenti noi, ma furbescamente ” a distanza di sicurezza” e poi trenta anni fa eran altri tempi…. ) tutti i mei cani, all’aperto quanto vuoi durante il giorno. Ma col buio, a nanna in casina. Se questo fa di me una pirla, pazienza. Vorrà dire che sarò una pirla con peloso vivo.

  9. Anch’io tengo il cane in casa e preferisco cosi’ nonostante abbia un giardino anche se piccolo e anche un luogo riparato dal quale puo’ entrare e uscire a piacere. Ho dei vicini che se possono trovare qualcosa a cui attaccarsi per piantare rogne lo fanno; non dico che sarebbero ben disposti ad avvelenarlo ma ad aizzarlo per poi lamentarsi che abbaia ci mettono un attimo.

    Il ragazzo comunque la guardia la fa lo stesso di suo, difficilmente abbaia se non c’e’ motivo e quando capita di uscire a vedere si sente ben spalleggiato e sorride volentieri con tutti i suoi quarantadue denti al malcapitato di turno che non sara’ comunque morso ma che e’ meglio che non si muova prima del richiamo.

    • Nerofumo , mi ritrovo nelle tue medesime condizioni e sto valutando di installare a breve delle telecamere lungo tutto il perimetro del giardino . Ogni giorno , OGNI SANTO GIORNO, prima di liberare e far sgambare i miei AMICI devo fare il giro d’ispezione per tutto il giardino mio PRIVATO e spesso trovo oggetti loschi . Purtroppo ho dei vicini che sembrano dei satanisti (altro che… ama il tuo prossimo come te stesso , bisogna vedere chi è questo tuo prossimo ) . Poi una volta beccato o beccati con tanto di video/prova schiacciante allora si che vedremo chi è il vero diavolo !!! Io personalmente non ho mai fatto del male a nessuno, tanto che i 2 UNICI vicini NORMALI mi considerano uno di famiglia e io per loro , in caso di bisogno sarei disposto anche ad alzarmi alle 3 di notte . Quando decisi con grandissimi sacrifici di lasciare la citta’ per venirmi a godere i miei cani in santa pace qui in campagna non c’era nessuno …….un paradiso . Dopo 2 anni mi ritrovo in una specie di bronx rurale e nonostante la mia devozione per i cani credimi o trovo un altro posto o questi per me saranno gli ultimi 2 cani che posseggo . Troppo , troppo stress e un’ansia galoppante cronica ……..sono costretto a fare il fesso sottomesso con gente che meriterebbe una sfragagnata di mazzate SOLO per la paura di meschine ritorsioni a danno di 2 anime pure ed innocenti . Quando ti fanno esplodere una bomba carta all’ora di pranzo solo perchè loro di cani non ne hanno (e menomale altrimenti povere bestiole ) cosi’, senza motivo solo perchè si sono scolati il fiasco del vino allora inizi a credere che certi soggetti avariati sarebbero capaci di tutto , specie in tua assenza .

      • Io alla fine ho deciso di non dannarmi l’anima e di fregarmene. Il punto e’ che non si puo’ passare la vita dando retta a tutti quelli che hanno appena scolato il fiasco cosi’ preferisco, solo con le teste di fiasco, seminare un po’ di sacro terrore preventivo.

        Un conto e’ fare cio’ che e’ umanamente possibile per rimanere nei limiti della convivenza civile e adottare le precauzioni del caso, altro invece e’ farsi condizionare da prevaricazioni assurde per paura di ritorsioni per cui, tornando al tema, di notte o quando non c’e’ nessuno il cane sta in casa e ci sta volentieri tanto sa che se io esco poi torno e quando ci sono se c’e’ qualcosa mi viene a chiamare, quando esce in giardino se abbaia a qualcuno si va a vedere e una volta che ha fatto il suo lavoro viene richiamato – richiamato, non sgridato, perche’ ha fatto il suo mestiere e si becca anche un bel bravo! davanti a tutti cosi’ che siano ben chiare le regole della casa – pero’ il cane non va in giardino al posto di uscire a passeggio; per lui il giardino e’ semplicemente un pezzo della casa e non viene lasciato ad abbaiare ad ogni foglia che si muove.

        Per i casi estremi, cioe’ di reale intrusione, il problema “legale” rimane e qui ognuno deve fare un po’ i conti con quello che si sente; io trovo onestamente anacronistico e un rischio inutile lasciare fuori i cani e trovo anche che al limite possano essere – se proprio si deve – piu’ efficaci all’interno. Comunque sia da qualche devono pur stare; meglio dentro che fuori ma nel caso del malintenzionato che entra in casa, a parita’ di grane legali, non saro’ certo io a sgridare il cane perche’ al richiamo ha indugiato sulla sua libbra di carne invece di rispondere immediatamente.

  10. Ho due cani corso e ho frequentato diversi gruppi di fb sui cani corso… purtroppo devo notare che la percentuale di chi fa a gara a chi ce l’ha più grosso e cattivo (il cane) è altissima nei possessori di questa razza magnifica. A cominciare da chi inventa scuse ridicole per giustificare il taglio di coda e orecchie (tra un po’ cercheranno di farci credere che senza orecchie nuota meglio…) per finire a chi, appunto, sostiene che il “vero” cane corso da guardia (quello “rustico”, parola che muta di significato ad ogni discussione) non deve essere socializzato e deve stare sempre fuori e bla, bla, bla…. Mi sono rotto di sti gruppi e alla fine sono rimasto solo in uno che ha un amministratore intelligente e taglia alla radice certe “gare”…

  11. Sono d’accordo sul fatto di tenere il cane in casa di notte. Il mio, pesa quasi 40 kg, di giorno passa molto tempo in giardino e di notte quando sto per andare a dormire lo faccio rientrare. Perchè non mi fido delle persone che ci sono fuori. Non mi fido assolutamente dei vicini di casa che già in 2 occasioni hanno tentato di ucciderlo per una faida famigliare risalente a 50 anni fa con i genitori della mia fidanzata. Non mi fido dell’animale uomo, perchè è capace di cose schifose ed il mio cane (membro della famiglia e tenuto in altissima considerazione) non è in grado di capire la cattiveria di cui è capace certa gente. Ha il suo giardino di giorno quando vuole uscire, ha tutta la casa di notte ed io e la mia fidanzata ci sentiamo molto più al sicuro, perchè al minimo rumore va a vedere e se avvista qualcosa abbaia istantaneamente. In giardino possono ucciderlo, avvelenarlo, fargli del male.. Per l’esterno ci sono gli allarmi, le ip-camera, i sensori di movimento. Un cane non è necessario che si prenda certi rischi…

  12. Posso capire che se il cane in casa proprio non ci vuol stare il padrone sia costretto a lasciarlo fuori (anche se io avrei comunque cercato di insegnare al cane che di notte si sta in casa.)Ma sinceramente coi tempi che corrono il cane in giardino di notte è inutile. Preferisco non far correre rischi al mio peloso. Di nessun genere. Un cane avvelenato l’ho già avuto, grazie, non gradirei ripetere l’esperienza. Se poi dovessero rubarlo, credo proprio non riuscirei più a dormire bene. Quindi durante il giorno portone aperto aperto e cane in giardino ( vape sentitamente ringrazia ) con la bella stagione, col brutto tempo è lui che ti guarda male se provi a scollarlo dal divano, ma di notte… a cuccia in casa.

  13. Io li tengo in casa, sono tranquilla così perché sono sicura che nessuno possa fare alcunché ai miei pelosi. Visto che ultimamente è di moda anche avvelenare i cani o utilizzare bocconi con chiodi/vetri. Preferisco tornare a casa la sera e trovarli scodinzolanti, non potrei vivere con il senso di colpa.

  14. Io mi ritrovo appieno in questo argomento. Ho un cane corso e un mix pitbull ma non mi sognerei mai di lasciarli fuori la notte! Penso che con i mezzi attuali (e senza contare che esiste gente senza scrupoli) non sia per niente difficile neutralizzare un cane che sta al di la di una recinzione. Non stiamo parlando di confronto cane-malintenzionato in campo aperto, dove il cane ha la possibilità di intimidire/scacciare/attacare come meglio gli pare. Ma con una recinzione di mezzo il malintenzionato può agire da fuori in tutta sicurezza per neutralizzare il cane con mille svariati metodi.
    A me personalmente fa “paura” anche quando vado via di giorno lasciare in giardino i cani, ma ovviamente non posso certo chiuderli in casa tutta la giornata! La notte, che sia a casa o che sia via, cani sempre in casa. Tutta la vita!

  15. Che ci sia un “””leggerissimo””” problemino sulla legge che giudica la legittima difesa mi sembra palese, ed e` tutto li l’inghippo!!!

    P.S. Solo a pensare che uno che mi viene in casa (quindi e` tutto premeditato) può avere qualsiasi intenzione eh dall’entrare senza nulla all’entrare con la pistola carica e pronto ad esplodere e io dovrei stare li passivo a capire quali siano le sue intenzioni e reagire PONDERANDO di conseguenza mi vien schifo, anche perché se mi uccidesse i miei cani io lo apro come un maiale e poi sto li a vedere come soffre fumandomi un sigaro, che sia un uomo, donna o ragazzino, mi interesserebbe poco, anzi facciamo nulla.

  16. Concordo,ma quando il giardino è un giardone,e la casa una casina, i tre cani sono :due caucasici che in casa ci fanno un giro e poi si rompono,al massimo ci fan dentro un riposino quando fa caldo, e il terzo un tappo a pelo raso che al mattino va sbrandato dal divano a forza almeno per fare i suoi bisogni ,il compromesso é :di notte fuori i due dissuasori e dentro l’avvisatore,che al primo bau delle guardie scatena l’inferno e risveglia anche i sonni di pietra

    • Dei miei vicini (per fortuna non così vicini, perchè le bestiole sono molto molto abbaione! )hanno per guardia due ferocissimi e bellissimi pastori del “salkazzostan” che è impossibile tenere dentro casa a dormire, anzi è impossibile proprio tenerli dentro casa. A parte che hanno la grazia dei rinoceronti, proprio NON ci vogliono stare. Nè di giorno nè di notte. E nemmeno nella cuccia sotto il portico vogliono stare. Sembrano bestie che stanno a loro agio solo se non hanno soffitto sulla testa!!
      Se fa caldo si svaccano dove capita a dormire, se fa freddissimo sono più contenti e si sistemano in qualche punto sopraelevato ed esposto a tutti i venti e se ne stanno lì a dormire e/o sorvegliare. Bellissimi bestioni, quando c’e’ il padrone non ti dico coccolabili ma avvicinabili tranquillamente. Se fossi un ladro e volessi rubare proprio in quella casa però… mah… giusto sparargli, povere bestie… perchè a narcotizzarli o fulminarli con veleno in coppia la vedo difficile.
      Quanto poi a rubarli… behhhhhhhhhhhh………cerco di immaginarmi la scena della cattura e del trasporto ….. Giusto il compianto Crocodile Hunter, e non senza qualche danno!

  17. Mi permetto solo una puntualizzazione:

    “E poi miriadi di voci non confermate – ma alla vox populi io tendo sempre a dare un certo affidamento – su cani rubati per essere destinati alla sperimentazione”

    E’ ovviamente una scemenza al pari dei cervelli esplosivi dei dobermann. Ammesso che non ci si arrivi con un po’ di sani anticorpi per i complottismi, un ricercatore scientifico ha bisogno di limitare i fattori esterni che possano influire su una data ricerca. Se un casalingo preferisce un cane di razza ad uno del canile perchè così può prevedere se non controllare in qualche modo il risultato finale (cane grande cane piccolo attivo poltrone mordace festoso ecc), figurarsi un ricercatore. Infatti esistono linee di riproduzione esclusive specificamente dedicate alla speriemntazione animale per ogni specie coinvolta, dai topi alle cavie ai cani, di cui si sa tutto, in modo da poter escludere (per quanto possibile) incognite.

    Specifico che questo discorso non vuole entrare nel complesso argomento della sperimentazione animale, è solo per rispondere all’ilazione che ci siano scienziati pazzi che ti rubano il carlino per fargli le punturine, cosa che francamente è ridicola oltre ogni buonsenso.

    • stavo per scrivere la stessa cosa. ormai è una leggenda diffusissima nonostante la sua palese assurdità (sembra la bufala dei tartufi dei cani usati per fare il joystick della playstation 😀 )

    • Avete ragione(anche a me sembra altamente improbabile). Ma a sentire voi sembra che chi fa ricerca o medicina è incorruttibile, non fa mai qualcosa di criminale… Come avviene in tutte le professioni…
      Razza superiore?

      • che nessuno sia un santo c’è poco da discutere. ma di quale crimine si sta parlando? se l’argomento è ancora “non usare cani rubati per fare ricerca” l’idea è demenziale semplicemente perchè non serve a niente. Se vuole falsificare i dati di una ricerca lo fa cambiando le carte gratis, mica pagando per usare cani rubati. Tra l’altro non ne serve uno o due, ma tanti, perchè serve fare statistica, e se ognuno di loro ha un costo (e lo ha, rubare è un’attività rischiosa) è meglio cambiare un 7 in un 1 no? 😉

        E’ semplicemente una cosa che non ha nessun senso. Non ha convenienza, non ha nessi di causa effetto, non ha niente.

  18. Faccio solo un appunto: i protocolli della sperimentazione animale sono ben precisi a riguardo: i cani destinati alla ricerca devono nascere e crescere in un ambiente sterile, con una storia clinica nota ed avere certe caratteristiche, va da se che i cani rubati non possono essere utilizzati, pena l’annullamento della ricerca ed ovvie grane legali (che se è arrivata alla sperimentazione sui cani, vuol dire che è in atto da anni). Io odio queste voci perché non hanno nessun fondamento scientifico ne logico se si conoscono (o si cercano sul web in siti possibilmente seri) le basi della sperimentazione di qualsiasi farmaco od oggetto ad uso medico-sanitario.
    Per fare un paragone, a mio parere sono come le sciure del parchetto che fanno accoppiare la loro meticcia “perché ha il desiderio della maternità”, ovviamente non l’hanno letto in nessun sito o giornale o libro serio, ma lo affermano con convinzione :’)

    • Mah, sull’aspetto tecnico non metto becco perche’ non sono competente per farlo, ma la spiegazione mi sembra ragionevole. C’e’ pero’ un aspetto che non mi convince e cioe’ che dalla precisione del protocollo ne discenda anche il suo rispetto. E’ un po’ come dire “gli standard euro 6 per i motori diesel sono ben precisi e quindi va da se’ che siano rispettati con assoluto rigore tedesco”.

      E va bene, mi sono permesso una battuta che al mio pt non posso fare perche’ si offende, pero’ anche se sono ben disposto a credere che i protocolli siano piu’ che rispettati, la difesa non e’ cosi’ robusta come si vorrebbe.

      • è un discorso (o una ilazione) che ha a che fare con i protocolli di ricerca e non specificatamente con i furti di cane. si combattono guerre quotidiane su gruppi FB e dentro i dipartimenti di ricerca (v. il mario negri) ma è un discorso che accende i cuori peggio che palestina/israele e vaccini/antivaccini. Per la salute mentale di tutti e per mantenere il thread sui giusti binari 😉 se siamo d’accordo che ai ricercatori di un cane chissacchì preso chissàddove non se ne fan niente direi che la possiamo incorniciare così…

      • Ci sono più controlli che ricercatori, nonché veterinari sempre presenti, una cavia maltrattata è una cavia che altera la riuscita dell’esperimento, oltre che in buona salute fisica, deve esserci anche quella mentale, diciamo che anche se il ricercatore fosse una persona che odia tutti gli animali in generale, fargli del male non conviene comunque, perché ogni cosa che viene poi scoperta, ogni esperimento deve essere replicabile ed i protocolli pubblici, se non lo è ma la si spaccia per tale, ci sono brutte riprcussioni sulla carriera e sulla fedina penale (vedi vannoni che spacciava brodaglia per una cura miracolosa che vendeva a caro prezzo) almeno in Europa i protocolli sono rispettati, e le foto che si vedono in giro sono estere o molto datate (solo negli anni 80 è stata abolita la vivisezione e sono state messe in vigore leggi per la tutela dell’animale nei laboratori), oltre ciò, qualsiasi ricerca prima deve essere approvata da un comitato etico.
        Quindi in sintesi, le mele marce ci sono, ma con i controlli e le leggi attuali penso sia veramente difficile rimanere maltrattatori.
        Poi una cosa me la devono spiegare, perché studiare otto o più anni per fare il ricercatore e poi maltrattare le cavie in laboratorio (con la certezza di venir scoperti un giorno) quando è tanto più facile maltrattare tra quattro pareti domestiche?

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