sabato 18 Gennaio 2025

Quando si dice Caos…

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di ANNALIA MATTEI – Ok. Valeria lo dice e lo ridice da sempre, che certi cani ti prendono per i fondelli e poi ti ridono, magari pure amichevolmente, sul muso.
Lei però parlava degli husky.
Bon, Valè… non lo fanno solo gli husky.
Lo fanno pure i doby, e di questo, ahimè non ci aveva avvisato nessuno. Neppure tu.
Ora, come ho detto e ridetto, il malefico non è il primo doby che mi sciroppo. E’ il terzo. Ma le altre erano femmine, e dall’alto della loro dobyttà, nessuna di loro si era mai abbassata a prendere per i fondelli la povera sottoscritta. Loro vivevano la loro vita più che contente di condividerla con me, ma mai si sarebbero degnate di perdere del tempo della suddetta vita per vedere se era possibile portarsi  giringiro la boss. Tanto, essendo femmine, erano perfettamente consapevoli di rigirarsi sulla punta degli unghioli non solo la boss, ma l’intero branco. Quindi, perchè sprecare tempo ed energie per metterla alla prova?
dobydis1Evidentemente i maschi, di qualunque razza siano, non hanno tali granitiche certezze e devono confermarsi di volta in volta la loro capacità di paraculismo…
La routine di Caos prevede sveglia mattutina (dopo molto tempo ed altrettanti improperi sono riuscita a portarlo a chiamarmi non prima delle sei e mezzo, io che dormivo quando possibile fino a mezzogiorno), giretto,  poi si va da mi mà (santa donna più che ottantenne che per qualche miracolo regge ancora, pur tra proteste ed affermazioni di non farcela più… ma se solo accenno a portar via il cane, che so, in asilo, mi mette un muso – la mamma, non la bestia – che il cane ha da imparare), che sarebbe il portone accanto al mio, colazione per tutti, poi la sottoscritta va al lavoro lasciando madre e cane a dormire sul divano. Nin zo quel che combinano durante il giorno, ma credo passino parecchie ore stravaccati appunto sul predetto divano.
Comunque, massimo alle sei del pomeriggio, l’interuttore di Caos scatta sull’on ed è quindi opportuno che la “boss” sia presente di persona personalmente sul posto per agguantare la belva e farla sfogare, che si tratti di camminare, giocare, andare al parchetto, al campo giochi, a fare agility, a fare UD, a fare quel che pinco pallino vi pare , ma fare fare fare fare. Fino alle otto (è esattamente dal 26 gennaio 2014 che la mia vita sociale dalle 18 alle 20, minuto più minuto meno, ruota solo e soltanto intorno al cane. Dicono dalle mie parti, hai voluto la bicicletta? Mò pedala. Me la sono cercata).
Poi si cena, tutti insieme appasionatamente, e si torna, mamma e cane, a stravaccarsi sul divano. A volte si stravacca pure la sottoscritta, che dopo aver corso due ore dietro al cane, che da quando non ha più il dolore alla spalla sembra alimentato da un gruppo di Duracell (ma Duracell proprio ddduracell),  ne ha ben donde.
Altre volte, invece, visto che avrebbe anche degli amici, alcuni dei quali ahimè allergici al pelo dei pelosi, la sottoscritta esce. Capita, proprio per farsi male, che vada pure a giocare a tennis oppure a scuola di ballo.
Poi torna a casa, trinza come il tabacco, direbbero dalle mie parti, e va a prendersi il quadrupede, che dalle 23 e trenta in poi comincia ad agitarsi per la serie “ho sonno, dov’è quella disgraziata che voglio andare a nanna? bau, anzi azz, questa è la macchina del vicino? Quest’altra di quell’altro? ma tutti nottambuli sono ???” per portarlo a dormire nella sua confortevole gabbia (nel kennel non gli piaceva: d’estate fa caldo) da elefanti, con materassino in memory che manco il letto della proprietaria.
E qui cadde l’asino.

dobydis2Dopo quasi due anni di perfetta tranquillità, “Caos, a nanna!” e bluff, il cane che si infila nella sua gabbia, si appallottola e si risente il giorno dopo, alle sei circa, sabato e domenica compresa (sgrunt e doppio sgrunt)… qualche giorno fa, vattelapesca per qual motivo, la bestiaccia ha deciso che fra l’appallottolarsi ed il risentirsi ci stava bene qualche sonora abbaiata.
Ora, se si fosse trattato di un altro orario, l’avrei lasciato abbaiare.
Ma mezzanotte e passa (e sì, ho vicini moltooo nottambuli che vanno a letto tardissimo, però…) non sono esattamente l’orario migliore .
Quindi ho provato ad intimare “silenzio!”.
La prima sera ha funzionato. La seconda no.
Al che, sempre per i vicini, ho deciso di mostrare al cane cosa significa abbaiare di notte.
Al  terzo “bau” (BAUUU!!!) ho sceso le scale, ho tolto il cane dalla gabbia e l’ ho  spedito in giardino. Dicendogli proprio, Bark-Fuori! (sa benissimo che bark è il comando per l’abbiaio a richiesta e “fuori” significa “ in giardino, di filato!”).
Giretto in giardino, ore 0,30, rientro in casa e perfetto silenzio fino al giorno dopo.
La notte dopo, un solo “giretto” non basta. Ce ne vogliono due. Quella dopo ancora, tre.
La quarta, al rientro dell’ennesimo giretto, non solo si rifiuta di entrare in cuccia, ma parte con un’ abbaiata da  farsi sentire non solo dai vicini, ma pure dai lontani.
Sentito l’abbiaio forsennato, mi viene il dubbio che abbia visto i fantasmi. Oppure che le gatte  siano andate a sfregargli la coda sotto i baffi.
Che sia impazzito?
Oddio, che stia male?
L’unica volta che si era rifiutato di entrare in cuccia, dopo mezz’ora aveva vomitato una mezza palla da tennis. A pezzi. La cena no. Essendo Barf, quella l’aveva perfettamente digerita, ma la gomma delle Dunlop… è un pochetto più indigesta della ciccia.
Dato che nel frattempo era suonata la una (una, non tredici) chiamare l’addestratrice o il vet non era il caso.
Così, sperando nel buon Dio, decido di provare a “resettare” l’intera sequenza e ripartir da capo.
Prendo il cane, lo porto a fare il giretto “pipì d’emergenza”- non si sa mai –  e lo riporto a casa di mi mà, che essendo una santa donna (santa e pure sorda) dormiva i sonni del giusto e non si era accorta di niente come da copione, e ci ri-stravacchiamo sul divano.
Lui si sdraia, mi appoggia la testaccia dura sulle gambe, e tempo zero si mette a russare, con l’aria più soddisfatta del mondo e un ghigno sotto i baffi che neppure Zorro quando disegnava la zeta sul fondoschiena del caporale.

dobydis3Ahah maledetto, allora non stai male! Hai preso quella che per me era una punizione in un piacevole giochetto, della serie “che bello giochiamo a nascondino! Tu in casa io in giardino!”  e visto che in cuccia ti annoiavi, hai deciso di giocare.
Dopo il sollievo, mi vengono  i cinque minuti, o forse anche i dieci… facciamo anche tutta un’ora….
Con il richiamo di sempre “Caos, a casa!”, cane tutto sculettante che si avvia al portone, me ne torno, furente, col peloso a casa mia.
Dopo avergli fatto fare un velocissimo giro di controllo (niente ladri, fantasmi o gatte – che erano al piano di sopra a sbirciare dalle scale – in giro) lo mando in cuccia.
Dieci secondi dopo, nuova abbaiata forsennata.
Ma stavolta, nel più perfetto silenzio, mi limito a chiudergli in faccia la porta dello stanzino della cuccia.
L’abbaio  (quei poveri vicini!) sfuma nel giro di pochissimo in un “uoff???” senza convizione. Poi il silenzio.
Aspetto qualche minuto, poi riapro la porta. Mica voglio che gli manchi l’aria!
Al primo accenno di uof, perchè lui ci riprova, ovvio, con un maxifoulard vecchio bacucco copro la parte di cuccia che dà sulla porta. Ritorna il silenzio. Fino al mattino.
La sera successiva ha abbaiato per venti secondi, poi dieci, poi cinque. Ora sono due sere che emette due o tre buff buff poco convinti, così, solo per vedere quello che succede. Ma dato che non succede una beata cippa, se non trovarsi il lenzuolo sul muso, a volte per vedere se è vivo durante la nottata mi tocca andare a controllare… perchè è più silenzioso di un topino in una cesta di gatti.
Ho gli incubi al pensiero del guaio in cui ho rischiato di cacciarmi… ve l’immaginate una nottata intera a giocare, secondo il cane, a nascondino fra casa e giardino? Ve li immaginate i vicini?
Ma la bestiaccia a far finta di essere tonto per passarsi qualche allegro momento notturno ci ha provato eccome… e devo ancora capire quale santo cinofilo mi abbia fatto imbroccare il comportamento azzeccato… però mi è andata liscia.
Ed il mio è solo un doby. Uno.
Che prende per i fondelli anche lui… vero… ma come avrà fatto Valeria a sopravvivere ad un branco intero di manipolatori pelosi?

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8 Commenti

  1. grazie a tutti, e Mimex.. lo chiamo doby solo qui. Lui quando siamo insieme è cane,canetto, Caos, fermolì, cucciolo, daimolla… ed altre cosette. Ma non mi posso permettere di chiamarlo altrimenti ( bello di mamma, esempio ) perchè si sente offeso nella sua dignità canina … quando ci ho provato mi ha messo il muso… l’unica volta che posso pastrugnargli un pò il tartufo è quando siamo stravaccati sul divano e viene ad infilarsi sotto il braccio.
    In tutti gli altri casi… dobermann sono e dobermann voglio essere.
    No, il cane con la rosa non è lui. Anche se gli somiglia, compreso il muso da schiaffi, moltissimo.
    Lui con quell’aria lì si tiene in bocca DUE palline da tennis ( quella che gli hai lanciato prima e quella che volevi usare per il comando lascia …) o due salamotti ( idem con patate.)

    • Meno male vah… mi sembra il minimo che ti tenga il muso se lo chiami “bello di mamma”… ma proprio il minimo minimo minimo!!! 😀

  2. anche il mio mezzo labrador c’ha provato a fregarmi così.. ma casca male, l’ho ignorato fin dalla seconda sera XD la prima non ce l’ho fatta, quando ha abbaiato mi sono preoccupata e sono andata a vedere cosa avesse.. ma non aveva niente. Così dalla seconda ho imparato, l’ho ignorato, ed ha smesso subito d’abbaiare visto che non ne guadagnava niente XD

  3. Per forza ti prende per i fondelli, tu lo chiami “doby” (aborro!!!), che per le femmine magari sara anche “che cccccccarinooooooo”, ma per i maschi…

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