sabato 17 Maggio 2025

Nessuno tocchi il barboncino

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Nell’articolo di ieri, quello sul comportamentalista che ha prescritto psicofarmaci ed ha “riservato la prognosi” ad un cucciolo di pastore tedesco di tre mesi, ho scritto una frase un po’ infelice: ovvero, ho sostenuto che il vet avrebbe dovuto suggerire a quella famiglia “di prendersi un barboncino oppure un peluche”.
Immediatamente sono insorti alcuni lettori in strenua difesa del barbone, sostenendo che l’alternativa giusta sarebbe stata solo quella del peluche, perché anche il barbone è un cane, anche un cucciolo di barbone è un cucciolo (e come tale casinista), anche un cucciolo di barbone, in mano alla stessa famiglia, sarebbe probabilmente finito dal comportamentalista folle.
Concordo su tutto (ovviamente!)… tranne che sull’ultima parte: non credo, infatti, che un cucciolo di qualsiasi cane da compagnia (il “barboncino” nell’articolo era solo un esempio a caso) avrebbe fatto paura ai proprietari come invece ne ha fatto il pastore tedesco.
Un cucciolo di cane da compagnia fa danni esattamente come un cucciolo di cane da guardia o da difesa: solo che non spaventa nessuno. E non perchè non abbia gli stessi atteggiamenti (i cuccioli sono cuccioli: tutti mordicchiano, tutti ringhiottano), ma perché i media NON hanno riempito pagine e pagine di barboncini killer, di shihtzu pericolosi o di maltesi asciascini.
Il fatto è che certa cinofobia è stata indotta proprio da giornali, TG & affini che però (anche per tema del ridicolo, suppongo) si sono sempre e solo scagliati contro i cani di taglia “da media in su”, tralasciando fortunatamente tutto il settore “compagnia”: quindi nessuno si pone neppure il problema del possibile attacco del barboncino al bambino di casa (anche se gli effetti potrebbero essere tutt’altro che piacevoli, se mai succedesse), mentre il pastore tedesco o il rottweiler fanno già paura a tre mesi.

Young girl with her toy Poodle puppy (9 weeks old)Insomma, il senso della mia frase non era “il barboncino non è un cane”, ma “chi ha un cucciolo di barboncino casinaro non pensa “oddio, mi mangerà i bambini”, ma pensa – giustamente! – “è solo un cucciolo, basta educarlo e avere un po’ di pazienza”. E dal comportamentalista folle non ci va.
Risultato, il cucciolo di barbone non rischia di finire sotto Prozac prima ancora di aver raggiunto l’adolescenza. Il pastore tedesco sì… e purtroppo l’esperienza di insegna che ci finisce anche il Jack Russell. Ma neppure lui è un cane da compagnia, e questo ci porta al secondo punto: ovvero al fatto che un cane da compagnia dovrebbe essere selezionato per questo esatto scopo, e non per altri.
E lo “scopo-compagnia” comprende docilità, tempra piuttosto dura, capacità di adattamento… e anche di sopportazione, ovviamente nei giusti limiti.
Quindi rispondo anche all’amica che su FB ha scritto “io ho un barbone nano, e ti assicuro che ha una vitalità mostruosa da cane da riporto qual è, che è il cane più dominante che abbia mai conosciuto, e che l’idea che il barbone venga impiegato per far compagnia alle vecchiette mi riempie di angoscia”, dicendole che il barbone NON è più un cane da riporto da secoli, proprio perché è diventato cane da compagnia. E come tale dovrebbe andare benissimo per le vecchiette, per i bambini e così via.
Se un allevatore di barboni seleziona cani dominanti (il “più” dominante che tu abbia mai conosciuto? Be’, spero che fossero barboni anche gli altri… altrimenti siamo messi maluccio!), forse ha sbagliato qualcosa. Diciamo che forse gli è scappata un po’ la mano. Se invece il cane non arriva da un allevamento serio, ma da fonti diverse, allora ci può stare di tutto: anche il barbone killer. Però la caratteristica della razza non è e non deve essere quella.

Cucciolo_di_pastore_tedesco_-_German_ShepherdConcludendo: la famiglia del cucciolo di pastore tedesco (che l’ha portato poi su un campo di addestramento, quindi tanto “boccalona” non è stata) a mio avviso, oltre al peluche, avrebbe potuto prendersi anche un cane da compagnia ben allevato e ben selezionato… semplicemente perché non si sarebbero spaventati di fronte alla sua “cucciolosità”.  Mentre… guardate che  più selezione c’è in un cane da lavoro, e più il cucciolo sembra una tigre del Bengala.
Solo al nostro campo, in questo momento, ci sono un fratello e una sorella, provenienti dalla stessa selezionatissima cucciolata di pastori tedeschi, che già tentano di fare i furbi dominando i proprietari (hanno tre mesi); in più c’è un cucciolo di malinois che di mesi ne ha due e che, se solo cerchi di portargli via il giochino, fa il possibile per staccarti una mano (vabbe’… diciamo un dito, perché giusto quello gli sta in bocca. Comunque è una belva scatenata… lunga venti centimetri e alta quindici).
Il DNA di un cane ricco sfondato di doti caratteriali si manifesta già nel cucciolo piccolissimo: solo che, essendo appunto un cucciolo piccolissimo, lui non si regola. E’ sensa cugnisiùn, come dicono qui in Piemonte. E se non sei preparato alle sue reazioni, può anche far paura, ve l’assicuro.
Il barboncino no: e solo per questo l’ho citato. Non certo perché lo ritenga “meno cane” di altri!


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  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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31 Commenti

  1. I barboni, anche nani, potenzialmente possono fare di tutto, fatta eccezione per la difesa ovviamente, proprio come ogni altro cane.
    Magari sono un po’ più rognosetti della media, ma nulla di impossibile da correggere; la nostra barboncina esce per trekking in montagna anche impegnativi e mai una volta è rimasta indietro o ha avuto bisogno di essere trasportata, anzi. Ha un fiuto eccezionale e una tendenza al predatorio sorprendente, più volte ha seguito piste di animali alzandoli e letteralmente “portandoceli”, in maniera più efficiente di quanto facciano molti cani da caccia che lo fanno, per così dire, di mestiere. L’unico suo limite è la taglia, ma è anche il suo punto forte perché può seguirci ovunque e cattura sempre ogni persona guadagnandosi complimenti a destra e a manca.

  2. Mi era sfuggito questo articolo, in ritardo vorrei dire la
    mia dato che sono al quarto barbone …La frase di Valeria non era forse tra le sue
    espressioni più riuscite ( che sono moltissime), però il barbone è un cane di
    compagnia, non c’è niente di male o di sminuente in questo , anche se questa classificazione non esclude che possa essere impegnato con successo
    in tante attività : agility, obedience , dog dance etc, il gigante anche guida
    per ciechi( in USA) e mi dicono anche in UD. I miei nanetti mi hanno sempre seguita
    nelle mie escursioni in montagna ( a
    volte 8/9 h con discreti dislivelli..) e non li ho MAI dovuti prendere in
    braccio! Il barbone può adattarsi ad essere il cane di una vecchietta non
    troppo arzilla ,è vero , ma lo fa spegnendosi
    tanto tanto, perché è un cane vivace e energico , e una vita dinamica gli si adatta molto di più . Penso anche
    che le razze da compagnia non siano tutte uguali , no? Ci
    sono razze che hanno bisogno di più movimento , altre un po’ meno , per
    dirne una. Comunque tra i miei 4 cani barboni caratteristiche comuni sono vivacità
    , mente brillante e veloce nell’apprendere, docilità mista a diabolica furbizia, pazienza (taanta)
    nella toelettatura e in altri situazioni, socievolezza con uomini , nessuno
    attaccabrighe con gli altri cani .Per il resto 4 cani molto, molto diversi tra di loro. Pochi barboni in giro ? Vero , ma l’importante è che facciano una vita adatta a loro , e chi li
    possiede sia in grado di valorizzare ed apprezzare il tesoro che possiede.

  3. io posso portare solo la mia esperienza con il mio barboncino che evidentemente è un caso particolare rispetto alla media.
    Il mio barboncino nano è stato sicuramente un cane facile da addestrare ai comandi più comuni e in generale ho trovato semplice farlo abituare a non chiedere il cibo mentre si mangia e cose simili.
    D’altra parte ha un’indole cacciatrice che non avevo mai visto in altri cani da compagnia… una volta durante una gita ad un parco ittico con anatre, fagiani e simili, ha quasi preso un fagiano (ci eravamo distratti, abbiamo salvato il volatile all’ultimo secondo possibile) e ha cercato di importunare ogni anatra che ha visto, per fortuna erano anatre furbe e se la sono subito svignata, a lui non è rimasto che rotolarsi nel posto in cui stavano (ne è uscito sporco di cacca e piume, che bello…). E’ riuscito persino a far fuori qualche uccellino che si era posato sul nostro balcone. Deve essere emerso un gene recessivo da cacciatore di anatre visto non perdona nessun volatile :p
    inoltre se da un lato rispetta i comandi e il padrone, dall’altro è molto possessivo del territorio, dei giochi, del cibo. I miei parenti non gli possono toccare i giochi se lui è lì, ne la ciotola, non possono toccarlo mentre è nella sua cuccia… con me non lo fa, ma con gli altri si. Idem quando entra qualcuno a casa… lui parte alla carica se non ci sono io a dirgli di non farlo. Certo, i suoi 15 anni iniziano a farsi sentire e per forza di cose è un po’ più docile ora….
    Forse io non sono riuscita a gestire al meglio la sua personalità MOLTO esuberante e ha sviluppato comportamenti errati verso gli altri. Non so. Forse è solo un caso particolare.
    Di certo non mi sento di dire che i barboni siano cani difficili, sono sicura che Dodo sia un’eccezione XD però immagino che alla fine dipenda anche da cane a cane. :S

  4. Ma la peppa! Valeria, è possibile, che ogni volta che scrivi qualcosa, devi poi dare spiegazioni su quello che scrivi e giustificazioni sulle spiegazioni???? Ho l’impressione che siano pochi a leggere i tuoi articoli in maniera semplice cogliendo il messaggio .

  5. Ba’ il barbone non sarà più un cane da riporto da secoli ma se viene, come sostiene lei, da allevamenti seri l’indole non è stata snaturata! E’ ridicolo quanto scrive perchè farà passare a quei poveri cani da compagnia le pene dell’inferno perchè, purtroppo, la maggior parte di proprietari che si fidano di valutazioni come la sua, lo considereranno un semplice peluche o giocatolino….. Diciamo che la stima nei suoi confronti è un po’ scesa! Le auguro di avere la possibilità di incontrare certi barboncini con le loro naturali doti secolari che la facciano ricredere di questa sua superficiale valutazione!

    • Il fatto che secoli fa fosse un cane da riporto non toglie che OGGI sia un cane da compagnia, e non lo dico io, lo dice l’ENCI.
      Guarda il gruppo 8…vedi barboni? No perché ne trovi una ventina nel gruppo 9…cani da compagnia…ah no! non si può dire che il barbone è da compagnia… comunque per il poco che ne capisco io di mondo canino un barbone selezionato da riporto pur essendo più vicino alle sue origini è un barbone selezionato “male”

      • Ma l’ENCI quella che mette il cane LUPO cecoslovacco (e Saarloos) nel gruppo 1, da pastore??? Quell’ENCI???

        Non porterei la classificazione ENCI come argomentazione valida. 😀

        • ahahha per fortuna che qualcuno non pensa che Enci sia il vangelo!!! ahahaha cmq riporto non riporto, compagnia o non compagnia, quello che mi dispiace è che questo articolo fa “passare” il concetto che al cane da “compagnia” in quanto selezionato per questo si possa far tutto e far fare di tutto! compreso restare chiuso dentro una borsetta!!! E poi ci si stupisce se appena ci si avvicina morde?? naaaaa
          Credo che molti abbiano più paura dei cani piccoli proprio perchè le persone sviate da questi discorsi rincoglioniscono i cani!
          Quando una signora al parco l’ho sentita dire: ahhhh il suo barboncino corre!!!!
          Mi sono girata e ho risposto: ahhhh il mio barbonicino è un cane!!!!! E in quanto cane sa correre!!!!

          • va che non è mica dispregiativo il termine “da compagnia”… riportando le parole di Valeria il cane da compagnia deve avere caratteristiche ottime quali “docilità, tempra piuttosto dura, capacità di adattamento… e anche di sopportazione, ovviamente nei giusti limiti” e visto che per lei ogni cane è cane e il cane da borsetta semplicemente non deve esistere quello è OLTRE i giusti limiti…

          • Ma non è che semplicemente un cane “da borsetta” non esiste?
            Perchè il cane piccolo sempre infilato in una borsetta diventa un cane che morde, quindi evidentemente non ci sta bene e non è che lo sopporti più di tanto…..
            Poi si, il cane da compagnia “vero” è più versatile della maggior parte dei cani (borsetta a parte) e gli puoi far fare un po’ di tutto.
            E’ un problema?

        • ho guardato l’elenco e sono definiti “cane DA lupo” …dovendo inserirli in un gruppo senza creare un gruppo ogni 2 razze ci sta…

          • No aspetta il gruppo 1 e` “cani da PASTORE” e non da lupo… ecco se metti un LUPO (o la razza che gli si avvicina di piu) nel gruppo dei cani da “PASTORE”, non ci siamo proprio.

    • Ma insomma, pero! Un cane da riporto che riporta….ma che male fa?
      Non fa nulla che sia in contrasto pesante con una vita urbanizzata.
      Fare “riportare” un mansueto cane di riporto, è cosa fattibile per chiunque abbia un pelo di buona volontà e di senso di responsabilità verso il proprio animale, una pigna da lanciare, un parco pubblico con area cani.
      Se poi si va in palude, meglio… ma provi a pensare a cani molto più “retriver” di un barboncino -labrador e golden- che fanno tutto sommato vite degne anche senza riportare mai nulla che non sia una pallina.
      E’ molto più faticoso accontentare una bella bestiolina impicciosa con impellente desiderio di mordere, attaccare altri cani, governare le pecore, trainare slitte, difendere greggi, alzare le pernici in brughiera, o correre per 10 km al giorno (come il mio cane).
      Trovo che il fatto di non essere un cane impossibile da accontentare per un padrone medio, vada a tutto onore e gloria dei cani barboni.
      E’ vero che ci sono padroni che blindano i cani sul sofà, ma questo non va fatto nè col barbone nè col pechinese.
      E questo lo dice la Sig. Rossi e lo dice pure chiunque abbia un minimo di cuore.

    • Credo che Valeria sia stata fraintesa: forse (almeno così avrei capito io) voleva solo dire che , come purtoppo ormai in molte razze diffusesi più per l’aspetto che per la loro storia. Non è che i barboni non sanno più riportare, solo non è più lo scopo per cui in genere uno sceglie di prendersi un barbone; se vuole un cane da riporto, ci sono i vari retreiver (finchè anche labrador e golden non saranno scelti solo per compagnia, che peraltro fanno egregiamente, ma sono cani da lavoro e andrebbero fatti “fare”,e spero che non si arrivi al cambio di gruppo anche per queste razze…), tanto che per
      alcune razze appunto è stato cambiato il gruppo di appartenenza e quello
      chera un cane “da lavoro” ora è “da compagnia”, che non è una
      definizione che ne sminuisce il valore nel caso specifico del barbone, ma semplicemente testimonia che
      si è persa la sua “funzione”originaria, senza con questo insinuare che
      non sia più capace di riportare, nè che non l’abbia nell’istinto

      • E sempre in questo senso, se la scelta del cane si limitasse davvero alla funzione, e di conseguenza al tempo e alla fatica che si è disposti a/si ha possibilità di dedicargli, non mi spiego perchè si vedano così pochi esemplari dei “colleghi”retriever, dato che ce ne sono anche altri molto più rari dei famosi golden e labrador, ma meno noti per pubblicità e diffusione e pertanto ignorati da molti (o addirittura scambiati per meticci), come ad esempio il flat coated retriever (bellissimo il Vero standard su questo sito) .

  6. Anche io direi proprio più barboncini per tutti!
    Dato che sono cani che sanno fare benissimo la cosa che interessa la maggior parte delle persone: la compagnia! In più sono simpatici e versatili: tutto ciò che cerca ad un umano medio che non sia un cinofilo assatanato, loro lo hanno.
    Ti piace infiocchettarli? Sembrano fatti apposta. Ti piace portarli in gita? Ci vengono con gioia e senza danni per la salute. Ti piace insegnargli qualche “party trick”? Ci riesci anche senza aiuto. Ti capita di farli divanare per un po’? Non ci deperiscono più di tanto Eccetera eccetera
    In più non perdono il pelo e persino la taglia gigante non è di taglia immane (più o meno come un golden retriver).
    Invece, chissà perchè, anche le normalissime persone che starebbero benissimo con un cane “di buon comando” , ma che non hanno nessuna intenzione nè possibilità di gestire un cane “da lavoro” , si vanno ad impelagare con bestie che poi vanno tristemente a rientrare nella vasta categoria di “canedimmerda”.
    E allora daje con gli addestratori, i comportamentalisti (si dice così), gli psicofarmaci, i cani lasciati a se’ stessi perchè ti mettono paura, i cani sopportati finchè campano ma mai più un cane per carità, e pure i cani abbandonati perchè mordono e sono ingestibili.

    • Standing Ovation per Te!!!!!!!!! Non avrei potuto-saputo scrivere di meglio!! Infatti chissà come mai le famiglie barbo-munite si allargano sempre!! 😀

    • bel post e hai dimenticato che se uno vuole fare agility lo fanno eccome… comunque posso risponderti alla domanda “chissa perche tanti non hanno un barboncino/barbone” perche esteticamente IMHO non e` il massimo quel muso superaffusolato, a molti non piace, ed e` il motivo (per me ovviamente) perche si vedono pochi wippet o levrierini in giro. E un cane SE e` da compagnia lo prendi sopratutto perche ti piace esteticamente.

      • Eh beh… io ho il cane con il muso più lungo tra tutti i cani… ti puoi immaginare…..
        Comunque il barbone con un coiffeur “rustico” non è che gli si nota tanto il musino un po’ lungo, se uno proprio non lo apprezza.
        Altra cosa bella del barbone è che lo puoi acconciare da confettino o da cane da palude…. ed è sempre a posto…
        Io vado matta per i barboni giganti, adesso non voglio assolutamente pensare al “dopo” il mio cane, ma è una delle razze in pole position.
        Forse per me un po’ troppo poco “gattoso”, ma dopo una vita condivisa con cani testoni e che si fanno i fatti loro, magari un cane collaborativo che ti tiene in certa considerazione…. non sarebbe male.

        PS
        Io ed il mio cane faremmo kara-kiri piuttosto che fare aglilty … ma vuoi mettere? Un cane portato per l’ agility ma che non crepa se non la fa , è ancor più da applausi. Mica come il “canedimmerda” border collie della mia amica che o gli fai fare circo o ti rompe i cabbasisi/ti mozzica finchè non gli fai fare circo

        • Ah beh se andiamo su esempi “personali” io ho 2 vicine con 3 barboncini, appena vedono i miei fuori si lanciano abbaiando come non ci fosse un domani fino ad arrivare a 30 cm dal muso del mio piu grande, ecco la prima volta che mi scappano dalle mani i miei risolvo in un giorno il problema… quindi per me i “canidimmerda” sono i barboncini.

        • “kara-kiri” (harakiri presumo) lo farebbe il border collie senza poter fare “circo”, forse da vera amica avresti dovuto consigliarle il barboncino (sempre per l’ammirazione per lal duttilità della razza) prima che si mettesse in ballo con un cane che è notoriamente bisognoso di farefarefare… 😉

  7. No ma il problema piu GRAVE di questa storia, e` che la scuola/università prepari gente che per calmare un CUCCIOLO prescrive psicofarmaci… siamo ai livelli degli “unguenti miracolosi” che vendevano i ciarlatani nell’800, solo che saremmo nel 2015.

  8. Alla fine quindi, calcolando che 90 persone su 100 prendono il cane per pura “compagnia”…possiamo dire: Più barboncini per tutti??????? Hahahah 😀 i
    Io fedele sempre nella scelta!! 🙂

    • confesso di essere molto contenta per questo articolo perchè ho letto il tuo commento di ieri. Davo per scontato che le intenzioni di Valeria fossero quelle che ha esplicitato oggi, ciò nonostante mi è rimasto impresso il tuo “moto di ribellione” che ho compreso e condiviso. Il barbone è un cane fantastico e se fossi in te sarei asssssaaaaaaai contenta che non se ne vedono tantissimi in giro 🙂

      • Anch’io avevo capito le buone intenzioni di Valeria…ma ero stufa davvero della solita frasetta…(che oltretutto avevo sentito x la strada il giorno prima!!)
        Hai ragione comunque, felicissima davvero! Non se ne vedono tanti in giro…, pare che la gente spesso voglia complicarsi la vita!??!

        • Fammi capire, per te il 90% delle persone dovrebbe avere un barboncino? Che fesseria! Saranno anche cagnetti simpatici e tutto, ma non facciamoli diventare quello che non sono.
          No perché altrimenti.. Vuoi un cane con cui fare attività fisica? Tutti al campo a fare agility col barboncino e a saltare ostacoli da 10 centimetri!
          Abiti al mare e vorresti fare lavoro in acqua? Prendi un barboncino!
          Ti piace fare lunghi trekking in montagna? Col barboncino non ci sono problemi, se non tiene il passo lo infili nello zaino!
          Sei una fanciulla, abiti nella metropoli e vuoi uscire di casa tranquilla? Col barboncino da borsetta gli scippi sono scongiurato!
          Oppure vuoi semplicemente un cane che viva con te e magari faccia anche la guardia? Venghino venghino a vedere come il barboncino tiene lontani i ladri!

  9. l’ho già raccontato nei commenti all’articolo di ieri, ma visto che hai ripreso l’argomento sono andata a cercare la foto, sapevo di averla salvata perché cucciole bellissime, …una di queste 2 o comunque una loro sorella è stata restituita dopo meno di 24ore perché “aggrediva la bambina”…di 20 anni…anche il trudino per alcuni è pericoloso e non saprebbero “allevarlo”…

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