
di VALERIA ROSSI – Ricevo e pubblico di gran carriera, perché questa è una storia bellissima e soprattutto una storia che può insegnare molto (almeno a chi vuole capire).
I cani piccoli vengono spesso additati come antipatici, insopportabili, isterici, schizzati eccetera eccetera: e molti pensano che lo siano proprio “per razza”, mentre purtroppo sono le bambinizzazioni coatte a renderli così.
Chi bambinizza non fa mai uscire il piccoletto (potrebbe ammalarsi, poveriiinooo!), non gli permette di socializzare (i cani grossi? Brutti mostri, me lo mangiano, povero amore mio!), non gli permette, insomma, di vivere da cane: e lui si adegua, dimenticando di esserlo e sviluppando, nella stragrande maggioranza dei casi, un’avversione globale verso tutto ciò che non è la sua mamma umana.
Ha paura di tutto perché non conosce nulla, e spesso reagisce a questa paura con manifestazioni aggressive… almeno finché non incontra un umano diverso.
E’ stato il caso di Silvia, chihuahua che ha riscoperto la vita avendo avuto la fortuna di cambiare casa e famiglia.
Ecco il racconto di Denise, la nuova proprietaria:
E questo è il video (purtroppo wordpress ha grossi limiti di caricamento e quindi per inserirlo ho dovuto “alleggerirlo” molto, abbassandone tragicamente la qualità: ma direi che il concetto si capisce perfettamente!)
C’è bisogno di commenti? C’è altro da aggiungere?
No, direi proprio di no. Ci pensa già la coda di Silvia, a dire tutto!