venerdì 29 Marzo 2024

Smanacciate in testa: se il cane reagisce, lui ha ragione… ma il proprietario no!

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Dopo la riproposizione su FB dell’articolo sugli “incazzing signals”, alcuni commenti mi hanno lasciato un filino perplessa e non vorrei che ci fosse stato un fraintendimento iniziale.
Cioè: è vero che gli umani dovrebbero imparare a “leggere” i cani e che dovrebbero sapere tutto ciò che non va fatto quando se ne vuole approcciare uno; è altrettanto vero che il cane ha tutte le ragioni del mondo se, venendo approcciato in modo scorretto, si sente minacciato e ha una gran voglia di reagire malamente… ma questo non lo autorizza a farlo davvero!
O meglio: è autorizzato a reagire il randagio senza padrone, senza educazione, senza regole. Lui si comporta da cane guidato solo dal suo istinto: se si sente aggredito e morde, fa benissimo.
Le cose, però, cambiano drasticamente se a quel cane sta attaccato un guinzaglio, e a quel guinzaglio sta attaccato un umano: in questi casi la responsabilità diventa tutta sua… e se un cane di quell’umano ha reazioni violente ad un qualsiasi approccio, fosse anche il più scorretto, allora quell’umano ha commesso errori gravissimi.

cane-panteraIl caso più grave in assoluto è quello in cui il proprietario è contento che il cane sia aggressivo: qualche volta inconsciamente, a volte – purtroppo – anche consciamente. C’è gente che ritiene che avere un cane “da difesa” significhi portare in giro una specie di belva assatanata pronta a staccare la manina a chiunque gli faccia una carezza. Ma anche se fosse la carezza più sbagliata del mondo, come la classica smanacciata sulla testa, se il tuo cane reagisce mordendo significa che tu non sei stato capace di educarlo, o non hai voluto educarlo. E se nel primo caso sei un incompetente, nel secondo sei un pirla.
“Cane da difesa” significa cane capace di difenderti dai malintenzionati: non dalla sciura ingenua che smanaccia il dogo argentino “perché è bianco, quindi dev’essere buono”, né dal bambino a cui piacciono i cani e quindi va ad abbracciarli tutti (nel qual caso anche i genitori dovrebbero farsi un esamino di coscienza).
Se hai bisogno di un cane che ti protegga da sciure e bambini, guarda che hai un problema serio. Sei tu che hai un pessimo rapporto col mondo.
Se invece pensi che un cane non sappia distinguere tra una situazione di pericolo e quella in cui qualcuno vuole solo fargli due coccole, e quindi preferisci che tenti di mangiarsi chiunque si avvicini, sappi che sbagli di grosso. Il cane distingue eccome… ma anche se non ne fossi convinto, ricordati che la soluzione migliore è quella di addestrarlo in modo che attacchi (se è il caso) solo a comando, e non certo quella di renderlo diffidente e aggressivo contro tutto e tutti.

carezze in testa2L’altro errore classico è quello di non socializzare il cucciolo, o di socializzarlo poco e male. C’è chi si lascia convincere a percorrere questa strada da certi furboni che allevano cani da guardia e raccomandano di “fargli conoscere solo il proprietario”; c’è chi non sa neppure cosa sia la socializzazione (e a me vengono le bolle vedendo quanta gente si prende un cane senza conoscere neppure l’ABC della cinofila); c’è, infine, chi dà retta al veterinario esageratamente scrupoloso che si raccomanda di non far uscire il cane finché non ha finito tuuuutte le vaccinazioni (precauzione inutile: dopo una settimana dal primo vaccino il cucciolo ha gli anticorpi attivi e funzionanti) e lo tira fuori di casa solo a quattro o cinque mesi, quando la fase di socializzazione è finita.
In ognuno di questi casi si può avere un cane diffidentissimo, che mal sopporta gli umani sconosciuti e che potrebbe reagire mordendo anche al semplice “pat pat” sulla testa. Di nuovo colpa dell’umano, che anche avendo commesso questi errori dovrebbe precipitarsi a rimediare, almeno desensibilizzando il cane nei confronti dei gesti più comuni.
Tutti i cuccioli vanno non solo socializzati a dovere (e cioè verso adulti, bambini, persone di colore diverso, di sesso diverso, con abiti diversi eccetera): vanno anche abituati a capire la differenza tra gesti aggressivi e coccole (soprattutto da parte dei bambini, che a volte sono particolarmente irruenti). Vanno abituati a sopportare le pacche sulla testa, così come gli abbracci e i baci: tanto si sa che arriveranno, perché si sa che di cultura cinofila, in giro, ce n’è troppo poca.
Stiamo “producendo” migliaia di educatori cinofili, ma solo pochi di essi si dedicano davvero ad “educare” i cani dei clienti: perché educare significa “far sì che il cane impari a rispettare le regole della nostra società”, e la regola numero uno, la Regola maiuscola un assoluto, è che la gente non si morde. Neppure quando si ha ragione di incavolarsi perché la gente si comporta in modo assurdo.

carezze in testaQuesto va insegnato al cucciolo fin dai primissimi mesi di vita: tocca sopportare gli umani maleducati e smanacciatori, tocca sopportare i bambini casinari, tocca sopportare le sciure abbracciatrici.
Va bene fare la faccia schifata, va bene cercare di evitare, ci può stare anche un brontolio di disapprovazione: ma il morso no. E’ vietato, è tabù, non si fa per nessun motivo al mondo.
Se non siamo stati capaci di educare il cane a questo – o se non abbiamo voluto educarlo – non possiamo portarlo in mezzo alla gente. Oppure possiamo portarlo, ma con la museruola (attrezzo che fa tanto “kanekattivo”, lo so: e questo è brutto. Però tiene solitamente lontani anche gli smanacciatori coatti, e questo è ottimo).
Insomma: è nostro dovere, è nostra precisa responsabilità crescere un cane socievole e capace di reggere lo stress dovuto agli approcci alla carlona. Non si può alzare le spalle e dire “ha ragione il cane”: perché è vero che ha ragione, ma è anche vero che l’abbiamo portato a vivere in una società ingiusta, spesso stupida e sicuramente innaturale. E lui deve adeguarsi, che gli piaccia o meno.

carezze in testa3E’ evidente che dovremo anche fare in modo che gli piaccia… o almeno che non gli dispiaccia troppo: quindi la “sopportazione” andrà “costruita positivamente”, facendolo per esempio accarezzare sulla testa e subito dopo premiare.
Lo si farà approcciare da un bambino strillante, gli si dirà “NO!” se ringhia e lo si premierà se rimane tranquillo… e così via.
Se si comincia col cucciolo piccolissimo, non si rischia nulla e si ottengono risultati sicuri.
Non sarà sempre possibile far sì che il cane ami approcci del tutto folli come quelli della sciura che lo prende per le guancie e lo stropiccia (io queste le morderei anche quando lo fanno ai bambini…), ma è sempre possibile far sì che lui pensi “Okay, se sto bravo mentre ‘sta scema mi tortura poi mi arriva un bocconcino”.
Insomma, anche costruire l’educazione a non mordere chi dovrebbe proprio essere morso è un lavoro da fare. E bisogna assolutamente farlo, visto che nella nostra società aver ragione non basta!

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55 Commenti

  1. Devo dire che quanto qui scritto, l’ho riscontrato tra il comportamento del mio cane, e la differenza con quello dei fratelli che altre famiglie presero. Il mio dopo tanto tempo perso è cresciuto trovandosi a suo agio con le persone e con gli altri cani, È mancata la socializzazione con le persone di colore ed effettivamente noto come sia molto “indeciso” a volte quando viene approcciato da loro. Uno dei fratelli non uscito di casa per 5 mesi( veterinario/vaccini) è divenuto un cane che ha perennemente paura al limite del terrore pure di estranei ed altri cani. L’altro non socializzando con nessun cane per mesi e mesi è divenuto un cane molto aggressivo con gli altri cani. Che poi le persone non siano in grado di approcciare un cane nel giusto modo, sfortunatamente è verissimo. In due anni che Yuki è con me, non vi è stata una settimana senza che abbia dovuto affrontare una discussione con qualche passante, da quello che fa spuntare la sua mano da dietro a tradimento per accarezzarlo, da quello che ti si piazza davanti e non sente ragioni perché è “troppo bello” o da quello che quando gli chiedi gentilmente di non sbattere la mano sulla testa del cane o di non schioccargli le dita in faccia diventa aggressivo affermando che di cani non ce capisco una beneamata bep bep. Una volta, una signora ha tentato di prendermi il guinzaglio mentre tentavo di far capire al cucciolo che se vedeva un altro cane/animale etc non doveva fiondarsi come un matto all’arrembaggio. La signora si è avvicinata , ha tentato di prendermi il guinzaglio perché assolutamente la piccola Yuuki doveva giocare con il suo cane ed io ero un povero folle ad aver temporeggiato per sfruttare l’occasione e tentare di far imparare qualcosa al mio cane. Morale della favola, il cane non è assolutamente aggressivo, sopporta di tutto, è cresciuto inculcandogli tutta la pazienza e la sopportazione che sono riuscito ad impartirgli, ma la mia devo dire che si è completamente esaurita. Non ne posso più di dover affrontare sempre le solite disussioni ogni due giorni con i passanti o con gli altri proprietari e spesso sentirmi quasi minacciato dalla loro reazione nemmeno gli avessi offeso madre, figlia e moglie.

  2. questa volta non sono del tutto d’accordo, ovvero ci sono una serie di ma da considerare:
    ok che il cane deve essere socializzato (ma a volte non può esserlo per vari motivi) ok che il cane al nostro no deve fermarsi (ma se la motivazione è alta tipo quella della paura è gran dura) ok che il cane al nostro no deve fermarsi (ma su ‘sto cane magari ci sto lavorando) ok crescere un cane socievole (ma alcuni magari non lo sono molto… son semplicemente schivi, quelli che schivano pacificamente ogni contatto sconosciuto da liberi per esempio) e ok la desensibilizzazione (ma il bambino che gli corre dietro per toccarlo a tutti i costi mentre è al guinzaglio… mi verrebbe a me da mordere lui e il suoi genitori e scuoterli al grido di “ma che caxxo!” …si lo so non si grida con della roba in bocca) ok anche la museruola (ma se il cane che morde in situazioni sbagliate e estreme lo fa perchè insicuro che facciamo? gli mettiamo la museruola così la punta della coda gli arriva sotto il mento?). Ultima ma non per importanza: ok tutto… ma se il cane non ha mai morso, come facciamo a sapere che quella prima volta morderà? Se allo scemo di turno spiego di smettere di provare ad approcciare il mio cane e questo non se ne va e magari io sono al tavolino del bar o in coda alla posta (metti che il macchina fa caldo per cui non mi va di lasciarcelo) per cui sarebbe gran scocciatura andarmene io… che devo fare? Fin’ora ho preso a male parole lo scemo di turno, in modo che si offendesse e se ne andasse, ma con i bambini non son bravo e quelli non capiscono una fava, che fo? oltre a cercare di mettermi in mezzo tra il bambino scemo e il cane? anche perchè il bambino ti gira attorno fa scatti cerca di fregarti… gli spieghi di non fare una cosa e lui la fa apposta…
    p.s.: tranquilli il mio cane non morde, tenta di schivare il contatto con gli estranei e, quando è al limite, tenta di spaventarli abbaiando… e al mio orecchio manco in modo tanto minaccioso, ma con gli estranei fin’ora ha sempre funzionato…. così giusto per tranquillizzare sul fatto che io sia uno scemo che da ragione al cane mordace “perchè c’ha ragione”… non era questo il mio intento. Quello che intendo dire è che pretendere un livello di educazione almeno normale dalle persone per me è giusto, e se il morso scappa per la stupidità e insistenza di un umano avvertito in precedenza più volte… beh si a quel punto io quel morso lo difendo.

  3. A me.come già detto, smanacciano il dobermann. Con la gente per strada, i casi sono due : o letteralmente “evaporano””dileguano” come le nebbie al sole del mattino oppure al grido di ” che bello!!!” partono di smanacciamenti.
    Senza dire neppure “P” di “Posso?” alla proprietaria, che magari si è appena ripresa dall’infarto al miocardio causatole dal passaggio a 60Km ora di una bici a un nanometro dal suddetto peloso. Eppure non è che sia un microcane che non vedi. Vero che è nero, ma a mezzogiorno vedi pure i cani neri. E se sei cieco, in bici a 60km ora non ci vai.Almeno, credo. Eppperò, date le recenti esperienze,qualche dubbio mi viene.
    Considerando quindi la media dell’intelligenza delle persone che ahimè purtroppo si incontrano, in specie col peloso attaccato al suo dovuto guinzaglio anche “corto”, secondo me l’articolo di Valeria vuol passare questo messaggio: sappiate che quand’anche aveste non una ma centomila ragioni, se il vostro cane causa anche involontariamente dei danni a degli idioti colossali , chi ci va di mezzo in primis è il vostro cane, poi voi, in ultimo, l’idiota.
    Quando una bici passa a 10 centimetri dal mio cane fermo a bere ad una fontanella visibile a chilometri, l’infarto mi viene perchè :
    A) se l’idiota mi investe il cane, anche se il cane è bello robusto, gli fa male.
    B) se investendolo l’idiota si fa male ( e si FA male, dato che impattare sull’asfalto dopo un bel volo … non è esattamente farsi una carezza, bene che vada, date retta ad una che l’ha fatto ) nei guai ci andiamo io, la mia assicurazione, e di nuovo il mio cane;
    C) anche ammettendo che per un qualche miracolo miracoloso al cubo le ferite di tutti siano lievi, quella che ha mal custodito il cane sono io, il cane cattivo è il mio, mentre l’idiota è un poverinoamorucciodimamma che ha avuto la sfortuna di incocciare la cretina di turno ed il KaneKattiffissimo di turno ( l’ho già visto capitare).
    E vale anche se il mio povero cane reagisse in modo esagerato all’ennesimo approccio sbagliato. Pur con tutte le ragioni di questo mondo.
    Che Valeria voglia mettere in guardia noialtri proprietari di quadrupedi dotati di denti, mi sembra il minimo. Così come insegnare al cane che sì, è un’idiota cubico, ma data che come tale è moltoooo indigesto, no, non lo può neppure assaggiare, neppure un pocchetto con un morsetto piccino picciò.

    • Sicuramente, però c’è anche una parte di articolo in cui si dice che il cucciolo “andrebbe” abituato ad approcci scorretti, altrimenti non sarà in grado di distinguere una situazione di pericolo da una di altro tipo.
      Purtroppo però un cane non può pinzare o mordere solo per una “errata valutazione” dell’Impunibile Smanacciatore (e qui sono anche d’accordo: io lo scopro ora e non posso tornare indietro)….se questo ignaro personaggio si limitasse ad urlare”che carino, vieni qui” più manata in testa o abbraccio a tradimento per me sarebbe applicabilissimo il (sensato) suggerimento: chiedi al cane di sopportare, premialo, che tanto dura poco e non succede sempre…
      mettiamoci dentro anche qualche altro approccio così così e mi sta benissimo.

      Il ragionamento “abituare il cane a sopportare stimoli stressanti”, secondo me, può essere applicato solo in pochi casi, seguendo il consiglio che associa sopportazione = premio o comunque sopportazione = non si morde nessuno perchè non si può fare.
      Io terrei distinte le situazioni in cui la sopportazione è funzionale alla non reazione, senza conseguenze negative su psiche e fisico del cane (se non un lieve:”che scatole, ma se ne va o no? dai, che poi arriva il biscottino” da quelle in cui si chiede al cane di non reagire e di sopportare ben altro: che non morda è relativo, danni il cane può subirne comunque (forse a lungo andare, forse no)…
      Io non me la sento di premiare il mio cane che guaisce di dolore perchè non ha morso, per un dispetto o un approccio errato per strada (che va ben oltre la mano sulla testa).
      Si rischia l’equilibrio del cane, secondo me…almeno io ho pagato SUL mio cane qualche conseguenza….il suo limite di sopportazione dei bambini è diminuito tantissimo…quindi aumenta il rischio pinzata. Sarò un caso su un miliardo, però a me è successo…
      Se il fine ultimo è “evitare che il proprio cane morda qualcuno” posso capirlo, ma per abituarlo a tutti i possibili approcci sbagliati, fin da cucciolo, si dovrebbe torturarlo. Purtroppo per strada c’è anche chi fa dispetti al cane….
      Intendo dire che si possono avere ben altre conseguenze: un conto è che il cane non debba mordere nessuno, un altro è che subisca danni importanti….
      Magari non si paga in quel preciso momento, magari si arriva alla novantanovesima volta e il cane ha sopportato…si arriva alla centesima e track, il danno arriva comunque….magari proprio verso chi si era posto malino, ma non malissimo…..almeno rispetto alle volte precedenti.
      Per esempio la mia cagnolina ignora completamente i bambini (prima li adorava), accetta di passarci anche a un cm di distanza se la ignorano, ma non le si chieda di essere toccata, non lo sopporta più….non morde, ma i disagio che prova è altissimo….
      Ecco, spero non capiti mai un morso a nessuno, si cercherà di prevenire….

      • Io penso che si possa insegnare al cane a vivere certe situazioni stressanti più serenamente se lo si abitua da piccolo.. Esempio: conosco un signore al bar con un cucciolo di amstaff che mentre il cane è sdraiato appoggia (non di peso, solo facendo sentire il contatto) il suo piede sulla coda del cane che, oramai abituato, non fa una piega. Mi spiega poi che lo fa perché magari un giorno al cane potrebbe venire inavvertitamente pestata la coda e quindi abituarlo a non reagire premiandolo è utile. A me è sembrata sensata la cosa.. Voi cosa ne pensate?

        • Noi abbiamo applicato lo stesso principio. Abbiamo abituato Penny ad essere baciata in fronte, accarezzata sulla testa e sul naso,ad essere abbracciata da davanti e da dietro, ad essere toccata sulle orecchie, le abbiamo sempre afferrato (con delicatezza) la lingua e i denti, ogni tanto mi sdraio e la uso come cuscino, qualche volta le abbiamo afferrato o pestato (sempre delicatamente) la coda. Spesso queste cose le abbiamo fatte giocando alla lotta (io ne esco sempre molto peggio di lei).
          Il risultato è che quando un bambino l’ha abbracciata all’improvviso da dietro lei non ha fatto una piega, esattamente come quando le hanno tirato un’orecchia (io ho ruggito) o quando, giusto la settimana scorsa, in area cani un ragazzo le ha afferrato la lingua per giocare. Però credo che di base ci sia il carattere del cane

  4. “No guardi non tocchi il cane perchè divento nervoso…”
    di solito rimangono basiti il tempo necessario per farmi andare via.
    Se invece si è appena rotolata nella merda o sui cadaveri la faccio accarezzare volentieri… :asd:

  5. Leggendo questo articolo mi sono arrabbiata parecchio, non si può generalizzare e non puoi scrivere che la soluzione migliore è quella di addestrarlo perché attacchi a comando, i cani poliziotto sono addestrati per quello ma loro hanno un motivo, il signore che addestra il cane a mordere per difesa non va bene come non va bene che la mia cucciola si difenda da quelle stramaledette mani che la vogliono accarezzare sulla testa, anche lei ha diritto a difendersi, lei non dice alle persone maleducate non mi accarezzare sulla testa, lo dico io per lei ma niente quelle mani partono e lei pizzica. Essendo un collie la diffidenza fa parte della sua razza è nel suo D.N.A. come il pizzico. Non concordo sul fatto che un cane perché cane debba sopportare tutto e tutti. L’educazione ed il rispetto ci deve essere da entrambe le parti, un cane non è fatto per essere stressato e spregiato da tutti quelli che passano.
    Io ho fatto socializzare la mia cucciola nel modo giusto, è venuta con me a lavoro fin da piccola per socializzare con le persone, il problema è stato proprio quello.
    Il cucciolo va socializzato si ma con persone che si comportano bene non lo puoi buttare nella mischia e sperare che se la cavi.
    Non puoi far diventare un cane diffidente il cane più spavaldo del mondo, lo aiuti a fidarsi ma quando matematicamente le persone lo trattano nel modo peggiore per lui è difficile fidarsi.
    Vorrei vedere i cani dei cosiddetti bravi padroni come si comportano con gli altri animali.
    La mia cucciola almeno una cosa buona la fa rispetta e capisce gli altri cani in questo è bravissima non detto da me padrona ma dalla sua addestratrice. Si perché io che ho un cane che pizzica mi sono fatta aiutare.
    Credetemi è difficile far capire ad un cane diffidente a fidarsi del primo venuto (anche perché non è nel suo istinto), ma far capire alle persone che un cane non si tocca sulla testa è una vera impresa.

    • Purtoppo la parte più difficile è proprio quella che hai scritto alla fine: far capire alle persone… che in genere partono dal presupposto che una coccola sia sempre e comunque gradita, non importa se per il cane non è coccola ma “aggressione” o quantomento invadenza 🙁 A volte sembra una causa persa insistere a proporre di approcciare il cane in modo corretto, ma altre si ha la sorpresa di trovare gente disposta a imparare, e questo fa pensare che valga la pena di insistere. Con la mia cucciola, che non è affatto espansiva e preferirebbe starsene in pace, a costo di sembrare scortese blocco sempre l’impeto del coccolatore coatto con un “se la vuole accarezzare, piano e non in testa, ma accucciandosi e facendo prima annusare la mano” ; a volte ricevo sguardi di sufficienza, ma altre trovo collaborazione e commenti tipo “ah, non lo sapevo, certo, è piccola… va bene così?” (e approcciano meglio 😉 Alla fine ce ne andiamo tutti soddisfatti.

      • il problema è quando la maggior parte delle persone non ascolta o se ascolta alla prima fa come le dici la seconda riparte con la mano a paletta sulla testa….io mi impegno e tanto…..con le persone che la rispettano lei si comporta benissimo con quelli che invadono il suo spazio diventa diffidente. Piano piano con pazienza riusciremo, sarà più facile insegnare a Ada a sopportare che alle persone a comportarsi da cinofili. Naturalmente non posso pretendere che tutti si sappiano approcciare nel modo giusto, ma ache le persone non possono pretendere che tutti i cani debbano essere toccati.

  6. Mi rendo conto di valere come il 2 di Briscola ma questa volta non mi trovo in accordo con l’ articolo.
    Premetto che ne intendo il Messaggio e volendolo applicare alla massa che c’e’ in giro potrei anche condividerlo.
    MA personalmente quello che ho letto, specialmente in determinati casi dove si vuole effettivamente un cane da Guardia, (da difesa parliamo di un’ altra cosa) vedo solo considerazioni che sono atte a snaturare completamente il cane stesso.
    Un cane che nasce con un attitudine alla guardia (cosa sempre più difficile) è un cane con un forte temperamento, attento indipendente, Fortunatamente ha anche un innata diffidenza e questo lo porta se ben gestito sia a svolgere egregiamente il suo lavoro sia ad attaccarsi al padrone.( Il corso Tradizionale ne è un esempio perfetto, Il Caucaso decisamente meno perché serve tanto ma tanto lavoro proprio per la sua territorialità)
    Dire che un Cane (fortunatamente nato con questo carattere e attitudini) lo si deve abituare a sopportare smanacciamenti abbracci esplosioni di amore più o meno teatrali da chiunque è una bestemmia in chiesa.
    Posso farlo posso riuscirci come al pari potrei farlo per limitarne il predatorio in altri casi, ma si sta giocando con una coperta corta. i miracoli non si fanno(persone molto esperte forse riescono anche in questo ma siamo obbiettivi) non si può pretendere di avere successo a inibire una certa attitudine di un cane senza rischiare di contaminarla senza danneggiarla.

    Differente il caso se si parlasse di lavorare con il cane al fine di incanalare queste attitudini nel verso giusto, ma non è la stessa cosa scritta.
    Lavorare significa in questo senso in maniera costruttiva sulle sue doti non inibirle, significa incanalarle, significa equilibrare il cane secondo i suoi istinti e doti che ce lo hanno fatto apprezzare e selezionare in quel modo. a volte si travisa il senso di equilibrio di un cane, Un Caucaso che Trita tutto ciò che entra nel suo territorio è Equlibratissimo, non ha niente che non vada, eppure lo stesso portato in passeggiata è molto più gestibile di tanti altri. Lavorare ed educare ma in maniera costruttiva per il cane non distruttiva.

    Con il lavoro si può puntare a ottenere di tranquillizzare il cane quando ringhierà ma sicuramente non di farlo smanacciare.
    Non si socializza il cane facendolo smanacciare, non c’e’ bisogno di questo contatto fisico.

    Un cane da difesa è molto dipendente dallo stato d’ animo del padrone e in assenza di esso, di stress e essendo venuto su in maniera equilibrata non morderebbe a capocchiam.
    Un cane da Guardia nel suo Territorio sarà sicuramente aggressivo, ma fuori dal suo territorio non sarà certo una tigre del Bengala, perché la sua aggressività è legata proprio al suo territorio.

    Tutto quanto detto sicuramente non significa non fare conoscere altre persone o individui, la socializzazione ci deve essere, a modo, ma ci deve essere.
    Non vuol dire neanche essere inflessibili con i Bambini, forse proprio per la natura dei bambini e la Socialità in cui viviamo Si deve veramente chiudere un occhio e insegnare al Cane che sì purtroppo loro possono.

    MA da questo a dire che deve sopportare e gli si deve beccare tutti gli smanacciamenti del mondo, e poi in teoria il giorno che serve difendermi, o attaccare un intruso che mi passa dalla finestra mentre dormo la vedo ardua.
    E’ la Coperta Corta.

    O il carattere non lo aveva prima e quindi il problema non si pone e non si è mai posto.
    O il Carattere lo aveva e lo si è annichilito perché è questo che accade.

    Se uno ha un cane funzionale lo tiri su in maniera funzionale e lo gestisca con coscienza sopratutto se lo porta a giro, come con maggiore coscienza si sale in sella a una moto rispetto a una macchina.
    Ci lavori via via che maturando il cucciolo mostra le proprie attitudini, ma non annichilendole. E se ci si aspetta per il futuro che sia un reale cane da guardia o da difesa, la socializzazione si fa con due annusatine e via, senza tanti tocchicciamenti.

    Un cane del genere da adulto difficilmente si farà avvicinare in passeggiata, te lo farà capire chiaramente prima che non è il caso, senza arrivare a mordere.
    Un Cane che è Stato invece Vessato contro natura all’ impotenza forse sarà proprio quello che alla fine dirà basta a ti sgancerà un bel Morso.

    • Senza entrare nel merito, trovo un fraintendimento di fondo: si parla di cane che va abituato a tollerare approcci scorretti (perchè così ahinoi va per lo più in giro) quando è AL GUINZAGLIO. Quindi si suppone in contesto urbano o comunque “sociale”, in cui di necessità e per civiltà gli estranei (in buona fede anche se con cattiva o nulla cultura cinofila) vanno rispettati. Non mi pare si dica che un intruso nella proprietà posta sotto sorveglianza di un cane da guardia vada accolto con feste e danze della felicità, ma che un estraneo che passa per strada senza alcun intento di nuocere non venga morso mi pare un’ovvietà alla base delle regole di civile convivenza, e sta al proprietario far sì che il cane lo capisca. Del resto se il rapporto è correttamente impostato, penso che anche il guardiano o il difensore “di professione”siano perfettamente in grado di discernere e capire che se per il “capo” è ok, se dice che il morso è tabù in quelle circostanze, piaccia o no, si sopporta. Senza che questo significhi schiacciare il cane. Oltretutto in caso di morsi fuori luogo (dal punto di vista civico, non del cane) non ci andrebbe di mezzo solo il malcapitato approcciatore maldestro, ma anche il proprietario del cane benchè assicurato, nonchè, last but not least, il cane stesso.

  7. Ok, allora vi racconto questa: andiamo a fare colazione in un bar all’aperto. Faccio sedere la mia Akita accanto a me e per sicurezza lego il guinzaglio al piede della mia sedia. Arriva il proprietario la fissa e comincia: “Che bella!!! La devo accarezzare!!!” Ed io: “Guardi non è un cane che ama essere accarezzato…” Intanto il cane si era già alzato e spostato un pochino…Dopo un po’ ritorna a fissarla : “Eh ma prima che vai via ti devo accarezzare”. Ed io a pregare di lasciar perdere… Al terzo tentativo di “approccio” (improvviso e a tradimento), la mia Akita, dato che non è “abituata” a mordere opta per allontanarsi facendo volare sedia, tavolo, cappuccini, cornetti e me….!!! :-))

  8. Sif si fa capire: quando parte l’abbraccio molesto o il bacio, arriva un “Grr.” bello secco, e qui anche il bimbo più coccolatore in genere si sposta; quelli che non sopporto sono i tizi coatti che prima lo mettono all’angolo e poi tentano di prenderlo in braccio. Allora parto con il “no-no-no”, anche perchè, pur di non essere smanacciato, l’idiota si da al paracadutismo…senza paracadute.

    • tutta la mia solidarietà per chi ha un piccoletto….la mia è stata oggetto del gioco:”ruba il bassotto”…in poche parole il bambino numero 1 deve cercare di prendere in braccio il bassotto, tirandolo su per le zampe anteriori, facendo penzolare il resto in aria…il bambino numero 2 invece deve rubarlo al bambino numero 1, strappandoglielo di mano…ecco, a saperlo prima non l’avrei abituata a tutto questo nemmeno a pagarmi….il gioco finisce quando il bassotto cade da mezzo metro d’altezza…inutile il tentativo di riprenderselo in tempo….
      colpa mia, avrei dovuto capire che non era aria…ma le regole non le avevano spiegate, peccato….

      povero Sif, almeno si fa valere!

  9. scusa Valeria, so che le nostre leggi fanno pietà, non è fortunatamente un mio problema, ma se un idiota, dopo che gli ripeto per l’ennesima volta di non smanacciarlo e quello continua…se non lo morde il cane lo mordo io! Se poi mi denuncia…bè, è da vedere!!!

  10. Come si fa a fargli piacere le biciclette che circolano sul marciapiede a velocità sostenuta, passando a un cm (non sto enfatizzando) al cane? come si fa a non farlo spaventare o a non farlo reagire se colpito da un pedale o da una ruota, anche si striscio? se morde per il dolore provocato come si fa?

    • p.s. intendo dire, va bene integrare il cane a “limitate” sofferenze psicologiche, ma credo che sia davvero inumano intimargli di non reagire al dolore (fisico)….e può capitare che il cane senta male in qualche punto particolare del corpo….

  11. Il mio cane è più un genere “ammirare e non toccare”, perchè bello è bello, è peloso ma non peluscioso, piuttosto statuario, ma ha anche una bocca lunga lunga che pare un coccodrillo, ed è bello grande anche se snello. Risultato: non è che le persone -e soprattutto i bambini- gli si fiondino addosso.
    Lui tantomeno!
    C’e’ da dire che normalmente non è legato ed ha ampi spazi di ritirata quando arrivano estranei, però se capita -sempre sotto la mia supervisione- si lascia
    pacioccare in sicurezza e con l’aria di schifo rassegnato quasi sempre, alle volte persino con moderata soddisfazione!.
    La sua padrona gestisce una attività turistico-alberghiera ed ha assolutissimo bisogno di un cane poco reattivo con gli estranei, per niente guardiano, nè festeggione indiscriminato…. e che non gli passi in testa di mordere nessuno o saltare addosso!!!. Tra ritirate strategiche (del cane) e serena sopportazione, direi che siamo abbastanza a posto.
    Socializzato, l’ho socializzato fin da piccolo, ma l’indifferenza al genere umano ce la mette di suo.
    In definitiva condivido questo articolo fino alle virgole!

  12. capisco il senso dell’articolo per quanto riguarda il morso, pero non credo che se ha un cane non piace essere toccato/smanacciato/coccolato da estranei questo dipenda solo da una cattiva socializzazione, e non credo nemmeno che basti insegnaglielo per faglielo piacere… credo dipenda anche dal cane. e se al cane non piace e viene “torturato” (passatemi il termine) da un estraneo e io non intervengo questo non cambia la fiducia che il cane ha in me? quando il cane mi guarda come dire “fallo smettere” io dovrei lasciare che la gente continui e poi premiare il cane perchè non gli ha staccato una mano?

    • Diciamo che un cane ben educato deve lasciare al padrone il tempo di dire: “per favore, non accarezzatelo!”.
      Non deve partire subito di morso, ecco.
      Ma da lì a stare ore a sopportare approcci sgraditi, ce ne corre!!
      Comunque è un fatto così evidente che se un cane morde qualcuno è sempre un bel casino -pure se ha ragione- che non è neppure il caso di spiegare.

  13. Lo stesso ragionamento si applica anche quando il cane viene colpito o disturbato dolosamente? Salva solo la buona fede o anche la mala fede?
    Parlo in senso morale….fermo restando che se io mi riprenderei a fatica, se il mio cane dovesse mordere qualcuno, indipendentemente dalla situazione concreta….

    • Guarda, alla fine son già cavoli se il tuo cane morde un ladro. Per cui, in definitiva, il cane, meno morde, meglio è!
      Per tutti.
      E questo è bene stamparselo in testa a lettere di fuoco.

      • Sono d’accordo, infatti spero di non ritrovarmi mai in una situazione simile, ne uscirei distrutta (tengo in conto possa capitare, anche se so di correre un rischio molto molto basso, col mio cane…)…
        Quindi non resta che “pregare”, temo….
        Intendo dire che è davvero dura far sopportare certe angherie (dolose) al proprio cane, quindi mi sembra complicato premiarlo per il dolore subito (penso ad esempio a chi lo colpisce di colpo)…
        Su questo non c’è dubbio, infatti è bene prevenire e fare di tutto perchè non accada mai….

        • Vero, accidenti! A un mio conoscente, è capitato di tornare a casa e trovare vicino al cancello del sangue, seguendo le tracce, è arrivato agli scalini che portano nella cantina dove i suoi cani vanno a dormire quando fa molto caldo…ha trovato il suo cane col muso sporco di sangue l’altro no (ma è un cucciolo), il ladro, pensava di entrare in casa dalla cantina che è sempre aperta, ma evidentemente, non si aspettava di veder sbucare da dietro una catasta di legna un pitt….BEN GLI STA! Anche solo per lo spavento se quello non se l’è fatta sotto XD XD Lui ha premiato il suo cane e dico la verità, lo avrei fatto pure io!!!

          • spero almeno che il ladro non lo abbia denunciato per lesioni (o peggio)….
            che scena raccapricciante….come ha fatto ad andare a vedere? io sarei morta sul colpo- infarto immediato….
            non c’erano anche pezzi di pelle, nevero?
            p.s. spero comunque che il ladro sia sopravvissuto, anche se ovviamente non posso che addossargli tutta la responsabilità….(morale, almeno…)…

          • Addosso me la sarei fatta io se vedevo del sangue…:-z
            Non so se è morto dissanguato, per lo spavento o cosa, (azzi sua), so che il ladro era riuscito a scappare (pensa che culo), il padrone dei cani ha comunque fatto denuncia (mi sembra il minimo), ma ha avuto paura che poi gli avvelenassero il cane per vendetta. Sinceramente se un ladro dovesse entrare in casa mia (cosa impossibile, nun c’ho na lira), di quello che può succedergli non mi frega una cippa!

          • Anche a me, assolutamente. Frega niente. Però se il malintenzionato subisce seri danni dal cane padrone di casa… beh… non è permesso fregarsene. Essere denunciata da un ladro e magari dovergli pure pagare i danni -successo a gente che conosco benissimo!!- mi farebbe talmente invelenire che non voglio neppure pensarci.
            Per questo mi son sempre tenuta lontano dai cani da guardia, optando per custode, telecamere, allarmi ed ora -ahimè-, istituto di vigilanza privata.
            Le volte che abbiamo avuto problemi con qualche rubagalline il mio cane penso che stesse facendosi la manicure, leggendo il financial times… non so…

  14. Io penso però che ci sia un limite a tutto….magari ci fossero solo le smanacciate in testa da sopportare
    io penso sia davvero troppo abituare il proprio cane a tutti gli approcci sbagliati cui si potrebbe facilmente andare incontro (considerando che una parte di comportamenti poco furbi non sono dettati da ignoranza cinofila e relativa buona fede….).

    Allora che senso ha rispettare la natura del cane e il suo linguaggio?
    A “me” è successo: mani dentro il cancello di casa, sassolini lanciati all’interno della mia proprietà, mani in bocca ala mia cagnolina per toglierle qualche schifezza che si era messa in bocca sul momento, cane sollevato da terra sollevato per le zampe davanti.

    In più ho avuto a che fare con gente che l’ha costretta ad avvicinarsi per essere smanacciata tirando una parte del guinzaglio a sè strattonandola (“Ma vieni qui….”), persone insistenti anche dopo evidenti segni di disagio continuavano a fare passi avanti, bambini (anche grandicelli) che si avvicinano incuriositi per poi scattare di colpo indietro saltando, non appena il cane, sentendosi chiamato in casa, sporge muso e tartufo in avanti (con successiva risata dei genitori), persone che toccano il muso in mezzo agli occhi con le dita, mani nel trasportino (chiuso, con dentro il cane), accerchiamenti, bambini che smanacciano durante l’interazione tra cani (il mio e quello di qualcun altro), gente che le prende le zampe davanti e la alza, fissandola negli occhi e avvicinando la faccia, vecchie che agitano il bastone davanti al muso del cane che abbaia (mi è successo portando a passeggio il cane altrui), bambina (più di 7-8 anni circa) che ha dato un calcio sul tartufo del mio cane solo perchè aveva osato annusare il muretto del parco-giochi, da fuori (lei era dentro e ne ha approfittato, ghignando soddisfatta per esserci riuscita)…e tanto altro ancora….

    ecco, io ho fatto di tutto per socializzare il mio cane nel periodo corretto, adorava anche i bambini…ora, dopo una serie di approcci errati, ne ha paura, li evita, prova disagio….
    per farla tornare come prima che faccio, contatto un educatore per desensibilizzarla?
    Errore anche io, ho capito il nesso quando oramai era tardi….non morde, ma qualche abbaio di avvertimento lo dà…ignorato anche quello, talvolta…

    l’unico modo per essere certi non succeda mai nulla (per colpa altrui) è rinchiudere il cane in casa o farlo girare sempre con la museruola….e quella volta che se la sfila o che si apre il cancello?

    Capisco il senso dell’articolo ma allora si dovrebbe costringere il proprio cane a snaturarsi completamente….non mi sembra giusto….

    • p.s. faccio prima a riempirla di psicofarmaci prima di uscire….
      aggiungo anche un: abituiamo il cane a fargli pestare la coda e ad essere colpito con le borse da shopping (una tizia un giorno me l’ha buttata giù dal marciapiede per errore, perchè non aveva fatto attenzione a come si muoveva….e io avevo dato spazio, non mi ero appropriata dello spazio a disposizione….

    • Io per evitare approcci improvvisi e/o sgraditi mi metto tra il cane è gli estranei. Il cane di solito si trova tra il muro e me. Questo mi da il tempo di mettermi davanti al cane ed evitare che le facciano del male. Peraltro in questa posizione evito che gente in bicicletta, pattini, moto (sì, pure quelle sul marciapiedi) col bastone etc.le passino troppo vicino.
      Poi, scusami se ti sembro maleducata, ma tu non dici niente davanti a questi approcci?

      • Ci provo, ma tante volte non serve a nulla oppure manca il tempo per prevenire.
        Una parte di “colpa” me la prendo per non essere stata in grado di valutare il livello di rischio – più o meno alto – delle situazioni concrete in cui mi sono ritrovata (in alcuni casi in effetti avrei potuto evitarle).
        Per esempio un giorno due biciclette guidate da adulti, circolanti sul marciapiede, di una larghezza minima, arrivando da dietro: io non ho avuto il tempo di spostarmi, non ho sentito arrivare nessuno, partendo dal presupposto che quello è uno spazio adibito alla circolazione dei pedoni, mi sono girata appena ho percepito una frenata improvvisa…spazio tra ruote anteriori e coda del mio cane: un cm…ho chiesto per favore di utilizzare la carreggiata, ma nulla, hanno proseguito rischiando di colpire me e il mio cane, ho chiesto di usare: urla a non finire, insulti da parte di una dei due ciclisti, che sembrava posseduta…gli occhi li ho solo davanti…

        Oppure: spesso i bambini si fiondano all’improvviso sul cane – magari un secondo prima stavano parlando tra loro, accarezzano il cane in quei tre secondi che sto decidendo dove proseguire la passeggiata..
        Nel caso del gioco “ruba il bassotto” si erano avvicinati nel modo corretto, il mio cane aveva gradito (questo tempo fa, quando adorava anche i bimbi), si era avvicinata scodinzolando..oramai le mani le avevano portate avanti…chi si sarebbe aspettato un sollevamento da terra a tradimento con conseguente tonfo per la forza di gravità? Me la sono riprese il prima possibile, ma oramai era tardi…mica ascoltacvano.

        Oppure non mi aspetto che qualcuno, interessato al mio cane, strattoni il guinzaglio nella parte vicino al collare, tirando a sè il mio cane…io che faccio? mollo la presa per evitare danni peggiori…
        oppure, un giorno ero in centro e di colpo sono arrivati due bambini sul monopattino…purtroppo non posso sempre camminare vicino ad un muro o frappormi tra il mio cane e l’estraneo (ottima soluzione, la tua, da applicare senza dubbio tutte le volte che si può)…
        a volte ti ritrovi i bambini dietro le spalle…oppure non mi aspetto che un bambino dia un calcio all’improvviso, se il mio cane è intento ad annusare…e tra il piede incriminato e il mio cane non c’ero io, io ero a destra del mio cane…se la traccia da annusare era a destra non mi viene in mente di prevenire perchè un bambino di sicuro sta per colpirla senza motivo…
        Magari il primo approccio è corretto, poi, di colpo, ti ritrovi qualcuno che mette le mani in bocca al cane: se tiro il guinzaglio si spostano muso e mano e il rischio di morso (anche involontario) aumenta, se dico “No” il mio cane cosa capisce di dover o non dover fare? se urlo spavento il cane….conta che avviene tutto in meno di un secondo…ora che dico:”Togli quella mano dalla bocca del mio cane” il mio cane ha già morso o non morso…
        immagina qualcuno accucciato per terra che accarezza nel modo corretto un cane di piccola taglia, tu sei in piedi, parli con la persona accucciata che ti guarda negli occhi, il tuo cane prende qualcosa da terra, ora che lo vedi tu lo vede anche l’altra persona, che ha già cominciato a) a tirare l’oggetto incriminato se esce dalle fauci – almeno in parte – b) apre la bocca infilandoci dentro la mano in caso l’oggetto sia in fase di masticazione…
        Insomma, hai ragione, si dovrebbe impedire, ma a volte non è possibile, non c’è tempo (o almeno io non sono così rapida….)…la tua è una domanda più che legittima, ci mancherebbe! 🙂

        Oppure: considera che sto camminando sul marciapiede…come faccio a prevenire e a sapere prima che la tizia fresca di shopping non guarda dove va? Non mi ero spostata prima semplicemente perchè ho pensato:”come io ho visto i pacchetti e lascio spazio proprio per evitare collisioni, lei farà attenzione a “noi”…e invece no…ma non era in mala fede). La borsata addosso è arrivata (io ho un cane di 5 kg circa, fosse più grande sarebbe stata urtata e magari non se ne sarebbe nemmeno accorta…dolore probabilmente non lo avrebbe sentito – con l’urlo che ha fatto e la caduta che ha fatto mi sono anche spaventata, ma non ci sono state conseguenze)…il dubbio che dentro ci fossero dei mattoni ancora mi è rimasto….non parlo di un giorno di mercato, chiaro che evito situazioni snervanti (di per sè..).
        Ecco, quindi che faccio, ora come ora: evito il più possibile le situazioni rischiose, forse le metterò la museruola sempre e ho risolto il problema “potenziali morsicature”…

  15. Se qualcuno mi fa qualcosa che ritengo pericolosa (una minaccia per la mia incolumità), posso reagire in diversi modi…a volte anche fisicamente! Oh, stiamo parlando della mia incolumità! Ora, se io umano posso farlo (esiste pure la legittimità della difesa), perché mai non dovrebbe farlo un cane se si sente fortemente minacciato???
    Certo che il proprietario ha la responsabilità, diciamo pure il DOVERE, di educare il cane, ma ha il dovere ancor più grande di non mettere il cane in condizioni di “avere ragione” di difendersi.
    Dov’è finito il discorso “non tutti i cani amano essere toccati”? Qui addirittura passa l’idea che un Caucaso deve lasciarsi abbracciare dalla sciura di turno perché nella nostra società così si fa….
    No, condivido delle cose, ma il cane che deve accettare tutto, proprio no.

    • Hai ragione, ma visto che l’hai al guinzaglio, sta anche a te dire alla sciura di NON toccarlo, se la sciura insiste….bè, potresti morsicarla tu! XD XD XD

      • Eh se la sciura arriva da dietro?.rattle rattle rattle……
        Quando sono in città ammetto di cuccare dentro qualche vetrina, guardare l’ora, cercare qualcosa nella borsa, girare la testa prima di attraversare la strada…mi sta venendo una paura….! 🙂

        • p.s. io, se sto ferma al semaforo, in attesa del “verde per i pedoni”, guardo davanti a me, chiedo al mio cane di sedersi a lato. Non posso circolare con tranquillità se penso che all’improvviso si avvicini qualcuno, così come si presume che non si vada ad infastidire o a toccare un bimbo in un passeggino, così come il mio cane “deve” rimanere tranquillo e non andare ad infastidire nessuno….non si vive più così….mi sa che le metterò la museruola tutti i giorni….
          sob….comunque viva l’ironia…almeno ci salva l’umore!

          • Hi, hi non te la prendere, io ho visto una signora che si fiondava da un cucciolo di uomo toccacciandolo in faccia e starnazzando che meraviglia, ossignur mlè bel! Pensa come sarà rimasto traumatizzato il piccolo! XD XD

    • “se si sente fortemente minacciato”: appunto, il fatto sta nel far capire al cane, da cucciolo, che NON è “fortemente minacciato” nel caso in cui la sciuramaria o il bimbettomalducato lo approccino con modi tutt’altro che da manuale. E’una scocciatura, per il cane e per noi, ma fortunatamente i cani sono più intelligenti di alcune persone e imparano anche a leggere il modo di comunicare fuori dal loro codice, interpretando certi smanacciamenti come una gran rotura di scatole ma innocua. Imparano però SE glielo facciamo imparare, perchè vengano poi accolti bene in società. Dopotutto l’incidenza deglie aventi di questo genere è più elevata da cuccioli, quando è più facile intervenire; col cane adulto, spesso non è neppure necessario vuoi perchè l’istinto smanacciatore dei passanti cala (e se non cala è perchè magari è il cane a essere gioioso ed espansivo, difficilmente un adulto indifferente suscita raptus da coccola), vuoi perchè magari il cane è di una razza o mix di razze considerate “cattive” e quindi già di loro le stesse persone che da cuccioli li avrebbero smanacciati passano oltre senza provarci. Ma questo è un altro discorso.

      • Non metto in dubbio che il cane adulto possa attirare meno l’attenzione dell’Impunibile Smanacciatore e di sicuro sarà così in molti posti…ma non dove vivo io…è un incubo, soprattutto per chi ha il cane di piccola taglia….
        ditemi dove mi devo trasferire, arrivo subito! 🙂
        Più che altro la mia aumenta la sua insofferenza ogni volta…non vorrei si arrivasse al punto:”Ora sbotto”…penso sia indicativo anche lo stato d’animo del cane e il numero di interazione “sbagliate” avute durante la giornata, almeno….insomma, è dura chiedere per tutta la vita ad un cane di sopportare. Forse io non conosco il metodo adeguato, sicuro non me ne intendo, ma io non me la sento di chiederglielo ogni volta che si esce (sempre che non venga fatta cadere perchè presa in braccio – successo anche questo….)…
        Purtroppo a volte lo Smanacciatore non si limita a coccolare nel modo sbagliato, ma si diletta in tutta una serie di attività (prima, dopo, durante) poco ortodosse….
        Per me ad un certo punto si crea l’associazione: estraneo = Smanacciatore, estraneo = insofferenza, estraneo = scappiamo, estraneo = non ti avvicinare…
        mi si corregga, forse ho scritto una fesseria! 🙂

  16. A me fortunatamente lo chiedono TUTTI ( vista la mole ) se possono accarezzarli….e mentre con la femmina ( laureata in P.R. ) possono strapazzarla ma poi non se la levano più di torno, con il maschio il discorso cambia….lui non sopporta le mani in faccia….puoi accarezzarlo tranquillamente ma non stropicciargli le “rughe” perché non gradisce e avvisa con un ringhio. Con me sopporta ma lo vedo che fa uno sforzo immane……( non sopporta nemmeno la femmina le rare volte che gli lecca il muso ).
    Comunque per non rischiare faccio distinzioni…..lei si lui non lo faccio toccare…..

  17. Yankee, uno dei miei pastori australiani è una forza. Non ama gli estranei e, senza aggredirli, lo fa capire ritraendosi e abbaiando.
    Quando mi hanno biasimato perché il mio cane “non era socievole” ho risposto che è socievole come il padrone: non amiamo le mani in testa ma preferiamo ci si offra una birra al pub.

  18. a me frega nulla …. il mio DEVE sopportare i miei smanacciamenti e sbaciazzi… che me lo son preso a fare un labrador se non me lo posso spupazzare? 😉 Lui mi guarda di profilo come per dirmi “che palle che sei!” pero’ ha da sopporta’ 😀
    Per gli smanacciamenti da parte degli altri… lui GODE se qualche sconosciuto si avvicina e lo accarezza, massaggia, incita. Anzi si incazza se qualcuno gli passa vicino senza mostrargli alcuna attenzione 😀 e quindi non ho problemi ma soprattutto ai bambini spiego che mentre col mio certi comportamenti li possono adottare con altri cani e’ bene che PRIMA chiedano se possono accarezzare (l’altro ieri pero’ una torma di ragazzini mi han chiesto TUTTI se potevano interagire col cane… troppo bravi)

  19. Io la mia l’ho portata fuori subito, la tenevo in braccio per precauzione, ma gli approcci umani li ha “sopportati” fin da subito. E’ bravissima ora, sopporta veramente tutto di buon grado (i bambini aggressivi sono io che non li sopporto e la allontano, che purtroppo ci sono anche quelli che pensano che sia cosa buona e giusta arrivarle vicino con un bastone brandito o tirarle il pelo o le orecchie), e la cosa del premietto mi ha fatto sorridere perchè dopo una “sessione di smanacciate” mi si mette seduta davanti e mi guarda, che già sa che cosa si è meritata.
    Una volta però ho fermato uno che stava allungando la mano per carezzarla con un secco “NO MORDE!!!!” ma quello ero io che non lo sopportavo e aveva pure le mani sporche.

  20. Io ho un Malamute che nonostante la stazza è una calamita per smanacciatori coatti, per il suo aspetto da “peluche gigante” (davvero, è il commento che mi sento fare più spesso! E dire che non è un gran complimento…). Lui se ne sta buono e sopporta anche le peggio smanacciate, sono io quella che vorrebbe reagire con un morso… 🙂

  21. “perché è bianco, quindi dev’essere buono” hahahahahahahahahahahahahah! 🙂

    Scherzi a parte: Sarebbe il caso di insegnare alle persone a chiedere prima di accarezzare un cane. Io non tocco le cose dei passanti o i passanti stessi semplicemente perché mi piacciono.

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