di DAVIDE BELTRAME – Lo scorso dicembre avevo scritto un articolo sul rischio che le “bufale”, che negli ultimi anni proliferano come non mai grazie alla facilità di condivisione sui social, iniziassero a circolare anche nel settore animali.
Purtroppo era una previsione abbastanza semplice: se il filone principale delle notizie inventate al solo scopo di diventare virali e attirare click era solitamente quello su finti episodi di cronaca nera, spesso associati anche al tema immigrazione per essere molto “populisti e di pancia”, i rischi connessi all’inventare notizie di quel tipo (ci sono state denunce e anche sequestri di siti) hanno portato a esplorare nuovi settori, e – purtroppo o per fortuna, a seconda di come vogliamo vederla – gli amanti degli animali, soprattutto di cani e gatti, popolano copiosamente i social network e spesso hanno la “condivisione facile”.
Ecco allora che ogni tanto iniziano ad arrivare notizie fasulle che coinvolgono più o meno direttamente i nostri amici a quattro zampe, e in questi giorni ne è spuntata una nuova: un articolo secondo cui il microchip comunemente utilizzato per i cani potrebbe causare danni alla sua salute (ricordiamo che per legge è obbligatorio microchippare il proprio cane, è invece facoltativo per altri animali come ad esempio i gatti).
Ecco il testo dell’articolo in questione, apparso su alcuni dei soliti blog bufala che però non si identificano come tali (anzi, solitamente si presentano come siti “contro la censura”, “contro i complotti”, etc.).
Alcuni dei siti che riportano la notizia tentano di avvalorarla citando un misterioso “veterinario americano” che avrebbe subito minacce e dovuto chiudere il suo ambulatorio perchè si rifiutava di continuare a impiantare microchip, e puntano anche sulle didascalie ad effetto come si può vedere nella foto seguente:
Trovo questo tipo di bufale doppiamente fastidiose: a parte per il fatto di essere inventate di sana pianta, potrebbero comunque davvero convincere qualcuno (specialmente se per i perversi meccanismi dei social riescono a diventare virali e guadagnare migliaia di condivisioni e like e quindi acquisendo “credibilità”).
Il meccanismo della bufala è sempre il solito, viene diffusa su diversi siti che si riportano l’un l’altro come fonte, tutti siti che sono poi i “soliti noti” e molti dei quali Bufale Un Tanto Al Chilo ha elencato nella sua “black list” e tutti riconducibili a poche persone e poi viene postato nelle varie pagine Facebook sperando di raccogliere like e condivisioni (e quindi click e visite al blog).
In realtà finora questa notizia in particolare non sembra aver raccolto particolare riscontro sui social, tuttavia è comunque bene segnarsi i nomi dei siti su cui è possibile trovarla per evitare di considerarli credibili anche su eventuali notizie future (e non solo in tema di animali): segretodistato, italianosveglia, ilrisvegliodellamente sembrano essere i principali “conduttori” di questa notizia. Peraltro anche sui “siti bufala” pare esserci il problema delle notizie copiate (c’è da andarne fieri…) visto che in calce all’articolo su “ilrisvegliodellamente” possiamo trovare questa dicitura:
Per chi volesse maggiori dettagli sul funzionamento del microchip, riporto dalla voce dedicata su Wikipedia:
Quindi, per favore, non diffondiamo questa bufala ed evitiamo di diffonderne in futuro: tocca ancora sentire le leggende metropolitane che girano da decenni su cani che impazziscono a una determinata età e quant’altro, la cultura cinofila media è quella che è…almeno l’allarmismo, soprattutto su una cosa importante in caso di furto o smarrimento come il microchip, facciamo il possibile per contrastarlo.
Piacere di ritrovarvi, Davide….davvero felice di rileggervi. Ciò detto….. A prescindere che va messo di legge ( tautaggi o punzonature delle orecchie erano meglio??) ma la vogliamo smettere di fare allarmismi inutili? Adesso poi che i microchips li fanno anche per umani? c’era un articolo al proposito non ricordo se su Repubblica o Ansa qualche giorno fa.
Grazie per essere tornati! Ci mancavate! 🙂
Chissà perchè oggi il caffè aveva un gusto migliore…
Grazie per esse tornati a scrivere.
Oh, no! Provocherebbe! D:
Ed io ho sia il cane che il gatto chippati! E se ora provocherebbero danni?
Lol. Andiamo sempre peggio…
(Francamente mi preoccupa di più il fatto che se il mio gatto dovesse scappare lontano e dovesse venire portato da un veterinario, probabilmente NESSUNO si sbatterebbe a controllare se ha il chip..)
E poi…Il chip agli umani lo metterei. Tipo il GPS che usano alpinisti e certi sciatori. (che per altro, spesso gli salva la pelle..)
Sai come sarebbe facile risolvere problemi di sparizioni/sequestri ecc, con una cosa del genere?
Detto ciò…
Bentornati ragazzi e fatevi forza!
Ciao Davide,
è un grande piacere anche per me.
Grazie e buon lavoro
bentornato! e’ un piacere ritrovarvi.
Ciao ragazzi, grazie!
per quanto riguarda l’articolo, consiglierei a quelli, di provare a scrivere un libro giallo, di spionaggio o anche horror…perchè no?!Con tutta la fantasia che si ritrovano, magari fanno pure un best seller!
Bentornato! Che piacere aprire tpic e vedere un nuovo articolo!
Un abbraccio
Bentornati!!!
In merito all’articolo, direi che il bufalaro si riconosce anche per l’italiano approssimativo che utilizza…
Bentornato TiPiC!
Bentornati .. che sospirone che ho fatto!
Grazie e un abbraccio!
Bentornato Davide!!
Bello incominciare la giornata leggendoti, un forte abbraccio.
“Metteresti un chip a tuo figlio?”
1) quando mio figlio avrà l’età per scappare saprà anche parlare
2) anche se si allontanasse prima di saper parlare non sia allontanerà mai alla stessa velocità del cane in modalità “sono liberoooooo ora correrò finché non sarò stanco!!!” (e poi l’abbiamo ritrovato a quasi 30 km da casa)
3) se dovessi andare a visitare una grande città o posto molto affollato non mi dispiacerebbe mettere che so anche un braccialetto con chip al figlio anche se grandicello, non si sa mai…..
Io il figlio grandicello (tipo due anni-tre) nei posti affollati lo portavo…al guinzaglio; uno di quei cosi “a pettorina” – perchè, dai, il collare al bimbo…ma anche no XD
Il chip glielo avrei messo volentieri: è sempre stato uno di quelli che “se non lo senti sta smontando la calderina”…
(…bello leggervi di nuovo…daje!)
Ciao Davide! è bello leggerti, grazie di essere tornato, ora assieme forse riusciremo ad essere un po’ meno tristi.
Aggiungo la mia esperienza personale: ricordo che 12 anni fa, quando ginger ha incominciato ad avere i primi forti e frequenti attacchi di epilessia, mi sono messa a cercare possibili cause in tutto quello che la circondava, confesso che il microchip è stato uno dei primi sorvegliati speciali. Io mi sono rivolta alla mia vet, la quale ha chiaramente smentito. E’ certo però che quando si è alla ricerca disperata di una soluzione è possibile cadere in errori di valutazione, e le bufale in questi casi sono ancora più bastarde, perchè colpiscono chi è in una situazione di fragilità, oltre ai creduloni e superficiali
Finalmente una giornata che comincia di nuovo con un vostro articolo!!! 🙂
Chissà se poi sono i cani di questa gente che affollano le pagine fb per animali smarriti, in cui nel 90% dei casi si legge “niente microchip, niente tatuaggio, niente medaglietta”…
Certe persone non meritano l’onore/onere di prendersi cura di un altro essere vivente.
Grazie per essere tornati nonostante il periodo difficile che state passando,e con un articolo di grande importanza.
Grazie Davide.
forza ragazzi , un abbraccio.
Bentornati.
Grazie!!!
Un abbraccio….
Ciao, è bello rivedervi “operativi” con nuovi articoli dopo quello che avete passato. Purtroppo alcune bufale o informazioni distorte arrivano anche da canali ufficiali. Sicuramente il microchip non ha alcun effetto collaterale e viene utilizzato molto anche negli animali da reddito, quindi con casistiche veramente elevate, e non mi risulta che abbia mai causato alcun tipo di malessere all’animale. Anzi il fastidio può averlo il padrone del cane in quanto rintracciabile (pensiamo ai casi di abbandono o di smarrimento)
Non ho letto questo articolo. Anche perché sicuramente mi sarei fermata al “e se questi aggeggi provocherebbero”.
Comunque se servisse per arginare questa ondata di efferatezze non sarei contraria ad un microchip anche per i cosiddetti umani.
P.S. Bentornati!!!
Volevo scrivere un commento praticamente identico al tuo 🙂 Inoltre al figlio non si mette il chip perchè generalmente dopo i 2 anni (forse meno) sa rispondere alla domanda “come ti chiami?” “come si chiama la tua mamma?”
“Inietteresti un microchip a tuo figlio?” su di lui non so, ma se potessi avere tutte le patenti, licenze, autorizzazioni sottopelle senza il rischio di lasciarle a casa, anche subito!!! 😀 ..-Grazie 🙂
XD XD XD
Idem. È in sperimentazione una cosa simile. Te l’immagini non dover ricordare tutte le password? Figata.
ma anche la patente o all’aeroporto 😀 😀
E SE PROVOCHEREBBE?! Dovrebbe bastare questo a far scappare a gambe levate davanti all’articolo O.o
Non hanno microcippato la maestra di italiano. E se la sono persa XD
ah ah ah!!
Prima di tutto…grazie per esser tornati con noi, non è facile, lo so, ma grazie…adesso vado a leggere l’articolo 🙂
E ovviamente poi… niente vaccini! Ne’ ai figli ne’ ai cani! Vogliamo anche il cane autistico?! Ma no! Gombloddo!
AUTISTA! il mio gane dopo il vaccino ha guidato la machina fino a casa!1!Uno!!!! condividi prima che la cia lo censuri! 😀
Nessuno te lo dirà, tutti parlano dei vaccini ma a questo non ci pensa nessuno. Cosa fate una volta al mese?? Eh?????? AVVELENATE i vostri cani!!!1! Le case farmaceutiche vogliono i nostri soldi! Smettete di mettere gli antipulci, sono me**a!! Usate cacca di mucca!!!!11! Avete mai visto una mucca con le pulci!???!? Nessuno ve lo diràààààààààààà
Ciao Davide! .. e .. GRAZIE