martedì 16 Aprile 2024

Cinofilia “ufficiale” e proprietario medio, due pianeti distanti?

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – L’argomento in realtà è già stato affrontato, più o meno marginalmente, in diverse occasioni: la distanza abissale e che sembra non volersi affatto colmare tra la cinofilia ufficiale, quella che si (auto)definisce “seria”, e il proprietario medio (che va quindi a coinvolgere probabilmente il 90% dei cani).
Nulla di nuovo, ribadisco…è una situazione che ci si porta dietro da anni, se non decenni…ma è sconfortante vedere come non sembri affatto destinata  a cambiare.
Per fare un paragone la si può vedere un po’ come il distacco che molti lamentano tra la politica e il cittadino comune: spesso si sentono affrontati temi che il cittadino medio reputa tutt’altro che prioritari e si sente abbandonato dalle istituzioni, perchè mentre lui magari è in difficoltà ad arrivare a fine mese a causa dell’eccessiva pressione fiscale, l’argomento oggetto delle riunioni tra “potenti” in quel periodo sono gli scudi spaziali.

Ecco, giusto a proposito di spazio: cinofila “ufficiale” e proprietario medio sembrano destinati a essere due pianeti distinti e distanti, come cittadino e politica, con in più le aggravanti tra cui gli “scanni” tra le varie sigle e scuole cinofile, le fazioni, il pensare spesso a denigrare l’operato altrui per apparire più bravi, eccetera. Mentre molti dei “grandi nomi” badano a questo, abbiamo ancora uno sproposito di cani tenuti malamente, “cugginate” vecchie di trent’anni che ancora vengono raccontate e credute, risse tra cani al parchetto perchè i proprietari non li sanno gestire, e chi più ne ha più ne metta.
cane_giardinoLa cosa grave non è solo quante di queste cose accadano, ma quante accadano in buona fede, ovvero con il proprietario che sbaglia, magari anche di brutto, essendo però convintissimo di fare la cosa giusta: classico esempio è quello del cane lasciato sempre solo in giardino, perchè “poverino, in casa non avrebbe spazio”, quando l’isolamento sociale per il cane è una delle peggiori punizioni possibili; guarda caso molti dei casi di morsicature avvengono proprio da cani che sono lasciati soli a se stessi, interagiscono solo con uno o due componenti della famiglia giusto quando gli viene portato il cibo, poi mordono magari il cugino mai visto prima…e finiscono pure sui giornali col titolone sul “cane impazzito”.
cani-chiusiQuante volte però questo argomento viene affrontato e spiegato? Poche, e anzi in quei casi viene visto da molti dei suddetti proprietari medi come una follia: ho visto condiviso l’articolo della foto e la maggior parte dei commenti non erano proprio concordi, per usare un eufemismo.
Ovviamente finchè sono poche fonti a menzionare la cosa (e solo occasionalmente), la “percezione comune” non potrà cambiare e il 90% dei commenti rimarrà dello stesso tenore.

Qualche altro esempio? Pensiamo a quante volte nei forum e nei gruppi “di settore” si è vista la diatriba “pettorina vs collare a strangolo” (a volte sfociata in “pettorina vs collare” tout court):  sembra che il problema principale sia lo strumento, ma poi basta fare un giro in paese (e dico paese per sottolineare che basta anche un posto con relativamente pochi cani) per vedere gente trainata dal proprio cane che fa sci d’asfalto, gente che traina il cane senza lasciargli annusare nulla perchè va di fretta, proprietari col cane a 80 metri perchè hanno comprato il flexi più lungo possibile, cani da 50kg tenuti con flexi che sarebbero adatti a cani da cinque kg.
Il proprietario medio non sa nemmeno le differenze tra gli strumenti di uso quotidiano come possono essere pettorina/collare/guinzaglio; per dire, io sono fermamente convinto che quando parli al proprietario medio di “collare a punte” lui pensi a questo:

collare_borchiato

Magari sbaglio io, ma fate un sondaggio tra i vostri conoscenti e sappiatemi dire…

Allo stesso modo si vedono tante discussioni sui metodi di addestramento, luring, motivazione, ingaggio, socioreferenza, centripetazione…ma poi il proprietario medio rimane stupito quando vede un cane fare un terra-resta eseguito in modo decente, o quando vede un richiamo ben fatto, perchè normalmente il suo cane non sa fare manco quello.
Quanti dei cani che vediamo comunemente nella nostra città sarebbero in grado di passare il CAE-1 (e soprattutto, quanti proprietari di questi cani sanno cosa sia il CAE-1?).

carlinotiraUno specchio che reputo attendibile a riprova di questa mia riflessione è la differenza tra le discussioni che vedo su forum, gruppi Facebook e compagnia bella, e quali sono invece le richieste di aiuto che ci arrivano in mail o al supporto cinofilo…considerato anche che la nostra utenza mediamente fa già parte del proprietario che si informa, che magari è uno Sciurmario o una Sciuramaria perchè “nessuno nasce imparato” ma ha la volontà di imparare e di non fare errori i rimediare a quelli che può aver già fatto: lo vogliamo ricordare che la stragrande maggioranza dei proprietari è quella che se gli dici di portare il cane da un educatore per insegnargli a non tirare ti ride in faccia, quella che è ancora convinta che al cane vada messo il muso nella pipì e che “meglio dargli subito due calci in culo per fargli capire chi comanda”?

Attenzione, con questo non voglio affatto dire che non sia giusto che i professionisti si confrontino sui metodi e su argomento tecnici, o che scambino le loro opinioni (per quanto di solito lo scambio di opinioni ci sia tra chi segue la stessa “scuola” e con quelli che seguono altri metodi ci siano più “scanni” che altro…), ma ogni tanto bisognerebbe anche cercare di fare un po’ di cultura cinofila tra la gente comune, quella che l’addestramento nemmeno sa che esista, che non conosce le discipline sportive che può fare il suo cane (e magari nemmeno gli interessano) ma si accontenterebbe di non volare per terra ogni tre metri durante una passeggiata.

Solo che a volte mi sembra che tra i tanti che si lamentano dell’ignoranza in cinofilia…in molti non facciano poi più di tanto per debellarla.
O almeno, non gratis…

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17 Commenti

  1. E’ sempre piacevole vedere che ogni tanto si riesce ad avviare qualcuno di questi progetti, che spesso sono ostacolati dalle istituzioni (anche quando sono offerti gratuitamente, manco gli costassero qualcosa…), purtroppo ce ne vorrebbero di più, anche più ampie, ma si finisce spesso contro il muro della burocrazia e dei tanti politici che “tanto sono solo cani”, o peggio.

    Ovviamente mi fa molto piacere che tu abbia voluto citare anche mia mamma, grazie.

    • Grazie per il tuo feedback positivo, per me è molto importante, visto che sono piuttosto “sola” in questa avventura pionieristica.. Per me è un onore avere citato Valeria Rossi, non devi ringraziarmi. Ti presento il cane ci da modo di leggere, pensare, riflettere quotidianamente su argomenti cinofili di attualità, sempre aggiornati, e trattati con serietà e allo stesso tempo leggerezza. Grazie a voi, che continuate a crederci. Tpic sono i primi post che ho chiesto a fb di mostrarmi, quindi vi leggo sempre. Un abbraccio.

  2. Mi spiace che il mio commento sia stato cancellato, evidentemente facendo parte di un ente pubblico che almeno ci prova a cambiare le cose, forse il mio intervento non è gradito.

    • riprova, magari è solo qualche problema tecnico. Non credo censurino opinioni, al massimo censurano parolacce, pubblicità o diffamazioni (do per scontato che nel commento non ci fosse niente di tutto ciò)

      • Sì infatti questa volta il commento è stato pubblicato subito. Nel post precedente avevo inserito un link ad un sito web, forse x questo. Comunque io lavoro in un piccolo comune della provincia di Bologna, e grazie al mio volontariato e allo spazio messo a disposizione dall’amministrazione, pubblico qualche articolo su argomenti cinofili spiegati semplici semplici x i padroni di cani poco esperti. Una piccola goccia nel mare, ma io spero che altri comuni prendano spunto. Perché più educazione cinofila significa cani e padroni più educati, ma anche meno spesa sociale, il che conviene a tutti.

        • michela, i commenti che contengono dei link vengono lasciati in sospeso finchè la redazione non verifica l’appropriatezza del collegamento. non è censura, solo necessità di verificare, stai tranquilla..ci son rimasta male anch’io la prima volta..
          e comunque complimenti per la tua iniziativa!

    • Come già giustamente spiegato da daniela, non è stato cancellato e censurato nulla, semplicemente il sistema di commenti Disqus che usiamo nel sito prevede che in caso di commenti contenenti uno o più link (specie se è il primo commento di un utente) sia necessaria l’approvazione di un moderatore, per evitare del possibile spam :), ora dovresti vedere correttamente il commento che avevi inserito.

  3. discorsi già fatti, è vero, ma sempre attuali ahinoi…basta leggere cosa arriva a chiedere la gente sulla chat…c’è da pregare che stiano trollando!!
    Dice bene marcod, purtroppo in Italia è diffusa l’usanza – la moda- di avere un cane, non la cultura cinofila (come molte altre cose, in verità. Non è che brilliamo per diffusione di educazione civica e civile). Certo, se invece di pensare al loro orticello, i vari enti ed associazioni si muovessero in direzione univoca per promuovere progetti di educazione al rispetto ed alla conoscenza degli animali nelle scuole dei nostri piccoli bipedi forse un minimo di cultura cinofila si potrebbe diffondere…ma questo è un sogno di una mattina di mezza estate :-). Noi intanto ci teniamo stretto tpic!!

    • Il problema è che al momento si va verso un’esaltazione dell’ignoranza, in tutti gli ambiti: è vero che in certi casi è “scherzosa” ma basta guardare molte pagine Facebook che con “caciara” e ignoranza hanno centinana di migliala di fans e pagine invece più serie ridotte a poche decine di utenti.
      Se a questo uniamo che a scuola ormai le ore di educazione civica siano sempre meno (e già ai “miei tempi” anche se la materia era nel programma era solitamente sacrificata per recuperare il programma di altre materie…), otteniamo un quadro non incoraggiante direi.
      Uniamoci che il solito “Italiano medio” non si informa, non legge, se vede un testo che va oltre la lunghezza di un sms lo classifica automaticamente come “troppo lungo”…del resto è emblematico l’esempio dei cani dell’Est: da quanto se ne parla? Quanto è ormai risaputo cosa ci sia dietro al “cucciolo a 200 euro con pedigrill” ? Eppure c’è ancora pieno di gente che si fa abbindolare perchè non spreca mezz’ora a informarsi (poi magari ne spreca due per decidere quale smarpthone comprare confrontando tutte le schede tecniche di cui magari capisce una specifica su 10…)

  4. Argomento molto dolente.
    Andare in area cani pubblica è un ‘esperienza che chiarisce molte cose. Che conferma quanto poco sappiano di cani chi i cani li ha nel 95% dei casi. Ma purtroppo si torna alla constatazione che buon senso ed educazione dovrebbero essere inseriti d’ufficio e d’urgenza nella lista Cites e tutelati dal WWF, con poche speranze di evitare l’estinzione.
    E, Davide, a volte, nonostante tutta la voglia di “cercare” di passare un poco dell’uno e dell’altro, nonchè una briciola della propria esperienza per quanto scarsa , è tempo sprecato.
    Anzi, ti guardano proprio male, perchè tu sei quella che ha il cane kattifffissimo ( che non ha MAI dato davvero fastidio ad essere vivente, bipede o quadrupede ) e quindi sì, entra in area gioco su permesso( degli altri proprietari ) , aspetta in seduto-fermo che gli tolga il guinzaglio ( mentre altri entrano perchè gli va, ed arrivano e vanno liberi da ogni costrizione ) ma perchè appunto, lui è il cane “cattivo” che così deve fare. Ma gli altri amorucci di mamma? loro sono canini buonini buonini come Lupo de Lupis e anche se hanno già masticato sia i proprietari che altro, non hanno bisogno di essere educati. Certo, non sempre e dovunque è così qualche illuminato si trova…. Qualche. Per non parlare di quei proprietari che fra loro fanno branco chiaccheroso ( magari parlano anche di aiutare pelosi ovunque e dovunque, con poca cognizione di causa ma tantissima e lodevolissima intenzione ) mentre i loro cani che si conoscono da una vita fanno altrettanto considerando il parchetto loro “sacro” territorio … e se ti avvicini tentano di mangiare cruda te ed il quattrozampe, che nel parchetto ci stazionano per ore, perchè tanto i loro cani sono “buoni”…. entra pure. Salvo poi non saper gestire le ovvie risse.
    E cercare di spiegare “perchè” capitano….
    Cinofilia? Conoscenze in merito? loro applicano l’etimologia del termine: amico del cane, amante del cane. Per essere cinofili, il cane basta averlo. Punto.
    Come tenerlo, non rileva e non importa. C’è.

    • Sulle aree cani purtroppo abbiamo parlato spesso qui su TPIC e tantissimi commenti descrivono realtà che vanno dal “cugginesco” in su…quando ci sono, perchè poi ci sono anche comuni che l’area cani manco si sforzano di farla (però poi mettono divieti su divieti anche solo al PASSAGGIO dei cani in determinate zone).

      Un altro problema, che tu accenni quando dici che ti guardano male perchè hai il “kanekattivo”, è anche – purtroppo – più generico: il proprietario medio quando provi a dargli un consiglio (anche se non hai il kanekattivo al guinzaglio :D) ti guarda storto, la prende come una critica personale e di conseguenza ti bolla come un rompiballe che non si fa gli affari suoi, perchè lui SA.
      E quindi va via brontolando, col suo cane 20kg sopra il suo peso forma, convinto che quando tu gli hai detto “forse questo soggetto è leggermente sovrappeso” fossi solo invidioso del suo meraviglioso esemplare.

  5. a mio avviso il problema sta nel fatto che in italia non si è diffusa la cultura cinofila, ma la moda di avere il cane, cosa che non riscontro nei miei viaggi in Nord-Europa dove i proprietari di cani sono moltissimi e i cani che vedo in giro sono educati. Quello dei pet è un mercato in forte espansione ricco di pubblicità “occulta” e a chi vende poco importa, anche se vorrebbero far credere il contrario, la qualità di vita del cane e del suo proprietario; l’importante è soddisfare bisogni e crearne di nuovi. Forse tra qualche anno, quando noi proprietari di cani saremo stufi del fatto che il cane sia un intralcio nella nostra vita (perchè questo è ciò diventa un cane maleducato e non socializzato) comiceremo a rivedere la nostra posizione di refrattari alla cultura cinofila. Nel frattempo continueremo ad essere guardati con un certo disprezzo quando andiamo in giro per la città con il nostro amico a 4 zampe, a vergognarci quando lui marcherà il territorio ad ogni angolo, a scusarci quando darà fastidio ai passanti cinofobi… Io da bambino guardavo con ammirazione quei pochi proprietari che passeggiavano col cane al piede e in totale relax, tanto da farmi desiderare di avere un cane. Ora il cane ce l’ho e mi rendo conto di quanto sciurmario sono, e di quanta ragione abbia Davide nel suo articolo.
    Ma, cercando di essere un propriterio educato mi rendo anche conto di quanta fatica si fa a trovare professionisti seri: tutti che aprono campi, tutti che elaborano teorie, tutti che ti presentano i conti da pagare, ma nessuno, o molto pochi, che ti dica in modo chiaro cosa devi fare.
    e si ritorna alla premessa come il cane che si morde la coda.

    • Vero, ma è anche dovuto al fatto che il cane venga fatto passare come una sorta di peluche tanto buono che però al bisogno ti difenderà dal malintenzionato. MA tu non devi far nulla per ottenere ciò, basta l’ammmmore.
      Nessuno (o quasi) ti spiega cosa veramente comporti avere un cane, quanti impegni aggiunga alla tua giornata, quanto sia importante instaurare un rapporto corretto con lui. Poi tanto ci pensa il mercato a risolvere il problema, vedasi il distributore automatico di crocchette di cui abbiamo parlato in un articolo di qualche giorno fa :/

      Il punto che tocchi quando accenni alla ricerca di professionisti seri è assolutamente vero: troppi pensano solo al “vendere” e non all’effettiva risoluzione dei problemi del cane del cliente (e anzi, più lezioni ci mette meglio è per loro). Tant’è che una pratica che fanno in tanti ma che trovo sbagliatissima è la vendita del “pacchetto” di lezioni per risolvere il problema X: ma che senso ha? Ogni soggetto ha i suoi tempi. Il paradosso è che poi spesso a vendere questi “pacchetti standard” sono rappresentati di scuole che invece pressano tantissimo su come ogni cane sia un soggetto unico, a se stante, con le sue caratteristiche individuali esclusive…La coerenza a volte si perde un po’ per strada 😀

  6. secondo me il problema è che la massa non vuole essere informata/educata. Il singolo,specie di fronte al problema, forse si; ma la massa, fa gioco forza delle sue convinzioni e si spalleggia. Capisco che chi ne sa un attimo di più si metta a disposizione, ma non cerchi più di andare a combattere le cugginate nella loro tana.

  7. Il cane se ne frega delle moto e delle culture il cane è ovunque ci sia l’uomo. E continua a fare il cane indipendentemente dal fatto che si cerchi di guadagnare sull’educazione sull’addestramento sui gadget o su qualsiasi cosa lo riguardi… è arrivato comunque fino ai nostri giorni sopportandoci…e continua a farlo

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