di FABIANA BUONCUORE – Mi capita, e mi capita anche piuttosto spesso, che per svariati motivi la gente – munita o meno di quattrozampe – decida di approcciare il cane che porto al guinzaglio. Se si tratta di uno dei rottweiler, gran parte di coloro che decidono di intraprendere l’approccio lo fa perché vuole dimostrare che non ha pregiudizi sulla razza. Anche se nessuno glielo ha chiesto.
Una piccola parte lo fa per altri motivi, ad esempio una passione specifica per la razza; la maggioranza è però comunque costituita da quelli che decidono di evitarlo, l’approccio col “cane killer”, quindi assisto spesso a repentini cambi di marciapiede, strada, pianeta anche quando io e il terribile killer di turno ci trovamo ancora a qualche decina di metri.
La border collie invece attira la gente come il miele attira le mosche, perché essendo piccola, brutta e nera sembra una simpatica bastardina, ma essendo anche talvolta riconosciuta come border interessa ugualmente, perché il border “è un cane buono”.
Biba viene considerata parecchio di meno, perché la gente crede che sia un maialino vietnamita. E i pochi che capiscono sia un cane, la considerano un prinzbull nano, quindi comunque un cane killer.
Detto ciò, il succo è: ho incontrato tantissima gente che ha deciso di avvicinare i miei cani; ebbene, di tutta questa gente mi sarà capitato forse una o due volte di assistere ad un approccio davvero corretto e sicuro. Ho quindi deciso di riportare qui alcuni episodi salienti pescati dalla mia esperienza personale e di spiegare gli errori che sono stati commessi nei singoli casi. Errori ovviamente commessi nella maggioranza dei casi in buona fede e dovuti a semplice mancanza di cultura cinofila, ma che errori restano e che sono potenzialmente inneschi di situazioni poco piacevoli.
Approcci di umani senza cani
Esempio 1: l’amico di tutti i cani
“Che carinoooo!”, avvicinamento repentino frontale e bam, la mano sulla testa del cane. Il padrone guarda la scena attonito, perché non ha avuto nemmeno tempo di capire cosa sia successo.
È uno dei più frequenti, quasi l’unico modo che sembra conoscere la gente per fare amicizia col cane sconosciuto; è anche uno dei modi migliori per farsi mordere, e non da un cane particolarmente problematico, ma da un qualsiasi normalissimo cane che non sia stato strasocializzato ed abituato alle manipolazioni da parte di estranei fin da cucciolo: il cane non ci conosce, ci vede arrivare emettendo un verso forte, da davanti (atteggiamento aggressivo: i cani che non vogliono mostrare intenzioni ostili per natura si avvicinano ai conspecifici lateralmente), ed effettuando pressione spaziale con il nostro corpo, dato che andiamo ad invadere il suo spazio personale.
Per concludere, manifestiamo un atteggiamento di dominanza sovrastando il suo capo con la nostra mano. Ecco, in linguaggio canino è come se stessimo comunicando: “ehi, tu! Sì, proprio tu, perdente! Adesso vengo da te e ti conviene accettarmi immediatamente come tuo capo, altrimenti te le prendi!”
Logicamente, un cane legato al guinzaglio non ha molta scelta: non potendo scappare, si sentirebbe minacciato e costretto a reagire per salvarsi; per non parlare di un cane che di paura non ne ha affatto, ma decide di accettare la sfida e di rispondere per le rime.
Quindi, prima di avvicinare un cane, preoccupiamoci di domandare al padrone se possiamo farlo: il cane potrebbe non gradire le nostre effusioni, magari perché ha male da qualche parte, magari perché ha un passato traumatico e sta seguendo un percorso di recupero o magari, semplicemente, perché quella è la sua indole ed è perfettamente naturale che un cane non ami alla follia qualsiasi pinco pallino che spunta da dietro l’angolo. Non possiamo pretendere che tutti i cani del mondo siano dei peluche pacioccabili che si lasciano manipolare senza reagire (e poi, suvvia, un po’ di buona creanza: ormai sono sempre di più le persone che si fiondano sul cane, gli fanno tutti i puccipucci che vogliono, e poi prendono e se ne vanno. Ma un “buongiorno” non ha mai ucciso nessuno, quindi magari sforziamoci di salutare, che poi chiedere se possiamo toccare il cane ci viene anche su meglio).
Se il padrone ci darà il permesso, inviteremo il cane a venire da noi, e non saremo noi ad andare da lui: un cane che non vuole instaurare un contatto non si avvicinerà e dovremo accettare la cosa, mentre andando noi da lui lo forzeremo senza dargli una scelta, causandogli stress. Se il cane si avvicina ed è amichevole, non fissiamolo negli occhi ed accarezziamolo ai lati del collo. Ok, certi cani saranno così felici di vedervi che potrete toccarli dove volete: ma quelli li riconoscerete perché il collo, quasi sicuramente, non riuscirete manco a centrarlo, tanto si agiteranno per farvi le feste.
Esempio 2: quello che “si fa prima annusare la mano”
Questa tipologia di pacioccatore chiede il permesso e sa che un buon modo di approcciare il cane è dargli tempo di “esplorarci” col fiuto.
Per cui gli sbatte la mano davanti al naso per farsi annusare.
Errore, non si va mai con la mano verso il cane, perché a quel punto, col cavolo che lui pensa ad annusarla: lui pensa solo “e mo’ che vuole questo?”, perché si vede ancora una volta invadere i suoi spazi. Quindi, se siamo intenzionati a farci fiutare, la regola è sempre la stessa: offriamo al cane la possibilità di decidere SE e QUANDO annusarci la mano, ponendoci a debita distanza ed aspettando di vedere se sia lui ad interagire con piacere.
Esempio 3: l’amante degli stereotipi
Approccio sul rottweiler: “ma sì, sono cani buonissimi, lo sanno tutti che non esistono cani cattivi ma solo padroni cattivi!”
Approccio sul border collie: mani addosso all’improvviso, perché “è la razza più intelligente del mondo e quindi non morde”.
E insomma, va bene la fiducia, ma di un rottweiler (o cane corso, o dogo argentino, amstaff, dobermann… e cani killer vari) sconosciuto non mi fido manco io, e io adoro i rott.
È vero che son cani buoni, è vero che cresciuti nel modo giusto sono affidabilissimi… Ma voi, di come è cresciuto quel cane, cosa acciderbolina ne sapete? Per cui, niente pregiudizi, e va benissimo, ma non commettiamo l’errore di mettere la mano in bocca al leone solo perché ha già mangiato, non vi pare? E allo stesso modo non stiamo a fidarci troppo nemmeno di cani graziosi e carini come i border: sono cani reattivissimi e veloci come fulmini, quindi se decidono che non gli andate a genio, non avete ancora finito di dire “carino” che vi ritrovate già tre morsi sulla manina che avete incautamente allungato. Un cane è un cane, e può avere mille motivi per non gradire le vostre effusioni: non fatevi mai ingannare dall’aspetto; e nemmeno dall’atteggiamento che il cane ha col proprietario! Voi non siete lui, voi per il cane non siete nessuno.
A meno che il cane non sia la Biba, perché in tal caso potrete anche pigliare il guinzaglio e portarvela a casa, che lei vi amerà alla follia fin dal primo incontro. No, davvero. Venite a prenderla. Adesso, per favore, che ha appena fatto una puzzetta e non credo di poter sopravvivere a una seconda.
Approcci di umani cane-muniti
Esempio 1: “ma il mio è buono”
Il proprietario di una deliziosa golden retriever che va d’accordo col mondo intero vede il vostro cane, e decide che il vostro cane e la sua golden faranno amicizia. Perché tanto è impossibile che litighino, lei è bravissima. E la maggior parte delle volte arrivano all’improvviso e lanciano la cagnina addosso al vostro.
Nemmeno questo va bene! Il vostro cane è buono, e ok. Ma, forse non vi è mai capitato di conoscerne, ci sono cani che non vanno d’accordo con gli altri cani! Magari non sembra, perché magari non tirano come forsennati per andare a sbranare tutti i quattrozampe che avvistano nel raggio di trecento metri, ma questo succede anche con cani che tengono sotto controllo la loro aggressività grazie all’educazione ed alla relazione instaurata con il padrone. Anche lì, però, un conto è passargli accanto col cane, ed un conto è pretendere che i due comincino a giocare insieme come cuccioletti; pertanto, una buona regola generale è: NON si gioca coi cani estranei, punto.
Lo si fa se i due padroni si sono parlati, hanno conosciuto il cane altrui e verificato che non ci siano incompatibilità; dopodiché sarebbe meglio che i due interagissero comunque liberi in un’area recintata, e non legati al guinzaglio. A me è addirittura capitato che due padrone, con le due cagne al guinzaglio, le mandassero verso la mia border di 8 mesi, una da destra e una da sinistra, costringendola a schiacciarsi contro le mie gambe senza via di scampo.
Alzato lo sguardo, ho visto le due tizie che osservavano la scena compiaciute, apparentemente soddisfatte della situazione ad alta tensione. Ho dovuto, dopo diversi secondi di stasi, intervenire io chiedendo loro di allontanarsi, perché la cucciola in quello stato rischiava di mordere. E indovinate poi chi è apparsa come la proprietaria del cane pericoloso?
Dell’approccio “ma il mio è buono” abbiamo anche parlato più nello specifico in un altro articolo.
Esempio 2: il tamarro
Il proprietario di un cane che NON va d’accordo con gli altri, individua il vostro cane e gli manda contro il proprio, sperando segretamente che scoppi la rissa per far vedere che il suo cane è più figo/forte/dominante eccetera.
Questa è la categoria più pericolosa, e l’ho presa in esame non tanto perché c’è il rischio che voi commettiate lo stesso errore (io spero vivamente che tra i lettori di Ti Presento il cane non ci siano soggetti di tale fattura), ma perché possiate stare in guardia. Il cane tosto attira il cane tosto, e non dimenticherò mai di quella volta che ero al telefono mentre tenevo al guinzaglio Tonino il rottweiler, mi voltai e vidi un tamarro tutto tatuato che, arrivandomi alle spalle mentre ero distratta, aveva portato il suo pitbull maschio naso a naso da Tonino, il quale, santo, aveva messo due metri di criniera e stava borbottando come una caffettiera cercando di inviare tutti i segnali possibili prima di passare all’attacco.
Il pitbull, giustamente, non intendeva tirarsi indietro, e stava per partire, quando interruppi la situazione inveendo contro quel tale; tale che, sono certa, se n’era andato alquanto deluso di non esser riuscito a portare a termine il proprio obiettivo.
Fortunatamente tali soggetti sono solitamente piuttosto semplici da identificare e quindi si fa in tempo a cambiare strada,
Esempio 3: “ma io credevo che fosse femmina!”
Si tratta del tipico proprietario che arriva, come sempre non vi chiede nulla sul vostro cane, gli sbatte addosso il proprio e, dopo che i due hanno cercato di attaccarsi, lo trascina via dicendo: “ma sembrava una femmina/un maschio (sesso opposto a quello del proprio cane)!”
Quindi, vale il solito consiglio universale: parlate. Avete un cane maschio che va d’accordo solo con le femmine? Non credete di andare sul sicuro avvicinandovi a una cagnolina col fiocchetto in testa. Perché il fiocchetto si mette anche ai maschi, nelle razze a pelo lungo, affinché il pelo non vada ad impedire la visuale del soggetto. E i barboncini non sono tutti “barboncine”.
Variante: i due cani sono effettivamente di sesso opposto, ma si attaccano lo stesso: “strano, eppure il mio è maschio!”
Ma perché, dove sta scritto che tutti i cani del mondo devono andare d’accordo con tutte le cagne del mondo? Non è una regola, quindi non datelo mai per scontato.
Concludendo, estrapoliamo le due regole principali che dobbiamo sempre ricordare nell’approcciare un cane che non conosciamo:
- Parliamo col padrone: bastano poche domande per capire il tipo di cane che abbiamo davanti: “gli dà fastidio se lo tocco? va d’accordo con gli altri cani? devo avere qualche accortezza particolare?”
- Parliamo con il cane: ma nella SUA lingua. Esiste un’infinità di variabili su come potrebbe comportarsi un cane in base al suo pregresso ed alla sua genetica, ma una cosa è certa: se gli diamo la possibilità di comunicarci per tempo cosa gradisce e cosa non gradisce, non ci mentirà mai sulle sue intenzioni. Dobbiamo solo saper leggere i segnali che invia.
Infine, cerchiamo di ricominciare a diffondere l’utilizzo del fiocco giallo (ne abbiamo parlato qui): se ne parla ormai da diversi anni, ma nessuno lo utilizza e sono in pochissimi che ne comprenderebbero il significato; sarebbe un importantissimo mezzo per ridurre drasticamente gli incontri indesiderati!
Ah, il buon vecchio “Oh, credevo che fosse una femmina!”. La storia della mia vita.
Fior di cani che devo allonanare…Zuffe che potrei evitarmi..Padroni che avvicinano qualunque tipo di cane abbiano, che tanto Lassie è buonA.
Il mio di Lassie, con proprio tutti-tutti i cani maschi, tanto buono non è. (Morsicato tre volte a tradimento, ora è quasi sempre sul chi vive.)
La gente crede che solo perchè Lassie era femmina, allora, anche tutti gli altri pastori scozzesi nel mondo lo diventino automaticamente.
Un po’ come i dinosauri in Jurassic park.
…e aggiungo.. Peccato che sana informazione voglia dire affidarsi all’iniziativa personale e che si faccia solo in Tpic !!
In genere sono sempre di corsa.. E mi accorgo di far parte di quelle persone che, anche senza cambiare del tutto marciapiede, passano a distanza di sicurezza dal cane di grossa taglia.. Non e’ sfiducia ma.. chiamiamola prudenza 😅? Quindi, proprietari di cagnoni.. Non offendetevi per questo!!! I vostri cani mi piacciono un sacco!!! Poi c’e’ il caso in cui passeggio (a volte a traino..) del mio Asso. Ebbene, anche in
questo caso, soprattutto quando il marciapiede e’ stretto, devio il percorso.. Cio’ perche’ il mio cane che ne vede passare altri cinque con frizzante interesse, al sopraggiungere del sesto (e vi assicuro che non fa differenza di taglia..) si mette tutto in tensione e a distanza ravvicinata si scaglia contro. Perlopiu’ verso i maschi ma e’ gia’ capitato anche con un paio di femmine.. Questo nonostante sia un cane super giocoso verso i 4 e 2 zampe e nonostante io cerchi di essere una proprietaria piu’ attenta e consapevole della media.. Il fatto poi che il mio cane dimostri di essere molto festoso e che sia relativamente piccolo (e’ un Pinscher medio) lo fa diventare miglior bersaglio per i bambini e qui devo dire che anche Asso e’ un santo!!! E quando capita.. In tensione massima ci sono io .. soprattutto vedendo che i genitori si dividono in due categorie: quelli che “lo lascio fare senno’ gli viene paura” e quelli che “attento tesoro ti morde!” Allora non posso fare a meno di constatare che il ruolo genitoriale diventa.. tutto mio ..e che si’, quello che ci vuole e’ proprio un po’ di sana informazione e consapevolezza!! Buon fine settimana a tutti
Anche io devio il percorso (solitamente mi basta “cambiare lato” se la strada/marciapiede sono larghi a sufficienza), se mi è possibile (ho una bassottina), quando incontro un cane sconosciuto al guinzaglio (specialmente se di taglia media o grande). Niente di personale, ma se succedesse qualcosa la mia non avrebbe scampo (anche i cagnoni hanno diritto ad avere le loro antipatie)…mi sono accorta che alcuni cani non sono di facile lettura, anche a distanza e a volte mi è capitato di assistere (senza conseguenze) ad uno scatto verso la mia senza un (evidente) preavviso…un Husky che conosco, per esempio, se è fermo al guinzaglio e vede un altro cane sopraggiungere non dà segnali, si mette a terra e tenta l’aggressione (o comunque ringhiate a tutto spiano) appena il cane gli capita a tiro….ecco, fidarsi è bene, non fidarsi…è molto meglio, 🙂
Io ho un cane di facilissima lettura da parte di tutti, ma non posso dire lo stesso per quelli altrui (per le mie “incompetenze”, senza dubbio)…ho visto cani approcciarsi alla mia cagnolina come fa lei con gli altri cani – segnali a distanza di antipatia/simpatia, sottomissione immediata o annusatine con successivi chiarimenti dei ruoli o altro ancora…ma ho visto anche cani saltare tutti i passaggi e rendere dura la lettura delle loro intenzioni per un proprietario medio..)
p.s. non sono i cagnoni il “problema”, ma la differenza di taglia (e la tendenza a praticare di sci nautico d’asfalto da parte di parecchi proprietari..)…
Devo dire che negli ultimi tempi c’e’, almeno dalle mie parti, una certa diminuzione degli indifferenti al cane e un aumento di quelli che invece devono averci a che fare per forza. Forse era meglio prima, ma a onor del vero, la maggior parte delle persone si informa anche molto educatamente se puo’ accarezzare il cane o se puo’ farlo vedere o accarezzare ai bambini. Pochissimi pero’ aspettano che gli si dica anche come fare e la maggior fa esattamente quello che abbiamo letto nell’articolo, ma il numero delle persone che accettano un consiglio e’ comunque in aumento e il fatto che la maggior parte chieda prima e’ comunque positivo. Poi il crucco per queste cose e’ un santo: se l’approccio e’ appena appena dignitoso gradisce molto e se invece e’ un tantino imbranato si limita a guardarmi con aria di supplica per andarsene il piu’ in fretta possibile ma niente altro.
Il problema sono invece quelli senza cane che pensano che smanacciare tutti i cani che vedono sia un diritto imprescindibile loro e dei loro figli e peggio ancora sono i figli dei fiori della socializzazione che al grido di “peace and love – socializziamoli tutti” si fiondano dritto incontro al crucco trascinando il loro cane se il poveraccio non aveva nessuna intenzione di fare la conoscenza del commissario Rex, o facendosi trascinare dal loro cane se questo ha invece l’intenzione di andare a mostrare i denti proprio davanti al commissario Rex. Il povero crucco nel primo caso si presta e non batte ciglio anche se l’altro e’ un maschio di buona taglia, nel secondo il problema diventa un grosso problema se il figlio/figlia dei fiori, per quanto tu faccia di tutto per cambiare aria, ti rincorre urlando “il mio e’ buonissimo, vuole solo socializzare” e non c’e’ verso di fargli capire che se ha letto su Facebook che i cani ritualizzano molto e’ meglio che se lo scordi perche’ il crucco non ama le sceneggiate e se puo’ evitare evita, ma se proprio ci e’ costretto e’ per le soluzioni rapide e definitive.
Va bene, al di la’ di un po’ di folklore tanto per buttarla in caciara, io ho la percezione che da una sostanziale indifferenza della maggior parte delle persone si stia invece passando a un interesse diffuso ma del tutto incosciente. Puo’ far ridere l’idea che i figli dei fiori e della socializzazione pensino che i cani vadano al parco per farsi quattro salti e una canna tutti insieme pero’ e’ proprio dall’approccio scriteriato che deriva la condizione di pericolo, non dal cane in se’. Ora, siccome tutti ci lamentiamo delle nostre disavventure ma in fondo siamo contenti se qualcuno ci chiede del nostro cane, viva gli articoli come questo che in modo semplice e comprensibile a tutti ma non banale fa la cosa piu’ efficace di questo mondo: un po’ di sana divulgazione.
E che dire di quelli che, si ti chiedono ma, dopo che hai risposto “il mio cane non ama essere accarezzato e lei rischia le manine” continuano inesorabilmente a cercare di piazzargli le manacce in testa bypassando anche me che cerco di mettermi in mezzo per evitare il peggio! E il mio cane non è un gigante, un pochino bisogna abbassarsi per arrivarci! A questo punto non servirebbe neppure il fiocchetto giallo. 🙁
Io ho due DDB….. sono spartiacqua ovunque vado…..vedo gente cambiare marciapiede, prendere cani in braccio ecc. ecc……
La femmina è molto socievole e ben disposta con tutti i cani di entrambi i sessi…
Il maschio esattamente l’opposto…..ma è sempre stato così fin da piccolo.
Lui non vuole essere scocciato e obbligato a socializzare.
A dire il vero io me la vivo un poco male….ho sempre creduto ( erroneamente ) che i cani se “socializzati” poi fossero sempre ben disposti verso tutti.
Con lui ho solo speso una marea di soldi per puppy class ( non fatte con criterio ) in cui era il solo taglia gigante…..
Devo portarli a “sgambare” in luoghi isolati e sempre in guardia che non si avvicinino altri cani…..perchè gli altri saranno anche cani buoni….ma il mio no!!!
Vorrei raccontarvi la mia esperienza: ho un labrador maschio di 35kg. Lo porto sempre al guinzaglio e mi sono impegnata insegnandogli a non correre incontro a qualsiasi cane che vede. Questa mattina durante la nostra passeggiata quotidiana incontriamo due cagnolini (uno era un jack russel) erano entrambi senza guinzaglio e tre metri avanti la loro padrona. Corrono incontro al mio cane abbaiando e ringhiando, uno va dietro al sedere del mio e l’altro davanti, a quel punto il mio gli abbaia e gli ringhia a sua volta io tenevo il mio cane (vi ricordo che è 35kg di muscoli). Alla fine i cagnolini demordono probabilmente x il ringhio del mio e perché sono riuscita a far proseguire il mio cane con il comando del proseguire e mostrandomi decisa nel dirgli di star lontani con l’atteggiamento del corpo. La cosa chemi ha fatto arrabbiare era la padrona che sorrideva e non faceva niente! Non oso pensare cosa sarebbe successo se non avessi trattenuto il mio cane!
Il mio pelosetto dopo un “incidente canino” è rimasto cieco…è uno shihtzu , quelle rare volte che lo porto dove c’è gente, abbiamo messo il famoso fiocchetto giallo sia sul collarino/pettorina, a metà del guinzaglio e nella maniglia, ne indosso uno pure io :-)….ma la gente non sapendo il “significato” si fionda senza chiedere…….lui che non vede, ma che sente bene, si blocca impaurito….allora io devo spiegare il tutto se no, passo per la proprietaria asociale ………come li detesto 🙁
fatti fare un collare/guinzaglio personalizzato con la scritta non vedente..
Ecco, infatti, quello che mi fa più paura sono quelli che ti arrivano da dietro, non dicono una parola, mettono le mani addosso alla mia canessa e se ne vanno, senza nemmeno dire bah!!!!!!!!! Per fortuna che ho un cane strasocializzato, che accetta qualsiasi tipo di contatto, anche il più maleducato, con serenità e grazia, si fa pacioccare dai bambini (anche se io sono sempre sul chi va là, che i bimbi sono imprevedibili e i cani pure) e anche con i contatti con gli altri cani è tranquilla, che siano maschi o femmine, magari è un po’ brusca con i cuccioli. Però non c’è nulla da fare il cane bianco è sinonimo di cane buono e sarà il nostro destino presumo dover accettare gli approcci scorretti con buona grazia.
Tutti i giorni quando vado a prendere a scuola i figli ci sono bambini piccoli che si fiondano sul mio chihuahua ad accarezzarlo in maniera molto brusca. I genitori li lasciano fare perché intanto il cane è piccolo, che vuoi che faccia! e puntualmente mi ritrovo a dover difender il cane dalle manacciate dei bambini e i bambini dai morsi del cane, il quale si trova a che fare con esseri urlanti e invadenti che lo trattano come un giocattolo. Ieri arriva l’ennesima bambina in modalità “che bel peluche, ora me lo abbraccio tutto” , io la guardo e le dico con lo sguardo truce: guarda che morde, lei si allontana dubbiosa, la madre mi guarda come se fossi un mostro crudele.
Aggiungerei: evitare di avvicinare a sè i cani altrui (legati) afferrando il guinzaglio nella parte vicino al collare, per poi tirare con forza e costringerlo alle peggiori torture….
Aspè, in che senso? O_o
Cioè, qualcuno afferra il cane di qualcun’altro per il collare e se lo tira a sè?
E’ una cosa che qualcuno ha fatto?
Ciao Fabiana, bellissimo articolo!
Ti aggiungo un’altra categoria che è quella che incontro io quasi sempre. Io, proprietaria di un pastore australiano maschio, mi vedo approcciare da una qualunque delle categorie al famoso urlo di “il mio è buono”, “il mio non è tanto buono” è la mia risposta. Quello che succede comunque, mentre cerchiamo di defilarci più o meno velocemente, che sia proprio l’altro cane, “quelli buono” che parte col ringhio o con atteggiamenti aggressivi. Per fortuna che era buono. A quel punto anche il mio Roy tende a metterci un bel ringhione di avvertimento e ogni volta devo trattenermi dall’allontanarmi con un bel “te lo avevo detto”. E’ incredibile il numero di gente che incontro col ‘cane buono’ che non è buono affatto.
Come ti capisco!
Anche noi abbiamo un pastore australiano maschio e non ti dico quante volte viviamo la stessa identica situazione che hai descritto tu!
Tra l’altro non so che colorazione abbia il tuo, il nostro è un black tricolor, e quindi capita anche che tanti lo scambino per un Bernese cucciolo o femmina e non si creino problemi a lanciargli letteralmente in bocca il loro maschio, senza nemmeno far fatica a dire che il loro è buonissimo…. La faccia che fanno poi quando gli sveli l’arcano è da manuale!
sacrosante parole!!!!
In primis queste cose le dovrebbero sapere gli adulti, così magari lo insegnano anche ai propri figli, spesso mossi dalla passione per gli animali fanno errori anche loro (e poi magari vengono morsi, feriti..) ..
ad esempio Kaya (la mia pt) è stata traumatizzata da cucciola da un bambino che le è saltata addosso da dietro urlando e abbracciandola.. ha fatto un CAAIINN talmente forte ed un balzo di almeno 3 metri pora .. ora che ha 10 anni è più tranquilla (ci ho lavorato) nel vederli e se viene approcciata nel modo giusto si fa anche accarezzare dai bambini.. ma per i primi anni di vita appena vedeva un bimbo un po’ “allegro” gli abbaiava contro come volesse mangairselo (anche se non ha mai morso nessuno)… ovviamente era lei la kanekiller e io la padrona assassina XD
bell’articolo Fabiana! Grazie 😉