mercoledì 27 Marzo 2024

Come riconoscere un buon veterinario

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Francesca Brunello
Francesca Brunello
Nata a Latisana il 16 ottobre 1992 e cresciuta a San Donà di piave (VE), Francesca Brunello studia all'Università di Firenze. Pessima studentessa di medicina, convive dal 2014 con Twiggy, pastorina tedesca allergica alle coccole, decisamente poco socievole con sconosciuti, bambini e gatti. Sfegatata per l'UD, il mondioring e grande fan del fai-da-te, insegna ai suoi cani comandi utilissimi come salutare con la ssssampetta, sfilare i calzini, e disfare la lavatrice. Seguace della cinofilia di Valeria Rossi, è ferrea sostenitrice del fare cose cum grano salis e fiutare bufale e cugginate da lontano. Astemia e celiaca, stressa la redazione di Ti Presento il Cane dal marzo 2015 con la sua chiacchiera compulsiva e il suo scadente senso dell'umorismo.

di FRANCESCA M. BRUNELLO – Giacché qualcuno ha definito il mio ultimo articolo “qualunquista” e “contro tutti e a favore di tutti”, ora mettiamo la mia posizione in chiaro (per chi ha trovato difficile capirlo, che a me pareva abbastanza palese):
Sono assolutamente pro veterinari e contro i complottisti.
Se il cane sta male si va dal veterinario, punto.
Niente diagnosi su facebook.
Niente “secondo voi cosa può essere?”
Nessun “ma tu cosa gli daresti?”

Una buona regola, per non intasare gli ambulatori ad ogni popò un po’ molle, è quella di chiamare in ambulatorio e chiedere se è il caso di fare una visita eventualmente fissando un appuntamento.

Ci vuole anche un po’ di organizzazione:
Innanzitutto è bene trovare un buon veterinario ambulatoriale, quello che ci segue per le questioni di routine come castrazione e vaccini (e fateli sti vaccini!).
Dato che non tutti i veterinari fanno anche le urgenze, bisogna sapere qual è la clinica 24h più vicina, di modo da far fronte a corse contro il tempo come intossicazione, avvelenamento e torsione gastrica.
Nel caso in cui nelle vostre zone non ci siano cliniche, che oramai dovrebbero essere dappertutto, bisogna saper contattare il veterinario reperibile tramite i numeri ASL, eventualmente –se proprio siete nel panico- facendo il 118 e facendo reindirizzare la chiamata.
Infine bisognerebbe sapere anche quali sono i centri specialistici in zona, ma a quelli di solito si va quando è già in corso una patologia difficile da trattare, ma non urgente, che necessita di un luminare in materia.

Una volta trovati i nomi di veterinari papabili si va a tentativi finché non si trova la persona giusta.
Detta così sembra semplice, ma come si fa a trovare l’anima gemella?

Innanzitutto andiamoci piano con quello che ci dicono gli amici del parco.
Le opinioni di altri proprietari di cani non sono sempre affidabili al 100%: l’esperienza della visita veterinaria viene spesso vissuta più come una visita pediatrica che come una visita medica, e si sa, la pediatria non sarebbe così male se tutti i bambini fossero orfani.
Se un amico del parco vi parla male del vostro veterinario, prendete la sua opinione con le pinze. Guardatevi sopratutto da quelli che dicono cose come ‘i veterinari sono tutti venduti e sono incompetenti, li odio tutti! Io so cosa è meglio per il mio cane!’
Va benissimo andare dal vet con un certo spirito critico, ma ricordate che lui ne sa sicuramente molto più di voi. Se non capite qualcosa, non abbiate paura di chiedere.
Certo, il tono supponente non aiuta, sconsiglio anche di cominciare una frase con ‘ho letto su internet che…’ o ‘ ma a me mio cuggino ha detto che…’
Fatevi spiegare le cose per l’amor di Dio. Un buon veterinario è anche quello che perde cinque minuti a spiegarvi il perché bisogna dare l’antibiotico al cane in quella data circostanza.

Un buon vet ha lo studio sempre pulito. Per quanto qualche ciuffo di peli possa talvolta svolazzare qua e là in sala d’attesa (colpa dei cani come la mia, che dove passano lasciano sempre un po’ di sottopelo come firma) in un ambulatorio c’è sempre quell’odore di disinfettante, che a me personalmente fa sentire a casa.

Purtroppo o per fortuna non c’è una vera e propria regola per trovare quello giusto, e molto spesso si deve andare a tentoni. Dipende essenzialmente da cosa avete bisogno voi (si voi, non il vostro animale). Io ad esempio ho bisogno di uno che si metta il cuore in pace che ogni volta vado lì c’ho il block notes in una mano, guinzaglio e penna nell’altra, e che abbia la pazienza di rispondere (e rispondere dettagliatamente) a tuuuuutte le mie domande. C’è chi ad esempio ha bisogno invece di una figura un po’ più rassicurante, chi altri invece necessità di una persona più autorevole. Di sicuro uno sicuro di sè al primo impatto guadagna punti.
Poi, sarà una cosa mia che ogni tanto frequento qualche neo chirurgo o chirurgo wannabe, ma a me infastidisce parecchio chiunque minimizzi un eventuale operazione chirurgica. Per quanto semplice e di routine, rimane un cosa diversa da un taglio di capelli (o di una toeletta in questo caso).

Di certo a nessun veterinario facilitate il lavoro se gli portate il cane in condizioni già critiche. Se poi fallisce e il cane non ve lo salva, potrebbe non essere colpa sua, ma colpa vostra. Però poi tanto voi dormite tranquilli, che tanto l’avevate scritto sul gruppo facebook che il vostro povero peloso stava male, ‘chissà cos’ha’.

Spesso e volentieri si fa l’errore di non tornare dal veterinario se la situazione non migliora.
‘Mi ha detto di fare così, di dargli questo, boh vedremo’. E intanto il cane fa crisi epilettiche ogni 2 ore.
Patologie che prevedono l’uso costante di farmaci spesso hanno bisogno di ‘tarare’ la dose del farmaco, e il vet non può sapere se qualcosa non va se voi non glielo dite. Quindi se la posologia del bromuro non è sufficiente o vi sembra eccessiva che c’avete il cane in stato comatoso, non serve a nulla etichettare il veterinario come incompetente, o peggio ancora giocare con il numero di pillole in base a ‘a me sembra meglio cosi’. Si torna lì e si insiste nel voler trovare la soluzione più adatta.

In sostanza, per trovare il veterinario giusto, non ci deve pesare il sedere.

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6 Commenti

  1. Io voglio fare un encomio alla clinica in cui vado da sei anni con tranquillità e fiducia per la competenza la gentilezza la pazienza e l’amore che mettono nel loro lavoro. Lo zoospedale Flaminio dove sono approdata con la mia pelosa trovata in pessime condizioni gettata via come uno straccio.ho capito che era finalmente il posto giusto grazie a lei che da subito s
    i è innamorata del dottore e da quel momento ogni visita era per lei una gioia. Sarà che il vet lo devono scegliere i nostri cani non noi ? 😁

  2. Certo, il veterinario giusto deve darti fiducia, deve fornirti spiegazioni,avere l’ambulatorio pulito ecc.. ma ,aggiungo io, deve essere aggiornato, essere un professionista serio che sà quello che fa e si prende i suoi tempi legittimi per studiare, imparare, aggiornarsi appunto. Io ho un veterinario vicino a casa mia, persona squisita perchè ti risponde ad ogni quesito , ha un ambulatorio pulitissimo, è sempre disponibile..troppo disponibile. La sua disponibilità è tale che non va mai in ferie, lavora fino alle 23 tutti i giorni, pure di domenica vive in una specie di zoo per cui ama tutti, ma proprio tutti gli animali. Purtroppo non ha mai tempo per altro,la diagnosi la fà ma è sempre troppo pieno di lavoro per cui ci dà un tanto al metro..poi sei sei fortunato ci azzecca..se sei fortunato. Con il mio alano, morto due anni fa, non ci ha azzeccato. E io gliel’ho portata spessissimo, perchè sono una rompiscatole e voglio capire…ma quello che per lui era un banale mal di ossa di un cane anziano era in realtà un mieloma, che lui non ha diagnosticato perchè fa solo gli esami strettamente necessari e che riesce fare lui con le sue attrezzature e io passavo pure per scocciatrice e fissata.perchè il cane dimagriva e non mangiava e io capivo che qualcosa non andava.ma lui spiegava molto eh…e sembrava pure convincente. E il mio gatto? Aveva diagnosticato un morso..o un tumore (proprio due cose simili), gli ha fatto pure le lastre (sbagliate) e spiegava….parlava.. sempre pronto a visitarlo.. non si faceva nemmeno più pagare tanto ero sempre lì. Il tumore ce l’aveva: un fibrosarcoma delle costole ma l’ha diagnosticato alla prima visita un’altro.. che forse era un pochino più brusco ma sapeva esattamente quello che faceva. E forse un pò meno disponibile ma si prende i suoi tempi per studiare…

  3. Perfetto! Parole chiare e precise. Brava e grazie!
    “Patologie che prevedono l’uso costante di farmaci spesso hanno bisogno di ‘tarare’ la dose del farmaco, e il vet non può sapere se qualcosa non va se voi non glielo dite”…Io lavoro in ambito sociosanitario umano ed è esattamente la stessa cosa!! Il medico prescrive, il farmaco non è efficace e si continua a prendere, o si sospende autonomamente. Ma dico io.. si chiama feedback, glielo vogliamo dire a ‘sto medico gli effetti che ha il farmaco?? Come fa a sapere che quello che ha prescritto è o non è efficace? con la semplice apposizione delle mani sulla sfera di cristallo?? bah..

  4. Come sempre un articolo chiaro e ben fatto. Purtroppo non esiste un vero e proprio decalogo per valutare un professionista, soprattutto quando non si conosce quella professione, però devo dire che condivido quello che scrivi. Nello specifico il mio veterinario non è reperibile h24, ma in segreteria c’è il numero della clinica più vicina che lo è, e se la patologia non è di sua competenza (nel mio caso la chirurgia degli arti) manda da specialisti del campo.

  5. Sono anni ormai che vedo più spesso il veterinario dei miei pelosi che il mio medico. Io credo davvero di avere trovato quello giusto: competente (aveva azzeccato il problema cardiaco del mio cagnolino, ma mi aveva comunque indirizzato ad una bravissima specialista), umano: quando ha visto che oramai eravamo sulla via del Ponte ha saputo trovare le parole giuste, ma di una cosa soprattutto lo devo ringraziare: avere pensato sempre e soprattutto al benessere del cane. Poi sì c’è anche l’optimun della clinica veterinaria con pronto soccorso h.24 di fronte al suo ambulatorio, e quindi da quel lato sono in una botte di ferro per eventuali urgenze e visite specialistiche, e cosa credo più unica che rara, lo staff dell’ambulatorio (perchè c’è più di un veterinario che lavora in quell’ambulatorio) organizza delle conferenze e degli incontri (aggratissss) per parlare proprio di animali da affezione e cosa fare per il loro benessere. Ogni tanto sento di qualcuno che getta fango sulla clinica (troppo cari, gli animali muoiono sotto i ferri durante gli interventi), io non mi sono mai sentita “sfruttata” economicamente, so che avere un animale comporta anche un esborso economico, che chiaramente sale tanto più sale l’età dell’amico peloso, le attrezzature costano, mantenere una struttura sanitaria al passo con le nuove tecnologie costa, e credo che nessuno di noi possa permettersi di lavorare gratis, e nemmeno il veterinario, a meno che non stia prestando la propria opera per un canile (fanno anche questo in quella clinica e i veterinari dell’ambulatorio), debba essere giustamente retribuito.

  6. “In sostanza, per trovare il veterinario giusto, non ci deve pesare il sedere.”
    Ecco, io rispondo per quanto di mia competenza, visto che ero nella fatidica ricerca di un veterinario per esotici. Se già la ricerca di un veterinario per animali convenzionali non è semplice, la mia è la ricerca del tesoro dei pirati. Alla fine l’ho trovato, a 80 km da casa mia, ma l’ho trovato.
    Per la loro salute questo ed altro. Certo è che devo centellinare e verificare quando è una cosa passeggera e quando invece è una cosa più seria da far vedere al vet, ma almeno è un bravissimo vet con i contro@@!

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