lunedì 17 Marzo 2025

Il cane al matrimonio: sì o no? E come portatore delle fedi?

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – Sta facendo abbastanza discutere in questi giorni la decisione del sindaco di Pontirolo Novo, che si è rifiutata di sposare una coppia che avrebbe voluto che a portare le fedi nuziali durante la cerimonia fossero i loro cani, due bullmastiff di 3 e 4 anni. Questa la motivazione che si trova riportata sulle varie testate che hanno trattato la notizia.

“Sarei stata anche disposta ad accettare i cani in aula, se al guinzaglio e con museruola. Ma quando mi è stato detto che sarebbero stati loro a portare le fedi agli sposi, mi sono opposta. Anche io ho un cane a cui sono affezionata ma il matrimonio è una cosa importante, seria. Non che i cani non siano importanti. Ma che portassero le fedi mi sembra veramente esagerato. Per questo ho detto no”.

La coppia avrebbe quindi deciso di cercare un altro comune per festeggiare le proprie nozze, previste per il prossimo 3 Marzo.
Curiosamente, persino per una piccola “curiosità di costume” come può essere questa notizia, si trovano versioni discordanti: nell’articolo sul Corriere della Sera di Bergamo infatti la futura sposa dichiara che in realtà sarebbe stato il figlio della coppia (che avrà un anno e mezzo nel periodo del matrimonio ) a portare le fedi, e uno dei due cani lo avrebbe semplicemente accompagnato.
Altre testate invece fanno intendere che sarebbero stati proprio i cani a portare gli anelli… e sinceramente anche ammettendo che la volontà degli sposi fosse questa, perchè no?
Un video, che molti di voi forse avranno già visto, ritrae proprio una situazione di questo tipo peraltro realizzata in modo a mio avviso davvero simpatico.

Sicuramente la sindaca ha il pieno diritto di opporsi, ma trovo davvero molto “debole” la motivazione per cui “ci sia un limite” e “il matrimonio sia una cosa seria” semplicemente perchè le fedi vengono portate agli sposi in modo originale. In fondo i cani sarebbero stati al centro dell’attenzione giusto al momento di portare le fedi e poi – si suppone – l’attenzione sarebbe stata sugli sposi, come in ogni matrimonio…
Se contiamo poi che le variazioni sul tema sono numerose quando si tratta di cerimonie in comune, continuo a non vedere nulla di male nella presenza del cane. E lo dico da persona che quando si è sposata ha avuto il piacere che uno dei suoi cani fosse presente (Destiny, soprattutto per questioni di gestibilità e “stazza”).
Nel nostro caso durante la cerimonia ha aspettato fuori… ma più che altro perchè il Comune era già affollato di amici e parenti: durante il pranzo ad esempio è stata spesso con noi, per tutta la giornata ha badato a lei la nostra amica e dog sitter Angela e Destiny non mi risulta abbia dato fastidio a nessuno.
Sarò malfidente ma vedo un po’ di pregiudizio soprattutto data la precisazione sulla museruola relativa ai due cani, anche se la sindaca dichiara che è imponsta il regolamento. Sempre il Corriere infatti riporta

«Sono venuti da me un paio di settimane fa, mi hanno raccontato dei due cani e ho risposto loro che avrebbero potuto portarli in municipio con guinzaglio e museruola, come prevede il regolamento. So che sono esemplari di grossa taglia, ma data l’occasione particolare ero pronta ad accettare che partecipassero alla cerimonia. Quando però la coppia mi ha spiegato che il loro desiderio era che portassero le fedi, ho detto no. Mi sembra troppo. Il matrimonio è una cosa seria. E comunque personalmente ritengo che non sia giusto nemmeno per gli animali. Se ci sarà un altro sindaco disposto ad accettare questa cosa, sono disposta a firmare la delega e a lasciare che la coppia di sposi altrove».

La stessa Sindaca dichiara di avere lei stessa un cane, però sappiamo quanto i pregiudizi su razza e taglia possano influire, quante persone hanno un cane piccolo ma hanno in antipatia i cani grandi (e viceversa) ? Ne abbiamo parlato in un articolo di qualche settimana fa.

Comunque, fin qui niente di così eclatante: diritto degli sposi fare la richiesta, diritto del sindaco rifiutarla, si cercherà un altro comune e amen, non è una questione tutto sommato così eclatante, al netto che sarebbe comunque carino sapere se la Sindaca ha rifiutato capendo che i cani avrebbero portato gli anelli (come appare in più articoli) oppure se ha capito male e gli anelli li avrebbe comunque portato il “classico” bimbo-paggetto come appare invece da quanto apparso sul Corriere.
Anche perchè nel secondo caso, i matrimoni con la presenza dei cani sono ormai all’ordine del giorno, tant’è che ci sono agenzie specializzate che offrono i propri servizi in modo che i cani di famiglia partecipino alla cerimonia senza per questo essere d’intralcio oppure venire trascurati.

In ogni caso siamo alla mera “curiosità da paese”, allora perchè la notizia è finita su diverse testate?
Perchè come al solito i cani sono un argomento che tira, quando c’è da fare cinofilia o cinofobia spicciola. E perchè lo spazio sul web non costa nulla… queste sono notizie che ai tempi del “solo cartaceo” venivano relegate a riempitivo per eventuali trafiletti. Adesso invece nel dubbio le si mette comunque sul sito perchè le notizie inerenti i cani (ma che non fanno informazione sui cani, per carità) portano visite.
E lo dimostrano i commenti che tanto sulla pagina Facebook e sul sito de l’Arena di Verona, tanto sul sito dell’Eco di Bergamo sono giunti piuttosto numerosi per una vicenda così locale e “poco rilevante”.
Commenti che vedono ovviamente i soliti argomenti triti e ritriti, dal “cani vs bambini”, ai cani umanizzati, ai cani che dovrebbero fare i cani, e la solita contrapposizione tra cinofobi e cinofili con estremismi da entrambe le parti.

Non sono ovviamente mancati i giudizi sugli sposi, del resto giudicare una persona da una semplice preferenza al proprio matrimonio è una ghiotta occasione a cui il “popolo del web”, come piace dire ai media, non poteva mica sottrarsi.

 

Al netto comunque dello sconforto nel vedere come i cinofobi non si facciano mancare occasione per sparare livore sui cani (e di come purtroppo molti siano invece fanatici nell’altro senso), personalmente vedo un po’ di protagonismo dalla parte della Sindaca, perchè sinceramente non mi pare affatto che la richiesta degli sposi fosse così scandalosa, nè nel caso che volessero far portar gli anelli ai propri cani, nè nel caso in cui il cane avrebbe semplicemente accompagnato il paggetto (e immagino con la supervisione di un adulto) dato che entrambe le situazioni si sono già verificate più volte.
In fondo il matrimonio è il giorno degli sposi, ancor più in Comune dove la cerimonia dura 10-15 minuti scarsi e il ruolo del Sindaco è in pratica prettamente burocratico, non credo che la presenza o meno dei cani dia più o meno valore a un matrimonio e penso che la Sindaca sarebbe tranquillamente sopravvissuta alla presenza dei due bullmastiff.

Voi cosa ne pensate? Se volete dire la vostra, lo spazio commenti è come sempre a vostra disposizione!

 

Autore

  • Davide Beltrame

    Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

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5 Commenti

  1. Mah, l’unica cosa rilevante di tutta questa faccenda e’ la mancanza di senso della misura nel darle risonanza e farne una notizia e, come al solito, nei commenti.

    Per la risonanza della notizia in fondo non e’ poi niente di speciale: siamo in periodo estivo e quindi una notiziola di costume tappabuchi ci sta; basterebbe non prenderla seriamente.

    Per i commenti invece sarebbe interessante investigare sul fenomeno della mancata proporzionalita’ tra l’entita’ del fatto e l’entita’ dei commenti, ma anche sulla mancata attinenza dei commenti al fatto stesso perche’, indipendentemente dal singolo evento, sembra che questa sia una costante.

  2. Se la sindaca si fosse limitata a dire che l’ingresso ai cani era permesso se fossero stati condotti al guinzaglio, (tralasciando la museruola), avrebbe fatto più bella figura.

  3. la cosa che più mi lascia perplessa è lo “sdoganamento” a metter becco nella vita altrui…capisco che la notizia possa essere di dominio pubblico perchè viene coinvolto un pubblico ufficiale, ma da questo al sentirsi legittimati – come nei commenti che Davide ha riportato – a giudicare scelte personali di una coppia ce ne passa, secondo me. Se fossi stata nella coppia coinvolta avrei risposto con un sano fatevi gli affari vostri!!! ( ps: cani alle cerimonie forever!! 😉😊)

  4. Da una parte gli animalari da tastiera (“I cani sono meglio delle persone!”), dall’altro i cinofobi. Ma una via di mezzo tra i commenti?
    Quel tipo del bambino che non se lo fila nessuno mentre il cane sì, è da premiare per l’originalità. Ma uno se non vuole avere figli, è costretto ad averne sennò passa da animalaro? Uno semplicemente può scegliere di non averne, ma di avere un cane. Perché condannarlo? Condanniamo allora chi fa figli ad interim senza poterli mantenere però sennò “scatta l’orologio biologico”?
    Vorrei commentare molto più ampiamente ma finirei per incavolarmi e basta per una marea di motivi…

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