di CLAUDIO CAZZANIGA – Lunga, lunghissssima trasferta Belga affrontata nello scorso week-end. Siamo stati a Mol, nel nord del Belgio. Dovevamo essere di scena in Francia a dir la verità. Ma la nostra iscrizione è stata rigettata in quanto… pare non ci fossero più posti. Pazienza.
Il Belgio era programmato in ottobre ed invece abbiamo anticipato.
Compagno del lungo viaggio, 14 ore ad andare ed altrettante a tornare… il mio piccolo Tommy. Piccolo non tanto, ormai siamo a 10 anni, ma devo dire che Lui e la sua lingua (da chi avrà preso) sono stati un’ottima compagnia. Viaggio pesante, peggiorato poi dagli innumerevoli cantieri sulla strada. In Germania due autostrade chiuse: insomma, poteva andare meglio.
Siamo stati ospiti dell’ “International WaterWorkeWeek Mol 2017”. Lo organizza il gruppo Yeodogs, sicuramente il più attivo a livello Belga ma credo di poter dire anche a livello europeo.
Il training è iniziato lunedì e hanno partecipato binomi provenienti, oltre che dal Belgio, da Francia, Germania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda e noi per l’Italia solo l’ultimo giorno.
Ad onor del vero, abbiamo un piccolo record: siamo i primi Italiani a parteciparvi!
L’idea era arrivare nella mattinata del venerdì e partecipare ad una sessione di allenamento, ma purtroppo siamo arrivati piuttosto tardi e non siamo riusciti a farlo.
Da molti anni il gruppo Yeodogs organizza questa settimana di lavoro congiunta. Negli anni scorsi la prima parte della settimana era dedicata all’allenamento ed al confronto. Giovedi, venerdi ed il sabato venivano svolti i brevetti di tutte le nazioni presenti. Da un paio di anni, invece, vengono svolti i soli brevetti Belgi.
Tempo decisamente variabile. Pioggia e freddo il venerdi, sole-pioggia-sole-pioggia tutto il sabato, il giorno dei brevetti. Il gruppo Yeodogs dei vari Koen Vanlanduyt, Lien Moeys e di David Dessaint (l’amico senza voce) ha affittato un’ala di un enorme camping, lo Zilvermeer, e lì hanno accampato tutti i partecipanti.
A cinque minuti di distanza la spiaggia di lavoro in acqua. In pratica la parte più periferica di un elegante porticciolo con annesso bar/ristorante, parcheggi e tutto il resto. Spiaggia in sabbia bianca, di fonte cavosa, bianca ma molto appiccicosa. Acqua molto chiara. Entrata in acqua brusca, un metro e subito buca.
Venerdi nel primo pomeriggio poi, è venuto alla spiaggia Lionel Metivier, personaggio importante del mondo del lavoro in acqua francese. Ha vinto tra l’altro due Championnat e tre Coppe di Francia. Ora si sta dedicando alle esposizioni… ma tornerà anche alle competizioni. E io non vedo l’ora.
Ci siamo fatti un’oretta di chiacchiere molto piacevole, c’è molta stima e rispetto tra noi, ci piaciamo.
Il brevetto Belga è MOLTO interessante in quando è uno dei pochi in cui al primo grado (A diplom) non c’è il “solito” esercizio del riportello, è un brevetto più articolato.
Molto rigidi anche riguardo le distanze, che sono pressoché tassative. Non si può parlare al cane durante l’esecuzione degli esercizi. Se lo si fa, scattano i punti di penalizzazione.
Prima di iniziare l’esercizio il conduttore ha 10 secondi per poter caricare/incitare il cane. Poi più nulla. Il cane ha un fronte spiaggia indicato da due paletti di 30m. Se nel rientro dall’acqua verso terra esce da questo spazio viene penalizzato. Ma se sta uscendo e viene chiamato… si viene penalizzati. Tutti gli esercizi vengono cronometrati, con un tempo massimo che non deve essere superato. Infine non viene fatta classifica, ognuno lavora pensando solo al proprio cane e non “contro” un altro binomio.
Tanti, davvero tanti i cani in gara: 22 (ventidue!) solo nel A diplom, 20 tra B e C.
Tante anche le razze presenti: terranova, golden, labrador, malinois, cao de agua portoghese, hovawart, australian, leonberger e landseer… credo di averli detti tutti. Due i campi gara allestiti.
Qui mi tolgo il cappello davanti all’ organizzazione: ECCELLENTE. Due spiagge allestite, una per A diplom e l’altra per B e C. Quattro gommoni presenti, quattro figuranti di cui due ufficiali francesi, doppio materiale per ogni campo, tra cui 4 manichini… ma, soprattutto tutti avevano un compito ben definito e tutti lo hanno svolto nel migliore dei modi, non vi è stato il ben che minimo intoppo. Il campo del lavoro a terra però meritava di piu. Una lingua in asfalto che congiunge il cancello di entrata in comune tra spiaggia e porticciolo e il locale bar.
Molto transito di gente, soprattutto auto, un po’infelice secondo il mio parere.
Giudice di gara per A diplom Koen Vanlanduyt (Belgio) e Walter Wehler (Germania). Per il B e C diplom Rita Breesch (Belgio) e Beate Van Genabeek (Olanda).
Programma di giornata per noi. Lavoro a terra. Una camminata al guinzaglio su 20m, un giro a destra e ritorno al punto di partenza.
In acqua il nuoto, fatto però in questa maniera: il conduttore sta sulla riva con un giudice. Il cane e l’altro giudice vanno sul gommone che esce a 50m. All’ordine del giudice il cane salta e torna a riva. Poi riporto di un riportello tenuto da un figurante, posto a 50m da riva sul gommone. Riporto di un gommone, posto a 25m, tramite cima con il cane che parte da riva. Ed infine riporto di un manichino di circa 20kg, lanciato dal gommone a 25m da riva con partenza del cane da riva. Interessante.
Se non fosse che la Mave dopo il tuffo nel nuoto si è diretta decisa sulla boa di segnalazione dei 25m, obbligandomi a richiamarla tre volte… sarebbe stato un bel 100/100.
Ma sono decisamente soddisfatto. Partenza e rientro sempre al piede fuori acqua, riporti e rientri sempre entro i paletti, nessun comando supplementare tranne nel nuoto. 10/10 nella condotta, che sicuramente non era una prova di obbedience ma a me ha sempre fatto soffrire. 25/25 il recupero del riportello, 25/25 il recupero del gommone e 25/25 il manichino. 12 su 15 il nuoto ed un totale di 97/100. Bene, molto bene. Non essendoci classifica e non avendo seguito del tutto la lunga premiazione, per altro fatta in tedesco e francese, non so quanti punti hanno totalizzato gli altri.. ma insomma a naso era un buonissimo podio. Male invece tanti cani nel B e C diplom. Un sacco di cani eliminati nell’apporto della cima al gommone e dell’anulare al figurante. Peccato.
Porto via tanta roba dal Belgio. La prima è il confronto con tante altre nazioni e tanti modi di lavorare. Ritengo fondamentale questo passaggio per crescere e migliorare.
Chi si sottrae al confronto non può avere la testa per fare sport a certi livelli. La seconda è la capacità del mio cane, che ancora non conosco a fondo, di adattarsi a qualsiasi situazione, tempo, figurante o gommone. Basta lavorare e la Mave lavora. Rispetto a molti partecipanti presenti dal lunedi, non avevamo avuto la possibilità di provare attrezzature e gommoni… così naturalmente deve essere. Eppure le risposte sono state molto confortanti.
Avevamo studiato nei giorni scorsi con gli amici Toni Fidanza e Luana Fantini (sempre molto preziosi in fase di allenamento e non solo) una maniera per tenere il cane in attenzione ma non fargli disperdere energie tra un esercizio e l’altro… e ha funzionato.
Tanti gli attestati di stima e le pacche sulle spalle ricevuti dai tanti amici presenti. Siamo un bel gruppo sparso per l’Europa, ma con una grande passione che ci accomuna.
Poi c’è stata un po’ diciamo di curiosità. Tanti non avevano mai visto lavorare binomi italiani, un po’ perche la razza del Chesapeake è pressoché sconosciuta nel lavoro in acqua e tutti son curiosi di vederla lavorare… Ma anche a livello personale, e qui esce cuore di papà, è stata una bella trasferta. Ho visto il mio Tommy attento, curioso anche un po’ critichino…. “Claudio (mi dice…) e chiamalo prima sto cane che ti toglievano un solo punto…”.
Visto che vado in vacanza e non scriverò per qualche settimana Vi ricordo il grande appuntamento del 17 di settembre in Francia.
C’è l’occasione di tifare Italia in una VERA competizione in acqua di una certa importanza. Tutti a sostenere Toni Fidanza e la sua Kaly al Championnat de France en eau douce. FORZA!!!
Sempre bello leggere i tuoi articoli 🙂
complimenti per il lavoro!!!! maaa.. una foto della Mave ?? 😉