di DAVIDE BELTRAME – Nessuna ironia, preciso subito, dato che di solito sono polemico e rompiscatole e quindi magari si pensa che anche questa volta stia per prendermela con qualcuno.
Come i lettori abituali sapranno già, Fabiana è in dolce attesa e sta quindi seguendo tutto l’iter pre-parto; tra i vari appuntamenti, c’è il corso di preparazione al parto e al primo appuntamento informativo alle future mamme è stata consegnata una copia omaggio di “Bimbisani&belli”: combinazione, nel sommario campeggiava l’articolo “Arriva il bebè: come ‘dirlo’ a Fido?”.
Partendo onestamente prevenutissimi, dato che sul tema degli animali in gravidanza se ne sentono e leggono di tutte e di più, compresi inviti più o meno espliciti a cacciare di casa cani e gatti, siamo invece rimasti piacevolmente stupiti.
E siccome è giusto dare merito anche a chi scrive cose corrette e non sempre e solo prendersela con chi scrive cugginate, eccoci qui a scrivere queste poche righe per evidenziare il merito di una rivista che ha scelto qualcuno che sembra ben informato sull’argomento, non fa il solito allarmismo sulla salute e dà consigli che abbiamo trovato assolutamente condivisibili, soprattutto riguardo all’abituazione del cane all’arrivo del bebè (noi abbiamo parlato del tema in un articolo di qualche anno fa).
Ovviamente dati i limiti del mezzo cartaceo e le poche pagine disponibili l’articolo della rivista non entra più di tanto nei dettagli, ma già il fatto che eviti di creare panico e ansia è meritevole: proprio sulla salute (preoccupazione principale di molte “quasimamme” e soprattutto dei relativi parenti e amici) viene evidenziato come “tutti gli studi clinici dimostrano che la piccola componente di germi portati dal cane rende il sistema immunitario del bambino più forte. Si prendono molte più malattie dagli umani di quelle che possono essere trasmesse dai cani, soprattutto se si parla di cani vaccinati, controllati e sottoposti a costanti cure”, anche questo argomento che avevamo già trattato perchè purtroppo di persone che vedono il cane come un serbatoio infinito di malattie ce ne sono ancora molte e spiegazione che condividiamo in pieno.
Ultimo ma non ultimo… la mega-sorpresa è stato il paragrafo intitolato “esistono razze baby friendly?”, dove dopo una giusta introduzione sul fatto che ogni cane ben educato e ben gestito possa essere una buona compagnia per i bimbi, viene evidenziato come ad esempio i molossoidi siano razze molto equilibrate e particolarmente adatte ai bambini.
Vengono poi indicate razze adatte ai bambini che a molti avranno fatto rizzare i capelli: rottweiler, pitbull e alano!
Chiaramente noi siamo spudoratamente di parte sul rott, ma finalmente vederlo su una rivista non perchè segnato come “razza killer” ma come cane adatto ai bambini ci ha strastupito in positivo.
Ovviamente, ed è giustamente specificato nell’articolo, si parla sempre di cani ben allevati, e si invita al non lasciare mai giocare il bambino da solo col cane a prescindere dalla razza e taglia dell’animale. Insomma, anche su questo punto consigli sensati!
Per carità, qualche appunto all’articolo lo posso anche fare, uno forse è un semplice errore di stampa (l’immancabile “pittbull” con due T), un altro è il fatto che venga evidenziato come l’idea sbagliata sul fatto di essere cani cattivi per i molossoidi nasca dal fatto che siano “spesso addestrati per i combattimenti, sfruttando la loro corporatura possente”, informazione non proprio esatta, e infine in un trafiletto si parla di bellissimi abbracci tra cani e bambini (ricordiamo che il cane solitamente non è esattamente entusiasta degli abbracci)… ma un paio di questioni opinabili e magari semplificate per esigenze di spazio in un articolo così sono assolutamente perdonabili, anche noi spesso sbagliamo e quindi non stiamo a fare troppo le pulci a dei dettagli che non vanno assolutamente a inficiare un pezzo che è complessivamente ben fatto!
Insomma, complimenti all’autrice dell’articolo (Francesca Tamberlani, con la consulenza di Micol Vago) e alla redazione della rivista: vedere ogni tanto un po’ di informazione non cinofoba è un bel segnale che dà quel pizzico di ottimismo, e speriamo che articoli di questo genere facciano passare un po’ di ansia a qualche futura mamma preoccupata dalla convivenza con i cani di casa, perchè c’è un gran bisogno di piccoli cinofili!
Purtroppo l’ignoranza è la madre di ogni sventura.quando nacque mio figlio,30 anni fa,il nostro cane rimase con noi, non vedo il problema.il veterinario non ci disse di allontanarlo.ovviamente parlo di un veterinario famosissimo anche negli USA, non il solito cialtrone che spara cacchiate a raffica.
ti lamentavi che il mondo non cambia? Avresti immaginato una cosa del genere a inizio anno?
Pensa che quando sono rimasta incinta io (si parla di più di trentanni fa ehhh) il mio ginecologo mi disse di allontanare il cagnolino che avevo allora, perchè risultavo negativa all’esame per la toxoplasmosi. Io gli ho dato retta, non che abbia fatto chissà che, il cane è rimasto, però evitavo di toccarlo, di andargli vicino. per lui, abituato a vivermi perennemente accanto fu un trauma così grande che non volle mai nemmeno più avvicinarmisi, nemmeno dopo che era nato il bimbo. ci sono stata molto male allora, ma che dovevo fare? di cultura cinofila allora non ne sapevo mezza, avevo già perso un bimbo al terzo mese, pure quella era una gravidanza a rischio, ho dato retta al dottore……… se capitasse ora (oddio, ora una gravidanza sarebbe proprio l’ultima delle possibilità, vista la mia tarda età), manderei il dottore a …….