venerdì 17 Gennaio 2025

Ti presento… la BARF – Questioni di igiene

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Valeria Rapezzi
Valeria Rapezzi
Laurea in Allevamento e Benessere Animale, conseguita nel 2007 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano. Ho approfondito l'argomento "alimentazione naturale", dedicandomi nello specifico all'alimentazione BARF negli ultimi 6 anni. Come istruttore cinofilo sono convinta che l'alimentazione abbia un grosso peso sul benessere e sul comportamento dei nostri cani. Un altro modo che utilizzo per lavorare per il benessere dei cani che seguo, è il TTouch. Sono diventata Practitioner 1 nel 2011 e nel 2016 ho conseguito la qualifica di Practitioner 2. Applico il TTouch in ambito di educazione, riabilitazione comportamentale e disabilità.

di VALERIA RAPEZZI – Abbiamo visto assieme che la dieta BARF è composta da alimenti crudi che, in quanto tali, possono essere fonte di contaminazioni che in soggetti predisposti (con sistema immunitario più debole) possono portare a infezioni.
E’ importante anche tutelare il giusto la salute degli umani che vivono con un animale nutrito con alimentazione cruda.
In questo articolo vedremo alcuni piccoli accorgimenti per preservare la salute di tutti.

1) Gli alimenti

E’ di primaria importanza scegliere alimenti di provenienza sicura e conservarli in maniera adeguata.
Se acquistate alimenti surgelati, assicuratevi di rispettare la catena del freddo. Anche se i nostri animali, mediamente, sono più resistenti ai batteri rispetto a noi umani, per le caratteristiche specifiche del loro apparato digerente, evitate di scongelare e ricongelare gli alimenti più volte, per non innalzare la carica batterica degli alimenti stessi.
Se acquistate alimenti freschi, assicuratevi che siano stati conservati in maniera adeguata (celle frigo ad adeguata temperatura prima della vendita, banchi frigo e/o confezioni integre ecc), così come se doveste comprare gli stessi alimenti per voi.
E’ vero che, come vedremo nei prossimi articoli, per i nostri animali possiamo utilizzare tagli meno pregiati, che magari non vengono più usati per il consumo umano, ma a tutto c’è un limite. Se la carne ha un colore o un odore che “non vi convince”, meglio evitare di darla ai vostri animali.

2) Conservazione e scongelamento

Sia che acquistiate materie prime fresche, sia che acquistiate prodotti già surgelati, è probabile che deciderete di fare un po’ di scorte congelando le materie prime.
Potete scegliere di creare le porzioni come meglio credete. Personalmente congelo le materie prime singolarmente, in quantità sufficienti per 1 giorno per i miei cani. Così, di giorno in giorno, posso creare le combinazioni di alimenti desiderate, in funzione del piano alimentare dei miei cani.
Avendo cani di taglia media e volendo avere una scorta per almeno 1 mese (di più per alcuni alimenti, che vanno congelati più a lungo, come il cavallo) ho acquistato un freezer solo per i miei cani, ma se avete un solo cane e/o gatti o cani di piccola taglia, potete utilizzare il freezer integrato nel vostro frigorifero combinato.

La cosa importante è ricordarsi di scongelare per tempo. L’ideale, per una scongelazione corretta, è mettere l’alimento congelato in frigorifero il tempo necessario a scongelarlo. Così si eviteranno shock termici.
Se vi ricordate all’ultimo di scongelare il pasto e questo è chiuso ermeticamente in sacchetti gelo, potete immergere il sacchetto chiuso in acqua fredda.
Altri modi alternativi per scongelare velocemente (da non utilizzare abitualmente) sono la funzione defrost del microonde o dei moderni forni, a patto che non stiate scongelando ossa polpose, che potrebbero cuocersi in parte.
Infine, potete anche scongelare a temperatura ambiente, sempre tenendo gli alimenti in contenitori adeguati (anche perché, in questo caso, si formano più liquidi dati da scongelamento).
Ricordatevi che nella congelazione viene bloccata la proliferazione batterica, che però riparte con lo scongelamento, mentre i virus non vengono inibiti dalle basse temperature.
Per alcuni tipi di parassiti è indispensabile la congelazione per tempi differenti a seconda del tipo di carne/parassita (cavallo 4 settimane a -18°C, pesce azzurro 96h a – 18°C e pesce di acqua dolce 10 giorni a -18°C)

3) Conservazione in frigorifero

Se dovete conservare gli alimenti in frigorifero, assicuratevi di tenerli separati dagli alimenti ad uso umano (cotti o crudi) per evitare contaminazioni del vostro cibo.
Utilizzate contenitori a chiusura ermetica e ricordatevi di posizionarli nel ripiano adeguato, in base alla tipologia di alimento.

4) Pulizia di strumenti e superfici

Ricordatevi di pulire con detergenti adeguati le ciotole e tutti gli strumenti che utilizzate per gli alimenti dei vostri animali.
Dopo ogni pasto lavate le ciotole, se non volete utilizzare detergenti chimici ad ogni pasto, potete lavare con aceto ma, soprattutto quando usate alimenti con una carica batterica più elevata (es. trippa verde) è bene lavare con detersivo per i piatti, o in lavastoviglie dopo un primo risciacquo nel lavandino.

Anche gli strumenti che utilizzate per porzionare le materie prime vanno accuratamente lavati ogni volta, evitando di usare per cibi cotti materiale (superfici, taglieri o coltelli) che è entrato in contatto con alimenti crudi.

Vanno lavate con una certa sistematicità anche le ciotole dell’acqua, per evitare che si formi una patina sul fondo, costituita da residui di alimenti, batteri e/o alghe.

Autore

  • Valeria Rapezzi

    Laurea in Allevamento e Benessere Animale, conseguita nel 2007 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano. Ho approfondito l'argomento "alimentazione naturale", dedicandomi nello specifico all'alimentazione BARF negli ultimi 6 anni. Come istruttore cinofilo sono convinta che l'alimentazione abbia un grosso peso sul benessere e sul comportamento dei nostri cani. Un altro modo che utilizzo per lavorare per il benessere dei cani che seguo, è il TTouch. Sono diventata Practitioner 1 nel 2011 e nel 2016 ho conseguito la qualifica di Practitioner 2. Applico il TTouch in ambito di educazione, riabilitazione comportamentale e disabilità.

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3 Commenti

  1. Buongiorno Veleria, il mio Snoopy ha iniziato da 8 gg su consiglio veterinario, ha lievi crisi epilettiche che stanno diventando frequenti, ora procederemo con tutto l’iter diagnostico al fine di capirne la causa dato che la prima crisi e’ avvenuta a 4 anni. La dieta la stiamo modificando inserendo graduamente il crudo ed i tuoi articoli stanno sciogliendo tanti miei dubbi da principiante.
    Da quanto ho capito i pacchi che posso trovare du internet non fanno al caso mio perche’ dovrei scongelare, frazionare ed a quel punto non potrei ricongelare… funziona così per tutti gli alimenti o per esempio posso scongelare e ricongelare la trippa verde?(alimento che non ho ancora inserito ma che nessun macellaio mi venderebbe).
    grazie mille per la disponibilità.

    • Occasionalmente si può scongelare parzialmente una sola volta.
      Ad esempio, se abbiamo confezioni da 1 kg, possiamo suddividerle in 4 parti da 250g, scongelando solo in parte (in frigorifero) e usando un apposito coltello o mannaia per porzionare.
      Poi si ricongela subito.
      La volta successiva che si scongelerà sarà solo per dare al cane l’alimento in questione.

      In questo modo si limita la proliferazione batterica.

      Tieni presente, ad ogni modo, che i soggetti epilettici sono spesso più delicati dal punto di vista digestivo e immunitario, quindi potrebbe essere necessario acquistare direttamente confezioni più piccole

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