di LAURA CIBECA – Il cane che viene coinvolto in progetti di IAA è, a tutti gli effetti, un cane che lavora.
L’impegno fisico ma soprattutto psichico è molto alto e comporta inevitabilmente dello stress.
La scelta del soggetto giusto per un determinato progetto, non è fondamentale solo per la riuscita dell’intervento, ma anche per salvaguardare il cane da inutili esperienze negative. Il cane deve lavorare non più di due ore a settimana, deve aver compiuto i due anni di età. Non si fanno lavorare femmine in calore o in gravidanza, cani che presentano patologie o problemi comportamentali, cani con ferite ecc…
Prima e dopo ogni seduta occorre sempre osservare il nostro cane per controllare che sia tutto nella norma. Un cane che riconoscendo un determinato posto, per esempio una scuola, non vuole scendere dall’auto o mostra chiari segnali di agitazione o stress (grattarsi o scuotersi ripetutamente, sbadigliare, ansimare, salivare in maniera eccessiva…) dovrebbe essere immediatamente tolto da quella situazione.
Per aiutare i cani è utile seguire questi piccoli accorgimenti:
– Prima di ogni seduta è necessario che l’animale venga portato a fare i suoi bisogni e camminare, correre un po senza ricevere comandi.
– Prepararsi sempre con un buon margine di anticipo, in modo da non arrivare sul posto trafelati o in fretta. Seguire sempre i tempi del proprio cane.
– Durante la seduta è fondamentale fare attenzione ad eventuali imprevisti o incidenti che possono capitare.
– Dopo la seduta dare da bere al cane se necessario, portarlo in un luogo aperto e tranquillo dove possa essere lasciato libero di correre e giocare senza comandi o richieste particolari da parte del conduttore.
– Portarlo a casa a riposare. Controllare poi nei giorni seguenti eventuali segnali di malessere o cambiamenti di comportamento improvvisi.
I soggetti che, di solito, vengono coinvolti nei progetti, per il loro alto grado di docilità e socievolezza, spesso sono difficili da notare nelle situazioni stressanti, perché tendono ad assorbire senza mostrare troppo all’esterno; quindi è fondamentale che il conduttore conosca profondamente il proprio animale.
Per essere pratici: un cane sotto stress che non riesce a recuperare potrebbe manifestare comportamenti non adeguati anche al di fuori delle sedute.
Se per un soggetto è difficile lavorare con dei bambini, per esempio in una scuola e non si fa attenzione o si trascurano segnali che il cane ci invia, egli potrebbe iniziare a mostrare disagio verso i bambini anche al parco o in altri ambienti dove prima l’animale frequentava tranquillamente.
Mi è capitato di vedere un soggetto, coinvolto in un progetto con delle persone anziane, dimostrare paura per le carezze, non troppo gentili, dategli durante le sedute dagli utenti e vederlo con il tempo schivare e “schiacciarsi” in presenza di persone anziane al parco o a casa sua senza alcuna motivazione apparente.
Tutti i professionisti coinvolti nell’elaborazione e realizzazione di IAA dovrebbero sempre tenere ben in mente che qualunque tipo di intervento, per il cane, è un impegno serio e spesso prolungato nel tempo e che il cane deve essere monitorato non solo sotto l’aspetto fisico ma anche psichico, facendo attenzione anche al più piccolo segnale di disagio o stress.
Gli IAA portano beneficio all’uomo grazie alla relazione che si instaura tra cane e utente e questo può accadere solo se l’incontro avviene nel pieno rispetto di entrambi.