di CLAUDIO CAZZANIGA – Domenica siamo stati a Marina di Pisa dove i ragazzi del GLAP (Guppo Lavoro in Acqua Pisa) hanno organizzato una due giorni di gare.
Sotto l’ombrello del CIT (Club Italiano Terranova) e grazie alla regia di Giorgio Seppia, decano del lavoro in acqua in Italia, presidente Glap e membro storico dl Cit stesso si sono svolti il sabato i brevetti sportivi e la domenica la Coppa Ursa-Oliver, gara valevole come Campionato sociale. Campo gara il mare, giudici di gara Marcello Mura e Giancarlo Buttignol.
Ursa era una Terranova di Giorgio Seppia alla quale è stata dedicata questa competizione, competizione che per molti anni é stata la più importante a livello Italia.
Si arrivava ad avere più di 20 Terranova in gara. Poi i Terranova hanno iniziato a diminuire e di conseguenza la Coppa ha perso un po’ di importanza.
Contemporaneamente da quest’anno si è costituita la Coppa Oliver, dedicata ad un Labrador del gruppo Glap… purtroppo scomparso troppo presto, riservata ai cani non Terranova ma con lo stesso regolamento della Coppa Ursa. La data della gara e’ stata resa nota solo un mesetto fa’, causa commisariamento che attanaglia il Cit.
Noi sabato non eravamo presenti, mi limito a dirvi che c’erano presenti ben 20 binomi.
La domenica invece con mia grande amarezza solo 5 binomi per la Coppa Ursa e 2 (due…) per la Coppa Oliver. Resto deluso di questa misera presenza per tanti motivi… ma come si dice, pochi ma buoni.
Ammetto che anche io ho avuto qualche perplessità prima di decidere di andarci.
Complice un piccolo problema di salute che ho avuto una quindicina di giorni fa ed il tempo pessimo, che nelle ultime tre settimane ha martoriato il lago a Lecco, non mi sono potuto allenare. In più (ma non può essere ammessa come scusa) dei 9 esercizi di cui è composta la Coppa (4 poi vengono sorteggiati) ne avevo ben tre mai provati.
È evidente che la Coppa ha un grado di difficoltà molto più alto rispetto ai soliti brevetti. Noi abbiamo da poco preso i terzi gradi per cui evidentemente siamo in una terra di mezzo.
E devo dire che più di un amico mi ha chiesto a che pro andavo a Pisa.
Allora ho fatto sempre quello che faccio quando ho il dubbio se fare o meno una gara: prendo un foglio e lo piego a metà, in verticale.
A destra scrivo perché andarci.
A sinistra perché non andarci.
Quando ho finito faccio la conta è decido.
A destra c’ era scritto: per mettermi in gioco; per provare il cane in uno scenario nuovo; perché adoro mettere alla prova il mio cane anche se non prontissimo; perché incontro tante persone che condividono la mia stessa passione; perché mi aspetta una grande mangiata di pesce; perché “contro” avrò Marco Zaccagni (a dopo per le presentazioni); perché io a lavorare in acqua mi diverto. In ordine sparso.
A sinistra c era scritto: perché non ho tutti gli esercizi; perché “contro” avrò Marco Zaccagni (sempre quello di prima….). In ordine sparso.
Per cui… Ci siam messi in macchina in direzione Marina di Pisa. E mai scelta fu più azzeccata!
Giornata molto bella. Sole, tanto sole. Non caldissimo, perché quando si è alzato un po’ di vento il freddo ha punto, ma per essere a metà novembre una meraviglia. Il mare liscio come una tavola, a tratti con un po di corrente mossa dal leggero vento. Il profumo del mare molto intenso.
Tutto molto ben organizzato. Spiaggia, gommoni, figuranti… Al GLAP c’è poco da insegnare, troppo esperti per sbagliare qualcosa. Compagnia ottima e spassosa. Marco Zaccagni su tutti… Sì sì, adesso ve lo presento.
Ma ci siam fatti delle belle chiacchiere anche con i giudici, con Fausto Grazzini con sua moglie Sabrina… Tanta roba bolle in pentola nel mondo del lavoro in acqua e nelle prossime settimane utilizzando “a fine personale” Ti presento il cane vi aggiornerò su tutto.
Allora… Chi è Marco Zaccagni. Un rompicog… noooo.
Marco e’ un veterano del lavoro in acqua. Attivo da almeno 25 anni nel settore. Lavora vicino a Pisa ed é il responsabile della SIT Scuola Italiana Terranova. Ha sempre ottenuti ottimi risultati lavorando con i Terranova. Dopo un periodo di pausa è rientrato nel mondo cinofilo ottenendo subito eccellenti risultati. Ama stare al centro del’attenzione Marco, un bravo ragazzo che è sempre disponibile ad aiutare tutti. Sempre.
Lavora con un Labrador nero di 7 anni di nome Doc. Credo di poter dire al momento uno dei migliori binomi presenti nel panorama italiano.
Marco ha un attività commerciale che gli permette di avere molti pomeriggi liberi. Per cui tre volte la settimana lo trovate in acqua a fare allenamento. Capacità e doti sue abbinate a tanto tempo libero gli hanno permesso di avere davvero un gran cane.
Quarto grado CIT, SAT e CSEN, tra gli altri, nel suo palmares, e tutti conseguiti con alti punteggi.
Io lo considero un amico. Ci parliamo guardandoci negli occhi e non abbiamo peli sulla lingua quando lo facciamo.
Abbiamo metodi diversi di lavorare con il cane, ma la stessa visione d’insieme del lavoro e soprattutto, le parole stanno a zero. Ci piace vedere lavorare i cani. Stare in acqua.
Sulla carta, e non solo, non avevo speranze… Ma la voglia di misurarmi con Lui e’ stata davvero tanta. E sapendo che sarebbe stata una contesa senza fronzoli ma con alla base stima ed amicizia sia io che Lui ci siamo impegnati e divertiti davvero tanto. Con un terzo tempo da incorniciare.
Da ottimista quale sono vi dico che la gara è andata bene, siamo arrivati secondi.
Se facessi il pessimista, ma mi riesce male e guardassi il bicchiere mezzo vuoto… Vi direi che sono arrivato ultimo.
Nove gli esercizi in gioco. Da quei nove ne sono stati estratti a sorte quattro. E come già detto non sono gli stessi che si trovano nei brevetti sportivi.
Alla Coppa Ursa-Oliver possono partecipare tutti i cani, qualsiasi brevetto abbiano conseguito.
MA c’è un MA… I cani più bravi vengono penalizzati in partenza così da cercare di livellare le prestazioni.
In soldoni, Il cane in possesso del quarto grado Cit parte con 15 punti di penalità; quello in possesso del terzo grado parte con 10 punti di penalità; quello in possesso del secondo grado parte con 5 punti di penalità e quello in possesso del primo grado non ha nessuna penalità.
Questi gli esercizi estratti domenica mattina: riporto di due gommoni. Cane e conduttore sono su un gommone. Il cane parte con una cima, arriva ad un altro gommone, lascia la cima ne prende un altra e riporta i due gommoni a riva;
Riporto di un figurante animato e di uno per il polso partendo da riva;
Apporto di salvagente a due figuranti caduti da gommone e poi recupero del gommone;
Apporto di salvagente a un figurante partendo da riva e rientro ad un gommone posto nelle vicinanze.
Per noi i mai visti erano il primo e l’ultimo. Abbiamo dato e provato tutto pur di cercare di terminarli.
Per primo è sceso in acqua Marco con Doc. E che dire… 98 punti su 100 si commentano da soli. Un gran lavoro.
Per noi, 89 punti su 100. Fatto male solo l’ultimo, dove la buona Mave dopo aver recuperato il figurante non è andata al gommone anche se devo dire che ci ha provato. Poi vedendo che non capiva il da farsi ho preferito fermarla.
Ma ad essere onesti anche negli altri esercizi non si è dimostrata precisa e sicura. Ad ogni apporto ad esempio dava sempre un occhiata dietro (a me) in cerca di conferma.
Ha dato l’impressione – corretta – di non essere in forma e di non essere ben preparata.
Abbiamo però ora un punto di paragone: Io e la Mave dobbiamo recuperare nove punti a Marco e Doc, uno dei migliori binomi in Italia: diamoci sotto!!!
Ma come ho detto, io sono sempre positivo. Perché alla fine la Mave mi ha dato anche tante conferme. È andata su figuranti mai visti con il salvagente.
Ha fatto un ottimo tuffo da un Signor gommone. Ha fatto molto bene il polso su un nuovo figurante e quasi bene il primo esercizio che non avevamo mai provato. Bene direi anche l’invio sul gommone alla deriva. Ed ormai il mare non le fa più nessun effetto. Ultimo appunto che mi fa ben sperare per il futuro e che mi porto a casa è che la Mave con i suoi due anni e undici mesi è stata di gran lunga il cane più giovane in gara. Gli altri andavano tutti dai sei ai nove anni.
Nella Coppa Ursa la vittoria è andata a Moka di Carmine Babino, appartenente al gruppo Glap. Complimenti.
Ribadisco il mio grazie a Glap, giudici e tutti i presenti per la bella esperienza.
Come detto dopo la gara io e Marco siamo andati a farci un terzo tempo da incorniciare a base di pesce, battute, risate e progetti di lavoro per il futuro.
Siamo solo all’inizio!