lunedì 15 Aprile 2024

Foto… da cani! – Fotografare con gli smartphone, parte 2

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Simone Pileci
Simone Pileci
Prima di tutto compagno di 3 cani ed un gatto. Fotografo cinofilo specializzato in competizioni sportive, mi trovate sdraiato a terra attorno ai campi da Disc Dog! Presidente dell'asd cinofila Omega Dog di Asti, addestratore cinofilo ENCI, Istruttore di Attivazione Mentale.

di SIMONE PILECI – Per prima cosa dovete concentrarvi su quello che è il soggetto principale della vostra foto; dando quasi per scontato che sia il vostro Fido, considerate che anche il cane ha una forma, un suo inizio e una fine, per cui cercate di non tagliarlo o lasciare fuori dalla foto parti come coda, zampe o ancor peggio orecchie e naso.
Lo sguardo di chi osserva un’immagine si concentra principalmente sul muso, abbiate quindi cura nel valorizzarlo, ponendo attenzione in particolar modo agli occhi: questi devono essere per quanto più possibile nitidi ed a fuoco.

Sono gli occhi del cane che vi “guideranno” nella lettura della foto, per cui sono loro il vostro bersaglio principale, e a questo proposito tenente a mente che il cane osserva il mondo da un’altra altezza, dovreste abituarvi a scattare a livello dei suoi occhi, imparare ad abbassarvi (anche se per fotografare il vostro corgi vi costerà dover strisciare a terra facendo il passo del giaguaro… Per questo motivo gli alani sono i favoriti dai fotografi!)
Le fotocamere dei cellulari nascono principalmente per fare paesaggi e selfie, per cui la loro inquadratura è maggiore rispetto al nostro campo visivo, magari non ce ne siamo resi conto, ma inquadrano molto di più di quello che noi normalmente percepiamo.
Ed è per questa ragione che non dobbiamo tralasciare l’importanza di quello che c’è nello sfondo o nell’ambiente circostante al cane; magari a causa di poca attenzione potremmo avere una buona foto del nostro cane ma disturbata da una scena dietro confusionaria.

Esempio di foto scattata con il cellulare “senza pensare”

Impariamo a bilanciare quello che è il soggetto principale e lo sfondo, in modo che l’ambiente sia parte delle foto e che aggiunga informazioni o contestualizzi il momento e il ricordo, aiuti quindi la foto nella sua “narrazione” e gli conferisca qualche significato in più.
Se possibile proviamo a comporre la foto, posizionando il cane non nel centro, ma sul lato sinistro (questa è una abitudine occidentale, il nostro “sguardo di lettura” parte di default da in alto a sinistra), lasciando poi sul lato destro una parte aperta sull’ambientazione.

L’ultimo consiglio che vi vorrei fornire è quello di aiutare il vostro smartphone a lavorare nelle condizioni migliori, nelle situazioni in cui possa sfruttare a pieno le sue caratteristiche e non sia limitato o messo troppo in difficoltà.
Per via come dicevo in precedenza delle dimensioni ultra compatte si è dovuto rinunciare a qualcosa (altrimenti noi fotografi che ci portiamo a fare 5 Kg di roba addosso? Solo per evitare di andare in palestra?!), per cui cerchiamo di limitare le foto con luce scarsa, verrebbero mosse o comunque con una bassa definizione, e non pensiamo che il flash possa essere una alternativa, anzi in molte situazioni peggiora le cose, disturbando in primis il cane e rovinando nella foto i colori del pelo e rendendo gli occhi abbaglianti.
Non usate lo zoom, quello dei cellulari è semplicemente un ingrandimento realizzato dal software, per cui in realtà non state ingrandendo nulla.
Attenzione a scattare in controluce, a parte chi ha installato nel proprio smartphone una buona fotocamera ed ancor di più un ottimo software, vi ritroverete nelle condizioni che o il cane o lo sfondo saranno scuri; per quanto possibile, come si faceva con le macchine fotografiche a rullino, mettetevi con la luce alle spalle, così che possa far risaltare quanto di più il vostro soggetto che quindi risulterà illuminato frontalmente.
Inoltre il software che gestisce la fotocamera rileva la luce, quindi a maggiore luce equivale una maggior velocità del tempo di scatto… e cosa significa? Vuol dire che più luminosa è la scena meno correrete il rischio di avere foto mosse.

 Esempio di foto scattata con il cellulare, ma seguendo le linee guida

E per ultimo, ma credo che sia il punto fondamentale, siate pazienti, non forzate il cane con comandi o posizioni strane, cercate di ritrarlo nella sua semplicità e naturalezza.. anche se vi sembrerà strano al cane non gliene frega nulla della foto 🙂
Fate in modo che anche questa sia una bella esperienza per il vostro amico e godetevi il tempo trascorso assieme.
Ed ora un piccolo riassunto, alcune linee guida che potrebbero aiutarvi:

  • Attenzione all’inquadrature del cane, non tagliate parti e mettete a fuoco gli occhi
  • Abbassatavi all’altezza degli occhi del cane
  • Curate lo sfondo, in modo che possa aggiungere significato o perlomeno che sia neutro
  • Componete la foto mettendo il cane a sinistra
  • Evitate di fotografare con scarsa luce, o controluce
  • Rilassatevi e godevi il momento

Per chiunque voglia poi cimentarsi anche con l’elaborazione delle foto, sperimentando regolazioni ed effetti, consiglio l’App Snapseed, è abbastanza completa e vi permetterà fin da subito, anche procedendo semplicemente per tentativi di ottenere risultati interessanti, ed in più vi fornisce già da subito alcuni filtri pronti all’uso.
Per invece i nostalgici del passato che vogliono provare a divertirsi in chiave “vintage”, consiglio di provare l’app 1998 Cam, che permette attraverso simpatici filtri di simulare le più comuni pellicole degli anni ‘90.
E ora…. Cheeeese!

Nella foto di apertura: Nadir, cucciolo di pastore svizzero bianco a 2 mesi e mezzo 

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