di ANNALISA BADI – Dopo aver scritto su che cos’è la propriocezione e perché è utile allenarla, affrontiamo ora, in linea generale, quali sono gli attrezzi necessari, la location adeguata, gli obiettivi e i benefici per un buon allenamento in Dog Balance Fit.
Iniziamo col dire che l’allenamento di Dog Balance Fit è composto da vari aspetti che si possono integrare fra loro (il più delle volte si devono integrare – soprattutto per i cani sportivi – ma non è detto e non è sempre così) che comprendono:
1) percorsi percettivi sensoriali
2) esercizi di coordinazione
3) esercizi propriocettivi statici
4) esercizi propriocettivi dinamici bassi
5) esercizi propriocettivi dinamici alti
6) esercizi di resistenza aerobica
7) esercizi di resistenza anaerobica
Per spiegare il tutto in poche parole, gli esercizi sensoriali e percettivi sono formati da una serie di attrezzi con superfici e texture differenti, sopra i quali il cane deve camminare (pensiamo, ad esempio a tappetini ruvidi, o con puntine rigide o semirigide che fuoriescono dalla base); gli esercizi propriocettivi statici e dinamici sono composti da attrezzi che creano situazioni di instabilità più o meno intense (cuscini gonfiabili come physio sit, peanut, roller, donut, bosu, pad, ecc…); gli esercizi di coordinazione servono per aumentare la coordinazione, appunto, di tutti gli arti per permettere l’esecuzione di movimenti in modo più efficace (gli attrezzi più conosciuti sono i cavalletti – aste inserite in coni forati – ma non sono certo gli unici); gli esercizi di resistenza servono per aumentare quella capacità fisica che permette di sostenere un determinato sforzo (come l’allenamento sul tapis roulant – resistenza aerobica, i percorsi dinamici alti – resistenza anaerobica, per fare degli esempi).
Il luogo adeguato per il Dog Balance Fit può essere sia una palestra/stanza ampia al chiuso (con pavimentazione in erba sintetica, tappeto antiscivolo o gomma antiscivolo ammortizzata) sia all’aperto sull’erba in luogo piano, non in pendenza, a patto che non piova, l’erba non sia bagnata, non ci sia troppo caldo, eccetera.
Per scegliere la location adatta occorre tenere presente non solo la situazione meteo, ma anche l’emotività del cane (per quelli paurosi o che si distraggono facilmente, il luogo al chiuso sarà il più indicato inizialmente).
Gli strumenti di lavoro possono essere: attrezzi instabili per forma (tutti quei “cuscini” o “palloni gonfiati” come roller, torpedo, peanut, physio sit, ecc.), attrezzi instabili per consistenza (balance pad, trampolino, tappetini morbidi, balance bar, ecc.), attrezzi progettati per incanalare l’instabilità su piani specifici dello spazio (tavolette basculanti unidirezionali e pluridirezionali), tappeti percettivi di varia forma e dimensione con superfici sensoriali in rilievo, tapis roulant sia per l’allenamento alla resistenza, sia in unione con attrezzi propriocettivi per un allenamento variegato e completo.
Occorre pensare anche all’incolumità fisica del cane durante gli allenamenti, quindi gli attrezzi devono garantire la totale sicurezza, essere controllati periodicamente ed essere fermati adeguatamente con opportuni sostegni per taluni esercizi.
Sarebbe opportuno anche controllare la lunghezza delle unghie del cane prima di un allenamento sui gonfiabili, sempre per la sua sicurezza (potrebbe certo risultare pericolosa la foratura di un “pallone” mentre il cane vi è sopra).
Per un lavoro ottimale occorre tenere ben presente le caratteristiche personali del soggetto (età, peso, maturazione fisica, stato emotivo, postura), valutare il livello di partenza ed individuare gli esercizi mirati e gli attrezzi idonei per quel soggetto in base o alla disciplina sportiva praticata o allo stile di vita in generale, e sempre analizzare il binomio (conduttore-cane) nella sua totalità.
Le sequenze operative devono permettere al cane di prendere confidenza con gli attrezzi in uso. La corretta tecnica esecutiva dell’allenamento deve anche e soprattutto considerare, come già nominata nelle righe precedenti, la postura, per individuare eventuali movimenti di compenso o l’irrigidimento di alcuni distretti corporei (ma dedicheremo prossimamente un articolo proprio su questo, per farne capire meglio la fondamentale importanza) e agire di conseguenza.
La qualità di esecuzione degli esercizi deve precedere la quantità (meglio pochi esercizi metabolizzati mentalmente e fisicamente, che tanti eseguiti in modo approssimativo).
La durata del lavoro, come tutto il resto, è sempre soggettiva e dipende dall’allenamento del cane, dagli attrezzi scelti, dagli esercizi, dalle condizioni climatiche, dallo stato mentale, dalle caratteristiche personali.
Gli OBIETTIVI che ci si deve porre con l’allenamento propriocettivo di Dog Balance Fit sono i seguenti:
- Risvegliare e/o attivare la sensibilità tattile dei polpastrelli tramite il riconoscimento della superficie di contatto (che tipo di superficie tocca o su quale superficie cammina o corre: terreno fangoso, sabbia, terreno duro, o scivoloso, o morbido, con sassi, ecc. – e, vi assicuro, non è così scontato)
- Fare prendere coscienza al cane delle modalità di contatto (come appoggia)
- Fare discriminare le sensazioni prodotte (cosa sente: pressione, dolore, calore, vibrazione, ecc.)
- Fare percepire il senso di posizione, il senso di movimento e di forza (avvertire la posizione,lo sbilanciamento, il tono muscolare, la forza applicata, ecc.)
- Esplorare i movimenti propri dell’articolazione (quanto si estendono le zampe in un salto , quanto il ginocchio è disteso, o quanto il ginocchio è “piegato” prima di un salto, quanto è flesso o esteso il gomito durante una corsa, ecc.)
- Distinguere le parti in movimento da quelle fisse (non tutti i movimenti coinvolgono tutti i muscoli del corpo nel medesimo istante)
- Individuare i movimenti di compenso (ogni essere vivente impara a sfruttare le capacità di movimento e di compensazione del corpo attraverso le proprie esperienze come azione e relazione al mondo esterno – ne parleremo approfonditamente in un articolo a parte).
A fronte di ciò e grazie agli attrezzi utilizzati, i BENEFICI FISICI che si ottengono con questo di allenamento sono importantissimi e rilevanti:
- Miglioramento della conoscenza del corpo
- Aumento dell’equilibrio
- Miglioramento della coordinazione
- Aumento della massa muscolare
- Aumento della mobilità articolare
- Aumento della flessibilità muscolare, tendinea e legamentosa
- Miglioramento del tono fisico
- Miglioramento della gestione della forza
- Miglioramento della resistenza (a vantaggio dell’apparato cardio-circolatorio, respiratorio e muscolo-scheletrico)
I BENEFICI MENTALI sono altresì considerevoli:
- Ripristino dell’equilibrio psico-fisico
- Aumento della concentrazione
- Aumento dell’autostima e della sicurezza
- Miglioramento del benessere mentale
“Tanta roba” in una sola disciplina!
Questa è chiaramente una carrellata, un elenco per dare un panorama generico sui vantaggi che si ottengono sia a livello mentale che fisico nel praticare questa ginnastica. Nei prossimi articoli andremo a sviscerare man mano ogni aspetto di questo fantastico allenamento.