lunedì 20 Gennaio 2025

Ti presento… il soccorso sportivo in acqua – Gli esercizi del campionato europeo, esercizio 5

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di CLAUDIO CAZZANIGA – Andiamo a grandi passi verso il selettivo della prima squadra italiana che ci rappresenterà agli europei.
Io, dopo averci pensato bene, ho deciso di non partecipare. Ritengo di avere un cane ancora giovane e ancora con poca esperienza per poter partecipare a certe prove.
Chiuderò come da programma il mio percorso in Francia e Svizzera, poi pianificheremo la prossima stagione… magari con le selezioni del 2020.
Fatto questo breve excursus sui fatti miei, torniamo agli esercizi del campionato europeo: oggi vi descrivo l’esercizio numero cinque.

Svolgimento

Cane e conduttore sono sulla riva.
A trenta metri dalla stessa, distanziati di venti metri l’uno dall’altro, vi sono due figuranti su due surf.
I due figuranti hanno in mano una cima.
Il giudice tirando a sorte indica al conduttore su quale figurante mandare il cane. Il figurante sorteggiato inizierà ad attirare l’attenzione del cane con segnali visivi e vocali ma, al solito, senza mai chiamare per nome il cane.
Una volta giunto sul figurante prescelto il cane afferrerà la cima.
A questo punto il secondo figurante inizierà a farsi notare del cane… lo stesso dovrà dirigersi verso il secondo figurante. Arrivato al secondo figurante il cane deve lasciare la prima cima, prendere quella che gli porge il secondo figurante e tornare verso la riva.
Sarà cura del secondo figurante mantenere la presa della prima cima così che il cane riporti a riva entrambi i surfisti.

Come lo insegno

Inizialmente lavoro a terra.
Due figuranti su due sedie posti ad una decina di metri da me e ad una quindicina tra loro. Inizierei a mandare il cane su uno a farlo tornare da me e poi a mandarlo sull’altro.
Entrambi i figuranti debbono premiare il cane; questo mi serve per insegnare al cane la direzione, così che andare su uno o sull’altro non crei problemi.
Se riesco a mandarlo su un figurante che non lo stimola, quando in acqua il figurante inciterà il cane questi non dovrebbe avere nessun tipo di esitazione.
Contemporaneamente lavorerei sugli apporti e credo che qui, su TPIC di apporti e di come insegnarli ne abbiamo parlato tantissimo… cercate nell’archivio della rubrica e vi sarà dato!

Secondo step. Far interagire tra loro i due figuranti. Inizierei con dei riportelli.
Mando il cane sul primo figurante che stavolta non premia, ma da il riporto. A questo punto il secondo figurante fa un sacco di casino, chiama il cane per nome e si fa portare il riportello.
Se all’inizio il cane tentenna, lo potete accompagnare sia dal primo che dal secondo figurante. Ma se leggete bene gli articoli in archivio sono sicuro che la cosa non è poi cosi difficoltosa.
Certo che se partite da zero zero e volete preparare l’esercizio per luglio… allora la vedo dura 🙂
Andiamo avanti. Mando il cane dal primo figurante. Gli da un riporto.
Il secondo lo chiama e fa uno scambio e dalla fine con il secondo riporto lo richiamo al mio piede. Fatto per un po’ di sedute, mandandolo una volta a destra e una volta a sinistra vedrete che il cane acquisisce la capacità di fare.
La base è un po’ quella già vista del recupero del figurante cosciente e di quello svenuto… e anche su questo trovate l’articolo dedicato.

Ultimo step a terra è quello di sostituire il riporto con delle cime.
Corte, mi raccomando, altrimenti il cane potrebbe inciampare.
Andiamo in acqua. Prima per tempo e con calma abbiamo presentato il surf al cane. Ma il primo step lo faccio senza surf. Due figuranti alle stesse distanza che utilizzavo a terra. Stesso esercizio.
Mando il cane su un figurante, poi sull’altro e poi lo faccio rientrare a riva. Poi inverto mando il cane sul figurante che aveva fatto il secondo la prima volta. Ed abituo il cane a fare le direzioni.
Secondo step. Faccio la stessa cosa, ma questa volta i figuranti rimangono attaccati alle cime. E così iniziamo il traino. Leggero e corto. Se il cane va in difficoltà il primo figurante lascia la presa ed il secondo “rincuora” il cane. Piano piano lo abituate al traino.

Ultima cosa, l’inserimento dei surf.
A questo punto penso di poter dire che il più sia stato fatto. Una volta “digerita” la presenza dei surf iniziate ad allungare le distanze ed affinate le direzioni e lo scambio della cima.
Per lo scambio potete usare tanti sistemi. Il clicker, la pallina, un giochino che poi sostituirete con un altra cima.
Sconsiglio vivamente il cibo perchè è molto invitante e rischiate di insegnare al cane a lasciare troppo presto.
Ricordatevi di provare tutte le posizione dei surf. Allineati, uno più avanti ed uno più indietro e aumentate le distanze.
Correnti, onde, vento possono cambiarvi lo scenario e bisogna essere pronti a qualsiasi evenienza!

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