di SIMONE PILECI – Siamo finalmente giunti alle vacanze, in ogni senso, dato che con questo articolo concludiamo questa prima parte della rubrica… ma tranquilli, la riprenderemo in autunno con alcune novità.
Avviso ai pigri: andate comunque a leggere la fine dell’articolo!
È tempo di vacanze, e che siate fanatici delle vette inviolate come il nonno di Heidi o estremisti del tuffo a bomba, il vostro momento è giunto!
Dopo aver fatto stare il minimo indispensabile ed occupato interamente bagagliaio, ovetto e rimorchio per portare i generi di conforto e sussistenza per il vostro cane (4 collari, 6 pettorine, guinzaglio corto-lungo-flexi-catarifrangente, 5 ciotole, 1 abbeveratoio, triplice copia di libretto sanitario, genealogia e storia clinica delle ultime 3 generazioni, 4 salamotti, elenco dei luminari veterinari della zona di villeggiatura, 21 frisbee, 8 palline, 1 kennel da auto e 1 pieghevole, 2 sacchi da 25Kg di crocche monoproteiche all’unicorno, un pozzetto frigo da 100 litri per la trippa verde, una cuccia, salviette, 3 mantelline e 4 cappottini impermeabili, 2 teli per asciugarlo, shampoo a secco, antiparassitario, crema al cortisone, una longhina, siero antivipera, premi, tanica da 50 litri di acqua per il viaggio, sacchetti per deiezioni, borraccia… e questo solo se siete dei “comuni” proprietari, ma se in più siete anche fotografi aggiungerete due fotocamere, 3 obiettivi fissi e 4 zoom, un set di filtri a lastre, un cavalletto in ghisa, 10 schede di memoria, un pc portatile, 8 hard disk, kit di pulizia, 3 zaini, mouse, lavagnetta grafica, una fotocamera analogica con 4 obiettivi e 20 rullini, un monitor calibrato da 27″, 4 batterie di ricambio, 1 flash ed un piccolo fondale perché il posto dove si va è bello ma non si sa mai…), dicevamo, ora che tutto è stato caricato e che gli sherpa vi stanno attendendo, siete davvero pronti per il vostro fantastico weekend nella località prescelta.
Dopo un breve ringraziamento alla tecnologia per averci dato fotocamere sempre più piccole e smartphone sempre a nostra disposizione, rallegriamoci anche perché per le foto in vacanza non ci sono regole (Yuppiiii!!!) ma solo alcune brevi raccomandazioni per il benessere del vostro cane e per il rispetto degli altri.
Specialmente quando siamo in posti affollati ricordiamoci di non essere di intralcio o di non sforzare il nostro cane, lasciamogli il suo spazio ed i suoi tempi.
Non intestardiamoci nel tentativo di aver a tutti i costi la foto perfetta, ma anzi torniamo a pensare alla fotografia come un tempo, cioè come aiuto per ricordare un momento o un’emozione.
Non è la fotografia stessa il soggetto, ma è solo uno strumento, non andiamo alla ricerca di like forzati, è la situazione che state vivendo che vi chiederà di essere fotografata, e non creiamo apposta una circostanza per fare la foto.
Siete in vacanza, ed i più fortunati lo saranno con il proprio cane. Come ho già detto in altre occasioni, al cane realmente delle foto non interessa molto 😊.
Ma ora basta retorica, parliamo di fotografia. Durante le vacanze dovremmo essere tutti un po’ più rilassati e meno soggiogati da obblighi e vincoli, che ci portano a fare tutto di corsa e subito; pertanto potremmo approfittarne per decidere e dedicarci a fare magari una sola foto per volta, ma prendendoci il tempo che serve.
Usiamo i suggerimenti già visti nei precedenti articoli, ma usiamo magari inquadrature più ampie, così da aumentare le informazioni presenti nella foto, così che in un giorno futuro riguardandola scopriremo o ricorderemo dettagli che avevamo dimenticato.
Limitiamo il numero degli scatti, non facciamo centinaia di foto che poi neanche riguarderemo, ma anzi proviamo a fare una piccola disintossicazione; non sapete quante volte me lo ripeto io stesso, viviamo un po’ di più i momenti senza aver l’ansia di doverli per forza condividere sui social, iniziate prima di tutto a condividerli con il vostro cane.
E per chi invece vuole restare fedele al suo profilo social, non si preoccupi, le immagini di momenti intensi ed emozionanti ottengono comunque più consenso di alcune realizzate con tecniche perfette.
A questo proposito consiglio di ridurre anche l’attrezzatura ed il suo volume, portatevi dietro solo l’essenziale, qualcosa che sia sempre “pronto all’uso”, così che possiate utilizzare senza dover pensare troppo all’aspetto tecnico.
Per esperienza mia personale son passato davvero dal muovermi con chili di attrezzatura e perdermi in interminabili momenti nei preparativi di ogni scatto, ad oramai viaggiare con solo una piccola fotocamera con obbiettivo fisso piuttosto che solo con una vecchia macchina a pellicola (e tra l’altro devo ancora sviluppare le foto dell’anno scorso…).
Per tornare all’essenziale e per riscoprire il gusto delle imperfezioni e della singolarità, quest’anno opterò per fare le vacanze sono con una macchina “istantanea”, come la più celebre Polaroid.
Sicuramente le foto non avranno una alta qualità ed avranno anche una dimensione molto ridotta rispetto a quanto siamo ormai abituati, però d’altra parte posseggono un fascino ed un carattere del tutto diverso; in parte dovuto dall’effetto “vintage” certo, ma soprattutto per il gusto di tornare ad avere una foto stampata tra le mani, da poter toccare e paradossalmente l’attenzione con cui la osserviamo sarà maggiore.
Di fotocamere istantanee oggi giorno ce ne sono di diverse tipologie, formato, immagine e marche, alcune si connettono anche allo smartphone con la doppia possibilità così sia di spostare le foto in digitale che di stampare le foto realizzate con lo smartphone.
Alla fine di tutto comunque il consiglio è di stampare qualche foto in più, non tutte, quelle più significative, non è necessario grandi dimensioni, bastano i classici 10×15 o 13×18, ma vi assicuro che possedere in modo tangibile la fotografia le dona tutt’altra intensità, e opinione personale, rivendendole col passare del tempo appariranno migliori e più belle, a dispetto invece di quelle digitali che viste sugli schermi nel giro di qualche anno divengono rapidamente datate ed obsolete.
Pensate a tutta la vostra vacanza come ha un piccolo reportage, a quei momenti salienti che davvero meritano di essere valorizzati, così che questi una volta isolati possano spiccare ancora di più ed acquisire importanza invece che perdersi magari all’interno di una lunga sequela.
Ricordate solo alcune delle regole base per le inquadrature, anche senza entrare nel merito se la Terra sia piatta o meno, così da non offendere nessuno, sappiamo che sicuramente l’orizzonte per semplice definizione è orizzontale e pertanto il mare non pende, altrimenti si sarebbe già svuotato da tempo.
Attenzione a curare lo sfondo nei luoghi affollati e soprattutto a chi vi ci comparirà.
Per concludere vorrei proporvi comunque un modo per rimaner in contatto, e sfruttare questo periodo per vedere nella pratica alcune delle vostre foto, senza paura di critiche o vergogna, ma solo per condividere e crescere tutti insieme.
Per chi fosse anche più temerario può scrivermi, anche in privato, per consigli e suggerimenti; nel corso di questa estate vorrei raccogliere le vostre domande più frequenti e quelle che sono le maggiori difficoltà da voi segnalate, così da poterle successivamente trattare nello specifico.
Per questo a chi volesse partecipare direi ogni volta che pubblicherete una foto della vostra estate con il vostro cane utilizzate l’hashtag #tipresentolamiavacanza, (e taggateci!) così oltre all’aspetto ludico/fotografico, speriamo possa anche in parte aiutare a coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica su una maggiore tolleranza e rispetto.
Invece di condannare l’abbandono (anche se assolutamente giusto, ovviamente!) mostriamo come possa essere possibile e quanto possa essere bello includere a pieno nella nostra vita e condividere esperienze ed emozioni con i nostri cani.
Partecipate tutti e condividete!!!! SPLAAAASH!!!