sabato 16 Marzo 2024

Ti presento… il Dog Balance Fit – L’osservazione posturale

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Annalisa Badi
Annalisa Badi
Istruttore Cinofilo e Formatore, per anni mi sono occupata della rieducazione di cani problematici, a cui poi ho affiancato il lavoro in propriocezione. Innamorata dello Sport da sempre, ho gareggiato coi miei cani in Agility e pratico altre discipline sportive per passione. Ho portato e fatto conoscere la ginnastica propriocettiva per cani in Italia grazie sia alle mie conoscenze cinofile, sia alle conoscenze in ginnastica posturale e propriocettiva per le persone delle quali sono istruttore. Ho ideato il Dog Balance Fit e sono Resp. Naz. del Dog Balance CSEN. Studio e mi confronto costantemente con professionisti che operano nel settore del benessere animale, perchè solo attraverso il confronto e l'aggiornamento si può crescere e migliorare.

di ANNALISA BADI – L’aspetto fondamentale e di maggior rilievo, sia prima dell’inizio di un allenamento o di una sessione di lavoro in Dog Balance Fit, sia per tutta la durata di questo, è l’analisi posturale del cane.
Dopo l’anatomia muscolo-scheletrica, è il secondo argomento che i futuri aspiranti Tecnici in Dog Balance Fit Csen affrontano durante il corso di 1° livello, ed è la base di partenza per tutti gli esercizi in propriocezione, ma, come vedremo, non solo certamente per quelli.
Perché è così importante saper leggere la postura? Intanto iniziamo col dire che la propriocezione è intimamente legata alla postura: i cambiamenti nella postura influenzano la propriocezione e i cambiamenti della propriocezione influenzano le posizioni strutturali e dinamiche.

Vediamo di spiegare meglio: riportando la definizione di E. De Col, la postura è la posizione che il corpo assume nello spazio e nelle varie situazioni, adattandosi e opponendosi all’azione della forza di gravità che la schiaccia verso il suolo. Il suo obiettivo è mantenere l’equilibrio, sia in condizioni statiche (da fermi), che dinamiche (in movimento). Tutto questo dovrebbe avvenire col minor dispendio energetico e la migliore ripartizione del lavoro tra le diverse componenti del corpo. Proprio l’aspetto “economico” della postura è quello che ne determina la qualità, in quanto essa è ritenuta efficace quando consente al soggetto di muoversi col minimo sforzo.
Nel linguaggio comune, col termine postura, si intende l’atteggiamento generale del soggetto a muovere il proprio corpo in un certo modo.
Solitamente, non manteniamo coscientemente una postura “normale”, ma alcuni muscoli lo fanno per noi, e non dobbiamo neanche pensarci.
Per mantenere una postura corretta, è necessario disporre di un’adeguata flessibilità e forza muscolare, del normale movimento articolare nella colonna vertebrale e in altre regioni corporee, nonché di muscoli posturali efficienti e bilanciati.
Una buona postura ci aiuta a stare in piedi, a camminare, a sederci e ad affrontare posizioni che mettono a dura prova i muscoli e i legamenti durante i movimenti e le varie attività, anche sportive.

Una postura corretta:
• ci aiuta a mantenere le ossa e le articolazioni nel giusto allineamento, in modo che i nostri muscoli siano usati correttamente, diminuendo l’usura anormale delle superfici articolari che potrebbe causare artrite degenerativa e/o dolori articolari;
• riduce lo stress sui legamenti che tengono insieme le articolazioni, diminuendo la probabilità di lesioni;
• permette ai muscoli di lavorare in modo più efficiente, consentendo al corpo di usare meno energia;
• aiuta a prevenire affaticamento muscolare, disturbi da uso eccessivo e persino dolori muscolo-scheletrici.

Se un soggetto non si sente “perfettamente” al top, sia a livello fisico (accusa dolori di varia natura), sia a livello emotivo (situazioni di stress o ipereccitabilità..), attua, anche in forma inconscia, una sorta di “protezione del corpo” o di compenso per togliere il peso/dolore dall’area o aree interessate. Ecco che si avrà una “cattiva” postura.
Quando questo accade, può succedere che i muscoli del corpo che sostengono più peso o che proteggono la zona interessata, ad esempio, cambiano nel loro tono e diventano meno flessibili, ma più forti per mantenere questo peso extra (queste aree di sovra-utilizzo, creeranno nel tempo problemi muscolari dolorosi, con conseguente dolore cronico).

Diversi fattori contribuiscono a una cattiva postura :
• equilibrio muscolare alterato
• presenza di un trauma che ha determinato un danno a tessuti o ossa
• componente fisica e abitudini sportive
• fattori ambientali
• condizioni ereditarie
• fattori psichici e caratteriali
• eventuale condizione patologica

C’è da dire che non esiste la postura perfetta, ma esiste la miglior risposta che il corpo può dare in una determinata situazione.
Tuttavia, questa risposta non sempre garantisce il benessere del soggetto; ci sono alcuni casi di postura scorretta senza sintomatologia algica.
Il saper leggere la postura del cane è utile e fondamentale per il suo benessere, soprattutto se si tratta di cani atleti: infatti, ogni attività sportiva sollecita in maniera più o meno elevata l’apparato muscolo-scheletrico e gli effetti di queste sollecitazioni possono essere amplificati, se il soggetto non è in grado di assumere posture bilanciate e corrette.

Prima e durante l’allenamento propriocettivo, la lettura posturale è indispensabile: ci serve per individuare quali esercizi e quali attrezzi sono adeguati per quella determinata sessione di lavoro e in quel momento, quali esercizi sono da evitare, quando l’allenamento è eventualmente da interrompere e quando suggerire al proprietario una visita specialistica da un professionista medico veterinario e/o esperto in osteopatia animale.
Questo non vuol dire che il cane non sia sano, assolutamente no.
Può trattarsi di un soggetto super sportivo, allenato, controllato, con Rx alla colonna, alle anche, ai gomiti tutte buone, con esami del sangue perfetti, con check up nella norma; ma che, per un trauma, per un infortunio passato inosservato, per un malessere, per un disagio emotivo (per citarne alcuni), ha assunto una postura di comodo non ideale, conseguente ad uno squilibrio creatosi in seguito al sintomo doloroso o emozionale, che un occhio non esperto non riesce a rilevare.

Per questo motivo,tutti gli allenamenti di Dog Balance Fit sono solo e soltanto a formula individuale, anche se si tratta di cani già navigati.
Dopo aver interrogato il proprietario/conduttore sulla vita e salute del cane, occorre valutare, studiare, analizzare ogni volta e ad ogni sessione di lavoro il cane che abbiamo davanti.
Si osservano in generale le varie andature (come cammina, come trotta,come muove gli arti, come gestisce il corpo, come sono gli appiombi, come muove la coda, come presenta il bacino,…), si esamina il modo in cui si siede e si mette a terra su una superficie piana non scivolosa (fa fatica? come risulta la schiena? come appoggia gli arti anteriori? e i posteriori? come appare il collo?…).
Poi si va a “testare” il cane su alcuni attrezzi propriocettivi non troppo instabili, scelti in base alla taglia del cane, alla sua emotività e alle informazioni ricevute con le analisi precedenti.
E si analizza il corpo in ogni sua parte: si osservano i piedi , i gomiti, le spalle, il petto, il collo, le orecchie, gli occhi, la schiena, le ginocchia, il bacino, la coda,le cosce… con particolare attenzione alla ripartizione del peso di ogni singola zampa.
Tutti questi dati servono per consigliare al meglio il proprietario e soprattutto per non proporre al cane esercizi che andrebbero o a confermare e/o a peggiorare una postura scorretta, se è presente; ad esempio, lavoro in scarico di una articolazione, e si propongono esercizi inappropriati, il cane utilizzerà maggiormente il distretto corporeo più forte e che gli dà più sicurezza e andrà conseguentemente a rafforzare sempre di più i gruppi muscolari già maggiormente utilizzati o sovraccaricare gruppi muscolari già affaticati, con ripercussione sulla struttura muscolo-scheletrica.

Un buon allenamento propriocettivo deve tenere conto di tutti questi fattori e deve mirare sempre all’armonia e all’equilibrio del corpo, e nulla deve essere lasciato al caso.
Non si può fare propriocezione senza tenere conto dell’assetto posturale.
L’osservazione posturale sarà ripresa più volte nel corso degli articoli che verranno, soprattutto analizzata non in forma così teorica, ma unita alla parte pratica, quando ci si addentrerà nella spiegazione degli esercizi di Dog Balance Fit.

La foto di apertura dell’articolo è di Martina Bruscoli

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