martedì 16 Aprile 2024

Vivere con una bambina (molto) cinofila

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

Tre anni.
Sono solo tre anni che Giada è con noi.
Sono già tre anni che Giada è con noi.
Non so se quest’anno, sia per le questioni mondiali sia le nostre vicende personali – come molti sanno il papà di Fabiana a inizio Gennaio ha avuto un arresto cardiaco ed è stato fino ai primi giorni di marzo in ospedale (giusto in tempo per evitare il caos negli ospedali dovuto al coronavirus) – il tempo sembri scorrere, non so se sia semplicemente che dopo i 2 anni magari la bimba cresce più in fretta, ma Giada a volte sembra davvero cresciuta tantissimo.
Certo, a volte sembra ancora così piccola e non solo così grande… però un aspetto è stato costante sin dal suo primo giorno in casa: l’amore per i cani (sì, okay, poi si è esteso a gatti, tartarughe, pappagalli, galline e tendenzialmente qualsiasi cosa – a parte gli insetti, quelli le fanno ancora paura – ma non state a guardà il capello).
Certo, non possiamo avere certezze della sua effettiva cinofilia finchè era un batuffolo minuscolo che viveva avvoltolato in coperte, fagotti e affini. Però già all’epoca non dava affatto segnali di disagio, paura o fastidio nell’interazione con i nostri cani, anche quando si trattava dei morbidini, che all’epoca erano tipo 5 volte lei.

Certo, ha comunque mostrato sin da piccola interesse per le letture a tema, ma visto che non sa leggere forse non era sufficientemente attendibile come indicazione. Anche se se le foto dei cani, oltre ai cani in carne ad ossa, hanno sempre attirato la sua curiosità.

Ormai però ha 3 anni e si eprime in maniera più completa e possiamo decisamente essere sicuri della sua cinofilia (chissà da chi avrà preso).
Però vivere con una bambina così tanto cinofila non è che sia solo rose e fiori. Ad esempio perchè ancora non sembra avere ben chiaro il concetto di “cani di famiglia” e “cani estranei”.
Per carità, essendo figlia di un padre che da piccolo causò numerosi infarti alla mamma andando a ronfare con i cani nel box in allevamento, o a spupazzare cani qua e là in expo, a volte spiegando alla mamma “quello lì non toccallo pecchè ‘inghia” e quant’altro, ha tutti gli alibi del caso sulla poca accortezza nell’approccio coi cani.
Però visto che mamma e babbo la mettono spesso in guardia su cosa sarebbe meglio evitare (cinofili fino al midollo sì, incoscienti no, almeno credo!), ogni tanto potrebbe almeno far finta di darci retta.

Come no. Ad esempio, qualche mese fa la Jack Russell di un nostro vicino era riuscita a uscire dal giardino di casa sua ed era venuta davanti al nostro cancello… e Giada tutta felice al suono “MA BELLA CAGNOLINA!” stava già partendo a coccolarla, pur non avendola mai vista prima.
Una settimana fa abbiamo dovuto farle fare una piccola visita, e ha accettato di andare soltanto una volta saputo che questo dottore, che ha la casa accanto allo studio medico, aveva un cagnolino e che forse glielo avrebbero lasciato salutare.
Le occasioni in cui Fabiana l’ha portata a far visita a un’amica (quando ancora si poteva…) che ha un’azienda agricola sono state per Giada giornate di enorme giubilo, anche perchè quest’amica ha anche dei Lagotti, che nella traduzione di Giada sono “i ricciolini”.
Insomma, inserite un cane (o quasi qualsiasi animale) nell’equazione a Giada sarà felice.

Solo che ogni tanto un po’ di prudenza, oltre alla felicità, almeno a noi genitori non farebbe proprio schifo!
Abbiamo già raccontato di come quando Pasticcino è stato operato, nonostante gli inviti a non stargli troppo vicina specie nei primi giorni post-intervento, arrivando anche a metterla giù dura con “Guarda che se fai così Pasticcino ti morde!” lei rispondesse serafica “No, Pai non modde me”.
Per carità, Giada era comunque delicata e non si avvicinava a “Pai senza mutande”, come Fabiana lo ha descritto per non far sembrare qualcosa di negativo la rasatura su tutto il posteriore del nostro prode cucciolone, ma parlavamo comunque di un intervento invasivo con lunghi tempi di recupero, un po’ di prudenza in più veniva spontanea.
Macchè. Lei era convintissima che Pasticcino avesse bisogno di un po’ di Giada-therapy e lo ha assistito come una premurosa infermiera.

Altrettanto difficile è farle capire il concetto di non dare fastidio ai cani mentre mangiano… certo, entra in gioco anche un po’ la fortuna/sfortuna di avere tutti cani a cui è stato insegnato di non essere possessivi sul cibo (in questo Bisturi è stata un’ottima maestra per alcuni di loro, non è stato solo “lavoro umano”).
Perchè lei regolarmente, oltre a voler aiutare a dare la pappa ai cani, ha la routine di tenersi una crocchetta per sè, crocchetta che si porta un po’ in giro e poi concede o a Destiny o ad Aladino.
Peccato che la crocchetta invece che semplicemente prenderla dal bidone delle crocche o dal misurino prima di dare a pappa ai cani… spesso la prende da una ciotola.
E va bene che noi siamo sempre lì vicino, e va bene che ha i cani non possessivi, però noi la mettiamo sempre in guardia… il bello è che probabilmente passiamo per esagerati e pazzi noi, dato che i cani non le danno motivo di pensare che non abbia ragione lei, che non concepisce proprio il fatto che i cani possano non essere sempre e solo amici e compagni di giochi.
E questo nonostante sia capitato che qualche volta ad esempio con la sua esuberanza cinghialesca si sia guadagnata qualche rimbrotto.

Oltre a farci ammattire e preoccupare però… la sua cinofilia è anche un sacco divertente.
Specialmente ora che comincia ad avere un po’ di cognizione di causa in ciò che fa (poca, eh!).
Se qualche mese fa dopo aver visto Fabiana provare la coreografia di Dog Dance con Destiny ha preso il foulard che fa parte del “costume di scena” e lo ha indossato, probabilmente convinta che quello fosse lo strumento magico che dava il potere di farsi dar retta dai cani iniziando a girare per la stanza dicendo “Gira! Op! Orsetto!”, adesso inizia a capire i concetti di esercizio, marker, premio e via dicendo.

Infatti succede che dica A ME “Babbo, resta”, inizi ad allontanarsi continuando a dirmi “reeeeesta” (sulla ripetizione del comando dobbiamo lavorarci ancora un po’), poi torni indietro festante dicendomi bravo babbooo e mi porga un immaginario bocconcino.
Ogni tanto lo fa anche con i cani, eh.
Solo che di solito non le danno retta, creando in lei grande disappunto e finanche qualche pianto. Quindi io e Fabiana ogni tanto la aiutiamo un po’: ad esempio è riuscita a far sedere Aladino, abbiamo anche la testimonianza video.
Questo le potrebbe valere già almeno almeno un paio di diplomi da educaddestratristruttrice, contando la capacità di Aladino di capire qualcosa.

Ora qui in Piemonte siamo in zona rossa e cani vede di nuovo solo i nostri, ma nei mesi scorsi oltre ai suddetti ricciolini ha visto spesso anche Charlie e Katy, i cani della nostra amicallieva Monica.
E ha visto Monica provare la sua, di coreografia di Dog Dance… e vuoi che non provasse a imitarla? Spesso iniziava a fare giravolte al suono di “il cane gira intorno e dopo giro io”, provando ogni tanto a coinvolgere anche Aladino nella sua attività (ovviamente senza fortuna). Interrogata sulle sue azioni rispondeva candidamente “sto imitando Mochica”.
Inutile dire che a Giada non piace solo Monica che fa cose buffe ed è divertente da imitare, ma le piacciono anche da matti Katy e Charlie: una sera di Agosto siamo andati a trovarli, il risultato lo vedete nelle foto.

Insomma, ci aspettano anni di scende molto morbidine e sicuramente anni di infarti per i pericoli corsi e più o meno scampati; al momento è riuscita a farsi fare più male dalle galline (ne ha trattenuta una in braccio e si è fatta graffiare un po’) e dall’ultimo gatto arrivato Capo Rosso (che da buon gatto ogni tanto si stufa dei giochi e dà qualche zampata, ma è cucciolo anche lui e sono più “sberloni” che unghiate) che non dai cani, e forse anche questo dimostra che nonostante la sua curiosità e il suo entusiasmo si rivolgano a quasi tutto il regno animale, con i cani trova un feeling particolare.
Che sì, ci manda ai matti soprattutto per il suo reiterato non filarsi di pezza i consigli di semplice prudenza, ma ci fa anche venire gli occhi a cuoricino per tutte le cose tenere che fa.
E allora buon compleanno, Giada, con l’augurio di essere sempre così morbidina, sempre così cinofila e quasituttofila, e la speranza – probabilmente vana – che tra questa infanzia in cui ci consideri adultichenoncapiscononiente e l’adolescenza in cui ci considerarei vecchichenoncapiscononiente, almeno una piccola fase in cui ti degnerai di darci retta ce la concederai!

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