sabato 28 Settembre 2024

Fai da te per cinofili: realizziamo 3 tipi di guinzaglio

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Nello scorso appuntamento abbiamo visto quale materiale fosse necessario per procedere alla creazione dei nostri primi guinzagli. Sicuramente nel frattempo vi sarete procurati il suddetto, materiale (veeeero?), quindi passiamo all’azione!
Ah, se volete vedere alcune delle mie creazioni, potete seguirmi su Instagram

IL GUINZAGLIO CLASSICO A CORDONCINO

Partiamo con il progetto più semplice, che è il guinzaglio intrecciato a quattro capi. Penserai che la classica treccia da tre sia più semplice, ma fidati di me.
Oltre ad essere facilissimo da fare, il guinzaglio “da quattro” ha l’enorme vantaggio di non avere giunture sul punto più delicato, quello vicino al moschettone. Quando ho iniziato a fare i guinzagli, la mia più grande paura era che un nodo cedesse. Allora mi son detta che se questo era il destino, preferivo che succedesse “vicino a me”, cioè a livello dell’impugnatura. Ovviamente non mi si è mai sciolto neanche un nodo, ma il pensiero è rassicurante, non trovi?
L’altro vantaggio di questo guinzaglio è che è quello, secondo me, con il miglior rapporto tra fatica di realizzazione (inesistente) e bellezza del risultato finale.

Useremo 10 metri (calcolati molto approssimativamente, come spiegato nello scorso articolo) di treccia in polipropilene o paracord, in due colori diversi. 5 metri colore A, 5 metri colore B. Chiaramente puoi fare un guinzaglio monocolore, ma se ne usiamo due sarà più facile per me spiegartelo.
Infiliamo le nostre due corde nel moschettone, pieghiamo a metà, agganciamo il moschettone a qualcosa che ci faccia resistenza. L’ideale sarebbe una persona paziente, ma può andar bene la maniglia di una finestra, o lo schienale di una sedia.
E partiamo a intrecciare!!

Iniziamo incrociando due corde dello stesso colore. Ora incrociamo le due corde dell’altro colore, in modo che il nuovo incrocio si sovrapponga al precedente. E proseguiamo cosi’, scambiando di posto i due capi di corda dello stesso colore finchè non abbiamo raggiunto la lunghezza desiderata del nostro guinzaglio.

N.B. la lunghezza desiderata la decidi tu. Ricorda che la misura va calcolata a partire dalla testa del moschettone, e che con l’utilizzo la treccia si assesterà allungandosi di qualche centimetro. A me personalmente piace calcolare una lunghezza che, partendo dal collo del cane, mi permetta di alzare il braccio senza impiccare la creatura se devo sistemarmi il cappello o farmi vedere da qualcuno in fondo al parco. Quindi guinzaglio leggermente più lungo per il cane piccolo, leggermente più corto per il cane grande. I 10 metri di materiale che ho calcolato ti daranno un guinzaglio “a norma di legge” lungo circa 150cm. 

Quando abbiamo raggiunto la lunghezza desiderata, infiliamo un segnaposto (stuzzicadenti, pezzo di cotone, tappo della penna… quello che capita, e andiamo avanti ad intrecciare finchè non abbiamo raggiunto la lunghezza giusta in base a quanto ci piace larga la maniglia.

Finito di intrecciare, Separo i colori e creo un semplice nodo giusto per fermare il lavoro. Piego la mia treccia facendo riferimento al segnaposto che avevo inserito, e infilo due capi di corda sotto alla treccia.

Prendo uno dei capi della corda, appoggio gli altri al guinzaglio e inizio a creare il nodo. Appoggio un dito della mano non dominante al guinzaglio e avvolgo la corda lunga tutto intorno, senza incrociarla, per un certo numero di volte. Tolgo il dito, facendo attenzione a non scompigliare il lavoro, e al suo posto infilo il capo della corda. Partendo dall’alto, cioé dalla maniglia che ho creato, arrotolo dolcemente il mio rotolino in modo da stringerlo bene intorno al guinzaglio, e tiro il capo che avevo portato su. Ripeto più volte fino ad ottenere un cappio strettissimo.

Taglio la corda che avanza, a circa mezzo cm dal guinzaglio, e la fondo con l’accendino, utilizzando il lato dell’accendino (MAI le dita! Se hai usato il polipropilene ti bruci, col paracord ti ustioni proprio!) per schiacciare il materiale fuso contro il guinzaglio, nascondendolo più che posso. Se la corda che avanza dall’altra parte è abbastanza lunga, posso fare altri cappi alternando i colori, altrimenti taglio e brucio anche quei capi, “spalmandoli” nel modo più discreto possibile.

Fotografo il tutto per vantarmi sui social network, e poi mi fiondo a testarlo al parco col mio cane.

IL GUINZAGLIO REGOLABILE A TRECCIA

In questo tutorial non ci dilungheremo tanto sulle tecniche di intreccio e di chiusura, perchè (dando ovviamente per scontato che ogni lettore metterà in pratica ognuno dei tutorial che saranno via via presentati, finendo per possedere più guinzagli di un negozio!) una treccia a tre capi crediamo che la sappiano fare tutti.
Potevo iniziare da questa, ma vedremo che il numero dispari ci pone una sfida più complessa in termini di sicurezza del collegamento tra guinzaglio e moschettone. E poi colgo l’occasione per tediarvi due minuti con la mia inutilissima opinione su quello che per me è il male dell’universo, ovvero il guinzaglio flexi.

Lo odio in tutte le sue parti. Più di tutto, odio l’impugnatura rigida. Non posso passare il guinzaglio sul polso per usare le dita, mi sudano le mani, e se il cane dovesse tirare, non credo che con le sole dita di una mano riuscirei ad opporre resistenza.
Mi inquieta anche il fatto che il guinzaglio sia un cavetto metallico, per quanto rivestito. Certo, è resistente. E senz’altro sono io l’unico genio che se lo è fatto scorrere lungo la pelle con tutta la gioia che ne consegue.

Ma soprattutto, mi terrorizza l’idea che il cane sia in un punto, e io lontanissima da lui ma legata da un filo invisibile. Posso fare lo sgambetto a qualcuno, e il cane scemo che mi ritrovo di sicuro girerebbe tutto intorno ad un albero appena mi distraggo.
Ma naturalmente uno non può e non deve distrarsi mentre porta a spasso il cane! Lo devi sempre tenere d’occhio e stare pronta a intervenire.
Sono d’accordo, quindi se penso che il cane possa allontanarsi fino a tre quattro cinque metri da me, tanto vale che lo liberi! Meglio richiamarlo con la voce che aspirarlo in retromarcia col guinzaglio.
Sta di fatto che in molte situazioni di passeggiata ci sta, di avere bisogno di diverse lunghezze di guinzaglio. Cortissimo in strada, medio quando passeggio nei vialetti, lungo se abbiamo opinioni diverse circa l’opportunità di esplorare il centro di un cespuglio. O se ho un cucciolo scemotto che deve ancora fare pratica con il richiamo.

E poi c’è l’altro utilizzo del guinzaglio: quello rischiosetto ma a volte necessario, ovvero legare un attimo il cane in un posto. Se devo entrare un secondo al bar a comprare la merenda ai bimbi, o nel mio caso quando sono in campeggio e anche se non li lascio mai da soli in tenda devo garantire che non sconfinino ad annusare nelle piazzole dei vicini.
Queste due esigenze per me si conciliano alla perfezione con il guinzaglione lungo lungo regolabile.
Adesso lo facciamo.

INGREDIENTI
I soliti 10 metri (circa) di corda, questa volta in un unico pezzo.
Due moschettoni (io qui uso quelli a pera, perchè mi piacciono di più esteticamente)
Quattro anelli zincati, saldati, in acciaio inox.
(forbici e accendino, ovviamente, come sempre).

Piego la mia corda in tre capi, lasciando una lieve eccedenza all’estremità. Per mia comodità (tu puoi fare diversamente!) non taglierò la corda. Sarà un po’ più rognosa da intrecciare, ma se cambierò idea disferò senza sprecarla.

Il moschettone questa volta sarà infilato solo tra due capi. Il terzo, lo annodo intorno agli altri due con un nodo singolo, bello stretto, e sempre lasciando una coda per rifinire in sicurezza. Inizio ad intrecciare.
Quando ho intrecciato per circa 20cm, inserisco un anello. Continuo a intrecciare, inserendo un anello ogni 60cm circa per tre volte. Infine, intreccerò per altri 40cm prima di inserire il secondo moschettone.

Rifinisco con cura intorno ai due moschettoni, taglio e fisso il tutto con l’accendino.
Ho ottenuto un guinzaglio ungo circa 240cm (più i moschettoni) che potrò accorciare in base alle mie esigenze agganciando il secondo moschettone all’anello desiderato.
Non trovi che sia più pratico (e soprattutto, molto più carino!) di un flexi?Naturalmente la lunghezza totale e la distanza tra i guinzagli sono del tutto personalizzabili!

IL GUINZAGLIO A CATENELLA (sempre meglio che tenere il cane alla catena!)

L’ultimo guinzaglio che ti propongo è anche, per certi aspetti, il più semplice da realizzare. Come minimo, ha il vantaggio di non richiedere particolari calcoli sulla lunghezza della corda da utilizzare: lo lavoreremo con una tecnica che ci permette di srotolare la corda direttamente dal gomitolo, e tagliarla senza sgradevoli avanzi quando avremo finito.
Inoltre colgo l’opportunità, mantenendo la mia promessa di “tecniche semplici senza strumenti particolari”, di insegnarti la tecnica base per la catenella all’uncinetto, facendoti però utilizzare solo le mani.
Avrai il tuo guinzaglio, e se vorrai potrai lanciarti a capofitto nella produzione delle mille cose genialissime che si possono realizzare solo con l’uncinetto!

Ci serve il solito moschettone e la solita decina di metri di corda. In questo caso, lavorando con le mani, il paracord che è più soffice potrebbe essere il materiale ideale.
La cosa importante che devi sapere subito su questo guinzaglio è che se pensi di inserire anelli, o anche perline (la lavorazione si presta benissimo!), devi infilare tutto quanto nella corda “prima” di iniziare a intrecciare il guinzaglio, per tirarli su e lavorarci intorno quando raggiungi il punto in cui vorrai inserirli. Vero che dieci metri di corda sono corti e si possono srotolare, ma se hai comprato un chilometro di paracord… meglio fare le cose nel modo giusto da subito!

Esempio di guinzaglio a catenella con perline inserite. Non lo trovi carinissimo?

Lascio una coda lunga (la userò poi per rifinire il lavoro).
Piego la corda, e inserisco questa specie di anello nel mio moschettone.
Infilo il pollice e l’indice in questo anello, e per prima cosa acchiappo il capo più corto. Lo tiro attraverso la corda e stringo.
Questo mi serve solo per “fermare” il capo con cui chiuderò il lavoro. Ovviamente da qui in avanti lavoreremo con la parte di corda più lunga.


Infilo le dita nell’anello che ho creato prima, e acchiappo la corda per farla passare nell’anello. Sistemo il tutto per creare un bel nodino ordinato.
Ecco, questo è sostanzialmente quello che farò per tutta la lunghezza del guinzaglio! Mi spiego con un video.


Quando ho raggiunto la lunghezza desiderata (considera che assestandosi, il guinzaglio si allungherà un pochino) chiudo il tutto con i soliti due nodi a cappio.
Fin troppo semplice, non trovi?
Tutto qui… aspetto le foto dei guinzagli realizzati da voi, e vi ricordo che mi trovate anche su Instagram

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