Ogni tanto vado in crisi d’astinenza da apprendimento cinofilo sul campo. Il lavoro, la famiglia, le cavallette… alla fine il tempo che dedico alla cinofilia pratica si riduce al lavoro coi cani degli altri, trascurando i miei.
Per questo, quando sono venuta a sapere che al centro cinofilo Baulandia di Monica Condemi ci sarebbe stata una giornata dedicata a una disciplina che non ho mai provato prima, mi sono venuti gli occhi a cuoricino e ho immediatamente deciso di partecipare.
Ed è stato così che domenica 11 luglio ho fatto la prima conoscenza con la Rally Dance, il giovanissimo sport cinofilo ideato da Paola Soccini.
In cosa consiste questa attività? È presto detto. Si tratta di un mix tra Rally Obedience e Dog Dance. Dalla prima disciplina si prende la struttura (non sapete cosa sia? Leggete qui): un percorso a “tappe” indicate da specifici cartelli standard che danno un’indicazione grafica dell’esercizio richiesto in quel punto. Principalmente della Dog Dance sono i singoli esercizi (qui trovate invece qualche dettaglio in più sulla disciplina): i cosiddetti “tricks”, gli esercizi di destrezza.
Abbiamo, insomma, un percorso standard che prevede l’esecuzione di tricks specifici che vengono valutati da una giuria.
Indovinate un po’? È un sacco divertente! Sì, lo so. Sono di parte e lo dico di qualsiasi disciplina cinofila (non è colpa mia se sono tutte fighe).
Ma non sono qui per spiegare i dettagli sulla materia: per quelli rimando a Marica Malacrida, l’Istruttrice che ha tenuto la lezione (con grande tenacia e professionalità sotto un sole impietoso); se mi mettessi a definire dettagli su un’attività che ho provato per un giorno solo, sicuramente finirei per sparare qualche fesseria, quindi passo oltre e mi limito a raccontare la mia personale esperienza di questa indimenticabile giornata!
Partiamo dai giorni precedenti, in cui Monica Condemi mi scrive, scherzando: “Porterai Aladino, vero?”
Per chi non lo sapesse, Aladino è il mio chihuahua.
Il mio principale cane da sport è Destiny, la border collie, perché è estremamente versatile e perché i miei rottweiler stanno invecchiando (e qualcuno purtroppo non c’è più). Ho un rottweiler giovane, Pasticcino, ma è un po’ sciancato e tendo a non chiedergli più di quello che spontaneamente fa (tipo saltare da fermo recinzioni alte un metro. Perché è sciancato, sì, ma non lo sa…).
Insomma, un po’ ci penso ad Aladino, ma poi capisco che Destiny ci rimarrebbe troppo male se andassi a fare addestramento senza di lei. E poi, con Destiny difficilmente si fa brutta figura. È un border collie.
A quanto pare, però, il suo Destin-o era un altro: la sera prima dell’evento ha cominciato il calore, perché lei è specializzata nell’andare in calore ogni diamine di volta che devo farci qualcosa insieme, così ho dovuto per forza ripiegare su Aladino, con conseguenti sguardi stucchevoli il mattino dopo (“Ma davvero non mi porti, mamma? Ma io sono brava. Sono tanto bravibravina. Eddai mamma. Lo so che hai i bombi nello zaino, li sento. Ti prego, portami con te! Tipregotipregotiprego!“, in loop).
E via, la domenica mattina ho caricato in macchina il COSO (“Chebbello! Sono stato scelto! È il mio momento di gloria! Dev’essere il mio compleanno!“) e insieme siamo partiti alla volta di Chiusa di Pesio, un Comune montano in provincia di Cuneo.
Appena arrivati non c’è stato dubbio che fossi l’unica col cane da borsetta, ma nessuno ha giudicato in base alle apparenze: la compagnia era simpatica e cordiale, ed anche i loro cani non erano da meno; ad eccezione di qualche fisiologica antipatia, potevamo tenere più o meno tutti i cani insieme senza problemi, cosa a cui sono poco abituata, venendo dal mondo dei rottweiler ed essendo probabilmente io stessa diventata un rottweiler per osmosi (anche se secondo Davide sono più uno staffordshire bull terrier).
Insomma, pronti via, senza troppe chiacchiere tecniche ci siamo buttati subito sulla pratica provando i primi tricks. Aladino era totalmente digiuno, così abbiamo fatto la maggior parte del lavoro col bocconcino: devo riconoscere che ha fatto molto meglio del previsto, spacciandosi per un cane vero a dispetto dalla condizione di partenza; ha persino quasi imparato un esercizio per lui nuovo, il “rotola”. (Monica mi diceva spesso che sono troppo prevenuta ed offensiva nei confronti di Aladino… chissà perché).
Ad ogni modo, Aladino si è divertito (e stancato) tantissimo, e così è stato per tutti i cani presenti: e anche chi magari cincischiava un po’ sui mille odori presenti al campo alla fine scopriva che la Rally Dance era più interessante e si lasciava coinvolgere nonostante il caldo (ovviamente domenica è stata la giornata più calda di tutta l’estate a Chiusa di Pesio). Ma siccome un’immagine vale più di mille parole (ma non era “un gesto”? Vabbè), anziché stare qui a rimestare la polenta vi illustro qualche “faccia felice” della giornata, qualche performance e soprattutto un percorsino fatto correttamente da Marica, casomai vi chiedeste quale sia il “modo giusto” di completare il tracciato.
Fermi, fermi! Non andate ancora via.
Aladino, naturalmente, ha voluto provare anche il “percorso della paura” di Baulandia, per dimostrare di essere un vero cane superfigo.
Vi prego, guardate ancora questo video. Se no si offende.