Sabato primo di aprile abbiamo ripreso, in maniera esageratamente anticipata rispetto al nostro solito, la stagione del lavoro in acqua. È stata una scommessa più che una gara ben preparata, perchè in acqua avevamo solo due allenamenti fatti.
Ma diciamocelo… una gara così vicina la si poteva lasciar scappare?
Ad essere sincero puntavo molto più sul lavoro a terra, convinto che con quello avrei potuto andar a tappare i buchi che immaginavo avremmo lasciato in acqua… Invece…
Costa Azzurra. Precisamente Antibes, dipartimento delle Alpi Marittime.
Quattro ore e mezzo da Bergamo, cittadina situata subito dopo Nizza.
Siamo stati ospiti del Club “Terre Neuve 06” che per la prima volta nella sua storia ha organizzato una gara. E che gara! Brevetti in mare, selettivi e brevetti di primo e secondo grado. Nessun binomio iscritto al terzo grado.
Prima volta anche per la Sig.ra Anne Heno, chiamata a giudicare la due giorni; Anne per tantissimi anni è stata l’instancabile segretaria tuttofare della federazione francese.
Figuranti ufficiali Fanny Chagnoleau e Jean-Yves Faguer, amico da almeno venticinque anni, più volte campione di Francia che già lo scorso anno mi fece arrivare l’invito per questa gara.
Noi siamo arrivati il venerdì sera, facendo un viaggio che fino ad Imperia è stato uno spasso, ma che da Imperia in poi causa cantieri e traffico del venerdì sera è stato un incubo.
Con me ha viaggiato la mia fidanzata Claudia, ce la siamo chiacchierata tutto il viaggio e devo dire che abituato a fare i mille km da solo in due è davvero tanta roba.
Sabato mattina due binomi hanno partecipato al Brevet mer, tra questi una persona per me davvero speciale: Joseph Paulin, al secolo il nonno di Heidi… soprannome che gli diede mio figlio Tommaso una vita fa, quando lo conoscemmo perché portava la barba bianca lunghissima. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto “sfidarlo”, ma il Brevet mer prevede la prova di nuoto di trenta minuti e proprio, ancora, non ce l’abbiamo…
A seguire il nostro selettivo. Tre i binomi in gara, noi al solito (mi capita spesso ultimamente) ultimi a chiudere la giornata. Ricordo che nel selettivo non è importante la classifica finale di giornata, ma il punteggio, in quanto i migliori tre punteggi registrati in stagione si sommano e i migliori 15/20 punteggi annui, vanno alle finali nella stagione successiva.
Il campo a terra è stato allestito in spiaggia sulla sabbia, bianchissima.
Bel tempo per tutto il fine settimana ma con parecchio vento. Forte a tratti il profumo del mare.
A terra condotta senza guinzaglio, richiamo da 30 metri, posizioni a distanza e terra resta con conduttore fuori vista per un minuto. Ogni esercizio vale 5 punti, totale 20.
Ero fiducioso, come già detto.
Sbagliando.
Una delle peggiori esibizioni a terra che mi ricordi… condotta molle, richiamo che sembrava che la Mave corresse sulle uova. Posizioni a distanza con un avanza esagerato sulla posizione “in piedi” che ci ha procurato un bello e meritato zero, per fortuna è rimasta sul terra resta…
Ricapitolando: 3,5 la condotta, 4 il richiamo, zero le posizioni a distanza e 5 sul terra resta. 12,50/20… e questa doveva essere la parte migliore!
Ad un certo punto anche la giudice mi ha domandato se per la Mave fosse tutto ok… perché era palesemente in crisi.
Da lì siamo passati in acqua e già dall’approccio che ha avuto ho capito che poteva cambiare il vento per noi.
Ottima l’organizzazione del gruppo in acqua. Due bei gommoni, teli posizionati sui tubolari come da regolamento e boe di segnalazione distanza in acqua. Bravi.
Primo esercizio obbligatorio, la presa al polso da gommone.
Secondo esercizio, presa al polso di un figurante posto su materassino con cane posizionato a riva.
Terzo esercizio, apporto di ciambella a figurante con partenza del cane da gommone.
Quarto, apporto di un gommone ad altro gommone con partenza del cane dalla riva.
Tutti gli esercizi si sono svolti ad una distanza di trenta metri, secondo-terzo-quarto a sorteggio su una griglia di nove esercizi.
L’esercizio più insidioso, e qui faccio una nota tecnica, si è rivelato il terzo. Per diversi aspetti: il primo é che da quest’anno c’è l’obbligo di lanciare il salvagente e non più la possibilità di scegliere se lanciarlo o darlo direttamente in bocca. Se viene dato in bocca, penalità di 5 punti. Secondo: una volta arrivato al figurante il cane deve lasciare la cima ed il figurante si attacca all’imbrago del cane. Se non lascia, sono 5 punti di penalità.
Terzo: La ciambella usata durante la prova. Io così non l’avevo mai trovata. Nel lanciarla la ciambella è caduta come nella foto. Per cui la cima è letteralmente andata sotto acqua e devo dire un BRAVA! alla Mave perché se l’è cercata ed ha portato a termine l’esercizio. Ed un brava ad Anne Heno, la giudice, perché ha capito che il cane non stava cincischiando ma eseguendo per bene l’esercizio.
La Mave nonostante il vento contrario (lo è stato per tutti i cani) ci ha dato dentro. Non ha mollato, anzi si è dimostrata molto tranquilla e determinata. Attenta in fase di partenza, marcando sempre correttamente il figurante. Non ha giocato né con il polso e nemmeno con le cime. Come detto, bene-bene l’esercizio con la ciambella. Sapeva il da fare e se l’è risolta per bene da sola senza bisogno di comandi supplementari. Molto contento. In generale ha lavorato bene. Non ha mai avuto bisogno di doppi comandi, non si è mai girata alla ricerca di conferme.
Alla fine è andata oltre le più rosee aspettative: la Mave ha fatto 20/20 su tutti e quattro gli esercizi, salvando gara e punteggio.
A torta finita abbiamo portato a casa un 92,5/100 che ci è valso il secondo gradino del podio dietro all’amico Alain Dumas ed al suo labrador Padym che ha totalizzato 93/100, BRAVI!!! Terzo posto per Sonia Lavaud e Newton un altro labrador.
Finita la prova in tarda mattinata per me e Claudia una mezza giornata da turisti con visita al porto. Al campo gara invece è andata in scena la prova CSAU. Alle 18,30 poi aperitivo e premiazioni ed alle 20 la cena di gruppo.
La mattina successiva, per noi ripartenza verso casa mentre continuavano le prove di primo grado con 13 primi gradi e 3 secondi.
Vi do due, tre altre note tecniche di giornata. A partire da questa stagione anche in Francia viene vietato l’uso di gilet di lavoro, maglie o canotte da parte dei conduttori.
Ci si allinea tutti al regolamento europeo ICFWD dove il conduttore lavora solo che in muta. Anche a livello CSEN in Italia abbiamo preso la stessa decisione.
Seconda nota. Da quest’anno è facoltativo, ma dal 2024 obbligatori che in Francia chi partecipa alle gare debba superare una prova a terra chiamata CSAU che è una specie di prova CAE1 o buon cane cittadino. Senza quella non si può fare sport.
Terza nota per me dolente, al Championnat de France en mer che da quest’anno torna in calendario viene tolto il nuoto di trenta minuti. Al suo posto un quinto esercizio da eseguire sempre a 50m di distanza.
Concludo rammentantovi che il 16 aprile a Ferrara si svolgerà la finale nazionale del lavoro in acqua Csen, vi aspettiamo numerosi!!!