lunedì, Ottobre 27, 2025

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Perchè ho scelto proprio un… Australian Cattle Dog

Nella seconda metà del 2021 ho perso due cani. Erano gli ultimi due rottweiler della “vecchia guardia”, ovvero della prima generazione nata a casa mia. Chi mi conosce lo sa: i cuccioli che nascono a casa mia sono elementi della famiglia, tutti. Anche quelli che vanno poi a vivere in nuove famiglie.

Per questo, fondamentalmente, ho smesso di allevare cuccioli: non ne potevo più di osservare casi in cui le cose andavano a finire male (pochi, fortunatamente; ma ne basta uno per cucciolata a farmi desistere dal mettere al mondo nuovi cani).
Per questo, fondamentalmente, i miei rottweiler andranno lentamente ad estinguersi.

Dopo dieci anni di lavoro (per gli allevatori più navigati, dieci anni sono da pivellini; per me sono stati un pilastro della mia vita) ho visto andare via Medusa, della mia prima cucciolata, e Tuono, della seconda. Ho osservato i miei box, quasi tutti vuoti; solo più due sono occupati. Da Samba, che ormai ha quasi otto anni, e Pasticcino, ancora giovane ma non idoneo alla riproduzione. E ho capito che è il momento di respirare aria fresca.
Ho deciso di prendere un cucciolo e di scegliere una nuova razza.

Il difficile, per un rottweilerista, è scegliere qualcosa di nuovo senza rimanere delusi. C’è poco da fare: il rott è per sempre.
Però al momento non me la sento di introdurre nuovi bovari tedeschi. Così ho stilato una lista di caratteristiche che mi interessa ritrovare nel mio prossimo cane.

È saltato fuori un altro bovaro.
Da ragazzina, ero alle scuole medie, i miei genitori acquistavano per me regolarmente dei fascicoli sui cani di razza che uscivano in edicola ogni due settimane.
Si svenarono e alla fine non li comprammo nemmeno tutti, ma tra le schede di razza ce n’era una che attirò la mia attenzione e rimase sempre lì, appesa a una puntina, nella mia mente: quella del Bovaro Australiano.
Sì, oggigiorno lo chiamiamo tutti Australian Cattle Dog; ma negli ultimi anni novanta non c’erano internet e l’enorme giro di informazioni che abbiamo oggi, così nella mia mente è rimasto il nome italianizzato della scheda che da ragazzina lessi e rilessi.

Ma torniamo al 2021: dopo aver perso Medusa, ho acquistato delle monografie di razza (in lingua inglese: c’è davvero poco materiale cartaceo in italiano!) e ho cavalcato internet in lungo e in largo. Questo perché io l’ACD (sarebbe l’Australian Cattle Dog per i pigri come me) l’ho a malapena intravisto in expo. Le razze più diffuse, e qualcuna delle meno diffuse, le ho potute conoscere bene lavorando come “educaddestratristruttrice”, come diciamo spesso per non offendere nessuna categoria cinofila.
Quando ho deciso di inserire nel branco-famiglia una border collie e poi un chihuahua, li avevo prima toccati con mano in molte occasioni; l’ACD era per me totalmente nuovo.

Non è passato molto tempo che ho deciso di visitare un allevamento, dove ho conosciuto finalmente il “velcro dog”, come lo soprannominano gli amatori.
E ho trovato persone serie, appassionate, disponibili, UMANE (no, non è per nulla scontato che un allevatore sia tale, fidatevi). Oltre a ciò ho trovato dei cani equilibrati, simpatici, socievoli e soprattutto morbidi.
Ciascun soggetto riproduttore è testato per le patologie ereditarie tipiche della razza e non: l’allevamento testa anche patologie considerate “non rilevanti” per la razza.
Non ho visitato altri allevamenti.

Cosa mi aspetto dall’ACD? Ho paura a scriverlo.
Perché a parlare con le persone si sente tutto e il contrario di tutto: è un cane di tempra psichica dura; no, è molle, è sensibile e si spacca facilmente. È un cane mordace; no, non usa mai la bocca. È adatto a tutti gli sport; no, se non vai sul bestiame non ci fai nulla. È un cane che ama il contatto fisico; no, è distaccato. È un cane gestibile ed equilibrato; no, devi tenerlo chiuso in kennel tutto il giorno se no distrugge tutto.

Così, anche se un’idea me la sono fatta, preferisco esprimere l’unico punto fermo e per me fondamentale, sul quale tutti concordano: è un cane robusto e longevo.
E siccome poco dopo la mia visita in allevamento ho perso anche Tuono, ho capito che per me la salute del mio cane è ciò che conta più di tutto il resto. Così ho confermato la mia prenotazione per un cucciolo maschio, cucciolata C: sul pedigree sarà Cowboy Blue Rock Ranch.

E siccome posso fingermi professionale quanto voglio davanti alle persone, ma resterò sempre sciuramaria inside, ho tartassato il povero allevatore dal concepimento in poi, facendomi inviare foto e risposte alle mie mille domande.
Ho comprato il corredino, anche se la nostra casa trabocca di giocattoli, guinzaglieria ed accessori.
Quando i cuccioli hanno compiuto il primo mese mi sono catapultata a conoscerli con tutta la famiglia e pure con gli amici.
E gli ACD cuccioli sono la cosa più morbida del mondo (dopo i rottweiler, cuccioli o adulti che siano), e non vedo l’ora che il mio nuovo amico arrivi a casa.

Tutte le foto che illustrano l’articolo, ad eccezione di quella del “corredino” del cucciolo, sono state scattate dal bravissimo Simone Pileci – Dog&Motion, che ringraziamo per gli splendidi scatti.

Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore è la sciurallevatrice per eccellenza. Nasce a Carmagnola da suo padre e sua madre (ma più da sua madre) il 17/09/1987, da allora il 17 settembre è anche noto come "San Morbidino". Appassionata di tutte le razze canine e indicativamente di tutti gli animali esistenti sul pianeta, ha una particolare predilezione per il rottweiler, che ha le sue stesse esigenze primarie: mangiare, dormire, muovere poco le chiappe. Collabora ormai da alcuni anni con "Ti presento il cane" con le sue storie di vita vissuta tra allevamento e morbidinosità.

6 Commenti

  1. Ho un cattle dog portato da mio figlio quando è rientrato dall’Australia. È un cane spettacolare, molto intelligente, esige di muoversi molto quindi assolutamente non indicato per stare in appartamento. Noi lo portiamo sempre con noi libero in montagna a fare escursioni. Fedelissimo e cane ombra. Confermo, nom è un cane per tutti

  2. Io lho presa, oggi ha compiuto 10 mesi. Il mio primo ACD. In effetti è vero o si ama o si odia. Io la adoro, credo di essere stata fortunata oppure è un bel lavoro che ho fatto su di lei. Una bella sfida pe me, ma felice di aver preso questa decisione. Sono cani gioiosi, giocherelloni cani ombra. Ma anche forti e da guardia. La mia ha un bel carattere equilibrato e ha fatto meno disastri in casa rispetto ad altri cuccioli. Sento di essere per lei un amica non certo una padrona. Ho la sua stima e questo è fantastico, perché quando la vedo correre verso di me come un missile con un solo richiamo qualsiasi cosa stava facendo, gli occhi mi brillano. Sono pur sempre cani pastori ❤

    • da guardia? il mio oltre a non abbaiare mai (tranne se vede un gatto e non riesce ad acchiapparlo), se mi entrano i ladri per prima cosa gli va incontro per farsi coccolare e poi magari gli insegna anche dove si trova la cassaforte

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