“Ti presento il cane” è un sito di cultura cinofila.
E riscriviamo qui sotto quello che avevamo scritto nel 2002, quando nostra rivista vide per la prima volta la luce: purtroppo riteniamo che tutto questo sia ancora assolutamente attuale, perché la cultura cinofila in Italia non ha fatto grandi passi avanti.
Che significa fare cultura cinofila?
Significa aiutare il pubblico a capire davvero il cane, il suo linguaggio, le sue esigenze, la sua mente meravigliosa.
Significa parlare di ciò che significano allevamento, selezione ed evoluzione delle razze, ma soprattutto spiegare come si può distinguere chi alleva per amore da chi invece “produce” solo per interesse personale.
Significa anche riconoscere che non tutti i cani sono bravi-belli-simpatici-e-buoni-con-i-bambini; che non sempre sono perfettamente sani; che esistono razze, e soprattutto singoli soggetti, con necessità particolari, carattere particolare…e talora con qualche problema, senza nascondersi sempre e solo dietro l’illusione del “cane perfetto”.
Significa parlare di malattie, di problemi comportamentali…e anche di selezione sbagliata, quando è evidente che l’evoluzione di una certa razza è invece un’involuzione.
In poche parole, fare cultura cinofila significa fornire – a diversi livelli di conoscenza – un’informazione onesta e corretta, dicendo semplicemente le cose come stanno…anche quando l'”homo cinofilus” non ci fa proprio una gran figura.
Ma il fatto è che cinofilia significa amore per il cane, e non “sfruttamento del cane” per fini economici o utilitaristici.
E “amore”, al contrario di quanto afferma la frase più famosa e più stupida del mondo, significa anche dire “mi dispiace, ho sbagliato qualcosa, cercherò di rimediare”.
Il kinos che sta nella parola cinofilia, inoltre, è il “cane-cane”. E’ “cane-e-basta”.
Non sta scritto da nessuna parte che sia anche un megacampione, né che abbia un illustre pedigree.
Non sta scritto neppure che sia un cane di razza.
Quindi, quando diciamo “cane”, noi intendiamo parlare di tutti i cani.
Anche di quelli che “fanno paura” (ma solo a chi, di cani, non capisce nulla).
Anche di quelli “fantasia”.
Anche di quelli che languono nei canili in attesa di qualcuno che sappia dare alla parola “cinofilia” il suo vero significato.
Anche di quelli che dovrebbero essere tutelati da chi invece, a sua volta, sfrutta il fenomeno del randagismo per il suo tornaconto personale.
Ti presento il cane è una voce levata contro chi cinofilo non è, a tutti i livelli.
Perché, di razza o non di razza, supercampione o semplice compagno di strada, il cane merita sempre di essere amato, rispettato e difeso dalle ingiustizie.
Ti presento il cane cerca di fare tutto questo, parlando di cani (tutti i cani) non per guadagnare, né per vincere, né per emergere…ma solo per informare.
Siccome non è stato creata da membri della famiglia Gates (purtroppo!), anche questa rivista deve “vivere” vendendo i suoi spazi pubblicitari: ma in questo campo ha un grande vantaggio rispetto alle riviste su carta…e cioè la mancanza della carta stessa, quindi della stampa e di tutte le spese (enormi) necessarie ad “uscire in edicola”.
Noi in edicola non ci andiamo più: abbiamo tentato, ma non ce l’abbiamo fatta a reggere economicamente e non abbiamo voluto cedere a quelle che purtroppo sarebbero state le esigenze di mercato.
Naturalmente svolgiamo un lavoro (impegnativo) nel modo più professionale possibile, e ci sembra giusto che questo lavoro venga retribuito equamente: ma non siamo qui per arricchirci.
Quindi possiamo permetterci di offrire un servizio che sia DAVVERO un servizio…accettando di promuovere solo allevatori, addestratori, pensioni o pet shop che offrano determinate garanzie di serietà.
“Ti presento il cane” seleziona i suoi inserzionisti e quindi non accetta cagnari a nessun livello.
Ecco, questo è più o meno tutto.
“Ti presento il cane” vuole essere un sito cinofilo onesto, slegato da qualsiasi gioco di potere cinopolitico e da qualsiasi dipendenza nei confronti di chicchessia.
Le opinioni che leggerete non saranno mai influenzate né…sponsorizzate da nessuno.
E’ evidente che si tratterà di opinioni, come tali confutabili, che in qualche caso – perché no – potranno essere anche sbagliate: ma se non altro saranno sempre all’insegna della buona fede, dell’onestà…e della coscienza pulita.
Noi crediamo che il cane, oggi, abbia bisogno soprattutto di questo.
Per il momento “Ti presento il cane” non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità e non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
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